Anonima Rimorchi Campeggio e Affini: per tutti, semplicemente, Arca. Nata nel lontano 1958, l’azienda di Pomezia è uno dei nomi storici nel mondo dell’abitar viaggiando, capace, nel corso della propria e gloriosa storia, di lanciare veicoli che hanno accompagnato in ogni angolo del globo intere generazioni di camperisti. Nomi come Noè, Mascotte, Freccia, Raider, Anaconda, Scout, New Deal, America, Europa, Super America sono parte di un patrimonio di storia, know-how e stile che hanno saputo scrivere pagine importantissime nell’evoluzione del concetto stesso di veicolo ricreazionale: molti di questi esemplari circolano tuttora sulle strade di tutta Europa a testimonianza dell’indiscussa validità progettuale e realizzativa raggiunta dal marchio pontino. Da diversi anni, Arca ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla fascia alta del mercato, concentrando i propri sforzi nello sviluppo di una gamma dagli indiscutibili atout tecnici e tecnologici, adottando materiali tecnologicamente evoluti (tra questi l’Alufiber) e sposando una filosofia costruttiva attenta alle tematiche ambientali sia durante la progettazione che l’utilizzo del veicolo ricreazionale. Una “Green philosophy” che continua ancora oggi, in un momento in cui l’azienda, da ormai oltre un decennio parte integrante del Gruppo Trigano, sceglie di tornare a dedicarsi anche alla fascia media del mercato, sia sfruttando la piattaforma Trigano Ajax 15 per ciò che concerne i motorhome di accesso, sia sviluppando nuove linee di mansardati e profilati. Lanciati in occasione dell’attuale stagione commerciale, i recentissimi P 699 GLM, M 725 GLM e M 725 GLT si inserìscono nella combattutissima fascia medio alta del mercato mantenendo un prezzo di base contenuto entro i 60.000 Euro senza rinunciare ad alcune peculiarità tipiche di Arca tra cui una scocca di elevato spessore. Rinnovati negli esterni, che proseguono il filone Green inaugurato nel 2009, i nuovi veicoli sono completamente nuovi negli interni che scelgono una piacevole alternanza di essenze legno scure a piani e tappezzerie chiare per ambientazioni sufficientemente moderne e contemporanee: doti ben evidenti nel nuovo M 725 GLT, mansardato per famiglie pensato per la coppia con due figli capace di offrire quattro posti letto sempre pronti e un living anteriore davvero ampio e conviviale.
La meccanica.
L’Arca M 725 GLT è allestito su Fiat Ducato 35 L con telaio longheronato alto, carreggiata posteriore allargata a 198 cm e anteriore da 181 cm. Proposto con motorizzazioni 2.3 Multijet da 130 cv, 2.3 Multijet TGV (Turbina a Geometria Variabile) da 148 cv e 3.0 Multijet Power da 177 cv, sfrutta l’autotelaio torinese con passo da 403,5 cm. L’esemplare oggetto di questo CamperOnTest è allestito su Ducato 150 Multijet: questo propulsore, capace di sviluppare 148 cv e di offrire una coppia di 350Nm, appare il giusto compromesso tra prestazioni, leggerezza e consumi. Più performante rispetto al classico 130 Multijet (130 cv, coppia di 320 Nm), e più leggero di circa 50 kg rispetto al più potente 3 litri (177 cv e 400 Nm), è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti più retromarcia: in opzione, così come sulle motorizzazioni da 130 e 177 cv è disponibile il cambio automatizzato ComfortMatic.
La lunghezza complessiva, di 725 cm, è distribuita tra uno sbalzo anteriore di 94,8 cm e uno posteriore di 226,7 cm (pari al 56,2% del passo). L’altezza massima del veicolo è di 313 cm: di questi ne sono disponibili all’interno 229 nella zona anteriore del giro mansarda e 200 nel resto dell’abitacolo. La larghezza massima, infine, è di 235 cm, mentre quella interna si attesta a 216 cm.
Anteriormente, l’M 725 GLT presenta un’altezza da terra, misurata al centro del paraurti, di 24 cm; 38 sono, invece, i centimetri che separano da terra il paraurti posteriore.
La scocca
L’M 725 GLT sfrutta come detto il telaio longheronato alto del Fiat Ducato 35L: su questa struttura, portante e più robusta rispetto alla omologa versione ribassata, è posizionato il pavimento del veicolo, formato da un sandwich da 52 mm di spessore composto da un rivestimento esterno in vetroresina, coibentazione in polistirolo ad alta densità, multistrato fenolico e rivestimento interno in linoleum.
In corrispondenza dei gavoni laterali e della zona posteriore a sbalzo presenta degli appositi ribassamenti: in queste zone, la struttura inferiore è in multistrato fenolico trattato con antirombo (fatta eccezione per la porzione terminale del garage posteriore, in vetroresina), mentre il rivestimento interno è in apposito laminato antiusura. La zona posteriore, inoltre, è adeguatamente sorretta da appositi longheroni in acciaio zincato imbullonati al telaio originale Fiat.
Le pareti, da 43 mm di spessore, sfruttano un rivestimento esterno in Alufiber, intelaiatura portante in legno, coibentazione in styrofoam ad alta densità e rivestimento interno in vetroresina traslucida beige: per favorire la robustezza degli assemblaggi con il mobilio, inoltre, sono predisposte apposite piastre interne in alluminio annegate all’interno della parete stessa. Il tetto, realizzato accoppiando una lastra esterna in Alufiber, coibentazione in polistirolo ad alta densità da 26 mm, regoli in legno e rivestimento interno in laminato plastificato, ha uno spessore complessivo di 31 mm: la parte frontale della mansarda, inoltre, sfrutta un guscio monoblocco in vetroresina, caratterizzato da forme automobilistiche e inserito al di sopra della struttura sandwich normale.
L’unione e l’assemblaggio dei vari elementi della scocca prevede una prima fase di avvitamento tra le varie componenti, con la sigillatura dei profili tramite appositi prodotti butilici e la loro copertura tramite cantonali realizzati in vetroresina per la parte superiore del veicolo e in abs per quella posteriore. Il profilo dei cantonali, che tende a formare due binari di contenimento rialzati di circa 2,5 cm rispetto alla superficie del tetto è studiato per evitare le antiestetiche colature lungo la fiancata: l’acqua raccolta sul tetto, in particolare quella il cui ristagno è causato dalla vicinanza con il rialzo anteriore della mansarda, è smaltita tramite una apposita piletta di scarico canalizzato all’interno della parete laterale destra e portato fino a sotto al veicolo esattamente come una vera e propria grondaia.
La parte inferiore dell’M 725 GLT, infine, è protetta dalle classiche bandelle sottoscocca: realizzate in abs color bronzo metallizzato da 3,5 mm di spessore, vantano uno sviluppo in altezza piuttosto consistente (40 cm), e percorrono l’intero veicolo raccordandosi, nella parte anteriore alla cabina di guida (tramite due eleganti predellini con piastra antiscivolo in alluminio mandorlato) e in quella posteriore ai cantonali e alle calate verticali comprensive della fanaleria a colonna. Le calate di raccordo verticali tra cabina e abitacolo, invece, sono stampate in vetroresina.
L’esterno
Giusto compromesso tra classico e moderno, l’M 725 GLT riprende in toto gli elementi stilistici introdotti due anni fa con il rinnovamento della Classe M e il lancio delle versioni 720 su Iveco. La parte più caratteristica è sicuramente la mansarda, posizionata come un cappello sulla meccanica di base e contraddistinta da un frontale particolarmente lavorato.
