Honningsvag – Nordkapp – Honningsvag km 89 (Norvegia), lunedì 6 Febbraio
Diario
Alle prime luci del giorno, oggi non sembra proprio che rispetto alla tempesta di ieri il tempo sia cambiato molto: continua a nevicare, le nuvole sono basse, il vento continua. Dopo una notte molto tranquilla al porto, al riparo del fabbricato che ospita il Royal North Cape Club, ci muoviamo per ritornare sulla piazza del municipio, per avere informazioni concernenti il convoglio. I depliant e i siti internet, infatti, dicono tutto… salvo l’informazione principale: chi decide se il convoglio parte?
In comune riusciamo a ottenere il numero della Polizia e, dopo un giro di telefonate, a sapere che il convoglio dovrebbe essere regolare alle 11.30. Giriamo in una Honningsvag spettrale, ma le previsioni del tempo, su YR.no, sono buone e fanno ben sperare. Quando ci muoviamo dal parcheggio vicino al municipio il sole ci fa un breve inaspettato saluto tra le nuvole e sparisce subito.
Piano piano il cielo si apre e dalla nebbia appaiono le montagne come in dissolvenza. La temperatura si mantiene rigida:-16,5° alle 10. Facciamo un po’ di rifornimento al supermercato Rema 1000 di Honningsvag, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 23.
La maggior parte delle macchine in circolazione è ricoperta di neve, quella neve soffiata che arriva dappertutto e rimane persino attaccata sui cerchioni: pochi qui evidentemente hanno il garage per l’auto.
Alle 10,30 ci mettiamo in marcia per Skarsvag: a Nordkapp mancano gli ultimi 31 km. La strada, sempre la E69, è bianca di neve e ghiacciata ma sembra ben sfresata.
Costeggiamo il mare di colore grigio mentre le montagne bianche di neve sono avvolte da leggera foschia. Troviamo il cartello stradale che indica pericolo di vento per 27 km, ma per il momento non lo abbiamo ancora avvertito… e, sinceramente, speriamo proprio che continui così! E’ la parte più emozionante di questo viaggio, forse anche quella più difficile.
Dopo Skipfjord la stada inizia a salire: il sole che sbuca tra le nuvole inizia a colorare le montagne e le falesie bianche di neve. Uno spettacolo superbo!
Mentre saliamo incontriamo Ryoo Nishino, un ragazzo giapponese che è partito da Oslo con la propria bicicletta (dotata di pneumatici chiodati) e dopo 2000 km raggiungerà Nordkapp. Incredibile! Ci fermiamo a salutarlo, e a chiedergli se possiamo aiutarlo in qualche modo! Dopo le foto di rito, un po’ di cioccolata e un grande incitamento ci diamo appuntamento a Nordkapp! A vederlo quassù, in mezzo al nulla, salire nella neve, si capisce come Ryoo sia, oggi, un vero eroe vicino al compimento di una straordinaria impresa. Vai Ryoo, ti mancano gli ultimi km!
Raggiunta la cima delle falesie ci fermiamo ad ammirare queste montagne che incominciano a essere accarezzate dal sole: siamo a -20°C, ma l’adrenalina è tanta che il freddo è percepito in maniera minima. Poco più avanti il sole esplode letteralmente sul margine delle montagne: attraversiamo un deserto bianco di neve, un vero paradiso. Ci fermiamo in un punto panoramico, da cui si inizia a vedere il promontorio al cui culmine si trova Nordkapp, ma la luce è ancora velata da un po’ di foschia.
Alle 11.10 arriviamo allo Skarsvag Crossing, il bivio per Skarsvag: il convoglio parte da qui! E mancano meno di 20 minuti… Ad aprire la straga sarà un M.A.N TGS 26.440 con lama a punta… La sbarrra è abbassata, ne approfittiamo per le ultime regolazioni alle macchine fotografiche… Oggi sarà una dura giornata di lavoro per loro!
La temperatura è di – 18.4°C e osserviamo il contachilometri: arriviamo quassù, a percorrere gli ultimi attessisimi e sognati 13 km, dopo averne già fatti 5164. Il convoglio sarà composto dal camion apripista, da un pick-up russo, da un fuoristrada finlandese, da noi e da alcune auto della compagnia dei telefoni che esegue lavori al Nordkapp Center. Chiuderà il convoglio un pick-up staffetta. Ogni giorno, condizioni meteo permettendo, ci sono due convogli, alle 11.30 e alle 12.30, ma il secondo è quasi unicamente riservato ai pulmann che accompagnano i croceristi dell’Hurtigruten. Prima dell’ok, l’autista dell’apripista ci fornisce le indicazioni e controlla scrupolosamente il Kreos, controllando la presenza di chiodi su tutto il treno di pneumatici. Abbiamo l’ok, si va!
