November 23, 2024

Completamente rinnovata in vista dell’attuale stagione commerciale, la gamma Duke rappresenta il cuore del catalogo Elnagh, posizionata un gradino sotto ai Prince e uno più in alto rispetto alla serie Baron. Cresciuta nella varietà di proposte, rivisitata nel design e arricchita nei contenuti, vanta ora quattro modelli allestiti sul rinnovato Fiat Ducato con motorizzazioni Euro 5 e piante interne pensate per soddisfare le esigenze della famiglia, anche numerosa grazie alla presenza, a seconda dei modelli, dei letti a castello, dei letti gemelli o del classico e sempre richiesto matrimoniale trasversale su garage. Proprio questa soluzione, arricchita dalla presenza del vano di stivaggio a volume variabile grazie alla regolazione in altezza del piano del letto, e della toilette passante con tanto di doccia indipendente, contraddistingue il nuovo Duke 54, modello minore della gamma e capace di ospitare fino a cinque persone in meno di sette metri di lunghezza.

La meccanica

Il Duke 54 è allestito su Fiat Ducato 35L con telaio longheronato alto e carreggiata posteriore allargata a 1980 mm.

Disponibile sia con motorizzazione 2.3 Multijet da 130 cv che con il più potente 2.3 Multijet TGV (Turbina a Geometria Variabiel) da 148 cv, entrambi Euro 5, il Duke 54 sfrutta la meccanica torinese con passo da 3800 mm: la lunghezza complessiva, di 699 cm, è quindi ripartita tra uno sbalzo anteriore di 94.8 cm e uno posteriore di 224.2 (pari al 59 % del passo). L’altezza massima del veicolo, misurata nella parte superiore della mansarda, è di 310 cm: quella interna, invece, varia tra 227 cm, misurati nella zona anteriore della mansarda, 215 cm nella zona servizi e 200 cm nella zona posteriore nei pressi del matrimoniale sempre pronto.  La distanza dal suolo, misurata al centro dei paraurti, è di 27 cm all’anteriore e di 40 al posteriore. La larghezza esterna, infine, è di 235 cm, mentre quella interna raggiunge i 220 cm.

La scocca

Il telaio del Fiat Ducato è utilizzato nella versione longheronata alta, capace di assicurare maggiore rigidità torsionale, abbinato all’ormai irrinunciabile carreggiata posteriore allargata a 198 cm (anteriore 181 cm).  Su questa solida struttura sono posizionate alcune placche in gomma da 1 cm di spessore che fungono da tamponi antivibrazione per il soprastante pavimento: costituito da un sandwich composto da un doppio strato di multistrato fenolico (di cui la parte inferiore trattata contro l’umidità) da 5 mm, coibentazione in Styropor da 5.8 cm e piano di calpestio in tapiflex da 2 mm, ha uno spessore complessivo di 7 cm. L’unione tra pavimento e telaio avviene per imbullonamento: tramite lo stesso sistema sono fissate, nella parte posteriore del veicolo, le due robuste traverse che sostengono il garage posteriore, dotato dello stesso pavimento del veicolo (opportunamente ribassato) e rivestito, sul lato interno, in tapiflex antiusura.

Il pavimento è dotato, lateralmente, di profili perimetrali in legno massello: è a questi che sono fissati, tramite viti e sigillanti butilici, le pareti, composte da un sandwich composto da rivestimento esterno in vetroresina da 1.5 mm, coibentazione in styropor da 27.5 mm, intelaiatura perimetrale in legno e rivestimento interno in compensato rifinito con melaminico per uno spessore complessivo di 33 mm.

L’unione tra pareti e tetto è realizzata tramite avvitamento dei profili, successiva sigillatura con prodotti butilici e rifinitura tramite un cantonale in abs da 7×7 cm, mentre la mansarda, che sfrutta lateralmente le pareti del veicolo, può contare su calate e raccordi specifici, sempre in ABS, che ne alleggeriscono il profilo conferendo alla fiancata un look che richiama volutamente il family-feeling dell’ammiraglia Prince.

Ancora in abs sono i raccordi tra cabina e abitacolo e, soprattutto, le bandelle laterali color argento metallizzato: spesse 2 mm e alte 42 cm, percorrono il veicolo inglobando la porta cellula, i portelli del garage e i passaruota posteriori, questi ultimi disegnati per richiamare volutamente quelli originali della meccanica di base.

Le bandelle, mantenute in sede da apposite staffe metalliche rivettate, si congiungono poi all’ampio paraurti posteriore, avvolgente nel disegno e caratterizzato dalla fanaleria circolare disposta in diagonale. Non manca, nella parte superiore dello specchio di coda, un piccolo spoiler inserito all’interno di una apposita calata di raccordo che congiunge anche parete e tetto.

L’esterno

Mansardato classico, ma non privo di personalità, il Duke 54 si inserisce, stilisticamente, nel solco tracciato dall’ammiraglia Prince, con una fiancata disegnata seguendo linee tese che si ammorbidiscono solo verso il profilo anteriore della mansarda e abbinandosi correttamente rispetto alla meccanica di base Fiat.

Questa è ben integrata, pur presentando l’ampio paraurti anteriore non verniciato (disponibile bianco in opzione), grazie all’utilizzo di stampi in abs precisi e ben assemblati che assecondano le forme della meccanica di base sia nella parte inferiore, con una calata che raccorda efficacemente le bandelle laterali della cellula rispetto al sottoscocca del Ducato, sia in quella superiore, con un raccordo piuttosto lineare ma piacevole che sceglie di non riproporre la scalfatura tipica della carrozzeria Fiat.

Il ruolo di congiungere la mansarda, classica nella costruzione che sfrutta pareti e tetto a costruzione sandwich, è affidato a un apposito raccordo in abs interposto tra le due parti rispetto alle quali è adeguatamente sigillato in un preciso gioco di incastri che prevede l’innesto delle calate frontali della mansarda, leggermente aggettanti e caratterizzate dalla presenza delle luci di ingombro anteriore, che servono anche da efficace protezione degli spigoli frontali.

In totale, il giro mansarda anteriore utilizza tre elementi superiori su ciascun lato (superiore, frontale e inferiore), supportati dal sottomansarda e dagli elementi di raccordo laterali (due su ciascun lato).

