La meccanica
Lo SkyWave 650 MF è allestito su Fiat Ducato 35 L con telaio ribassato Camping-Car Special, carreggiata posteriore allargata a 1980 mm e passo da 380 cm. Tre le motorizzazioni proposte: base dell’offerta è rappresentata dal classico 2.3 Multijet Euro5+ da 130 cv (coppia di 320 Nm), presente sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, mentre coloro che desiderano maggiori prestazioni possono richiedere le più prestanti motorizzazioni 2.3 Multijet 148 cv con Turbina a Geometria Variabile (coppia di 350 Nm) e 3.0 Multijet Power (177 cv, coppia di 400 Nm). Tutti i propulsori, di serie, sono abbinati a un cambio manuale a sei rapporti sostituibile, in opzione, con l’automatizzato Comfort-Matic.
La meccanica torinese, come detto, è impiegata in versione con passo medio-lungo (380 cm): ciò permette una ripartizione della lunghezza complessiva (699 cm), tra uno sbalzo anteriore di 94,8 cm e uno posteriore di 224,2 (pari al 59% del passo), mentre l’altezza massima raggiunge i 280 cm a fronte di un valore interno variabile tra un massimo di 211 cm in corrispondenza del rialzo anteriore del letto basculante, un minimo di 179 cm sotto al letto discendente mentre i valori rilevati al centro dell’abitacolo sono invece di 200 cm in corrispondenza dell’ingresso e del blocco cucina e di 190 cm nella zona posteriore. La larghezza esterna, di 232 cm, regala un valore interno di 218 cm, mentre la distanza dal suolo, rilevata al centro del paraurti, è di 27 cm all’anteriore e di 45 al posteriore.
La scocca
Lo SkyWave 650 MF sceglie, come detto, la base meccanica del Fiat Ducato 35 L con telaio ribassato Camping-Car Special: su questa struttura è collocato il pavimento, costituito da un sandwich da rivestimento esterno in vetroresina, intelaiatura perimetrale in legno, coibentazione in schiuma isolante EPS ad alta densità e rivestimento interno in multistrato fenolico rifinito in tapiflex per un totale di 40 mm.
Il piano di calpestio è organizzato su due livelli: uno centrale, dedicato all’ingresso e al blocco cucina, e uno rialzato di 10 cm, dedicato alle zone anteriori e posteriori del veicolo. Questa soluzione, se da un lato non permette la realizzazione di un unico piano organico, dall’altro ha consentito alla realizzazione di due porzioni di doppio pavimento dedicate a ospitare le canalizzazioni dei vari impianti di bordo, alloggiate completamente all’interno, e a un vano di stivaggio. Sempre il pavimento presenta, nella zona posteriore dell’abitacolo, un decassamento di 15 cm: opportunamente sorretto dai sottostanti longheroni di rinforzo, consente la realizzazione di un capiente vano passante a tutta larghezza utile alla collocazione di oggetti particolarmente lunghi.
Le pareti laterali, da 33 mm di spessore, sfruttano un rivestimento esterno in alluminio liscio, intelaiatura perimetrale in legno, coibentazione in EPS ad alta densità, rivestimento interno in multistrato fenolico rivestito in pvc: l’assemblaggio, molto curato, sfrutta sigillanti butilici e ampi e robusti cantonali in alluminio, da 50×50 mm, verniciati bianchi e abbinati ad apposite guarnizioni di rifinitura in tinta.
L’unione tra cabina e cellula può contare, per ciò che concerne i montanti laterali, su due calate strutturali realizzate utilizzando la medesima struttura delle pareti, mentre il tetto propone un rivestimento esterno in vetroresina antigrandine, intelaiatura perimetrale in legno, coibentazione in EPS ad alta densità e rivestimento interno in multistrato fenolico rivestito in pvc lavabile. La carrozzeria si completa poi con il cupolino anteriore e i raccordi tra cabina e cellula, realizzati in abs, mentre la parte inferiore dell’abitacolo è protetta, lateralmente, da bandelle in alluminio preverniciato da 2 mm di spessore (26 cm di sviluppo verticale) mantenute in sede da apposite staffe di rinforzo inferiori. Non mancano, infine, i passaruote posteriori, realizzati in abs e coibentati sul lato interno con un apposito guscio poliuretanico, i parafanghi, il paraurti posteriore e il carter di rifinitura tra tetto e coda, realizzati in abs.
La scocca si completa poi con la porta e i portelli dedicati alle aperture di servizio Euramax, le finestre Dometic (quattro, di cui tre apribili a compasso e una scorrevole) mentre a tetto sono presenti, oltre al maxi oblò panoramico Dometic integrato al cupolino anteriore, tre oblò Remis (due da 40×40 cm e uno da 28×28 cm).