I designers Arca, infatti, hanno scelto di optare per uno stampo frontale monoblocco in vetroresina comprensivo anche del sottomansarda, optando per un profilo centrale a V che, provenendo dal tetto, scende a inglobare la tradizionale finestra anteriore, inserita all’interno di una scalfatura molto profonda (15 cm) ulteriormente sottolineata dalla colorazione scura del perimetro interno della stessa.
L’aspetto esterno del veicolo sceglie linee tese e molto marcate: grande impatto hanno i cantonali, molto ampi e sporgenti rispetto alle pareti che si ritrovano, di conseguenza, incassate rispetto al perimetro della fiancata: una soluzione decisamente particolare e che affida sul piano estetico il ruolo di congiungere i due elementi a un vistoso profilo antiurto in gomma.
I cantonali marcano quindi in maniera netta il profilo del veicolo: questo avviene sia nella parte alta, sia in quella posteriore, tono su tono. A partire dalla calata di raccordo tra tetto e parete di coda, infatti, i cantonali superiori in vetroresina bianca lasciano spazio ad altri in abs color bronzo metallizzato che, allargandosi leggermente verso la parte bassa della parete, inglobano la fanaleria circolare a colonna e si raccordano con il paraurti posteriore, molto lineare ma efficacemente dotato di due catarifrangenti laterali che ne alleggeriscono il profilo.
Non manca, sempre sulla parete di coda, un’applicazione bronzo metallizzato ad inglobare il classico e sempre attuale logo del produttore.
Molto importante, a livello estetico, è poi il ruolo delle bandelle: decisamente vistose a causa di un accentuato sviluppo in altezza (40 cm), percorrono l’intero veicolo inglobando i parafanghi posteriori e raccordandosi successivamente ai predellini anteriori. Notevole la continuità stilistica garantita dall’applicazione di carter a tutti gli sportelli di servizio, mentre la porta di ingresso sceglie, curiosamente, un motivo grafico adesivo in sostituzione al classico fascione.
Disponibile sia con cabina di guida argento metallizzato che, come sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, nel tradizionale bianco, l’M 725 GLT opta per una grafica piuttosto evidente: oltre infatti all’elegante arca stilizzata, da sempre emblema del costruttore pontino, si affida infatti a un doppio motivo a onda (maggiore argento metallizzato, minore bronzo metallizzato/rosso) che riprende volutamente i colori tradizionalmente propri dei veicoli della casa di Pomezia. L’effetto è piacevole, e spezza bene i volumi delle fiancate, alleggerendone il profilo.
La finestratura, interamente affidata a elementi Polyplastic con telaio perimetrale in alluminio, può contare su un totale di otto aperture (di cui 6 apribili a compasso e 2 scorrevoli) tra cui le tre classiche di ogni Arca in mansarda: abbondanti, come da tradizione della casa laziale, anche gli oblò a tetto: sono quattro (un Dometic MidiHeki da 70×50 cm a servizio del living, un MiniHeki in toilette, un Remis da 40×40 cm per i letti a castello posteriori, un Fiamma Turbovent dedicato al blocco cucina). Non manca, infine, la classica lampada esterna dedicata all’eventuale veranda.
La cabina di guida.
Disponibile sia con verniciatura bianca, come presente sull’esemplare in prova, che con la più esclusiva argento metallizzato, la cabina di guida del Ducato è piacevolmente integrata rispetto ai volumi dell’allestimento. Il profilo anteriore della mansarda, infatti, sembra replicare abbastanza fedelmente la marcata inclinazione del parabrezza Fiat, mentre la forma del sottomarsarda, moderna e pulita, imita a dovere le forme del cofano e dei gruppi ottici.
Dotato di paraurti anteriore in tinta con il corpo cabina, il Ducato può contare su una buona precisione dei raccordi con l’abitacolo, realizzati in vetroresina e privi di inestetiche sigillature a vista: le calate, inoltre, lasciano spazio nella parte inferiore a pratici predellini completi di gradino antiscivolo in alluminio mandorlato, esemplare prosecuzione delle bandelle laterali del veicolo.
All’interno, l’Arca M 725 GLT presenta il piano del padiglione tagliato per consentire un più agevole passaggio tra cabina e abitacolo: i due ambienti, perfettamente complanari, offrono un varco utile largo 27 cm e alto 148 o 194 cm a seconda che si decida o meno di alzare il piano mansarda sfruttando gli appositi pistoncini a gas.
L’unione tra i due ambienti è curata, con un pannello imbottito rivestito in tessuto a percorrere l’intero padiglione e a offrire lo spazio per la collocazione del binario della classica tenda di separazione a giro, fornita di serie.
Conducente e passeggero, inoltre, beneficiano di poltrone originali complete di braccioli, piastre girevoli e fodere in tinta con l’allestimento personalizzate, nella parte superiore, con il logo Arca.
Come è facile immaginare, la cabina originale garantisce ottima accessibilità agli organi meccanici attraverso il cofano motore da 176×53 cm. Altrettanto convincente la visibilità, identica a quella del cabinato originale e consentita tramite il parabrezza (da 176×100 cm), i cristalli laterali da 75×68,4 cm e gli specchi retrovisori a doppia ottica da 27×19 e 8×19 cm dotati di braccio adeguatamente allungato per non risentire della maggiorata larghezza della scocca. Il parabrezza è servito da due spazzole tergicristallo da 66 e 56 cm.
La dotazione di serie prevede ABS, Airbag lato guida, alzacristalli e specchi retrovisori elettrici, chiusura centralizzata con telecomando. L’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, inoltre, è dotato del ricco Pack Evolution che, a fronte di un sovrapprezzo contenuto a 2.200 Euro offre airbag passeggero, cruise control, climatizzatore manuale, TractionPlus con ESP e Hill-Holder.
Accessi e aperture di servizio
L’accesso al veicolo avviene nella parte centrale attraverso la consistente porta Hartal: dotata di serratura di sicurezza a doppio aggancio collegata alla chiusura centralizzata, finestra fissa da 88×23 cm, oscurante plissettato e controstampo interno in abs, è fornita in opzione (500 Euro) e misura 192×54 cm.
Il sistema di ritenuta, inglobato nel telaio stesso della porta, prevede una staffa scorrevole nella parte superiore della porta, la cui soglia da terra è posizionata a 37,5 cm dal suolo grazie alla presenza di un doppio gradino interno in vetroresina (63x19x16 e 61x21x17 cm), personalizzato con il logo Arca e che permette di raggiungere agevolmente il piano di calpestio del veicolo, situato a 68,5 cm da terra.
Non mancano, poi, la classica zanzariera scorrevole, una pratica maniglia di cortesia, posizionata sul lato sinistro, verso il mobile cucina, e la luce esterna dedicata all’eventuale veranda.
A destra della porta, un portello da 94×61 cm consente di accedere al vano ricavati sotto ai due divanetti laterali di destra: dotato di fondo decassato, rivestito con laminato antigraffio e completo di piletta di scarico, vanta uno spazio inferiore da 127x27x27 cm a cui si somma un secondo spazio da 57x55x39 cm posizionato sotto al divanetto posteriore destro ma parzialmente occupato dal percorso della canalizzazione, piuttosto in vista e poco protetto.
Sotto al divanetto anteriore destro, lo spazio disponibile (55x49x40 cm ) è invece dedicato a ospitare la batteria dei servizi (opzionale) e, nuovamente, il percorso della canalizzazione dell’aria calda diretto verso la cabina di guida.