La linea, leggermente a cuneo, è piacevole e mitiga bene l’altezza massima grazie al profilo che scende deciso fino a raccordarsi con la parete posteriore grazie a un apposito stampo che copre tutto lo spigolo superiore, compresa la parte laterale di innesto dei cantonali, e che integra la terza luce di stop e le luci di ingombro posteriori costituendo, centralmente, una sorta di spoiler.

L’insieme è poi completato dall’ampio paraurti, avvolgente e realizzato in cinque componenti (quattro laterali, una centrale) per semplificare eventuali interventi di manutenzione. Realizzato in abs, il paraurti prosegue idealmente la linea delle bandelle laterali color argento metallizzato e contraddistinte dalla presenza di un’ampia scalfatura inferiore, prosecuzione di quella presente in cabina di guida, e da ampi passaruota che, come detto, riprendono il disegno di quelli originali del Ducato.

Completamente bianco nella verniciatura della carrozzeria, il Duke 54 gioca quindi sul contrasto creato dalle bandelle (argento) e dalla grafica, adesiva e giocata sulle tinte bronzo/argento, disegnando una sorta di H rovesciata lungo la fiancata che mitiga e spezza efficacemente i volumi.

Non mancano poi diversi accenni al logo del produttore (il classico biscione Elnagh), presente sia a livello grafico, sia, per ciò che concerne l’autotelaio, sulla calandra e sui copri cerchi.

Le fiancate, poi, sono interrotte dalla finestratura, che oltre al particolare elemento Polyplastic in mansarda può contare su quattro Seitz Dometic S4 con telaio argento in poliuretano e apertura a compasso, dalla porta di ingresso e dai portelli dedicati alle aperture di servizio: dotati di telaio in alluminio, sono forniti da Metallarte.

Quattro, infine, gli oblò a tetto: un maxioblò trasparente Dometic MidiHeki da 70×50 cm a servizio del living, due Fiamma da 40×40 cm dedicati al letto posteriore e alla mansarda, un Turbovent a servizio del blocco cucina e un oblò da 25×25 cm dedicato alla toilette. A questi si somma poi un aeratore cilindrico pensato per evacuare i vapori della doccia indipendente.

La cabina di guida.

La linea della cellula, giocata su forme personali, si integra piacevolmente a quella della meccanica di base. L’accoppiamento tra i vari elementi è curato e preciso, con assenza di eccessi di sigillanti ed elementi di fissaggio a vista. Visivamente, l’integrazione tra cabina e abitacolo è affidata alla colorazione bianca, a elementi di grafica che continuano, anche sulla meccanica di base, il motivo intrapreso sulla cellula abitativa e alla calata di raccordo delle bandelle laterali che riveste il sottoporta del Fiat Ducato fungendo quasi da predellino.

La cabina originale, come è facile immaginare, garantisce ottima accessibilità  agli organi meccanici attraverso il cofano motore da 176×53 cm. La mansarda, grazie alla forma rastremata, non interferisce nella visuale attraverso il parabrezza (da 176×100 cm). Ottima la visibilità, coadiuvata da cristalli laterali da 75×68,4 cm e da specchi retrovisori a doppia ottica da 27×19 e 8×19 cm con braccio adeguatamente allungato per non risentire della maggiorata larghezza della scocca. Il parabrezza è servito da due spazzole tergicristallo da 66 e 56 cm.

All’interno, la cabina accoglie l’equipaggio con fodere coordinate in microfibra per le poltrone, dotate di bracciolo regolabile mentre la necessaria privacy è affidata alla classica tenda a giro ben inserita in un inserto imbottito e rifinito in ecopelle beige che raccorda il padiglione cabina, tagliato, e la soprastante mansarda.

A pavimento, invece, il dislivello tra cabina e abitacolo, 11 cm, è colmato da una piastra in alluminio mandorlato. Il passaggio cabina abitacolo, grazie alla presenza del piano mansarda rialzabile tramite due pistoni a gas, è agevole in ogni condizione e vanta una larghezza minima, misurata a livello dei braccioli di 35 cm mentre l’altezza varia tra 147 e 225 cm a seconda che si decida di sollevare o meno la rete a doghe della mansarda. Sempre per quanto riguarda la cabina di guida, la dotazione di serie della meccanica di base contempla ABS, Airbag guida, predisposizione radio, vetri e specchi elettrici, chiusura centralizzata porte con telecomando e vetri atermici. Optional il climatizzatore, presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest insieme al sistema di controllo della trazione e della stabilità Traction Plus, e al Tempomat.

Accessi e aperture di servizio

L’accesso al veicolo avviene nella parte anteriore attraverso una porta Metallarte da 192×52 cm completa di controstampo interno in abs attrezzato con specchio da 25×51 cm, serratura di sicurezza a 1 aggancio, tre vani portaoggetti a giorno, un vano porta rifiuti completo di coperchio e un gancio appendiabiti.

Dotata di zanzariera scorrevole Parapress, la porta di ingresso è servita da un doppio gradino integrato in abs completo di tappetini e con alzate da 53×20×16 e 52×17×15 cm che colmano adeguatamente la differenza tra piano di calpestio (situato a 70 cm da terra) e soglia di ingresso (a 38 cm dal suolo).

La porta di ingresso, inoltre, è servita da luce esterna, maniglia di cortesia e bocchetta del riscaldamento dedicata: il sistema di mantenimento in posizione aperta, infine, è affidato al classico gancio a pressione.

A sinistra della porta, sono presenti le griglie di aerazione e scarico del frigorifero, la presa di collegamento alla rete elettrica, presa esterna multifunzione (12V, 220V, tv sat), camino di scarico della stufa Truma Combi, il vano di accesso al serbatoio estraibile del wc a cassetta e, nella parte posteriore, il portello di accesso al garage.

Questo, da 84/64×127 cm, è pareggiato da un identico secondo portello inserito sulla fiancata sinistra e consente di accedere a un vano il cui fondo, realizzato tramite una porzione di pavimento opportunamente ribassata e rivestita in tapiflex antiusura, misura 220×70 cm e si trova a 58 cm da terra.

La larghezza massima del garage è di 101 cm e viene raggiunta tramite un rialzo posteriore di 28 cm al termine del quale il vano offre una spalletta larga 16 cm, e un rialzo anteriore (da 28+9.5cm), rivolto verso l’abitacolo e con larghezza compresa tra un minimo di 16 cm (lato destro) e 34.5 cm (lato sinistro).

