La meccanica.
Il Kreos 3001 è allestito sul nuovissimo Iveco New Daily Camper 35C con telaio di tipo camionistico composto da longheroni a C, sospensione anteriore QuadLeaf a balestra trasversale e trazione posteriore con ruote gemellate in abbinamento a tre differenti motorizzazioni: la base di partenza è rappresentata dall’Iveco F1A, un propulsore da 2.286 cc a 16V con turbina a geometrica variabile in grado di erogare una potenza massima di 146cv e una coppia di 350Nm, mentre chi desidera di più può optare per il classico Iveco F1C da 2.998 cc, turbina a geometria variabile, potenza massima di 170 cv e coppia massima di 430 N/m.
Al vertice dell’offerta, l’Iveco F1C con tecnologia TwinTurbo rappresenta la scelta ideale per tutti coloro che desiderano poter contare sulla massima potenza: grazie alla doppia turbina, infatti, questo motore da 2.998 cc è in grado di erogare una potenza di ben 205 cv con una coppia di 470 N/m (Euro 4.758). Tutti i propulsori sono abbinati, di serie, a un cambio manuale a 6 rapporti più retromarcia: come optional, la sola unità da 205 cv può essere abbinata anche al nuovissimo cambio automatico Iveco Hi-Matic, sviluppato dallo specialista ZF e dotato di 8 rapporti e di convertitore di coppia (Euro 2.074).
Progettato per garantire massima precisione di guida, efficienza ed economia di esercizio, Hi-Matic impiega meno di 200 millisecondi nell’effettuare il cambio di marcia e può essere impostato sia in modalità Eco, con cambi di marcia fluidi a basso regime per il massimo contenimento dei consumi, sia in modalità Power, con cambi di marcia a regimi più alti per la massima brillantezza. Tutte le motorizzazioni, infine, rispettano le normative antinquinamento Euro5+, sono abbinate a un serbatoio del gasolio da 70 litri (100 litri opzionale, 140 Euro), e possono essere omologate sia con massa complessiva di 3.500 kg (guida con patente B, 4 posti omologati), sia con massa complessiva a pieno carico di 4.000 kg, guida con patente C e possibilità di 5 posti omologati.
Il Kreos 3001 sfrutta l’autotelaio Iveco con passo da 410 cm, distribuendo la lunghezza complessiva, di 711,6 cm, tra uno sbalzo anteriore di 100,8 cm e uno posteriore di 200,8 cm (pari al 48,9% del passo). L’altezza massima del veicolo, raggiunta a livello della cupola della mansarda anteriore, è di 305 cm: di questi, all’interno, ne sono disponibili tra un massimo di 207 (sempre in prossimità della mansarda) e un minimo di 200 nel resto dell’abitacolo. La larghezza esterna, infine, è di 230 cm, mentre quella interna raggiunge i 217 cm. Anteriormente, il Kreos 3001 presenta un’altezza minima da terra, misurata al centro del paraurti, di 30 cm; 51 sono, invece, i centimetri che separano dal suolo il paraurti posteriore.
La scocca
Il Kreos 3001 sfrutta, come detto, il telaio longheronato dell’Iveco New Daily: questa struttura, estremamente robusta, grazie all’adozione del passo da 410 cm, non necessita essere prolungata nella parte posteriore che sorregge il garage in quanto copre, da sola, una lunghezza complessiva di 692,3 cm e, di conseguenza, offre la possibilità di realizzare un vano di carico posteriore di eccezionale robustezza e portata.
Sul telaio, i tecnici Laika hanno costruito uno scheletro aggiuntivo utilizzando appositi longheroni in acciaio zincato, opportunamente provvisti, dove necessario, di fori di alleggerimento: la struttura, alta 25 cm, realizza quindi una sorta di controtelaio, irrobustendo al massimo un qualcosa già di per sé di ideale costruzione, e andando a offrire la possibilità di realizzare, nella porzione anteriore del veicolo e in quella centrale, tre compartimenti tecnici, con pavimento inferiore e pareti laterali composte da un doppio rivestimento interno ed esterno in vetroresina (da 1+1 mm di spessore) e interno in polistirolo da 10 mm.
Inseriti a livello delle bandelle laterali, i tre vani sono pensati per contenere un ampio gavone passante sottopavimento (porzione anteriore), e i serbatoi dell’acqua potabile e del recupero delle acque grigie (porzione centrale e posteriore), con questi ultimi che, di conseguenza, vengolo a trovarsi in due ambienti protetti e riscaldati: proprio a salvaguardia dei serbatoi, la coibentazione a loro dedicata è maggiorata a 20 mm.