La strada, di vera montagna, è a volte bianca, altre con ghiaccio fresato, altre ancora con piccoli tratti di asfalto… Il M.A.N. la aggredisce a tutta, e, a conti fatti, lo avremo fatto anche noi, con una velocità media di circa 60 km/h con curve, curvoni e neve! Non male!
Lo spettacolo è superbo e, obiettivamente, l’emozione è davvero molta. Non si trovano quasi le parole per descrivere questi ultimi km quassù, dove l’Europa finisce e rivolge il proprio sguardo verso il Polo Nord, specie se fatti con queste condizioni, sole, pochissimo vento e un panorama mozzafiato. Dopo 15 minuti, che vi proponiamo integralmente nel video qui allegato, siamo a Capo Nord: solo le 11e45 del 6 febbraio 2012.
La soddisfazione per essere arrivati quassù è veramente tanta… ci sentiamo davvero dei privilegiati a poter ammirare la spianata di Nordkapp in solitudine, così, selvaggia come questa estrema lingua di terra deve essere per la propria posizione geografica. Che bello questo deserto bianco privo di tutti i veicoli (auto, camper, pulmann) che ti accolgono in estate! Nordkapp appare restituito alla natura, severa e selvaggia. Una natura che merita un immenso rispetto (e che sa farsi rispettare con vere e proprie bufere!). La temperatura si mantiene a -18.7°C.
Utilizziamo a fondo le due ore che la pausa del convoglio ci fornisce per le foto di rito, per assaporare ogni angolo di questo paradiso bianco… Il mappamondo stilizzato, la pallina che indica la latitudine (71 10 21), la stele del Nordkapp originario apposta in un lontano passato… sono spettacoli incredibili. Sembrava impossibile arrivare quassù nella stagione più fredda, ma abbiamo avuto fortuna, forse l’abbiamo anche aiutata un po’, ma ne è valsa la pena!
All’ingresso nel Nordkapp Center, al pagamento del biglietto (235 NOK), ci consegnano l’attestato del raggiungimento… In basso reca una frase di Francesco Negri, un sacerdote italiano che raggiunse Capo Nord nel 1600: “Sono arrivato fino ai confini estremi del mondo: ora la mia sete di sapere è appagata”. (La stessa frase fu ripresa da Overland, World Truck Expedition, in conclusione del mitico Overland 3 Città del Capo – Capo Nord nel 1998).
Si riparte alle ore 14,16 mentre il cielo si colora di incredibili colori del tramonto e noi ci lasciamo alle spalle Capo Nord immerso in spesse nuvole grigio scuro, il mare quasi nero: la pausa di sole è finita… Ci precedono tre pullman dell’Hurtigruten nel convoglio che ritorna verso Skarsvag. Qui si è veramente nell’artico fra distese di neve e cieli rosati: c’è tutta la magia del nord.
Si scende a tornanti in queste valli coperte di neve e ti sembra di scendere una pista di sci con le curve e sotto il mare ad attenderti. Breve deviazione e scendiamo verso Skarvag, delizioso villaggio in riva al fiordo. ma non ci fermiamo perché il mare e il cielo son molto scuri e preferiamo avvicinarci a Honningsvag.
Scendendo verso Honningsvag caliamo nelle nuvole grigie: il cielo ormai anche qui si è fatto scuro. Che fortuna aver visto Nord Kapp con il sole e senza vento! La strada scende al ritmo del 9% di pendenza.
Dopo una deviazione per Skarsvag, arriviamo a Honningsvag alle ore 15,20 e torniamo al parcheggio dietro il comune. Nel pomeriggio comincia a nevicare e diventa bufera, ma la temperatura è salita a -12°. Facciamo una breve passeggiata fino alla chiesa, in legno bianco e di cui abbiamo sentito domenica le campane: è quella che abbiamo visto nelle fotografie al museo e che rimase in piedi dopo i bombardamenti degli alleati nella seconda guerra mondiale.
Una giornata da ricordare a lungo… per le emozioni, le lacrime, la gioia, il panorama, la soddisfazione e quel senso di armonia trovato lassù, dove il mondo, almeno il nostro, sembra dire “io mi fermo qui”.
Itinerario | Honningsvag – Nordkapp – Honnigsvag |
Km parziali | 89 |
Km totali | 5222 |
Rilevamento GPS | N 70° 58.702 E 25° 58.436 |
Condizioni meteo | Cielo sereno |
Temperatura esterna all’arrivo | -12°C, -18.7 a Nordkapp |
Condizioni strade e viabilità | innevate, ghiaccio fresato |
A bordo del Kreos
Pneumatici impiegati | M+S chiodati Pirelli Chrono Winter |
Media consumo gasolio | non rilevata |
Ore di funzionamento Efoy | 620 |
Temperatura interna | +23°C |
Videodiario