Arte e tecnologia: è dall’unione di queste due parole che nasce il naming Arto. L’arte e il know-how di un marchio che da oltre trent’anni si dedica esclusivamente alla realizzazione di prodotti di alto livello, tutti inseriti nella fascia premium del mercato, e la tecnologia sviluppata, in proprio, nel corso di un lungo e significativo percorso evolutivo tecnico e stilistico che non ha paura di andare controcorrente, che non segue le mode ma che, al contrario ha spesso contribuito attivamente a crearne di nuove. Il risultato è un prodotto continuamente affinato che, generazione dopo generazione ha saputo introdurre prima e mantenere poi un’identità precisa, tracciando una propria strada attraverso un percorso lineare che agli stravolgimenti e alle ripartenze preferisce un continuo progresso per essere sempre al passo con i tempi in una fascia di mercato in cui le esigenze e le richieste della clientela si fanno particolarmente importanti. Non è un caso, infatti, che dal 1981, anno di nascita dell’azienda, Niesmann+Bischoff abbia proposto soltanto tre gamme, Clou, Flair e Arto, connotando specificatamente ogni prodotto e facendone spesso un riferimento per un’intera categoria.
Con quindici varianti, lunghezze comprese tra 647 e 877 cm, Arto rappresenta oggi una tra le gamme più complete del mercato, pensata per rispondere alle esigenze di coppie o famiglie alla ricerca di veicoli compatti o di grandi dimensioni, guidabili con patente B o con patente C ma tutti accomunati da un’eccellente tecnica costruttiva, una grande attenzione alle rifiniture e ai materiali utilizzati e, non ultimo, un’ampia possibilità di personalizzazione di ogni singolo veicolo. Doti, queste, ben riassunte dal nuovissimo 69 LE, novità 2013 che, insieme ai più compatti 66 L e 66 F, si colloca come top di gamma per tutti coloro che desiderano rimanere nell’ambito delle 3,5 tonnellate potendo beneficiare di un ottimo equilibrio tra dimensioni esterne e vivibilità interna. Lungo poco più di sette metri, è pensato per la coppia così come per la famiglia di quattro persone grazie a un abitacolo ampio e a un accorto sfruttamento degli spazi che garantiscono, in coda, la sempre più richiesta soluzione dei letti gemelli su garage.
La meccanica
L’Arto 69 LE è allestito sullo scudato da trasformazione del Fiat Ducato 35L o 40 Heavy, quest’ultimo opzionale, con telaio extraserie AL-KO AMC: realizzato in acciaio zincato, lo chassis ribassato dell’azienda tedesca è adottato con passo da 381 cm, cosa che permette una ripartizione della lunghezza complessiva, di 715,4 cm, tra uno sbalzo anteriore di 106 cm e uno posteriore di 228,4 cm (pari al 59,9% del passo), mentre per ciò che concerne la carreggiata posteriore, dei quattro valori disponibili in abbinamento al telaio AMC, la scelta è caduta sulla versione da 186 cm. L’altezza complessiva del veicolo è di 295 cm: di questi, all’interno, ne sono disponibili 198 nell’abitacolo e 169 in corrispondenza del letto basculante anteriore, mentre per ciò che concerne la larghezza, questa è di 230 cm all’esterno e di 218 all’interno.
Anteriormente, l’Arto 69 LE presenta un’altezza da terra, misurata al centro del paraurti anteriore, di 31 cm; 50 sono invece i cm che separano da terra il paraurti posteriore, sorretto da un apposito prolungamento del telaio AL-KO AMC (altezza minima di questo 38 cm), il tutto in presenza del telaio Heavy, caratterizzato dall’adozione di cerchi da 16 pollici e da pneumatici 225/75R16C. L’Arto 69 EL, infatti, può essere richiesto sia con autotelaio Fiat Ducato 35L (con ruote da 15 pollici e massa complessiva di 3500 kg), sia nella versione provata, con il più prestante Ducato 40H la cui massa complessiva può arrivare anche a 4500 kg, entrambe abbinabili a tre diverse motorizzazioni, tutte in linea con la normativa Euro 5: il classico 2.3 Multijet, con 130 cv e 320 Nm di coppia, il recente 2.3 Multijet con Turbina a Geometria Variabile da 148 cv (coppia di 350Nm), e il più potente 3.0 Multijet Power da 177 cv (coppia 400 Nm), tutti abbinabili, in opzione, al cambio automatizzato Comfort Matic. Riservate alle versioni allestite su Ducato 40H e con massa complessiva superiore a 3500 kg, le sospensioni autolivellanti AL-KO Air Premium possono essere richieste sia nella versione X2, installate cioè a servizio del solo asse posteriore, sia nella più completa (e costosa) versione X4, equipaggiando così anche l’asse anteriore del veicolo.
Il veicolo oggetto di questo CamperOnTest, in particolare, adotta il Ducato 40H abbinato al motore da 177 cv e alle sospensioni posteriori in configurazione standard, offrendo così la possibilità di una doppia omologazione (a 3500 o a 4500 kg) in funzione delle necessità e della patente di guida a disposizione del cliente finale.
La scocca
Come detto, il Fiat Ducato è equipaggiato di telaio extraserie ribassato Al-Ko AMC, una scelta che permette all’allestitore di poter configurare l’autotelaio in funzione dell’allestimento e trovare, così, il miglior equilibrio possibile tra cellula e meccanica. Il passo, in particolare, è stato adottato da 381 cm in modo da consentire adeguata capienza al garage posteriore, sorretto da appositi longheroni capaci di offrire un carico utile di 250 kg, mentre alla carreggiata anteriore, standard da 181 cm è stata affiancata una posteriore da 186 cm servita da sospensioni indipendenti.
Lo chassis Al-Ko, realizzato in acciaio zincato, funge da base per il pavimento inferiore: composto da un sandwich autoportante alluminio/polistirolo ad alta densità/alluminio da 30 mm di spessore, è imbullonato e sigillato direttamente ai longheroni e ne duplica la larghezza.
Questo vano, chiuso lateralmente tramite pareti identiche, per consistenza e composizione, al pianale inferiore, è sfruttato come doppio pavimento. Alto 28 cm, ospita gran parte dell’impiantistica al riparo da freddo e agenti atmosferici e contribuisce ad abbassare significativamente il baricentro con evidenti vantaggi per la stabilità.
Su tutti i veicoli, infatti, i serbatoi dell’acqua potabile e del recupero sono sistemati all’interno dell’intercapedine, centralmente e in corrispondenza dell’asse posteriore per un perfetto bilanciamento dei carichi. In più, i serbatoi sono posizionati su apposite piastre in alluminio, riscaldate da apposite derivazioni della canalizzazione dell’impianto centralizzato al fine di evitare l’effetto dell’acqua troppo fredda durante la stagione invernale, mentre le strutture separatrici interne sono in poliuretano da 12 mm di spessore.
Molto curata è la coibentazione di ogni componente, compresi naturalmente i passaruota, preformati e rivestiti da un guaina poliuretanica interna. Non mancano, poi, le canalizzazioni dell’impianto di riscaldamento inserite nell’intercapedine con il compito di riscaldarla. Il doppio pavimento, all’interno, è rivestito in laminato, facilmente lavabile, imputrescibile e immarcescibile, mentre il compito di sorreggere il piano di calpestio è affidato a un apposito scheletro realizzato in acciaio zincato realizzato ad hoc per ogni allestimento. Al telaio e alla struttura laterale esterna del doppiofondo sono fissati, tramite bulloni, diversi supporti: sorreggono e solidarizzano la parte passante del doppio pavimento, presente su tutta la superficie del veicolo, e mediante altre staffe contribuiscono a mantenere in sede le bandelle laterali, alte 37 cm e realizzate in alluminio preverniciato da 2.5 mm di spessore.
Il pavimento superiore, da 2 cm di spessore, è realizzato in multistrato fenolico, è ricoperto all’interno da un resistente laminato e integra diverse botole per l’accesso al doppio pavimento dotate di gancio di sollevamento a scomparsa.
La costruzione della scocca segue i dettami classici della produzione Niesmann+Bischoff: si tratta, infatti, di un sandwich autoportante da 30 mm di spessore realizzato con doppio rivestimento esterno e interno in alluminio e coibentazione in styrofoam RTM ad alta densità.
Le pareti, in particolare, poggiano direttamente su una parte del pavimento a cui sono solidarizzate mediante un apposito angolare interno fissato tramite viti torx inserite in un apposito rinforzo in poliuretano, mentre nella parte superiore sono piegate per raccordarsi così alla superficie del tetto (rivestito, all’esterno, in vetroresina antigrandine da 1,5 mm di spessore) senza la necessità di ricorrere a cantonali di congiunzione, sostituiti da semplici listelli laterali che conducono l’acqua piovana verso il frontale e la parete posteriore al fine di evitare che lo sporco presente sul tetto possa causare inestetiche righe nere laterali.
A tutto ciò, naturalmente, va aggiunto il frontale, stampato in vetroresina e completato dal parabrezza panoramico: l’insieme che si va a creare è estremamente robusto e tale da resistere alle sollecitazioni anche in assenza dell’allestimento interno. La rifinitura delle pareti, all’interno, è affidata a uno strato moquette, mentre il soffitto vanta un pregevole rivestimento in microfibra. All’esterno, invece, gli elementi di congiunzione dello specchio di coda e i paraurti sono realizzati in vetroresina: in abs, invece, i parafanghi.
L’esterno
Integrale di dimensioni medio/grandi, l’Arto 69 LE è un veicolo ben proporzionato e che, approfittando del family feeling Niesmann+Bischoff, risulta immediatamente riconoscibile per via di un aspetto che gioca sulla similitudine con un piccolo bus granturismo.
Veicolo di carattere, con linee decise che ne evidenziano la personalità, è sviluppato secondo la classica impostazione dell’integrale di stampo teutonico, con forme piacevolmente imponenti, direttamente ispirate a quelle del fratello maggiore Flair. Non troppo classico, ma piacevolmente lineare e moderno, è un veicolo lineare, con un andamento di fiancata semplice e pulito che si avvantaggia della continuità stilistica offerta dalle bandelle, stampate in alluminio in pezzo unico, e che delega molto al frontale, costituito da un riuscito mix di linee decise (su tutte quelle che delimitano il parabrezza panoramico), e più morbide, con il disegno del cofano a giro, i gruppi ottici circolari inseriti in appositi montanti che curvano verso il basso raccordandosi con la calandra.