Il Duke 54, poi, è dotato di letto matrimoniale posteriore con sistema “Sali-scendi”: dal portello di destra, tramite l’utilizzo di un girabacchino, è possibile variare in pochi secondi l’altezza del piano del letto (da un minimo di 87 cm a un massimo di 136 cm) e, conseguentemente la cubatura del garage.

Il vano, dotato di illuminazione tramite uno spot laterale destro, riscaldamento (una bocchetta dell’impianto Truma Combi che serve anche il soprastante letto) e ganci di fissaggio del carico a pavimento (quattro), è accessibile anche dall’interno attraverso un varco da 63×45 cm completo di anta di chiusura.

Passando alla fiancata sinistra, questa ospita il già citato secondo portello simmetrico di accesso al garage (84/64×127 cm), il bocchettone di rifornimento dell’acqua e il vano gas.

Servito da un portello da 35×60 cm, si trova a 88 cm da terra e misura 62x46x69 cm.

Dotato di fondo in multistrato nobilitato, ganci ferma bombola e riduttore di pressione Cavagna Group 424RV, il vano è aerato tramite tre griglie a pavimento (ognuna da 7 cm di diametro) e tramite un apposito aeratore da 27×12 cm inserito nel portello di accesso.

Capace di ospitare due bombole da 10 kg,  è affiancato da un impianto con tubi in acciaio serviti da tre rubinetti sezionatori (per frigo, fornello e impianto di riscaldamento/boiler) inseriti nella parte inferiore del mobile cucina.

Impiantistica

L’autonomia idrica è affidata a un serbatoio da 118 litri realizzato in polietilene lineare alimentare e posizionato all’interno della cassapanca anteriore del living e accessibile attraverso una botola da 99×50 cm incernierata.

Collegato direttamente al bocchettone di carico e dotato di sfiato, il serbatoio è dotato di tappo a vite per l’ispezione e la pulizia interna ed è servito da una pompa a pressostato Fiamma Aqua 8 da 8 litri/minuto posizionata in un incavo dello stesso.

Realizzato sfruttando tubi in rilsan divisi per contenuto e colore, l’impianto idrico adotta raccorderie tipo John Guest e conduce l’acqua fino alle utenze. Queste possono contare su rubinetti monocomando in acciaio inox, su pilette di scarico inox da 35 mm sprovviste però di sifone.

I tubi di scarico, corrugati semirigidi, conducono le acque reflue verso il serbatoio di recupero da 100 litri posizionato centralmente nella parte anteriore del veicolo per un corretto bilanciamento dei pesi.

Servito da una valvola a ghigliottina, la cui estremità inferiore si trova a 21 cm da terra e azionabile dal lato sinistro tramite un apposita leva di comando, il serbatoio è disponibile in versione completa di coibentazione e dotato di riscaldamento tramite resistenza a 12V azionabile tramite un apposito interruttore (WinterPack). Il wc, infine, è un Thetford C200 con tazza girevole e cassetta da 17 litri.

L’impianto elettrico è sistemato sotto alla poltrona passeggero, in cabina di guida. Accessibile rimuovendo il carter plastico anteriore della base sedile Fiat, conta su trasformatore e caricabatterie NordElettronica NE 186: dietro a questo trova posto la batteria cellula, opzionale, mentre l’impianto può contare su un pratico stacca batteria accessibile lateralmente aprendo la porta passeggero e dotato di chiavetta estraibile di sicurezza.

Sull’esemplare provato, pronto per la consegna al cliente, il Duke 54 è stato equipaggiato di due batterie servizi (ognuna da 100Ah) gestite da un Dual Battery Switch NCA e Solver.

Il pannello di comando, sempre fornito da Nordelettronica 1551.187.01, è piuttosto semplice: posizionato sopra la porta di ingresso, offre, tramite appositi led di segnalazione, informazioni concernenti l’autonomia idrica (serbatoio dell’acqua potabile e del recupero) ed energetica (batteria motore e servizi), carica delle batterie in parallelo, allacciamento alla rete elettrica e la possibilità di comandare luce esterna, illuminazione interna, interruttore generale e pompa dell’acqua.

L’illuminazione, di tipo misto, vede l’alternanza di elementi a led e alogeni: in particolare, la mansarda può contare su due spot alogeni inseriti all’interno del vano portaoggetti laterale sinistro mentre a servizio del living sono presenti un tubo da 12 led sotto ai pensili lato sinistro e una plafoniera da tre spot led a soffitto, inserita a fianco del maxioblò panoramico.

L’ingresso è servito da un spot alogeno sistemato sopra la porta, mentre il blocco cucina opta per una plafoniera a soffitto con tre spot led, un tubo da 12 led sotto ai pensili e due spot alogeni inseriti nella parte superiore di questi. Ancora spot alogeni servono la toilette (due) e la doccia (uno): il matrimoniale posteriore, invece, si affida a due spot led laterali e a una plafoniera da tre spot led centrale. Non mancano, poi, le già citate lampade dedicate all’eventuale veranda esterna (al neon, posizionata sopra la porta) e al garage posteriore (a incandescenza).

Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, il Duke 54 può contare su una presa interna a 12V, dedicata al vano tv, e su tre a 220V (a servizio di cucina, toilette e vano tv). Il salvavita, invece, è collocato all’interno dell’armadio guardaroba: nella parte inferiore di questo, accessibile tramite un portello da 59×51 cm, è collocata la stufa Truma Combi 4.

Alimentata a gas e dotata di boiler ad accumulo da 10 litri integrato, ha una potenza di 4 kW a fronte di un consumo orario compreso tra un minimo di 160 e un massimo di 320 grammi di gas all’ora e, grazie alle ventole in dotazione, può produrre un volume massimo di 287 metri cubi di aria/ora che viene canalizzato nell’abitacolo attraverso una rete di sei bocchette.

La sonda termostatica è sistemata sopra la porta di ingresso, a fianco al pannello di comando delle utenze elettriche, mentre il pannello di comando è curiosamente relegato all’interno dell’armadio guardaroba.

In opzione, il Duke 54 può essere richiesto anche con riscaldamento a gasolio Truma Combi Diesel (6kW).

Infine, l’impianto a gas, servito dalle consuete due bombole da 10 kg, conta su tre rubinetti sezionatori posizionati nella parte inferiore della penisola del blocco cucina e facilmente accessibili.

