Quale tecnologia scegliere tra Gel, AGM o Acido Libero? Quanta potenza è necessaria per soddisfare le necessità del proprio veicolo? Come vanno installate le batterie e come mantenerle sempre in perfetta efficienza? Ecco tutte le risposte!
Primavera, estate, autunno, inverno. Temperature che diventano progressivamente miti, poi il classico caldo, abbinato a giornate con un gran numero di ore di luce, quindi nuovamente una stagione con temperature sempre più rigide, con maggiori precipitazioni e le ore di luce che diminuiscono annunciando i rigori dell’inverno, la neve e il freddo. In base alle condizioni meteorologiche, alla (o alle) località di destinazione, alla stagione, ogni viaggio deve essere preceduto da una adeguata preparazione del veicolo ricreazionale: l’utilizzo di pneumatici adatti alle strade che si andranno a percorrere, la verifica dell’efficienza delle componenti meccaniche e dei differenti vari impianti di bordo, più soggetti all’utilizzo in base alle varie stagioni, non sono altro, in fondo, che la riproposizione, per il camper, di ciò che ogni equipaggio provvede a preparare per se stesso, al fine di assicurarsi la possibilità di beneficiare, durante l’utilizzo, del giusto mix di comfort e sicurezza.
Ogni veicolo, in particolare modo un camper, si compone di una grande varietà di componenti: si parte dall’autotelaio, ovviamente, per abbinare allo chassis la trasposizione, su ruote e in dimensioni più ridotte, di una vera e propria abitazione. Ed esattamente come una vera e propria abitazione, ogni veicolo ricreazionale, per poter essere impiegato, ha necessità di energia: senza di essa, infatti, ogni abitacolo si trasforma in un ambiente spettrale, inanimato e inutilizzabile. Senza adeguata alimentazione non funzionano il telecomando della chiusura centralizzata delle porte, il gradino esterno, l’illuminazione, la pompa dell’acqua. Sono privi di vita l’elettrovalvola che gestisce l’afflusso del gas, gli impianti di riscaldamento, il frigorifero e il piano cottura, non funziona il boiler, che non può essere avviato, e spesso non è nemmeno possibile allestire, seppure in totale emergenza, i sempre più diffusi letti basculanti provvisti di movimentazione elettrica. Parafrasando un celebre claim di una bevanda alcolica, “No power, no party”.
Energia, quindi, come elemento fondamentale ad assicurare il normale funzionamento delle componenti del veicolo, a loro volta necessarie a fornire comfort e sicurezza. Energia vitale su cui poter contare nell’esatto momento in cui questa sia indispensabile ad assecondare esigenze, richieste e necessità dell’equipaggio, da gestire in maniera oculata e intelligente, ben consci di come la sua disponibilità, quando non allacciati alla rete elettrica, non possa essere infinita, ma altrettanto consapevoli di come le moderne generazioni di batterie siano un alleato prezioso, potente e a cui, obiettivamente, è impossibile rinunciare.
Il compito di una batteria, come ovvio, è quello di accumulare l’energia che le viene fornita rendendola quindi disponibile per l’alimentazione, contestuale o meno, di apparecchiature elettriche a bordo del veicolo. La batteria dedicata al motore, oltre che consentirne l’avviamento, grazie a una elevata potenza di spunto, è pensata per assecondare il fabbisogno di tutte le componenti elettriche ed elettroniche dell’autoveicolo, attingendo risorse dall’alternatore (a propria volta alimentato dal motore), alimentando tutte le componenti elettriche ed elettroniche di bordo (centraline di controllo, gruppi ottici, climatizzazione solo per citarne alcuni) e immagazzinando il resto dell’energia al fine di mantenere uno stato di carica adeguato che ne preservi la piena operatività. Un ciclo di lavoro, quindi, che potremmo definire praticamente sempre contestuale, caratterizzato cioè, dopo l’avviamento del motore, da un contemporaneo ingresso/uscita di energia dall’accumulatore.
