November 25, 2024

L’esterno

Grazie al nuovo cupolino, dal design più moderno, maggiormente “presente” e meno scontato del precedente, la linea del McLouis Mc4, caratterizzata dall’andamento rastremato con profilo calante verso la parte posteriore, assume una più spiccata caratterizzazione che riesce piuttosto bene a dissimulare le dimensioni importanti della scocca. Il risultato è un veicolo gradevole, poco impattante visivamente, che “si fa guardare” con leggerezza, complici anche le grafiche poco invadenti che riescono a conferire ulteriore dinamicità all’insieme.

Nulla di eclatante dal punto di vista stilistico, ma un equilibrio generale fautore di un “look” gradevole, in particolare nella vista di tre quarti anteriore dove spiccano le carterature laterali di collegamento tra cabina e scocca fluide e ben raccordate anche al cupolino. A rendere ancora più leggero l’insieme, è il particolare design rientrante delle bandelle, ora di colore bianco, e i passaruota poco prominenti. Un po’ meno riuscito il posteriore, dove l’assenza di variazioni cromatiche tra pannelli scocca e strutture in abs conferisce un aspetto un po’ più anonimo, sottolineato dallo sviluppo limitato delle carterature deputate a contenere i gruppi ottici e dal design molto semplice del paraurti.

La finestratura prevede cinque elementi Polyplastic con apertura a compasso (con scuro/zanzariera avvolgibili), oltre al già citato Sky-dome frontale Plastoform da 90×80 cm (anch’esso dotato di scuro e zanzariera) e alla vetratura fissa della porta cellula. La dotazione di oblò prevede un Turbovent in zona cucina e un MidiHeki da 70×50 cm (opzionale e presente sul veicolo in test, di serie è previsto un semplice oblò a manovella 40x40cm) nella zona notte posteriore, oltre a un aeratore a fungo da 8 cm per la doccia.

La cabina di guida

È ancora il nuovo cupolino a ergersi come protagonista nella vista frontale, perché dotato di un design che si raccorda molto bene con le forme della cabina originale Fiat Ducato e permette una buona integrazione di quest’ultima nell’insieme.

Internamente, l’altezza maggiorata garantisce un’altezza utile di passaggio di ben 190 cm, a fronte del classico passaggio tra i sedili dotati di braccioli da 26 cm, con un dislivello tra cabina e abitacolo di 10 cm: un gradino sensibile ma che non pone grandi problemi di movimentazione.

A corredo e a servizio della zona guida sono i vani a giorno nel cupolino, costituiti da un vano frontale da 140/144x29x24 cm e da due laterali da 70/61x29x46/20 cm.

La dotazione prevede i sedili girevoli, i vetri elettrici, la chiusura centralizzata porte cabina, l’ABS e l’Airbag conducente. A questi, nei veicoli con motorizzazione 2,3 litri, si aggiungono di serie gli specchietti laterali regolabili e riscaldabili elettricamente, la predisposizione radio con altoparlanti in cabina e antenna integrata nello specchietto esterno destro e il sedile passeggero con braccioli. In opzione, sono disponibili il climatizzatore manuale e il “Safety Pack” comprensivo di ESP (il controllo elettronico della stabilità), Traction+ (comprendente il sistema antislittamento ASR evoluto tramite l’interazione con l’ESP) e l’Hill Holder, che facilita la partenza in salita tenendo bloccato il veicolo per un piccolo lasso di tempo una volta rilasciato il pedale del freno, permettendo così di evitare pericolosi arretramenti del veicolo.

Accessi e aperture di servizio

Il veicolo in test presenta la porta cellula opzionale della toscana Metallarte da 192×52 cm con doppia serratura di sicurezza, dotata di vetro fisso da 95/73x 31 cm, oscurante e controporta attrezzato in abs e zanzariera scorrevole a pacchetto: è una dotazione raccomandabile sia per superiore qualità sia per il fatto che offre una finestratura sul lato destro utile a passeggeri e guidatore. È servita da due gradini integrati in abs larghi 53, alti 13 e profondi, rispettivamente 23 e 17 cm che, partendo da una soglia posta a 30 cm dal suolo portano al livello del pavimento interno, a 58 cm da terra.

Sulla destra della porta cellula è ricavato il vano bombole per due elementi da 11/13 kg. Con soglia di accesso piuttosto bassa da terra (32 cm), è dotato di un semplice portello in abs da 56×39 cm. Nelle dimensioni interne di 65x32x71 cm ospita due staffe fermabombola con lacci e un riduttore di pressione Cavagna Group; l’aerazione è fornita da dieci fori nel fondo in acciaio zincato. Più indietro, sempre sulla fiancata destra, è collocato lo sportello della cassetta wc.

Il garage posteriore, adatto a ospitare delle biciclette, è servito da due portelloni simmetrici Metallarte da 105×90 cm con doppia serratura, dotati di un sistema di ritenuta a molla, efficace per mantenerli in posizione aperta, ma non tanto da impedire che, aprendosi violentemente, vadano a toccare la parete.

Il vano interno ha una soglia di accesso posta a 58 cm da terra e un’altezza massima di 110 cm (106 quella lasciata libera dalle due traverse in legno che sorreggono il soffitto) e una profondità massima di 111 cm, che si riduce a 100 alla base a causa delle due “spalle” laterali, quella anteriore da 3 e quella posteriore da 8 cm e alte entrambe 14 cm. Ha il fondo in laminato goffrato ed è dotato di illuminazione tramite una plafoniera alogena e riscaldamento con una bocchetta dedicata. Dal suo interno si accede, tramite un pannello scorrevole, al complesso Truma Combi e alla vavola “FrostControl” di scarico.

Sulla fiancata sinistra, infine, sono collocati l’attacco alla rete elettrica di terra e il bocchettone di riempimento del serbatoio dell’acqua.

Beppe Finello

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