E’ uno tra gli allestimenti più spiccatamente “camperistici” del noto costruttore piemontese, improntato a offrire un ideale connubio tra caratteristiche automobilistiche in marcia
e comodità da autocaravan in sosta
Tipologia | Furgonato – Camper puro |
Meccanica* | Renault Master – Furgonato originale L3H3, passo 4332 mm |
Motorizzazione base |
2298 cc – 92 kW/125 CV |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 4+1 |
Dimensioni | 6198x2070x2750 mm |
Spessore pav./pareti/tetto |
35/23/23 mm |
Peso massimo ammesso | 3500 kg. |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2850 Kg** |
Prezzo |
Euro 54.000 Chiavi in mano |
*Disponibile anche su meccanica Fiat Ducato/Citroën Jumper con lunghezza do 599 o 636 mm. **Valore riferito all’allestimento esaminato |
Sette gamme, tre diverse basi meccaniche e disposizioni con possibilità di personalizzazioni e modifiche specificatamente studiate sulla base delle singole esigenze, con una grandissima e provata esperienza univoca nella definizione del camper puro: è questa la carta d’identità Helix Camper, uno dei più importanti e storici specialisti italiani (ma potremmo anche dire europei) di questa tipologia. Le realizzazioni Helix Camper seguono una linea ben precisa: non perdere mai d’occhio lo spirito originario del furgonato, fatto di praticità di utilizzo e agilità in marcia, coniugandolo con un alto livello di comfort capace di non far rimpiangere gli agi e le situazioni tipiche dei motorcaravan classici.
Nella vastissima offerta Helix Camper, vi sono varie “gradazioni” che tendono a privilegiare aspetti diversi: un veicolo come il Galibier 620S si può dire sia, per concezione e dimensioni, tra i veicoli che maggiormente privilegiano l’aspetto prettamente camperistico. Questo grazie al suo abitacolo che propone quattro posti letto sempre disponibili, divisi tra matrimoniale posteriore e basculante, quattro a pranzo e in viaggio, con servizi ben sviluppati sia in ampiezza che in dotazioni, e un alto grado di autonomia.
Esternamente, la linea è quella del furgonato Renault Master a trazione anteriore, nella versione con tetto alto, dall’estetica aggressiva e personale, soprattutto nella calandra; una caratteristica ben evidente anche se l’esemplare in test adotta ancora la versione pre-restyling della meccanica francese. Il Master, in questa versione, è utilizzato nella configurazione con lunghezza di 618 cm e passo di ben 433 cm; fatto, questo che determina uno sbalzo ridottissimo e, come logica conseguenza, un comportamento stradale estremamente stabile e sicuro, assimilabile a quello di una monovolume. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un raggio di sterzata piuttosto ampio.
La motorizzazione base prevista è quella da 2,3 litri con 125 CV. Con la nuova versione della base transalpina, è possibile anche adottare le due nuovissime motorizzazioni “Energy” con doppio turbocompressore – sempre da 2,3 litri – con 135 e 165 CV. Da rimarcare, ancora, come la flessibilità dell’allestimento sia tale che Helix Camper è in grado di offrire quest’allestimento non solo sulla meccanica Renault con trazione posteriore, ma anche sul furgonato Fiat Ducato/Citroën Jumper nelle versioni da 599e 636 cm.
Esternamente, solo le belle finestre Seitz denotano (ma in modo molto discreto) la natura camperistica, mentre il numero limitato di aperture di servizio (è presente in pratica solo l’immancabile sportello per l’estrazione della cassetta wc) e l’assenza di grafiche chiassose, fanno passare il Galibier 620S piuttosto inosservato. L‘esemplare in test, poi, grazie alla colorazione argento metallizzato, acquisisce anche una certa eleganza formale che non guasta affatto.
