December 18, 2024

Il nostro giudizio
Costruzione
Meccanica di base
Fiat Ducato 35L con ribassato Camping-Car Special e passo da 380 cm.
Sicurezza
Di serie ABS, EBD e airbag lato guida. Opzionali airbag passeggero, cruise control e ESP comprensivo di TractionPlus e Hill Holder.
Volumetria e masse
Passo lungo, sbalzo posteriore molto contenuto, larghezza identica a quella del furgone Fiat, profilo anteriore aerodinamico.
Scocca e materiali
Monoscocca in vetroresina a doppio guscio coibentata con poliuretano espanso, porte e portelli stampati direttamente in vetroresina con cerniere di ultima generazione a scomparsa, serrature automobilistiche con comando elettrificato e centralizzato.
Assemblaggio e rifiniture
Unione con la cabina perfetta grazie alla resinatura, nessuna giuntura visibile.
Componentistica
Porta di ingresso e portelli realizzati in vetroresina senza l’utilizzo di cornici. Cerniere a scomparsa, serrature di qualità automotive. Finestre ultrapiatte Dometic S7, Sky View e oblò a tetto Dometic.
Impianto idrico
Marcata disparità tra la capacità del serbatoio dell’acqua potabile e quello del recupero, piuttosto piccolo. Componenti di qualità, peccato per la scelta di canalizzare all’esterno alcune condutture dell’acqua potabile e di fornire solo in optional il riscaldamento e la coibentazione del serbatoio di recupero.
Impianto elettrico
Batteria supplementare fornita di serie, componentistica CBE di ultima generazione, illuminazione interamente a led. Buona la disponibilità di prese elettriche all’interno del veicolo. Cavi elettrici in canalina, scatole di derivazione di qualità domestica.
Gas
Vano un po’ alto da terra ma ben realizzato e pensato per contenere una bombola da 10kg e una da 5kg. Riduttore di pressione GOK, tubi in acciaio, 3 rubinetti sezionatori.
Riscaldamento
Di serie, il compatto Webasto AirTop 2000 appare adeguato ma non certo sovradimensionato rispetto alla cubatura del veicolo. Ottima la possibilità di poter richiedere l’installazione del più potente AirTopEvo 3900 o direttamente del DualTop che, integrando anche il boiler, porta positivi benefici per ciò che riguarda potenza e autonomia.
Mobilio e arredamento
Mobili moderni e di tendenza, originali negli accostamenti, abbinano piacevolmente bordi in massello e laminati. Forme morbide, cerniere di qualità domestica, pareti interne rivestite e imbottite, alcune componenti stampate direttamente in vetroresina.
Cuscini, materassi e tappezzeria
Due forme di cuscinerie per il living, due rivestimenti di serie e sei opzionali per una grande possibilità di personalizzazione degli interni. Reti a doghe e materassi in MemoryFoam per i letti sempre pronti.
In viaggio
Facilità di guida
Agile e maneggevole sia durante la guida che nelle manovre. Eccellenti la silenziosità e la stabilità in marcia.
Comodità dei posti a sedere
Poltrone anteriori regolabili e con braccioli, divano frontemarcia del living non larghissimo per due persone, anche se confortevole grazie allo schienale ergonomico e ai poggiatesta. Migliorabile il sistema adottato per il fissaggio di questi ultimi.
Panoramicità
Più che buona grazie alla complanarità tra living e cabina di guida che permette un’agevole visione frontale anche per chi viaggia dietro. Le finestre di living e cucina quasi simmetriche consentono una notevole visuale laterale.
Climatizzazione
Il climatizzatore cabina non fa parte della dotazione di serie. In inverno, il riscaldamento Webasto è tranquillamente utilizzabile anche in marcia.
In sosta
Living
Semidinette compatta ma molto ben allestita. Panoramica, luminosa, accogliente e confortevole, sfrutta bene le possibilità offerte dal tavolo traslabile e ampliabile riuscendo a ospitare tranquillamente le quattro persone previste in sede di omologazione.
Letti
