Dal 1 al 4 agosto, a Filottrano si viaggia all’indietro nel tempo con la “Contesa dello stivale”, una delle rievocazioni storiche più imponenti e spettacolari d’Italia. Tra figuranti e musici, sbandieratori e nobili popolani, nel piccolo centro in provincia di Ancona tornano in vita le atmosfere medievali, quando nell’Italia dei mille campanili le rivalità fra paesi confinanti erano più vive che mai. E proprio da un simile episodio – che da queste parti tutti conoscono come “Lu fattacciu a lu passu largu” – trae spunto la festa marchigiana.
Era il 1466. Nelle Marche, continui scontri di confine turbavano i rapporti tra Osimo e Filottrano. Un giorno di aprile il magistrato di Osimo, per ritorsione inviò una spedizione punitiva: gli osimani catturarono cavalli e buoi facendo molti prigionieri. Durante l’incursione i Filottranesi riuscirono, però, a catturare un soldato osimano, che fuggendo lasciò nelle loro mani lo stivale per il quale era trattenuto. Lo stivale divenne così un simbolo di rivalsa sugli osimani, e ogni anno i giovani di Filottrano portavano in giro per le vie del paese su un cavallo un fantoccio di paglia che calzava lo storico stivale: dopo vari giri tra lazzi e applausi il fantoccio era bruciato in piazza e lo stivale conservato per la festa dell’anno successivo.
Oggi, a più di 500 anni di distanza, grazie all’instancabile lavoro della Società dello Stivale, gli abitanti di Filottrano si impegnano mesi interi per consentire la riuscita di una rievocazione che è l’orgoglio di un’intera comunità. Nei mesi che precedono la festa, dai più giovani ai più anziani, tutti si ingegnano e si allenano per dare il massimo durante gli spettacoli della “Contesa”, o per costruire le armi e gli abiti che sfileranno domenica 4 agosto nell’imponente Corteo Storico per le vie del centro; abiti tutti realizzati a mano – dopo attenti e rigorosi studi sulle usanze del Medioevo – dalla sartoria della Società dello Stivale, che recentemente ha trionfato a un concorso nazionale per abiti storici.
E così, anche quest’anno, dal 1 al 4 agosto il suono dei tamburi e delle chiarine si diffonderà per le vie e le piazze della città, proiettandola nella magica atmosfera del 1400.
I visitatori potranno apprezzare spettacoli itineranti di giocolieri e giullari medievali, con le avvincenti sfide medievali che vedranno le sette contrade di Filottrano combattersi fra loro. Nella giornata di sabato, anche i bambini saranno protagonisti della festa.
Domenica sera proprio le contrade, al termine dell’imponente corteo storico con più di 500 figuranti, si sfideranno alla “Contesa dello Stivale”, una corsa a staffetta con una torcia accesa per le vie del centro, al termine della quale la contrada vincitrice avrà l’onore di incendiare il fantoccio di paglia che rappresenta l’ignoto cavaliere osimano che si fece sfilare lo stivale.
Il fascino, le suggestioni e i colori del XV° Secolo rivivranno anche a tavola, nelle taverne delle contrade che si caleranno nell’atmosfera proponendo, oltre ai piatti tradizionali del territorio, anche dei menù a tema con piatti tipici del Medioevo. E così la festa di Filottrano, già ricca di spettacolari scenografie e di incantevoli suoni, si arricchirà anche di sapori e odori unici, per un’esperienza a 360 gradi che coinvolge tutti i sensi di percezione.
MENU’ DELLE TAVERNE
Taverna dello Stivale – venerdì: pasta e fagioli al sugo, roast beef con insalata Sabato e Domenica: Strangozzi al cinghiale, Pasta del cavaliere, Cinghiale alla cacciatora gentil porco alle prugne e uva, bistecche e salsicce alla griglia, pomodori arrosto ,patatine fritte. Torcolo della contesa e vino di visciole. Monti – Sabato e Domenica:Spaghetti alla chitarra alla marchigiana, Fagioli con le Cotiche, Trippa, Salsicce, Bistecche, oca in salmì Crescia e Concia.
Taverna Torre – giovedì e venerdì a mezzanotte: spaghetti alla carbonara e patatine, sabato e domenica Vincisgrassi, polenta grigliata funghi e salsiccia, Tagliatelle al sugo d’Oca, Bistecche, Salsicce, Patate fritte, Pomodori arrosto e Crescia con prosciutto e salsiccia, grigliata mista.
Taverna Stimmate – venerdì, sabato e domenica: insalata di mare, spaghetti alla pescatora, gnocchi alla marinara, zuppa di cozze (solo il venerdì), frittura dell’adriatico, patate fritte, insalata mista, spianatella farcita, crépe con nutella, cocomero».
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