November 9, 2024

Come tu mi vuoi: agile e compatto, dedicato a chi cerca prestigio e facilità di guida e di gestione. Grande e comodo come un vero e proprio loft su ruote per tutti coloro che amano ampi spazi per ospitare e condividere il piacere e le emozioni del viaggio con amici e familiari. Oppure extralarge: il massimo della convivialità e della comodità per offrire ambienti particolarmente ampi capaci di ospitare una vera e propria camera da letto servita dalla sempre più apprezzata maxi toilette wellness. Diciassette modelli, diciassette esempi diversi di intendere il motorhome di alto livello uniti da una precisa impronta tecnica e stilistica, sviluppata in oltre 30 anni di storia e di evoluzione, e capace di tradurre in forme decise e personali quell’autorevolezza tecnica maturata e guadagnata sul campo. Uguale solo a se stesso, e diverso anno dopo anno, Arto è uno degli esempi più calzanti di come un prodotto di alto livello possa sapere evolvere, crescere e ampliare i propri orizzonti potendo combattere con uguale disinvoltura nella fascia alta così come in quella premium grazie a un’infinita possibilità di personalizzazione che non si limita allo stile ma che coinvolge anche e soprattutto dotazioni e soluzioni tecniche. Con un nome creato unendo Arte e Tecnologia, Arto si fa portatore di un know-how esclusivo, quello di Niesmann+Bischoff, e dell’ambiziosa intenzione di tradurne i valori in un prodotto che sappia anche dissociare il concetto di lusso da quello di grandezza, collocandosi in questo modo trasversalmente rispetto al mercato. Ne è un esempio il nuovo Arto 66 L, lungo meno di sette metri e pensato con un occhio di riguardo per tutti coloro che sono alla ricerca di un motorhome di alto livello guidabile anche con la normale patente B grazie a una massa complessiva di 3500 kg. Moderno, ospitale e originale nello sviluppo dell’allestimento interno, il nuovo 66 L rappresenta una interessante sintesi tra guidabilità, abitabilità, capacità di carico e di stivaggio e si propone sia alla coppia che alla famiglia di quattro persone proponendosi come trait d’union ideale tra il più compatto Arto 64 GL e il più grande 74 L.

La meccanica

L’Arto 66 L è allestito sullo scudato da trasformazione del Fiat Ducato 35L o 40 Heavy, quest’ultimo opzionale, con telaio extraserie AL-KO AMC: realizzato in acciaio zincato, lo chassis ribassato dell’azienda tedesca è adottato con passo da 363 cm, cosa che permette una ripartizione della lunghezza complessiva, di 699 cm, tra uno sbalzo anteriore di 106 cm e uno posteriore di 230 cm (pari al 63,5% del passo), mentre per ciò che concerne la carreggiata posteriore, dei quattro valori disponibili in abbinamento al telaio AMC, la scelta è caduta sulla versione da 186 cm.

L’altezza complessiva del veicolo è di 295 cm: di questi, all’interno, ne sono disponibili 198 nell’abitacolo e 169 in corrispondenza del letto basculante anteriore, mentre per ciò che concerne la larghezza, questa è di 230 cm all’esterno e di 218 all’interno.

Anteriormente, l’Arto 66 L  presenta un’altezza da terra, misurata al centro del paraurti anteriore, di 31 cm; 50 sono invece i cm che separano da terra il paraurti posteriore, sorretto da un apposito prolungamento del telaio AL-KO AMC (altezza minima di questo 38 cm), il tutto in presenza del telaio Heavy, caratterizzato dall’adozione di cerchi da 16 pollici e da pneumatici 225/75R16C. L’Arto 66 L, infatti, può essere richiesto sia con autotelaio Fiat Ducato 35L (con ruote da 15 pollici e massa complessiva di 3500 kg), sia nella versione provata, con il più prestante Ducato 40H la cui massa complessiva può arrivare anche a 4500 kg, entrambe abbinabili a tre diverse motorizzazioni, tutte in linea con la normativa Euro 5: il classico 2.3 Multijet, con 130 cv e 320 Nm di coppia, il recente 2.3 Multijet con Turbina a Geometria Variabile da 148 cv (coppia di 350Nm), e il più potente 3.0 Multijet Power da 177 cv (coppia 400 Nm), tutti abbinabili, in opzione, al cambio automatizzato Comfort Matic. Riservate alle versioni allestite su Ducato 40H e con massa complessiva superiore a 3500 kg, le sospensioni autolivellanti AL-KO Air Premium possono essere richieste sia nella versione X2, installate cioè a servizio del solo asse posteriore, sia nella più completa (e costosa) versione X4, equipaggiando così anche l’asse anteriore del veicolo.

Il veicolo oggetto di questo CamperOnTest, in particolare, adotta il Ducato 40H abbinato al motore da 177 cv e alle sospensioni posteriori in configurazione standard, offrendo così la possibilità di una doppia omologazione (a 3500 o a 4500 kg) in funzione delle necessità e della patente di guida a disposizione del cliente finale.

La scocca

La meccanica di base del Fiat Ducato è, come detto, equipaggiata di telaio extraserie ribassato Al-Ko AMC, una scelta che permette all’allestitore di poter configurare l’autotelaio in funzione dell’allestimento e trovare, così, il miglior equilibrio possibile tra cellula e meccanica. Il passo, in particolare, è stato adottato da 363 cm in modo da consentire adeguata capienza al garage posteriore, sorretto da appositi longheroni capaci di offrire un carico utile di 250 kg, mentre alla carreggiata anteriore, standard da 181 cm, è stata affiancata una posteriore da 186 cm servita da sospensioni indipendenti.

Lo chassis Al-Ko, realizzato in acciaio zincato, funge da base per il pavimento inferiore: composto da un sandwich autoportante alluminio/polistirolo ad alta densità/alluminio da 30 mm di spessore, è imbullonato e sigillato direttamente ai longheroni e ne duplica la larghezza.

Questo vano, chiuso lateralmente tramite pareti identiche, per consistenza e composizione, al pianale inferiore, è sfruttato come doppio pavimento. Alto 28 cm, ospita gran parte dell’impiantistica al riparo da freddo e agenti atmosferici e contribuisce ad abbassare significativamente il baricentro con evidenti vantaggi per la stabilità.

Su tutti i veicoli, infatti, i serbatoi dell’acqua potabile e del recupero sono sistemati all’interno dell’intercapedine, centralmente e in corrispondenza dell’asse posteriore per un perfetto bilanciamento dei carichi. In più, i serbatoi sono posizionati su apposite piastre in alluminio, riscaldate da apposite derivazioni della canalizzazione al fine di evitare l’effetto dell’acqua troppo fredda durante la stagione invernale, mentre le strutture separatrici interne sono in poliuretano da 12 mm di spessore.

Molto curata è la coibentazione di ogni componente, compresi naturalmente i passaruota, preformati e rivestiti da un guaina poliuretanica interna. Non mancano, poi, le canalizzazioni dell’impianto di riscaldamento inserite nell’intercapedine con il compito di riscaldarla. Il doppio pavimento, all’interno, è rivestito in laminato, facilmente lavabile, imputrescibile e immarcescibile, mentre il compito di sorreggere il piano di calpestio è affidato a un apposito scheletro realizzato in acciaio zincato realizzato ad hoc per ogni allestimento. Al telaio e alla struttura laterale esterna del doppiofondo sono fissati, tramite bulloni, diversi supporti: sorreggono e solidarizzano la parte passante del doppio pavimento, presente su tutta la superficie del veicolo, e mediante altre staffe contribuiscono a mantenere in sede le bandelle laterali, alte 37 cm e realizzate in alluminio preverniciato da 2.5 mm di spessore.

Il pavimento superiore, da 2 cm di spessore, è realizzato in multistrato fenolico, è ricoperto all’interno da un resistente laminato e integra diverse botole per l’accesso al doppio pavimento dotate di gancio di sollevamento a scomparsa.

La costruzione della scocca segue i dettami classici della produzione Niesmann+Bischoff: si tratta, infatti, di un sandwich autoportante da 30 mm di spessore realizzato con doppio rivestimento esterno e interno in alluminio e coibentazione in styrofoam RTM ad alta densità.

Le pareti, in particolare, poggiano direttamente su una parte del pavimento a cui sono solidarizzate mediante un apposito angolare interno fissato tramite viti torx inserite in un apposito rinforzo in poliuretano, mentre nella parte superiore sono piegate per raccordarsi così alla superficie del tetto (rivestito, all’esterno, in vetroresina antigrandine da 1,5 mm di spessore) senza la necessità di ricorrere a cantonali di congiunzione, sostituiti da semplici listelli laterali che conducono l’acqua piovana verso il frontale e la parete posteriore al fine di evitare che lo sporco presente sul tetto possa causare inestetiche righe nere laterali.

A tutto ciò, naturalmente, va aggiunto il frontale, stampato in vetroresina e completato dal parabrezza panoramico: l’insieme che si va a creare è estremamente robusto e tale da resistere alle sollecitazioni anche in assenza dell’allestimento interno. La rifinitura delle pareti, all’interno, è affidata a uno strato di moquette, mentre il soffitto vanta un pregevole rivestimento in microfibra. All’esterno, invece, gli elementi di congiunzione dello specchio di coda e i paraurti sono realizzati in vetroresina: in abs, invece, i parafanghi.

L’esterno

Integrale di dimensioni medie, l’Arto 66 L è un veicolo ben proporzionato e che, approfittando del family feeling Niesmann+Bischoff, risulta immediatamente riconoscibile e identificabile: l’aspetto, infatti, propone diverse assonanze con un piccolo bus granturismo e che, anche in veicoli con lunghezza piuttosto contenuta, risulta piacevole e corretto nel rapporto tra i vari volumi esterni.

Veicolo di carattere, con linee decise che ne evidenziano la personalità, è sviluppato secondo la classica impostazione dell’integrale di stampo teutonico, con forme piacevolmente imponenti, direttamente ispirate a quelle del fratello maggiore Flair. Non troppo classico, ma piacevolmente moderno, è un veicolo lineare, con un andamento di fiancata semplice e pulito che si avvantaggia della continuità stilistica offerta dalle bandelle, stampate in alluminio in pezzo unico, e che delega molto al frontale, costituito da un riuscito mix di linee decise (su tutte quelle che delimitano il parabrezza panoramico), e più morbide, con il disegno del cofano a giro, i gruppi ottici circolari inseriti in appositi montanti che curvano verso il basso raccordandosi con la calandra.

La parte inferiore del paraurti sceglie una linea aggressiva, quasi da auto sportiva, con luci diurne a led e fendinebbia unite a una modanatura che ricorda da vicino uno splitter, elemento caratteristico dei veicoli ad alte prestazioni utilizzato per l’ottimizzazione dei flussi aerodinamici sotto al telaio.

L’Arto rappresenta un riuscito amalgama di dinamicità e tradizione: oltre alle indiscusse doti dinamiche, garantite sia dall’eccellenza dell’abbinamento tra Fiat Ducato e telaio AL-KO sia dalla costruzione del veicolo, dalla progettazione del doppio pavimento e della scocca, antitorsione nella realtà e nei fatti, è un veicolo che garantisce una convincente abitabilità interna.

