November 24, 2024

Alta – Hammerfest, (Norvegia), km 163 venerdì 3 Febbraio

Diario

Ci svegliamo mentre la temperatura esterna è di -20.8°C. Dopo le necessarie operazioni di camper-service, ripartiamo alla volta di Hammerfest, fondamentale tappa di avvicinamento a Nordkapp. Le condizioni del vento, assente ad Alta e moderato (ma non più forte come ieri), lungo la costa, ci invitano a provare ad andare.

Sulla strada che porta al campeggio c’è il “Boazo Sami Siida”,  una specie di villaggio Sami, con due enormi tende Sami innevate. E’ aperto solo da giugno a settembre: il fiume un tempo era luogo di pesca per i Sami e qui d’estate si possono vedere le renne, mangiare nelle tende.

Oltrepassiamo il ponte sul fiume Altaelva: è in parte sgelato e ha una bella corrente: è una lunga e movimentata striscia grigio scura che si muove tra le sponde ghiacciate del fiume Altaelva. Mentre viaggiamo verso Alta  ancora sulla strada 93 il paesaggio  è appena imbiancato e con pochissima neve, che qui è sporca, segno che è da tempo che non nevica.

Ci affacciamo sul Mar Glaciale Artico, che non è ghiacciato e ha un magnifico colore grigio argento, fermandoci qualche minuto al centro commerciale che si trova proprio in riva al mare. Anche qui la temperatura è abbastanza rigida: -17,5°C  alle 12 sotto un cielo di nuvole rosa/grigio. Alta è fatta in massima  parte di case di legno nella più tipica tradizione norvegese.

Oggi dovremmo arrivare ad Hammerfest, una tappa di 142 km. Lasciamo Alta seguendo la E9 per Lakselv, con un bel panorama sul mar glaciale artico, su cui si riflette la luce rosata delle nuvole e le montagne innevate. Passiamo un altro ponte sul fiume Altaelva con le sue strisce di ghiaccio.  E’ mezzogiorno e i bambini stanno uscendo da scuola con i loro zaini sulle spalle.

Si affaccia il sole per illuminare le rive ghiacciate del mare: dove il mare entra nella baia è tutto ghiacciato. La strada si inoltra nell’interno, in un paesaggio di montagna poco innevato: il fondo stradale un po’ ghiacciato è comunque abbastanza pulito.

Iniziamo a salire: raggiunta Sarves ci troviamo a 250 metri di altezza, nei pressi di un laghetto con tante caravan parcheggiate lungo le rive. Lungo il tragitto incontriamo le classiche “Veibom”, le sbarre che servono a chiudere al transito le strade quando le condizioni di percorribilità non sono ottimali: è il segnale che ci stiamo inoltrando davvero nel Grande Nord!

Oggi non c’è vento, neve vecchia, poca stabile e crostosa, visibilità ottima: condizioni ideali per andare verso Nordkapp.

Sennanlandet a m.385: fra pendii innevati sbucano ogni tanto rare casette di legno, mentre la luce del sole colora di un rosa tenue le montagne. Ora la strada, completamente pulita, sale: qui il vento ammucchia  la neve da una parte e la toglie completamente da altre: è il regno del vento artico.

Il sole basso sull’orizzonte crea riverberi dorati e rosati, sono colori indescrivibili. La strada permette una buona andatura: si viaggia addirittura in sesta a 90 km/h… ma dura poco, perché dopo poco il fondo torna a essere ghiacciato. La magia bianca dell’artico è qui…  e anche il territorio dei Sami: gli scheletri di legno delle loro tende segnano il paesaggio.

Incontriamo villagetti di case rosse di legno sparsi sulle montagne che sbucano tra le betulle nane e la neve. Le rocce che fiancheggiano la strada sono cariche di ghiaccio, così come la strada e il fiume sottostante: sono i segni del gelo artico.

