Il nostro giudizio | |
Costruzione | |
Meccanica di base Due possibilità di scelta, entrambe ai vertici della categoria con masse nell’ordine dei 120 quintali: sia il M.A.N. TGL 12.250 che l’Iveco EuroCargo 120E28 offrono tutta la potenza e la coppia necessarie a muovere un veicolo come questo, anche a pieno carico, grazie all’abbinamento con cambi automatizzati a 12 rapporti e a motori di grande cubatura pluricilindri progettati per lunghissime percorrenze chilometriche. |
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Sicurezza E’ forse il punto più critico di questo allestimento: a conti fatti, il veicolo offre unicamente ABS e ASR. Il completo rifacimento della cabina di guida, peraltro mirabilmente realizzato dallo specialista Meier, fa sì però che nessuna di quelle dotazioni ormai considerate basilari per qualsiasi automobile siano disponibili, anche se presenti nell’offerta del costruttore del telaio. Tra questi, per i veicoli su base M.A.N., l’ESP con controllo automatico dell’imbardata, l’assistente alla frenata di emergenza EBA e il sistema di assitenza corsia LGS. |
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Volumetria e masse Gli ingombri sono decisamente importanti, con lunghezza vicinissima ai 10 metri, larghezza di 2,5 metri e altezza che, con il clima e la classica antenna satellitare a tetto, supera di slancio i 360 cm. In rapporto alla lunghezza complessiva, il passo appare piuttosto contenuto, con conseguente sbalzo posteriore elevato (e vicino al massimo consentito) obbligatorio al fine di poter realizzare il garage per auto posteriore. Nella scelta della meccanica, occorre considerare che rispetto al M.A.N. TGL 12.250, che opta per cerchi da 17,5 pollici, l’EuroCargo 120E28 adotta cerchi da 19 pollici e, conseguentemente, dovrebbe garantire una maggiore altezza da terra. |
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Scocca e materiali Scocca di tipo industriale, si posiziona senza dubbio su livelli di eccellenza per la qualità dei materiali impiegati, anche se la procedura di assemblaggio rimane estremamente classica. Isolamento estremamente curato (anche a livello del frigorifero, con sistema che evita ogni possibile spiffero interno), componenti di prima scelta. |
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Assemblaggio e rifiniture Sono sempre curate come si addice a un veicolo di questo standing. All’esterno, obiettivamente, l’unica caduta di stile è rappresentata dai meccanismi di mantenimento in posizione aperta dei portelli sottoscocca, non tra i più comodi, pratici ed efficaci. Ma, in fondo, si tratta di componenti che, servendo principalmente il terminale di scarico del veicolo e la ruota di scorta dello stesso, si spera di non dover mai maneggiare. Peccato, all’esterno, per il mancato allineamento delle altezze dei vari portelli di accesso al doppio pavimento. |
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Componentistica Finestre, porta cellula, portelli di servizio e oblò sono quanto di meglio oggi disponibile sul mercato. Oltre alla sontuosa porta Rhein Composite, ormai classica di questa tipologia di allestimenti ma sempre eccellente esempio di tecnologia e modernità, è da segnalare il portello posteriore di carico dell’auto con apertura elettrificata: lo si paga a parte, ma è obiettivamente un pezzo d’autore. |
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Impianto idrico Con dieci metri di lunghezza, un doppio pavimento da quasi mezzo metro di sviluppo verticale e una portata utile che anche in versione accessoriata rasenta le quattro tonnellate, inserire serbatoi di eccezionale capacità non è certo un problema. L’impianto è molto curato, utilizza componenti di qualità e assicura una considerevole autonomia anche a un equipaggio al completo che potrà sfruttare a fondo la comodità della grande doccia e della lavastoviglie. Il sistema di gestione delle acque di recupero, con scarichi unificati, è interessante: stessa valutazione anche per il risciacquo automatico del serbatoio di recupero del wc. Una soluzione, questa, che meriterebbe di essere estesa anche al serbatoio delle acque grigie. Su un veicolo di questa eccellente caratura, infine, meriterebbero di essere proposte di serie sia la doccia esterna (disponibile in opzione, 300 Euro), sia la classica presa di collegamento alla rete idrica, non prevista nel catalogo accessori. Corretta e apprezzabile, invece, la scelta di lasciare il cliente libero di decidere se optare, allo stesso prezzo, per il pratico wc a cassetta (in ceramica e con SOG integrato), o il più capiente (ma più difficile da gestire) nautico da ben 250 litri. |