Un aspetto che non può non avere, su questa tipologia di veicoli, ripercussioni sulla forma esterna, molto lineare e forse anche un poco austera, specie per ciò che concerne il posteriore, ma capace di regalare una inconsueta spaziosità nei volumi dell’abitacolo. Non ci sono, infatti, fughe in avanti dal punto di vista stilistico, ma tutto appare improntato alla massima fruibilità, di conseguenza, al comfort. Una sensazione confermata dai cristalli cabina, che non adottano la più “moderna” costruzione in vetrocamera per offrire invece la camera d’aria interna al doppio strato della stratificazione alle cornici dei portelli, tutte Mekuwa con doppia guarnizione di tenuta, fino alle bandelle sottoscocca, lineari ma realizzate in un unico pezzo, senza giunture, senza possibilità di accoppiamenti errati o approssimativi e che, da quest’anno, hanno visto ulteriormente migliorare la sigillatura tra parafango e paraurti anteriore, non più a vista. Senza dimenticare, poi, che l’Arto può essere richiesto, così come il fratello maggiore Flair, in ogni possibile tinta, pastello, metallizzata o micalizzata, a scelta del cliente e applicata sull’intera carrozzeria per una perfetta diffusione del colore, mentre sono quattro le tipologie di grafica disponibili.

La versione base, infatti, prevede che le pareti laterali siano personalizzate da un grande giglio, emblema Niesmann+Bischoff, proposto in un discreto grigio pastello in abbinamento ai carter dei gruppi ottici anteriori, proposti nella stessa tinta, e al marchio del produttore, lineare, blu cobalto.

Questi motivi grafici sono poi proposti nella elegante variante “Champagner”, con un più vivace color champagne metallizzato a sostituire, nelle varie applicazioni, il grigio pastello abbinandovi anche la realizzazione in rilievo e tridimensionale del logo Niesmann+Bischoff, proposto in verde metallizzato, mentre chi desidera conferire un look più aggressivo al proprio Arto può richiedere le grafiche “2C”, presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest, o “Maxi”, molto simili a quelle che personalizzano il Flair e che, grazie alle forme più elaborate e alla maggiore copertura della lunghezza della fiancata, spezzano maggiormente i volumi esterni.

Piuttosto lineare, ma ugualmente interessante, lo sviluppo del posteriore, realizzato sfruttando la classica parete sandwich contornata da appositi carter perimetrali in vetroresina che integrano, nella parte superiore, il terzo stop e le luci di ingombro a led, e in quella laterale i gruppi ottici a colonna, composti, ognuno, da cinque elementi separati e sostituibili singolarmente in caso di necessità.

Sempre in nome del family feeling rispetto al Flair, la grafica adesiva, molto sottile, ripropone gli stilemi della parete posteriore del fratello maggiore, lì realizzata con un apposito stampo in vetroresina e non riproposta su Arto unicamente per questioni di peso e, conseguentemente, di portata utile.

L’esterno si compone poi delle già citate aperture di servizio Mekuwa, mentre per ciò che concerne le porte di accesso della cellula e della cabina (opzionale), l’Arto sceglie ottime componenti Tegos con serrature elettrificate.

Non mancano, poi, tre finestre Seitz Dometic S7, apribili a compasso (la quarta, dedicata al letto matrimoniale posteriore e inseribile sulla fiancata destra, è opzionale) e quattro oblò a tetto, tra cui un Dometic Heki3 (dedicato al living anteriore) e tre Dometic MiniHeki da 40×40 cm dedicati al letto basculante, al matrimoniale posteriore e al locale wc/doccia. In opzione, inoltre, l’Arto 66L può essere dotato di un potente oblò con ventilatore incorporato dedicato al blocco cucina (con funzioni di ventola e di estrattore) mentre il MiniHeki posteriore può essere sostituito da un più grande e panoramico Dometic Heki 3.

La cabina di guida.

Realizzata ex-novo, la cabina di guida è pensata per offrire al conducente il miglior controllo possibile sul veicolo, sugli ingombri e sulle utenze di bordo, in viaggio così come in sosta, e sfrutta, nella parte anteriore, uno stampo di vetroresina da 3 mm di spessore, coibentato con appositi schiumati, che ingloba l’ampio parabrezza panoramico, incollato alla struttura per offrire maggiori rigidità, resistenza e silenziosità in marcia e, nella parte inferiore, il cofano motore da 160×48 cm che lascia uno spazio utile di 42×40 cm agli interventi sul propulsore.

Il cofano, dotato di sistema di sgancio interno, opportunamente riposizionato rispetto alla posizione standard del Ducato per una migliore accessibilità, è servito da due cerniere e sfrutta, una volta aperto, la classica astina da puntellare nel proprio alloggiamento.

All’interno del vano è possibile osservare come tutte le strutture originali della meccanica di base siano state mantenute, con la totalità dei lamierati portanti e le zone di assorbimento degli urti, mentre una modifica è stata fatta per rendere più fruibile il riempimento del serbatoio del liquido lavavetri, portato all’esterno del vano motore, nel retrocofano.

Decisamente curata è poi l’insonorizzazione e la coibentazione del vano motore: lateralmente, infatti, la cabina è costituita dalle pareti laterali del veicolo, composte dalla già citata struttura autoportante a doppio rivestimento di alluminio con styrofoam RTM interposto. Un ulteriore pannello caratterizzato dalla stessa struttura è poi posizionato sopra al motore e costituisce la base del sovracruscotto, mentre l’isolamento acustico è ulteriormente implementato dalla presenza di uno spesso strato di materiale fonoassorbente interno a tutto il vano motore.

Tutto lo stampo frontale, realizzato in un unico pezzo, è improntato alla massima robustezza: ne è prova la traversa inferiore di rinforzo, nella parte bassa del cofano, che ospita tra l’altro il sistema di aggancio stesso del cofano motore, ma anche il fatto che tutte le aperture o le componenti siano innestate solo e soltanto nello stampo frontale, parabrezza compreso. Si tratta, come ovvio, di un sistema di costruzione più complesso e oneroso rispetto a quelli che prevedono una costruzione fatta da più componenti da giuntare insieme, ma che fornisce ampie garanzie di rigidità proprio nella zona, quella anteriore, più soggetta a torsioni per via delle sollecitazioni meccaniche dell’avantreno.

Sopra al cofano motore ecco il parabrezza stratificato: misura 246×108 cm ed è servito da due spazzole tergicristallo, da 70 cm di lunghezza. Piuttosto classici, ma ben raccordati al parabrezza, i cristalli laterali Mekuwa beneficiano di un doppio strato con camera d’aria interposta per un migliore isolamento:  misurano, entrambi, 122/96×77 cm di cui 46×77 cm apribili a scorrimento, mentre come optional è possibile richiedere la classica porta conducente, fornita da Tegos e dotata di serratura elettrificata e alzavetro elettrico.

All’interno, la cabina di guida conserva in toto il cockpit originale del Ducato: al cruscotto, completo di carter effetto radica per le bocchette di aerazione del gruppo climatizzazione, i progettisti Niesmann+Bischoff hanno accoppiato un sovracruscotto in abs soft-touch di ottima consistenza che ingloba ben sedici bocchette di aerazione (di cui 14 dedicate al parabrezza e due ai cristalli laterali) alimentate dal riscaldamento della meccanica di base.

L’unione tra cruscotto e sovracruscotto è curata e precisa, impreziosita da un design moderno e lineare pensato, come del resto quasi tutto sul veicolo, per offrire la massima comodità all’equipaggio.

Ecco, allora, la presenza, nella parte anteriore, dell’incavo studiato per il perfetto inserimento della serranda elettrica anteriore, il cui parallelismo rispetto al cruscotto è fondamentale per l’isolamento dell’area e la conseguente limitazione, in condizioni di freddo intenso, della formazione di condensa, mentre non mancano gli altoparlanti (uno per lato) che affiancano quelli già presenti nella parte inferiore del cruscotto Fiat.

Questo è poi raccordato, lateralmente, da due montanti che offrono, nella parte superiore, il pratico portabicchieri e un piano di appoggio con una parte rivestita in tessuto antiscivolo retroimbottito che riproduce, come fantasia, il giglio Niesmann+Bichoff.

Sulla fiancata di destra, il raccordo laterale del cruscotto cela, sotto a sé, il classico vano per le bombole del gas, mentre su quella di sinistra è disponibile una tasca a giorno per lo stivaggio di carte stradali e, nella parte superiore, sono alloggiati i comandi della regolazione degli specchi retrovisori elettrici e il classico pannello di comando integrativo che da anni caratterizza gli integrali del marchio tedesco e che permette di comandare, anche dalla cabina di guida, diverse utenze solitamente esclusivo appannaggio del pannello di comando delle utenze elettriche centrale.

Tra questi l’illuminazione, l’apertura e il ritiro degli scalini elettrici di ingresso, l’attivazione del climatizzatore con canalizzazione interna (se previsto e richiesto in origine), ma anche la serranda anteriore elettrica.

Il riscaldamento, in cabina, è affidato, oltre alle bocchette di aerazione della meccanica di base, alla canalizzazione dell’impianto Truma Combi, che viene diffusa sotto le poltrone di guida creando un vero e proprio velo di aria calda e servendo così l’intero ambiente sia in configurazione giorno che in configurazione notte, con basculante abbassato. Il guidatore, che come il passeggero può beneficiare di poltrone SKA complete di braccioli, cinture integrate e piastre girevoli, può godere di una ottima visibilità grazie all’ampia vetratura anteriore: la distanza tra parabrezza e volante è di 98 cm, mentre la particolare forma del parabrezza riduce significativamente lo sviluppo dei montanti anteriori, del tutto trascurabili.

La visibilità è poi coadiuvata dagli specchi retrovisori discendenti a doppia ottica (30×17 e 18×17 cm), dotati di movimentazione individuale e sbrinamento elettrici, mentre per ciò che concerne l’oscuramento, l’Arto 66 L può contare sulla serranda elettrica anteriore, sfruttabile anche come parasole, dotata di appositi fermi laterali e di un girabacchino per la sua movimentazione anche in caso di panne del sistema elettrico, e sui tradizionali oscuranti plissettati laterali.

L’interno della cabina di guida è elegantemente rivestito tramite lo stesso feltro utilizzato per le pareti: molto luminosa, questa tinta crea un piacevole contrasto cromatico con le modanature in legno del sottobasculante, quest’ultimo ben inserito e non eccessivamente invadente: il passaggio verso la cabina di guida, infatti, vanta una larghezza di 36 cm e un’altezza di 169.

A livello di dotazioni, il veicolo oggetto di questo CamperOnTest offre ABS, doppio airbag, climatizzatore manuale, cruise control, specchi elettrici, impianto radio con lettore cd/mp3, DVD, navigatore satellitare e diffusione sia in cabina che nell’abitacolo, cruscotto Fiat con finiture tipo radica, fari fendinebbia anteriori e DRL, volante e pomello del cambio con rivestimento in pelle e cerchi in lega cromati.

