L’esterno
Premiato con il prestigioso “Caravanning Design Award 2012/2013 – Innovations for new mobility”, il Globebus motorhome è un veicolo moderno, accattivante, piacevole e ampiamente personalizzabile.
Il frontale, realizzato in vetroresina, sfrutta a dovere la malleabilità di questo materiale disegnando forme pulite e sportive: oltre a inglobare l’ampio parabrezza panoramico, inserito in una piacevole e automobilistica fascia nera, ospita, nella parte inferiore, il cofano motore a forma trapezoidale e, accanto a questo, i gruppi ottici circolari Hella.
La parte inferiore è invece dedicata alla necessaria aerazione per il propulsore, con tre ampie feritoie a lato delle quali trovano collocazione le luci DRL a led, mentre la parte inferiore, dedicata al paraurti, gioca su due livelli, uno superiore, leggermente in aggetto, deputato a ospitare il portatarga, e uno inferiore pensato per offrire adeguata collocazione agli eventuali fari fendinebbia, opzionali, e a tre ulteriori prese d’aria per l’adiacente radiatore.
Il carattere sportivo del veicolo è evidente nel complesso delle forme, con altezza e larghezza contenute e ampi passaruota a forma circolare: questi, completamente bianchi, si raccordano piacevolmente alle bandelle in alluminio e agli elementi stampati che compongono il posteriore e il frontale, assicurando la necessaria omogeneità stilistica. Allo stesso modo, la già citata fascia scura presente sul frontale prosegue sulla parte anteriore delle fiancate consentendo l’inserimento, al proprio interno, dei cristalli laterali della cabina di guida e degli specchi retrovisori, mentre la presenza, a tetto, dei rails perimetrali in alluminio verniciato bianco consente di alleggerire il profilo superiore della parete laterale grazie anche alla particolare forma degli stessi che partono dal frontale per arrivare fino alla coda del veicolo.
Piacevole ed elaborata è poi la parete di coda, che sfrutta molto bene le possibilità offerte dall’inserimento di carter e calate in abs sopra alla tradizionale scocca a pannelli sandwich: l’insieme risulta in effetti decisamente armonico, partendo dalla generosa curvatura di raccordo tra tetto e posteriore, e sembra voler disegnare, specie nella parte inferiore, una sorta di emoticon sorridente impreziosito dalla presenza dei gruppi ottici posteriori a led.
Ampie sono, poi, le possibilità di personalizzazione del design esterno: Dethleffs, infatti, offre quattro differenti colorazioni esterne, consentendo a ogni committente di scegliere tra la classica versione bianca, la “Titanio Argento Metallizzato” proposto sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest e, per tutti coloro che amano colorazioni più sgargianti, le versioni “Laguna Blu” e “Grigio Cacao”. Identica, per tutti i modelli, è poi la grafica serigrafata, che percorre obliquamente la fiancata alleggerendone il profilo e optando, per la parte anteriore, sulla combinazione tra una fascia antracite e una nera che, collegando l’abitacolo alla cabina di guida, contribuiscono a slanciarne il profilo. La carrozzeria si compone poi con quattro finestre Polyvision Aero, tutte apribili a compasso, con le particolari porte cellula e cabina di guida realizzate da Hymer Metall e, a tetto, con quattro oblò di cui due Dometic MiniHeki, un Heki 3 e un oblò Brutsaert da 28×28 cm con apertura a pantografo.
La cabina di guida
Completamente ricostruita da Dethleffs, la cabina di guida del Globebus I 8 ospita conducente e passeggero in un ambiente accogliente e curato, dotato di poltrone Aguti complete di braccioli, cinture di sicurezza integrate, ampie possibilità di regolazione e piastre girevoli.
Raggiungibile, dall’interno, tramite un passaggio di 158×40 cm, il posto di guida è corredato di una pratica porta con telaio in alluminio da 177×72 cm: la soglia di ingresso, collocata a 40 cm dal suolo, è inoltre servita da un pratico gradino interno stampato in abs (36x20x20 cm).
Una volta al volante, il conducente può beneficiare di una ottima panoramicità garantita dall’abbinamento tra il parabrezza (222×93 cm) e i cristalli laterali (triangoli anteriori 28/52×71 cm, laterale destro 69,5×71 di cui 37,5×68 apribili a scorrimento, laterale sinistro 54×71 cm ad apertura elettrica) mentre la non eccessiva distanza tra volante e parabrezza (91 cm) e la particolare configurazione del cristallo anteriore, quasi privo di montanti, forniscono immediatamente una corretta percezione delle dimensioni del veicolo. Ben posizionati sono, inoltre, gli specchi retrovisori US da 32×15,5 cm, dotati di movimentazione e sbrinamento elettrico, così come efficaci si rivelano le spazzole tergicristallo, entrambe da 65 cm, comprensive di spruzzatori lavavetro integrati.
All’interno, l’integrazione tra il cockpit del Ducato e la scocca Dethleffs è affidata a un ampio sovracruscotto: realizzato in materiale plastico soft-touch e completo anche di altoparlanti Visaton, ospita 15 bocchette frontali, dedicate al disappannamento del parabrezza, mentre i cristalli laterali possono contare, ognuno, sull’apporto fornito da tre ulteriori feritoie orientabili.