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Impianto elettrico Di serie, il Palace Liner 95 GS è equipaggiato con una sola batteria dei servizi al Gel da 140Ah: è del tutto evidente che difficilmente una soluzione di questo tipo potrà soddisfare le esigenze di un veicolo di questo livello, ricco di accessori importanti e, spesso, anche piuttosto esigenti in termini di consumi (piedini oleodinamici di sollevamento, portello posteriore elettrico, argano di carico dell’auto solo per citarne alcuni). Assolutamente obbligatorio, di conseguenza, diventa ricorrere ai Pack Energia, disponibili in versione da 280 Ah (2x140Ah) o nella più adeguata 420 Ah (2x210Ah) come sull’esemplare oggetto di questo CamperOnTest. Il pacchetto, che porta in dote anche caricabatterie Waeco di ultima generazione e inverter, aumenta però la fattura complessiva di quasi 4.500 Euro: obiettivamente, meriterebbe di essere proposto di serie. Per il resto l’impianto è ottimamente realizzato, con componenti di estrema qualità e un elevato numero di prese interne tra 220/12V/USB (ben 18) che la dice lunga sia sull’attenzione del costruttore rispetto alla praticità di utilizzo, sia sulla necessità di poter alimentare adeguatamente ogni sorgente anche quando non allacciati alla rete. |
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Gas Il vano è esattamente come ci si aspetta di trovarlo: molto ben realizzato, accessibile, realizzato in vetroresina, ben sagomato e completo di tutto ciò che serve. Migliorabile, dal punto di vista squisitamente estetico, la posizione dei rubinetti sezionatori, inseriti alla base del divano a L e che stonano un po’ con l’eleganza generale dell’ambiente. |
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Riscaldamento L’impianto, affidato alla caldaia Alde Compact (in versione 3010 sull’esemplare provato, la nuova 3020 sui veicoli oggi in produzione), è ottimamente realizzato, offre un abbondante numero di convettori distribuiti ovunque nell’abitacolo, dalla cabina al garage, dalla camera da letto alla zona living senza dimenticare il doppio pavimento e il piano di calpestio, completo di riscaldamento integrato. Eccellente, poi, la possibilità di regolare indipendentemente le temperature di toilette e camera da letto posteriore grazie ad apposite valvole a controllo termostatico. |
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Mobilio e arredamento Estremamente classico, il mobilio sceglie una assoluta linearità di forme riducendo al minimo indispensabile le superfici curve e giocando molto sull’alternanza di superfici in tinta legno e applicazioni laccate lucide. Proposto in due versioni (Classic o Style), abbinabili a due tipologie di rivestimento per il pavimento (Milk e Cappuccino), a tre rivestimenti per il tavolo e a cinque per la cucina, è curato e assemblato con cura anche se non mancano alcuni aspetti facilmente migliorabili, tra cui l’assenza di aerazioni anticondensa per i pensili superiori e, sempre all’interno di questi, la mancanza del classico bordo anticaduta per le relative mensole. |
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Cuscini, materassi e tappezzeria Dalle reti dei letti, con sistema Carawinx, ai materassi, di spessore e qualità delle imbottiture domestici, tutto è all’insegna del massimo comfort. Le poltrone cabina SKA, di ultima generazione, sono dotate, di serie, sia di molleggio pneumatico che di riscaldamento elettrico. Assolutamente all’altezza si rivelano le cuscinerie del living, comode ed ergonomiche tanto in viaggio quanto in sosta. Ampia scelta di proposte per le sellerie, tutte abbinabili alle relative moquette e ai relativi tendaggi, disponibili anche a pacchetto. Potendo, meriterebbe una votazione ancora maggiore. |
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In viaggio | |
Facilità di guida Con dieci metri di lunghezza, oltre 3,6 di altezza e 2,5 di larghezza, anche per via della meccanica di base, il Palace Liner somiglia più a un bus granturismo che a un camper. Ad ogni modo, il controllo sulle dimensioni garantito dai sontuosi e generosi specchi retrovisori, la visuale tramite parabrezza e cristalli laterali e la docilità del M.A.N. TGL con motore da quasi 7 litri, 250 cv, 1.000 N/m di coppia e cambio automatizzato a 12 rapporti mettono presto a proprio agio. Certo, non si guida con la scioltezza di una utilitaria, ma il telaio è ben dimensionato rispetto all’allestimento e non patisce assolutamente il carico dell’auto a gravare sul consistente sbalzo posteriore. |
