Un profilato originale, caratterizzato da un look esterno accattivante, da un interno elegante e da una tecnica costruttiva moderna, proposto a un prezzo decisamente interessante: il Kea P64 strizza l’occhio alla coppia alla ricerca di un veicolo non eccessivo nelle dimensioni, piacevole, curato e tutto da scoprire.
Tipologia | Profilato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 L 130 Multijet |
Motorizzazione di base | 2.286 cc – 130 cv |
Motorizzazioni opt. | 2.286 cc – 148 cv 2.999 cc – 177 cv |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 4 |
Dimensioni | 699x235x280 |
Spessore pav./pareti/tetto | 54/33/33 |
Peso massimo ammesso | 3.500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 3.143 Kg |
Prezzo base | 62.781 Euro |
Puro design italiano: recita così il pay-off 2015 di Mobilvetta. Un claim che punta a sottolineare uno degli elementi che, storicamente, hanno sempre distinto le realizzazioni della celebre casa toscana, e che trova naturale espressione in una gamma caratterizzata da tre linee di prodotto, tutte inserite nella fascia medio/alta del mercato.
Incentrata sul fattore K, con protagonisti i vari modelli delle gamme Kea M, Kea P e K-Yacht, la produzione del brand di prestigio del Gruppo Sea si caratterizza per una forte personalità, evidente negli esterni, moderni e accattivanti, così come negli interni, capaci di proporre ambientazioni accoglienti e curate, proponendo soluzioni concrete a ogni tipologia di necessità, da quelle della coppia a quelle della famiglia. Tre linee di prodotto, quindi, dedicate ad altrettante tipologie costruttive, accomunate da una tecnica costruttiva moderna e capaci di distinguersi nel panorama europeo per stile e capacità di incontrare il gusto del pubblico offrendo una buona varietà di proposte.
Ne sono un esempio la storica gamma di mansardati Kea M, contraddistinta sia da veicoli pensati per la classica famiglia con due bimbi sia da veri e propri crossover, capaci di declinare, in versione più familiare, disposizioni interne solitamente proposte da profilati e integrali, e l’affermata linea di motorhome K-Yacht, erede di una lunga e prestigiosa tradizione iniziata a metà degli anni Ottanta e oggi rinnovata da un veicolo elegante e cresciuto, anno dopo anno, di stile e contenuti tecnici. E’ però l’anello di congiunzione tra questi due mondi, il profilato, l’obiettivo che ha visto negli ultimi due anni i maggiori investimenti da parte di Mobilvetta: nati per riprendere i fasti antichi di modelli come Ramses e Opéra, vere e proprie pietre miliari nella storia dell’azienda toscana, la nuova gamma Kea P si caratterizza per la presenza di sei diversi modelli, dedicati principalmente alla coppia ma, grazie al letto basculante anteriore, capaci di ospitare senza problemi anche tre o quattro persone, proponendo le soluzioni più richieste dalla clientela: il classico letto matrimoniale trasversale posteriore su garage, con un interessante ampio accesso frontale e laterale (Kea P 67), il sempre più diffuso letto matrimoniale centrale nautico, proposto sia con toilette laterale con doccia indipendente (Kea P62 e P63) sia con il bagno passante (Kea P69), vero e proprio leitmotiv dell’attuale stagione commerciale, e i sempre richiesti letti gemelli su garage, proposti sia dal grande e abitabile Kea P65 sia dal nuovo e più compatto P64, oggetto di questo CamperOnFocus e capace di contenere la lunghezza complessiva entro i sette metri.