Accessi e aperture di servizio

L’accesso al veicolo avviene nella zona anteriore attraverso la consistente porta cellula Tegos: misura 179×57.5 cm, è dotata di serratura di sicurezza elettrificata a doppio aggancio, di finestra fissa da 72×20 cm completa di oscurante plissettato, di controstampo interno in abs con tasca portaoggetti.

La soglia di ingresso, posizionata a 82 cm dal suolo, è raggiungibile grazie a un doppio gradino elettrico Thule (ognuno da 50×20 cm) le cui alzate si posizionano a 31 e 52 cm da terra.

La porta di ingresso, inoltre, è servita dalla plafoniera esterna, dalla zanzariera scorrevole (opzionale) e da una pratica maniglia di cortesia integrata nella Media Tower e retroilluminata.

A destra della porta di ingresso, un portello Mekuwa da 60×59 cm, dotato di doppia guarnizione di tenuta, consente di accedere al vano per le bombole del gas: ricavato a lato alla poltrona passeggero in cabina di guida, misura 65x32x67 cm, vanta una soglia di carico situata a 59 cm dal suolo ed è completamente realizzato in abs.

Il vano, completo di scambiatore automatico con interruttore inerziale Truma Duocontrol CS (opzionale), è dotato di ganci fermabombola, è pensato per poter ospitare due bombole da 10/11 kg ed è aerato, nella parte inferiore, da un apposita feritoia lasciata tra il fondo del vano e la bandella laterale in alluminio.

L’impianto, realizzato con tubi in acciaio, si avvale poi di tre rubinetti sezionatori inseriti nella parte inferiore del blocco cucina. Sempre sulla fiancata destra, procedendo verso la coda del veicolo, si incontrano le griglie di aerazione e scarico del frigorifero Dometic e, in coda, il classico garage posteriore.

Servito da un portello Mekuwa da 108×93 cm con apertura ad ala di gabbiano, posizionato sul lato destro, e da un secondo portello da 107×57 cm su quello sinistro, il garage misura 206x120x119/116 cm e vanta una soglia di carico situata a 56 cm da terra.

Adeguatamente sorretto dai robusti longheroni del telaio AL-KO AMC e dotato di rivestimento inferiore in laminato antiscivolo, il garage ha una portata di 250 kg ed è rivestito, all’interno, in un elegante agugliato antracite.

Il rivestimento è applicato alle sole pareti: l’interno dei portelli, infatti, è volutamente lasciato in laminato plastico, meno elegante ma insensibile all’acqua in caso di utilizzo dei portelli stessi con la pioggia.

Il vano è dotato di riscaldamento tramite una bocchetta dedicata dell’impianto Truma Combi 6, illuminazione (tramite una plafoniera azionabile dal portello laterale destro) e foro di scolo per l’acqua e ospita, al proprio interno, le rientranze dovute alla presenza della scaletta di salita per il letto posteriore e dell’adiacente locale toilette/wc con water traslabile che rientra, quando non in uso, proprio all’interno del garage stesso (spazio di manovra 87×60 cm), liberando così una doccia di dimensioni notevoli.

Dal garage si percepisce immediatamente la presenza del doppio pavimento, alto 28 cm e separato dal vano di carico posteriore attraverso una separatoria in legno sagomata per favorire il passaggio dell’aria calda e facilmente rimovibile per facilitare interventi sul serbatoio di recupero delle acque grigie: sopra al doppio pavimento, nello scalino che si crea verso l’interno dell’abitacolo, è disponibile un vano da 65×15 cm con altezza utile di 83 cm, mentre nell’angolo destro, in corrispondenza con il portello di accesso, trova collocazione la pratica doccia, utilizzabile all’esterno del veicolo e completa di miscelatore monocomando, piantana regolabile e classico erogatore a citofono.

Lo stesso portello sinistro del garage serve inoltre all’estrazione della cassetta del wc, naturalmente dopo averlo fatto ruotare in modo che sia pronto a essere rimosso: attraverso un portello in legno da 38×29 cm e sfruttando il già citato portello laterale da 107×57 cm, sarà quindi possibile rimuovere il serbatoio asportabile del Thetford C260.

La fiancata sinistra ospita, oltre al già citato secondo portello laterale del garage, la presa di collegamento alla rete elettrica, il tappo dedicato al serbatoio dell’acqua potabile, entrambi celati da appositi carter in abs e, nella parte inferiore della scocca, racchiusi all’interno delle bandelle laterali in alluminio, il vano dedicato all’impianto idrico e il grande cassettone estraibile.

In particolare, l’impianto idrico è raggruppato in un vano sottoscocca da 50x36x20 cm, (taglio bandella 55×32 cm) coibentato interamente in poliuretano rigido e riscaldato tramite una bocchetta superiore alimentata dal riscaldamento Truma Combi, racchiuso da uno sportello da cui si accede anche ai rubinetti di scarico sia dell’acqua potabile che del recupero. Nella stessa posizione, inoltre, trova collocazione la valvola antigelo del boiler Truma FrostControl.

A fianco al vano dedicato all’impianto idrico ecco il cassettone estraibile: disponibile in opzione e dedicato a tutti gli oggetti di uso comune e da tenere a portata di mano (cunei, cavo elettrico…) è dotato di chiusura di sicurezza, coperchio, guarnizione di tenuta, ha una portata massima di 40 kg e offre uno spazio libero per lo stivaggio di 70x30x31 cm.

L’accesso, possibile grazie a un coperchio superiore sagomato e incernierato da 76×31 cm, è inoltre facilitato dalla presenza di un pratico pistoncino a gas.

Impiantistica

L’autonomia idrica può contare su un serbatoio dell’acqua potabile da 150 litri, parzializzabile a 20 litri nel caso di equipaggio al completo e omologazione con massa complessiva a 3500 kg: realizzato in polipropilene blu per evitare l’insorgere di eventuali alghe e inserito nel doppio pavimento, è posizionato centralmente, tra armadio guardaroba e locale doccia, è accessibile tramite una botola a pavimento da 25,5×34 cm ed è collocato su piastre in alluminio riscaldate dalla canalizzazione dell’impianto Truma Combi.

Rifornibile tramite l’apposito bocchettone esterno, completo di sfiato, affida il proprio contenuto a un impianto realizzato sfruttando tubazioni in rilsan (divise per colore in base al contenuto) con giunti John Guest e collegati alla pompa dell’acqua Flojet  R3426, che come detto, è ubicata, insieme ai rubinetti di scarico all’interno dell’apposito vano riscaldato da 50x36x20 cm situato nel doppio pavimento e raggiungibile da un portello esterno.

La pompa a pressostato, in grado di erogare fino a 8 litri al minuto, indirizza l’acqua verso le varie utenze: queste possono contare su rubinetti in metallo cromato, tutti monocomando.

Una volta utilizzata, l’acqua è raccolta tramite pilette di scarico in acciaio inossidabile da 40 mm di diametro (50 per la toilette) e incanalata nelle tubazioni di scarico, realizzate accoppiando tubazioni rigide di derivazione domestica e più tradizionali tubi corrugati. Tutte le utenze sono corredate di sifoni ispezionabili, facilmente raggiungibili poiché collocati direttamente in prossimità delle pilette di scarico.

Le acque di scarico sono quindi condotte in un serbatoio di recupero da 120 litri, posizionato internamente al doppio pavimento, sopra all’asse posteriore, e accessibile tramite una botola da 25,5×34 cm collocata in prossimità del mobile lavabo.

Le acque di scarico, poi, sono convogliate, tramite tubazioni corrugate, fino agli scarichi, sistemati all’interno dell’apposito vano realizzato nel sottoscocca, coibentato e riscaldato, e accessibile tramite un portello esterno.

In questa posizione sono collocati i rubinetti a sfera dedicati agli scarichi, questi ultimi con ugelli direzionali a seconda della posizione del veicolo rispetto allo scarico, e la valvola FrostControl della stufa Truma Combi 6. Tutto l’impianto, quindi, si trova completamente all’interno del veicolo e, pertanto al riparo dal gelo.

Il wc, invece, è un Thetford C260 con tazza girevole e serbatoio asportabile da 19 litri abbinabile al sistema di ventilazione e aspirazione SOG: è posizionato all’interno di un apposito meccanismo incernierato che ne consente la scomparsa, quando non necessario, all’interno del garage posteriore liberando così il maxi vano doccia.

Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati, sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, all’impianto ad aria calda Truma Combi 6. Il 66 L, così come tutti i modelli della gamma Arto, è disponibile in tre differenti varianti: base dell’offerta è rappresentata dalla classica stufa Truma Combi 6, capace di generare una potenza di 6 kW distribuendola attraverso una canalizzazione perimetrale e totalmente interna sfruttando la potenza della ventola, in grado di generare una portata oraria massima di 327 metri cubi all’ora.

In opzione, è possibile richiedere la Combi 6E, identica alla precedente ma dotata di resistenze elettriche integrate per una potenza supplementare di 1,8kW, mentre sempre tra gli accessori figura il tradizionale e sofisticato impianto a convettori Alde Compact 3010.

L’impianto ad aria calda, che sfrutta una canalizzazione di otto bocchette, copre l’intero veicolo, distribuendo il calore sia all’interno del doppio pavimento che nell’abitacolo, raggiungendo dal garage posteriore alla cabina di guida ma mantenendo sempre una esemplare linearità delle tratte al fine di non disperdere il calore prodotto all’interno di canalizzazioni troppo lunghe: un aiuto a questo proposito arriva dal posizionamento centrale dell’unità termica, collocata all’interno della cassapanca laterale destra nel living anteriore e accessibile tramite il portello superiore da 53×44 cm.

Azionabile in marcia grazie alla presenza dell’interruttore inerziale incluso nello scambiatore automatico Truma Duocontrol CS, la Combi 6 è comandabile tramite il classico pannello di comando inserito nella Media Tower, mentre la sonda termostatica è collocata nella parte inferiore del blocco cucina, poco sotto al piano di lavoro.

La valvola di scarico automatico del boiler in caso di gelo Truma FrostControl è invece alloggiata nel già citato vano dedicato all’impianto idrico.

L’impianto elettrico, realizzato da CBE, è completamente interno al doppio pavimento: situato centralmente e accessibile tramite una botola a pavimento da 45×61 cm, il vano da 119x45x28 cm ospita la batteria supplementare Victron Energy AGM da 80Ah, affiancabile da un secondo accumulatore dello stesso tipo, e il quadro di distribuzione completo di fusibili: il caricabatterie e trasformatore CBE CB516 è invece collocato in un altro vano (da 126x28x28 cm) disposto trasversalmente sotto al living anteriore e accessibile grazie alla presenza di un apposito portello da 32×23 cm. Nella stessa posizione è inoltre posizionato il salvavita.

Le connessioni elettriche tra meccanica di base e allestimento, alle spalle della poltrona passeggero, sono state inserite all’interno del doppio pavimento e raggiungibili tramite una botola da 21,5×12 cm.

All’interno, il pannello di comando CBE PC 320 è inglobato nella Media Tower, a lato alla porta di ingresso: dotato di schermo LCD da 4,8″ retroilluminato blu, offre indicazioni concernenti l’autonomia energetica, con le tensioni delle batterie cellula e motore, l’autonomia idrica (potabile e recupero), ora, data, temperatura interna ed esterna e consente il controllo di tutte le utenze elettriche di bordo (illuminazione, pompa dell’acqua, riscaldamento del riduttore di pressione delle bombole del gas).

Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, l’Arto 66 L può contare su due prese interne a 12V, dedicate alla cucina e alla cabina di guida, e su tre a 220 V (cucina, toilette e camera da letto posteriore).

L’illuminazione, piuttosto scenografica e decisamente potenziata rispetto alla scorsa stagione, è realizzata completamente a led: in particolare, la cabina di guida può contare su due spot a collo di cigno inseriti nel sottobasculante, il living anteriore si affida a quattro spot a soffitto collocati a lato rispetto all’oblò panoramico a cui si sommano due spot orientabili inseriti alla base dei pensili, lungo la fiancata sinistra.

L’ingresso sfrutta la scenografica retroilluminazione della MediaTower, cangiante e particolarmente elegante, specie per i modelli comprensivi di impiallacciatura in vera ardesia: poco a lato, il blocco cucina può contare su due spot inseriti nella parte inferiore dei pensili a soffitto, mentre l’adiacente corridoio è servito da due ulteriori spot a tetto.

La toilette può contare su un totale di tre spot dedicati alla zona lavabo e in grado di servire efficacemente l’adiacente specchio, mentre la grande doccia indipendente si affida a due spot a soffitto con carter impermeabile. La camera da letto posteriore, infine, vanta due spot centrali a soffitto, collocati lateralmente rispetto all’oblò, e su due ulteriori spot orientabili di lettura. A tutto ciò sono poi da aggiungere i pannelli luminosi in plexiglass Green Grass, contenenti veri fili di erba e retroilluminati a led: personalizzano non solo la testata del letto posteriore ma anche e soprattutto la grande porta di separazione del locale doccia che può essere utilizzata anche per separare la zona anteriore da quella posteriore dell’abitacolo.

Sempre per ciò che concerne l’illuminazione, inoltre, l’Arto 66 L può vantare una scenografica illuminazione indiretta a soffitto, dedicata alla parte anteriore del living e sotto al piano di lavoro del blocco cucina, mentre non mancano una lampada dedicata al matrimoniale anteriore basculante, la plafoniera esterna e quella per il garage posteriore, alogena.

L’impianto del gas può contare sullo scambiatore automatico e sull’interruttore inerziale Truma DuoControl CS, opzionale ma proposto sulla quasi totalità dei veicoli: è affiancato da da tre rubinetti sezionatori (per riscaldamento e boiler, piano cottura, frigorifero) inseriti nella parte inferiore del mobile cucina, facilmente raggiungibili.

Mobili e tappezzerie

Disegnati da Klüber Design, completamente restilizzati in occasione della collezione 2013 e ampiamente personalizzabili, gli interni sono realizzati in multistrato nobilitato con spessori compresi tra 1.5 e 1.8 cm a seconda della componente.

La costruzione, estremamente precisa, associa parti convesse e piane in un efficace mix che, arredando, riesce però a dilatare gli spazi. Merito, senza dubbio, anche delle scelte cromatiche, ben abbinate, tra mobilio, rivestimento di mobili e soffitto e tappezzeria che crea un ambiente al tempo stesso moderno e rilassante. I mobili, infatti, sono realizzati sfruttando una speciale finitura legno capace di alternare venature lucide e altre opache creando un effetto molto personale ed elegante, abbinando, a tutto ciò, la più ampia personalizzazione possibile.

Ogni cliente, infatti, può scegliere se richiedere le ante dei pensili superiori in essenza legno o in un’elegante variante laccata lucida color avorio, scegliendone anche l’ambiente di riferimento: tutte le ante superiori laccate chiare, così come proposto sull’Arto 66 L oggetto di questo CamperOnTest, oppure ante del living essenza legno, cucina e camera da letto posteriore con ante laccate, living e camera da letto posteriore tinta legno e cucina laccata, oppure ancora tutto legno. Le opzioni possibili, però, non finiscono qui: Niesmann+Bischoff offre infatti la possibilità di personalizzare il rivestimento inferiore della Media Tower e parte del rivestimento della toilette in vera ardesia, disponibile nelle versioni “Black Stone”, presente sul veicolo in prova, o in una ancora più elegante “Jeera Green” adottando un sottilissimo laminato di ardesia verde proveniente dall’India e che, come optional, possono sostituire la più tradizionale essenza legno.

Il rivestimento in vera ardesia è proposto di serie per ciò che concerne l’ambiente della toilette, e come opzione per la Media Tower: in ogni caso, i due rivestimenti saranno coordinati (tutti gli inserti in essenza Black Stone o tutti in essenza Jeera Green) permettendo così un’elevata continuità stilistica all’interno dell’abitacolo.

Ancora per ciò che concerne la personalizzazione del mobilio, la già citata testata posteriore, retroilluminata, può essere fornita anche nella sofisticata versione “Green Grass”, con veri fili di erba inseriti in una lastra in plexiglass retroilluminata. Una soluzione che, su veicoli di dimensioni maggiori e con toilette Wellness può essere estesa anche alla parte centrale della porta di separazione della toilette, comprensiva, anch’essa, di retroilluminazione integrata.

La costruzione del mobilio appare particolarmente curata, con aerazioni anticondensa superiori e non laterali per evitare il propagarsi di eventuali briciole, cerniere inox di qualità domestica montate su rinforzi in alluminio affiancate da pistoncini a gas Stabilus.

Non mancano, poi, le mensole interne, riposizionabili a piacere e dotate di bordo anticaduta, così come le paretine anticondensa dietro alle quali è distribuito il calore derivante dall’impianto di riscaldamento.

Il blocco cucina presenta il piano in resina pigmentata con lavello e scolapiatti integrato, illuminazione a led integrata nel sottopiano evidenziata da una elegante fascia cromata mentre, sempre integrata a questa è da segnalare l’efficace sistema di gestione di cassetti e cestelli, dotati di richiamo automatico e di chiusura centralizzata.

Ritornando al discorso personalizzazioni, da quest’anno Niesmann+Bischoff offre una scelta davvero inusuale per ciò che concerne le sellerie.

Queste, che possono contare su sedute da 16 cm di spessore e su doppi schienali da 14+14 cm, sono infatti disponibili in un numero pressoché infinito di varianti: ogni cliente, infatti, ha facoltà di scegliere tra tre rivestimenti per le sedute (e per i relativi rivestimento della parte esterna delle cassapanche) avendo a disposizione due versioni in tessuto (Crème, tessuto beige proposto su questo Arto 66 L, o Shadow, tessuto color antracite) e una in vera pelle (Temptation, color crema). Una volta definite le sedute è il momento di scegliere a forma dei cuscini degli schienali, potendo optare tra i classici “Cloud”, di forma morbida, o i più spigolosi “Kiss”, più moderni, avendo a disposizione, per ogni cuscino da 40×40 e da 30×30 cm (la dimensione varia a seconda della conformazione del living) cinque varianti per le versioni Cloud (quattro in tessuto e una in vera pelle Beige) e ben dieci varianti per i rivestimenti dei cuscini Kiss tra cui la Grand Cru n 1 presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest.

Tutto ciò, reso possibile dalla particolare configurazione delle cuscinerie, formate da una base e da un sovracuscino, consente inoltre di poter cambiare, in pochi secondi, l’atmosfera a bordo del veicolo semplicemente ordinando, come optional, un secondo kit di cuscinerie, magari differenti per forma e tonalità.

In totale, contando le possibilità offerte per ciò che concerne mobilio, cuscinerie e rivestimenti, ogni veicolo è disponibile in circa 500 diverse combinazioni.

I letti, infine, sono dotati di sistema con reti Froli e materasso in schiuma fredda (Kaltschaum) da 13 e 14 cm di spessore.

Il soggiorno

La zona anteriore dell’Arto 66 L è dedicata al living: pensato per ospitare 4 o 5 persone grazie alla partecipazione delle poltrone cabina Isringhausen SKA, complete di piastre girevoli e braccioli, si compone di un divano a L (96×52 cm trasversale e 54×44 cm longitudinale) affiancato da un divanetto laterale destro da 62×55 cm.

Tutte le sedute, che beneficiano di cuscinerie da 14 cm di spessore, sono situate a 51 cm da terra e sono adeguatamente servite dal pratico tavolo centrale: questo, sorretto da una monogamba con corpo in acciaio cromato, è dotato di sistema di traslazione omnidirezionale e offre un piano da 64×69 cm che, grazie al pratico sistema di ampliamento con elemento centrale affiorante, può in pochi secondi trasformarsi in una superficie utile di 94×69 cm.

L’altezza del piano, a 77 cm da terra, lascia liberi 23 cm per le gambe dei commensali: a questo proposito, inoltre, è da notare come i progettisti abbiano dedicato molta attenzione alla conformazione del living sia in conformazione sosta che in quella da viaggio.

Nel caso di un equipaggio formato da 3 persone, infatti, tutti i passeggeri potranno beneficiare di posti con cinture di sicurezza a tre punti, poggiatesta e spazi più che adeguati: una situazione, questa, che può avvenire anche viaggiando in quattro, grazie a una semplice ma interessante cassapanca amovibile che permette la creazione dello spazio necessario alle gambe del quarto passeggero e che comporta la scomposizione del divanetto laterale sinistro.

Con l’intento di salvaguare al contempo gli spazi di stivaggio, preservando la cassapanca, e non sacrificare comodità ed ergonomia (con piani amovibili o spigoli a vista), i designers Niesmann+Bischoff hanno realizzato un mobile cassapanca sagomato che in pochissimi secondi può essere rimosso e collocato nel garage posteriore grazie all’apposita maniglia superiore liberando lo spazio necessario al quarto passeggero.

La facilità di manipolazione della soluzione fa sì che la stessa cassapanca possa anche essere trasportata all’esterno del veicolo (magari per essere riempita comodamente a casa) e in seguito riposizionata in pochi secondi grazie all’apposito sistema di arresto posteriore.

In viaggio e in sosta gli occupanti possono godere, oltre che della visuale offerta dall’ampia vetratura anteriore, di una finestra Dometic S7 da 70×50 cm sul lato sinistro, apribile a compasso, e della finestra da 72×20 cm inserita nella porta di ingresso, mentre non manca, sempre per ciò che concerne l’aerazione, il maxi oblò panoramico Dometic Heki 3 a soffitto.

Lo stivaggio offre un pensile a soffitto, posizionato sul lato sinistro sopra al divanetto a L e dotato di mensole interne riposizionabili a intervalli di 3,5 cm.

Servito da un’anta da 77×38 cm, offre due vani superiori da 38x25x17,5 cm e altrettanti inferiori da 38x25x23 cm ed è affiancato, sul lato di destra, da tre mensole a giorno e con bordo anticaduta da 27x6x18 cm, 21x6x18 e 50x6x18 cm, quest’ultima sfruttabile maggiormente quando il letto basculante è abbassato.

Non mancano, poi, le paretine anticondensa da 8 cm di spessore, pensate per assecondare le esigenze di aerazione dell’impianto di riscaldamento, mentre alle spalle del divanetto di destra i tecnici Niesmann+Bischoff hanno inserito sei tasche a giorno in ecopelle, ognuna da 35x20x7 cm.