La parte inferiore del paraurti sceglie una linea aggressiva, quasi da auto sportiva, con luci diurne a led e fendinebbia unite a una modanatura che ricorda da vicino uno splitter, elemento caratteristico dei veicoli ad alte prestazioni utilizzato per l’ottimizzazione dei flussi aerodinamici sotto al telaio.
L’Arto rappresenta un riuscito amalgama di dinamicità e tradizione: oltre alle indiscusse doti dinamiche, garantite sia dall’eccellenza dell’abbinamento tra Fiat Ducato e telaio AL-KO sia dalla costruzione del veicolo, dalla progettazione del doppio pavimento e della scocca, antitorsione nella realtà e nei fatti, è un veicolo che garantisce una convincente abitabilità interna.
Un aspetto che non può non avere, su questa tipologia di veicoli, ripercussioni sulla forma esterna, molto lineare e forse anche un poco austera, ma capace di regalare una inconsueta spaziosità nei volumi dell’abitacolo. Non ci sono, infatti, fughe in avanti dal punto di vista stilistico, ma tutto appare improntato alla massima semplicità di uso e, di conseguenza, di comfort. Dai cristalli cabina, che non adottano la più “moderna” costruzione in vetrocamera per offrire al suo posto la camera d’aria interna al doppio strato della stratificazione alle cornici dei portelli, tutte Mekuwa con doppia guarnizione di tenuta, fino alle bandelle sottoscocca, lineari ma stampate in un unico pezzo, senza giunture, senza possibilità di accoppiamenti errati o approssimativi e che, da quest’anno, hanno visto ulteriormente migliorare la sigillatura tra parafango e paraurti anteriore, non più a vista. Senza dimenticare, poi, che l’Arto può essere richiesto, così come il fratello maggiore Flair, in ogni possibile tinta, pastello, metallizzata o micalizzata, a scelta del cliente e applicata sull’intera carrozzeria per una perfetta diffusione del colore, mentre sono quattro le tipologie di grafica disponibili.
La versione base, infatti, prevede che le pareti laterali siano personalizzate da un grande giglio, emblema Niesmann+Bischoff, proposto in un discreto grigio pastello in abbinamento ai carter dei gruppi ottici anteriori, proposti nella stessa tinta, e al marchio del produttore, lineare, blu cobalto.
Questi motivi grafici sono poi proposti nella elegante variante “Champagner”, con un più vivace color champagne metallizzato a sostituire, nelle varie applicazioni, il grigio pastello abbinandovi anche la realizzazione in rilievo e tridimensionale del logo Niesmann+Bischoff, proposto in verde metallizzato, mentre chi desidera conferire un look più aggressivo al proprio Arto può richiedere le grafiche “2C”, presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest, o “Maxi”, molto simili a quelle che personalizzano il Flair e che, grazie alle forme più elaborate e alla maggiore copertura della lunghezza della fiancata, spezzano maggiormente i volumi esterni.
Piuttosto lineare, ma ugualmente interessante, lo sviluppo del posteriore, realizzato sfruttando la classica parete sandwich contornata da appositi carter perimetrali in vetroresina che integrano, nella parte superiore, il terzo stop e le luci di ingombro a led, e in quella laterale i gruppi ottici a colonna, composti, ognuno, da cinque elementi separati e sostituibili singolarmente in caso di necessità.
Sempre in nome del family feeling rispetto al Flair, la grafica adesiva, molto sottile, ripropone gli stilemi della parete posteriore del fratello maggiore, lì realizzata con un apposito stampo in vetroresina e non riproposta su Arto unicamente per questioni di peso e, conseguentemente, di portata utile.
L’esterno si compone poi delle già citate aperture di servizio Mekuwa, mentre per ciò che concerne le porte di accesso della cellula e della cabina (opzionale), l’Arto sceglie ottime componenti Tegos con serrature elettrificate. Non mancano, poi, quattro finestre Seitz Dometic S7, tutte apribili a compasso, e cinque oblò a tetto, tra cui due Dometic Heki3 (dedicati a living e letti gemelli posteriori), un FanTastic Vent da 40×40 cm con elettroventola e termostato a servizio del blocco cucina, un Dometic MiniHeki da 40×40 cm dedicato al letto basculante e un oblò Fiamma da 28×28 cm a servizio della toilette.
La cabina di guida.
Realizzata ex-novo, la cabina di guida è pensata per offrire al conducente il miglior controllo possibile sul veicolo, sugli ingombri e sulle utenze di bordo, in viaggio così come in sosta, e sfrutta, nella parte anteriore, uno stampo di vetroresina da 3 mm di spessore, coibentato con appositi schiumati, che ingloba l’ampio parabrezza panoramico, incollato alla struttura per offrire maggiori rigidità, resistenza e silenziosità in marcia e, nella parte inferiore, il cofano motore da 160×48 cm che lascia uno spazio utile agli interventi sul propulsore di 142×40 cm.
Il cofano, dotato di sistema di sgancio interno, opportunamente riposizionato rispetto alla posizione standard del Ducato per una migliore accessibilità, è servito da due cerniere e sfrutta, una volta aperto, la classica astina da puntellare nel proprio alloggiamento.
All’interno del vano è possibile osservare come tutte le strutture originali della meccanica di base siano state mantenute, con la totalità dei lamierati portanti e le zone di assorbimento degli urti, mentre una modifica è stata fatta per rendere più fruibile il riempimento del serbatoio del liquido lavavetri, portato all’esterno del vano motore, nel retrocofano.
Decisamente curata è poi l’insonorizzazione e la coibentazione del vano motore: lateralmente, infatti, la cabina è costituita dalle pareti laterali del veicolo, composte dalla già citata struttura autoportante a doppio rivestimento di alluminio con styrofoam RTM interposto. Un ulteriore pannello caratterizzato dalla stessa struttura è poi posizionato sopra al motore e costituisce la base del sovracruscotto, mentre l’isolamento acustico è ulteriormente implementato dalla presenza di uno spesso strato di materiale fonoassorbente interno a tutto il vano motore.
Tutto lo stampo frontale, realizzato in un unico pezzo, è improntato alla massima robustezza: ne è prova la traversa inferiore di rinforzo, nella parte bassa del cofano, che ospita tra l’altro il sistema di aggancio stesso del cofano motore, ma anche il fatto che tutte le aperture o le componenti siano innestate solo e soltanto nello stampo frontale, parabrezza compreso. Si tratta, come ovvio, di un sistema di costruzione più complesso e oneroso rispetto a quelli che prevedono una costruzione fatta da più componenti da giuntare insieme, ma che fornisce ampie garanzie di rigidità proprio nella zona, quella anteriore, più soggetta a torsioni per via delle sollecitazioni meccaniche dell’avantreno.
Sopra al cofano motore ecco il parabrezza stratificato: misura 246×108 cm ed è servito da due spazzole tergicristallo, da 70 cm di lunghezza. Piuttosto classici, ma ben raccordati al parabrezza, i cristalli laterali Mekuwa beneficiano di un doppio strato con camera d’aria interposta per un migliore isolamento: misurano, entrambi, 122/96×77 cm di cui 46×77 cm apribili a scorrimento, mentre come optional è possibile richiedere la classica porta conducente, fornita da Tegos e dotata di serratura elettrificata e alzavetro elettrico.
All’interno, la cabina di guida conserva in toto il cockpit originale del Ducato: al cruscotto, completo di carter effetto radica per le bocchette di aerazione il gruppo climatizzazione, i progettisti Niesmann+Bischoff hanno accoppiato un sovracruscotto in abs soft-touch di ottima consistenza che ingloba ben sedici bocchette di aerazione (di cui 14 dedicate al parabrezza e due ai cristalli laterali) alimentate dal riscaldamento della meccanica di base.
L’unione tra cruscotto e sovracruscotto è curata e precisa, impreziosita da un design moderno e lineare pensato, come del resto quasi tutto sul veicolo, per offrire la massima comodità all’equipaggio.
Ecco, allora, la presenza, nella parte anteriore, dell’incavo studiato per il perfetto inserimento della serranda elettrica anteriore, il cui parallelismo rispetto al cruscotto è fondamentale per l’isolamento dell’area e la conseguente limitazione, in condizioni di freddo intenso, della formazione di condensa, mentre non mancano gli altoparlanti (uno per lato) che affiancano quelli già presenti nella parte inferiore del cruscotto Fiat. Questo è poi raccordato, lateralmente, da due montanti che offrono, nella parte superiore, il pratico portabicchieri, mentre quella inferiore è personalizzata dalle griglie dietro alle quali viene diffuso il riscaldamento (Alde o Truma) e offre un piano di appoggio con una parte rivestita in tessuto antiscivolo retroimbottito che riproduce, come fantasia, il giglio Niesmann+Bichoff.
Sulla fiancata di destra, il raccordo laterale del cruscotto cela, sotto a sé, il classico vano per le bombole del gas, mentre su quella di sinistra è disponibile una tasca a giorno per lo stivaggio di carte stradali e, nella parte superiore, sono alloggiati i comandi della regolazione degli specchi retrovisori elettrici e il classico pannello di comando integrativo che da anni caratterizza gli integrali del marchio tedesco e che permette di comandare, anche dalla cabina di guida, diverse utenze solitamente esclusivo appannaggio del pannello di comando delle utenze elettriche centrale.
Tra questi l’illuminazione, l’apertura e il ritiro degli scalini elettrici di ingresso, l’attivazione del climatizzatore con canalizzazione interna (se previsto e richiesto in origine), ma anche la serranda anteriore elettrica.