Raggiungiamo Skaidi, quindi imbocchiamo il bivio per Hammerfest. Il cielo color azzurro pastello ci regala singolari striature rosa : è il tramonto.

La strada per Hammerfest si snoda nervosa seguendo l’andamento della costa: a Repparfjord torniamo a vedere il mare, il mar glaciale artico, che qui ha un particolare  colore grigio/azzurro e non è ghiacciato.  Compaiono le classiche rorbuer rosse in riva al fiordo: siamo a 70° gradi di latitudine nord.

Oltrepassiamo Kvalsund, un villaggio situato prima del lungo e agile ponte sul fiordo, Kvalsundbrua, davvero scenografico, specie se percorso al tramonto! Ci fermiamo a scattare qualche fotografia e siamo raggiunti da un motorhome Hymer norvegese.

La strada  è schiacciata tra il mare mosso le cui onde si infrangono su scogli ghiacciati e  la parete della montagna nuda di neve ma piena di ghiaccio. Assaggiamo il vento forte del mar glaciale artico.

Arriviamo ad Hammerfest in tempo per vederla ancora con un po’ di luce alle 15 e troviamo un parcheggio tranquillo nella zona del porto, proprio dove è ubicato il parcheggio dei camper. Ci siamo fermati sul piazzale dove c’è l’orso bianco simbolo di Hammerfest solo il tempo di una foto perché lì il vento era molto forte e il ghiaccio davvero troppo anche solo per restare in piedi!

Il ghiaccio è una specie di leit-motiv qui ad Hammerfest: poca neve, bagnata da tanta pioggia e quindi congelata, ricopre tutto con uno strato uniforme, spesso trasparente e liscio, liscissimo… Dove non è coperto da ghiaino, attenzione!

Parcheggiamo il Kreos nel parcheggio dei camper, non lontano dal terminal del porto: un luogo tranquillo, vicino al centro, riparato dal vento e con una splendida vista sulla città. La temperatura è finalmente salita: siamo a -6, e sembra davvero caldo dopo giorni e giorni di abitudine a medie tra -20 e -30 gradi!

Facciamo un giro nel centro di Hammerfest, arrivando fino alla famosa chiesa moderna costruita nel 1961, che ha la  forma di un grande e stilizzato triangolo, forse simbolo della capanna Sami, illuminata in modo suggestivo, ma chiusa. Sono le 17 del pomeriggio ed è già tutto chiuso tranne i supermarket: i negozi hanno un orario molto ridotto di apertura, forse  solo durante l’inverno. In effetti non c’è nessuno in giro.

Molto bello e suggestivo anche l’Arktistik Kultursenter, vero e proprio cuore culturale della città, illuminato scenograficamente in blu e che risalta in mezzo al golfo di Hammerfest. Tutto tranquillo sul Kreos, con lavoro minore, rispetto ai giorni scorsi, per Efoy e impianti di riscaldamento (in moto il solo Webasto AirTop Evo 5500). Vediamo qualche timida goccia scendere dal tetto: è il segno che, con temperature più alte, qualcosina dello strato di ghiaccio formatosi dopo le nevicate svedesi e consolidato dal gelo della Lapponia inizia, probabilmente, a sciogliersi, almeno in corrispondenza degli oblò di doccia e toilette… Ma durerà poco!

Itinerario Da Alta ad Hammerfest
Km parziali 163
Km totali 4915
Rilevamento GPS N 70° 39.84 E 23° 40.69
Condizioni meteo Cielo sereno, vento in prossimità della costa
Temperatura esterna all’arrivo -6°C
Condizioni strade e viabilità buone, alternanza di tratti con fondo asfaltato e con fondo ghiacciato. Molto ghiaccio in giro per Hammerfest

A bordo del Kreos

Pneumatici impiegati M+S chiodati Pirelli Chrono Winter
Media consumo gasolio 7.9 km/l
Ore di funzionamento Efoy 551
Temperatura interna +23°C

Videodiario

Fotogallery

 

Michel

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