A tutto ciò, ogni veicolo ricreazionale aggiunge, come ovvio, la parte di cellula abitativa, caratterizzata da un proprio impianto elettrico, gestito da una propria batteria e contraddistinto da un proprio ciclo di lavoro. L’abitacolo di ogni camper, infatti, vede la presenza, in estrema sintesi, di una o più batterie dedicate esclusivamente ai servizi, di un apposito caricabatteria e trasformatore, di un quadro di distribuzione e del classico interruttore magnetotermico completo di salvavita. Un impianto che lavora solo parzialmente in sincrono con quello originale della meccanica di base, quando in viaggio ne utilizza l’energia prodotta dall’alternatore per la ricarica della (o delle) batteria servizi, ma che spesso, di conseguenza, si trova a lavorare per conto proprio, in condizioni decisamente diverse e con tempistiche differenti. Il ciclo di lavoro di una batteria dedicata ai servizi di un veicolo ricreazionale, infatti, non è pensato per offrire elevatissime correnti di spunto, ma per assecondare il fabbisogno energetico delle apparecchiature con una tensione il più possibile costante. Prevede, poi, sia una fase contestuale di carica/scarica (tipicamente in viaggio, quando l’accumulatore riceve energia dall’alternatore e la distribuisce alle diverse utenze, tra queste il classico frigorifero, o quando in sosta il veicolo è allacciato alla rete elettrica a 220V e sfrutta il lavoro del trasformatore/caricabatterie), sia una fase non contestuale, con periodi nei quali la batteria tende a erogare energia ai diversi dispositivi senza però riceverne, andando quindi a sfruttare al massimo le proprie capacità e la propria potenza. E’ il caso, tipico, della sosta libera, con il camper che durante il giorno, sfruttando come fonti di alimentazione l’alternatore o i sempre più diffusi moduli fotovoltaici, permettere alle proprie batterie di immagazzinare tutta l’energia necessaria ad alimentare, in sosta, illuminazione, riscaldamento, pompa dell’acqua, televisione, antenna e tutto ciò che l’equipaggio riterrà opportuno utilizzare.
Cicli di vita differenti, impieghi differenti, collocazioni, installazioni, potenze, peculiarità tecniche, composizioni: come orientarsi nella scelta della batteria ideale per il proprio veicolo? Quale tipologia di accumulatore scegliere, come installarla e come alimentarla? Per rispondere a queste, e a tutte le altre possibili domande riguardanti l’utilizzo e la gestione delle batterie a bordo del veicolo ricreazionale, abbiamo ritenuto utile interpellare direttamente e in prima persona chi è leader mondiale nella progettazione e realizzazione di batterie per l’automotive: Exide Technologies.
Una multinazionale presente in 80 paesi, con oltre 10.000 dipendenti, 27 centri di produzione (tra cui, in Italia, gli impianti di Romano di Lombardia e Verona), un fatturato annuo, in Europa, di 1,2 miliardi di Euro e una produzione annua, solo sul territorio italiano, di 5 milioni di batterie dedicate sia al primo equipaggiamento che all’aftermarket: Exide Technologies, a livello di gruppo, fornisce batterie di primo impianto a costruttori come Alfa Romeo, Audi, BMW, Chrysler, Citroen, Dacia, Fiat, Ford, Hyundai, Infiniti, Jaguar, Kia, Lancia, Land Rover, Mazda, Maserati, Mini, Nissan, Peugeot, Renault, Seat, Skoda, Suzuki, Toyota, Volkswagen per ciò che concerne il mondo automobilistico, a Isuzu, Iveco, M.A.N., Nissan, Renault, Scania e Volvo per ciò che concerne i veicoli industriali, AGCO, Argo Tractors, Bobcats, Case, New Holland, Claas, John Deere, Komatsu, Kubota, Manitou, Ravo, Same Deutz, Fahr, Terberg, Terex, Wacker Neuson e Wirtgen Group nel campo dei trattori e delle macchine movimento terra, Evobus, Iveco, M.A.N., Scania e Solaris per ciò che concerne i bus granturismo. A tutto ciò, naturalmente, non potevano non aggiungersi i veicoli ricreazionali, con la fornitura, come primo impianto, di marchi come Carthago, CS Reisemobile, Fendt, Hymer e Morelo, o la nautica da diporto, con alcuni tra i nomi più prestigiosi che hanno scelto i prodotti Exide (tra cui Azimut, Bavaria, Beneteau, Catana, Dufour, Jeanneau, San Lorenzo, Sessa Marine e Wauquiez). Un vero e proprio specialista nella realizzazione di batterie e accumulatori, nato negli USA nel lontano 1888, presente direttamente in Italia da più di vent’anni e capace di sviluppare, proprio nel nostro paese, tecnologie rivoluzionarie grazie al modernissimo centro di ricerca di Romano di Lombardia.