A sinistra della porta di ingresso, l’Arca M 725 GLT presenta una pratica presa esterna per 12/220V, tv e tv satellitare (opzionale), mentre procedendo verso la coda del veicolo si incontrano le griglie di aerazione/scarico del frigorifero Dometic e, in coda, il classico gavone garage a volume variabile.
Servito da due portelli quasi simmetrici (destro 130×65 cm, sinistro 130×60 cm), il garage vanta una soglia di carico a 56 cm da terra e offre una profondità massima di 216 cm.
Sviluppato a U, il fondo del gavone sfrutta infatti due porzioni da 52x46x22 cm (lato destro) e 21x40x22 cm (lato sinistro) ricavate a lato rispetto al serbatoio dell’acqua potabile: si tratta, a tutti gli effetti, di una piccola porzione di doppio pavimento, utile a contenere oggetti di piccole dimensioni.
Sfruttando al massimo questi due vani, il garage riesce così a offrire una larghezza massima di 108 cm (lato destro) e 77 cm (sinistro), mentre la parte centrale del vano, lunga 130 cm, vanta una larghezza costante di 56 cm. Come è facile immaginare, la volumetria disponibile per lo stivaggio di oggetti cambia significativamente a seconda dell’utilizzo o meno del letto a castello inferiore: in caso di equipaggi ridotti, con la semplice rotazione della rete a doghe (e del relativo materasso, entrambi mantenuti in posizione verticale contro la parete di coda da due apposite fettucce), l’altezza utile nel vano sarà di 150 cm, valore che scende a 56 cm con entrambi i letti a castello allestiti.
Il gavone, che vede la presenza, sulla parete di coda, di tre vani a giorno da 71x11x61 cm (con accesso di 60×30 cm), offre pavimento laminato antigraffio, piletta di scarico e bocchetta di riscaldamento dedicata mentre per ciò che concerne l’illuminazione sfrutta la striscia a led dedicata al letto a castello inferiore. Possibile, naturalmente, l’accesso dall’interno: il varco, da 102×77 cm, è quello dedicato, anche in questo caso, al letto a castello inferiore, mentre la separazione rispetto all’abitacolo è affidata a una semplice tenda.
La fiancata sinistra vede la presenza, oltre che del già citato secondo portello di accesso a gavone posteriore a volume variabile, del bocchettone di carico del serbatoio dell’acqua potabile, della presa di collegamento alla rete elettrica, del portello di accesso al serbatoio estraibile del wc Thetford C200, del camino di scarico/aspirazione dell’impianto di riscaldamento Truma Combi e di due portelli con cornice in alluminio.
Il primo, da 46×60 cm, consente di accedere a un vano decassato da 61x27x27 cm (anche in questo caso con fondo in laminato antigraffio e piletta di scarico), attraverso il quale è possibile accedere, dall’esterno, alla valvola antigelo Truma FrostControl.
A fianco a questo portello, verso la cabina di guida, ecco il vano per le bombole del gas: servito da un’apertura da 62×54 cm, misura 75x31x67 cm ed è pensato per ospitare due bombole da 10 kg.
Realizzato in abs coibentato all’interno da una guaina poliuretanica adesiva, è completo di ganci fermabombola, interruttore inerziale Truma MonoControl CS e vanta una soglia di carico a 40 cm da terra.
Impiantistica
L’autonomia idrica può contare su un serbatoio da 100 litri realizzato in polietilene lineare alimentare posizionato posteriormente, nalla porzione di doppio pavimento realizzata in prossimità del gavone/garage a volume variabile.
Il serbatoio, servito dal classico bocchettone di rifornimento laterale completo di sfiato, è raggiungibile, per le operazioni di scarico diretto, tramite un piccolo rubinetto raggiungibile tramite un portello da 20×10 cm, mentre, dato l’inserimento dello stesso all’interno della base dei letti a castello, non è prevista la possibilità di un accesso per le classiche operazioni di pulizia se non smontando parte del mobilio.
L’impianto, realizzato accoppiando tubi in rilsan e raccorderie miste con giunti in acciaio inossidabile e tipo John Guest a innesto rapido, può contare su una pompa a pressostato Shurflo Trail King 7 in grado di erogare fino a 7 litri al minuto: ancorata a pavimento, la pompa è collocata sotto al blocco cucina, raggiungibile previa rimozione del cassettone inferiore.
L’acqua è poi distribuita attraverso rubinetti monocomando in metallo cromato e, una volta utilizzata, raccolta in pilette di scarico da 50 mm per la cucina, 35 per toilette e doccia e incanalata, attraverso una canalizzazione mista di tubi corrugati e rigidi di derivazione domestica, al serbatoio di recupero, collocato nel sottoscocca alle spalle dell’asse posteriore: con una capacità di 140 litri, è completo di coibentazione e riscaldamento tramite una diramazione della stufa Truma Combi ed è servito da una valvola a ghigliottina con comando decentrato.
Non manca, inoltre, lo sfiato a tetto, mentre per ciò che concerne i sifoni, sull’esemplare provato sono presenti unicamente a servizio della toilette.
Il wc, infine, è il classico Thetford C200 a cassetta con tazza girevole e serbatoio asportabile da 17 litri.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati alla Truma Combi 4: con una potenza di 4kW e una portata oraria di 287 metri cubi di aria, è collocata all’interno della cassapanca frontemarcia del divano a L, raggiungibile dall’interno tramite una botola da 40×46 cm, e dall’esterno attraverso il già citato portello laterale sinistro 46×60 dal quale è possibile accedere anche alla valvola FrostControl di scarico del boiler.
Collocata centralmente per una migliore efficacia nella distribuzione del calore, la Combi 4 distribuisce il proprio flusso attraverso una canalizzazione di otto bocchette a cui si sommano poi il riscaldamento perimetrale in mansarda (lato sinistro e frontale) e quello del serbatoio di recupero delle acque grigie.
Il comando dell’impianto, così come la sonda termostatica, sono collocati all’ingresso, sulla parete laterale del blocco cucina.
Inoltre, la presenza dell’interruttore inerziale Truma Monocontrol CS autorizza l’accensione in marcia del riscaldamento.
L’impianto elettrico è raggruppato all’interno della base del sedile passeggero in cabina di guida: accessibile rimuovendo i carter plastici originali Fiat, vede la presenza del gruppo caricabatterie/trasformatore Nordelettronica NE 169P affiancato dal quadro di distribuzione NE196AR.
La batteria dei servizi, opzionale, è collocata all’interno della cassapanca anteriore del divanetto di destra (55x49x40 cm), raggiungibile unicamente dall’esterno sfruttando il portello da 94×61 cm. Il pannello di comando delle utenze elettriche, fornito sempre da Nordelettronica, è invece collocato sopra la porta di ingresso: di ultima generazione, è dotato di comandi touch-screen e consente il comando dei principali impianti di bordo, la verifica dei livelli di acqua potabile e recupero, la tensione delle batterie e la verifica della temperatura interna. Opzionale, invece, la sonda esterna.
Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, l’M 725 GLT può contare su una illuminazione interamente a led: in particolare sono disponibili due spot orientabili in mansarda, quattro strisce da 20 led e una plafoniera da 120 led a servizio del living, una striscia da 20 led e una plafoniera da 120 per il blocco cucina, una striscia da 20 led per la toilette, una plafoniera stagna per il locale doccia mentre i letti a castello posteriori beneficiano, ognuno, di una striscia da 12 led.
Non manca, come detto, la luce esterna, mentre sopra ai pensili del living, nella parte rialzata del cielo mansarda, è prevista la classica e scenografica illuminazione indiretta azzurro chiaro a led.
