L’esterno
La parte più interessante è senza dubbio rappresentata dal frontale, completamente restilizzato e caratterizzato da forme morbide e automobilistiche: realizzato abbinando componenti in vetroresina e abs, ingloba l’ampio parabrezza bombato contenendolo all’interno di due montanti laterali verniciati in nero per una maggiore uniformità stilistica.
La parte superiore del cupolino di raccordo tra parabrezza e tetto è piuttosto lineare e consente il posizionamento di un corposo elemento grafico impreziosito dal rinnovato logo Chausson, collocato in bella mostra al centro del pannello, mentre il corpo calandra/cofano/musetto è piuttosto lavorato e propone forme automotive piacevoli e personali. Il parabrezza, infatti, è congiunto al cofano motore da un apposito stampo concavo all’interno del quale trovano collocazione le spazzole tergicristallo e i relativi ugelli, ben protetti e integrati rispetto all’estetica complessiva del veicolo.
Più in basso, il cofano motore adotta forme semicircolari, creando un gioco di forme che si ripropone poi con la sottostante calandra, giocata sul contrasto tra il bianco della carrozzeria e il nero dell’ampia griglia di aerazione dedicata al radiatore. Questa disegna una forma a v stilizzata al centro della quale campeggia il nuovo logo stilizzato Chausson, mentre i gruppi ottici, a sviluppo circolare, sono inseriti in due apposite modanature nere a sviluppo triangolare che ricordano volutamente due occhi stilizzati.
Il frontale si completa poi con il paraurti, piuttosto lineare e contraddistinto, oltre che dal classico portatarga, dai sensori di parcheggio, dai fari fendinebbia e dalle ormai diffusissime luci diurne DRL, collocate a ridosso di una piccola presa d’aria trasversale rifinita, come la calandra, tramite una griglia metallica verniciata in nero.
Il nuovo stampo anteriore, più bombato e morbido nelle forme, fa guadagnare all’Exaltis un aspetto più armonioso e gentile: merito è anche della vetratura della cabina di guida, ora realizzata in vetrocamera per una migliore integrazione stilistica e caratterizzata da un aspetto spiovente che ne slancia il profilo. La fiancata, piuttosto lineare, sceglie di preservare le forme morbide annunciate dal frontale rispettandone in questo modo i dettami del design, quasi minimalista: davvero leggero è infatti lo sviluppo delle bandelle, sottili e discrete, mentre i passaruota, piuttosto ampi e bombati, specie quello anteriore, optano per circonferenze quasi perfette e sono pensati per ospitare senza alcun problema sia le ruote con cerchi da 15 pollici tipiche del Ducato 35 L sia quelle da 16 pollici del più prestante Ducato 40 H, meccanica disponibile in opzione.
La scocca si completa poi con il posteriore, caratterizzato da una parete sandwich piuttosto semplice ma che trae grande giovamento dai vari carter plastici che la delimitano: le due colonne laterali, generose nello sviluppo, ospitano i gruppi ottici circolari ormai tipici di casa Chausson (curiosamente non sostituiti da quelli nuovi a led introdotti proprio quest’anno sul resto della produzione del marchio transalpino), mentre trasversalmente sono presenti il classico paraurti, completo di portatarga con bordo superiore cromato, luce retromarcia e retronebbia, e superiormente una calata di raccordo deputata a proteggere la giuntura tra tetto e posteriore e a ospitare il terzo stop.
I vari carter in abs forniscono un’idea di efficace profondità alla coda del veicolo: merito è anche della grafica, con due motivi verticali laterali che, giocando sui toni dell’argento, dell’antracite e del blu aumentano la sensazione di dinamismo di una coda in cui sono presenti, oltre al logo Chausson, gli attacchi per l’inserimento del portabici, debitamente rinforzati da traversine in alluminio anodizzato.
Sempre per ciò che concerne la grafica, questa si concede interventi essenziali e mirati anche lungo le fiancate, con due baffi a spezzarne i volumi nella parte inferiore e un’applicazione sfumata che, partendo dalla parte scura dei montanti del parabrezza, in cabina di guida, si propaga verso l’abitacolo rendendone più sfuggente il profilo. L’allestimento si completa poi con le finestre Dometic S4, con telaio bianco in poliuretano, con le porte cabina e cellula Euramax e Hartal e con le aperture di servizio Euramax.
La cabina di guida.
Completamente ricostruita, la cabina di guida sfrutta, come detto, un frontale costituito da un monoblocco inferiore in vetroresina su cui sono fissati gli elementi di carrozzeria stampati in abs.