Exide vanta un catalogo di proposte pressoché infinito, fornendo risposte precise a ogni tipologia di esigenza e, tra queste, quelle degli abitacoli dei veicoli ricreazionali. Una gamma di proposte pensata per assecondare le necessità di ogni veicolo, particolarmente completa e, di conseguenza, ideale per analizzare, spiegare e illustrare peculiarità, differenze e tipologie di impiego di ogni accumulatore, che la multinazionale americana ha riassunto nella serie Multifit, capace di raggruppare batterie al gel, con tecnologia AGM e le più classiche ad acido libero.
Batterie ad acido libero
Le batterie ad acido libero sono le più classiche ed economiche in commercio: l’elettrolita è presente in forma liquida all’interno delle varie celle e, pertanto, necessita di una installazione perfettamente in piano. La particolare costruzione fa si che questa tipologia di accumulatori regga piuttosto bene anche temperature di esercizio superiori alla media, ma nell’installazione occorre tenere conto del fatto che le batterie ad acido libero emettono gas all’esterno e, pertanto, non sono da installare all’interno dell’abitacolo. Rispetto agli accumulatori al Gel e AGM, offrono una resistenza media al ciclaggio, alla scarica profonda e all’autoscarica, e richiedono una seppure minima manutenzione. Buone sono, invece, le capacità di spunto, aspetto che li rende idonei anche a essere impiegati come batterie per avviamento, così come la resistenza alle vibrazioni e la sensibilità alla carica, mentre a livello di prezzo, una batteria ad acido libero è proposta, mediamente a poco più della metà di una di pari potenza al Gel e circa il 30% in meno rispetto a una parigrado AGM. Un ultimo ma importante parametro a cui prestare estrema attenzione è quello della tensione massima di ricarica e della corrente massima di ricarica: questo tipo di accumulatori, infatti, sopporta tensioni massime più elevate (fino a 15.8 V) e correnti massime nell’ordine di 1/10 della capacità totale in Ah.
Batterie AGM
La tecnologia AGM – Absorbed Glass Matt prevede che l’elettrolita sia assorbito e immobilizzato in appositi separatori in microfibra di vetro delle piastre: un accumulatore che beneficia di questa tipologia di costruzione offre prestazioni decisamente superiori rispetto a uno di pari potenza ad acido libero, offrendo una resistenza al ciclaggio mediamente tre volte superiore alle batterie standard, una resistenza alla scarica profonda del 75% (rispetto alla propria capacità totale) e una resistenza all’autoscarica molto buona. Grazie alla particolare composizione interna, una batteria AGM può essere installata in qualunque posizione (anche in verticale), e la minima emissione di gas all’esterno la rende adatta a essere collocata anche all’interno dell’abitacolo; la ridotta quantità di acido interno, invece, fa sì che patisca le alte temperature. Nel caso, quindi, di vicinanza a componenti dell’impianto di riscaldamento, l’accumulatore andrà adeguatamente protetto. Le batterie AGM non necessitano di manutenzione e, grazie a una elevata capacità di spunto, sono molto adatte anche per fornire la corrente necessaria all’avviamento del motore. Molto buona è, poi, la resistenza alle vibrazioni, mentre la sensibilità alla carica si rivela, sempre, eccellente. A livello di tensione e corrente massime di ricarica, queste si situano, rispettivamente, a 14,6V e a 1/20 della capacità in Ah, mentre per ciò che concerne i prezzi, generalmente, una batteria AGM si colloca a metà strada tra un più caro accumulatore GEL e uno tradizionale ad acido libero.
Batterie al GEL
In una batteria al Gel, tecnologia brevettata da Exide nel 1957, l’elettrolita non si trova in forma liquida, ma è racchiuso, in forma solida, “gelificato” in una sostanza a base di silice. Completamente prive di manutenzione, installabili in una qualsiasi posizione (anche in verticale), all’interno come all’esterno dell’abitacolo, gli accumulatori al Gel contengono generalmente più acido rispetto agli AGM e, pertanto, offrono una maggiore resistenza alle alte temperature. Offrono, in particolare, una resistenza al ciclaggio quattro volte superiore rispetto ai tradizionali accumulatori ad acido libero, mentre la resistenza alla scarica profonda, unita a una eccellente resistenza all’autoscarica e alla capacità di sopportare senza problemi cicli di carica e scarica decisamente profondi e frequenti, fanno sì che queste batterie rappresentino la scelta migliore per ciò che concerne l’alimentazione dei servizi di bordo. Di contro, invece, la capacità di spunto media non le rende adatte all’utilizzo come batterie motore, mentre per ciò che concerne i prezzi, quelli di un accumulatore al gel sono più elevati rispetto a quelli di altre tipologie di accumulatori. Tensione massima di ricarica 14,4V, corrente massima di ricarica 1/20 della capacità in Ah.