Un veicolo da coppia, dedicato a una clientela alla ricerca del giusto compromesso tra ingombri complessivi e abitabilità interna, che si propone, già a partire dal design esterno, come un veicolo ricco di personalità, abbinando il tutto a rifiniture interne curate e a un prezzo particolarmente interessante che parte da meno di 63.000 Euro. La base di partenza scelta dai tecnici della casa toscana è quella del Fiat Ducato 35L: rinnovato nel design del frontale, ora più accattivante e automotive, e arricchito da accessori qualificanti, il telaio torinese è impiegato in versione ribassata Camping-Car-Special, con carreggiata posteriore allargata e passo da 380 cm. Di serie, Mobilvetta propone come motorizzazione il collaudato 2.3 Multijet da 130 cv: si tratta di un propulsore generoso, abbastanza equilibrato rispetto alla mole del veicolo, che può rappresentare una scelta conveniente specie nel caso di utilizzo da parte di due sole persone. Con una coppia di 320 N/m, questo motore può essere sostituito dal più prestazionale 2.3 Multijet con turbina a geometria variabile che, grazie a 148 cv e una maggiore coppia (350 N/m), garantisce maggiore brio, specie a pieno carico, mentre chi desidera il massimo delle prestazioni potrà affidarsi senza indugi al potente 3.0 Multijet Power da 177 cv e coppia di 400 N/m.
Tutte le motorizzazioni sono abbinate, di serie, al classico cambio manuale a sei rapporti: in opzione, Mobilvetta offre la possibilità di optare per il sistema automatizzato Comfort-Matic, mentre è da rilevare come la casa toscana abbia scelto di proporre ogni veicolo, e tra questi, naturalmente, anche il Kea P 64, con una eccellente dotazione di serie. Ogni esemplare, infatti, è equipaggiato di ABS con EBD, doppio airbag, ESC (sistema di controllo elettronico della stabilità), Traction+, Hill-Descent-Control, Hill-Holder, climatizzatore cabina, chiusura centralizzata con telecomando, alzacristalli elettrici, vetri atermici, specchi retrovisori a regolazione elettrica e con sbrinatore, predisposizione autoradio e poltrone cabina Fiat Captainchair con regolazione in altezza della seduta, braccioli e piastre girevoli.
Profilato di medie dimensioni, il Kea P 64 è un veicolo originale e ben proporzionato: l’adozione del telaio ribassato Fiat Camping-Car Special ha infatti consentito ai tecnici Mobilvetta di contenere l’altezza complessiva entro i 280 cm pur mantenendo, sotto al basculante anteriore un’altezza utile di 190 cm.
Un risultato decisamente apprezzabile che fa sì che il veicolo non risulti troppo imponente ma che, anzi, si possa accostare tranquillamente ai classici profilé senza basculante con evidenti vantaggi per ciò che concerne le prestazioni su strada date da una sezione anteriore ridotta e ben profilata.
Il cupolino anteriore, realizzato in vetroresina, opta per forme personali e slanciate, riprendendo l’inclinazione del parabrezza del Ducato e non cercando di porsi come una filiazione organica di questo ma, al contrario, come una naturale continuazione della scocca.
Il risultato è un aspetto correttamente massiccio, filante e curato, con tre differenti livelli di curvatura laterale molto ben sottolineati e armonizzati dalle vicine calate di raccordo verticali tra cabina e cellula e un frontale dinamico e personale caratterizzato dalla presenza dell’ampio sun-roof panoramico inserito in una piacevole scalfatura a giro che, provenendo dal tetto, percorre il perimetro del cupolino andando a offrire adeguata collocazione alle luci di ingombro frontali e lasciando ampio spazio al logo del produttore. La fiancata propone una interessante forma a cuneo grazie a un profilo in leggera discesa dall’anteriore al posteriore, offrendo una sensazione di piacevole dinamicità, aspetto confermato da una apprezzabile pulizia di forme resa possibile dal particolare sistema di costruzione del tetto e da una linea di bandelle semplice, elegante e non troppo sviluppata in altezza.
Oltre a una grafica volutamente dinamica e abbastanza evidente per via delle colorazioni scelte (motivi sfuggenti argento/antracite con qualche “baffo” di rosso), le pareti si caratterizzano per l’adozione delle finestre Seitz Dometic DeLuxe, con telaio in poliuretano nero, lastra esterna a filo in metacrilato scura per un aspetto più automotive che, creando un netto contrasto rispetto al candore generale dato dalla verniciatura della scocca bianca, si armonizzano rispetto alle bandelle laterali antracite metallizzato.