Matrimoniale posteriore di dimensioni nella media, allestimento curato, materasso di qualità e rete a doghe. Il basculante anteriore, almeno in questo primissimo prototipo, è migliorabile in alcuni dettagli: il costruttore comunica di essere al lavoro per migliorarne il comfort e la facilità di sfruttamento.
In cucina
Considerando che il CitySuite ha le stesse dimensioni del classico furgone Fiat, il blocco cucina è realmente impressionante: ben allestito, luminoso, funzionale e ricco di possibilità di stivaggio (specie nella parte inferiore), offre tutto ciò che serve ed è ulteriormente integrabile con la cappa aspirante, offerta in opzione.
Toilette
Ben organizzata e fruibile, adotta un pregevole arredamento misto laminato/vetroresina. Comodo il lavabo, più che buona la disponibilità di spazi di stivaggio. Meno bene l’accesso, con porta un po’ troppo bassa. Ambiente, ancora una volta, ampio e luminoso.
Doccia
E’ ricavata all’interno della toilette, ne sfrutta logicamente il pavimento (in vetroresina) e lo scarico (peraltro maggiorato). Sul prototipo oggetto di questo CamperOnTest, la tenda di separazione non era ancora stata montata.
Disimpegni e circolazione nell’abitacolo
Tenendo in debita considerazione il fatto che la larghezza complessiva è contenuta a 205 cm, la facilità di circolazione nell’abitacolo appare realmente sorprendente, frutto di un accurato studio dimensionale e di un arredamento ergonomico, privo di spigoli e capace di sfruttare molto bene gli spazi a disposizione.
Capacità di stivaggio
Buona in relazione alle esigenze dell’equipaggio tipo. I pensili non sono tra i più capienti, ma i cassetti nel vano di carico e la cassapanca nel living permettono di recuperare ampi spazi utili allo stivaggio.
Gavoni e garage
Il vano di carico posteriore è abbastanza ampio, regolare e ben accessibile, specie dall’esterno, grazie al portello automobilistico. Convincono meno l’assenza di una paratia di separazione rispetto all’abitacolo e dei classici ganci di fissaggio del carico.
Gestione del veicolo
Capacità di carico e portata utile
La versione base assicura un margine particolarmente ampio, con circa 8 quintali utili a disposizione. Anche richiedendo il letto basculante e attingendo al (vasto) catalogo degli accessori, il margine utile rimane sempre confortante.
Autonomia
L’autonomia idrica è nella media della tipologia, con 100 litri di acqua potabile, mentre lascia qualche perplessità la capacità di soli 50 litri del serbatoio di recupero. Decisamente meglio l’autonomia elettrica, con batteria supplementare di buon amperaggio, componentistica di qualità e illuminazione a led. Abbastanza bene anche per ciò che concerne il gas, specie per coloro che richiederanno il veicolo con riscaldamento e boiler Webasto DualTop a gasolio.
Facilità di manutenzione
Accessibilità organi meccanici originale. Impiantistica elettrica raggruppata e facilmente raggiungibile, riscaldamento a gasolio installato nel sottoscocca. Accessibili dal vano di carico pompa dell’acqua e boiler: quest’ultimo, sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest, vanta un pannello di comando in posizione davvero poco felice.
Rapporto prezzo/prestazioni
Le dimensioni sono esattamente quelle del furgone Fiat, ma ricercatezza, coibentazione, eleganza e spazi interni sono decisamente superiori e molto vicini a quelli delle altre realizzazioni di casa Wingamm. Lo sfruttamento degli spazi interni è veramente vicino a essere ottimale e il CitySuite stupisce per la fruibilità dei servizi e per la sensazione di ariosità che trasmette. La carrozzeria monoscocca in vetroresina, e le tante peculiarità di cui è portatrice (cerniere, portelli integrati, coibentazione, serrature elettrificate) richiedono costose lavorazioni che finiscono inevitabilmente per ripercuotersi sul prezzo di acquisto finale. Ampie possibilità di personalizzazione sia tecniche che stilistiche, ma attenzione ai prezzi che, complice una dotazione di serie non tra le più ampie, possono variare anche sensibilmente a seconda delle opzioni richieste.

Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e di quanto il mercato offre nello stesso momento e per la fascia di prezzo riferita al veicolo sotto esame.

Ci ha particolarmente convinto…

L’estetica è riuscita, filante, moderna e personale pur essendo piuttosto semplice nelle linee, specie quelle della fiancata. Il letto basculante, disponibile in opzione, si inserisce molto bene in un insieme compatto e ben proporzionato, dando carattere sia al frontale, che guadagna in dinamismo e in grinta grazie alla nervatura centrale coronata dall’inserimento del grande Sky View Dometic, sia sul laterale, che abbandona un andamento completamente lineare a favore di un piacevole doppio livello morbido e discreto. L’abbinamento con la meccanica di base, come tradizione Wingamm, è pressoché perfetto, con un’unione capace di integrare alla perfezione cabina di guida e scocca con una naturalezza davvero invidiabile, mantenendo la scalfatura centrale e riprendendo, almeno nella parte posteriore, un evidente family feeling con il Ducato furgone grazie all’adozione dei gruppi ottici Fiat. La scocca, estremamente automotive, è del tutto priva di giunzioni, sigillature o elementi di raccordo, realizzando un insieme estremamente filante e raffinato che affida il proprio aspetto a una sapiente lavorazione delle forme e non necessiterebbe quasi di grafica. Da manuale la realizzazione della scocca monolitica, di porte e sportelli, tutti stampati in vetroresina, l’impiego delle cerniere T.HI.R.D. completamente a scomparsa e il sistema Safety-Lock per la chiusura elettrificata e centralizzata di tutte le aperture di servizio: esattamente come accade su una moderna automobile.

L’abbinamento con la meccanica di base è ottimale, con un rapporto favorevole tra passo (lungo) e sbalzo posteriore (davvero contenuto) per il giusto mix tra maneggevolezza, agilità e stabilità. Le dimensioni contenute, inoltre, contribuiscono a garantire un ampio carico utile residuo. In viaggio, le eccellenti doti stradali appaiono subito evidenti: nessun rumore, nessun fruscio, niente beccheggi né rollii, ottimo smorzamento delle asperità e schiaffo laterale praticamente inesistente rendono il CitySuite un grande stradista, specie se lo si richiede con il motore più potente. Il 2.3 Multijet II 130 cv presente sul veicolo in prova rappresenta una sorta di compromesso tra il piccolo 2.0 Multijet II e i motori più prestazionali, ma un veicolo dallo eccezionalmente dinamico come questo merita di essere richiesto con motorizzazioni realmente in grado di fornire prestazioni in puro stile automobilistico garantendo al contempo il massimo piacere di guida come il 2.3 MJ TGV da 148 cv e il potente 3.0 da 177cv.

Gli interni sono originali, curati e luminosi: alternano superfici laminate a parti laccate e a componenti in legno massello, facendo coesistere design e funzionalità. L’ergonomia a bordo è assolutamente curata, con ambienti facili da gestire, da utilizzare e da vivere. La maggiore larghezza interna rispetto a un omologo furgonato garantita dalla monoscocca in vetroresina è evidente in ogni area del veicolo, dal living, realmente in grado di ospitare anche l’equipaggio al completo, ai servizi, con blocco cucina compatto ma esemplare nello sfruttamento degli spazi, completo e ricco di vani di stivaggio, alla toilette, ampia, regolare e ben allestita. Un discorso simile vale per il posteriore, con letto dotato di materasso in MemoryFoam adeguatamente supportato dalla rete a doghe, regolare nelle dimensioni e facile sfruttare specie se associato al meccanismo di regolazione elettrica dell’altezza. Le rifiniture interne sono sempre curate, con pareti e tetto imbottiti e rifiniti con rivestimenti lavabili utili a unire elegantemente cabina di guida e la cellula abitativa, ad accogliere il letto basculante in un ambiente curato e accogliente, e ad accrescere ulteriormente la percezione di un ambiente raffinato e allestito con cura. Da segnalare, ancora una volta, è la qualità del mobilio, proposto in essenza Vintage Wood e caratterizzato dall’adozione di componenti meccaniche di qualità domestica, così come la qualità della componentistica, con impianto elettrico in canalina, scatole stagne di derivazione, trasformatore e pannello di comando CBE di ultima generazione, impianto di illuminazione a led semplice ed efficace, rubinetterie in metallo cromato, pilette di scarico in acciaio inox, di diametro maggiorato e spesso corredate da sifoni o soluzioni che ne simulano la presenza evitando l’ingresso di odori poco gradevoli dal serbatoio di recupero.