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Comodità dei posti a sedere Obiettivamente, è difficile chiedere di più. I quattro posti frontemarcia standard sono extra extra comodi. Il quinto posto è relativamente facile da allestire e in sosta le poltrone regolabili e girevoli, insieme al divano a L, regalano momenti di relax assoluto. |
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Panoramicità Ottimale sia per chi viaggia in cabina sia per chi utilizza la terza poltrona o il divano a L nell’abitacolo grazie alle ampie superfici vetrate anteriori e alle finestre laterali posteriori quasi simmetriche. |
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Climatizzazione Il climatizzatore a motore è fornito di serie: un vero e proprio must per combattere, in estate, l’effetto lente del gigantesco parabrezza panoramico. Allo stesso modo, in inverno, lo scambiatore di calore Alde permette di sfruttare il calore del motore per riscaldare tutto il veicolo e produrre acqua calda sanitaria. Se ciò non dovesse bastare, la presenza di serie del DuoControl CS autorizza anche ad accendere la caldaia a gas. |
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Living La versione Bar non è sicuramente quella che può garantire la massima disponibilità di posti a sedere (un living Lounge tradizionale ne potrebbe garantire uno o due in più), ma ha l’indubbio vantaggio di offrire una straordinaria comodità, una eccezionale sensazione di spazio e una convincente praticità, in sosta così come in viaggio. Il tavolo a penisola è un esempio di stabilità, si dispiega in un secondo e garantisce una superficie utile di stile domestico. I quattro/cinque posti a tavola beneficiano di accesso e sedute individuali, e la configurabilità del layout data dalle piastre girevoli e dalle molteplici regolazioni delle poltrone, garantiscono sempre un comfort ineccepibile, anche nei momenti di assoluto relax. |
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Letti La camera da letto posteriore, anche se collocata al di sopra del garage per auto e, di conseguenza, con un’altezza utile leggermente ridotta, merita il massimo dei voti: matrimoniale ampio, ben accessibile, ottimamente arredato, ben riscaldato, aerato e illuminato. E’ tra le più convincenti oggi presenti sul mercato ed è realmente in grado di offrire un comfort senza compromessi. Il letto basculante, invece, non brilla certo per larghezza utile e presenta alcuni aspetti decisamente migliorabili. |
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In cucina Di dimensioni superiori alla media, sfrutta l’abbondanza degli spazi a disposizione per svilupparsi in senso longitudinale. E’ ricca di vani di stivaggio, di cassetti e l’inserimento della lavastoviglie aggiunge un tocco di comfort e praticità prettamente domestica che, obiettivamente, su un veicolo come questo non deve mai mancare. Meriterebbe un voto anche migliore se l’oblò a controllo termostatico fosse proposto di serie (data l’assenza della cappa aspirante) e se il fornello non fosse inserito nella porzione più vicina al divano a L anzichè nella più tranquilla (e meno delicata) parte posteriore. |
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Toilette Obiettivamente, merita il massimo dei voti: dedicata a tutti coloro che (spesso a ragione) storgono il naso dinanzi a realizzazioni troppo “open space”, con wc centrale che deve essere superato per poter accedere alla camera da letto posteriore, la toilette “Lusso” risolve brillantemente il problema relegando il water in un ambiente a se stante, chiuso e opportunamente aerato, lasciando alla doccia, all’armadio guardaroba e al mobile lavabo il compito di fungere da elegante e discreto antibagno. |
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Doccia Classica nelle fattezze, di ispirazione e in parte anche realizzata con l’utilizzo di componenti domestiche, è ampia, comoda, ben concepita e ben arredata. Offre tutto ciò che serve, dall’illuminazione all’aerazione, dalla colonna attrezzata a un piatto inferiore in vetroresina che ricorda da vicino quello di casa. |
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Disimpegni e circolazione nell’abitacolo Le ampie dimensioni esterne si riflettono in interni ariosi e spaziosi: tranne, naturalmente, la camera da letto posteriore, rialzata su garage per auto, il pavimento è perfettamente complanare. La larghezza del corridoio è superiore alla media, mentre il living bar, come già sottolineato, non fa che aumentare a dismisura la sensazione di signorile ospitalità del soggiorno anteriore. |