Proprio questa tinta risulta essere predominante nella zona posteriore del veicolo, caratterizzata da un ampio perimetro costituito da appositi stampi in abs che, percorrendo l’intera parete posteriore, inglobano il terzo stop e i gruppi ottici. Per entrambi il leit motiv è rappresentato dalla parola sottile: lo è la terza luce dedicata ai freni, collocata nella parte superiore del carter di raccordo tra posteriore e tetto quasi a rappresentare un piccolo spoiler, lo sono le fanalerie posteriori, realizzate a led, disposte a colonna e caratterizzate dalla presenza di tre elementi (luci di posizione/freni, indicatori di direzione e luce retromarcia) e capaci di coniugare stile moderno e provata visibilità in ogni condizione, mentre per i retronebbia loptano per classici gruppi ottici circolari Hella inseriti nella parte inferiore delle calate laterali.
Il posteriore termina poi con il classico stampo inferiore dedicato al portatarga e personalizzato, nella parte inferiore, da un motivo che richiama in qualche modo le piastre di protezione degli organi meccanici dei fuoristrada.
La scocca si completa con le aperture di servizio, affidate a portelli con cornice in alluminio Metallarte dotati di serrature Easy-Lock, con la porta di ingresso Seitz Dometic e con le già citate finestre, fornite sempre dall’azienda tedesca.
In particolare, il Kea P 64 può contare su un totale di cinque finestre, tutte dotate di apertura a compasso, mentre a tetto sono disponibili tre oblò tra cui un Dometic MidiHeki panoramico a servizio della camera da letto posteriore. A questi, naturalmente, si aggiunge il classico sun-roof integrato nel cupolino.
Per quanto riguarda la scocca, il Kea P64 beneficia della nuova scocca iTech 3.0: il telaio ribassato Fiat Camping-Car Special rappresenta la base di appoggio diretto del pavimento, un sandwich da 54 mm di spessore composto da uno strato inferiore e superiore in vetroresina pigmentata, coibentazione in polistirene estruso, telaio perimetrale e interno in resina composita, e rivestimento interno in pvc antiscivolo e resistente all’abrasione. Il gavone garage, invece, adotta un pianale in alluminio mandorlato da 4 mm di spessore coibentato esternamente con Trocellen CL1, un isolante termico a base di poliolefine espanso a cellule chiuse da 10 mm di spessore.
Al pavimento del veicolo sono solidarizzate le pareti: sono composte da un rivestimento esterno in vetroresina da 1,8 mm di spessore, coibentazione in styrofoam da 30 mm, rivestimento interno in vetroresina da 1,4 mm per un totale di 33,2 mm. Si tratta di una parete autoportante: non è infatti previsto alcuno scheletro interno, sostituito, nelle zone di assemblaggio di mobilio e componenti interne, da appositi dischi in resina composita affogati tra isolante e strato interno in vetroresina e deputati a offrire adeguato appiglio alle viti del mobilio. Le pareti laterali sono assemblate al pavimento tramite avvitamento sfruttando viti di adeguata lunghezza posizionate lungo tutto il perimetro inferiore. Il perimetro posteriore (montante verticale posteriore e curva di raccordo posteriore/tetto) è invece realizzato in legno, sfruttando i classici profilati in massello.
Lateralmente, le pareti sono tagliate a 90°, mentre particolarmente interessante è la struttura del tetto. Il Kea P 64, così come tutti i profilati Mobilvetta, può infatti contare su un tetto monoblocco in vetroresina con copertura “a conchiglia”, capace cioè si sostituire i classici cantonali andando a raccordarsi direttamente con la parte superiore delle pareti laterali grazie a una curvatura a raggio di 16 cm. Il tetto, in particolare, si compone di un guscio esterno in vetroresina da 1,8 mm di spessore, coibentazione in polistirolo da 27 mm (densità 35kg/m3) e rivestimento interno in multistrato da 3 mm rifinito con finta pelle per uno spessore complessivo di 32 mm. La congiunzione con la parete avviene sfruttando un apposito profilo interno sagomato in alluminio, adeguatamente coibentato da uno strato di polistirolo (densità 25 kg/m3) e protetto, all’esterno, dal già citato guscio in vetroresina che incontra la lastra esterna in fibra di vetro della parete laterale sfruttando un secondo apposito profilo in alluminio, sagomato a C e non tangente rispetto a quello interno per evitare ogni possibilità di ponte termico.