La possibilità di personalizzazione, infine, è pressoché totale: Wingamm offre infatti il CitySuite in abbinamento a quattro diversi propulsori (da 115 a 177 cv) di cui i tre più potenti abbinabili anche al cambio automatizzato Comfort-Matic, dieci diverse colorazioni esterne (tutte quelle offerte dal catalogo Fiat), otto diverse stoffe interne (due di serie e altre sei ottenibili con sovrapprezzo) e la possibilità di scegliere se richiedere o meno il letto basculante anteriore longitudinale, da sempre vera peculiarità, insieme alla monoscocca, dei veicoli Wingamm (accessorio richiedibile solo in sede di ordine poiché la sua presenza richiede la modifica dello stampo frontale del cupolino e l’inserimento dello Sky View Dometic) e il letto posteriore a regolazione elettrica che accresce sensibilmente la facilità di sfruttamento del vano di carico posteriore. Allo stesso modo, il committente può intervenire migliorando l’autonomia elettrica, la potenza e la composizione dell’impianto di riscaldamento e intervenire nella scelta di accessori e optional installati direttamente durante la costruzione, sfruttando appieno le possibilità offerte da una costruzione artigianale attenta ai dettagli e capace, come in questo caso, di tracciare nuove strade.

Riteniamo migliorabile…

Il letto basculante, su questo primissimo prototipo, è perfettamente integrato al veicolo e beneficia, come da tradizione Wingamm, di ottime rifiniture e di un allestimento corretto. Alcuni aspetti, però, lasciano qualche perplessità: il letto, infatti, necessita, per essere utilizzato, di un sistema di allungamento che implica l’utilizzo di un materasso aggiuntivo (che durante il giorno può trovare collocazione sul letto posteriore) ma che obbliga ogni volta a disfare completamente il letto, non semplificandone l’utilizzo. In più, il basculante stesso si incunea letteralmente sotto al montante anteriore del Ducato, a circa venti centimetri dal bordo superiore del parabrezza, recuperando in questo modo la lunghezza utile complessiva di 190 cm. Occorrerà però rivederne e la lunghezza dei leveraggi, perché su questo primissimo esemplare, che ricordiamo, è il primissimo prototipo di CitySuite con basculante, la parte anteriore del letto, quella che facilmente andrà a ospitare la testa degli occupanti (data la presenza delle due luci di lettura e dello Sky-View panoramico Dometic), l’altezza utile è piuttosto risicata e non consente di sfruttare appieno la lunghezza del letto. Un problema, questo, facilmente risolvibile consentendo al letto stesso di scendere più in basso e, di conseguenza, di migliorare sensibilmente il cielo utile disponibile e la facilità di accesso. Data, poi, la vicinanza tra letto e parabrezza, con quest’ultimo elemento che per via della cabina in lamiera di acciaio non è sicuramente il punto più isolato del veicolo, è auspicabile rivedere la collocazione della testa degli occupanti del letto, ora rivolta verso l’anteriore del veicolo, verso il posteriore.