Leggere e comprendere una batteria: sigle e codici
La vera e propria carta di identità di una batteria è rappresentata dai codici che ne identificano catteristiche, potenza e peculiarità di utilizzo: fatta salva la tensione a 12V, ecco gli elementi da tenere in considerazione.
La capacità di una batteria è misurata in Ampere per ora (Ah): maggiore è il numero di Ah, più potente sarà la batteria. Il valore di riferimento è rappresentato dalla capacità in Ah (20h), cioè dalla quantità di corrente che la batteria può erogare continuamente per 20 ore prima di scendere a 10.5 V (valore convenzionale che identifica una batteria completamente scarica). Una batteria da 100 Ah (20h), di conseguenza, è un accumulatore capace di fornire una corrente di 5 Ampere per 20 ore prima di scendere a 10.5 V (5A x 20h=100 Ah).
Altrettanto importante, per accumulatori destinati ad alimentare le utenze elettriche di un abitacolo di un veicolo ricreazionale, è il valore che concerne i Watt per ora erogabili (Wh), sempre per 20 ore, da una batteria, senza eccedere la sua profondità di scarica massima raccomandata.
Altro valore sempre presente, almeno su batterie destinate anche all’utilizzo come batterie motore, è quello della corrente di spunto (CCA – Cold Cranking Amps) ovvero la massima corrente che l’accumulatore può erogare all’avviamento, per una durata di 10 secondi, prima di scendere a una tensione di 7.5 Volt. Maggiore è questo valore, maggiore sarà la capacità dell’accumulatore di fornire l’energia necessaria all’accensione del motore, specie in inverno.
Come scegliere la batteria servizi per il proprio veicolo
Il primo passo, come ovvio, è comprendere il fabbisogno energetico di cui il proprio veicolo dispone, andando, naturalmente, a verificare la compatibilità di ogni soluzione rispetto agli spazi disponibili per l’installazione della o delle batterie, l’adeguatezza dell’impianto elettrico preesistente in termini di potenza e prestanza del caricabatterie e, specie per i veicoli con massa complessiva contenuta entro i fatidici 3.500 kg, la portata utile a disposizione.
I veicoli di ultima generazione, hanno visto l’introduzione di significative migliorie per ciò che concerne il contenimento dei consumi elettrici a bordo. Se, però, da un lato il progresso tecnologico ha consentito di diminuire l’assorbimento degli impianti di illuminazione, ormai completamente a led, di quelli di riscaldamento e di implementare la potenza dei caricabatterie di bordo, dall’altro l’introduzione di un sempre maggiore numero di componenti elettriche all’interno dei veicoli (tra cui i diffusissimi sistemi di movimentazione di letti basculanti, i sistemi di home entertainment, i sempre più diffusi elettrodomestici di origine casalinga alimentati dagli inverter…) fa sì che, complessivamente, la richiesta di energia a bordo di un moderno veicolo ricreazionale sia decisamente superiore a quella del recente passato. A ogni possessore, quindi, il compito di individuare la tipologia e la potenza ottimale necessarie a garantire la corretta autonomia al proprio veicolo.