Mobili e tappezzerie

Completamente rinnovati in occasione del lancio dell’attuale serie Duke, gli arredi si caratterizzano per l’adozione di tinte tenui, con interni luminosi grazie all’adozione di legnami in essenza chiara in modo da creare un piacevole contrasto con i piani, più scuri, di tavolo e blocco cucina.

Realizzati in multistrato nobilitato da 14 mm di spessore, i mobili offrono pensili con ante superiori leggermente bombate contraddistinte da una parte superiore più chiara e sottolineata da un filo cromato che, al pari di quello situato nei pressi del bordo inferiore delle ante, contribuisce a spezzarne i volumi.

I pensili, dotati di aerazioni posteriori anticondensa, si affidano a cerniere in acciaio DGN mentre per ciò che concerne il sistema di apertura, questo può contare sul classico e sempre più diffuso sistema di sblocco inserito nella parte posteriore dell’anta.

Fanno eccezione i pensili della cucina, elegantemente sovrastati da una penisola che ospita l’illuminazione e incernierati verticalmente: per questi, come per tutti i sottostanti cassetti, il sistema di apertura offre maniglie in metallo cromato con push-lock di sblocco. Curata l’ambientazione, con mobilio declinato in due colori (legno chiaro e chiarissimo), mobile bar con penisola in plexiglass fumé, piano lavoro antigraffio da 25 mm di spessore di colore scuro e cassetto inferiore con battuta di chiusura avorio.

La stessa ricercatezza cromatica è poi riproposta anche nella toilette, impreziosita dal lavabo ad angolo in metacrilato color caffè.

A livello di sellerie, il Duke 54 può contare su cuscini del living con imbottitura in gommapiuma con spessori compresi tra 13 e 20 cm a seconda della componente offerti con tre rivestimenti a scelta, tutti capaci di abbinare tessuto e microfibra.

Oltre alla variante proposta, denominata “York” e caratterizzata dall’abbinamento celeste/grigio, sono disponibili le fantasie “Lancaster” (rosso/grigio) e “Orléans” (due varianti di grigio). Chi desidera di più può invece richiedere i rivestimenti interni in Ecopelle “Windsor” (bianca). Sempre in microfibra (beige) sono le paretine anticondensa dedicate al living anteriore (sia lato sinistro che lato destro), mentre per ciò che concerne i letti, il Duke offre materassi in gommapiuma da 10 cm posizionati su reti a doghe (matrimoniale posteriore e letto anteriore in mansarda): privo di reti, e appoggiato direttamente sul piano in legno, è invece il posto letto che, in mansarda, si trova verso l’abitacolo, questo per la presenza del padiglione rialzabile del tetto cabina per favorire il passaggio da e verso l’abitacolo.

Il soggiorno

Il Duke 54 sceglie, per il living, la sempre più richiesta soluzione della semidinette a L con tavolo centrale e poltroncina contrapposta per poter ospitare, grazie anche alla partecipazione delle poltrone cabina, complete di piastre girevoli, fino a cinque commensali.

Il soggiorno si compone quindi di un divano a L da 87×43 cm (trasversale, completo di cinture di sicurezza a tre punti) e 53×43 cm (longitudinale) a cui si somma una poltroncina laterale destra da 50×53 cm, sfruttabile sia come posto laterale sia, in viaggio, come quinto posto (contromarcia) grazie alla presenza delle cinture di sicurezza addominali.

Le sedute, situate a 55 cm dal pavimento, sono servite da un tavolo da 102×62/65 cm sorretto da una monogamba e dotato di piano traslabile che rimane a 78 cm dal pavimento lasciando così 19 cm a disposizione delle gambe degli occupanti.

Il tavolo, dotato di gamba collassabile, serve inoltre come piano per la formazione dell’eventuale quinto posto letto ed è facilmente raggiungibile da ogni postazione disponibile.

Il living può contare sulla luminosità e sull’aerazione fornite da una finestra Seitz Dometic S4 da 90×60 cm, completa di unibloc oscurante/zanzariera e tende di cortesia, e da un oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm sistemato a tetto mentre per ciò che concerne lo stivaggio il Duke 54 offre due pensili a tetto sul lato sinistro, serviti ognuno da un’anta da 57×41 cm e capaci di offrire uno stipetto da 53x30x40 cm (lato destro) e uno da 59x30x17 e 59x28x28 cm, quest’ultimo diviso dalla presenza di una pratica mensola interna completa di bordo anticaduta.

Sopra ai pensili, inoltre, la presenza di un elegante bordo anticaduta cromato delimita uno spazio a giorno di 115×25 cm disponibile per lo stivaggio e caratterizzato da un’altezza che, seguendo l’andamento del tetto, varia tra 20 e 27 cm.

Altri spazi di stivaggio sono disponibili nella parte inferiore: se, infatti, la cassapanca del divano fronte marcia è occupata dalla presenza del serbatoio dell’acqua potabile e il divanetto laterale a L è rimuovibile per lasciare spazio alle gambe del quarto passeggero e per l’accesso al rubinetto di scarico del serbatoio dell’acqua potabile, il divanetto laterale destro ospita, al proprio interno, un vano da 60x45x37 cm celato dal coperchio della relativa cassapanca (63×45 cm).

Sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest, data l’installazione all’interno del vano delle due batterie servizi, lo spazio disponibile per lo stivaggio è invece limitato a 30x45x37 cm.

Proprio sopra alla poltroncina laterale è infine collocato il vano porta tv: racchiuso da una serrandina, è diviso in una parte sinistra dedicata allo schermo lcd (45x26x45 cm) completo di supporto estraibile e orientabile e in una destra con vano porta decoder (45x17x35 cm) porta telecomandi (25x17x8 cm).

Sotto a questi, inoltre, una mensola a giorno regala ulteriori 45x30x18 cm.

I servizi

Posizionato centralmente, il blocco cucina a L misura 106×57.5 (longitudinale) a cui si aggiunge una penisola da 42×40 cm.

Il piano, laminato antigraffio, si trova a 93 cm dal pavimento e ospita un lavello Smev in acciaio inossidabile da 36 cm di diametro e 12 di profondità servito da un rubinetto monocomando in acciaio inox Helka e da una piletta di scarico inox da 35 mm di diametro, piano di lavoro da 53×43 cm e fornello Smev completo di coperchio in cristallo temperato personalizzato con il logo Elnagh.

