November 20, 2024

Tra tutte le innumerevoli componenti che concorrono a “formare” un camper, ve ne sono alcune quasi inosservate e scontate, ma importantissime ai fini delle fruibilità. Tra queste, senza dubbio sono da annoverare le varie aperture, porte, portelli, portelloni; tutto ciò, insomma, che permette di salire a bordo o usufruire di spazi e gavoni. Dietro queste parti così essenziali c’è abilità e tecnologia, ricerca continua e sperimentazione: un simbolo di tutto questo è la Metallarte, una realtà tutta italiana che serve alcuni tra i più importanti costruttori europei.
L’Azienda toscana è specialista nella realizzazione di porte cellula e portelloni per gavoni e vani di carico che produce ed esporta ormai in tutto il mondo: al vasto bacino di utenza continentale, infatti, si sono recentemente aggiunti i filoni produttivi per paesi dove il turismo in camper è già consolidato – anche se sviluppato in modo particolare – come l’Australia e il Giappone, e altri dove il settore, ancora molto giovane, è comunque in fermento e in crescita esponenziale, come la Cina.
Il processo produttivo prevede la realizzazione sia delle cornici esterne e interne sia dei pannelli, prodotti direttamente dalla Metallarte o forniti dalle Case costruttrici. In entrambi i casi, l’assemblaggio avviene in speciali stazioni dove l’abilità umana ai massimi livelli si fonde in modo esemplare con l’alta tecnologia: se, infatti, le moderne macchine a controllo numerico sanno fare benissimo la loro parte, è poi l’intervento di esperti artigiani a definire, con cura e precisione, il tocco finale per manufatti che, una volta installati, devono garantire tenuta e sicurezza.


Tutta questa raffinatezza si esplica al meglio e ha la sua maggiore realizzazione nelle porte cellula, “pezzi” delicati che possono determinare in modo significativo il livello di comfort a bordo. E qui la precisione non è una opzione: anche una piccola tolleranza finisce per trasformarsi in mille problemi. Ecco perché, dopo che una macchina ha conformato con massima precisione i profilati che andranno a costituire i telai esterni e interni, un’altra tratta quelli della porta vera e propria con la stesura di una particolare guarnizione di tenuta che accoglierà – dopo un altro sapiente “tocco” di finitura da parte di alcuni “Giotto della meccanica”, capaci di stendere i sigillanti con un’abilità e una precisione impressionati – il pannello vero e proprio, messo in opera tramite una macchia a vuoto d’aria e fissato con particolari rivettature espressamente progettate e realizzate.

A questo punto, sono installate le cerniere (altro delicato componete destinato a garantire fluidità e affidabilità nel tempo che Metallarte produce in proprio), le serrature di chiusura (una o due secondo il modello), se il modello la prevede anche la finestratura e, infine, il pannello interno, più o meno attrezzato: è soprattutto a questo punto che, vedendo il prodotto finito, imballato e pronto per essere spedito, si riesce facilmente a “riconoscere” le porte in dotazione ad alcuni tra i più famosi produttori italiani ed europei.

Con lo stesso procedimento, adattato ovviamente alla tipologia, Metallarte produce portelli di varie dimensioni, da quelli ampi dedicati a sigillare i gavoni garage a quelli più piccoli per vani di stivaggio e portabombole.

Metallarte conta su 28 dipendenti, tutti altamente specializzati e dalla lunga esperienza specifica, che operano in due unità produttive per un totale di 3600 mq coperti.

Forte del “know-how” maturato nel settore dei veicoli ricreazionali, ha recentemente espanso il suo raggio ai settori della nautica e del fotovoltaico; proprio l’ecologica energia del sole, tra l’altro, fornisce supporto nell’alimentazione elettrica dei poli produttivi, certificando Mettallarte come un’entità produttiva altamente eco-compatibile, secondo i più moderni e attuali dettami.

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Beppe Finello

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