L’impianto idrico, su questo primo esemplare, adotta soluzioni poco convenzionali: il serbatoio dell’acqua potabile è infatti collocato nella zona posteriore destra del veicolo, sopra al passaruota, mentre la pompa dell’acqua si trova sul lato opposto, obbligando a una (lunga) tratta di tubazioni di collegamento tra i due che, alla fine, anche per via della differenza di altezza tra serbatoio e pompa, con quest’ultima collocata ben più in alto della cisterna e raggiunta dopo circa tre metri di tubazioni dal percorso poco lineare, rischia di incidere negativamente sulla portata di acqua fornibile alle varie utenze. Inoltre, l’attraversamento del veicolo avviene da parte delle tubazioni è esterno e anche se coibentato e riscaldato, non appare una soluzione capace di garantire la massima sicurezza anche in caso di freddo intenso. L’esemplare di CitySuite oggetto di questo CamperOnTest presenta la cassapanca del living interamente libera, aspetto che consentirebbe una facile collocazione in questo ambiente del serbatoio dell’acqua potabile e della relativa pompa in un unico locale, evitando ogni tratta esterna e collocando il tutto decisamente più vicino alle utenze di cucina e toilette, aspetto che ne massimizzerebbe le prestazioni. Sempre per ciò che concerne l’impianto idrico, si registra una forte disparità tra le capacità dei serbatoi dell’acqua potabile (100 litri) e di quello di recupero (50 litri): quest’ultimo, collocato sotto al pianale, di serie non è né coibentato né riscaldato (entrambe disponibili in opzione, 532 Euro). La sua collocazione nella parte centrale/destra del sottotelaio Fiat, inoltre, autorizzerebbe senza alcun problema l’inserimento di un serbatoio di dimensioni ben maggiori, in grado di pareggiare l’autonomia fornita dal serbatoio dell’acqua potabile.

Di serie, il riscaldamento è affidato a un compatto Webasto AirTop 2000 da 2 kW di potenza: in grado di generare un flusso massimo di 93 metri cubi di aria all’ora e di distribuirla tramite una canalizzazione di quattro bocchette, appare una scelta poco incline ad affrontare temperature particolarmente impegnative. Decisamente più equilibrata e in linea con lo standing del veicolo e con le (tante) possibilità che è in grado di offrire, appare il riscaldamento affidato al più potente Webasto AirTopEvo 3900 (3.9kW di output massimo e 136 metri cubi/ora, 457 Euro), mentre la soluzione ideale è rappresentata dall’adozione del potente e compatto Webasto DualTop Evo 6 (1537 Euro), che racchiudendo all’interno di un unico apparecchio il riscaldamento (6kW, 230 metri cubi/ora) e il boiler (11 litri) offre oltre a garantire il perfetto clima a bordo in qualsiasi condizione consente di liberare lo spazio interno occupato dal classico boiler a gas e di aumentare l’autonomia a bordo del veicolo. Tornando al veicolo provato, il pannello di comando del boiler è collocato in posizione scomoda da raggiungere e poco protetta da eventuali urti di oggetti stivati nel vano di carico. Questo, sempre su questo primissimo esemplare, non è separato (o separabile dal resto dell’abitacolo) e non è provvisto di sistemi in grado di facilitare l’arresto di eventuali oggetti caricati.

Un ultimo appunto riguarda la dotazione di serie: il CitySuite infatti beneficia di un equipaggiamento standard piuttosto minimale che se da un lato permette a ogni committente di ampliare sensibilmente le possibilità di personalizzazione, dall’altro rischia di portare il prezzo finale abbastanza lontano rispetto a quello iniziale. Su un veicolo artigianale e di fattura esclusiva e ricercata come questo, infatti, alcune dotazioni ormai “imprescindibili” meriterebbero di essere proposte di serie. E’ il caso, per ciò che concerne la meccanica di base, del doppio airbag anteriore (302 Euro), del climatizzatore manuale (1331 Euro), del paraurti anteriore in tinta (223 Euro), degli specchi retrovisori elettrici (229 Euro), del sistema di controllo della stabilità ESP comprensivo di TractionPlus e Hill-Holder (544 Euro), ma anche dei braccioli per le poltrone (181 Euro), elementi essenziali in un veicolo dalle eccellenti doti stradali che si propone come ideale sostituto di una classica monovolume. Il discorso continua poi con la cellula abitativa, dove il letto posteriore regolabile in altezza, indiscutibile plus di questo allestimento, è solo opzionale (2032 Euro) mentre il letto basculante anteriore, a causa delle importanti modifiche alla scocca che intervengono direttamente durante la costruzione (che sfrutta appositi stampi anteriori), comporta un sovrapprezzo piuttosto importante (4573 Euro). Ancora optional sono poi il gradino elettrico (447 Euro), la cappa aspirante (350 Euro), il riscaldamento e la coibentazione del serbatoio di recupero (532 Euro), mentre si segnala l’assenza di una tenda a giro in cabina di guida in grado di fornire la necessaria privacy una volta in sosta.

Michel

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