Il riscaldamento, in cabina, è affidato, oltre alle bocchette di aerazione della meccanica di base, alla canalizzazione dell’impianto Truma Combi, che viene diffusa sotto le poltrone di guida e lungo le pareti creando un vero e proprio velo di aria calda tra queste e l’interno del veicolo servendo così l’intero ambiente sia in configurazione giorno che in configurazione notte, con basculante abbassato. Il guidatore, che come il passeggero può beneficiare di poltrone SKA complete di braccioli, cinture integrate e piastre girevoli, può godere di una ottima visibilità grazie all’ampia vetratura anteriore: la distanza tra parabrezza e volante è di 98 cm, mentre la particolare forma del parabrezza riduce significativamente lo sviluppo dei montanti anteriori, del tutto trascurabili.
La visibilità è poi coadiuvata dagli specchi retrovisori discendenti a doppia ottica (30×17 e 18×17 cm), dotati di movimentazione individuale e sbrinamento elettrici, mentre per ciò che concerne l’oscuramento, l’Arto 69 LE può contare sulla serranda elettrica anteriore, sfruttabile anche come parasole, dotata di appositi fermi laterali e di un girabacchino per la sua movimentazione anche in caso di panne del sistema elettrico, e sui tradizionali oscuranti plissettati laterali.
L’interno della cabina di guida è elegantemente rivestito tramite lo stesso feltro utilizzato per le pareti: molto luminosa, questa tinta crea un piacevole contrasto cromatico con le modanature in legno del sottobasculante, quest’ultimo ben inserito e non eccessivamente invadente: il passaggio verso la cabina di guida, infatti, vanta una larghezza di 36 cm e un’altezza di 169.
A livello di dotazioni, il veicolo oggetto di questo CamperOnTest offre ABS, TractionPlus con ASR, ESP e Hill-Holder, doppio airbag, climatizzatore manuale, cruise control, specchi elettrici, impianto radio con lettore cd/mp3, DVD, navigatore satellitare e diffusione sia in cabina che nell’abitacolo, cruscotto Fiat con finiture tipo radica, fari fendinebbia anteriori e DRL, volante e pomello del cambio con rivestimento in pelle, cerchi in lega cromati e telecamera posteriore a doppia ottica.
Accessi e aperture di servizio
L’accesso al veicolo avviene nella zona anteriore attraverso la consistente porta cellula Tegos: misura 179×57.5 cm, è dotata di serratura di sicurezza elettrificata a doppio aggancio, di finestra fissa da 72×20 cm completa di oscurante plissettato, di controstampo interno in abs con tasca portaoggetti.
La soglia di ingresso, posizionata a 82 cm dal suolo, è raggiungibile grazie a un doppio gradino elettrico Omnistep (ognuno da 50×20 cm) le cui alzate si posizionano a 31 e 52 cm da terra.
La porta di ingresso, inoltre, è servita dalla plafoniera esterna, dalla zanzariera scorrevole (opt) e da una pratica maniglia di cortesia integrata nella Media Tower e retroilluminata.
A destra della porta di ingresso, un portello Mekuwa da 60×59 cm, dotato di doppia guarnizione di tenuta, consente di accedere al vano per le bombole del gas: ricavato a lato alla poltrona passeggero in cabina di guida, misura 65x32x67 cm, vanta una soglia di carico situata a 59 cm dal suolo ed è completamente realizzato in abs.
Il vano, completo di scambiatore automatico con interruttore inerziale Truma Duocontrol CS (opzionale), è dotato di ganci fermabombola, è pensato per poter ospitare due bombole da 10/11 kg ed è aerato, nella parte inferiore, da un apposita feritoia lasciata tra il fondo del vano e la bandella laterale in alluminio.
L’impianto, realizzato con tubi in acciaio, si avvale poi di tre rubinetti sezionatori inseriti nella parte inferiore del blocco cucina. Sempre sulla fiancata destra, procedendo verso la coda del veicolo, si incontrano il portello di accesso al serbatoio asportabile del wc Thetford C250 e, in coda, il classico garage posteriore.
Servito da un portello Mekuwa da 108×93 cm con apertura ad ala di gabbiano, posizionato sul lato destro, e da un secondo portello da 81,5×55 cm su quello sinistro, il garage vanta una profondità di 206 cm, una larghezza minima di 120 cm (massima di 141 rilevata in prossimità dello scalino trasversale verso l’interno da 206x36x21 cm) e un’altezza utile, regolare di 120 cm a fronte di una soglia di carico situata a 56 cm da terra.
Adeguatamente sorretto dai robusti longheroni del telaio AL-KO AMC e dotato di rivestimento inferiore in laminato antiscivolo, il garage ha una portata di 250 kg ed è rivestito, all’interno, in un elegante agugliato antracite.
Il rivestimento è applicato alle sole pareti: l’interno dei portelli, infatti, è volutamente lasciato in laminato plastico, meno elegante ma insensibile all’acqua in caso di utilizzo dei portelli stessi con la pioggia.
Il vano, molto regolare, è dotato di riscaldamento, tramite una bocchetta dell’impianto Truma Combi, illuminazione (tramite una plafoniera azionabile dal portello laterale destro) e foro di scolo per l’acqua e ospita, al proprio interno, su appositi supporti a parete, il girabacchino della veranda Thule e il suo eventuale sostegno centrale. Dal garage si percepisce immediatamente la presenza del doppio pavimento, alto 28 cm e separato dal vano di carico posteriore attraverso una separatoria in legno sagomata per favorire il passaggio dell’aria calda e facilmente rimovibile per facilitare interventi sul serbatoio di recupero delle acque grigie: sopra al doppio pavimento, nello scalino che si crea verso l’interno dell’abitacolo, è disponibile un vano da 21x36x83 cm.
La fiancata sinistra ospita, oltre al già citato secondo portello di accesso al garage, le griglie di aerazione e scarico del frigorifero, il tappo di rifornimento del serbatoio dell’acqua potabile, inserito all’interno di un apposito sportellino per proteggerlo dal gelo, la presa di collegamento alla rete elettrica e, nella parte inferiore della scocca, all’interno delle bandelle laterali, il vano dedicato all’impianto idrico e il grande cassettone estraibile.
In particolare, l’impianto idrico è raggruppato in un vano sottoscocca da 50x36x20 cm, (taglio bandella 55×32 cm) coibentato e riscaldato, racchiuso da uno sportello a cui si accede anche ai rubinetti di scarico, sia dell’acqua potabile che del recupero.
A fianco a questo ecco il cassettone estraibile: disponibile in opzione e dedicato a tutti gli oggetti di uso comune e da tenere a portata di mano (cunei, cavo elettrico…) è dotato di chiusura di sicurezza, coperchio, guarnizione di tenuta, ha una portata massima di 40 kg e offre uno spazio libero per lo stivaggio di 90x30x31 cm.
Impiantistica
L’autonomia idrica può contare su un serbatoio dell’acqua potabile da 150 litri, parzializzabile a 20 litri nel caso di equipaggio al completo e omologazione con massa complessiva a 3500 kg: realizzato in polipropilene blu per evitare l’insorgere di eventuali alghe e inserito nel doppio pavimento, è posizionato centralmente, di fronte alla toilette, ed è accessibile tramite una botola a pavimento da 25,5×34 cm ed è collocato su piastre in alluminio riscaldate dalla canalizzazione dell’impianto Truma Combi.
Rifornibile tramite l’apposito bocchettone esterno, completo di sfiato, affida il proprio contenuto a un impianto realizzato sfruttando tubazioni in rilsan (divise per colore in base al contenuto) con giunti John Guest e collegati alla pompa dell’acqua Flojet R3426, come detto, è ubicata, insieme ai rubinetti di scarico all’interno dell’apposito vano riscaldato da 50x36x20 cm situato nel doppio pavimento e raggiungibile da un portello esterno.
La pompa a pressostato, in grado di erogare fino a 8 litri al minuto, indirizza l’acqua verso le varie utenze: queste possono contare su rubinetti in metallo cromato, tutti monocomando.
Una volta utilizzata, l’acqua è raccolta tramite pilette di scarico in acciaio inossidabile da 40 mm di diametro e incanalata nelle tubazioni di scarico, realizzate accoppiando tubazioni rigide di derivazione domestica e più tradizionali tubi corrugati. Tutte le utenze sono corredate di sifoni ispezionabili, facilmente raggiungibili poiché collocati direttamente in prossimità delle pilette di scarico.
Le acque di scarico sono quindi condotte in un serbatoio di recupero da 120 litri, posizionato internamente al doppio pavimento, sopra all’asse posteriore, e accessibile tramite una botola da 25,5×34 cm collocata in prossimità degli scalini di accesso ai letti posteriori per le operazioni di pulizia e manutenzione.
Le acque di scarico, poi, sono convogliate, tramite tubazioni corrugate, fino agli scarichi, sistemati all’interno dell’apposito vano realizzato nel sottoscocca, coibentato e riscaldato, e accessibile tramite un portello esterno. In questa posizione sono collocati i rubinetti a sfera dedicati agli scarichi, questi ultimi con ugelli direzionali a seconda della posizione del veicolo rispetto allo scarico, e la valvola FrostControl della stufa Truma Combi 6E. Tutto l’impianto, quindi, si trova completamente all’interno del veicolo e, pertanto al riparo dal gelo.
Il wc, invece, è un Thetford C250 con tazza girevole e serbatoio asportabile da 19 litri abbinabile al sistema di ventilazione e aspirazione SOG.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati, sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, all’impianto Truma Combi 6E. L’Arto 69 LE è infatti proposto in tre in abbinamento all’impianto Truma Combi 6, alimentata a gas e capace di una produzione di 6kW, all’impianto Truma Combi 6E, identica alla precedente ma dotata di resistenze elettriche integrate per una potenza supplementare di 1,8kW, e al tradizionale impianto a convettori Alde Compact 3010. La soluzione della Truma Combi 6E rappresenta una soluzione “ponte” capace di sommare una elevata potenza alla duttilità offerta dalla possibilità di funzionamento elettrico, dote, questa, particolarmente comoda per coloro che usano sostare in campeggi o aree di sosta provviste di adeguati allacciamenti alla rete elettrica e che consente un consistente risparmio di gas. Rispetto all’impianto Alde, poi, oltre a offrire un prezzo di acquisto più contenuto, questo sistema consente il risparmio di una quarantina di kg sulla massa in ordine di marcia a tutto vantaggio del carico utile finale, specie per chi intende immatricolare il proprio veicolo con MCPC di 3500 kg. Rispetto all’impianto a convettori vengono però a mancare lo scambiatore di calore in marcia, obbligando quindi all’utilizzo della stufa stessa possibile grazie alla presenza del Duocontrol CS, e del preriscaldatore motore.