Una costruzione di questo tipo, come detto, non necessita di cantonali laterali: sul Kea P 64, infatti, sono presenti solo a coronamento della parete posteriore, realizzando un quadro perimetrale che, impiegando elementi preformati in abs, fissati e sigillati al veicolo tramite prodotti butilici, contribuisce a conferire alla coda del veicolo un aspetto automobilistico. Il posteriore, in particolare, si compone di sei carte assemblati tra loro e si raccorda, nella parte bassa, alle bandelle laterali, stampate in alluminio anodizzato e verniciato. La scocca si compone poi del cupolino anteriore, stampato in vetroresina e contraddistinto dalla presenza dell’ampio sun-roof panoramico, mentre passaruota, parafanghi e calate di raccordo tra cabina e cellula sono realizzate in abs.
L’autonomia idrica è affidata a un serbatoio da 120 litri realizzato in polietilene lineare alimentare e posizionato all’interno della cassapanca frontemarcia del living anteriore, accessibile attraverso una apposita botola.
Collegato direttamente al bocchettone di carico e dotato di sfiato, il serbatoio è dotato di tappo a vite per l’ispezione e la pulizia interna ed è servito da una pompa a pressostato Shurflo Trail King 7 da 7 litri/minuto posizionata in un incavo dello stesso.
Realizzato sfruttando tubi in rilsan divisi per contenuto e colore, l’impianto idrico adotta raccorderie tipo John Guest e conduce l’acqua fino alle utenze. Queste possono contare su rubinetti monocomando in acciaio inox, su pilette di scarico inox da 50 mm, mentre non sono previsti i classici sifoni.
I tubi di scarico, corrugati semirigidi, conducono le acque reflue verso il serbatoio di recupero da 110 litri posizionato centralmente nella parte anteriore del veicolo per un corretto bilanciamento dei pesi. Servito da una valvola a ghigliottina con tubo di rimando laterale rigido, azionabile dal lato sinistro tramite un apposita leva di comando, il serbatoio è dotato di coibentazione e riscaldamento tramite resistenza a 12V comandabile tramite un interruttore posizionato a destra della porta di ingresso.
Il wc, infine, è un Thetford C260 con tazza girevole e cassetta da 19 litri.
L’impianto elettrico è raggruppato all’interno della cassapanca del divanetto laterale destro: accessibile superiormente, può contare su un trasformatore e caricabatterie Nordelettronica NE 186 ancorato alla paretina verticale anteriore e affiancato dal box deputato a contenere la batteria sei servizi, opzionale. Non manca lo staccabatteria, sistemato esternamente al vano, alle spalle della poltrona passeggero in cabina di guida, insieme al quadro di distribuzione completo di fusibili.
Modernissimo, il pannello di comando delle utenze elettriche, fornito sempre da NordElettronica trova posto centralmente sopra la porta di ingresso: dotato di pannello lcd multifunzioni a colori, consente di monitorare l’autonomia idrica ed elettrica, le temperature interne ed esterne, data e ora e, naturalmente, di comandare le varie utenze di bordo selezionandone le varie funzioni attraverso otto pulsanti.
A fianco alla centralina trova posto un pulsante blu: serve ad azionare le luci blu notturne a led, inserite nella parte superiore dei pensili. L’illuminazione, particolarmente scenografica e interamente a led, può contare su diverse soluzioni, combinando efficacemente elementi indiretti (sia a luce bianca brillante che blu, con vere e proprie cornici che ripercorrono le forme del mobilio), sia i classici spot da incasso, ben distribuiti su tutta la superficie del veicolo.