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Capacità di stivaggio Cinque armadi guardaroba per capi appesi, due armadi a ripiani e un gran numero di pensili interamente configurabili a piacere assicurano la possibilità di stivare tutto ciò che è necessario anche nel caso di utilizzi professionali o a lungo e lunghissimo raggio. L’assenza delle classiche (e macchinose) cassapanche anteriori è facilmente riequilibrata dall’abbondanza degli spazi a disposizione, con un gran numero di vani in ogni ambiente. |
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Gavoni e garage Il garage per SmartForTwo è esattamente come deve essere: calibrato al centimetro per accogliere l’auto in questione, ben concepito, ben rifinito, dotato di tutto ciò che serve (comprese due prese a 220V). I quattro portelli assicurano operazioni di carico rapide e agevoli. I tre vani disponibili nel doppio pavimento diventano invece fondamentali per tutta l’attrezzatura da campeggio nel caso il garage sia occupato dall’auto: sembrerà strano, ma se gli spazi senza auto appaiono praticamente impossibili da saturare, una volta che questa è a bordo la sensazione cambia rapidamente. |
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Gestione del veicolo | |
Capacità di carico e portata utile Con poco meno di 12 tonnellate di massa complessiva a pieno carico, il Palace Liner 95 GS offre una portata utile che,anche su un veicolo mediamente accessoriato come quello oggetto di questo CamperOnTest, arriva vicina alle quattro tonnellate. |
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Autonomia Adeguatamente implementata quella elettrica con l’apposito Pack Energia 420 (indispensabile), l’autonomia si rivela essere corretta, anche se per ciò che concerne il gas, sfruttando a fondo Alde, frigo e forno le due classiche bombole da 10 kg non dureranno in eterno. Meglio preventivare, dunque, l’installazione del classico serbatoio fisso, disponibile sia da 120 che da 195 litri. Autonomia idrica esemplare e abbastanza ben bilanciata, a patto di trovare gli ormai rarissimi pozzetti di scarico che consentano un facile smaltimento del contenuto del wc nautico. |
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Facilità di manutenzione Una meccanica come quella del M.A.N. TGL 12.250 è pensata per macinare senza problemi centinaia di migliaia di chilometri: meglio così, perchè l’accesso agli organi meccanici, fatta eccezione per i classici livelli dei fluidi che si possono tenere sotto controllo all’interno del cofano motore, può avvenire quasi esclusivamente tramite la botola interna a pavimento, in cabina di guida, obbligando quindi il meccanico a salire e a operare da dentro al veicolo. L’impiantistica è solitamente abbastanza ben accessibile (in particolare pompa dell’acqua, Alde, batterie servizi, trasformatori e caricabatterie impianto elettrico), mentre in assenza di botole interne a pavimento, si rivela più complicato raggiungere i serbatoi, contenuti nel doppio pavimento. |
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Rapporto prezzo/prestazioni Il prezzo è quello di un’abitazione, circa 350.000 Euro per un veicolo mediamente ben accessoriato, e di un’abitazione il Palace Liner 95 GS offre diverse comodità, specie se l’equipaggio è quello classico per questa tipologia di veicoli, la coppia matura. Ci sono, infatti, una sontuosa camera da letto, un living che si trasforma in un vero e proprio salotto, una toilette completa di tutto ciò che può servire e un blocco cucina generoso che può contenere anche la lavastoviglie. Il tutto, naturalmente, si somma al garage posteriore per Smart ForTwo, una peculiarià fondamentale per assicurare la piena fruibilità di un investimento decisamente molto importante. L’avere a disposizione un veicolo di appoggio agile, maneggevole ma accogliente e sicuro, sfruttabile in ogni stagione e con ogni condizione meteorologica, permette infatti di utilizzare questo motorhome di lusso come una vera e propria residenza, spostandolo quando necessario e usando, per i tragitti più brevi, il piccolo ma pratico tender sempre al seguito. Un acquisto definitivo che strizza l’occhio sia a equipaggi esperti ed esigenti, alla ricerca più di una vera e propria casa su ruote che di un classico camper, sia a team sportivi che necessitino di un motorhome capiente, generoso e classicamente lussuoso. |
Legenda
Inadeguato | |
Da migliorare | |
Adeguato alla classe di costo | |
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori | |
Eccellente, difficile trovare di meglio |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e di quanto il mercato offre nello stesso momento e per la fascia di prezzo riferita al veicolo sotto esame.
