Riscaldatore ad acqua autonomo a gasolio, Hydronic può prestarsi a diverse tipologie di utilizzo. Può, infatti, essere installato nel vano motore, lavorando come preriscaldatore per il propulsore e per la cabina di guida, oppure, se montato in abbinamento a un impianto a convettori o ad aerotermi ventilati, riscaldare l’intera cellula abitativa e, se collegato a un boiler, produrre acqua calda sanitaria.
La caldaia si compone di una camera di combustione microfusa in acciaio legato circondata da uno scambiatore di calore che ha il compito di riscaldare l’acqua che viene fatta circolare tramite un’apposita pompa. I gas di scarico, invece, sono convogliati all’esterno dalla classica marmitta dotata di silenziatore.
- Il funzionamento
All’accensione del riscaldatore, la pompa dell’acqua entra in funzione. Il riscaldatore esegue una fase di prelavaggio e di preincandescenza, quindi si azionano il ventilatore di combustione, la candeletta e la pompa del carburante dando il via alla combustione. Quando la fiamma si è stabilizzata, la candeletta a incandescenza si spegne con un ritardo programmato.
L’acqua fredda, in entrata, entra in contatto con lo scambiatore di calore: questo, posizionato intorno alla camera di combustione, la riscalda fino a una temperatura di 85°C. Il ciclo di funzionamento è controllato da diversi sensori: uno per la fiamma, uno per la temperatura e uno per un eventuale surriscaldamento. Tutti e tre segnalano eventuali anomalie al pannello di comando digitale.
A seconda della richiesta di calore, il riscaldatore può adottare tre differenti regimi di funzionamento: “Stand-by”, una volta che il liquido ha raggiunto la temperatura di esercizio impostata, “MIN”, in caso di semplice mantenimento della temperatura raggiunta, “MAX”, nel caso in cui si necessaria la massima potenza per riscaldare il fluido e conseguentemente l’impianto. Tutti i valori di temperatura sono preprogrammati nella centralina di comando: se il fabbisogno di calore al minimo è così basso che la temperatura del fluido in circolo raggiunge facilmente gli 85°C, l’Hydronic passa automaticamente in stand-by effettuando un ciclo completo di lavaggio che dura circa due minuti. In questa condizione rimangono in funzione sia la spia di controllo sia la pompa di circolo del liquido dell’impianto che continua nella sua azione fino a una nuova accensione.
Quando si spegne il riscaldatore, la spia di controllo si spegne e si interrompe l’alimentazione del gasolio: a questa operazione segue la classica pulizia del bruciatore (che dura circa tre minuti) al termine dei quali sia il riscaldatore che la pompa di circolo si spengono.
Installato come preriscaldatore motore, Hydronic garantisce partenze senza problemi in qualsiasi condizione climatica provvedendo non solo al riscaldamento preventivo del propulsore e, di conseguenza, riducendone significativamente usura, rumorosità e fumosità, quanto anche al disappannamento (o sghiacciamento) dei cristalli e al riscaldamento della cabina di guida ( e della parte anteriore del veicolo): tutto ciò grazie all’azione della ventola del riscaldamento che si avvia contestualmente al riscaldatore distribuendo parte del calore prodotto all’interno dell’abitacolo tramite le bocchette di aerazione del cruscotto.
Se, invece, Hydronic viene allacciato ad un impianto a convettori o ad aerotermi ventilati, può garantire un’efficace climatizzazione della cellula abitativa con tutti i vantaggi che il riscaldamento a convezione porta con sè. In questo caso, il liquido riscaldato a 85°C sarà immesso non nel circuito di raffreddamento del motore ma in apposito impianto dotato di aerotermi posizionati nelle parti cruciali del veicolo. Sarà così possibile associare al classico concetto domestico di riscaldamento per convezione un più rapido riscaldamento ad aria calda forzata semplicemente allacciando all’impianto uno o più scambiatori di calore ventilati in grado di diffondere velocemente il calore prodotto dal riscaldatore.