La stufa è posizionata lateralmente, all’interno della cassapanca del divanetto laterale di destra, contenuta in un vano da 53x54x36 cm accessibile tramite un portello superiore da 56×57 cm incernierato.
L’impianto, che distribuisce il calore prodotto tramite una canalizzazione di 10 bocchette sviluppata integralmente all’interno del veicolo, con tratte che scorrono ordinatamente sfruttando il doppio pavimento a completa protezione dell’impiantistica, è comandato dal classico pannello di comando (due pannelli di comando con Truma Combi E) inseriti all’interno del quadro comandi della Media-Tower, mentre la sonda termostatica è collocata nella parte laterale del blocco cucina, poco sotto al piano di lavoro.
L’impianto elettrico, realizzato da CBE, è completamente interno al doppio pavimento: situato centralmente e accessibile tramite una botola a pavimento da 45×61 cm, il vano da 90x45x26 cm ospita la batteria supplementare Victron Energy AGM da 80Ah, affrancabile da un secondo accumulatore dello stesso tipo, il quadro fusibili, l’interruttore generale con salvavita e il trasformatore e caricabatterie CBE CB 516.
Le connessioni elettriche tra meccanica di base e allestimento, alle spalle della poltrona passeggero, sono state inserite all’interno del doppio pavimento e raggiungibili tramite una botola da 21,5×12 cm.
All’interno, il pannello di comando CBE PC 320 è inglobato Media Tower, a lato alla porta di ingresso: dotato di schermo LCD da 4,8″ retroilluminato blu, offre indicazioni concernenti l’autonomia energetica, con le tensioni delle batterie cellula e motore, l’autonomia idrica (potabile e recupero), ora, data, temperatura interna ed esterna e consente il comando di tutte le utenze elettriche di bordo (illuminazione, pompa dell’acqua, riscaldamento del riduttore di pressione delle bombole del gas).
Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, l’Arto 69 LE può contare su due prese interne a 12V, dedicate alla cucina e alla cabina di guida, e su altrettante a 220 V (cucina e camera da letto posteriore).
L’illuminazione, piuttosto scenografica e decisamente potenziata rispetto alla scorsa stagione, è realizzata completamente a led: in particolare, la cabina di guida può contare su due spot a collo di cigno inseriti nel sottobasculante, il living anteriore si affida a quattro soffitto a lato rispetto all’oblò panoramico a cui si somma uno spot inserito alla base dei pensili sul lato sinistro del veicolo.
L’ingresso sfrutta la scenografica retoilluminazione della MediaTower, cangiante e particolarmente elegante, specie per i modelli comprensivi di impiallacciatura in vera ardesia: poco a lato, il blocco cucina può contare su due spot inseriti nella parte inferiore dei pensili a soffitto, mentre l’adiacente corridoio è servito da un ulteriore spot a tetto.
La toilette può contare su un totale di tre spot di cui due servono anche la doccia cilindrica a essa inglobata, mentre la camera da letto posteriore, caratterizzata dalla presenza dei letti gemelli su garage, offre due spot a soffitto, due orientabili a collo di cigno e una elegante retroilluminazione della testata imbottita.
In opzione, questa è disponibile anche nella originale versione realizzata con veri fili d’erba inglobati in una lastra in plexiglass retroilluminata a led (Green Grass). Sempre per ciò che concerne l’illuminazione, il basculante anteriore può fare affidamento su uno spot orientabile laterale, mentre non mancano la classica plafoniera esterna e l’illuminazione del garage posteriore, queste ultime due alogene.
L’impianto del gas può contare sullo scambiatore di calore e sull’interruttore inerziale DuoControl CS, opzionale ma proposto sulla quasi totalità dei veicoli: è affiancato da da tre rubinetti sezionatori (per riscaldamento e boiler, piano cottura, frigorifero) inseriti nella parte inferiore del mobile cucina, facilmente raggiungibili.
Mobili e tappezzerie
Disegnati da Klüber Design e completamente restilizzati in occasione della collezione 2013 e ampiamente personalizzabili, gli interni sono realizzati in multistrato nobilitato con spessori compresi tra 1.5 e 1.8 cm a seconda della componente.
La costruzione, estremamente precisa, associa parti convesse e piane in un efficace mix che, arredando, riesce però a dilatare gli spazi. Merito, senza dubbio, anche delle scelte cromatiche, ben abbinate tra mobilio, rivestimento di mobili e soffitto e tappezzeria che crea un ambiente al tempo stesso moderno e rilassante. I mobili, infatti, sono realizzati sfruttando una speciale finitura legno capace di alternare venature lucide e altre opache creando un effetto molto personale ed elegante, abbinando, a tutto ciò, la più ampia personalizzazione possibile.
Ogni cliente, infatti, può scegliere se richiedere le ante dei pensili superiori in essenza legno o in un’elegante variante laccata lucida color avorio, scegliendone anche l’ambiente di riferimento: tutte le ante superiori laccate chiare, così come proposto sull’Arto 69 LE oggetto di questo CamperOnTest, oppure ante del living essenza legno, cucina e camera da letto posteriore con ante laccate, living e camera da letto posteriore tinta legno e cucina laccata, oppure ancora tutto legno. Le opzioni possibili, però, non finiscono qui: Niesmann+Bischoff offre infatti la possibilità di personalizzare il rivestimento inferiore della Media Tower e parte del rivestimento della toilette in vera ardesia, disponibile nelle versioni “Black Stone”, presente sul veicolo in prova, o in una ancora più elegante “Jeera Green” adottando un sottilissimo laminato di ardesia verde proveniente dall’India e che, come optional, possono sostituire la più tradizionale essenza legno. Il rivestimento in vera ardesia è proposto di serie per ciò che concerne l’ambiente della toilette, e come opzione per la Media Tower: in ogni caso, i due rivestimenti saranno coordinati (tutti gli inserti in essenza Black Stone o tutti in essenza Jeera Green) permettendo così un’elevata continuità stilistica all’interno dell’abitacolo.
Ancora per ciò che concerne la personalizzazione del mobilio, la già citata testata posteriore, retroilluminata, può essere fornita anche nella sofisticata versione “Green Grass”, con veri fili di erba inseriti in una lastra in plexiglass retroilluminata. Una soluzione che, su veicoli di dimensioni maggiori e con toilette Wellness può essere estesa anche alla parte centrale della porta di separazione della toilette, comprensiva, anch’essa, di retroilluminazione integrata.
La costruzione del mobilio appare particolarmente curata, con aerazioni anticondensa superiori e non laterali per evitare il propagarsi di eventuali briciole, cerniere inox di qualità domestica montate su rinforzi in alluminio affiancate da pistoncini a gas Stabilus, quasi ridondanti per numero: a titolo di esempio, infatti, la sola anta di chiusura dei pensili della cucina, lunga 110 cm, è affidata a tre cerniere e a ben quattro pistoni a gas.
Non mancano, poi, le mensole interne, riposizionabili a piacere e dotate di bordo anticaduta, così come le paretine anticondensa dietro alle quali è distribuito il calore derivante dall’impianto di riscaldamento.
Il blocco cucina presenta piano in resina pigmentata con lavello e scolapiatti integrato, illuminazione a led integrata nel sottopiano evidenziata da una elegante fascia cromata mentre, sempre integrata a questa e è da segnalare l’efficace sistema di gestione di cassetti e cestelli, dotati di richiamo automatico e di chiusura centralizzata.
Ritornando al discorso personalizzazioni, da quest’anno Niesmann+Bischoff offre una scelta davvero inusuale per ciò che concerne le sellerie.
Queste, che possono contare su sedute da 16 cm di spessore e su doppi schienali da 14+14 cm, sono infatti disponibili in un numero pressoché infinito di varianti: ogni cliente, infatti, ha facoltà di scegliere tra tre rivestimenti per le sedute (e per i relativi rivestimento della parte esterna delle cassapanche) avendo a disposizione due versioni in tessuto (Crème, tessuto beige proposto su questo Arto 69 LE, o Shadow, tessuto color antracite) e una in vera pelle (Temptation, color crema). Una volta definite le sedute è il momento di scegliere a forma dei cuscini degli schienali, potendo optare tra i classici “Cloud”, di forma morbida, o i più spigolosi “Kiss”, più moderni, avendo a disposizione, per ogni cuscino da 40×40 e da 30×30 cm (la dimensione varia a seconda della conformazione del living) cinque varianti per le versioni Cloud (quattro in tessuto, tra cui il Grand Cru n9 proposto sul veicolo in prova e una in vera pelle Beige) e ben dieci varianti per i rivestimenti dei cuscini Kiss.
Tutto ciò, reso possibile dalla particolare configurazione delle cuscinerie, formate da una base e da un sovracuscino, consente inoltre di poter cambiare, in pochi secondi, l’atmosfera a bordo del veicolo semplicemente ordinando, come optional, un secondo kit di cuscinerie, magari differenti per forma e tonalità.
In totale, contando le possibilità offerte per ciò che concerne mobilio, cuscinerie e rivestimenti, ogni veicolo è disponibile in circa 500 diverse combinazioni.
I letti, infine, sono dotati di sistema con reti Froli e materasso in schiuma fredda (Kaltschaum) da 13 e 14 cm di spessore.
Il soggiorno
La zona anteriore dell’Arto 69 LE è dedicata al living: pensato per ospitare comodamente quattro persone grazie alla partecipazione delle poltrone cabina SKA, dotate di piastre girevoli, si compone di un divano a L (96×52 cm trasversali e 41×49 cm longitudinali) affiancato da un divanetto laterale da 64×54 cm, tutti situati a 51 cm da terra e serviti da un tavolo centrale.
Questo, sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest è presente in versione da 62×68,5 cm e sistema di piano affiorante centrale per una superficie complessiva di 94,5×68,5 cm, aspetto che regala sicuramente un’ampia superficie utile ma che appare sovradimensionato rispetto allo sviluppo del living: per ovviare a questo problema, i veicoli già attualmente in produzione possono contare su un nuovo tavolo (sempre sorretto da monogamba traslabile) ma con piano unico da 84,5×53,5 cm.