Il gruppo cottura, realizzato in accaio inox, misura 49×49 cm e offre tre erogatori da 6, 5 e 5 cm di diametro posizionati tra loro a una distanza, misurata al centro, di 29.5, 23 e 20 cm. L’aerazione può contare su una finestra Seitz Dometic S4 da 90×45 cm e su un oblò Fiamma Turbovent da 40×40 cm a tetto, quest’ultimo completo, come suggerisce il nome, di elettroventola estrattore/aspiratore. Lo stivaggio può contare su due pensili superiori, ognuno da 36x24x38 cm completi di ante incernierate lateralmente (30×41 cm) posizionati a fianco a un elegante mobile bar a penisola pensato per ospitare i bicchieri e organizzato in un ripiano superiore (43x31x22 cm) e in uno inferiore (41x27x17 cm).

La parte inferiore del blocco cucina ospita, nella parte lineare, il classico cassetto portaposate (50x42x7 cm) sistemato sotto al fornello, e due ulteriori cassetti (50x42x9 e 50x42x18 cm), mentre la parte inserita sotto al lavello, posizionata alle spalle del vano per le bombole del gas e racchiusa da uno sportello sagomato a L, offre due vani da 25x33x20 cm (superiore) e 28x36x48 cm (inferiore).

Opposta alla cucina ecco la colonna frigo: ospita un Dometic RMD 8505 da 165 litri completo di scelta automatica della fonte di energia e cella freezer separata sormontato da una mensola a giorno da 52x48x18 cm e, soprattutto, da un ulteriore vano da 52x40x39 cm pensato anche per poter ospitare l’eventuale forno a gas, opzionale.

La parte posteriore dell’abitacolo è separata da un gradino a pavimento da 10 cm e, soprattutto, da una porta scorrevole in legno con due battenti da 44×197 cm che, quando aperti, lasciano un passaggio verso la toilette largo 88 cm.

Il bagno, situato lungo la parete di destra, è accessibile tramite una porta da 192×47 cm e vanta un piacevole arredamento in legno.

Di dimensioni non eccessive (misura, infatti, 90×88/70 cm), il locale toilette offre un mobile a L con lavabo in metacrilato color caffè (41x27x15 cm) situato a 88 cm dal pavimento e servito da rubinetto monocomando e piletta di scarico, entrambe in acciaio inox, da due spot alogeni a soffitto e da due specchi da 44.5×79 e 16×79 cm.

L’aerazione è affidata a una finestra S4 da 60×60 cm completa di cristallo opacizzato, oscurante e zanzariera mentre a tetto è presente un minioblò da 25×25 cm.

Per ciò che concerne lo stivaggio, poi, la toilette del Duke 54 offre un pensile superiore da 51x22x25 cm (anta 50×25 cm), su due mensole a giorno sviluppate su due livelli (38×10 e 38×8 cm, entrambe con altezza utile di 10 cm), su uno stipetto inferiore sottolavabo con anta da 62×40 cm e vani da 39x30x39 e 39x30x23 cm e su tre mensole a giorno di cui due a fianco a questo (20x9x22 e 20x9x32 cm) e una sistemata alle spalle del wc Thetford C200 (55x8x15 cm) completo di tazza girevole.

Opposta alla toilette, la doccia cilindrica indipendente è interamente rivestita in termoformato: accessibile tramite una porta in metacrilato da 180×47 cm, la doccia ha un diametro di 71 cm, un’altezza utile di 188 cm ed è completa di colonna attrezzata con tre vani a giorno, rubinetto monocomando e classico “telefono” regolabile in altezza, illuminazione tramite uno spot alogeno integrato a soffitto, aerazione mediante un aeratore a tetto da 8 cm e piletta di scarico inox da 3.5 cm.

Zone letto e armadi

Posizionato anteriormente, il matrimoniale mansarda misura 206×146 cm, si trova a 161 cm dal pavimento e gode di un’altezza utile, misurata al centro, di 60 cm.

Raggiungibile tramite l’apposita scaletta in dotazione, il letto è posizionato parzialmente su rete a doghe (la parte anteriore fissa) e sul piano in multistrato del padiglione sollevabile della cabina di guida tramite pistoni a gas e offre un materasso in gommapiuma da 10 cm di spessore. Il letto, servito da un ramo della canalizzazione della stufa Truma Combi, può contare su un portaoggetti a giorno da 95x16x17 cm, sistemato nella parte superiore sinistra del letto, mentre tra materasso e parete rimangono liberi per lo stivaggio ulteriori 146x19x6 cm.

L’aerazione è fornita da una finestra Polyplastic da 90×20 cm (lato destro) e da un oblò Fiamma da 40×40 cm a soffitto, mentre l’illuminazione e la privacy possono contare, rispettivamente, su due spot alogeni e sulla classica tenda di cortesia con binario guida a tetto.

Il matrimoniale posteriore, disposto trasversalmente sopra al garage, ha una lunghezza di 202 cm e una larghezza che varia da un massimo di 128 a un minimo di 110 cm.

Il letto, regolabile in altezza grazie al meccanismo “Sali-scendi” che permette di variare anche la cubatura del sottostante vano garage, può essere posizionato a piacere all’interno di un’escursione massima di 50 cm.

In questo modo, se si desidera conferire la massima capacità di carico al vano di carico, si otterrà un’altezza massima da terra del letto di 122 cm a fronte di un cielo utile di 76 cm, mentre, nel caso opposto, quello cioè in cui si preferisca dare la priorità all’accessibilità del letto rispetto alla cubatura del gavone, i valori saranno rispettivamente di 72 e 126 cm.

Il letto, servito da una finestra posteriore Seitz Dometic S4 da 90×45 cm e da un’oblò Fiamma da 40×40 cm, può contare su tre pensili posteriori da 77x24x26, 57x24x26 e 77x24x26 cm serviti da tre ante da 57.5×25 cm e su due mensole a giorno sul lato sinistro (56x13x20 e 58x13x16 cm), sulla privacy fornita dalla classica tenda con binario a soffitto e sull’illuminazione data da due spot alogeni e da una plafoniera centrale a led.

Il quinto posto letto, è ricavabile dal living anteriore: abbassando il tavolo e sistemando adeguatamente i cuscini, è possibile creare una superficie lunga 200 cm e con una larghezza compresa tra 118 e 53 cm che può ospitare un bambino. In totale sono cinque i cuscini coinvolti nella trasformazione.