Ci ha particolarmente convinto…
A livello di meccanica di base, la scelta proposta da Morelo contempla due basi di assoluta eccellenza, con portata utile complessiva di 12 tonnellate, motori a 6 cilindri di elevata cubatura, coppia di ben 1.000 N/m e gestione affidata a cambi automatizzati EuroTronic ZF (Iveco EuroCargo) o TipMatic (M.A.N.) a 12 rapporti per gestire al meglio pesi e potenza. La costruzione camionistica, con sbalzo anteriore più accentuato, accorcia un po’ il passo, regalando una maggiore agilità in manovra e sui percorsi tortuosi, mentre il dimensionamento di propulsore, telaio, ruote, freni e sospensioni è ottimale per garantire lunghe percorrenze in tutta tranquillità senza patemi d’animo di pesi da rispettare (con poco meno di 4 tonnellate utile anche il trasporto della Smart non è davvero un problema) o di autonomia. Anche in presenza di consumi più elevati rispetto alla media (dati dalla mole del veicolo, dalla forma del frontale, decisamente imponente, e da motori da quasi 7 litri), il veicolo può infatti beneficiare di serbatoio del gasolio maggiorato a 190 litri.
All’esterno, nonostante le dimensioni non certo contenute, il veicolo si presenta ben proporzionato, elegante e piacevole: la linea e il design, piuttosto classici, armonizzano bene le fattezze della scocca sia nel frontale, oggetto di restyling nel 2013 e molto accattivante nella parte di calandra e gruppi ottici, sia nel posteriore, personale e più improntato alla dinamicità, con soluzioni interessanti per ciò che concerne l’integrazione dei vari elementi. Ne sono una prova i pulsanti di apertura/chiusura e sgancio elettrico dei portelli del garage per auto di maggiori dimensioni, così come la perfetta integrazione del portello posteriore ad ala di gabbiano dedicato al carico dell’auto, proposto anche con apertura elettrificata e veramente molto ben realizzato.
Sempre all’esterno del veicolo, la cabina di guida si segnala per i giganteschi specchi retrovisori di tipo pullman, piuttosto evidenti per ciò che riguarda l’aspetto generale del veicolo e il suo profilo anteriore ma che, obiettivamente, consentono un invidiabile (e fondamentale) controllo sugli ingombri del veicolo e sul suo posizionamento: dalla guida, infatti, si gode di visuale laterale, inferiore laterale e inferiore centrale anteriore. In più, entrambi gli specchi sono serviti dal parabrezza e non dai cristalli laterali, evitando quindi il classico ostacolo dei montanti anteriori che, spesso, vanno a ridurne l’efficacia.
La costruzione della scocca autoportante è ai massimi livelli per materiali e spessori: ogni pavimento, parete e tetto può infatti contare sulla coibentazione offerta da 40 mm di RTM, con perimetro rinforzato in poliuretano e assemblaggio che sovrappone tra loro le varie componenti. Un sistema tutto sommato estremamente classico ma che, in una produzione di piccole dimensioni in cui ogni esemplare fa storia a sé può essere curato in maniera esemplare abbinandovi, oltretutto, accessori e componenti di primissima qualità. Ne sono un esempio gli oblò e le finestre Dometic di ultima generazione, i portelli Mekuwa 2003 con doppia guarnizione e cerniere in ghisa di alluminio, la porta di ingresso Rhein Composite con serratura elettrificata a comando numerico, i sistemi di sgancio di alcuni portelli elettrificati. Tutta la scocca, fatta eccezione per uno strato interno in multistrato fenolico nel piano di calpestio superiore, è poi completamente priva di legno, con il doppio pavimento in cui tutte le paratie separatrici sono in poliuretano a garanzia di robustezza e stabilità.