Scelta della tecnologia costruttiva della batteria
Tipologia della batteria | Acido libero | AGM | GEL |
Emissioni di gas all’esterno | SI | NO | NO |
Installazione interna all’abitacolo | NO | SI | SI |
Installazione accanto a fonti di calore | SI | NO | SI |
Montaggio inclinato/verticale | NO | SI | SI |
Necessità di manutenzione | SI | NO | NO |
Tipologia di ricarica | Standard | Rapida | Standard |
Resistenza al ciclaggio (cicli di carica/scarica profondi e frequenti) | Media | Molto buona (in media 3 volte rispetto a una batteria ad acido libero) | Eccellente (in media 4 volte rispetto a una batteria ad acido libero) |
Resistenza alla scarica profonda | Media | Molto buona (in media fino al 75% della capacità totale) | Eccellente (in media fino al 95% della capacità totale) |
Resistenza all’autoscarica | Media | Molto buona | Eccellente |
Capacità di spunto | Buona | Molto buona | Media |
Resistenza alle vibrazioni | Buona | Molto buona | Molto buona |
Sensibilità alla carica | Buona | Eccellente | Molto buona |
Come si evince dal raffronto, non esiste una soluzione standard, ideale per tutti i veicoli, ma soluzioni ottimali da individuare in base alla tipologia del veicolo e al compito che questo andrà ad affidare al proprio accumulatore. Per potenza e tipologia, le batterie ad acido libero si prestano a essere impiegate anche come batterie motore, vantando generalmente una buona potenza di spunto, mentre se dedicate ai servizi si rivelano più adatte a servire veicoli piuttosto semplici, caratterizzati da dotazioni e accessori non particolarmente ricchi e, di conseguenza, da assorbimenti non eccessivi. Non sono da installare all’interno dell’abitacolo, poichè durante il funzionamento tendono a rilasciare gas: se il nostro veicolo prevede la collocazione dell’accumulatore nella cellula abitativa, all’interno di una cassapanca, di un gavone o, come spesso accade, all’interno della base sedile in cabina di guida, la scelta deve ricadere esclusivamente su batterie AGM o al GEL che, grazie alla ricombinazione interna dei gas, hanno emissioni esterne ridottissime. Sempre più diffusa, specie per veicoli molto recenti, è la tendenza a installare la batteria servizi in prossimità dell’unità termica dell’impianto di riscaldamento, raggruppando in questo modo gran parte dell’impiantistica in un solo locale: attenzione, in questo caso, al fatto che la batteria sia adeguatamente protetta (e di conseguenza coibentata) rispetto al calore prodotto dalla stufa, poichè l’esposizione a fonti di calore va a pregiudicarne sensibilmente la vita utile, specie nel caso di batterie AGM che, per propria natura e costruzione, sono quelle al cui interno vi è meno acido.
Proprio una batteria AGM rappresenta, generalmente, un buon compromesso tra prezzo e prestazioni: grazie alla elevata potenza di spunto è molto adatta a essere impiegata per l’avviamento del motore, offrendo più potenza rispetto a una batteria ad acido liquido, e pur non raggiungendo le prestazioni degli accumulatori al Gel, si presta a soddisfare la maggiorparte delle esigenze degli attuali veicoli ricreazionali.
Al vertice dell’offerta per prestazioni e costi, le batterie al Gel rappresentano invece la scelta ideale per tutti coloro che hanno necessità di poter disporre di elevate quantità di energia, con cicli di carica e scarica molto profondi e frequenti: sono l’ideale per veicoli di grandi dimensioni, completi e molto accessoriati.
Una volta individuata la tipologia di accumulatore ideale a equipaggiare il proprio veicolo, occorre concentrare la propria attenzione sulla tipologia di prestazioni che la batteria deve poter fornire e, di conseguenza, sulla sua capacità.
Individuazione della capacità ideale della batteria in base ai consumi elettrici del proprio veicolo
Il compito di ogni batteria dei servizi è, naturalmente, quello di offrire adeguata energia al funzionamento delle diverse apparecchiature presenti a bordo del veicolo: per individuare la potenza della batteria da installare è bene provvedere a quantificare le richieste di energia di cui il nostro camper dispone.
Apparecchiatura | Potenza consumata minima (W) | Potenza consumata massima (W) |
Alde Compact 3020 | 2.4 | 18 |
Eberspaecher D4 Plus | 7 | 55 |
Truma Combi 6 | 2.4 | 67 |
Truma Combi Diesel | 21,6 | 84 |
Webasto AirTop 2000 | 14 | 29 |
Webasto AirTop Evo 3.9 | 15 | 55 |
Pompa acqua Shurflo TK 7 | 35 | 40 |
Luci interne | 25 | 60 |
Televisore | 40 | 50 |
Decoder per antenna satellitare | 40 | 50 |
Frigorifero | 80 | 100 |
Gradino elettrico | 35 | 40 |
Letto elettrico (basculante o posteriore) | 190 | 210 |
Macchina per caffè | 300 | 350 |
Tutti i valori riportati in questa tabella si riferiscono al consumo orario. E’ del tutto evidente che l’utilizzo di alcune apparecchiature vari significativamente a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche, ma nella scelta della batteria da installare è bene considerare le esigenze globali del veicolo, andando a calcolare con cura il fabbisogno che si stima di dover provverere a soddisfare.
A titolo di esempio, quindi, immaginiamo che in estate il veicolo possa fare completamente a meno dell’impianto di riscaldamento, utilizzando però, ogni giorno, per circa due ore l’illuminazione interna (2 x 60 W), per due ore la pompa dell’acqua (2 x 40 W), per un’ora la comoda macchina da caffè (1 x 350 W), per due ore tv e decoder (2 x (40+40 W)) e per periodi di tempo più limitato, altri dispositivi come gradini elettrici o letti basculanti (calcoliamo un totale di 250 W).