Il tavolo, sorretto da una monogamba e completo di piano traslabile omnidirezionale, si trova a 77 cm dal pavimento, lasciando 25 cm a disposizione delle gambe dei commensali.
In viaggio e in sosta, gli occupanti possono godere, oltre che della visuale offerta dall’ampia vetratura anteriore, di una finestra Dometic S7 da 70×50 cm sul lato sinistro, apribile a compasso, e della finestra da 72×20 cm inserita nella porta di ingresso, mentre non manca, sempre per ciò che concerne l’aerazione, il maxioblò panoramico Dometic Heki 3 a soffitto.
Lo stivaggio offre un pensile a soffitto, posizionato sul lato sinistro sopra al divanetto a L e dotato di mensole interne riposizionabili a intervalli di 3,5 cm.
Servito da un’anta da 59×38 cm, offre due vani da 59x25x17,5 e 59x24x23 cm ed è affiancato, sul lato di destra, da tre mensole a giorno e con bordo anticaduta da 27x6x18 cm, 21x6x18 e 50x6x18 cm, quest’ultima sfruttabile maggiormente quando il letto basculante è abbassato.
Non mancano, poi, le paretine anticondensa da 8 cm di spessore, pensate per assecondare le esigenze di aerazione dell’impianto di riscaldamento Alde, mentre alle spalle del divanetto di destra i tecnici Niesmann+Bischoff hanno inserito sei tasche a giorno in ecopelle, ognuna da 35x20x7 cm.
Ulteriori vani di stivaggio sono disponibili nella parte inferiore del living: se, infatti, il divanetto laterale destro è dedicato a ospitare stufa Truma Combi 6E, quello frontemarcia ospita sotto a sé un vano da 87x56x23 cm accessibile tramite un apposito portello superiore da 80×40 cm, mentre la porzione laterale sinistra dispone di un vano da 50x43x23 cm (accesso 32×34 cm).
La presenza del doppio pavimento passante, inoltre, regala ampi spazi nell’intercapedine: di fronte al divanetto laterale destro, una botola da 32×23 cm consente di accedere a un vano da 126x27x26 cm che al proprio interno ospita, in posizione protetta, il caricabatterie e trasformatore CBE CB516.
Dall’ingresso, invece, un’altra botola (45×61 cm), consente di accedere a due vani: quello, già citato, dedicato all’impianto elettrico, con batterie e quadro di distribuzione (90x45x28 cm), e un vano parallelo, completamente libero per lo stivaggio, da 110x80x28 cm.
Sempre nella zona di ingresso, l’elegante MediaTower ospita, nella parte superiore, i pannelli di comando dell’impianto elettrico e del riscaldamento (vano 47,5x20x7 cm), l’alloggiamento per la tv lcd da 22 pollici con supporto orientabile (47,5x54x7 cm), il vano per i telecomandi e per l’eventuale decoder (47x5x20x7,5 cm) e, nella parte inferiore, un pratico portascarpe estraibile (47,5x38x14/8 cm.
I servizi
Posizionato centralmente, il blocco cucina si sviluppa a L e misura 90×53 cm (longitudinale) e 97×48/41 cm (trasversale).
Dotato di un pregevole piano stampato in vetroresina pigmentata da 4 mm di spessore, si trova a 93 cm da terra e ospita un piano cottura Dometic da 50×42 cm completo di copertura in cristallo temperato con apertura sdoppiata 1/3 e 2/3, tre erogatori da 6 cm di diametro situati tra loro a una distanza, misurata al centro, di 24, 24 e 20 cm e accensione piezoelettrica integrata.
A fianco a questo, stampato direttamente nella vetroresina, ecco il lavello da 38/28×35/40 cm: profondo 12 cm, è servito da un elegante rubinetto monocomando in metallo cromato, piletta di scarico in acciaio inox da 35 mm di diametro, sifone e da un pratico gocciolatoio (sempre stampato in resina) da 30/34×25 cm corredato da un pozzetto da 30/27x9x6 cm, anch’esso corredato di piletta di scarico da 35 mm e sifone.
Lavello e gocciolatoio, provvisti di coperchio di chiusura laminato in vetroresina, possono poi contare su un piano di lavoro da 43/49×33 cm.
E’ presente, sul lato sinistro del fornello, il cristallo di protezione per la parete in legno della colonna frigo/forno, mentre il fondo del piano cucina è elegantemente rifinito con un pannello in alluminio spazzolato facilmente lavabile dietro al quale, opportunamente integrata, è presente una finestra S7 da 80×45 cm, coadiuvata, per l’aerazione, dall’oblò con aspiratore/ventilatore a controllo termostatico FanTastic Vent a soffitto.
Lo stivaggio offre, nella parte superiore, tre pensili divisi da mensole riposizionabili in tre porzioni superiori da 35x25x23 cm e in altrettante inferiori da 35x25x18 cm, tutte servite da un’anta da 110×39 cm sorretta da tre cerniere in acciaio inox e con apertura servoassistita da ben quattro pistoncini a gas.
Diversi, poi, gli spazi disponibili nella parte inferiore: la penisola trasversale, infatti, è sfruttata come dispensa estraibile e può contare su un totale di tre cestelli in acciaio da 86/77x35x25 cm (inferiore) e due da 67x35x22 e 67x5x13 cm, ognuno dotato di proprio binario di scorrimento individuale. Sopra a questi, proprio sotto al lavello, sono invece collocati i rubinetti sezionatori dell’impianto gas.
Sotto al fornello, la parte longitudinale del mobile vede invece la presenza del cassetto portaposate (40x33x9 cm) e di due ulteriori cassetti (da 40x33x24) di cui quello inferiore vanta, nell’angolo frontale destro, il contenitore per la raccolta differenziata (17x21x24 cm).
I cassetti, dotati di rientro assistito e di chiusura centralizzata, sono affiancati, sulla sinistra, dalla Tec-Tower con frigorifero Dometic RMD 8505 da 165 litri, completo di scelta automatica della fonte di energia, tecnologia led, cella freezer separata e sormontato dal forno a gas con coperchio in cristallo temperato bombato, mentre sotto a questi trova collocazione un ulteriore cassetto da 49x49x13 cm.
Opposta alla cucina, la toilette è accessibile tramite una porta a battente da 183×53,5 cm completa di specchio integrato da 150×30 cm.
Il bagno, che si trova 10 cm più in alto del piano di calpestio del veicolo, sfrutta uno spazio di 114×85 cm e adotta un arredamento prevalentemente in legno a cui si affiancano particolari termoformati (doccia e lavabo) e in vetroresina (pavimento e piatto doccia).
La scelta di offrire i letti gemelli posteriori contenendo la lunghezza complessiva in 715 cm ha costretto i tecnici Niesmann+Bischoff a optare per l’incorporamento della doccia all’interno del locale toilette, adottando il pratico modulo bagno già impiegato, in passato, per il precedente Arto 69L e che prevede un lavabo scorrevole per consentire la perfetta rotazione di una semiparete circolare in metacrilato e la conseguente formazione della doccia.
Il lavabo, da 36/30x26x11 cm si trova a 88 cm da terra, può contare su rubinetto monocomando e piletta di scarico da 40 mm sifonata e, in configurazione bagno, su un doppio specchio ad angolo (32×79 w 36×79 cm).
La parte di sinistra, incernierata, può essere ruotata di 130° scoprendo, dietro a sé, la pratica colonna doccia con piantana ed erogatore a telefono: per poterlo utilizzare è sufficiente traslare il lavabo di circa un metro, posizionandolo sopra al wc Thetford C250 completo di tazza girevole e serbatoio mobile da 19 litri.
Il meccanismo, stabile ed efficace, non presenta alcuna tubazione a vista e appare davvero pratico e immediato nell’utilizzo, permettendo di creare una doccia circolare da 62 cm di diametro, separata da una porta sagomata in metacrilato semitrasparente, servita da due pilette di scarico da 40 mm e da altrettanti spot a led a soffitto.
Per quanto riguarda lo stivaggio, la toilette, seppure compatta, offre due pensili superiori: quello sinistro, con anta da 36×74 cm, propone tre spazi (separati da mensole riposizionabili a piacere) da 35x9x28 cm), mentre quello di destra (anta da 47×47 cm), è diviso in una parte superiore con due vani da 45x9x22 cm e in una inferiore con anta a ribaltina (47×16,5 cm) che cela dietro a sé uno stipetto da 45x10x14 cm. L’aerazione, infine, è affidata a un oblò a tetto da 28×28 cm.
Zone letto e armadi
Situata in coda, la camera da letto padronale offre due letti gemelli: posizionati su garage, misurano 195×76 cm (destro) e 192×76/56 cm (sinistro).
Posizionati a 104 cm da terra, vantano un cielo utile di 95 cm e sono serviti da materassi in schiuma fredda da 14 cm di spessore supportati da speciali reti Froli.
I letti, che beneficiano, ognuno, di una finestra Dometic S7 da 80×45 cm, possono contare su un maxioblò Dometic Heki 3 a soffitto, riscaldamento perimetrale, testiera imbottita, doppio sistema di illuminazione e sono facilmente raggiungibili grazie alla presenza di due scalini trapezoidali (inferiore 63/52x25x42,5 cm, superiore 57/49x25x42,5 cm) che consentono di elevare la soglia di accesso ai letti a soli 53 cm e offrono al proprio interno due vani liberi per lo stivaggio (42x22x23 e 42x46x23 cm) raggiungibili tramite altrettanti portelli superiori incernierati (entrambi da 43,5×21 cm).
Lo stivaggio, particolarmente abbondante, può contare su due pensili sul lato sinistro e altrettanti su quello destro (ognuno con anta da 80×28,5 cm, due vani da 43,5x25x32 cm e altrettanti da 34x25x32 cm) a cui si sommano due pensili posteriori (ciascuno con ante da 72,5×28,5 cm, due vani da 40x20x32 e altrettanti da 29x20x32 cm), mentre la parte finale dei letti ospita, sotto a sé, due armadi guardaroba.