L’autonomia idrica è quella che si conviene a un veicolo di questo livello, con serbatoi di grande capacità, impianto curato e realizzato tramite l’utilizzo di componenti di tipo domestico (pilette di scarico, tubazioni, sifoni, condotte), con dimensioni maggiorate per ciò che concerne tubazioni e valvole di scarico, raggruppate in un unico vano interno facilmente raggiungibile e convogliate con uno scarico unificato. Discorso simile per l’impianto elettrico, a patto di adottare gli appositi Pack Energia che ne implementano potenza e capacità: gli elementi utilizzati sono di prima qualità, con batterie al Gel ben gestite da caricabatterie, trasformatori e inverter di ultima generazione. L’impianto, ordinato, preciso e davvero convincente, è poi seguito da un pannello di comando modernissimo, completo di tecnologia Bus. Ancora, sempre per l’impianto elettrico, si segnala l’eccezionale dotazione interna di prese, con un totale di 18 elementi tra 220/12V e USB a disposizione di cellula, garage e doppio pavimento, con la possibilità di disporre sempre, grazie all’inverter, di corrente a 220V.
All’interno, il mobilio sceglie un design molto, molto classico ma tutto sommato piacevole, specie nella versione Style che alleggerisce le tinte scure del legno con ante laccate chiare. Molto elevate, all’interno, sono le possibilità di personalizzazione offerte, con due tipologie di living (Lounge e Bar), due di toilette (Premium e Lusso), due rivestimenti del pavimento (Milk e Cappuccino), tre design per i piani dei tavoli (Kupfert, Marmor, Schiefer), cinque opzioni per il piano cucina (materiale minerale Salt, Pepper e Muscat, Morelosan Salt e Pepper), dodici varianti per le tappezzerie (microfibra, pelle e tessuto, pelle, pelle bicolore), due per i tendaggi (classici o a pacchetto) e quattro per le moquette offrendo a ciascun committente la possibilità di realizzare l’ambientazione interna che più si avvicina ai propri gusti ed esigenze.
La collocazione del blocco cucina, a sviluppo longitudinale, aumenta poi la sensazione di spaziosità interna, specie su un veicolo, come questo, con larghezza complessiva maggiorata a 250 cm. Il corridoio che conduce alla camera posteriore mantiene dimensioni superiori alla media e anche se non è dotato di finestre, la luminosità può sempre contare sull’efficace lavoro dei maxi oblò a tetto e sulla convincente illuminazione interna a led. Convincenti, stabili e funzionali sono le due porte scorrevoli, con una menzione speciale per quella posteriore, sdoppiata e completa di meccanismo di scorrimento automatico. Nella stessa zona è da segnalare anche la serratura per la porta del locale wc, con doppio sistema di aggancio (magnetico e meccanico). La toilette, proposta su questo esemplare in versione “Lusso”, è pressoché perfetta: di altissimo livello sono la doccia, veramente molto ben concepita e realizzata, lo sfruttamento degli spazi dedicati al lavabo, l’armadio guardaroba e il locale wc separato, il tutto sempre con un evidente richiamo al mondo della domotica casalinga. Perfetta e tra i migliori esempi oggi disponibili sul mercato è la camera da letto posteriore con matrimoniale centrale nautico: un letto di grandi dimensioni, splendidamente inserito in un ambiente elegante, luminoso, arioso (nonostante l’altezza utile ridotta per il sottostante Garage Smart), ben riscaldata (con circuito termostato indipendente), ricca di possibilità di stivaggio e di tutto ciò che può servire. Giudizio identico anche per il living anteriore in versione Bar: offre cinque posti frontemarcia di cui tre su poltrone di eccezionale comodità, quattro o cinque posti a tavola grazie a un eccezionale tavolo a penisola che stupisce per precisione, lunghezza e stabilità, e un ambiente elegante, conviviale e altamente funzionale, capace di ospitare cinque persone offrendo la possibilità, a tre di loro, di godere della massima comodità offerta da poltrone SKA di ultimissima generazione. Una comodità godibile e sfruttabile in ogni momento, dal viaggio alla sosta, a tavola come nei momenti di relax con gli amici.
Lo stivaggio è eccezionale: cinque armadi guararoba per capi appesi, due a ripiani, pensili interni con mensole riposizionabili a piacere, cassetti, cassettoni e cestelli estraibili sono presenti in ogni ambiente del veicolo: esemplare è, nel blocco cucina, la dispensa verticale estraibile, completamente configurabile a piacere, esempio di praticità e di eccellente sfruttamento degli spazi.