L’ingresso laterale è costituito dal classico portellone scorrevole, dotato di gradino elettrico estraibile, mentre posteriormente i due sportelli permettono di accedere a un capiente vano di stivaggio a tutta grandezza ricavato sotto il letto trasversale che, in questa versione, è di tipo fisso, non ribaltabile. Una scelta che forse limita un po’ la versatilità, ma che permette, però, di utilizzare meglio gli spazi interni: gli impianti, infatti, e i vani di stivaggio, sono spostati dai fianchi alla parte frontale, ottenendo così un vano di carico che riesce a sfruttare appieno tutta la larghezza utile interna. Per gli “amanti” del garage, peraltro, nel catalogo Helix non mancano i veicoli adatti.
Sul portello destro, infine, è collocata l’unica finestra (anch’essa SeitzS4) che, oltre a fornire luce e aerazione alla zona notte, è a “portata di vista” dal conducente e, seppure con piccole dimensioni, fornisce una qualche visibilità verso la parte posteriore utile sia in marcia sia in manovra. La componentistica standard è completata poi da tre oblò con ventola, dua da 28×28 cm a beneficio di bagno e cucina, e uno da 40×40 cm nella zona notte posteriore.
Il punto debole dei van, o furgonati che dir si voglia, è sempre stato l’isolamento termico e la trattazione dei cosiddetti “ponti termici”, quei punti, cioè, dove più facilmente si può trasmettere all’interno il freddo perché in diretta comunicazione con l’esterno.
Sotto quest’aspetto, la cura posta da Helix Camper in tutta la sua produzione è elevata, e arriva a definire una concezione delle pareti con isolamento a camere d’aria interposte a pannelli da 18 mm di polistirene compresso. Il pavimento, invece, conta su uno spessore di 35 mm e isolamento anch’esso in polistirene compresso.
Tutto l’abitacolo è rivestito internamente in PCV lavabile da 3 mm. Molta cura è posta nel rivestimento delle porte e dei portelli, che “chiude” di fatto qualsiasi ponte termico con l’esterno grazie a una cura del dettaglio tipicamente da artigiano, ma qui, grazie a una certa standardizzazione delle componenti, altamente collaudata e affidabile.
L’allestitore piemontese segue un concetto ben preciso per quanto riguarda l’ìmpiantistica, rivolto non solo all’efficienza e all’affidabilità, ma anche all’autonomia. Ecco perché, per esempio, non sono mai proposti frigoriferi trivalenti o stufe a gas: il riscaldamento, infatti, nel Galibier 620S è affidato al potente Webasto Evo 3900 a gasolio che, tramite una nutrita serie di bocchette, distribuisce il calore all’interno del veicolo. Da rimarcare, al proposito due diramazione dedicate al gavone posteriore e al letto: oltre a riscaldare i rispettivi ambienti, concorrono tutt’e due mantenere un alto grado di comfort proprio nella zona posteriore, parte spesso critica degli allestimenti furgonati perché direttamente in contatto con i portelloni.
L’impianto idrico si avvale di un serbatoio interno da 100 litri con pompa acqua a presostato Shurflo collocata in un vano sotto il letto posteriore facilmente accessibile; le tubazioni, poi, sono accortamente canalizzate insieme con le condutture del riscaldamento. Il serbatoio di recupero, collocato esternamente sotto il pianale e dalla capacità di 75 litri, è coibentato e riscaldato.
L’impianto elettrico conta su una batteria servzi AGM da 100 AH, ed è controllato da un sistema CBE che fa capo a un pannello di comando analogico completo d’indicatori a led e fusibili, inserito in una parete sopra la seduta della dinette che comprende anche il comando del riscaldamento e due prese di corrente.
L’illuminazione è improntata all’efficienza e all’economia, senza concessioni scenografiche: sono presenti una plafoniera centrale a led a doppia luce diurna notturna, due plafoniere a led per i letti posteriori (anch’esse a doppia luce) e altre tre plafoniere per cucina, zona ingresso e dinette, oltre a una luce lineare a led per il bagno e due spot di lettura a beneficio del letto basculante. Un’ultima luce con barra a led è posizionata al centro del padiglione in cabina guida.