Ancora per ciò che concerne l’impianto elettrico, il Kea P 64 si segnala per l’abbondanza di prese interne: sono infatti disponibili ben cinque prese a 220V (dedicate a zona living, cucina, toilette, camera da letto, mobile tv e garage) e tre a 12 V (living, letto posteriore e mobile tv).
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati alla collaudata Truma Combi 6 CP Plus: alimentata a gas, dotata di boiler integrato e caratterizzata da una potenza massima di 6kW a fronte di una potenza massima della ventola di 327 metri cubi/ora, distribuisce il calore prodotto tramite una canalizzazione di otto bocchette posizionate in tutto l’abitacolo.
La stufa, collocata alla sotto al letto singolo posteriore destro, è accessibile dal garage tramite un apposito portello: nella stessa posizione è inserita anche la valvola di scarico automatica del boiler Truma FrostControl. La sonda termostatica dell’impianto è collocata accanto al pannello di comando delle utenze elettriche, sopra la porta di ingresso, mentre il pannello di comando digitale dell’impianto si trova sopra la porta di ingresso, a fianco al pannello di comando delle utenze elettriche.
L’impianto a gas, servito dalle consuete due bombole da 10 kg, è ospitato sotto al letto posteriore sinistro ed è raggiungibile dal garage: conta su un riduttore di pressione da 30Mbar Cavagna Group, sulle classiche tubazioni in acciaio e su quattro rubinetti sezionatori posizionati nella parte inferiore del blocco cucina, a fianco ai cassetti, e facilmente accessibili.
Moderni ed eleganti, gli interni sono realizzati in multistrato nobilitato con spessori di 14 mm per i pensili, di 25 per i montanti verticali e di 30 per i piani, tutti laminati antigraffio.
Decisamente accurati nella lavorazione, i mobili giocano su un piacevole contrasto cromatico tra parti legno e parti laccate, con le ante superiori dei pensili e il blocco cassetti in cucina personalizzati da una piacevole decorazione con venature del legno molto molto chiare, finitura superficiale lucida e, per ciò che concerne i soli pensili superiori, l’inserimento di tre bande orizzontali cromate che ne alleggeriscono il profilo. Dotati di doppia aerazione anticondensa (posteriore e superiore, tramite apposite ferìtoie), i pensili offrono mensole interne con bordo anticaduta da 50 mm (anche le mensole sono complete di feritoie anticondensa) e sfruttano, per le ante di maggiori dimensioni, doppi pistoncini a gas per il mantenimento delle stesse in posizione aperta.
Diversi sono i segnali che indicano una elevata cura costruttiva: a soffitto, l’unione tra mobilio e tetto è curata da un apposito profilo antivibrazioni in gomma, mentre il living e i letti sempre pronti possono contare su pannelli anticondensa rifiniti in microfibra o in ecopelle. Quest’ultimo materiale riveste poi la totalità delle cuscinerie del living, composte da elementi ergonomici con spessori variabili tra 14 e 18 cm, e l’unione tra cabina e abitacolo, affidata a pannelli adeguatamente imbottiti.
Degno di nota, sempre per ciò che concerne le cuscinerie, sono i nuovi poggiatesta, regolabili in altezza e automobilistici nella concezione. I letti, dotati di reti a doghe, beneficiano di materassi in schiuma da 10 cm di spessore (letti gemelli in coda) e 7 cm (basculante).
Da segnalare sono poi gli allestimenti di cucina e toilette, entrambi completi di un pregevole piano in pietra minerale acrilica abbinato a elementi funzionali e di arredo in acciaio inossidabile cromato.
Vero e proprio cuore dell’allestimento, il living anteriore è pensato per ospitare tranquillamente fino a cinque commensali grazie anche alla partecipazione delle poltrone della cabina di guida, dotate di piastre girevoli: in particolare, il Kea P64 beneficia di un divano a L sul lato sinistro servito da un tavolo centrale completo di monogamba traslabile e e piano girevole e da una poltroncina laterale collocata lungo la fiancata destra, a fianco all’ingresso.