Il garage posteriore, dedicato ad accogliere la Smart ForTwo, è perfetto: ben accessibile (quattro portelli di cui due di grandi dimensioni), completo di tutto ciò che serve (rampe, argano elettrico, illuminazione, prese di corrente, riscaldamento), permette di caricare e di scaricare l’auto in pochissimi minuti: l’operazione è semplice e facile da eseguire, sicura e, obiettivamente, aggiunge un valore enorme a un veicolo di dimensioni come questo, ampliandone significativamente i confini di utilizzo.
Riteniamo migliorabile…
All’esterno, la pulizia delle fiancate patisce un po’ i tanti portelli di servizio dedicati all’impiantistica e all’accesso ai vani di stivaggio contenuti all’interno del doppio pavimento: sono, in totale, ben dieci le aperture di servizio (cinque su ciascuna fiancata) servite logicamente da portelli di forme e dimensioni differenti in base al vano di riferimento che interrompono una generale e apprezzabile pulizia di linea e di stile. Al fine di garantire la massima comodità all’equipaggio, sarebbe opportuno che tutte le sportellerie, inoltre, fossero dotate di chiusura centralizzata, in modo da garantirne la chiusura istantanea anche dall’interno del veicolo.
Sempre per ciò che concerne i portelli di servizio, le tre grandi aperture molto ben dissimulate e inserite all’interno delle bandelle laterali in vetroresina meriterebbero un migliore sistema di mantenimento in posizione aperta: i due galletti attualmente previsti, infatti, non brillano né per precisione né per praticità, specie in fase di richiamo.
A livello di telaio, il possente M.A.N. TGL 12.250 da 120 quintali di massa complessiva offre, come uniche dotazioni di serie, ABS e ASR, mentre Morelo non prevede la possibilità di richiedere tutti i validi ausilii di sicurezza attiva che M.A.N. ha nel tempo sviluppato e adottato sui propri trattori stradali. Un veicolo top di gamma come questo Palace Liner, votato per sua stessa missione a rappresentare oggi la massima espressione di un marchio di prestigio, non può quindi disporre dell’ESP, il controllo elettronico della stabilità che M.A.N. propone in abbinamento al sistema di controllo automatico dell’imbardata, né dell’assistente alla frenata di emergenza EBA né tantomeno del sistema di assistenza alla corsia LGS. Si tratta di strumenti ormai diffusi da tempo sia nel mondo dell’auto che in quello del trasporto pesante e che meriterebbero di essere parte fondamentale della dotazione di serie di un veicolo dedicato al tempo libero che sarà acquistato per accompagnare negli anni e in tragitti a lungo raggio il proprio equipaggio.
Sempre per ciò che concerne il discorso sicurezza, la scelta di sostituire completamente il cruscotto originale, realizzato dopo attenti studi di ergonomia in materiali plastici studiati dal costruttore per offrire un certo grado di elasticità, di assorbimento di energia e di deformazione programmata in caso di urto e testati per questo con appositi crash-test al fine di limitare al massimo i rientri di componenti contro i passeggeri, con un nuovo cockpit assai elegante ma realizzato in vetroresina e legno, non va sicuramente a favorire, in caso di urto, l’assorbimento programmato e controllato dell’energia sviluppata nell’impatto. Il discorso, poi, si amplia all’opzionale sistema di volante amovibile Morelo Exklusiv, di eccezionale comodità in sosta poiché consente una agevole rotazione della poltrona di guida, ma che rappresenta, di fatto, un’ulteriore invasiva modifica che interviene su una componente fondamentale dell’autotelaio e che, tra l’altro, lo priva dei comandi integrati al volante multifunzione stesso. In cabina di guida, i cristalli laterali ad azionamento elettrico sono comodi, ma i relativi comandi di apertura, installati verticalmente lungo la paretina che contiene al proprio interno i convettori Alde, andrebbero ricollocati in una zona di più facile e immediato accesso.
A livello di costruzione, questa si rivela essere estremamente curata ma di tipo piuttosto tradizionale: stupisce un po’, per ciò che concerne il frontale monoblocco in vetroresina, come questo sia solidarizzato al tetto e alle pareti laterali ma non congiunto e sostenuto dallo chassis originale in una zona, quella frontale, che è di gran lunga la più delicata di tutto l’allestimento.