Ulteriori vani di stivaggio sono disponibili nella parte inferiore del living: se, infatti, il divanetto laterale destro è dedicato a ospitare stufa Truma Combi 6, quello frontemarcia ospita sotto a sé un vano da 87x56x23 cm accessibile tramite un apposito portello superiore da 80×40 cm, mentre la porzione laterale sinistra scomponibile dispone di un vano da 50x43x23 cm (accesso 32×34 cm).

La presenza del doppio pavimento passante, inoltre, regala ampi spazi nell’intercapedine: di fronte al divanetto laterale destro, una botola da 32×23 cm consente di accedere a un vano da 126x28x28 cm che al proprio interno ospita, in posizione protetta, il caricabatterie e trasformatore CBE CB516.

Dall’ingresso, invece, un’altra botola (45×61 cm), consente di accedere a due vani: quello, già citato, dedicato all’impianto elettrico, con batterie e quadro di distribuzione (119x45x28 cm), e un vano parallelo, completamente libero per lo stivaggio, da 110x80x28 cm.

Sempre nella zona di ingresso, l’elegante MediaTower ospita, nella parte superiore, i pannelli di comando dell’impianto elettrico e del riscaldamento (vano 47,5x20x7 cm), l’alloggiamento per la tv lcd da 22 pollici con supporto orientabile (47,5x54x7 cm), il vano per i telecomandi e per l’eventuale decoder (47x5x20x7,5 cm) e, nella parte inferiore, un pratico portascarpe estraibile (47,5x38x14/8 cm.

I servizi

Posizionato centralmente, il blocco cucina si sviluppa a L e misura 90×53 cm (longitudinale) e 97×48 cm (trasversale).

Dotato di un pregevole piano stampato in vetroresina pigmentata da 4 mm di spessore, si trova a 93 cm da terra e ospita un piano cottura Dometic da 50×42 cm completo di copertura in cristallo temperato con apertura sdoppiata 1/3 e  2/3, tre erogatori da 6 cm di diametro situati tra loro a una distanza, misurata al centro, di 24, 24 e 20 cm e accensione piezoelettrica integrata.

A fianco a questo, stampato direttamente nella vetroresina, ecco il lavello da 38/28×35/40 cm: profondo 12 cm, è servito da un elegante rubinetto monocomando in metallo cromato, piletta di scarico in acciaio inox da 35 mm di diametro, sifone e da un pratico gocciolatoio (sempre stampato in resina) da 30/34×25 cm corredato da un pozzetto da 30/27x9x6 cm, anch’esso corredato di piletta di scarico da 35 mm e sifone.

Lavello e gocciolatoio, provvisti di coperchio di chiusura laminato in vetroresina, possono poi contare su un piano di lavoro da 43/49×33 cm.

E’ presente, sul lato sinistro del fornello, il cristallo di protezione per la parete in legno dell’adiacente doccia, mentre il fondo del piano cucina è elegantemente rifinito con un pannello in alluminio spazzolato facilmente lavabile dietro al quale, opportunamente integrata, è presente una finestra S7 da 80×45 cm: l’aerazione, inoltre può essere coadiuvata dall’oblò con aspiratore/ventilatore a controllo termostatico FanTastic Vent a soffitto, disponibile in opzione e non presente sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest.

Lo stivaggio offre, nella parte superiore, due pensili divisi da mensole riposizionabili in porzioni superiori da 50x25x23 cm e 40x25x23 e in altrettante inferiori da 50x25x18 cm e 40x25x18 cm, tutte servite da un’anta da 92×38 cm sorretta da tre cerniere in acciaio inox e con apertura servoassistita da due pistoncini a gas Stabilo.

Altri spazi di stivaggio sono disponibili nella parte inferiore: la penisola trasversale, infatti, è sfruttata come dispensa estraibile e può contare su un totale di tre cestelli in acciaio da 86/77x35x25 cm (inferiore) e due da 67x35x22 e 67x5x13 cm, ognuno dotato di proprio binario di scorrimento individuale.

Sopra a questi, inferiormente al lavello, sono invece collocati i rubinetti sezionatori dell’impianto gas. Sotto al lavello, inoltre, un apposito piano è pensato per ospitare, quando non utilizzati, i coperchi del lavello e della vaschetta scolapiatti.

Sotto al fornello, la parte longitudinale del mobile vede invece la presenza del cassetto portaposate (40x33x9 cm) e di due ulteriori cassetti (da 40x33x17 e 40x33x24 cm) di cui quello inferiore vanta, nell’angolo frontale destro, il contenitore per la raccolta differenziata (17x21x24 cm).

Tutti i cassetti, come tradizione Niesmann+Bischoff, sono dotati di sistema di chiusura centralizzata e rientro assistito.

Opposta al blocco cucina e collocata a fianco alla Media Tower ecco la colonna frigo: ospita un Dometic RMDT 8505 da 165 litri completo di scelta automatica della fonte di energia, tecnologia led e cella freezer separata. Sopra a questa ecco il forno a gas, dotato di coperchio in cristallo temperato bombato, mentre sotto al frigorifero lo spazio disponibile è stato sfruttato inserendo un cassetto da 49x41x13 cm.

La zona toilette, separabile tramite una robusta porta convessa con doppia possibilità di battuta (193×71 cm), si sviluppa in modo estremamente originale: i tecnici Niesmann+Bischoff, infatti, hanno cercato di replicare, anche in dimensioni compatte, lo stesso comfort offerto dal complesso Wellness che equipaggia ormai da qualche anno l’ammiraglia Flair e, da quest’anno, anche gli Arto 76L, 83L, 85LE e 88LE.

Al fine di poter ricavare un ambiente separato per la doccia e un altro per il wc, che quindi contrariamente a tante realizzazioni tedesche non rimane esterno e passante ma interno, a garanzia di una maggiore privacy e al contempo di una fruibilità ottimale dell’abitacolo, i progettisti hanno quindi scelto di collocare il wc Thetford C260 con tazza girevole e serbatoio mobile da 19 litri nella doccia, realizzando un meccanismo traslabile incernierato che ne rende possibile lo spostamento, quando non in uso, nel garage posteriore e un vano doccia di dimensioni cospicue realizzato in vetroresina.

In particolare, la doccia misura 83/60×82 cm ed è realizzata in vetroresina offrendo un piatto con doppia piletta di scarico da 50 mm. Inoltre, è separata da una prima porta a triplo libro in metacrilato semitrasparente e da una seconda e massiccia porta in legno che, grazie a un gioco di agganci, può racchiudere all’occorrenza il solo locale doccia/wc o l’intera zona posteriore favorendo la creazione di una vera e propria dressing-room.

La doccia, come detto, è realizzata in vetroresina, materiale che ha permesso l’apertura di un portello da 70×67 cm, completo di guarnizione di tenuta e maniglia, da cui si può inserire, quando richiesto, il wc.

Non mancano la classica colonna attrezzata in termoformato argento metallizzato, rubinetto monocomando e piantana regolabile per l’erogatore a “telefono”, mentre a tetto ecco l’illuminazione, con due spot a led, l’aerazione, tramite un oblò Dometic MiniHeki da 40×40 cm e una pratica asta appendi abiti che trasforma questo vano anche in un pratico armadio utile a riporre giacche anche bagnate grazie alla presenza di un apposita bocchetta del riscaldamento collocata a metà altezza e completa di valvola a farfalla per la regolazione del flusso.

Opposto, esterno e collocato ai piedi del letto si trova invece l’elegante mobile lavabo: realizzato in legno, ospita un acquaio in acciaio inox da 30 cm di diametro e 13 di profondità servito da rubinetto monocomando, piletta inox da 50 mm e sifone, situato a 85 cm dal pavimento e servito da un’ampia superficie a specchio.

Sono infatti presenti due specchi da 64×10 cm, situati a coronamento di uno specchio centrale da 64×40 cm che nasconde dietro a sé un’anta: questa permette di accedere a tre mensole da 50x11x19 cm, complete di bordo anticaduta, mentre sotto al pensile, nella parte sinistra è collocata una presa elettrica a 220V.

Sotto a questa, lungo la parete, l’Arto 66L offre una ulteriore mensola a giorno (50x9x22 cm), mentre il compito di raccordare questa e l’adiacente mobile lavabo è affidato a un’elegante pannello impiallacciato in vera ardesia. Altri spazi per lo stivaggio sono poi disponibili nella parte inferiore del mobile: un’anta da 78×30 cm consente infatti di sfruttare un vano superiore da 60×39/27×34 cm e uno inferiore da 60×39/27×36 cm.

L’intera zona posteriore, come detto, può essere separata dal resto dell’abitacolo sfruttando la porta a battente che separa la doccia: in questo modo è possibile creare una vera e propria dressing-room da 126×90 cm che sfrutta, per l’aerazione, l’oblò Dometic MiniHeki inserito nella doccia e che per l’illuminazione può contare su tre spot a coronamento dello specchio e su due spot nella doccia.

Zone letto e armadi 

Situato in coda, il matrimoniale traversale posizionato su garage offre una lunghezza utile di 202 cm mentre la larghezza varia tra un minimo di 132 cm e un massimo di 146 cm.

Dotato di materasso in schiuma fredda da 14 cm di spessore supportato dalla speciale rete Froli, il letto si trova a 106 cm da terra, gode di un cielo utile di 94 cm e beneficia di un gradino di accesso pieghevole da 32×26 cm che quando dispiegato si posizione a 35 cm dal suolo e che offre, nella parte superiore, una pratica scarpiera (19x32x15 e 19x32x18 cm).

Circondato dalla canalizzazione del riscaldamento, il letto è servito da una finestra S7 laterale sinistra da 80×45 cm e corredata da un’elegante tenda a pacchetto e da un oblò a tetto Dometic MiniHeki da 40×40 cm e da diversi pensili per lo stivaggio.

In particolare, sono disponibili quattro pensili posteriori (due laterali da 41x20x34 cm e altrettanti centrali da 29,5x20x34 cm) serviti da due ante da 72,5×29 cm altrettanti laterali, due su ciascuna fiancata.

La parete di destra presenta infatti due stipetti da 41x20x34 e 29x20x33 cm (serviti da un’anta da 70×29 cm), mentre quella di sinistra vanta due armadietti da 60x26x34 e 52x26x34 cm con ante di 61×29 e 52×29 cm.

L’illuminazione può contare su due spot a soffitto e altrettanti di lettura, tutti a led, su una elegante parete posteriore imbottita e retroilluminata con pannelli Green Grass mentre è da notare come la seconda finestra posteriore, inserita nella fiancata destra, sia opzionale. Di serie invece, per ciò che concerne la privacy, la classica tenda di separazione con guida a soffitto.

Anteriormente, il letto matrimoniale basculante è mantenuto in sede, quando non in uso, dalle classiche cinture di sicurezza, una su ciascun lato.

Il letto, il cui approntamento necessita soltanto di reclinare le poltrone in cabina di guida, misura 190×130 cm e, una volta sceso, dispone di un cielo di 70 cm mentre la soglia di accesso si trova a 128 cm da terra.

