November 9, 2024

La meccanica

Come il resto della gamma, il McLouis Mc4 73 sfrutta la meccanica di base del Fiat Ducato 35L con telaio ribassato CCS. Si tratta della versione caratterizzata, oltre che dalla carreggiata posteriore allargata a 1980 mm, dalla struttura con longheroni singoli, senza l’aggiunta di quelli superiori. Questa soluzione – che di fatto permette ai costruttori di allestire scocche con doppio pavimento oppure, come in questo caso, con pavimento ribassato – è ottimale nel caso di veicoli con letto basculante perché fa “recuperare” centimetri preziosi di sviluppo interno senza dover per forza eccedere nell’altezza esterna totale.

La base torinese è disponibile con le motorizzazioni da 2 litri/115 CV e con le due versioni del 2,3 litri, da 130 e 148 cavalli, queste ultime con cambio a sei marce manuale (cinque per il 115 CV) oppure, in opzione con il robotizzato ComfortMatic. La configurazione utilizzata è quella con il passo da 4035 mm che determina, su una lunghezza totale di 738 cm uno sbalzo posteriore di 2397 mm, pari al 59,4% del passo; lo sbalzo anteriore, tipico del Fiat Ducato, è di 948 mm. L’altezza da terra anteriore è di 27 cm, quella posteriore, misurata al centro del paraurti, è di 43 cm. La larghezza totale si assesta sui 235 cm, mentre l’altezza “fuori tutto” è di 287 cm a fronte di un’altezza interna variabile tra 196 cm della zona living sotto il basculante, ai 212 cm della zona centrale e ai 193 massimi della parte posteriore (rialzata da un gradino) che scendono a 191 all’altezza della parete di coda.

La scocca

L’elemento più significativo della costruzione è rappresentato dalle pareti realizzate con il sistema SEA (acronimo di System Evolution Assembly), introdotto nella scorsa stagione e ora caratteristico di tutta la produzione McLouis, compresi i veicoli delle gamma Glamys e Mc2. La costruzione prevede un rivestimento esterno in vetroresina da 1,8 mm di spessore, coibentazione in styrofoam da 30 mm, rivestimento interno in vetroresina da 1,4 mm per un totale di 33,2 mm. Non è previsto scheletro interno, sostituito, nelle zone di assemblaggio di mobilio e componenti interne, da apposite griglie metalliche affogate tra isolante e strato interno in vetroresina.

Lo scheletro perimetrale, nella parte inferiore della parete, comprensivo della culla laterale del garage posteriore e dei contorni verticali della porta d’ingresso, presenta profili interni in una speciale resina bi-composta termoindurente, molto rigida, che offre una notevole stabilità termica e resistenza alle infiltrazioni. Il garage è sorretto da due traverse imbullonate lateralmente al telaio originale e conta su un pavimento con rivestimento esterno in vetroresina.

Le pareti sono collegate tramite avvitamento al pavimento, un sandwich da 70 mm di spessore con perimetro in legno massello imbullonato al telaio Fiat, composto da uno strato inferiore in multistrato fenolico trattato contro l’umidità, coibentazione in styropor da 58 mm e foglio interno di multistrato fenolico da 5 mm ricoperto da un tapiflex da 2 mm. Il tetto conta su rivestimento esterno in vetroresina antigrandine, intelaiatura perimetrale e centrale in legno, coibentazione in styropor da 27,5 mm e rivestimento interno in multistrato con rifinitura interna plastificata per un totale di 33 mm.
I profili di giunzione sono in alluminio da 40×50 mm; sulla parete posteriore, è applicato un angolare superiore in abs che ingloba anche la terza luce stop. Sempre in abs sono il paraurti posteriore, le colonne verticali con le luci posteriori, le bandelle laterali (alte 25 cm e con 2 mm di spessore), i raccordi tra cabina e cellula e il cupolino, realizzato in tre parti, con Sky-dome centrale.

Beppe Finello

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