Sotto al letto di destra, infatti, è presente un armadio da 81x55x80 cm, accessibile sia lateralmente, attraverso un portello a ghigliottina da 30×50 cm, sia sollevando la rete a doghe del letto, provvista di apposita doppia molla (varco 55x77cm).
Analoga la situazione sotto al letto di sinistra: l’armadio, di forma trapezoidale, misura 80/66x55x80 cm ed è accessibile lateralmente (30×50 cm) o superiormente (55/58×44 cm), anche in questo caso sollevando parzialmente la rete a doghe.
La camera da letto, infine, può essere separata dal resto dell’abitacolo tramite la classica tenda con guida a soffitto.
Anteriormente, il letto matrimoniale basculante è mantenuto in sede, quando non in uso, dalle classiche cinture di sicurezza, una su ciascun lato. Il letto, il cui approntamento necessita soltanto di reclinare le poltrone in cabina di guida, è disponibile, misura 190×130 cm e, una volta sceso, dispone di un cielo di 70 cm mentre la soglia di accesso si trova a 128 cm da terra.
Dotato di rete Froli, materasso in schiuma fredda da 13 cm di spessore e tenda perimetrale di cortesia, può contare su un oblò centrale Dometic MiniHeki 40×40 cm mentre l’illuminazione si affida a uno spot led posizionato a lato al pensile sinistro.
Il letto, che anche quando abbassato lascia sfruttabile la quasi totalità del living, è protetto, frontalmente, dalla serranda elettrica, mentre lateralmente dall’abbinamento tra vetri doppi in cabina oscuranti plissé.
Il riscaldamento, infine, è lo stesso pensato per assicurare comfort in cabina di guida, con una doppia diffusione laterale del riscaldamento canalizzato tramite griglie inserite alle spalle delle poltrone in cabina di guida, mentre per lo stivaggio è possibile sfruttare le già citate mensole a giorno inserite alle spalle del divanetto laterale destro nel living.
Dislocazione impianti
Dati tecnici
Niesmann+Bischoff Arto 69 LE | |
Dimensioni e posti | |
Tipologia | Motorhome |
Dimensioni | 715,4x230x295 cm |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 4 |
Posti frontemarcia con cintura di sicurezza |
4 |
Autotelaio | |
Meccanica | Fiat Ducato 35L (40H su veicolo provato) con telaio ribassato AL-KO AMC |
Passo | 381 cm |
Sbalzo anteriore | 106 cm |
Sbalzo posteriore | 228,4 cm |
Motorizzazione base | 2.3 Multijet – 130 cv Euro 5 |
Motorizzazioni opzionali | 2.3 Multijet TGV – 148 cv Euro 5 3.0 Multijet Power – 177 cv Euro 5 |
Trazione | anteriore |
Accessori di serie | ABS, EBD, specchi retrovisori elettrici, fari fendinebbia |
Massa complessiva a pieno carico kg |
3500 (possibilità di omologazione anche a 3850 e 4500 kg) |
Massa dichiarata in ordine di marcia kg |
3150 (veicolo provato, comprensivo di accessori e con massa complessiva di 4500 kg, 3454kg) |
Portata utile kg | 350 (veicolo provato 1046) |
Scocca | |
Carrozzeria | Scocca a pannelli sandwich autoportanti, doppio rivestimento esterno e interno in alluminio liscio (vetroresina antigrandine per il tetto), coibentazione in stryrofoam RTM ad alta densità, rifinitura interna in moquette per pareti e microfibra per il tetto. Frontale monoblocco in vetroresina, bandelle sottoscocca in alluminio, calate e raccordi in vetroresina. Doppio pavimento da 28 cm di spessore, passaruota in abs. |
Spessori pavimento/pareti/tetto mm |
30+20/30/30 |
Garage | Garage posteriore da 206×120/141×120 cm accessibile da un portello ad ala di gabbiano sul lato destro (108×93 cm) e uno sul lato sinistro (81,5×74 cm). E’ dotato di fondo in laminato antiscivolo, rivestimento pareti in agugliato, illuminazione e riscaldamento. Soglia di carico a 56 cm da terra. Cassetto laterale scorrevole inserito nelle bandelle da 90x30x31 cm con serratura, coperchio e guarnizione di tenuta. |
Porte e finestre |
Porta cellula monoblocco Tegos con chiusura di sicurezza a doppio aggancio elettrificata, finestra fissa con oscurante plissettato, controstampo in abs attrezzato servita da due gradini elettrici Omnistep. Quattro finestre Dometic S7 apribili a compasso, quattro oblò di cui due Heki 3, un MiniHeki, un FanTastic Vent con elettroventola e un 28×28 cm. |
Impiantistica | |
Gas | Vano esterno per due bombole da 11 kg, scambiatore Truma DuoControl CS (opt) con interruttore inerziale. |
Riscaldamento e boiler | Riscaldamento e boiler Truma Combi 6E alimentata a gas con una potenza di 6kW. Capacità della ventola 327 metri cubi/h. Due resistenze elettriche integrate per complessivi 1,8kW per funzionamento di boiler e riscaldamento in modalità elettrica o combinata quando disponibile l’allacciamento alla rete elettrica. Disponibili anche impianti Truma Combi 6 e Alde 3010 a convettori. |
Elettricità | Batteria supplementare Victron Energy AGM da 80 Ah, caricabatterie CBE CB516. Illuminazione interna interamente a LED, luce esterna. Due prese a 12V e altrettante a 220V. |
Acqua | Serbatoio acqua potabile litri 150 (parzializzabile a 20). Pompa acqua Flojet, serbatoio recupero litri 120. Wc Thetford C250 litri 19 con sistema di ventilazione SOG (opzionale). |
Prezzi e accessori | |
Prezzo base | Euro 88.450 |
Prezzo esemplare provato |
Comprensivo di: Airgag guida e passeggero (Euro 995); Decoro cruscotto in radica (Euro 304); TractionPlus con ESP e Hill-Holder (Euro 1.312); telaio Fiat Ducato Heavy (Euro 1.413); Climatizzatore motore (Euro 1.312); Cerchi in lega (Euro 1.120); Volante e leva cambio in pelle (Euro 202); Motore 3.0 177 cv (Euro 3.650); Tempomat (Euro 295); Gavone esterno estraibile (Euro 498); Tavolo estensibile (Euro 397); finestra per porta abitacolo (Euro 214); Oblò con regolazione termostatica cucina (Euro 406); Veranda 4 metri Thule (Euro 1.271); Portellone garage lato conducente (Euro 498); Ardesia interna “Black Stone” (Euro 498); Design esterno Champagner 2C (Euro 498); Materasso supplementare centrale letti gemelli (Euro 193); Illuminazione indiretta MediaTower (Euro 295); Riscaldamento Truma Combi 6E (Euro 569); Scambiatore automatico Truma DuoControl CS (Euro 275); Pacchetto Multimedia (predisposizione radio, navigatore con tuner, dvd, bluetooth, telecamera posteriore con doppia lente, TV led 19″, antenna satellitare automatica Oyster 85 digital Vision II (Euro 5.074); Pacchetto Liner (specchi esterni grandangolari, riscaldati e a movimentazione elettrica, avvolgibile elettrico anteriore, doppi vetri in cabina di guida, poltrone SKA in cabina, rivestimento interno soffitto in microfibra, finestre scocca con comando unico centrale . Euro 3.041); Pacchetto Comfort 1 (oblò panoramico Heki 3 living, oscuranti plissettati cabina, Tec-Tower, Reti letti Froli – Euro 2.024).Totale veicolo in CamperOnTest Euro 114.804 |
Il nostro giudizio | |
Costruzione | |
Meccanica di base Fiat Ducato 35L o 40 H associato al telaio ribassato extraserie AL-KO AMC. |
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Sicurezza Di serie solo ABS ed EBD. Optional, ma di fatto presenti su tutti i veicoli, gli airbag anteriori. Disponibili a richiesta il sistema TractionPlus (comprendente controllo della trazione, ESP e Hill-Holder e proposto a 1.312 Euro) e il sistema AL-KO ALC (AL-KO Level Controller) a 1.200 Euro. |
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Volumetria e masse Passo non eccessivamente lungo per consentire un ampio garage posteriore ribassato. Carreggiata posteriore allargata, baricentro basso ed equilibrio pesi corretto, sbalzo posteriore consistente. |
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Scocca e materiali Scocca autoportante con doppio rivestimento esterno e interno in alluminio, coibentazione in styrofoam RTM e doppio pavimento con struttura interna in poliuretano, bandelle in alluminio in pezzo unico, frontale monoblocco in vetroresina, nuovo tetto antigrandine sempre in vetroresina. Spessori nella media. |
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Assemblaggio e rifiniture Concezione scocca con sistema antitorsione, unione degli elementi tramite binari in alluminio e viti torx. Assenza di ponti termici, finitura curata con abbinamento tra gli elementi estremamente preciso |
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Componentistica Porte cellula di alta qualità con serratura elettrificata, portelli con doppia guarnizione di tenuta, finestre Dometic S7. |
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Impianto idrico Curato e ben disposto, con serbatoi in posizione centrale e al riparo nel doppio pavimento. Impianto con innesti John Guest, pompa dell’acqua e valvole ottimamente protette, scarichi sifonati ed orientabili, rubinetti di alta qualità. |
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Impianto elettrico Batteria supplementare da 80Ah AGM, componentistica CBE, illuminazione interamente led, 4 prese interne a 12 e 220V. Seconda batteria cellula disponibile in opzione (262 Euro e 27 kg): meriterebbe di essere di serie. |
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Gas Vano piuttosto compatto ma realizzato correttamente. Duocontrol CS opzionali ma di fatto proposto con ogni veicolo. |
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Riscaldamento Di serie l’Arto 69 LE è proposto con la Truma Combi 6. In opzione si possono richiedere sia la Combi 6E (presente sull’esemplare provato) che il più complesso impianto Alde a convettori. Eccellente distribuzione del calore in tutto l’abitacolo, possibilità di funzionamento in marcia legata alla presenza del DuoControl CS. |
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Mobilio e arredamento Pensili bombati, materiali nuovi e di qualità, rifiniture estremamente curate. Eccellente la meccanica del mobilio, con cassetti e cestelli dotati di rientro automatico e chiusura centralizzata, cerniere inox e abbondanza di sistemi di ritenuta. Pareti anticondensa e aerazioni ampie e ben studiate. Ampia possibilità di personalizzazione. |
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Cuscini, materassi e tappezzeria Cuscinerie comode e avvolgenti upgradabili a seconda del gusto del cliente che può scegliere tra tre basi abbinabili a due forme di cuscini e a un gran numero di fantasie e tinte per ognuna delle proposte. Materiali di qualità testati contro l’usura, possibilità di variare facilmente lo stile all’interno del proprio veicolo. |
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In viaggio | |