La luminosità è assicurata, oltre che dall’abbondante vetratura della meccanica di base originale Fiat, dalla presenza di una finestra Dometic S4 DeLuxe apribile a compasso e inserita lungo la fiancata sinistra, e dalla finestra fissa che impreziosisce la porta di ingresso: non manca, a tetto, il generoso maxi-oblò panoramico Sky-View inserito nel cupolino e opportunamente completo di unibloc oscurante zanzariera. Molto ben integrata rispetto alla cabina di guida, la zona del soggiorno si caratterizza anche per le discrete possibilità di stivaggio, con due pensili a soffitto (uno sul lato sinistro, l’altro su quello destro), entrambi inseriti nel sottobasculante, completi di ante frontali bombate e volumetrie interne regolari che ne facilitano lo sfruttamento, a cui si aggiungono tre vani a giorno ricavati all’interno del cupolino anteriore e opportunamente dotati di sponde anticaduta imbottite.
Le cassapanche, invece, sono destinate a ospitare l’impiantistica, mentre per ciò che concerne la privacy, la cabina di guida è separabile da una pratica e consistente tenda a giro con binario guida a soffitto. Molto curata è poi, come detto, l’illuminazione, con sette spot led integrati nell’elegante sottobasculante, luci blu di ambiente a soffitto, lampade di lettura a led inserite alla base dei pensili, marcapasso blu a pavimento e sorgenti luminose dedicate anche alla zona di ingresso. Pratica, infine, la presenza di una presa USB per la ricarica di device mobili come iPhone e tablet.
La zona centrale dell’abitacolo è dedicata ai servizi: il blocco cucina, sviluppato linearmente lungo la parete destra, beneficia di un piacevole e consistente piano in pietra minerale acrilica e si sviluppa in un ambiente da 90×54 cm.
Il blocco vede la presenza di un ampio lavello circolare in acciaio cromato, ben servito da un rubinetto monocomando di derivazione domestica e da un coprilavello/tagliere che, quando non necessario, può essere riposto in un apposito supporto estraibile collocato sopra al fornello e trasformarsi in questo modo in un pratico piano di lavoro a scomparsa.
A fianco al lavello, separato da un piccolo piano di lavoro (da circa 14×30 cm), il fornello inox a sviluppo triangolare completo di coperchio/parafiamma in cristallo temperato, tre erogatori e accensione piezoelettrica integrata.
L’aerazione si affida a una finestra Dometic S4DeLuxe apribile a compasso, alla cappa aspirante e a un oblò a tetto, mentre lo stivaggio vede la presenza di un doppio pensile superiore e di diversi vani inferiori.
In particolare, la parte verso l’ingresso, sotto al lavello, è servita da un’anta convessa e consente l’accesso a un doppio vano profondo 52 cm, facilmente sfruttabile anche con oggetti di ingombro moderato e all’interno del quale sono inseriti i rubinetti sezionatori dell’impianto gas.
A fianco, verso la zona posteriore, ecco il già citato supporto estraibile per il tagliere, il classico cassetto portaposate, un secondo cassetto e un capiente cassettone inferiore.
Il blocco cucina si completa, poi, con il frigorifero Thetford N3150 da 150 litri, completo di cella freezer separata, scelta automatica della fonte di alimentazione e illuminazione interna, mentre sopra a questo, un vano con antina elegantemente rivestita in nero lucido può essere sostituito, come optional, dal classico forno a gas.
Opposta alla cucina, la toilette è rialzata di 7 cm rispetto al piano di calpestio, è separata dalla classica porta a battente e si sviluppa in un ambiente da 130×90 cm.
Molto ben arredata, vede la presenza di una comoda doccia separata, completa di porte in metacrilato fumé, piatto inferiore con piletta maggiorata, colonna attrezzata, rubinetto monocomando con piantana regolabile ed erogatore a telefono e illuminazione a led: non mancano l’aerazione, con un oblò dedicato a tetto e la classica e utile pedana nautica inferiore in teak.