Nella parte laterale sinistra il sovracruscotto ospita, poi, il comando di azionamento del riscaldamento Truma Multivent dedicato alla cabina: il meccanismo, semplice e funzionale, permette di distribuire, attraverso le bocchette a cruscotto, parte del calore proveniente dall’impianto centralizzato Truma Combi, evitando così la formazione di condensa sui cristalli laterali. Sempre per ciò che concerne il riscaldamento, la cabina del Globebus I 8 può contare su due bocchette dedicate (inserite alle spalle delle poltrone cabina), mentre una volta in sosta l’oscuramento dei cristalli si affida al classico sistema di oscuranti plissettati scorrevoli.
Non manca, lateralmente alla poltrona di destra, un pratico vano di stivaggio ad apertura superiore (anta 90×15 cm, stipetto 90x11x23 cm), mentre come luci di lettura sono disponibili due spot led collocati alla base del letto basculante.
All’esterno, il cofano motore presenta un meccanismo di apertura a pantografo: collegato al sistema di sgancio originale del Ducato, consente di raggiungere il propulsore beneficiando di un accesso di 117×23 cm.
Da notare, sempre in questo ambiente, come i progettisti Dethleffs abbiano intelligentemente pensato ad agevolare il riempimento della vaschetta del liquido lavavetri riposizionandone l’apposito bocchettone.
Decisamente ricca è, infine, la dotazione di serie: ogni Globebus offre, infatti, ABS con EBD, controllo di stabilità ESP, assistente alla partenza Hill-Holder e sistema di controllo trazione Traction+. Tutto ciò si somma, poi, alla presenza di doppio airbag, cruise control, climatizzatore manuale, alzavetro e specchi retrovisori elettrici.
Accessi e aperture di servizio
L’accesso al veicolo avviene nella parte anteriore attraverso la porta cellula Tegos: particolare nelle forme, con la parte superiore semicircolare, misura 166×54,5 cm ed è completa di serratura di sicurezza con aggancio centrale, tre cerniere e controstampo interno in abs attrezzato con tre tasche superiori (24x7x34, 21x7x14 e 20x7x27 cm) a cui si aggiunge il classico portarifiuti inferiore.
La porta, corredata di luce superiore a led che svolge anche la funzione di grondaia e di zanzariera scorrevole a pacchetto, è servita da un gradino elettrico Thule (40×22 cm) con avvisatore acustico a cruscotto che, una volta estratto, si posiziona a 32 cm da terra andando a intervallare efficacemente il dislivello tra suolo e piano di calpestio (56 cm).
Non manca, sempre all’ingresso del veicolo, la classica maniglia di cortesia.
Procedendo lungo la fiancata destra, il Globebus I 8 presenta il portello di accesso al serbatoio asportabile del wc a cassetta Thetford C260, la presa di collegamento alla rete elettrica e, in coda, il classico garage.
Sorretto da appositi longheroni Sawiko imbullonati allo chassis Fiat e dotato di rivestimento esterno in vetroresina, il vano è accessibile tramite due portelli laterali simmetrici (107×62 cm): la soglia di carico, situata a 50 cm dal suolo, permette di accedere a un vano caratterizzato dalla presenza di una vasca inferiore a “C” profonda 199 cm, con una larghezza massima di 66 cm, una larghezza minima di 55 e un’altezza di 25 cm.
Il fondo, in laminato antigraffio, è rivestito in gomma antiscivolo (asportabile per pulizia), mentre le pareti laterali sono rifinite in agugliato antracite e offrono, nella parte superiore, due pratici binari completi di ganci per il fissaggio del carico. Più regolare, la parte superiore del garage offre invece una larghezza costante di 77 cm, mentre l’altezza massima del vano è di 116 cm (minima 110). Non mancano, poi, l’illuminazione, tramite una plafoniera a tre spot, il riscaldamento, con una bocchetta dedicata e una presa a 220V.
Nel garage è poi collocato, sulla destra, il vano gas: accessibile tramite un’anta incernierata da 68×67 cm completa di doppio sistema di arresto e di guarnizione perimetrale, il vano si sviluppa in un ambiente di 69x33x76 cm ed è pensato per ospitare le due classiche bombole da 10 kg.
L’aerazione è assicurata da due feritoie a pavimento (10×10 cm) complete di rete antinsentti inferiore, mentre la gestione del flusso del gas è affidata al Truma Monocontrol CS che, grazie all’interruttore inerziale integrato, permette l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento in marcia. La soglia di carico del vano è inoltre situata a 65 cm da terra, mentre sopra ad esso i tecnici Dethleffs hanno ricavato un vano a giorno (70x34x20 cm) completo di sponda anticaduta.
Sempre all’interno del garage, ma accessibile dal portello laterale sinistro, ecco l’impianto di riscaldamento: servito da un portello da 53,5×81 cm, è sormontato da un capiente vano da 84x57x32 cm.
La fiancata sinistra ospita, oltre al già citato secondo portello dedicato al garage, il camino di aspirazione e scarico dell’impianto Truma Combi, le griglie del frigorifero Dometic e il bocchettone di rifornimento del serbatoio dell’acqua potabile.