L’armadio guardaroba, infine, è posizionato centralmente: misura 135x57x67/57 cm è servito da un’anta da 130×51 cm e ospita al proprio interno il classico bastone appendiabiti.

Dislocazione impianti

Dati tecnici

Elnagh Duke 54
Dimensioni e posti
Tipologia Mansardato
Dimensioni 699x235x310 cm
Posti omologati 5
Posti letto 5
Posti frontemarcia con
cintura di sicurezza
4+1 contromarcia e cinture addominali
Autotelaio
Meccanica Fiat Ducato 35L cabinato con telaio longheronato alto e carreggiata posteriore allargata
Passo 380 cm
Sbalzo anteriore 94.8 cm
Sbalzo posteriore 224.2 cm
Motorizzazione base 2.3 Multijet – 130 cv €5
Motorizzazione opzionale 2.3 Multijet TGV – 148 cv €5
Trazione anteriore
Accessori di serie ABS, Airbag guida, alzacristalli elettrici, vetri atermici, specchi retrovisori elettrici e con sbrinamento, fodere cabina coordinate, chiusura centralizzata con telecomando, predisposizione autoradio..
Massa complessiva a pieno
carico kg
3500
Massa dichiarata in ODM versione 2.3 litri 130 cv kg 3077
Portata utile kg 423 (338)
Scocca
Carrozzeria Scocca a pannelli sandwich. Pavimento composto da doppio rivestimento esterno ed interno in multistrato fenolico, coibentazione in styropor, piano di calpestio in tapiflex. Pareti e tetto con intelaiatura perimetrale in legno, rivestimento esterno in vetroresina, coibentazione in styropor e rivestimento interno in multistrato rifinito con melaminico. Cantonali, calate, raccordi e bandelle stampate in ABS.
Spessori
pavimento/pareti/tetto mm
70/33/33
Garage Garage posteriore da 220×70/101 cm  con altezza compresa tra 87 e 136 cm a seconda della regolazione del letto matrimoniale. Pavimento in tapiflex antiusura, soglia di carico a 58 cm da terra con due portelli simmetrici da 127×84/64 cm. Accesso interno 63×45 cm, riscaldamento, illuminazione e ganci di fissaggio del carico.
Porte e
finestre
Porta cellula Metallarte con serratura di sicurezza e controstampo interno in abs attrezzato. Mantenimento tramite gancio a pressione. Zanzariera scorrevole Parapress interna. Accesso tramite un doppio gradino integrato in abs. Quattro finestre Seitz Dometic S4 apribili a compasso di cui una con vetro opacizzato per toilette, una finestra Polyplastic per la mansarda. Un oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm, due Fiamma da 40×40, un Fiamma Turbovent de un oblò da 25×25 cm. Portelli di servizio Metallarte con telaio in alluminio verniciato e serrature di sicurezza. Totale aperture servizio n 4.
Impiantistica
Gas Vano esterno per due bombole da 10 kg con fondo in multistrato. Aerazione a pavimento, ganci fermabombole. Tre sezionatori inseriti alla base del mobile cucina.
Riscaldamento e boiler Riscaldamento e boiler Truma Combi 4 (Combi Diesel opzionale) a gas posizionata sotto l’armadio guardaroba. Canalizzazione dell’aria calda attraverso sei bocchette.
Elettricità Batteria supplementare opt. Trasformatore e caricabatteria NordElettronica NE186 installato all’interno della base sedile passeggero in cabina di guida. Pannello di comando analogico con indicazione a led. Una presa a 12V, tre a 220V. Illuminazione interna mista led/alogeno, luce esterna, presa esterna per 12V, 220V, tv e tv sat.
Acqua Serbatoio acqua potabile da 118 litri interno servito da pompa Fiamma Aqua 8, impianto con tubi in rilsan, innesti misti tipo John Guest. Rubinetti monocomando in acciaio inox, pilette di scarico inox, tubi di scarico corrugati. Serbatoio recupero esterno da 100 litri con valvola di scarico a ghigliottina. Wc Thetford C200 con serbatoio estraibile da 17 litri.
Prezzi e accessori
Prezzo base Euro 47.381