Dotato di rete Froli, materasso in schiuma fredda da 13 cm di spessore e tenda perimetrale di cortesia, può contare su un oblò centrale Dometic MiniHeki da 40×40 cm mentre l’illuminazione si affida a uno spot led posizionato a lato al pensile sinistro.

Il letto è protetto, frontalmente, dalla serranda elettrica, mentre lateralmente dall’abbinamento tra vetri doppi in cabina oscuranti plissé.

Il riscaldamento è lo stesso pensato per assicurare comfort in cabina di guida, con una doppia bocchetta inserita alla base delle poltrone di guida al fine di diffondere il calore dal basso: lo stivaggio, infine, offre due pratiche mensole a giorno su ciascun lato (33,5x7x18 e 33,5x7x21 cm). Da notare, infine, come il living anteriore rimanga pressochè interamente utilizzabile anche con il basculante abbassato.

Posizionato in coda, in corrispondenza della zona toilette/dressing-room, l’armadio guardaroba è servito da un’anta da 145×34 cm e misura 59×40 cm mentre l’altezza può essere regolata a piacere fino a un massimo di 140 cm.

L’Arto 66L, infatti, offre due bastoni appendiabiti per sfruttare al massimo l’altezza utile del guardaroba, potendo inoltre configurare a piacere lo sviluppo inferiore dello stesso armadio grazie alla presenza di un apposito ripiano riposizionabile a piacere (escursione di ogni possibile arresto 4 cm). Non manca, poi, la classica illuminazione automatica interna.

La parte inferiore dell’armadio, inoltre, è servita da un’anta da 34×45 cm e offre un ulteriore vano da 51x39x47 cm.

Dislocazione impianti

Dati tecnici

Niesmann+Bischoff Arto 66 L
Dimensioni e posti
Tipologia Motorhome
Dimensioni 699,6x230x295 cm
Posti omologati 4
Posti letto 4
Posti frontemarcia con
cintura di sicurezza
4
Autotelaio
Meccanica Fiat Ducato 35L (40H su veicolo provato) con telaio ribassato AL-KO AMC
Passo 363 cm
Sbalzo anteriore 106 cm
Sbalzo posteriore 230 cm
Motorizzazione base 2.3 Multijet – 130 cv Euro 5
Motorizzazioni opzionali 2.3 Multijet TGV – 148 cv Euro 5
3.0 Multijet Power – 177 cv Euro 5
Trazione anteriore
Accessori di serie ABS, EBD, specchi retrovisori elettrici, fari fendinebbia
Massa complessiva a pieno
carico kg
3500 (possibilità di omologazione anche a 3850 e 4500 kg)
Massa dichiarata in ordine di
marcia kg
3100
Veicolo provato, comprensivo dei seguenti accessori: Motore 3.0 Multijet 177cv (kg 50); climatizzatore manuale (kg 18); Tempomat (kg 1); Doppio Airbag (kg 5); volante e cambio rivestiti in pelle (kg 0); cerchi in lega (kg -5); Telaio Fiat Ducato 40H Heavy (kg 40); finestra porta cellula (kg 0.5); gavone laterale estraibile (kg 6); zanzariera porta di ingresso (kg 4); doccia esterna (kg 1); design esterno Champagner (kg 0); predisposizione cavi impianto tv satellitare (kg 0,5); sistema SOG per wc (kg 1); scambiatore automatico Truma Duocontrol CS (kg 2); illuminazione Green Grass porta toilette (kg 5); illuminazione Green Grass letto posteriore (kg 3); tavolo living estensibile (kg 14); copriletto matrimoniale posteriore (kg 0.5); rivestimento Ardesia Media Tower (kg 0), Pack Liner (specchi grandangolari elettrici, riscaldati e verniciati in tinta, avvolgibile elettrico anteriore in alluminio, doppi vetri in cabina di guida, poltrone SKA in cabina, rivestimento soffitto in microfibra, finestre scocca a comando centrale unificato- kg 12); Pack Comfort (maxi oblò Dometic per living, oscuranti plissettati cabina, Tec-Tower Dometic con forno, reti letti Froli – Euro kg 52); Pack Media 2 (predisposizione radio Sound System, radio con lettore cd/DVD, tv led 19″ con ricevitore integrato DVB e supporto nel Media Tower – kg 22,5).
Totale veicolo in CamperOnTest kg 3333
Portata utile kg 400 (veicolo provato 1167)
Scocca
Carrozzeria Scocca a pannelli sandwich autoportanti, doppio rivestimento esterno e interno in alluminio liscio (vetroresina antigrandine per il tetto), coibentazione in stryrofoam RTM ad alta densità, rifinitura interna in moquette per pareti e microfibra per il tetto. Frontale monoblocco in vetroresina, bandelle sottoscocca in alluminio, calate e raccordi in vetroresina. Doppio pavimento da 28 cm di spessore, passaruota in abs.
Spessori
pavimento/pareti/tetto mm
30+20/30/30
Garage Garage posteriore da 206x120x116/119 cm accessibile da un portello ad ala di gabbiano sul lato destro (108×93 cm) e uno sul lato sinistro (107×57 cm). E’ dotato di fondo in laminato antiscivolo, rivestimento pareti in agugliato, illuminazione e riscaldamento. Soglia di carico a 56 cm da terra. Cassetto laterale scorrevole inserito nelle bandelle da 70x30x31 cm con serratura, coperchio e guarnizione di tenuta.
Porte e
finestre
Porta cellula monoblocco Tegos con chiusura di sicurezza a doppio aggancio elettrificata, finestra fissa con oscurante plissettato, controstampo in abs attrezzato servita da due gradini elettrici Omnistep. Tre finestre Dometic S7 apribili a compasso, quattro oblò di cui un Heki 3 e tre MiniHeki da 40×40 cm.
Impiantistica
Gas Vano esterno per due bombole da 11 kg, scambiatore Truma DuoControl CS (opt) con interruttore inerziale.
Riscaldamento e boiler Riscaldamento e boiler Truma Combi 6 alimentata a gas con una potenza di 6kW. Capacità della ventola 327 metri cubi/h. Canalizzazione completamente interna con 8 bocchette. Disponibili anche impianti Truma Combi 6E e Alde 3010 a convettori.
Elettricità Batteria supplementare Victron Energy AGM da 80 Ah, caricabatterie CBE CB516. Illuminazione interna interamente a LED, luce esterna. Due prese a 12V e tre a 220V.
Acqua Serbatoio acqua potabile litri 150 (parzializzabile a 20). Pompa acqua Flojet, serbatoio recupero litri 120. Wc Thetford C260 litri 19 con sistema di ventilazione SOG (opzionale).
Prezzi e accessori
Prezzo base Euro 86.420
Prezzo esemplare provato
Comprensivo di: Motore 3.0 Multijet 177cv (Euro 3.650); climatizzatore manuale (Euro 1.312); Tempomat (Euro 295); Doppio Airbag (Euro 996); volante e cambio rivestiti in pelle (Euro 202); cerchi in lega (Euro 1.210); Telaio Fiat Ducato 40H Heavy (Euro 1.413); finestra porta cellula (Euro 214); gavone laterale estraibile (Euro 498); zanzariera porta di ingresso (Euro 234); doccia esterna (Euro 244); design esterno Champagner (Euro 498); predisposizione cavi impianto tv satellitare (Euro 121); sistema SOG per wc (Euro 285); scambiatore automatico Truma Duocontrol CS (Euro 275); illuminazione Green Grass porta toilette (Euro 498); illuminazione Green Grass letto posteriore (Euro 397); tavolo living estensibile (Euro 397); copriletto matrimoniale posteriore (Euro 121); rivestimento Ardesia Media Tower (Euro 498), Pack Liner (specchi grandangolari elettrici, riscaldati e verniciati in tinta, avvolgibile elettrico anteriore in alluminio, doppi vetri in cabina di guida, poltrone SKA in cabina, rivestimento soffitto in microfibra, finestre scocca a comando centrale unificato- Euro 3.041); Pack Comfort (maxi oblò Dometic per living, oscuranti plissettati cabina, Tec-Tower Dometic con forno, reti letti Froli – Euro 2.024); Pack Media 2 (predisposizione radio Sound System, radio con lettore cd/DVD, tv led 19″ con ricevitore integrato DVB e supporto nel Media Tower – Euro 2.024).
Totale veicolo in CamperOnTest Euro 106.867