Centralmente, il bagno si caratterizza per la presenza del wc Thetford C260, completo di tazza girevole e serbatoio asportabile da 19 litri, mentre verso la coda dell’abitacolo ecco un elegante mobile a sviluppo trapezoidale con piano in pietra minerale acrilica e scenografico lavabo trasparente affiorante.
L’illuminazione si affida a due spot superiori e a una finestra apribile a compasso, quest’ultima utile anche per ciò che concerne l’aerazione: non manca, poi, una pratica presa di corrente a 220V, mentre lo stivaggio opta per un pensile superiore, con anta laterale, e su uno stipetto inferiore, ricavato sotto al lavabo e completo di mensola interna con bordo anticaduta.
Il tutto si completa, poi, con due ulteriori vani a giorno (a fianco e alle spalle del wc), con gli utili complementi di arredo (porta asciugamani, dispenser per sapone liquido e bicchiere portaspazzolino) e con il classico specchio di cortesia di grandi dimensioni.
La camera da letto posteriore, molto ben allestita, vede la presenza dei sempre più richiesti letti gemelli su garage: di dimensioni corrette (195×80 sul lato sinistro, 188×80 su quello destro), i letti offrono un cielo utile di 90 cm e sono facilmente raggiungibili grazie a due gradini centrali che riducono la soglia di accesso a 66 cm.
I letti, completi di rete a doghe sollevabile grazie a pistoni a gas e materassi in schiuma da 10 cm di spessore, beneficiano di due finestre Dometic S4 DeLuxe simmetriche, di un maxi oblò a tetto MidiHeki da 70×50 cm, di testiera imbottita in ecopelle e di un ampio comodino centrale al fondo del quale i tecnici Mobilvetta hanno ricavato un elegante portaoggetti a giorno con fondo a specchio e bordo anticaduta cromato, mentre non mancano due spot orientabili di lettura.
Più che buone, le possibilità di stivaggio vertono sulla presenza, a soffitto, di sei pensili (due su ciascuna fiancata e altrettanti a coronamento della parete di coda), intervallati da ampie angoliere con sponda anticaduta, mentre diversi vani sono disponibili nella parte inferiore della camera.
Sotto al letto destro, infatti, il Kea P 64 offre due pratici e ampi cassetti, mentre sul lato opposto ecco l’armadio guardaroba: accessibile sia frontalmente, con la classica anta verticale, sia superiormente, sollevando la rete a doghe, offre uno spazio utile di 100x79x53 cm ed è affiancato da un utile stipetto superiore.
Sempre per ciò che concerne lo stivaggio, inoltre, i gradini di accesso ai letti regalano due vani rettangolari utili anche come scarpiera, mentre per ciò che concerne la privacy, il P 64 vede la presenza di una eccellente porta scorrevole in legno, incernierata e completa di pannello centrale in metacrilato traslucido fumé.
Un altro posto letto è disponibile, nella parte anteriore del veicolo, sfruttando il classico basculante: facile da approntare e dotato di movimentazione elettrica, scende in pochi secondi realizzando un letto singolo lungo 190 cm e caratterizzato da una larghezza variabile tra un minimo di 90 e un massimo di 104 cm.
Dotato di rete a doghe, materasso in schiuma da 7 cm, rete anticaduta (sia anteriore che posteriore), tenda di separazione verso l’abitacolo, sei vani portaoggetti a giorno (quattro sul lato sinistro, due su quello opposto), di luci di lettura orientabili a collo di cigno e di oblò a tetto Fiamma da 40×40 cm, il letto scende fino a 137 cm da terra e beneficia di un cielo utile di 73 cm. Il suo approntamento, in ogni caso, impedisce l’utilizzo del sottostante living e della vicina porta di ingresso, mentre rimane agibile e fruibile la televisione, con il supporto per lo schermo LCD collocato sulla parete posteriore del living, verso la toilette.
Un ultimo cenno riguarda, infine, il garage posteriore: pensato per accogliere senza problemi uno scooter o le classiche biciclette, si sviluppa in un ambiente profondo 218 cm, largo 102 e con altezza utile interna di 117 cm: completo di fondo in alluminio mandorlato, è servito da due portelli esterni simmetrici (da 106×80 cm), offre una soglia di carico a 54 cm da terra e offre illuminazione, riscaldamento e una presa di corrente a 220V.