La linea, che limita lo sbalzo anteriore all’interno di un valore identico a quello della meccanica di base originale, presenta un profilo piuttosto aerodinamico che consente di collocare completamente all’interno della cabina il letto basculante che, anche quando abbassato, non modifica la fruibilità del vicino living.
Accessibile lateralmente tramite una porta Euramax da 75×166 cm dotata di alzavetro elettrico (64×64/50 cm), controstampo interno in abs e gradino di ingresso integrato (soglia di accesso situata a 48 cm da terra), la cabina di guida accoglie guidatore e passeggero offrendo le classiche poltrone Isringhausen originali del Fiat Ducato, dotate di poggiatesta sellato e regolabile, braccioli, piastre girevoli e fodere coordinate con l’allestimento personalizzate, sul poggiatesta, dal logo Chausson.
L’abbinamento tra il cockpit originale e le maggiori dimensioni garantite dalla carrozzeria integrale è affidato a un sovracruscotto in abs: costituito da due montanti laterali inferiori e da uno centrale superiore, è provvisto di due bocchette di aerazione dedicate ai cristalli laterali e di ben 14 feritoie frontali dedicate al disappannamento del parabrezza.
Questo, da 223×100 cm, è collocato a 86 cm dal volante ed è servito da due spazzole tergicristallo da 65 cm di lunghezza; per quanto concerne la visibilità, inoltre, i passeggeri potranno contare sui cristalli laterali sia sulla sinistra, dove oltre a quello integrato sulla porta da 64×64/50 cm è presente un triangolo da 65×53/23 cm, sia sulla destra, con un cristallo a vetrocamera da 136/101×65/52 cm dotato di una porzione apribile a scorrimento da 39×49 cm.
La visibilità è poi coadiuvata da due specchi retrovisori discendenti US con doppia ottica (superiore 29×15 cm, inferiore 5×15 cm) dotati di sbrinamento e movimentazione elettrica (comando inserito nella parte anteriore sinistra del sovracruscotto) mentre per ciò che concerne la privacy e l’oscuramento sono disponibili sia le classiche alette parasole a rullo sia i più funzionali oscuranti Remis plissettati.
Abbastanza ben integrata rispetto all’abitacolo, la cabina vanta un passaggio rispetto alla cellula largo 27 cm e alto 178, peraltro facilitato dalla perfetta complanarità tra i due ambienti: disponibile unicamente con la sola porta lato guida, il’Exaltis 6018 lo spazio laterale a destra della poltrona passeggero realizzando un vano con chiusura a serranda diviso in una parte superiore da 15x40x7,5 cm, in una inferiore a giorno da 75×5,5×25 cm mentre non manca, superiormente, un pratico portabottiglie.
La cabina di guida, inoltre, offre di serie ABS con EBD, doppio airbag, luci DRL, specchi retrovisori elettrici e con sbrinamento, chiusura centralizzata con telecomando, poltrone cabina girevoli complete di braccioli, cinture integrate e fodere coordinate. La dotazione può essere migliorata richiedendo il Pack Premium (climatizzatore manuale, Tempomat, oscuranti plissettati Remis, rifinitura cruscotto effetto alluminio e porta cellula lusso con finestra – 2.510 Euro) e il Pack Vista (specchi retrovisori discendenti, fari fendinebbia e sensori di parcheggio anteriori – 900 Euro), entrambi presenti sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest: a questi accessori, poi, si aggiungono quelli originali previsti da Fiat per il Ducato tra cui l’utilissimo Traction+ con ESP, Hill-Holder e ASR, mentre, come detto, ogni cliente ha facoltà di scegliere il proprio veicolo optando tra i telai Ducato 35 Light e 40 Heavy (quest’ultimo anche con massa maggiorata a 4250 kg) e le tre motorizzazioni Multijet da 130, 148 e 177 cv, tutte accessibili, per interventi di manutenzione, tramite un cofano motore da 200×40 cm che regala uno spazio di manovra intorno al propulsore di 180×30 cm.
Nessuna modifica è stata effettuata riguardo alle installazioni meccaniche, pertanto tutte le componenti si trovano in posizione originale. Da notare, infine, la presenza di serie dell’estintore, collocato a destra rispetto alla poltrona passeggero e, nella parte posteriore, dei piedini di stazionamento a discesa rapida.
Accessi e aperture di servizio
L’accesso al veicolo avviene nella parte anteriore sfruttando una porta Hartal da 186×54 cm dotata di finestra fissa da 86×22 cm con oscurante plissettato, controstampo interno in abs attrezzato con una pratica tasca a giorno, serratura di sicurezza a due punti di contatto con chiusura centralizzata, è servita da un doppio gradino interno in abs (56x17x18 e 52x19x20,5 cm) che colma efficacemente il dislivello tra la soglia di ingresso (a 35 cm da terra) e il piano di calpestio del veicolo (a 70 cm dal suolo).