Il nostro giudizio
Costruzione
Meccanica di base
Fiat Ducato 35L o 40 H associato al telaio ribassato extraserie AL-KO AMC.
Sicurezza
Di serie solo ABS ed EBD. Optional, ma di fatto presenti su tutti i veicoli, gli airbag anteriori. Disponibili a richiesta il sistema TractionPlus (comprendente controllo della trazione, ESP e Hill-Holder e proposto a 1.312 Euro) e il sistema AL-KO ALC (AL-KO Level Controller) a 1.200 Euro.
Volumetria e masse
Passo piuttosto contenuto per consentire un ampio garage posteriore ribassato. Carreggiata posteriore allargata, baricentro basso ed equilibrio pesi corretto, sbalzo posteriore consistente.
Scocca e materiali
Scocca autoportante con doppio rivestimento esterno e interno in alluminio, coibentazione in styrofoam RTM e doppio pavimento con struttura interna in poliuretano, bandelle in alluminio in pezzo unico, frontale monoblocco in vetroresina, nuovo tetto antigrandine sempre in vetroresina. Spessori nella media.
Assemblaggio e rifiniture
Concezione scocca con sistema antitorsione, unione degli elementi tramite binari in alluminio e viti torx. Assenza di ponti termici, finitura curata con abbinamento tra gli elementi estremamente preciso
Componentistica
Porte cellula di alta qualità con serratura elettrificata, portelli con doppia guarnizione di tenuta, finestre Dometic S7.
Impianto idrico
Curato e ben disposto, con serbatoi in posizione centrale e al riparo nel doppio pavimento. Impianto con innesti John Guest, pompa dell’acqua e valvole ottimamente protette, scarichi sifonati ed orientabili, rubinetti di alta qualità.
Impianto elettrico
Batteria supplementare da 80Ah AGM, componentistica CBE, illuminazione interamente led, buon numero di prese interne a 12 e 220V. Seconda batteria cellula disponibile in opzione (262 Euro e 27 kg): meriterebbe di essere di serie.
Gas
Vano piuttosto compatto ma realizzato correttamente. Duocontrol CS opzionale ma di fatto proposto con ogni veicolo.
Riscaldamento
Di serie l’Arto 66L è proposto con la Truma Combi 6. In opzione si possono richiedere sia la Combi 6E che il più complesso impianto Alde a convettori. Eccellente distribuzione del calore in tutto l’abitacolo, possibilità di funzionamento in marcia legata alla presenza del DuoControl CS.
Mobilio e arredamento
Pensili bombati, materiali nuovi e di qualità, rifiniture estremamente curate. Eccellente la meccanica del mobilio, con cassetti e cestelli dotati di rientro automatico e chiusura centralizzata, cerniere inox e abbondanza di sistemi di ritenuta. Pareti anticondensa e aerazioni ampie e ben studiate. Ampia possibilità di personalizzazione.
Cuscini, materassi e tappezzeria
Cuscinerie comode e avvolgenti upgradabili a seconda del gusto del cliente che può scegliere tra tre basi abbinabili a due forme di cuscini e a un gran numero di fantasie e tinte per ognuna delle proposte. Materiali di qualità testati contro l’usura, possibilità di variare facilmente lo stile all’interno del proprio veicolo.
In viaggio
Facilità di guida
Veicolo di dimensioni medie, ottima la visibilità anteriore grazie all’ampia superficie vetrata. Distanza volante parabrezza accentuata, percezione degli ingombri corretta, specchi retrovisori ampi e ben posizionati.
Comodità dei posti a sedere
Poltrone anteriori Isringhausen SKA estremamente comode e ampiamente regolabili. Sedute posteriori comode per il terzo e il quarto posto. Ingegnosa la cassapanca rimuovibile per la creazione del quarto posto.
Panoramicità
Ottimale sia per i posti anteriori, buona per quelli posteriori anche se si sente decisamente la mancanza di finestre a servizio della fiancata di destra.
Climatizzazione
Clima cabina solo optional ma indispensabile per combattere l’effetto lente dato dall’ampia superficie vetrata. Interruttore inerziale e scambiatore automatico DuoControl opzionale per possibilità di utilizzo in viaggio dell’impianto di riscaldamento Truma.
In sosta
Living
Non è tra i più ampi, ma è abbastanza comodo e ben articolato. Può ospitare quattro persone in sosta intorno al tavolo estensibile e scorrevole. Quest’ultimo è un optional che merita di essere richiesto. Attenzione solo alla distanza tra cassapanca e gamba del tavolo, non tra le più ampie.
Letti
Ottima l’ambientazione di entrambe le soluzioni, con letti ben raggiungibili e di dimensioni adeguate. Il basculante non è larghissimo e la plafoniera a led adottata per l’illuminazione non gode di una collocazione particolarmente felice. Peccato per la presenza di una sola finestra a servizio del letto posteriore: la seconda è opzionale (498 Euro e 5 kg).
In cucina
Piano di qualità interamente in vetroresina, lavello ampio ben servito da rubinetto e gocciolatoio, anch’esso con vasca dedicata, fornello ben posizionato, stivaggio ampio e ben organizzato, illuminazione corretta, buona disponibilità di piani di lavoro e di appoggio. La TecTower comprensiva di forno a gas è inclusa nel Pack Comfort: in assenza della cappa aspirante meriterebbe di esserlo anche l’oblò termostatico, solo opzionale (406 Euro e 5 kg).
Toilette
Passante, è destinata a piacere a prima vista o a non piacere affatto. La soluzione della doccia/wc è originale e pratica nell’utilizzo, gli spazi sono ampi e lo stivaggio ben organizzato. Ottima la porta di separazione con doppia battuta, così come il livello di rifiniture. Il tutto senza mai perdere di vista la praticità.
Doccia
Il discorso è lo stesso della toilette: ha tutto, comprese due pilette di scarico, oblò, asta appendiabiti e doppia possibilità di separazione. Opzionale la classica pedana in legno: visto che la doccia ospita anche il wc, perché non proporla di serie?
Disimpegni e circolazione nell’abitacolo
L’adozione della toilette Wellness passante riduce inevitabilmente gli spazi disponibili nella zona anteriore. Di conseguenza, il living non può essere grandissimo e malgrado la scelta di optare per il funzionale tavolo con ampliamento affiorante, questo rimane sempre abbastanza presente riducendo il passaggio da e verso la cabina. Buon accesso ai servizi e ai letti, molto ariosa la zona posteriore.
Capacità di stivaggio
Ampia e ben dimensionata, configurabile a piacere grazie alla possibilità di spostare le mensole e i ripiani a seconda delle necessità. Ampi spazi nel doppio pavimento, due cassapanche agibili, numerosi i pensili. Armadio guardaroba piuttosto compatto ma sfruttabile per l’intera altezza.
Gavoni e garage
Garage posteriore ampio e ben attrezzato, con riscaldamento, illuminazione e fondo antiscivolo. Le dimensioni, altezza compresa, consentono il carico di un motociclo. Attenzione solo alla riduzione del volume utile causata dal rientro della cassetta wc. Il cassetto scorrevole inserito nelle bandelle è opzionale.
Gestione del veicolo
Capacità di carico e portata utile
Cambia significativamente a seconda della meccanica di base, della dotazione di accessori richiesta e dell’omologazione scelta. Una coppia, scegliendo con molta cura gli accessori e la meccanica, può riuscire a rimanere nelle 3,5 tonnellate. Diversamente, se si desidera approfittare delle tante possibilità offerte dall’allestimento, meglio optare per il Ducato Heavy e i suoi 4500 kg di portata complessiva: l’utile, in questo caso, supera abbondantemente la tonnellata.
Autonomia
Capacità serbatoi nella media, perfettamente equilibrata tra carico e scarico. Autonomia elettrica fornita da batteria AGM da 80Ah, possibilità di seconda e di terza batteria. Ottima la scelta dell’illuminazione a led. Da notare, nella lista degli accessori, la possibilità di richiedere il caricabatterie potenziato, l’impianto a tetto con due pannelli solari da 85W e la pila a celle di combustibile EFOY Comfort direttamente installati durante la costruzione.
Facilità di manutenzione
Buona accessibilità agli organi meccanici, meccanismo di sostegno cofano motore migliorabile. Impiantistica idrica ben disposta e di facile accesso, elettrica interna al doppio pavimento.
Rapporto prezzo/prestazioni
Veicolo completamente personalizzabile in base alle esigenze, alla patente e al budget dell’acquirente. Può competere sia nella fascia alta del mercato che in quella super alta con uguale disinvoltura grazie a una notevole maturità progettuale e realizzativa. Da ordinare dopo una attenta valutazione degli accessori e delle tantissime possibilità di configurazione che è in grado di offrire.

Legenda

Inadeguato
Da migliorare
Adeguato alla classe di costo
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori
Eccellente, difficile trovare di meglio

Ci ha particolarmente convinto…

La scocca autoportante è sicuramente una delle migliori disponibili oggi sul mercato. Frutto di oltre 30 anni di evoluzioni, sfrutta il concetto di box antitorsione per offrire altissimi valore i di resistenza meccanica e di coibentazione unendoli a una straordinaria silenziosità in marcia. Merito sicuramente della rigidità della struttura, che non demanda nulla al mobilio interno, dei materiali di cui è composta, completamente privi di legno a garanzia di una durata pressoché illimitata, ma anche di una costante ricerca di affinamento dei dettagli e delle rifiniture che appaiono raramente fini a se stesse quanto piuttosto sintomi di una evoluzione costruttiva interessata da un continuo progresso. La lucentezza delle pareti, davvero prossima a quelle di un’automobile, contribuisce a slanciare l’aspetto di un veicolo che rimane piuttosto classico anche se non privo di un certo carattere. Sempre per ciò che concerne la scocca, ottima la scelta di optare per il tetto in vetroresina antigrandine.

La costruzione è come ci si aspetta da un veicolo Niesmann+Bischoff: accurata e professionale anche nei punti più nascosti all’occhio. Dalla traversina del telaio AL-KO posteriore, verniciata in nero, alla precisione delle sigillature e dell’applicazione di grafica e accessori, tutto appare come dovrebbe sempre essere. Aiuta molto, certo, l’utilizzo di componentistica di prima qualità (portelli, finestre, oblò, la stessa porta Tegos con serratura elettrificata), ma anche le parti solitamente più difficili da trattare (vedi bandelle o calate) sono sempre esemplari. La meccanica di base, che conserva in toto i lamierati originali a garanzia di robustezza e rigidità, è ottimamente inserita nell’allestimento, sia esternamente, con adeguate aerazioni per il propulsore, cofano motore ben dimensionato, visibilità esemplare sia tramite parabrezza e cristalli laterali che tramite specchi retrovisori, sia internamente, dove la qualità e la precisione di sovracruscotto e appendici laterali trasmettono immediatamente un senso di estrema cura e attenzione durante la realizzazione. Il tutto senza che, a livello di design, ci siano particolari fughe in avanti: un insieme improntato all’offrire ottime volumetrie interne e un aspetto esterno da piccolo bus granturismo. Ben equibrato e ampiamente personalizzabile, dalla vernice esterna alla grafica, proprio come un’automobile.

La concezione del doppio pavimento è ideale, con serbatoi dell’acqua in polipropilene posizionati centralmente per un perfetto bilanciamento dei carichi, diversi vani di stivaggio, impiantistica ben disposta e di facile accesso. Sempre per ciò che concerne l’impianto idrico, la scelta di riunirne le principali componenti in un vano dedicato è comoda sia nell’utilizzo che in caso di eventuale manutenzione. Pratici i rubinetti di scarico orientabili e con comandi facili da raggiungere. Discorso analogo per l’impianto elettrico, che pur non avendo le principali componenti riunite nel sempre più diffuso vano tecnico posteriore, è ugualmente ben fatto, molto ben protetto e ben dimensionato rispetto al veicolo. Ottima la scelta dell’illuminazione interamente a led, decisamente potenziata rispetto allo scorso anno, efficiente e parca nei consumi.

Il design del mobilio, completamente rivisto negli accostamenti cromatici, è moderno, funzionale e personale. Semplicemente bello è il trattamento dell’essenza del legno, con l’alternanza tra venature lucide e opache. Il tutto senza mai dimenticare una grandissima cura dei dettagli. I mobili sono estremamente ben concepiti e realizzati, sia per ciò che concerne le soluzioni anticondensa, sia per le componenti meccaniche impiegate e per la facilità di sfruttamento degli spazi di stivaggio, tutti con mensole riposizionabili a piacere e componenti meccaniche di prima qualità. Bello il piano cucina in vetroresina pigmentata, così come la MediaTower all’ingresso, pratica come spazio di stivaggio e che consente una collocazione molto felice degli impianti di home entertainment di bordo. Elegante, poi, la possibilità di optare per rivestimenti impiallicciati in vera ardesia, nera o verde. Molto interessante e di tendenza sono poi le applicazioni di illuminotecnica Green Grass: disponibili in opzione, arredano e illuminano la parte posteriore dell’abitacolo, personalizzandone lo stile e avvicinando ancora una volta la sensazione di comfort domestico.

Il living anteriore, seppure non tra i più ampi, è in ogni caso abbastanza comodo e fruibile: da manuale il sistema di ampliamento del tavolo, peraltro disponibile con tre diverse tipologie di piano. Ergonomiche e molto eleganti le nuovissime cuscinerie componibili e intercambiabili secondo i gusti o il mood del momento: il tutto in pochi secondi, sostituendo i cuscini. Particolare e interessante è poi la cassapanca laterale sinistra, amovibile nel caso di equipaggio al completo ma veramente pratica e facile da maneggiare. Ottimi i letti, con reti Froli e materassi in schiuma fredda di alto spessore (14 e 13 cm), regolari nelle dimensioni e con un allestimento molto curato.