Il veicolo, inoltre offre tre prese interne a 12 V (dedicate a ingresso, toilette e mobile tv), una presa a 220V (ingresso) mentre è da registrare come sia presente una presa multifunzionale esterna con uscite 12/220V, tv e tv satellitare (opzionale) correttamente posizionata sul lato destro.
Il vano gas, pensato per ospitare due bombole da 10 kg, è dotato di interruttore inerziale Truma Monocontrol CS: realizzato sfruttando i classici tubi in acciaio, vede la presenza di 4 rubinetti sezionatori (dedicati a frigorifero, fornelli, riscaldamento/boiler e all’eventuale forno a gas, opzionale) e inseriti alla base dell’armadio guardaroba.
Mobili e tappezzerie
Completamente rinnovati, gli interni si segnalano per l’adozione di un mobilio che gioca sul contrasto tra le tinte scure dell’essenza noce scuro e l’avorio dei pensili, con piani di lavoro in laminato plastificato bianco antigraffio abbinati alla tappezzeria in ecopelle della stessa tinta.
Realizzato in multistrato da 31 mm per le spalle laterali portanti (contenenti polistirolo per contenerne il peso) e da 12 mm per pensili e superfici piane e da 16 mm per le ante curve e le pareti del bagno, l’arredamento offre ampi pensili bombati (impiallacciati in un moderno materiale laminato increspato) con sottopensile color argento a richiamare i toni dell’alluminio satinato.
I pensili, sorretti da cerniere inox DGN e dotati di pregevoli maniglie in metallo cromato, offrono ampie volumetrie e vedono la presenza di mensole interne sprovviste, però, di bordo di ritenuta anticaduta.
Sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest non sono inoltre presenti le classiche areazioni posteriori anticondensa, mentre è da segnalare, nell’ampio living anteriore, la presenza di un tavolo di ragguardevoli dimensioni, ben sorretto dalla gamba a doppio piantone collassabile, traslabile e con piano che, grazie ad apposite sponde laterali, può in pochissimi secondi raddoppiare la propria superficie.
L’ambientazione, decisamente moderna, fa poi utilizzo di componenti in acciaio inox che richiamano il look “alluminio” della parte inferiore dei pensili: sono infatti in questo materiale i lavelli e i lavabi di cucina e toilette, così come pure la struttura portante delle porte di separazione del box doccia, realizzato sfruttando un piatto in termoformato che, come tradizione Arca, cura molto lo scarico offrendo due pilette adeguatamente supportate da altrettanti convogliatori.
Le pareti, rivestite internamente in vetroresina, non presentano le usuali paretine anticondensa imbottite: per quanto concerne le cuscinerie, queste possono contare su imbottiture in gommapiuma da 12/14 cm di spessore con rivestimento in ecopelle avorio personalizzata da una fascia in tessuto impreziosita dal logo Arca.
Il costruttore di Pomezia, in particolare, offre un totale di sei varianti di tappezzeria: oltre a quella presente sull’esemplare provato (Ecopelle Avorio/Tessuto marrone), sono infatti disponibili le versioni Ecopelle bianca/Tessuto rosso, Ecopelle bianca/Tessuto verde, Ecopelle avorio/Tessuto marrone Shetland, Ecopelle bianca ed Ecopelle Camel.
I letti fissi, dotati di reti a doghe, beneficiano inoltre di materassi in poliuretano espanso evoluto con spessori di 12 cm per la mansarda e 11 cm per i letti a castello posteriori.
Il soggiorno
Particolarmente ampio e conviviale, il grande living anteriore si compone di un divano a L (longitudinale 117×50/40 cm, trasversale 103×49 cm) opposto a un divano laterale a U (55×52 cm, 38×20 cm, 43x 52 cm) e, grazie anche alla partecipazione delle poltrone cabina, complete di fodere coordinate e piastre girevoli, può ospitare, in sosta, fino a otto commensali riunendoli intorno a un tavolo centrale da 118×53 cm che, grazie a due sponde laterali ribaltabili, può ampliarsi raggiungendo una superficie utile di 118×106 cm.
Adeguatamente sorretto da una doppia gamba cilindrica collassabile, e dotato di piano traslabile, il piano si trova a 77 cm da terra (74 se ampliato) e lascia alle gambe un’altezza utile minima di 18 cm.
Omologato per cinque passeggeri (4 con motore da 3 litri e omologazione a 3,5 tonnellate), durante il viaggio l’Arca M 725 GLT ne ospita quattro frontemarcia e uno, il quinto contromarcia sfruttando il divanetto laterale anteriore destro, completo di cinture di sicurezza addominali.
La luminosità interna, accentuata dalle scelte cromatiche effettuate per pensili, piani di lavoro e tappezzeria, beneficia della presenza di due finestre Polyplastic (sinistra a compasso da 88×37 cm, destra scorrevole da 66×41 cm) a cui si somma un oblò panoramico a tetto Dometic MidiHeki da 70×50 cm: attenzione, per quest’ultimo elemento, all’altezza da terra del relativo comando di apertura, situato a 225 cm dal pavimento.
L’illuminazione, come detto, si affida a quattro strisce da 20 led, inserite nella parte inferiore dei pensili, e a una plafoniera centrale da 120 led, mentre per quanto riguarda lo stivaggio, data l’assenza di cassapanche utilizzabili (quelle della fiancata di sinistra ospitano la Truma Combi, il FrostControl e il vano gas, quelle di destra la batteria dei servizi e il vano posteriore del divano destro, seppure parzialmente occupato dalla canalizzazione dell’aria, non è raggiungibile dall’interno) occorrerà sfruttare al massimo i pensili superiori.
Al di sopra del living, sul lato sinistro, due ante da 90×37 cm consentono di accedere ad altrettanti vani divisi in una porzione superiore (90x32x17 cm) e in una inferiore (90x33x17 cm), separati da apposite mensole.
Un altro pensile (con anta da 77×37 cm), è posizionato sul lato destro: sprovvisto di mensola interna, offre un vano da 77/67x33x35 cm. A fianco a questo ecco il vano tv: racchiuso da una serrandina in pvc, offre uno spazio libero da 58x27x34 cm ed è completo di presa a 12V e tv.
I servizi
Posizionato centralmente, il blocco cucina lineare misura 101×61 cm: il piano, situato a 96 cm dal pavimento, ospita un lavello inox Can da 33x33x15 cm, servito da rubinetto monocomando in metallo cromato e da piletta di scarico maggiorata a 50 mm e affiancato, sulla destra, da un piano cottura Smev.
Di forma rettangolare, il gruppo fornello misura 56×44 cm, è completo di coperchio in cristallo temperato che funge anche da parafiamma e offre tre erogatori da 45, 60 e 60 mm posizionati tra loro a una distanza, misurata al centro, di 30, 19 e 20 cm.
Non manca l’accensione piezoelettrica, mentre per ciò che concerne l’aerazione, l’Arca M 725 GLT offre l’abbinamento tra una finestra Polyplastic da 66×30 cm e un oblò a tetto Fiamma Turbovent da 40×40 cm completo di elettroventola con estrattore e ventilatore. L’illuminazione si affida a una striscia sottopensile da 20 led abbinata a una plafoniera da 120 led a soffitto, mentre per quanto riguarda lo stivaggio è disponibile un pensile superiore servito da un’anta da 88×37 cm: è suddiviso in una porzione superiore da 99x32x23 cm e in due inferiori, ognuna da 48x33x17 cm.