In coda, invece, il garage posteriore, ribassato, vede la presenza di un pianale inferiore opportunamente irrobustito da un apposito scheletro metallico, al fine di garantire la massima capacità di carico, sul quale sono collocati una lastra in multistrato fenolico trattato contro l’umidità e, sopra a questo, una pratica vasca prestampata in materiale Duralife con piastra centrale in alluminio mandorlato. Il piano di calpestio, di conseguenza, non è collocato direttamente sui longheroni della meccanica di base, ma sull’efficace controtelaio le cui traverse ne coprono l’intera larghezza. L’unione tra i vari elementi avviene sia tramite appositi sigillanti butilici sia tramite imbullonamento. Il pavimento è costituito da un sandwich da 55 m di spessore caratterizzato da un rivestimento inferiore in vetroresina, coibentazione in styrofoam, rivestimento interno in multistrato fenolico e rifinitura in linoleum effetto parquet: è composto, lateralmente, da profili in legno massello: è su questi che sono assemblate, tramite avvitamento, le pareti, realizzate con la tecnica Laika Extreme Durability System.
La Casa di Tavarnelle, infatti, ha recentemente introdotto una significativa miglioria per ciò che concerne la costruzione delle pareti, sostituendo ai tradizionali regoli in legno, appositi profili in poliuretano per una perfetta resistenza meccanica e a eventuali infiltrazioni di acqua. Le pareti dei Kreos, così come quelle di tutti i Laika della generazione 2015, si costituiscono quindi di un rivestimento esterno in alluminio liscio (0,8 mm), coibentazione in styrofoam ad alta densità (30 mm), intelaiatura interna e perimetrale in poliuretano espanso e rivestimento interno in multistrato nobilitato (6 mm) rifinito in melaminico. Il tetto, dotato di rivestimento esterno in vetroresina antigrandine, beneficia della stessa tecnica costruttiva adottata per le pareti, abbinando alla coibentazione in styrofoam ad alta densità un rivestimento interno in materiale composito rivestito, sul lato interno, da un elegante tessuto imbottito IsoDeluxe per un totale di 40 mm. Particolarmente curato, l’assemblaggio tra pareti e tetto è effettuato tramite un binario concavo in alluminio che si inserisce tra le sezioni laterali di pareti e tetto, entrambi piegati a 45°: in questo modo, oltre a fornire un adeguato supporto agli elementi portanti, funge da pratica canalina passacavi facilmente utilizzabile per l’installazione di accessori elettrici a tetto. La giuntura tra pareti e tetto, poi, viene sigillata e solidarizzata tramite collanti butilici e, infine, ricoperta da un ampio cantonale in alluminio preverniciato in tinta argento metallizzato.
Anteriormente, la mansarda vede la presenza di un doppio guscio: uno esterno, in vetroresina e abs, e uno interno, sempre in materiale plastico soft-touch, al fine di creare una vera e propria camera d’aria di coibentazione. L’esterno, in particolare, si compone di una parte centrale e portante in vetroresina, il sottomansarda, a cui sono collegati i carter in abs di raccordo tra cabina e sottomansarda e tra cabina e cellula abitativa, e di un guscio superiore in abs sul quale sono innestate tre componenti centrali in abs argento metallizzato (due laterali, di ideale raccordo con i cantonali a tetto), e di una cupola superiore di rifinitura.
I vari elementi, adeguatamente sigillati tra loro, sono pensati per creare una vera e propria intercapedine, realizzata tra guscio esterno e guscio interno, che riceve l’aria calda in arrivo dalle canalizzazioni dell’impianto centralizzato Truma Combi 6 CP Plus. Ancora in ABS sono i cantonali e gli elementi che caratterizzano la coda del veicolo, con un carter superiore che funge da spoiler e che contiene il terzo stop, due montanti laterali completi di gruppi ottici circolari, due inferiori laterali di raccordo con le bandelle e il classico paraurti con portatarga.
L’intera scocca è poi protetta, lateralmente, da ampie bandelle in alluminio: verniciate in una elegante tonalità argento metallizzato, vantano uno sviluppo in altezza di 41 cm, hanno uno spessore di 2 mm, sono mantenute in sede da apposite staffe metalliche ancorate al pavimento del veicolo e sono complete di portelli di accesso ai vari vani di servizio.