A conti fatti, dunque, in piena estate, senza ricorrere per nemmeno un’ora agli impianti di riscaldamento, il nostro veicolo avrà bisogno di:
- 120 Wh per l’illuminazione interna
- 80 Wh per la pompa dell’acqua
- 350Wh per la macchina da caffè
- 160Wh per l’abbinamento tra televisione e decoder
- 250Wh per la movimentazione di letti basculanti e gradini elettrici esterni
Per un totale di 960 Wh giornalieri. A tutto ciò è bene aggiungere, poi, una fattore di sicurezza, una sorta di soglia di garanzia che eviti la completa scarica della batteria e che possiamo stimare nella maggiorazione del 20% rispetto al fabbisogno energetico ricavato nella nostra analisi. Il risultato ottenuto (960 x 1.2 = 1152 Wh) ci illustra la richiesta energetica complessiva in estate che il nostro veicolo richiede ogni giorno al fine di poterci assicurare la piena funzionalità degli impianti di bordo.
La situazione, però, cambia, e di parecchio, durante la stagione invernale, quando il clima rigido e le poche ore di luce rendono necessario ricorrere con grande frequenza all’utilizzo di impianti di riscaldamento e luci interne. Ripetiamo, quindi, lo stesso calcolo effettuato per la stagione estiva, immaginando di aggiungervi anche almeno 10 ore di riscaldamento (stimando, mediamente, dai 15 ai 25W/h a seconda che l’impianto utilizzato sia alimentato a gas o a gasolio, per un totale di circa 250W), e un maggiore numero di ore per ciò che riguarda l’utilizzo dell’illuminazione interna (almeno 4 ore, 240W). Il totale così ottenuto, di conseguenza, di 1330 Wh, deve quindi essere sottoposto alla soglia di garanzia del 20% e raggiunge, di conseguenza, un valore di 1596 Wh. A fronte degli assorbimenti prospettati qui a titolo di esempio, possiamo quindi dedurre che la batteria che sarà in grado di soddisfare le esigenze del nostro veicolo, e di conseguenza quelle dell’equipaggio, sarà uguale, o superiore, a 1600 Wh.
Identificata la tipologia di accumulatore ottimale per l’installazione a bordo del proprio veicolo e la potenza che questo deve avere, non resta che reperire sul mercato la batteria più appropriata ad assecondare esigenze e necessità del proprio veicolo. A questo punto, però, occorre tenere conto delle ultime ma importanti variabili: il peso, la disponibilità di spazio e, non da ultimo, l’adeguatezza del preesistente impianto elettrico del camper.
Argomento “critico” nella maggiorparte degli allestimenti guidabili con la normale patente B, a causa della limitazione della massa complessiva a 3500 kg, il peso della batteria viaggia di pari passo alla disponibilità di spazio: la scelta più ovvia e razionale, naturalmente, è quella di cercare di assecondare la copertura del fabbisogno energetico del veicolo utilizzando un solo accumulatore. Il perchè è facilmente spiegabile: un solo accumulatore, di adeguata potenza e costruito con tecnologie moderne, pesa decisamente meno e occupa molto meno spazio rispetto a due accumulatori meno efficaci e montati in parallelo. Lo capiamo meglio ritornando, dati alla mano, all’esempio utilizzato pocanzi per la definizione della capacità necessaria, spaziando all’interno dell’ampio ventaglio di proposte garantito dalla gamma Multifit, la linea di accumulatori Exide dedicati a veicoli ricreazionali e nautica.