Altri spazi di stivaggio sono collocati nella parte inferiore del mobile: un maxi cassetto è infatti diviso in tre porzioni (52x51x13 cm, 27x11x7 cm e 27x39x7 cm), quest’ultima dedicata ad accogliere le posate.
Nella parte inferiore ecco invece un cassettone da 81x52x40 cm, pensato per ospitare oggetti particolarmente voluminosi e dotato, nella parte anteriore sinistra, di uno spazio dedicato ai contenitori per la raccolta differenziata (47x25x40 cm).
A fianco al blocco cucina, è collocata la colonna frigo: ospita un Dometic RMD 8505 da 165 litri, trivalente, dotato di congelatore separato, scelta automatica della scelta di energia e tecnologia led per la segnalazione di eventuali malfunzionamenti.
Il frigo, dotato di pannello esterno convesso con elegante rivestimento a specchio, è sormontato da un vano su due livelli (50x52x41 e 50x52x19 cm) servito da un’anta da 57×51 cm che, come optional, può essere sostituito dal classico forno a gas.
Opposta alla cucina, la toilette è accessibile tramite una porta a battente da 188×52 cm.
L’ambiente, arredato in legno, si sviluppa in una superficie di 91×85 cm e vede la presenza, lungo la parete, del classico wc Thetford C200, dotato di tazza girevole e di serbatoio estraibile da 17 litri, a fianco a al quale i tecnici Arca hanno scelto di collocare il mobile lavabo: situato a 92 cm dal pavimento, il lavabo è realizzato in acciano inox, vanta un diametro di 27 cm, una profondità di 15 ed è servito da un rubinetto monocomando in metallo cromato (curiosamente fisso e non ruotabile) e da una piletta di scarico da 35 mm completa di sifone.
Non mancano il classico specchio di cortesia (40×52,5 cm), mentre per ciò che concerne l’aerazione è disponibile una finestra Polyplastic sa 30×45 cm con lastra opacizzata, oscurante plissettato e zanzariera.
L’illuminazione si affida a una striscia da 20 led sottopensile mentre per ciò che concerne lo stivaggio sono disponibili un armadietto superiore (anta 86×29, due vani da 53x19x34 e 31x19x34 cm), e uno inferiore (anta 70×26 cm, spazio libero 32x38x56 cm).
Accessibile dalla toilette, la doccia separata si trova 15 cm più in alto rispetto al piano di calpestio del veicolo: elegantemente divisa da una porta in metacrilato e alluminio da 184×46 cm, misura 67x76x184 cm ed è completa di piatto in termoformato con doppia piletta di scarico e doppio convogliatore, colonna attrezzata, rubinetto monocomando ed erogatore a telefono con piantana regolabile in altezza.
Non mancano l’illuminazione, con uno spot led a soffitto, e l’aerazione, affidata a un oblò a tetto Dometic MiniHeki da 40×40 cm.
Zone letto e armadi
Dotata, come tradizione Arca, delle tre classiche finestre (anteriore 115×25 cm, laterali 65×25 cm), l’ampia mansarda offre un matrimoniale da 200×139 cm: dotata di rete a doghe (con la porzione posteriore sollevabile tramite appositi pistoni a gas) e materassi in poliuretano espanso evoluto da 12 cm di spessore, si trova a 168 cm da terra e beneficia di un cielo utile, misurato al centro, di 65 cm.
Raggiungibile tramite l’apposita scaletta in dotazione, il letto è provvisto, oltre delle già citate tre finestre, di riscaldamento frontale tramite una apposita diramazione della canalizzazione del veicolo distribuita sfruttando sette occhielli collocati alla base della finestra. Non mancano le luci di lettura (due spot a led collocati sulla fiancata destra), mentre la privacy è garantita dalla classica tenda di separazione.
Posizionati in coda, i letti a castello trasversali misurano, entrambi, 212×81 cm e sono dotati di rete a doghe e materasso in poliuretano espanso evoluto da 11 cm di spessore.
Il letto superiore, situato a 137 cm da terra, gode di un cielo utile di 65 cm ed è dotato di un oblò trasparente Remis da 40×40 cm.
Quello inferiore, posizionato a 49 cm dal pavimento, beneficia invece di un altezza utile di 70 cm ed è servito da una finestra scorrevole Polyplastic da 85×40 cm.
Entrambi beneficiano di luci di lettura (una striscia da 12 led), di una bocchetta di riscaldamento dedicata e della classica tenda di separazione.
Adiacenti ai letti ecco gli armadi guardaroba: quello maggiore, collocato sulla fiancata sinistra, alle spalle della toilette, sfrutta un’anta da 120×41 cm, offre uno spazio utile di 54x41x128 cm ed è dotato di illuminazione interna a led.
Sotto a questo è disponibile un ulteriore vano da 54x41x53 cm (servito da un’anta da 55×41 cm) al cui interno sono posizionati i rubinetti sezionatori dell’impianto gas, mentre sul lato opposto, compreso tra colonna frigo e letti a castello, i progettisti Arca hanno inserito un secondo armadio: servito da un’anta da 120×19 cm, offre, nella parte superiore, cinque ripiani da 58x19x24 cm, mentre la parte inferiore presenta un vano unico da 55x19x18 cm (servito da un’anta da 58×19 cm).
Altri due posti letto si ottengono poi dalla trasformazione del living anteriore: una volta abbassato il tavolo, grazie all’utilizzo di alcuni cuscini supplementari è infatti possibile creare un letto con larghezza compresa tra 123 e 114 cm mentre la lunghezza varia tra 172 e 184 cm a seconda che si scelga (o meno) di rimuovere lo schienale del divano frontemarcia.
Un ultimo posto letto da 155×65 cm, può essere inoltre ricavato sfruttando il divano laterale destro e offrire così adeguata sistemazione a un bimbo.