Un plauso particolare merita poi lo sviluppo della zona toilette: se a un primo approssimativo contatto la soluzione del wc a scomparsa nella doccia può apparire quanto meno inconsueta, dopo un’analisi più approfondita il giudizio non può che essere positivo. I motivi sono semplici: su un veicolo da meno di sette metri di lunghezza si riesce a creare una toilette/dressing room di dimensioni solitamente appannaggio di veicoli ben più grandi, con un elegante e fruibile mobile lavabo esterno e una doccia che ricorda da vicino quella Wellness del Flair, senza dimenticare un locale wc completamente separato grazie alla porta multifunzione con doppia possibilità di battuta. Il meccanismo di movimentazione del wc è stabile e ben congegnato, e il suo utilizzo è comodo anche per persone di corporatura robusta.

Lo stivaggio è ben organizzato e abbondante rispetto all’equipaggio/tipo, con tanti pensili a disposizione, un armadio guardaroba sfruttabile a tutta altezza e la possibilità di utilizzare anche due delle tre cassapanche anteriori. La portata del garage posteriore, poi, è ben superiore alla media. Proprio in questo vano, attenzione solo, durante il carico, al rientro del mobile wc.

Un ultimo plauso va infine all’ampia possibilità di personalizzazione del veicolo, praticamente infinita, che permette a ogni cliente di cucirsi addosso l’Arto che più gli piace e che risponde maggiormente alle proprie esigenze e possibilità. A disposizione, infatti, ci sono tre motorizzazioni (da 130 a 177 c), due telai (Light e Heavy), un numero illimitato di vernici esterne opzionali, quattro diverse grafiche, oltre 500 varianti per l’interno, con possibilità di scelta del colore delle ante dei pensili, laccate chiare o tinta legno, dei rivestimenti di MediaTower e toilette, nature, ardesia nera o ardesia verde, due possibilità di rivestimento per le testate posteriori (nature o Green Grass), tre possibilità per la base delle cuscinerie, due forme per gli schienali, possibilità di optare per ogni soluzione tra una decina di rivestimenti in tessuto, microfibra o vera pelle, tre tipologie di riscaldamento (Truma Combi, Truma Combi E o Alde), due o quattro posti letto (con o senza basculante anteriore), uno o due accessi (con o senza porta cabina), senza contare infine tutti gli accessori individuali e disponibili nel catalogo Niesmann+Bischoff. Un’offerta che, obiettivamente, ha pochi pari sul mercato e che somiglia molto, ancora una volta, a quella di una moderna auto di lusso.

Riteniamo migliorabile…

La scelta di adottare un passo di lunghezza limitata (363 cm) a fronte dei sette metri di lunghezza complessiva obbliga a uno sbalzo posteriore decisamente pronunciato e vicino al limite massimo previsto dalle vigenti normative: se da un punto di vista tecnico ciò permette al contempo di ridurre il diametro di svolta e di massimizzare lo spazio decassato da investire per la realizzazione del classico garage passante, dall’altra rischia di diminuire il grip e la motricità delle ruote di trazione anteriori.

La dotazione di serie è piuttosto limitata: questo, se da un lato permette un’ampia personalizzazione del veicolo, dall’altra rischia di portare il prezzo di acquisto e il peso in ordine di marcia lontani dai valori iniziali. Alcuni accessori meriterebbero di essere proposti di serie, sia per quanto riguarda la meccanica di base, sia per ciò che concerne la cellula abitativa. Tra questi figurano la seconda finestra a servizio del matrimoniale posteriore, l’oblò termostatico con elettroventola per il blocco cucina, la pedana in legno a servizio del locale doccia/wc, lo scambiatore automatico delle bombole del gas Truma Duocontrol CS e alcuni dispositivi ormai irrinunciabili per il comfort e la sicurezza in viaggio come doppio airbag e climatizzatore.

Per ciò che concerne la cabina di guida, il grado di rifinitura è sempre esemplare: l’unico appunto riguarda il sistema di mantenimento in posizione aperta del cofano motore, la classica asta a puntello, non proprio tra i più pratici o moderni. Sempre all’esterno del veicolo, in corrispondenza dei gradini di ingresso, l’interruzione a livello delle bandelle per agevolare la fuoriuscita dei gradini di salita è piuttosto vistosa e meriterebbe un carter di chiusura. La parete posteriore, inoltre, appare un po’ troppo spoglia rispetto alle credenziali del veicolo e al design complessivo dello stesso.

All’interno, lo sviluppo del living anteriore meriterebbe qualche centimetro in più: occorre fare un po’ di attenzione, infatti, alla distanza tra seduta del divano frontemarcia e gamba del tavolo, non eccessiva. In questo ambiente, poi, si avverte la mancanza di una finestra laterale destra. Alcuni spazi di stivaggio interni al doppio pavimento, peraltro anche molto ampi, non sono sempre facilissimi da sfruttare e da raggiungere: ciò vale in particolare per il maxi vano centrale, collocato di fronte all’ingresso, il cui sviluppo avviene in gran parte sotto al blocco cucina.

Il letto basculante soffre della mancanza della tenda di separazione verso l’abitacolo, mentre lo spot led a lui dedicato potrebbe essere posizionato meglio, specie se a usare il letto saranno due persone. In questo caso occorrerà prestare attenzione anche alla larghezza del letto, corretta ma non eccessiva.

Un discorso particolare riguarda poi la portata utile e i relativi valori di massa complessiva a pieno carico: inutile negare che la tipologia del veicolo, la ricchezza di dotazioni e la qualità dei materiali utilizzati facciano una certa fatica a convivere con gli attuali limiti previsti per la patente B. L’esemplare provato, dotato del telaio maggiorato (Ducato 40 H), del motore più prestazionale, il 3.0 da 177 cv e di alcuni accessori a nostro modo di vedere assolutamente irrinunciabili (tra questi i Pack Liner e Comfort, ma anche doppio airbag, climatizzatore, Tempomat, Duocontrol, tavolo estensibile e zanzariera per la porta di ingresso, arriva a 3333 kg: un valore non certo contenuto ma che riflette obiettivamente la costruzione del veicolo, non votata al risparmio ma al massimo comfort e alla ricercatezza. Ma un valore che, attingendo ad alcuni optional molto gettonati e solitamente presenti su di un veicolo di lusso, può salire ancora: il riscaldamento a convettori Alde, comprensivo di scambiatore e preriscaldatore (26 kg), l’antenna satellitare automatica con decoder Oyster 85 (25 kg), la veranda (40 kg), una finestra supplementare per il letto posteriore e l’oblò con elettroventola per la cucina (per complessivi 10 kg). Si fa presto, quindi, a raggiungere i 3434 kg, valore che obbliga senza alcun dubbio a ricorrere all’omologazione a 4500 kg e guida con patente C. Per chi desidera acquistare l’Arto 66L e omologarlo a 3500 kg non resta quindi che scegliere con molta oculatezza i pacchetti di accessori: oltre agli irrinunciabili Liner e Comfort (64 kg) qualche valutazione andrà fatta sulla meccanica di base: rinunciando infatti al telaio Heavy (40 kg) e optando per il più tranquillo (ma sempre assolutamente brillante) motore 2.3 Multiet TGV da 148 cv si possono infatti risparmiare ben 90 kg, a tutto vantaggio della portata utile. A ognuno, quindi, il compito di trovare il giusto compromesso tra necessità, possibilità e pesi.

In conclusione

Integrale di alto livello pensato per una clientela competente ed esigente, il nuovo Arto 66L si posiziona a cavallo tra il più compatto Arto 64GL e il più grande Arto 74L contenendo la lunghezza complessiva entro i 7 metri e rappresentando l’anello di congiunzione ideale tra questi due modelli che, a conti fatti, rappresentano i suoi più agguerriti competitors. Il primo, appena più compatto (solo 10 cm di lunghezza in meno) è però più votato alla coppia grazie al living anteriore trasversale e agli ampi spazi interni dati dallo sviluppo lineare del blocco cucina che, però, deve rinunciare all’ormai sempre più richiesto maxi frigorifero. Il secondo, decisamente più grande, sfiora i 7 metri e mezzo, è conducibile unicamente con patente C grazie alla massa complessiva a pieno carico di 4500 kg e rappresenta la soluzione ideale per la famiglia di quattro persone. Ampi spazi interni, toilette Wellness, servizi ampi e ben fruibili, stivaggio ampio e ben organizzato: non manca nulla. Dovendo fare una sintesi tra i modelli 64GL e 74L, ecco allora che nasce l’Arto 66L: poco più grande del “fratello minore”, ma capace di declinare la stessa pianta del “fratello maggiore”, completa l’ampio catalogo della serie Arto andando a presidiare la combattutissima fascia degli integrali da sette metri potendo confrontarsi sia con i veicoli di fascia alta che con i più ricchi Premium. Oltre, infatti, a possedere una eccellente tecnica costruttiva e una personalità evidente tanto negli esterni quanto soprattuto nei nuovi interni, il 66L, così come tutti gli Arto MY 2013 può giocare senza alcun problema la carta della massima personalizzazione possibile. Tecnica, stilistica, estetica, accessoristica: l’intero veicolo può essere upgradato secondo le esigenze, i gusti e le possibilità dell’acquirente che ha a disposizione oltre 500 possibili soluzioni per creare il veicolo più confacente ai propri desideri. Il tutto senza snaturare mai il carattere di un motorhome che nasce non tanto per essere esclusivo, per apparire o per stupire, ma per convincere dopo un’attenta analisi delle tante raffinatezze che è capace di proporre sotto un vestito forse fin troppo serio e professionale.

Originale nella pianta interna, che reinterpreta la disposizione oggi più diffusa scegliendo di dedicare estrema attenzione e spazio alla zona servizi, il nuovo Arto 66 L è un motorhome realmente in grado di ospitare senza problemi anche quattro persone: certo, le dimensioni del living non sono proprio esuberanti, ma il bilanciamento tra gli spazi dedicati a ciascun ambiente è più che soddisfacente. Un integrale, quindi, che coniuga comodità e agilità, offrendosi ai propri potenziali acquirenti come valida alternativa a motorhome di dimensioni maggiori senza rinunciare a dotazioni, prestigio o comfort. Un motorhome che non si acquista per caso ma che va scoperto, scegliendo di dedicare il giusto tempo all’analisi delle soluzioni tecniche e costruttive proposte e, allo stesso modo, a una attenta valutazione delle infinite possibilità di personalizzazione possibili. Questo aspetto, davvero poco usuale nelle proporzioni in cui è offerto nel catalogo Niesmann+Bischoff, rappresenta un ulteriore plus di questo allestimento, consentendo a ogni cliente di ottenere il veicolo più corrispondente alle proprie esigenze, possibilità e desideri, magari tenendo d’occhio, al contempo, il prezzo di listino e la massa in ordine di marcia che possono variare anche significativamente in base alle richieste avanzate.

Riferimenti e contatti del costruttore

Niesmann+Bischoff GmbH
Clou Straße 1 – 56751 Polch – Deutschland
Tel. +49 26 54 93 30 – Fax +49 26 54 93 31 00 – E-mail: info@niesmann-bischoff.com
www.niesmann-bischoff.com

Fotogallery

Si ringrazia per la gentile collaborazione I Ropa Center
Via Vaccaro 11 –  40132 Bologna
Tel. 051 56 15 54 – Fax 051 56 97 54 – E-mail: ropa@ropa.it
www.ropa.it

Michel

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