- Dati tecnici
Eberspaecher | |||||
Hydronic | |||||
Modello | 4 SC | 5 SC | |||
Dimensioni | 25x9x16 | 25x9x16 | |||
Peso (kg) | 2.9 | 2.9 | |||
Potenza erogata / consumo carburante | Min: 2.4kW/0.27l/h Max: 4.3kW/0.53 l/h |
Min: 2.4kW/0.27l/h Max: 5.0kW/0.62 l/h |
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Consumo corrente (W) | Min 23 Max 48 |
Min 23 Max 50 |
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Tensione (V) | 12 | 12 |
- Accessori
Ogni impianto alimentato da un Hydronic può essere corredato da diversi accessori a seconda del tipo di installazione effettuata e, conseguentemente, della destinazione di uso scelta per il riscaldatore. Nel casolo si adotti come fonte di calore per un impianto a convezione per la cellula, sono fondamentali gli scambiatori di calore originali Eberspaecher. Disponibili con potenze di 4.2, 3, 2, 1.5, 4 e 3 kW e dotati di ventole alimentate a 12V capaci di sviluppare una portata d’aria compresa tra 80 e 250 metri cubi/h, assicurano un adeguata potenza nella diffusione del calore prodotto dall’unità termica.
Questa può essere associata a diversi pannelli di comando: dal semplice “Mini-Timer” digitale (codice 22 1000 32 35 00) programmabile fino a 24 ore, dotato di memoria con tre orari programmabili e funzione di riscaldamento continuo, al “Timer Modulare” (22 1000 30 34 00) con accensione differita fino a sette giorni, memoria con tre orari programmabili e regolazione automatica della temperatura ambiente impostata.
Particolarmente interessante, l’opzione “Calltronic” (22 1000 33 61 00) consiste in un modulo GSM con chip vocale per permettere l’attivazione del riscaldatore tramite telefono cellulare. Non manca, poi, il Kit “Alta quota” che, regolando specificamente la carburazione, assicura il corretto funzionamento del riscaldatore anche a quote superiori a 1800 metri.
- Vantaggi
Riscaldatori potenti e polifunzionali, gli Hydronic si prestano a diverse tipologie di installazioni. Possono, infatti essere adottati come preriscaldatori motore, assicurando partenze senza problemi con qualsiasi clima, oppure fornire il calore necessario ad alimentare un impianto a convettori realizzando così un riscaldamento del tutto simile a quello domestico. Nel primo caso, l’installazione avviene generalmente nel vano motore in modo da intercettare facilmente i tubi dell’impianto di raffreddamento del veicolo. Avviandosi, l’Hydronic aziona anche la ventilazione interna del veicolo, permettendo un piacevole ed efficace riscaldamento della cabina con tutti i vantaggi che ne conseguono (sghiacciamento cristalli, maggiore comfort…). Se, invece, si sceglie un Hydronic come fonte primaria di calore per un impianto a convettori, sarà sufficiente collegarlo all’apposito termostato digitale per realizzare un impianto autonomo, potente e capace, a seconda del numero e della dislocazione degli elementi radianti, di riscaldare efficacemente l’intero veicolo. Tutto questo a fronte di consumi di gasolio limitati grazie a un alto rendimento termico. In più, l’installazione è facilitata dalle dimensioni compatte del riscaldatore, facilmente posizionabile a piacere anche nel sottoscocca (anche in aftermarket) evitando così di rubare spazi preziosi all’interno del veicolo, mentre il peso è limitato a meno di 3 kg. Altro vantaggio, oltre all’evidente facilità di reperimento del carburante e all’autonomia data dal favorevole rapporto tra capacità del serbatoio del veicolo e consumi del riscaldatore, è la possibilità di utilizzo in marcia dello stesso senza alcun problema.
- Svantaggi
Gli svantaggi di un riscaldatore autonomo a gasolio sono generalmente due: l’assorbimento elettrico e la rumorosità. Se la rumorosità, a seconda dell’installazione effettuata e della posizione scelta per il riscaldatore, può essere efficacemente mitigata, occorre prestare attenzione ai consumi elettrici, piuttosto elevati soprattutto in fase di avviamento. Attenzione, quindi, ad assicurarsi che il proprio veicolo disponga conseguentemente di una sufficiente autonomia energetica per consentire un regolare utilizzo di questo tipo di riscaldatore.