Dislocazione impianti
Dati tecnici
Arca M 725 GLT | |
Dimensioni e posti | |
Tipologia | Mansardato |
Dimensioni | 725x235x313 cm |
Posti omologati | 5 (4 con meccanica Ducato 35L 180 Multijet Power) |
Posti letto | 6+1 |
Posti frontemarcia con cintura di sicurezza |
4 |
Autotelaio | |
Meccanica | Fiat Ducato 35L con telaio longheronato alto e carreggiata posteriore allargata |
Passo | 403.5 cm |
Sbalzo anteriore | 94.8 cm |
Sbalzo posteriore | 226.7 cm |
Motorizzazione base | 2.3 Multijet – 130 cv Euro 5 |
Motorizzazione opzionale | 2.3 Multijet TGV – 148 cv3.0 Multijet Power – 177 cv |
Trazione | anteriore |
Accessori di serie | ABS, Airbag guida, alzacristalli elettrici, specchi retrovisori elettrici e riscaldati, chiusura centralizzata con telecomando (inclusa porta cellula), poltrone regolabili in altezza dotate di braccioli, fodere coordinate e piastre girevoli, predisposizione autoradio, moquette cabina. |
Massa complessiva a pieno carico kg |
3500 |
Massa dichiarata in ODM | 3075 kg (versione provata, comprensiva di Pack Evolution (22 kg) e cerchi in lega (-5kg) 3092 kg |
Portata utile kg | 425 (408) |
Scocca | |
Carrozzeria | Scocca a pannelli sandwich. Pavimento composto da rivestimento esterno in vetroresina, coibentazione in polistirolo ad alta densità, multistrato fenolico e rivestimento interno in linoleum. Pareti sandwich con rivestimento in Alufiber, intelaiatura interna in legno, coibentazione in syrofoam ad alta densità, piastre in alluminio per ancoraggio mobili, rivestimento interno in vetroresina. Tetto sandwich con rivestimento esterno in Alufiber, coibentazione in polistirolo ad alta densità, rivestimento interno in laminato plastificato. Frontale e sottomansarda monoblocco in vetroresina, cantonali superiori in vetroresina, cantonali posteriori, bandelle, raccordi e calate in abs. |
Spessori pavimento/pareti/tetto mm |
52/45/31 |
Garage | Gavone posteriore a volume variabile da 216x56x59/150 cm accessibile dall’esterno tramite due portelli laterali (destro 130×65, sinistro 130×60 cm), e dall’interno (102×77 cm). Fondo in laminato antigraffio, piletta di scarico, illuminazione e riscaldamento. Tre vani di stivaggio lungo la parete posteriore (71x11x61 cm). |
Porte e finestre |
Porta cellula Hartal con finestra fissa, oscurante plissettato, serratura di sicurezza a doppio aggancio e controstampo interno attrezzato in abs (opzionale). Mantenimento tramite staffa metallica inclusa nel telaio. Zanzariera scorrevole interna Parapress. Accesso tramite un doppio gradino integrato realizzato in vetroresina. Otto finestre Polyplastic apribili a compasso (6) e scorrevoli (2) con oscurante e zanzariera plissettati Seitz, oblò panoramico Dometic MidiHeki, 3 oblò a tetto di cui un MiniHeki in doccia, un Fiamma Turbovent per la cucina e un Remis da 40×40 trasparente per i letti a castelo posteriori. Portelli di servizio Euramax con telaio in alluminio verniciato, serratura di sicurezza. Totale aperture di servizio n 7. |
Impiantistica | |
Gas | Vano esterno per due bombole da 10 kg interamente in abs. Aerazione tramite due bocchette a pavimento, ganci fermabombole, interruttore inerziale Truma Monocontrol CS. Quattro sezionatori inseriti sotto all’armadio posteriore facilmente raggiungibili. |
Riscaldamento e boiler | Riscaldamento e boiler Truma Combi 4 a gas posizionata all’interno della cassapanca frontemarcia del living. Valvola di scarico del boiler Truma FrostControl. Canalizzazione dell’aria calda nell’abitacolo attraverso 11 bocchette. Serbatoio di recupero delle acque grigie coibentato e riscaldato. |
Elettricità | Batteria supplementare opt. Trasformatore e caricabatteria Nordelettronica NE169P collocato all’interno della base sedile passeggero in cabina di guida. Pannello di comando Nordelettronica a led con touchscreen. Tre prese interne a 12 V, una a 220V, illuminazione interamente a led, prese esterne per 12/220V/tv e tv satellitare. |
Acqua | Serbatoio acqua potabile da 100 litri interno servito da pompa Shurflo TK7, impianto con tubi in rilsan e raccorderie in acciaio inox, innesti misti tipo John Guest e fascetta. Rubinetti monocomando in acciaio inox, pilette di scarico inox (di grandi dimensioni quella in cucina), scarico toilette sifonato con tubazioni miste corrugate/rigide di derivazione domestica. Serbatoio recupero esterno da 140 litri coibentato e riscaldato. Wc Thetford C200 con tazza girevole e serbatoio mobile da 17 litri. |
Prezzi e accessori | |
Prezzo base | Euro 59.890 |
Prezzo esemplare provato |
Comprensivo di: Motorizzazione 2.3 Multijet 150 cv (Euro 1.110); Pack Evolution (comprensivo di Airbag passeggero, climatizzatore manuale, cruise control e sistema Traction-Plus con ESP, Hill-Holder e ASR – Euro 2.200); Porta cellula Hartal con finestra e chiusura centralizzata (Euro 500); Cerchi in lega personalizzati Arca(Euro 1.000).Totale veicolo in CamperOnTest Euro 64.700 |
Il nostro giudizio | |
Costruzione | |
Meccanica di base Fiat Ducato 35L con telaio longheronato alto per una maggiore rigidità. |
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Sicurezza 5 Di serie ABS con EBD ed Airbag guida. Di fatto, però, tutti i veicoli sono equipaggiati di Pack Evolution comprensivo di Airbag passeggero, climatizzatore, Cruise Control e sistema Traction-Plus con ESP, Hill-Holder e ASR. |
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Volumetria e masse Passo lungo ma sbalzo consistente. Attenzione, con la trazione anteriore, alla collocazione in coda di frigorifero e di entrambi i serbatoi dell’acqua. |
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Scocca e materiali Scocca a pannelli sandwich con pareti ad alto spessore, rivestimento esterno in Alufiber e coibentazione mista styrofoam/polistirolo ad alta densità. Mansarda, calate anteriori e cantonali superiori in vetroresina con guscio antinfiltrazioni. Cantonali posteriori e bandelle in abs. |
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Assemblaggio e rifiniture Rifiniture curate con assenza di viti a vista. Precisione degli incastri del profilo in gomma di rifinitura non sempre perfetta. |
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Componentistica Finestre Polyplastic, porta di ingresso Hartal, portelli di servizio Euramax con cornice in alluminio e e serrature di qualità. |
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Impianto idrico Serbatoio acqua potabile interno, impianto curato con pompa di qualità e raccorderie in acciaio inox. Rubinetti monocomando in metallo cromato, pilette di scarico di grandi dimensioni, tubi di scarico misti corrugati/rigidi di derivazione domestica canalizzati internamente, serbatoio di recupero esterno ma dotato di coibentazione e riscaldamento, sfiato a tetto degli odori. Peccato per l’assenza del sifone in cucina. |
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Impianto elettrico Batteria supplementare non fornita. Caricabatterie/trasformatore Nordelettronica, pannello di comando a led con touchscreen, illuminazione interna a led decisamente migliorabile per potenza e distribuzione degli spot. Poche prese a 220 v. |
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Gas Vano per due bombole da 10 kg interamente stampato in abs e facilmente raggiungibile. Interruttore inerziale Monocontrol CS di serie. |
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Riscaldamento Truma Combi 4 con undici bocchette distribuite in tutto l’abitacolo: stufa collocata in posizione centrale per una migliore distribuzione del calore, ma viste le dimensioni, il numero di erogatori dell’aria e il rango del veicolo sarebbe auspicabile la presenza di serie della più potente Truma Combi 6 (disponibile in opzione). |
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Mobilio e arredamento Mobilio moderno in essenza noce scuro con alternanza di elementi laminati color avorio. Componenti meccaniche di qualità, migliorabili alcune rifiniture e soluzioni (tra queste le mensole sprovviste di bordo anticaduta). Stona, su un veicolo di questo tipo, l’assenza di paretine e aerazioni anticondensa. |
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Cuscini, materassi e tappezzeria Cuscinerie comode e consistenti disponibili in diverse varianti. Sedute living ergonomiche, letti pronti con reti a doghe e materassi in poliuretano espanso evoluto di spessore corretto. |
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In viaggio | |
Facilità di guida Veicolo di grandi dimensioni con sbalzo posteriore pronunciato. Ottima la visibilità anteriore, buona quella laterale. |