Individuato in 1600 Wh il fabbisogno energetico del veicolo, questo può essere soddisfatto in tre differenti modalità:
- Una sola batteria al gel da 140 Ah, capace di fornire 1600Wh con ingombri limitati a quelli di un solo accumulatore e peso di 47 kg. La batteria, la Exide Equipement Gel ES 1600, misura 51,3×22,3×22,3 cm ed è proposta a 811,90 Euro. (Prezzo di listino al pubblico, Iva e trasporto inclusi)
- Due batterie AGM da 100 Ah, collegate in parallelo in modo da ottenere un totale di 1800Wh ma dovendo prevedere l’ingombro di due batterie e un peso complessivo di 64 kg. Le due batterie Exide EP 900 Dual AGM, misurano entrambe 33×17,3×24 cm e sono proposte a 509,70 Euro: il costo complessivo, di conseguenza, è di 1019,40 Euro. (Prezzi di listino al pubblico, Iva e trasporto inclusi)
- Tre batterie ad acido libero, ognuna da 115 Ah, collegate in parallelo in modo da ottenere un totale di 1650Wh ma dovendo preventivare l’ingombro di tre accumulatori e un peso complessivo di 87 kg. Le batterie, Exide Dual ER 550, misurano ognuna 35×17,5×23,5 cm e sono proposte a 359,20 Euro: il costo complessivo, di conseguenza, è di 1077,60 Euro. (Prezzi di listino al pubblico, Iva e trasporto inclusi)
Cifre alla mano, quindi, la scelta di un solo accumulatore, realizzato con la tecnologia più raffinata e pertanto in grado di offrire le migliori performance, rappresenta la scelta decisamente migliore sia dal punto di vista pratico (collegamenti, peso, ingombri a bordo), sia da quello economico, poichè seppure importante, il prezzo della batteria “ideale” al gel viene largamente superato da quello di due accumulatori AGM o di tre classici ad acido, ferme restando, per tutti, la elevatissima qualità Exide.
Un dato altrettanto interessante è quello che concerne la disponibilità effettiva di energia, a parità di Ampere, data dalla differente tecnologia dell’accumulatore, in base, cioè, a quanto la batteria possa essere realmente scaricata: adottiamo, in questo caso, come riferimento i “canonici” 100 Ah.
Tipologia di batteria | Energia disponibile (Wh) | Formula di calcolo |
GEL | 1140 Wh | (100Ahx0.95x12V) |
AGM | 900 Wh | (100Ahx0.75x12V) |
Acido libero | 720 Wh | (100Ahx0.60x12V) |
A parità di Ampere, quindi, è evidente come le batterie sviluppate con tecnologie superiori siano in grado di fornire una maggiore disponibilità di energia: in particolare, una batteria ad acido libero riesce a offrire solo il 63% della performance di una batteria al Gel e l’80% di quella di una batteria AGM.
Gestire al meglio (e prolungare) la vita della batteria
La vita utile di un accumulatore dipende da diversi fattori: tra questi, molti sono riconducibili al corretto utilizzo e impiego dello stesso. Ecco i principali accorgimenti utili da adottare.
- Rispettare le specifiche di ogni batteria: quelle al gel necessitano di una tensione massima di carica di 14,4 V e di una corrente massima di carica paria a 1/20 della capacità in Ah. Allo stesso modo, una batteria AGM vede valori non molto dissimili (14,6V), mentre molto differenti sono le tensioni e le correnti massime di carica di una batteria ad acido libero: 15.8V e 1/10 della capacità in Ampere. Attenzione, quindi, al corretto abbinamento tra accumulatore e caricabatterie.
- Nel caso di sostituzione della batteria, rispettare le specifiche originali dell’impianto elettrico del veicolo: sostituire una batteria al gel con una nuova al gel, una AGM con una nuova AGM, una ad acido libero con una nuova ad acido libero.
- Effettuare una installazione a regola d’arte: una batteria protetta da pesanti sbalzi di temperatura garantirà performance migliori e durature nel tempo. Le batterie di tipo AGM contengono al proprio interno una quantità inferiore di acido e, pertanto, sono quelle che patiscono di più le temperature più elevate. Evitiamo, quindi, di collocare questa tipologia di accumulatori in prossimità di fonti di calore. All’interno dell’abitacolo, inoltre, possono essere installate SOLO e SOLTANTO batterie al gel e AGM che, essendo a ricombinazione interna di gas, sono prive di emissioni esterne. Batterie di tipo tradizionale, ad acido libero, devono trovare collocazione all’esterno dell’abitacolo.
- Provvediamo a una costante manutenzione delle batterie: ciò non significa assolutamente andare a rabboccare il livello degli acidi, ma assicurarsi che l’accumulatore sia correttamente installato e che le vibrazioni in viaggio non abbiano allentato i collegamenti dei morsetti. La batteria deve essere periodicamente caricata, in modo da mantenerne efficiente la capacità di accumulare energia ed evitare la solfatazione delle piastre: quando la batteria si scarica, infatti, il solfato di piombo tende ad aggregarsi in cristalli sulle piastre dell’accumulatore, pregiudicandone le prestazioni.