All’interno, il mobilio è costruito con cura e notevole precisione: l’aspetto, volutamente classico e lineare, sceglie superfici per lo più piane evitando superfici di forme più morbide che conferirebbero un po’ più di dinamismo all’ambientazione: sempre per ciò che concerne la costruzione dei pensili, quelli superiori sono sprovvisti sia delle importantissime aerazioni anticondensa posteriori, con il pannello inferiore in multistrato che “chiude” nettamente all’interno del rivestimento imbottito in ecopelle delle pareti, sia dei pratici bordi anticaduta, utili a contenere e arrestare gli oggetti stipati nei vani di stivaggio. Sempre per ciò che concerne il mobilio, in un vero e proprio salotto come quello disponibile nella parte anteriore del living del Palace Liner 95 GS, i rubinetti sezionatori del gas a vista stonano con l’ambientazione elegante e ricercata dell’ambiente.
Il blocco cucina, a sviluppo longitudinale lungo la parete sinistra, offre dimensioni superiori alla media: curiosamente, l’elemento che finisce per produrre il maggior numero di vapori grassi durante la preparazione dei cibi, il fornello, non è collocato nella parte interna, quella per intenderci verso la coda del veicolo, ma verso la parte anteriore dello stesso, a pochi centimetri dallo schienale del divano a L. Certo, i progettisti hanno previsto un separé in vetro sagomato tra i due ambienti, ma il rischio di trasferire schizzi e vapori grassi al soggiorno è tutt’altro che remoto, specie se, poi, non si opta per l’indispensabile oblò estrattore/ventilatore a controllo termostatico FanTastic Vent che deve sostituire la classica cappa aspirante, non prevista nè disponibile in opzione.
Il letto basculante anteriore, disponibile in opzione, presenta dimensioni che stridono con l’abbondanza degli spazi a disposizione: la larghezza utile, infatti, è contenuta a soli 125 cm. In più, il pulsante di comando della movimentazione elettrica del letto, sistemato alle spalle della terza poltrona frontemarcia, nel living anteriore, non brilla per comodità di utilizzo. Il letto, inoltre, durante la propria discesa, finisce per impigliarsi spesso nelle fettucce che mantengono in sede la tenda di separazione dedicata al basculante stesso, con il rischio di provocare danni ai tendaggi. Infine, la scelta di optare, come illuminazione per il basculante, su due spot a soffitto inseriti centralmente, a lato dell’oblò, appare un po’ infelice, con il rischio concreto che chi legge a letto si faccia ombra da solo con il proprio libro. Migliorabile, inoltre, l’aspetto del sottobasculante, piuttosto austero.
La dotazione di serie non è particolarmente ricca: se è vero, da un lato, che ciò permette a ogni cliente di accrescere le possibilità di personalizzazione del proprio veicolo, il risvolto della medaglia è rappresentato da una lista di accessori “indispensabili” piuttosto lunga, con inevitabili conseguenze su pesi e prezzo finale. Dall’avvolgibile elettrico per il parabrezza per proteggersi dal sole durante la guida all’oblò aspirante in cucina, dalla doccia esterna alla grafica carbonio, dal Pack Energia alla moquette per arrivare ai cuscini o ai copriletto coordinati, sono diversi gli equipaggiamenti che meriterebbero a pieno titolo di essere inseriti nella dotazione di serie di un veicolo che intende porsi come punto di arrivo per un’utenza attenta ed esperta.
Un ultimo appunto riguarda l’accessibilità ai vari impianti: se è vero che l’assenza di botole a pavimento, all’interno del veicolo, aumenta e di molto la continuità spaziale tra i vari ambienti, lo è altrettanto che ciò priva il cliente della possibilità di accedere in maniera semplice e immediata ai grandi serbatoi installati nel doppio fondo anche per le semplici (e spesso necessarie) operazioni di ispezione e pulizia. Sempre per ciò che concerne l’impianto idrico, il sistema di risciacquo del serbatoio di recupero del wc, con un innesto a baionetta che tramite una tubazione in rilsan immette acqua dalla parte superiore del serbatoio per favorirne il lavaggio, meriterebbe di essere esteso anche al vicino serbatoio di recupero delle acque grigie. In più, su di un veicolo che grazie al comodissimo garage per auto si presta eccezionalmente bene anche a un utilizzo stanziale, l’attacco diretto alla rete idrica per l’acqua corrente potrebbe rivelarsi molto utile. E’ un peccato che non sia disponibile nemmeno in opzione.