La porta, completa di maniglia di cortesia e di zanzariera scorrevole a pacchetto, è inoltre servita da una pratica luce esterna utile anche per l’eventuale veranda, opzionale.
A destra della porta, in cabina di guida, lo spazio laterale situato a fianco alla poltrona del passeggero è sfruttato per ospitare parte dell’impianto elettrico: accessibile tramite un portello Euramax da 65×60 cm, ospita la batteria dei servizi e offre lo spazio per un eventuale secondo accumulatore.
A sinistra della porta sono presenti il portello di accesso al serbatoio estraibile del wc Thetford C260 e la presa di collegamento alla rete elettrica, mentre procedendo verso la coda del veicolo ecco il classico vano di carico posteriore.
Accessibile tramite un portello laterale destro da 97×62 cm e da un piccolo portello sul lato opposto (57×26 cm), il gavone offre una soglia di carico ribassata a 57 cm da terra e, come detto, beneficia di un pavimento rivestito esternamente in vetroresina e coibentato tramite una lastra in styrofoam mentre il piano di carico beneficia di una rifinitura in gomma antiscivolo.
Ricavato sotto al letto matrimoniale posteriore centrale, il gavone si divide essenzialmente in due porzioni: una, di maggiori dimensioni, con profondità utile di 155 cm, offre un’altezza massima di 101 cm grazie alla presenza di un efficace decassamento posteriore di 27 cm ( altezza utile dal piano di calpestio 73 cm), una larghezza compresa tra un massimo di 91 e un minimo di 65 cm e si sviluppa nella parte laterale destra, proprio sotto al letto, mentre lungo il fianco sinistro, la parte sottostante al corridoio e al locale doccia offre un vano profondo 62 cm, largo 66,5 e alto 34 cm.
Di conseguenza, l’Exaltis 6018 può in ogni caso beneficiare di un vano minimo passante in coda profondo 217 cm e utile per oggetti molto lunghi (tipicamente gli sci o le canne da pesca), mentre per gli oggetti più voluminosi è opportuno sfruttare la parte laterale destra del vano di carico o, al limite, lo spazio sottostante al letto matrimoniale centrale (107x70x58 cm) accessibile anche dall’interno tramite il sollevamento del piano del letto stesso grazie all’ausilio di due pistoni a gas.
Il garage permette, poi, di accedere alla pompa dell’acqua, racchiusa in un apposito vano celato da un’anta da 40×20 cm, e all’impianto di riscaldamento: la Truma Combi 6 CP Plus, in particolare, può essere raggiunta sia posteriormente, rimuovendo un pannello da 115×23 cm mantenuto in sede tramite due ganci a pressione, sia superiormente, sollevando prima il piano del letto e poi una botola a pavimento da 70×50 cm. La dotazione del gavone contempla, poi, l’illuminazione, con una pratica torcia a led riposizionabile e facilmente accessibile dal portello laterale destro, mentre data la presenza dell’impianto di riscaldamento non sono presenti bocchette dedicate a questo ambiente.
La fiancata sinistra ospita il già citato portello di accesso al vano di carico posteriore, il camino di aspirazione e scarico dell’impianto di riscaldamento, le griglie di aerazione del frigorifero Thetford N3000 e, nella parte centrale, proprio sotto al blocco cucina, il vano gas.
Servito da un portello ad ala di gabbiano da 63×57 cm, il vano misura 66x31x64,5 cm, si trova a 36 cm da terra ed è pensato per contenere due bombole da 10 kg sfruttando la presenza dei classici ganci sagomati.
Dotato di fondo in abs comprensivo di due griglie di aerazione circolari (ognuna da 6 cm di diametro), il vano offre la presenza del riduttore di pressione Truma Monocontrol CS dotato di interruttore inerziale, aspetto questo che autorizza di conseguenza l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento a gas durante la marcia
Sempre sulla fiancata sinistra, l’Exaltis 6018 presenta poi il bocchettone di rifornimento del serbatoio dell’acqua potabile, mentre per ciò che concerne le finestre, il nuovo motorhome di casa Chausson può fare affidamento su quattro elementi Dometic S4 a cui si aggiungono, a tetto, quattro oblò (un Remis da 40×40 dedicato al basculante, un Remis da 80×50 a servizio del living, un Fiamma da 28×28 cm in doccia e un Remis da 65×45 cm dedicato al letto matrimoniale posteriore. A questi si somma poi un aeratore circolare da 8 cm di diametro collocato nella toilette.