La stagione invernale rappresenta, per ogni veicolo ricreazionale, un banco di prova severo: se è vero, infatti, che durante l’estate il camper può essere considerato una meravigliosa base di appoggio per la vita all’aria aperta, in inverno questo si trasforma in un vero e proprio rifugio destinato a proteggere il proprio equipaggio dai rigori esterni offrendogli comfort e tranquillità.
La progettazione di un veicolo destinato a un utilizzo quattro stagioni deve prevedere un giusto mix di soluzioni tecniche: non solo riscaldamento, quindi, ma anche coibentazione curata, impiantistica dimensionata e accorgimenti progettuali e realizzativi finalizzati alla prevenzione di eventuali criticità.
L’impianto di riscaldamento rappresenta il cuore di tutto ciò: è, infatti, colui che, consentendo il mantenimento di una temperatura interna adeguata, permette ai restanti impianti di lavorare in condizioni normali. Logico, quindi, che il suo corretto dimensionamento rispetto alla grandezza del veicolo e, conseguentemente, agli spazi da riscaldare, sia particolarmente importante.
Un impianto efficiente non deve solo essere capace di produrre il calore necessario, deve anche saperlo distribuire efficacemente in ogni angolo del veicolo, impiantistica compresa, in ogni momento del viaggio. Ciò può essere raggiunto tramite un impianto ad aria forzata, capace di riscaldare l’aria e di distribuirla nel veicolo attraverso una canalizzazione, oppure per convezione, realizzando un impianto di aerotermi posizionati lungo le pareti e adeguatamente ventilati all’interno dei quali viene fatto circolare un liquido riscaldato da un’apposita caldaia.
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sugli impianti di riscaldamento presenti di serie o installabili in aftermarket sui veicoli ricreazionali.