Irene Braccialarghe è nata e vive a Genova, una città storicamente dedita alle esplorazioni e alla conoscenza del Mondo. Una curiosità innata che l’ha portata a viaggiare molto presto. Prestissimo: a 18 mesi con i propri genitori, e con un mitico Fiat 900 furgonato.
Un furgoncino color senape, uno di quelli con il tetto rialzabile: era uno “Shango”.
Quel primo approccio con il mondo del Viaggio, e da lì per molti anni a seguire, ha iniziato a scavare in lei il “tunnel” (come lo chiama in modo affettuoso), che nel tempo è diventato un autentico canyon: per tutti i primi 17 anni della vita, infatti, ha avuto la fortuna di viaggiare, in Italia, in Europa e in Nord Africa.
Dal piccolo furgonato, come spesso accade, la famiglia di Irene si è “evoluta” verso mezzi sempre più grandi e comodi, passando per alcuni modelli e case costruttrici mitiche.
Racconta Irene: «Talvolta i nostri Viaggi sono stati in Paesi vicini, mentre altre volte anche piuttosto lontani: d’inverno si viaggiava con la mente, studiando geografia e con le tantissime guide, pubblicazioni e riviste, oltre alle foto… »
Insomma, questa autentica passione per il Viaggio Irene un po’ l’ha sempre avuta nel DNA, ma ci ha sicuramente messo tanto “del suo”, per essere così com’è oggi!
Non appena raggiunta la giusta età per iniziare ad esplorare in modo autonomo, è partita: la prima esperienza all’estero è stata a 17 anni, per lavorare, in quella che allora era la meta per eccellenza, Londra!
«Mesi passati lavorando moltissimo ma anche divertendomi moltissimo: i guadagni servivano per il mantenimento, ma l’energia che sentivo, la voglia di imparare una lingua diversa e soprattutto l’avere intorno persone di nazionalità differenti e diverse era fortissima. E anche inebriante!».
Rientrata per terminare il liceo, dopo la maturità Irene è partita per un viaggio in solitaria: questa volta ha scelto il bus come mezzo.
Il Belgio è stata la destinazione di quel viaggio, vissuto con lo zaino e spostandosi da un ostello all’altro: anche quell’occasione si è sperimentata, capendo che quando si viaggia, soprattutto se si è soli, si è molto più aperti alle conoscenze, agli incontri, al cogliere le sfumature che il mondo continuamente offre.
Tornata anche da quell’esperienza, e continuando a tratti a viaggiare con i propri genitori in estate, ha continuato a spostarsi tra l’Italia ed il Belgio per circa due anni: è del 2003 il viaggio in Russia, uno di quelli che ricorda con maggiore vividezza, nonostante la grande fatica.
«Nel 2006 sono invece riuscita a fare un viaggio che sognavo da sempre: un viaggio oltreoceano e con un’amica, una carissima amica: le mete ‘possibili’ erano più di una, poiché quello che interessava principalmente era spostarsi liberamente, seguendo il lavoro ma anche la curiosità, e quell’anno la meta fu il Nord America!
Un territorio vastissimo, così grande che solo quando ci si arriva se ne comprende l’estensione.
Un viaggio magnifico, durato 6 mesi: itinerante e sempre all’avventura, quella vera, con tantissime esperienza diverse, a bordo dei mezzi più vari e soprattutto, ancora una volta, con il piacere e l’onore di incontrare tante persone, ognuna con la propria storia».
Non “satura” di quel viaggio, e tornata a casa in autunno, un mese dopo era di nuovo su un aereo, sempre per il Canada: stavolta l’atterraggio era a Toronto, e da lì, in inverno, per più di tre giorni in autobus, attraverso quell’affascinante ed immenso Paese.
A fine primavera del 2007 Irene rientra in Italia, ma solo temporaneamente: stava per iniziare un’altra avventura, sempre legata allo splendido mondo del Viaggio itinerante.
Difatti dal 2007 ha lavorato attivamente nella piccola Casa Editrice che i genitori avevano aperto, dedicata all’esclusiva preparazione ed edizione di guide per chi viaggia in camper: contrariamente ad altre pubblicazioni, infatti, la famiglia Braccialarghe era specializzata nell’andare in prima persona sul campo, con i propri camper, per valutare personalmente ed in modo diretto ogni tipo di informazione che potesse essere utile, dalle dimensioni delle strade e dei ponti alla disponibilità o meno di servizi per il turismo itinerante, il che poteva significare la presenza o meno di strutture, piuttosto che di servizi pratici, o altro. Ovviamente però raccontando e fotografando anche tutto quello che era utile per studiare i vari itinerari, lavorando così anche sulla parte ‘turistica’, oltre a quella tecnica.
Nel 2008, appena presa la patente C per poter guidare il suo nuovo camper che si era aggiunto alla “famiglia”, un veicolo americano, ha iniziato ad andare, in modo autonomo, durante l’estate, a fare le “sue” guide: buona parte dei viaggi li ha fatti sola, amando profondamente la quiete e l’autonomia del viaggiare, mentre in altri è stata accompagnata, in alcune parti del viaggio, da amici; esperienze diverse tra loro, ma tutte belle.
Così in questi anni ha avuto la possibilità di esplorare in modo approfondito il Portogallo, la Croazia, l’Italia meridionale e centrale, la Sardegna, la Grecia e l’Olanda.
Nel corso del 2013 Irene ha intrapreso un’altra avventura: per circa sei mesi ha vissuto e lavorato in Spagna, in Galizia, per l’esattezza sul Cammino di Santiago; era curiosa, ancora una volta, di trovarsi in un vero e proprio crocevia umano.
«Su quel percorso antico passa letteralmente il mondo intero, e anche da ferma (lavoravo in un posto fisso) ho avuto così la possibilità di ricevere il regalo dell’incontro con molte persone diverse, provenienti dall’intero Pianeta».
Nel 2014, a 30 anni e prossima ai 31, Irene ha invece preso un’altra decisione: tanti sono gli stimoli che sente, da sempre, e che il Viaggiare ha “semplicemente” evidenziato, ogni volta; è sensibile all’Arte, che rappresenta anche il tema centrale dei suoi studi universitari e al mondo del Teatro, così come ai temi Sociali e quelli riguardanti i diritti umani.
Viaggiare le ha aperto molte porte, alcune delle quali geografiche, altre mentali: ecco così profilarsi nella mente l’idea di aprire un’Associazione Culturale, chiamata Vivicamper, che si dedicherà a tanti progetti.
«Scrivere e Viaggiare fanno parte di me per cui continuerò a farlo, ma in questa forma avrò la possibilità di Viaggiare anche in modo diverso, e magari anche di… far viaggiare in un modo diverso. Il progetto è partito da poco, ma speriamo che abbia lunga vita e che, soprattutto, riesca a raggiungere il maggior numero di persone possibile e che riesca a “operare” in tanti settori.»
La scommessa è forte, ma la grande viaggiatrice e conoscitrice di Mondi, Gente e luoghi Irene Braccialarghe crede fermamente che si debba credere nei propri Sogni, per cui… l’appuntamento è sul neo-nato Sito, www.acvivicamper.com, che sarà in costante aggiornamento.