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Comodità dei posti a sedere Poltrone anteriori originali dotate di fodere coordinate e braccioli, divano posteriore abbastanza comodo anche se lo schienale è un po’ verticale. |
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Panoramicità Ottimale per chi viaggia in cabina di guida, meno convincente per coloro che viaggiano nella cellula in quanto le dimensioni delle finestre del living sono piuttosto ridotte. |
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Climatizzazione Climatizzatore incluso nel Pack Evolution che di fatto accompagna tutti i veicoli. In inverno il Monocontrol CS autorizza l’utilizzo in marcia della Combi 4. |
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In sosta | |
Living Decisamente tra i più ampi, è comodo, confortevole e conviviale. Pensato per poter ospitare anche 8 persone, è ben supportato da un tavolo davvero maxi con gamba stabile e sicura. |
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Letti La mansarda, anche in assenza dell’ormai classico ed elegante controstampo interno, è abbastanza curata, con riscaldamento perimetrale, aerazione tramite 3 finestre, illuminazione e materassi di qualità. Decisamente migliorabile invece l’allestimento dei letti a castello posteriori. Trasformazione living anteriore non complicata. |
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In cucina Non eccessivo nelle dimensioni, il blocco cucina è però abbastanza fruibile e completo di tutto ciò che serve (fornello a tre fuochi, lavello di buone dimensioni, frigo con freezer separato, stivaggio piuttosto ampio) anche se sconta la mancanza di un vero e proprio piano di lavoro. Buona l’aerazione, che sceglie l’efficace Turbovent a soffitto al posto della classica cappa aspirante. Migliorabile l’illuminazione, forno a gas opzionale. |
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Toilette Complanare rispetto all’abitacolo, non è tra le più ampie ma è allestita correttamente. Stivaggio abbastanza ben organizzato, aerazione corretta. Migliorabile, come per il blocco cucina, l’illuminazione. |
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Doccia Realizzata sfruttando materiali (e colori) diversi, è però ampia e fruibile, con piatto doccia con doppio scarico con convogliatori, colonna attrezzata, oblò a tetto e illuminazione a led. |
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Disimpegni e circolazione nell’abitacolo Pensato per equipaggi numerosi, l’Arca M 725 GLT offre un abitacolo ampio e con una larghezza del corridoio centrale superiore alla media. La collocazione centrale della porta facilita gli spostamenti nell’abitacolo. |
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Capacità di stivaggio Viste le dimensioni e gli spazi a disposizione sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più. Poco efficace è infatti lo sfruttamento delle cassapanche anteriori, praticamente inutilizzabili, mentre l’armadio guardaroba, dato il carattere familiare del veicolo, non appare tra i più ampi e delegherà molto all’altro armadio posteriore a ripiani. I tre pensili superiori del living sono ampi e capienti, ma si sente la mancanza dei pratici pensili inseriti sui letti posteriori a castello. |
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Gavoni e garage Il gavone posteriore a volume variabile è molto ben allestito ma sconta una larghezza limitata a fronte però di un’altezza da record. Trasformazione rapida e facile, poco convincente il sistema di separazione del garage rispetto all’abitacolo. Gavoni laterali ottimi ma poco sfruttabili a causa della disposizione dell’impiantistica con canalizzazioni dell’aria molto esposte. |
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Gestione del veicolo | |
Capacità di carico e portata utile I 3075 kg della versione base (con motore da 2.3 litri) sono un valore più che accettabile rispetto alle dimensioni e alla fattura dell’allestimento. |
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Autonomia Capacità serbatoi nella media. Batteria non fornita, illuminazione a led parca nei consumi. L’elevato spessore delle pareti e la qualità dell’isolante limitano le dispersioni di calore. |
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Facilità di manutenzione Nessun problema a raggiungere stufa, valvola Frost Control e componenti dell’impianto elettrico. Il discorso invece cambia per il serbatoio dell’acqua potabile, di fatto irraggiungibile, e per la pompa dell’acqua, collocata sotto al cassettone inferiore della cucina. Accessibilità organi meccanici originale. |
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Rapporto prezzo/prestazioni Veicolo a carattere familiare, si inserisce nella fascia media del mercato portando con sè una scocca di alto livello solitamente appannaggio di una fascia di prezzo ben più alta. Molto riuscita la disposizione interna e l’organizzazione degli spazi. Alcuni dettagli e finiture, però, meriterebbero più attenzione. |
Legenda
Inadeguato | |
Da migliorare | |
Adeguato alla classe di costo | |
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori | |
Eccellente, difficile trovare di meglio |
Ci ha particolarmente convinto…
L’estetica del veicolo è decisamente personale, con una forma della mansarda un po’ inconsueta ma capace di esprimere un carattere piuttosto forte. La lavorazione è sempre piuttosto accurata, con buona precisione negli innesti delle varie componenti.
La scocca è di alto livello, come da tradizione Arca. Il rivestimento esterno in Alufiber, impiegato per tetto e pareti, mette al riparo dagli effetti di piccoli urti e grandine, offrendo al contempo una superficie lucida e di aspetto automobilistico. Stesso discorso per il rivestimento monoblocco in vetroresina che costituisce il guscio esterno della mansarda. I cantonali, decisamente massicci, sono studiati in modo da convogliare l’acqua piovana lontano dalle pareti laterali, favorendone lo smaltimento sia verso il posteriore del veicolo sia tramite l’ingegnoso sistema di scolo con scarico canalizzato all’interno di una parete e smaltito a terra per evitare eccessivi ristagni di acqua sul tetto. Ben realizzati anche i pianali dei gavoni, interamente coibentati con gli stessi spessori utilizzati per il pavimento, rivestiti in un robusto laminato antigraffio e provvisti di pratiche pilette di scarico.
La qualità della componentistica utilizzata è corretta, con porta Hartal, portelli Euramax, serrature di qualità, finestre Polyplastic corredate di oscuranti plissettati Seitz, oblò Dometic, Remis e Fiamma.
All’interno, ciò che colpisce immediatamente è la spaziosità del living anteriore, tra i più ampi in assoluto e capace di ospitare fino a otto persone in un ambiente decisamente conviviale. Bene anche il tavolo, anch’esso tra i più ampi, stabile e sufficientemente maneggevole.
Il blocco cucina, che pur soffre della mancanza di un vero e proprio piano di lavoro, è però organizzato in maniera oculata, offrendo ampi spazi di stivaggio sia superiori sia inferiori grazie all’ampio cassettone estraibile. Buona l’aerazione, grazie soprattutto al Turbovent a soffitto, così come la sensazione di ariosità dell’ambiente, con una larghezza del corridoio (65 cm) che rende possibile la circolazione da e verso la zona posteriore anche durante le operazioni di cucina. Discorso simile anche per la toilette, finalmente complanare rispetto al resto dell’abitacolo e provvista di tutto ciò che serve, con un convincente utilizzo degli spazi. Ben realizzata è anche la doccia, che, seppur scontando una disomogeneità di materiali e di colori dovuta essenzialmente alla parete interna in vetroresina, offre realmente tutto ciò che serve curando molto la fruibilità del locale (scarico doppio e con convogliatore, illuminazione, aerazione, adeguata separazione).
I letti, di dimensioni corrette, offrono tutti reti a doghe e materassi di qualità, riscaldamento e la presenza di finestre o oblò dedicati.
A livello di impiantistica, la collocazione centrale della stufa rappresenta una buona premessa perché questa possa distribuire efficacemente e uniformemente il proprio calore all’interno dell’abitacolo. Bene, inoltre, la scelta di offrire, di serie, coibentazione e riscaldamento per il serbatoio di recupero, tra l’altro di capacità superiore alla media, e lo sfiato a tetto dello stesso.
Decisamente apprezzabile è poi la scelta di proporre nel Pack Evolution che di fatto accompagna tutti i veicoli non solo l’irrinunciabile climatizzatore motore ma anche e soprattutto importantissimi sistemi di sicurezza attiva e passiva tra cui airbag passeggero, cruise control e ESP con ASR e Hill-Holder.