Il gas, infine, conta su un vano ricavato sotto il piano cucina e accessibile dalla parte posteriore del mobile per raggiungere il quale occorre aprire il portellone laterale. Adeguatamente isolato e aerato con bocchette sulla parte bassa, è capace di contenere due bombole da 5Kg: una riserva modesta che è però perfettamente adeguata ad alimentare per un discreto lasso di tempo cucina e boiler, gli unici impianti di bordo che funzionano a gas.
L’arredo del Galibier 620S, così come di tutta la produzione Helix Camper risente e beneficia del fatto di essere concepito, progettato e realizzato specificatamente per i veicoli furgonati. Nessun “porting” da arredi da autocaravan, ma un mobilio – costruito in multistrato 15 mm bilaminato in pvc – che, proprio per la sua natura specifica si adatta alla perfezione a una tipologia così particolare. Quindi ecco colori chiari, neutri e riposanti, volumi calibrati, ante e sportelli con bordi arrotondati e profili in gomma, un’ottimizzazione spinta all’estremo nella ricerca e sfruttamento di tutti gli spazi utili. La standardizzazione operata da Helix Camper, poi, con una gamma di disposizioni prefissata, passibili certo di molte personalizzazioni ma comunque con basi di partenza razionalizzate e collaudate, porta la costruzione generale ad avere affidabilità e robustezza superiori alla norma.
Il Layout del Galibier 620S presenta nella parte anteriore un living composto da una sedile biposto con tavolo ancorato a parete che, quando non utilizzato, può facilmente essere riposto e bloccato lungo la parete: una modalità, questa, utilissima soprattutto in viaggio perché lascia agli occupanti ampia libertà di movimenti ed ergonomia di tipo automobilistico. Una condizione supportata anche dall’ottima visuale fornite dalle due finestre laterali e, soprattutto, dalla stessa conformazione del sedile, con piano di seduta e schienale regolabili a conformazione avvolgente, dotati di cinture di sicurezza integrate a tre punti,
In sosta, la rotazione dei sedili in cabina consente a quattro commensali di trovare comodo posto a pranzo, mentre in caso di necessità, dalla stessa dinette, con rapidi e facili operazioni si ottiene un letto singolo.
La cucina è classicamente posta al centro, lungo la fiancata destra e con una parte a sbalzo sull’apertura laterale. Pur se ovviamente di profondità contenuta, il piano di lavoro – relativamente alle esigenze tipiche dell’equipaggio che predilige questa tipologia – è piuttosto ampio, supportato anche da una comoda ribaltina laterale. Il gruppo cottura è integrato al lavello inox, dotato di miscelatore monocomando, e conta su due fuochi ad accensione piezoelettrica. Il tutto beneficia di una copertura in cristallo. Buoni i vani di stivaggio, esemplari di quanto sia stato curato il massimo sfruttamento degli spazi disponibili. Sono presenti un cassetto portaposate con sottostante dispensa a due ripiani e un altro vano di profondità ridotta a causa del concomitante e già citato gavone bombole ad accesso esterno. Nella parte bassa, infine, è realizzato un vano a giorno e di lato, nascosto dalla ribaltina, un ulteriore spazio utilizzabile. Nella parte alta, infine, è collocato un pensile a due ripiani.
A fianco alla cucina, una colonna a tutta altezza comprende il frigorifero a compressore da 60 litri Vitrifrigo, un vano a filo pavimento e, in posizione rialzata, l’armadio appendiabiti.
Opposta, si apre la toilette: di dimensioni compatte, offre comunque tutto quello che serve per una buona autonomia in assenza di strutture organizzate, compreso il piatto doccia (inox) che si “rivela” asportando il pannello che funge da pavimento. Sono presenti un lavello in acciaio inox con miscelatore/doccetta estraibile, un armadietto sotto il lavabo, specchio e pensile. Manca una finestra, ma l’aerazione è garantita da un oblò con ventola. Il wc è un Thetford C400 con tazza fissa, comodo da utilizzare e facile da tenere pulito.
Per la notte, la zona principale è rappresentata dal letto posteriore trasversale, di dimensioni corrette, con materasso di buon spessore, facilmente accessibile sia per via della sua altezza limitata sia per la presenza di una nicchia nella parte anteriore che funge da poggiapiede. A fornire l’adeguata aerazione, una finestra sul portellone di destra, un’altra sulla parete di sinistra e un oblò centrale con ventola, mentre abbondanti sono gli spazi di stivaggio, con due ampi pensili laterali e un vano a giorno sulla parete di fondo.