Il nostro giudizio
Costruzione
Meccanica di base
Fiat Ducato 35L con telaio longheronato alto, carreggiata posteriore allargata
Sicurezza
Di serie ABS ed airbag guida. Airbag passeggero, Cruise control e sistema Traction + inclusi nel Safety-Pack
Volumetria e masse
Passo medio/lungo con conseguente sbalzo posteriore un po’ accentuato. Equilibrio pesi abbastanza corretto.
Scocca e materiali
Costruzione di tipo tradizionale con scocca a pannelli sandwich con rivestimento esterno in vetroresina, coibentazione in styropor e ossatura interna in legno. Alto spessore del pavimento, numerose parti stampate in abs.
Assemblaggio e rifiniture
Solitamente abbastanza curate anche se si nota qualche sbavatura in alcuni dettagli interni.
Componentistica
Finestre Seitz S4 e Polyplastic, porta e portelli Metallarte, oblò panoramico MidiHeki.
Impianto idrico
Serbatoio acqua potabile interno, pompa acqua Fiamma Aqua 8. Tubi in rilsan e raccordi tipo John Guest. Rubinetti monocomando inox. Si sente l’assenza dei sifoni mentre il serbatoio di recupero è fornibile di coibentazione e riscaldamento solo come opzional.
Impianto elettrico
Batteria supplementare non fornita. Caricabatterie/trasformatore NordElettronica, pannello di comando molto semplice, illuminazione interna mista alogeno/led non particolarmente abbondante nel numero di sorgenti luminose. Discreta disponibilità di prese interne.
Gas
Vano per due bombole da 10 kg con piuttosto alto da terra e dotato di un delicato piano di carico in multistrato. Secumotion solo opzionale.
Riscaldamento
Truma Combi 4 (Combi Diesel opzionale) con sei bocchette posizionate in prevalenza sul lato destro dell’abitacolo. Data l’assenza del Secumotion, in marcia ci si deve affidare unicamente al riscaldamento della cabina di guida.
Mobilio e arredamento
Mobilio moderno e piacevole con alternanza tra tinte legno e inserti chiari. Buona la qualità della componentistica, con maniglie cromate e cerniere inox DGN. Assemblaggio abbastanza curato, paretine anticondensa imbottite per la dinette, aerazioni anticondensa per i pensili.
Cuscini, materassi e tappezzeria
Cuscinerie comode, consistenti ed ergonomiche con rivestimento misto microfibra/tessuto. Quattro varianti di tappezzeria a scelta, materassi con spessori nella media.
In viaggio
Facilità di guida
Veicolo di dimensioni non eccessive, passo non eccessivamente lungo ma sbalzo consistente, pesi concentrati sulla parte anteriore/centrale. Buona la visibilità frontale, meno quella laterale sul lato destro a causa dell’assenza di finestre.
Comodità dei posti a sedere
Poltrone anteriori originali con braccioli e fodere coordinate, sedili dinette comodi ed ergonomici. Quattro posti su cinque frontemarcia e con cinture a tre punti.
Panoramicità
Ottimale per chi viaggia in cabina di guida, discreta per chi viaggia dietro, nulla sul lato destro.
Climatizzazione
Climatizzatore manuale solo opzionale. In inverno ci si deve affidare al solo calore prodotto dalla meccanica di base e distribuito dalle bocchette a cruscotto.
In sosta
Living
Non è tra i più ampi ma è ben organizzato e può ospitare tranquillamente anche cinque persone. Buona luminosità grazie a finestra e oblò panoramico, stivaggio abbastanza ben organizzato.
Letti
Matrimoniale posteriore con larghezza sufficiente, buona la possibilità di regolazione dell’altezza. Allestimento un po’ minimalista con assenza di testiera imbottita e di riscaldamento dedicato. Mansarda con altezza utile un po’ limitata, quinto posto letto di larghezza contenuta.
In cucina
Blocco cucina ben attrezzato e sufficientemente dotato. Frigo di ultima generazione, fornello e lavello sfruttabili, aerazione corretta, piano di lavoro ampio e di facile utilizzo, buona capacità di stivaggio.
Toilette
Non particolarmente ampia, ma funzionale e ben allestita. Allestimento curato, spazi di stivaggio numerosi e ben organizzati, aerazione corretta ma qualità dell’oblò a tetto decisamente migliorabile.
Doccia
Indipendente, ha dimensioni e allestimento corretto.
Disimpegni e circolazione nell’abitacolo
Abitacolo non dei più ampi ma accogliente e abbastanza ben fruibile. Notevole la sensazione di larghezza interna, servizi disposti centralmente e ben raggiungibili. Passaggio cabina abitacolo corretto.
Capacità di stivaggio
Lo stivaggio è rapportato per un equipaggio di quattro persone. Una cassapanca e due pensili agibili nella zona anteriore, tanto spazio in cucina e nella toilette, migliorabile lo sfruttamento degli spazi sopra al letto posteriore. Armadio guardaroba con dimensioni nella media.
Gavoni e garage
Non è tra i più ampi e regolari, ma è comunque abbastanza ben sfruttabile con un minimo di “fai da te” per organizzare al meglio gli spazi sugli scalini posteriori e laterali. Allestimento corretto con illuminazione, riscaldamento e ganci di fissaggio per il carico.
Gestione del veicolo
Capacità di carico e portata utile
Veicolo di dimensioni medio/grandi, riesce a offrire cinque posti omologati. Il carico utile appare adeguato alle attese e alla stazza del veicolo.
Autonomia
Nella media. In quattro la capacità dei serbatoi può essere considerata un po’ limitata. Illuminazione in parte alogena piuttosto dispendiosa.
Facilità di manutenzione
Impianto elettrico accessibile attraverso i carter plastici della base sedile passeggero del Ducato, stufa accessibile attraverso l’apposito portello sotto all’armadio, pompa dell’acqua a portata di mano. Accessibilità organi meccanici originale.
Rapporto prezzo/prestazioni
Veicolo di fascia media, offre una base di partenza equilibrata che si presta a un utilizzo semplice e intuitivo. Dotazione di serie non tra le più complete ma diverse possibilità di personalizzazione con pack predisposti.

Legenda

Inadeguato
Da migliorare
Adeguato alla classe di costo
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori
Eccellente, difficile trovare di meglio

Ci ha particolarmente convinto…

L’estetica è accattivante, con una linea personale e ben delineata che crea un piacevole family-feeling con le più recenti realizzazioni di casa Elnagh. Generalmente curata, dissimula molto bene le dimensioni grazie all’utilizzo di numerose parti preformate.

La componentistica utilizzata è di buona qualità, con finestre Seitz Dometic S4 con telaio perimetrale in poliuretano, porte e sportelli Metallarte, oblò Fiamma e Dometic. L’assemblaggio, inoltre, è piuttosto preciso.

Lo sfruttamento degli spazi interni è convincente: in meno di sette metri è declinata la disposizione oggi più in voga con un ottimo equilibrio tra gli spazi dedicati al living, quelli dedicati ai servizi e quelli al riposo notturno.

Il living anteriore, pur non particolarmente ampio, è però funzionale e facile da utilizzare per merito di un tavolo ben rapportato rispetto al numero di commensali previsto. Corretta anche la disponibilità di spazi per lo stivaggio.

Il blocco cucina e, in generale, i servizi, rappresentano probabilmente la parte più riuscita dell’allestimento: curati, ben organizzati, facili da gestire, da caricare e da utilizzare da parte dell’equipaggio. Ottima l’organizzazione degli spazi che regala un piano di lavoro di dimensioni sopra la media, ampio stivaggio, colonna con frigo di ultima generazione, porta scorrevole di dimensioni generose e toilette ben allestita.

Il vano doccia, indipendente, è di dimensioni corrette e risulta essere ben fruibile. Buono anche l’allestimento generale.

Lo stivaggio appare ben dimensionato rispetto all’equipaggio-tipo; rimarchevole la presenza, di serie, del sistema di regolazione dell’altezza del letto posteriore sali-scendi.

L’ambientazione interna è curata, moderna e luminosa e sceglie coraggiosamente di abbandonare le tinte scure, ormai molto diffuse, sia per il mobilio sia per le tappezzerie.

L’impiantistica, in linea con la vocazione del veicolo, è di facile accessibilità: tutte le componenti risultano, infatti, a portata di mano. La canalizzazione dell’aria calda è correttamente bilanciata, con stufa in posizione centrale e diramazioni destinate a tutto il veicolo. Ottima la qualità delle rubinetterie.