Facilità di guida Veicolo di dimensioni medio grandi, ottima la visibilità anteriore grazie all’ampia superficie vetrata. Distanza volante parabrezza accentuata, percezione degli ingombri corretta, specchi retrovisori ampi e ben posizionati. |
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Comodità dei posti a sedere Poltrone anteriori SKA estremamente comode e ampiamente regolabili. Sedute posteriori comode per il terzo posto, meno per il quarto che trova poco posto per le proprie gambe. |
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Panoramicità Ottimale sia per i posti anteriori, buona per quelli posteriori anche se si sente la mancanza di una finestra laterale destra nella parte anteriore del veicolo. |
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Climatizzazione Clima cabina solo optional ma indispensabile per combattere l’effetto lente dato dall’ampia superficie vetrata. Interruttore inerziale e scambiatore automatico DuoControl opzionale per possibilità di utilizzo in viaggio dell’impianto di riscaldamento Truma. |
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In sosta | |
Living Non è tra i più ampi, ma è comodo e ben articolato. Può ospitare quattro persone in sosta intorno al tavolo estensibile e scorrevole. Quest’ultimo è un optional che merita di essere richiesto. |
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Letti Ottima l’ambientazione di entrambe le soluzioni, con letti gemelli posteriori ottimamente allestiti, ben raggiungibili e di dimensioni adeguate. Il basculante non è larghissimo e la plafoniera led adottata per l’illuminazione non gode di una collocazione particolarmente felice. |
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In cucina Nella configurazione provata, comprensiva di Tech-Tower e oblò con elettroventola termostatata, merita il massimo dei voti. Piano di qualità interamente in vetroresina, lavello ampio ben servito da rubinetto e gocciolatoio, anch’esso con vasca dedicata, fornello ben posizionato, stivaggio ampio e ben organizzato, aerazione e illuminazione corretta, buona disponibilità di piani di lavoro e di appoggio. |
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Toilette Piuttosto compatta, è però progettata con cura e offre un’ottima funzionalità. Lavabo scorrevole pratico, stabile e senza tubazioni a vista, trasformazione a doccia semplice e veloce, buona disponibilità di spazi di stivaggio e di superfici a specchio. Decisamente migliorabile, invece, l’aerazione, affidata unicamente a un oblò di dimensioni ridotte. |
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Doccia Circolare, si ricava facilmente dalla traslazione del lavabo e di una porta semicircolare. Offre tutto ciò che serve, comprese le due pilette di scarico a pavimento. Stesso discorso della toilette per ciò che concerne l’aerazione. |
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Disimpegni e circolazione nell’abitacolo L’adozione dei letti gemelli posteriori a fronte del contenimento delle dimensioni obbliga a un restringimento del living. Allo stesso modo, il passaggio in prossimità della penisola a L del blocco cucina non è tra i più ampi. Servizi e letti fruibili, porta centrale comoda anche con equipaggio al completo. |
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Capacità di stivaggio Stivaggio davvero ampio e molto ben organizzato: due cassapanche e due pensili anteriori, dodici pensili posteriori, due armadi guardaroba (anche se la movimentazione delle reti per l’accesso superiore non appare comodissima), due ampi vani passanti sottopavimento solo per citarne alcuni. Pensili con mensole riposizionabili a piacere, abbondanza di cassetti e cestelli estraibili. |
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Gavoni e garage Garage posteriore ampio e ben attrezzato, con riscaldamento, illuminazione e fondo antiscivolo. Le dimensioni, altezza compresa, consentono il carico di un motociclo. Il cassetto scorrevole inserito nelle bandelle è opzionale. Secondo accesso laterale opzionale. |
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Gestione del veicolo | |
Capacità di carico e portata utile Cambia significativamente a seconda della meccanica di base, della dotazione di accessori richiesta e dell’omologazione scelta. Una coppia, scegliendo con cura gli accessori e la meccanica, riesce a rimanere nelle 3,5 tonnellate. Diversamente, se si desidera approfittare delle tante possibilità offerte dall’allestimento, meglio optare per il Ducato Heavy e i suoi 4500 kg di portata complessiva: l’utile, in questo caso, supera abbondantemente la tonnellata. |
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Autonomia Capacità serbatoi nella media, perfettamente equilibrata tra carico e scarico. Autonomia elettrica fornita da batteria AGM da 80Ah, possibilità di seconda e di terza batteria. Ottima la scelta dell’illuminazione a led. Da notare, nella lista degli accessori, la possibilità di richiedere il caricabatterie potenziato, l’impianto a tetto con due pannelli solari da 85W e la pila a celle di combustibile EFOY Comfort direttamente installati durante la costruzione. |
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Facilità di manutenzione Buona accessibilità agli organi meccanici, meccanismo di sostegno cofano motore migliorabile. Impiantistica idrica ben disposta e di facile accesso, elettrica interna al doppio pavimento. |
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Rapporto prezzo/prestazioni Veicolo completamente configurabile in base alle esigenze, alla patente e al budget dell’acquirente. Può competere sia nella fascia alta del mercato che in quella super alta con uguale disinvoltura. Da ordinare dopo una attenta valutazione degli accessori e delle tante possibilità di personalizzazione che è in grado di offrire. |
Legenda
Inadeguato | |
Da migliorare | |
Adeguato alla classe di costo | |
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori | |
Eccellente, difficile trovare di meglio |
Ci ha particolarmente convinto…
Prodotto maturo, l’Arto 69 LE presenta un convincente rapporto tra lunghezza esterna e spazi interni, con una pianta tra le più gettonate che i progettisti Niesmann+Bischoff hanno saputo adattare a un abitacolo poco più lungo di sette metri. Non autocelebrativo, elegante, lineare e discreto, ma capace di comunicare a dovere la propria appartenenza a uno dei marchi più prestigiosi in assoluto, l’Arto è un motorhome di razza, costantemente affinato e frutto di un progetto lungimirante. Anno dopo anno, infatti, riceve qualche aggiornamento che ne migliora ulteriormente le performance: una rifinitura, come possono essere le rinnovate sigillature di parabrezza e parafanghi, oppure una nuova grafica che si aggiunge al bouquet di quelle già proposte non facendo invecchiare i veicoli proposti appena qualche mese prima. E’ un concetto molto vicino a quello automotive, dove le case lanciano un modello e ne forniscono poi delle versioni leggermente aggiornate o migliorate dove ce ne fosse bisogno, senza stravolgere ogni anno il prodotto e facendo sì che ogni esemplare si conservi attuale sia dal punto di vista estetico sia da quello tecnico.
La scocca è, senza dubbio, una delle migliori oggi disponibili sul mercato: autoportante, antitorsione, ha aggiungo quest’anno il tetto in vetroresina antigrandine a un pacchetto di eccellenza che colpisce per la stabilità in marcia, anche a velocità sostenute rendendo il veicolo silenzioso, ben assemblato e capace di una eccellente coibentazione. Una scocca che, inoltre, pesa molto meno di quello che si potrebbe immaginare: è sufficiente prenderne in mano un campione per comprendere come la qualità dei materiali sposi una certa leggerezza senza che questa ne intacchi minimamente la robustezza. Fatto, questo, che è evidente nel trattamento delle fiancate, lucenti e lisce quanto quelle di un’automobile, senza accenni di imperfezioni dovute ad armature interne o a torsioni legate all’assorbimento delle asperità in viaggio.
La costruzione è come ci si aspetta da un veicolo Niesmann+Bischoff: accurata e professionale anche nei punti più nascosti all’occhio. Dalla traversina del telaio AL-KO posteriore, verniciata in nero, alla precisione delle sigillature e dell’applicazione di grafica e accessori, tutto appare come dovrebbe sempre essere. Aiuta molto, certo, l’utilizzo di componentistica di prima qualità (portelli, finestre, oblò, la stessa porta Tegos con serratura elettrificata), ma anche le parti solitamente più difficili da trattare (vedi bandelle o calate) sono sempre esemplari. La meccanica di base, che conserva in toto i lamierati originali a garanzia di robustezza e rigidità, è ottimamente inserita nell’allestimento, sia esternamente, con adeguate aerazioni per il propulsore, cofano motore ben dimensionato, visibilità esemplare sia tramite parabrezza e cristalli laterali che tramite specchi retrovisori, sia internamente, dove la qualità e la precisione di sovracruscotto e appendici laterali trasmettono immediatamente un senso di estrema cura e attenzione durante la realizzazione. Il tutto senza che, a livello di design, ci siano particolari fughe in avanti: un insieme improntato all’offrire ottime volumetrie interne e un aspetto esterno da piccolo bus granturismo. Ben equibrato e ampiamente personalizzabile, dalla vernice esterna alla grafica, proprio come un’automobile.
La concezione del doppio pavimento è ideale, con serbatoi dell’acqua in polipropilene posizionati centralmente per un perfetto bilanciamento dei carichi, diversi vani di stivaggio, impiantistica ben disposta e di facile accesso. Sempre per ciò che concerne l’impianto idrico, la scelta di riunirne le principali componenti in un vano dedicato è comoda sia nell’utilizzo che in caso di eventuale manutenzione. Pratici i rubinetti di scarico orientabili e con comandi facili da raggiungere. Discorso analogo per l’impianto elettrico, che pur non avendo le principali componenti riunite nel sempre più diffuso vano tecnico posteriore, è ugualmente ben fatto, molto ben protetto e ben dimensionato rispetto al veicolo. Ottima la scelta dell’illuminazione interamente a led, decisamente potenziata rispetto allo scorso anno, efficiente e parca nei consumi.