Dotazioni di serie
Fiat Ducato 35 Light 130 Multijet completo di ABS, EBD, ESC, Traction+, Hill-Holder, Hill-Descent-Control, doppio airbag, climatizzatore manuale, chiusura centralizzata con telecomando, alzacristalli elettrici, specchi retrovisori elettrici e con sbrinamento, cruise control, poltrone Fiat Captainchair con braccioli, piastre girevoli e regolazione in altezza della seduta, predisposizione autoradio, vetri atermici.
Optional installati sul veicolo oggetto di questo CamperOnFocus
- Meccanica di base Fiat Ducato 35 L 150 Multijet
- Cerchi in acciaio da 16 pollici
- Moquette cellula
Conclusioni
Dedicato alla coppia, elegante tanto all’esterno quanto all’interno, ricco di personalità, curato, equilibrato nello sfruttamento degli spazi, razionale nelle soluzioni, obiettivamente competitivo per ciò che riguarda il prezzo di listino: il Kea P64, così gli altri cinque modelli della gamma di profilati di casa Mobilvetta, può affermare senza timore di possedere tutte queste doti. Segno tangibile della decisa volontà del costruttore di riportare il marchio ai fasti di una storia ricca di prestigio e scritta da veicoli dal forte carattere, Kea P si fa portatrice di un’idea di profilato originale e facilmente identificabile, capace di rispondere, grazie alle diverse proposte, sia alle esigenze di coloro che ricercano di un profilato non eccessivo nelle dimensioni, magari più centrato sulle esigenze della coppia, sia quelle di chi predilige dimensioni maggiori per garantire i classici quattro posti letto. Tra queste due correnti, il P 64 appartiene obiettivamente alla prima: disponibile sia con che senza letto basculante, è un semintegrale piacevole, curato ed elegante, capace di ospitare due persone in un abitacolo ben organizzato e rifinito con cura. La possibilità di un posto letto in più rispetto a quelli proposti dai letti gemelli in coda e dalla trasformazione del living, garantita dal letto discendente, farà felici tutti coloro che desiderino poter ospitare, almeno occasionalmente, un terzo passeggero, ma è l’accorto sfruttamento dei centimetri a disposizione all’interno dell’abitacolo che convince di più in questo allestimento. Pur con una lunghezza complessiva contenuta entro la soglia dei sette metri, il P 64 vanta infatti una accogliente e confortevole camera da letto posteriore, un blocco cucina a sviluppo lineare ben attrezzato sia in materia di equipaggiamento che di stivaggio, una toilette di eccellente livello e un living anteriore che, seppure non certo enorme, è comunque in grado di ospitare fino a cinque commensali. Il tutto, poi, offrendo adeguati spazi di stivaggio garantiti, oltre che dal classico garage, da un convincente numero di armadietti, pensili e cassetti distribuiti a macchia di leopardo nei diversi ambienti, un’impiantistica generalmente curata, una scocca moderna nella concezione e nella realizzazione e una meccanica di base proposta in versione full-optional. Il prezzo, contenuto entro i 63.000 Euro per le versioni con motore da 130 cv, appare inoltre equilibrato e giustificato da una convincente cura costruttiva, spesso sposata a quell’attenzione ai particolari e ai dettagli che, spesso, hanno rappresentato il vero valore aggiunto delle realizzazioni Mobilvetta.
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Riferimenti e contatti del costruttore
Mobilvetta – SEA S.p.A.
Via Val d’Aosta, 4 – 53036 Poggibonsi – SI
Tel. 0577 99 511 – Fax 0577 995218 – E-mail: info@mobilvetta.it
www.mobilvetta.it
Fotogallery
Si ringrazia per la gentile collaborazione Mobilvetta
Via Val d’Aosta, 4 – 53036 Poggibonsi – SI
Tel. 0577 99 511 – Fax 0577 995218 – E-mail: info@mobilvetta.it
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