Riteniamo migliorabile…

All’esterno, l’adozione del paraurti anteriore del Ducato non verniciato stona, a livello cromatico, rispetto alla cura generale profusa nella realizzazione dell’allestimento. Sempre per ciò che concerne la meccanica di base, il climatizzatore motore meriterebbe ormai di essere proposto di serie, essendo diventato un accessorio irrinunciabile per il comfort e la sicurezza in ogni stagione.

La dotazione di serie non è delle più ricche: oltre a ciò che concerne la meccanica di base, peraltro disponibile unicamente con motorizzazioni da 2.3 litri (130 o 148 cv mentre non è disponibile il potente 3.0 da 177 cv), l’allestimento appare, in alcuni punti, un po’ essenziale, particolarmente per ciò che concerne l’impianto idrico, con scarichi non sifonati e coibentazione e riscaldamento del serbatoio delle acque grigie solo opzionale, e nell’illuminazione, non abbondante nel numero di sorgenti luminose e che sceglie per circa la metà di queste spot alogeni piuttosto esigenti in quanto a energia elettrica. Inoltre, il pannello di comando delle utenze elettriche appare di tipo piuttosto economico.

Il mobilio, generalmente curato, presenta qualche rifinitura migliorabile, specie per ciò che concerne la mensola interna al vano bar, nel blocco cucina, o il portaoggetti in mansarda, entrambi non particolarmente robusti.

Il letto posteriore risente abbastanza della riseca causata dalla vicinanza del locale toilette, che ne causa un restringimento di una ventina di centimetri: sente, inoltre, la mancanza di una testiera imbottita e di una guarnizione che separi fisicamente il letto dal gavone garage sottostante.

Allo stesso modo, la mansarda vanta un’altezza utile interna limitata a 60 cm mentre per ciò che concerne la qualità del riposo, si avverte una certa differenza tra la parte anteriore del letto, che poggia su reti a doghe, e quella posteriore, sistemata su un piano in multistrato incernierato e sostenuto da pistoni a gas per facilitare il passaggio da e verso la cabina. Per ciò che concerne la panoramicità in marcia (e in sosta), si avverte la mancanza di una finestra avanzata sulla parete destra.

Il vano per le bombole del gas è piuttosto alto da terra, cosa che obbliga a una prolungata manipolazione delle bombole durante le procedure di carico. Allo stesso modo, la presenza del fondo in semplice legno non appare ottimale data la tipologia di oggetti che dovrà sostenere, mentre l’assenza, di serie, del Secumotion, non permette l’utilizzo del riscaldamento della cellula durante la marcia. Per ciò che concerne la distribuzione del calore nell’abitacolo, sarebbe auspicabile un potenziamento del flusso di aria calda a servizio del matrimoniale posteriore e della cabina di guida.

La conformazione del garage posteriore, poco lineare, non ne rende semplicissimo l’ottimale sfruttamento degli spazi.

Su strada, infine, in presenza di fondi stradali non perfetti si registra qualche debole cigolio provenire dal sottomansarda.

In conclusione

Mansardato di fascia media a vocazione familiare, il Duke 54 è un veicolo equilibrato nelle dimensioni, inferiori ai sette metri di lunghezza, nella capacità ricettiva, con un massimo di cinque posti letto anche se appare perfetto per quattro persone, nella costruzione dell’allestimento, pensato per essere semplice da utilizzare e da imparare a utilizzare, e nel prezzo di acquisto, tranquillamente inferiore alla soglia psicologica dei 50.000 Euro. Dedicato a coloro che fanno il proprio ingresso nel mondo dei veicoli ricreazioni e desiderano partire con una buona base di partenza, così come al fruitore più navigato che cerca un veicolo con un corretto rapporto tra qualità e prezzo, ha diverse carte da giocare. A partire dall’aspetto esterno, quel classico ma non troppo che sa unire tradizione e un pizzico di modernità senza stravolgere per questo i processi produttivi, per arrivare a quello interno, disegnato intorno alla (condivisibile) scelta di creare un ambiente riposante, ampio e luminoso, il nuovo Duke 54 vanta un accorto sfruttamento degli spazi, davvero abbondanti se paragonati alla lunghezza esterna, aspetto che si traduce, da subito, in una evidente praticità anche in vista di un utilizzo. La disposizione interna, un vero e proprio classico ormai, divide l’abitacolo in tre zone, offrendone una dedicata all’accoglienza, una ai servizi e una al riposo collocando gli ambienti più “delicati”, toilette e cucina, fuori dalle zone di transito obbligato e servendoli tramite un corridoio di larghezza ben superiore alla media. In più, la presenza di serie del sistema di regolazione dell’altezza del letto posteriore aumenta, e di molto, le potenzialità di sfruttamento di questo ambiente, capace ci ospitare tanto i più piccoli quanto i più grandi.

Se l’essenzialità di alcuni aspetti, tra cui la dotazione di serie, tende a suggerire una collocazione del veicolo nel cuore della fascia media, una certa ricercatezza interna, l’estetica generale e l’allestimento complessivo appaiono invece decisamente più proiettati verso la gamma medio-alta dell’ammiraglia Prince a cui il Duke, senza farne mistero, si ispira. Un gioco delle parti che conti alla mano si rivela interessante, sia perché tramite appositi pacchetti migliorativi (su tutti quelli concernenti l’utlizzo invernale dell’impianto idrico e per la meccanica di base) è possibile elevare sul nascere la caratura del veicolo, sia perché, conti alla mano, la differenza economica rispetto all’omologo Prince 55, di cui questo Duke 54 rappresenta il “fratello minore”, si aggira intorno agli 8.000 Euro. Un risparmio non da poco e che può permettere, oltre a un’integrazione rispetto alla dotazione di serie, di installare tutti quegli accessori ormai indispensabili su ogni veicolo e che, di fatto, si rivelano essere preziosi alleati durante la vita a bordo.

Riferimenti e contatti del costruttore
Elnagh – SEA S.p.A.
Via Valle d’Aosta 4
53036 Poggibonsi (SI)
Tel 0577 99511 – Fax 0577 995220 – E-mail: info@elnagh.it
www.elnagh.it 

Fotogallery

 
Si ringrazia per la gentile collaborazione Caravanbacci
Via Galileo Galilei – Loc. Lavoria
56042 Crespina – PI
Tel. 050 700 313 – Fax 050 710 319 – E-mail: info@caravanbacci.com
www.caravanbacci.com
 

Michel

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