Il design del mobilio, completamente rivisto negli accostamenti cromatici, è moderno, funzionale e personale. Semplicemente bello è il trattamento dell’essenza del legno, con l’alternanza tra venature lucide e opache. Il tutto senza mai dimenticare una grandissima cura dei dettagli. I mobili sono estremamente ben concepiti e realizzati, sia per ciò che concerne le soluzioni anticondensa, sia per le componenti meccaniche impiegate e per la facilità di sfruttamento degli spazi di stivaggio, tutti con mensole riposizionabili a piacere e componenti meccaniche di prima qualità. Bello il piano cucina in vetroresina pigmentata, così come la MediaTower all’ingresso, pratica come spazio di stivaggio e che consente una collocazione molto felice degli impianti di home entertainment di bordo. Elegante, poi, la possibilità di optare per rivestimenti impiallicciati in vera ardesia, nera o verde.
Il living anteriore, seppure non tra i più ampi, è comunque comodo e fruibile: da manuale il sistema di ampliamento del tavolo, peraltro disponibile con tre diverse tipologie di piano. Ergonomiche e molto eleganti le nuovissime cuscinerie componibili e intercambiabili secondo i gusti o il mood del momento: il tutto in pochi secondi, sostituendo i cuscini. Ottimi i letti, con reti Froli e materassi in schiuma fredda di alto spessore (14 e 13 cm), regolari nelle dimensioni e con un allestimento molto curato.
Molto bene anche la zona toilette: è compatta, certo, e la doccia non è completamente separata. Ma è un piccolo capolavoro di praticità, con spazi che si trasformano in maniera semplice, veloce e precisa. Non ci sono elementi che vibrano o tubi che penzolano, tutto sembra estremamente efficace. E non manca davvero nulla se non una maggiore possibilità di aerazione.
Lo stivaggio è ben organizzato e abbondante rispetto all’equipaggio/tipo, con tanti pensili a disposizione, un doppio armadio guardaroba e la possibilità di utilizzare anche due delle tre cassapanche anteriori. La portata del garage posteriore, poi, è ben superiore alla media e il suo sviluppo, particolarmente regolare, lo rendono davvero facile da attrezzare e da sfruttare.
Un ultimo plauso va infine all’ampia possibilità di personalizzazione del veicolo, praticamente infinita, che permette a ogni cliente di cucirsi addosso l’Arto che più gli piace e che risponde maggiormente alle proprie esigenze e possibilità. A disposizione, infatti, ci sono tre motorizzazioni (da 130 a 177 c)v, due telai (Light e Maxi), un numero illimitato di vernici esterne opzionali, quattro diverse grafiche, oltre 500 varianti per l’interno, con possibilità di scelta del colore delle ante dei pensili, laccate chiare o tinta legno, dei rivestimenti di MediaTower e toilette, nature, ardesia nera o ardesia verde, due possibilità di rivestimento per le testate posteriori (nature o Green Grass), tre possibilità per la base delle cuscinerie, due forme per gli schienali, possibilità di optare per ogni soluzione tra una decina di rivestimenti in tessuto, microfibra o vera pelle, tre tipologie di riscaldamento (Truma Combi, Truma Combi E o Alde), due o quattro posti letto (con o senza basculante anteriore), uno o due accessi (con o senza porta cabina), senza contare infine tutti gli accessori individuali e disponibili nel catalogo Niesmann+Bischoff. Un’offerta che, obiettivamente, ha pochi pari sul mercato e che somiglia molto, ancora una volta, a quella di una moderna auto di lusso.
Riteniamo migliorabile…
La dotazione di serie è piuttosto limitata: questo, se da un lato permette un’ampia personalizzazione del veicolo, dall’altra rischia di portare il prezzo di acquisto e il peso in ordine di marcia lontani dai valori iniziali. Alcuni accessori meriterebbero di essere proposti di serie, sia per quanto riguarda la meccanica di base, sia per ciò che concerne la cellula abitativa.
Per ciò che concerne la cabina di guida, il grado di rifinitura è sempre esemplare: l’unico appunto riguarda il sistema di mantenimento in posizione aperta del cofano motore, la classica asta a puntello, non proprio tra i più pratici. Sempre all’esterno del veicolo, in corrispondenza dei gradini di ingresso, l’interruzione a livello delle bandelle per agevolare la fuoriuscita dei gradini di salita è piuttosto vistosa e meriterebbe un carter di chiusura.
All’interno, lo sviluppo del living anteriore meriterebbe qualche centimetro in più: occorre fare un po’ di attenzione, infatti, alla distanza tra seduta del divano frontemarcia e gamba del tavolo, non eccessiva. In questo ambiente, poi, si avverte la mancanza di una finestra laterale destra. In cucina, il passaggio tra la parte trasversale della penisola e l’angolo anteriore della toilette non è tra i più ampi.
Nel bagno, invece, appare decisamente sottodimensionato il sistema di aerazione previsto, un semplice oblò da 28×28 cm poco in linea con l’estrema ricercatezza dell’allestimento.
Il letto basculante soffre della mancanza della tenda di separazione verso l’abitacolo, mentre lo spot led a lui dedicato potrebbe essere posizionato meglio, specie se a usare il letto saranno due persone. In questo caso occorrerà prestare attenzione anche alla larghezza del letto, corretta ma non eccessiva.
In coda, la soluzione di optare per il doppio armadio guardaroba collocato sotto ai letti gemelli e la contemporanea presenza di due pronunciati gradini di ausilio alla salita rispetto ai letti stessi riduce forzatamente le dimensioni dei varchi di accesso agli armadi, limitate a 30×50 cm. Per riporre un capo sarà praticamente indispensabile sollevare la parte inferiore del letto sfruttandone il meccanismo servoassistito ma rischiando, in questo modo, di disfare il letto stesso. Una soluzione pensata probabilmente con un occhio di riguardo al mercato tedesco dove, tradizionalmente, si usano lenzuola in jersey con elastici e piumoni ripiegati e che risultano al tempo stesso comode e pratiche nella movimentazione.
In conclusione
Integrale di alto livello, il nuovo Arto 69 LE si inserisce a cavallo tra i nuovi Arto 66 e i più grandi Arto 74 e rappresenta, oggi, il motorhome più grande che Niesmann+Bischoff propone anche ai possessori di patente B. Un’offerta completa, quella del marchio tedesco, pensata per accontentare qualsiasi esigenza consentendo a ogni cliente di pensare e di realizzare il veicolo che più si addice alle proprie necessità e possibilità attraverso prodotti maturi, ben progettati e costruiti con cura. Doti che caratterizzano il più grande Flair così come il più piccolo Arto, due famiglie accomunate da soluzioni di alto livello tecnico e da un family feeling che li rende immediatamente riconoscibili, sia negli esterni, sia, soprattutto, negli interni, estremamente moderni, curati ma pensati per essere anche e soprattutto facili da vivere, accoglienti e rilassanti.
Il nuovo Arto 69 LE è un veicolo polifunzionale, capace di assecondare le esigenze di una coppia così come quelle di una famiglia di tre o quattro persone senza prestarsi a particolari critiche ma, anzi, offrendo sempre interessanti spunti. La pianta interna, con due letti gemelli su garage, è uno dei must della tipologia dell’integrale ed è, solitamente, associata a dimensioni ben superiori ai 715 cm di questo veicolo. Eppure, una volta all’interno, non si ha mai la sensazione che i centimetri siano contati, grazie a un sapiente sfruttamento degli spazi che, in sosta, recupera preziosa abitabilità sfruttando bene la cabina di guida, ottimamente allestita, e offrendo così quattro posti comodi e confortevoli. Certo, rispetto ai maggiori Arto 74E, 79 LE, 79R, 85LE e 88LE, tutti caratterizzati dai letti gemelli posteriori e da lunghezze che arrivano fino a 877 cm, lo sviluppo di alcune aree del veicolo è più contenuto, senza che vengano a mancare ergonomia e praticità di utilizzo. Non nella cucina, davvero ben sviluppata, fruibile e ottimamente equipaggiata (o equipaggiabile, vista la lunga lista degli optional), non nella toilette, compatta, ma ai vertici della tipologia per facilità di trasformazione e per comodità delle soluzioni adottate. E neppure nella camera da letto posteriore, con letti gemelli di dimensioni adeguate, facili da raggiungere e serviti da un notevole numero di pensili e vani di stivaggio. Con quattro posti letto sempre pronti, grazie anche al matrimoniale basculante, anch’esso ben allestito, il nuovo 69 LE coniuga comodità e agilità, offrendo ai propri potenziali acquirenti un integrale capace di proporsi come valida alternativa a veicoli di dimensioni maggiori senza rinunciare a dotazioni, prestigio o comfort. Un motorhome che non si acquista per caso ma che va scoperto, scegliendo di dedicare il giusto tempo all’analisi delle soluzioni tecniche e costruttive proposte e, allo stesso modo, a una attenta valutazione delle infinite possibilità di personalizzazione possibili. Questo aspetto, davvero poco usuale nelle proporzioni in cui è offerto nel catalogo Niesmann+Bischoff, rappresenta un ulteriore plus di questo allestimento, consentendo a ogni cliente di ottenere il veicolo più corrispondente alle proprie esigenze, possibilità e desideri, magari tenendo d’occhio, al contempo, il prezzo di listino e la massa in ordine di marcia che possono variare anche significativamente in base alle richieste avanzate. Un veicolo che ha molto da offrire, destinato a equipaggi esperti, attenti ed esigenti.
Riferimenti e contatti del costruttore
Niesmann+Bischoff GmbH
Clou Straße 1 – 56751 Polch – Deutschland
Tel. +49 26 54 93 30 – Fax +49 26 54 93 31 00 – E-mail: info@niesmann-bischoff.com
www.niesmann-bischoff.com
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Si ringrazia per la gentile collaborazione Niesmann+Bischoff GmbH
Clou Straße 1 – 56751 Polch – Deutschland
Tel. +49 26 54 93 30 – Fax +49 26 54 93 31 00 – E-mail: info@niesmann-bischoff.com
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