Altri due posti letto sono forniti dal letto basculante con rete a doghe, di facile e immediato approntamento, grazie a un meccanismo proprietario dall’ottima fluidità. Le dimensioni, soprattutto in larghezza, non sono abbondanti, in particolare per persone di una certa stazza; in compenso, lascia un’altezza utile a soffitto abbondante e uno spazio sottostante che consente di avere ancora una buona agibilità della parte anteriore del veicolo in caso di necessità.
Lo stivaggio, infine, beneficia della più volte citata attenta progettazione finalizzata all’estrema ottimizzazione degli spazi. Oltre all’armadio e ai pensili posteriori, sono da segnalare anche un ampio vano centrale con ripiani sotto il letto, un buon spazio fruibile nella cassapanca della dinette, (che vanta anche un vano giorno e uno chiuso da sportello “incastonati” nel pannello dietro lo schienale, un vano a giorno laterale e uno spazio chiuso ricavato tra sedile dinette e parete posteriore) e un’utile botola centrale sotto il tavolo, ideale, ad esempio, come scarpiera.
Dotazioni di serie
Abs, ESP, Hill Start Assist, Extended Grip (versione su Renault Master nuova serie), Air Bag conducente, chiusura centralizzata con telecomando, volante e sedili cabina girevoli, regolabili in altezza e con bracciolo, predisposizione radio, gradino elettrico, cappa aspirante, tenda oscurante abitacolo, fodere sedili anteriori e sedile posteriore in tessuto coordinato a scelta.
Nell’Helix Camper Galibier 620S l’essenza del camper puro, con una storia che risale agli albori del movimento camperistico italiano, rivive aggiornata e attualizzata, ma non tradita: è questa, se vogliamo, l’essenza di questo allestimento che si colloca nella fascia dei prodotti che Helix pone nella categoria dei più “camperistici”, vuoi per dimensioni, vuoi per configurazione generale, con agibilità sufficiente anche a ospitare senza troppe limitazioni un equipaggio al completo.
Un’essenza che bada al sodo, alla praticità, alla fruibilità. Tre doti che dovrebbero essere scolpite indelebilmente nel DNA stesso di un furgonato, per dare all’utenza un veicolo che possa effettivamente valorizzare quelle che sono le sue doti migliori: la compattezza e la fruibilità unite a un’autonomia in grado di far vivere emozioni spesso precluse o limitate ai mezzi più tradizionali.
L’estrema diffusione, e il crescente successo del camper puro hanno portato forse a perdere di vista queste caratteristiche e queste motivazioni. Il merito maggiore di un allestitore/produttore come Helix Camper, invece, è continuare a credere in questa filosofia e proporre veicoli che chiedono solo di essere guidati, di accompagnare le avventure e i viaggi senza scomporsi, sicuri e rassicuranti in marcia così come confortevoli in sosta. Certo senza forse tutti gli ampi spazi e le “comodità accessorie” di un autocaravan classico, ma in grado di non farlo rimpiangere affatto quando si tratta di utilizzare veramente le risorse di bordo siano essi spazi di vita e stivaggio o autonomia e dotazioni.
Ecco perché anche il prezzo, più alto della media dei veicoli della stessa tipologia presenti sul mercato, si può ritenere giustificato. Perché un veicolo di questo tipo, pur molto comodo e ben dotato, rimane “veramente” e “interamente” un camper puro, senza fragili compromessi che prima o poi mostrano i loro limiti. Un compagno fedele in grado di accompagnare le vacanze e i momenti di vita itinerante senza limiti di luogo, stagione o fantasia.
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Riferimenti e contatti del costruttore
Helix Camper
Via Agnelli, 30C – Località Viotto
10060 Scalenghe (TO)
Tel. /Fax +39 011.9866507 – Cell. +39 366.3534559
www.helixcamper.it
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