Riteniamo migliorabile…
Su un veicolo a trazione anteriore e con uno sbalzo posteriore consistente, la scelta di posizionare entrambi i serbatoi dell’acqua (potabile e recupero) oltre l’asse posteriore appare un po’ rischiosa per la motricità del veicolo su fondi a scarsa aderenza. Sempre per ciò che concerne il serbatoio dell’acqua potabile, si segnala l’impossibilità di raggiungerlo per operazioni di manutenzione e pulizia a causa della sua particolare collocazione. L’impianto idrico, sufficientemente curato, meriterebbe di vedere, di serie, anche il sifone in cucina, mentre la scelta di optare per un rubinetto fisso a servizio del lavabo non appare tra le più comode per ciò che ne concerne la fruibilità.
Il gavone posteriore, molto ben realizzato per ciò che concerne gli accessi esterni e interni, la coibentazione del pianale e i vani di stivaggio al suo interno, è piuttosto irregolare nel proprio sviluppo, vantando al contempo un’altezza record (ben 150 cm) ma una larghezza che si limita, nella parte centrale, a soli 56 cm. Un appunto riguarda inoltre l’assenza, di serie, di ganci di fissaggio del carico, mentre per ciò che riguarda la separazione rispetto all’abitacolo, nel caso di utilizzo del vano a volume variabile come vero e proprio garage, la semplice tendina pensata per il letto a castello inferiore appare decisamente inadeguata.
L’impiantistica, che come da tradizione Arca è curata, non è però sempre disposta in maniera particolarmente oculata: se, infatti, l’ampio living anteriore offre sul piano teorico la possibilità di poter contare su un totale di quattro cassapanche, la collocazione della stufa, della valvola FrostControl, del vano gas e della batteria dei servizi, peraltro opzionale, privano l’equipaggio di tre dei quattro vani disponibili, mentre il quarto, unico disponibile, non è raggiungibile dall’interno. Attenzione, inoltre, ad alcuni percorsi della canalizzazione dell’aria calda, in vista e poco protetti. Poco raggiungibile, inoltre, la pompa dell’acqua, lambita sì da una ramificazione della canalizzazione dell’aria calda, ma inserita a pochi centimetri da un passaruota posteriore.
All’interno, il mobilio di nuovo disegno segue le più recenti tendenze in quanto a materiali e abbinamenti cromatici, ma non riesce a trasmettere quella qualità, quel calore e quella ricercatezza a cui le realizzazioni Arca hanno abituato. Stonano, rispetto alla caratura del marchio, l’assenza di paretine anticondensa per living e letti sempre pronti, così come non sono presenti le consuete areazioni a servizio dei pensili. Da rivedere anche le mensole interne, sprovviste di bordo anticaduta.
L’illuminazione, peraltro interamente a led, non è certo abbondante per numero di sorgenti luminose: a parte le due plafoniere centrali e gli spot orientabili in mansarda, la scelta di optare per semplici ed economiche strisce da 12 e 20 led appare poco in linea con il livello generale dell’allestimento. Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, appare migliorabile la dotazione di sorgenti interne a 220V che, almeno sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, dispone di una sola presa.
Per ciò che concerne l’impianto del gas si apprezza la scelta di fornire, di serie, l’interruttore inerziale Truma Monocontrol CS, che anche se sprovvisto di sistema di commutazione automatica tra le due bombole del gas autorizza comunque l’accensione del riscaldamento in viaggio: a questo proposito, poi, dato l’abbondante volumetria interna e l’altrettanto abbondante numero di diramazioni e bocchette, la scelta di optare per una modesta Truma Combi 4 e non per una più potente ed efficace Combi 6 (comunque disponibile in opzione) appare poco condivisibile.
La capacità di stivaggio non è eccezionale: a equipaggio al completo la mancanza di cassapanche agibili e le dimensioni non eccessive dell’armadio guardaroba (pur in presenza di un pratico armadio laterale a ripiani), richiederanno una buona organizzazione del carico.
Un ultimo appunto riguarda il trattamento di alcune zone letto: la mansarda, ampia, luminosa e ben aerata, sfrutta poco le potenzialità offerte dalle dimensioni: la sede del letto, da 200 cm, ospita inspiegabilmente un materasso la cui lunghezza si attesta a soli 182 cm. Diverso il caso dei letti a castello posteriori, dove le rifiniture (specie per ciò che concerne il letto superiore) meriterebbero di essere migliorate.
In conclusione
Marchio storico nel mondo dei veicoli ricreazionali, Arca ha scritto pagine fondamentali nell’evoluzione del prodotto camper. Capace di inventare, sperimentare, innovare e rappresentare spesso il termine di paragone per la qualità delle poprie realizzazioni, molte delle quali circolano ancora oggi sulle strade di tutta Europa, l’azienda di Pomezia ritorna a occuparsi anche di prodotti economicamente più accessibili dopo essersi dedicata, per oltre un decennio, esclusivamente a veicoli di fascia alta. La fa nel campo dei mansardati, con i due M 725 GLT e GLM, in quello dei profilati, con il P 699 GLM, in quello degli integrali, con gli H 738 GLC e il recentissimo H 720 GLM, fresco di presentazione. Una volta fatta l’abitudine a costruire i propri veicoli senza compromessi, puntando a offrire in ogni esemplare il massimo know-how disponibile in azienda, tornare a confrontarsi in una fascia combattutissima, in cui oltre agli argomenti tecnici è il prezzo a farla da padrone, non è per nulla semplice, facile o scontato.
Mansardato di dimensioni medio/grandi a carattere familiare, l’M 725 GLT è pensato su misura per la coppia con due figli: a un equipaggio di questo tipo questo nuovo Arca può offrire il meglio di sé, a partire da un living davvero grande, conviviale e pronto a ospitare amici e compagni di viaggio. Viaggiando in quattro, inoltre, si potranno minimizzare le trasformazioni giorno/notte, sfruttando appieno i posti letto sempre pronti, potendo contare, allo stesso tempo, su una adeguata capacità di stivaggio e su servizi comodi e sufficientemente pratici nell’utilizzo.
Nell’osservare questo M 725 GLT, il legame con gli altri Arca è molto chiaro all’esterno: la linea, l’attenzione per le rifiniture, i materiali, lo spessore delle pareti, dei portelli, la precisione nella costruzione, la qualità della scocca sono quelle che identificano da sempre ogni veicolo del marchio pontino. Una volta all’interno, il family feeling rispetto alla tradizione Arca è meno evidente: l’ambiente è moderno, piacevole, ampio e conviviale, ma forse è un po’ privo di quella grande personalità e ricercatezza a cui i veicoli di Pomezia hanno abituato. Rinunce, queste, che permettono all’M 725 GLT di proporsi al pubblico con un prezzo che parte da poco meno di 60.000 Euro e di inserirsi, con legittime ambizioni, nella combattutissima fascia medio alta del mercato.
Riferimenti e contatti del costruttore
Arca Camper S.p.A.
Via Naro 71 – 00040 Pomezia – Roma
Tel. +39 06 91 61 081 – Fax +39 06 91 60 12 47 – E-mail: info@arcacamper.it
www.arcacamper.it
Fotogallery
Si ringrazia per la gentile collaborazione Camping Sport Magenta
Corso Europa 21/23 – Tel. +39 02 97 90 179 – Fax +39 02 97 29 05 00 – E-mail: info@campingsportmagenta.com
www.campingsportmagenta.com