Il valore aggiunto della qualità
L’offerta di accumulatori presente oggi sul mercato è quasi sconfinata: dove è, allora, la differenza tra un prodotto di prima fascia, realizzato secondo i più moderni e severi standard qualitativi, e uno di primo prezzo? La risposta è semplice e allo stesso tempo banale: nell’accumulatore stesso. Sotto un vestito pressochè identico, almeno all’apparenza, si possono trovare prodotti estremamente differenti per tecnologia, sicurezza, prestazioni e vita utile. Peculiarità che, di fatto, vanno a giustificare le importanti differenze in materia di prezzo di acquisto ma che trasformano quella che viene considerata una semplice batteria in un prezioso alleato a servizio di comfort e tranquillità in ogni momento di utilizzo del veicolo.
Nella scelta dell’accumulatore ideale a soddisfare le esigenze del proprio veicolo, quindi, oltre alla definizione della tipologia costruttiva, della potenza, del peso, delle dimensioni e di tutte le peculiarità tipiche di questi prodotti, è bene prestare attenzione alla tecnologia e ai certificati di omologazione che questi possono vantare e che sono indicative della serietà e della professionalità del costruttore. Tutte le batterie Exide sono omologate dal VDA – Verbrand der Automobilindustrie, l’associazione tedesca che raggruppa i costruttori di autoveicoli e di componenti automotive e, di conseguenza, rispondono alle più severe normative attualmente in vigore, offrendo al cliente finale la garanzia di poter contare su elementi di estrema qualità scelti, come primo impianto, da diversi tra i marchi più prestigiosi. In più, gli accumulatori di tipo AGM e GEL, certificati DNV (Marine Certified Batteries) sono dotati di speciali valvole di sicurezza VRLA (valve-regulated, lead-acid), apposite valvole unidirezionali che consentono esclusivamente l’uscita di ossigeno dall’accumulatore rendendone possibile la normale installazione all’interno dell’abitacolo. Un sistema, di conseguenza, a rigassificazione completamente interna.
Frutto di pesanti investimenti (per un totale di 25 milioni di Euro nel solo sito produttivo di Romano di Lombardia), la nuova gamma di accumulatori Exide con tecnologia AGM, giunge alla quarta generazione introducendo significative migliorie, con l’ottimizzazione del gruppo piastre, il bilanciamento ottimale tra volumi di piastre e acido, l’aumento complessivo del volume dell’acido (da sempre punto critico delle AGM) al fine di consentire una crescita dell’amperaggio dirsponibile, il miglioramento degli additivi per la piastra negativa, con il passaggio da nero fumo a grafiti, abbinando il tutto alla presenza, per ciò che concerne il contenitore, di un doppio coperchio di sicurezza termosaldato, completo di sfiato del gas e pastiglia rompifiamma di sicurezza.
L’offerta Exide Multifit
All’interno della vastissima gamma Exide, la serie Multifit identifica le proposte che la multinazionale americana dedica al mondo dei veicoli ricreazionali, con tre gamme di prodotto a rappresentare altrettante tecnologie costruttive:
- Equipment Gel
- Dual AGM
- Dual
Equipment Gel
La gamma di batterie al gel è studiata per assecondare le richieste di energia dei veicoli più accessoriati: sono adatte sia al montaggio verticale che orizzontale e, grazie alla ricombinazione interna di gas e alla valvola VRLA, possono essere tranquillamente installate all’interno dell’abitacolo. Si tratta, quindi, di accumulatori “senza manutenzione”, completamente sigillati e pensati per resistere a lunghi periodi di stoccaggio, per offrire performance di primissimo piano e per un lungo periodo grazie all’impiego di acido gellificato, griglie Ca/Ca e valvole di sicurezza. La gamma, molto completa, copre tutte le possibili tipologie di esigenza, con capacità comprese tra 40 e 210 Ah: grazie alla particolare tecnologia, poi, questi accumulatori vantano dimensioni fino al 30% inferiori rispetto alla media (in rapporto alla capacità).
Modello | Capacità Ah (20h) | Wh | CCA (EN) | Dimensioni cm | Polarità | Poli | Peso (kg) |
ES 450 | 40 | 450 | – | 21×17,5×17,5 | DX | Bandiera (19) | 15 |
ES 650 | 56 | 650 | – | 27,8×17,5×19 | DX | Standard | 21 |
ES 900 | 80 | 900 | – | 35×17,5×19 | DX | Standard | 27 |
ES 950 | 85 | 950 | – | 35×17,5×23,5 | SX | Standard | 30 |
ES 1300 | 120 | 1300 | – | 35×17,5×29 | DX | Standard | 39 |
ES 1350 | 120 | 1350 | – | 51,3×18,9×22,3 | SX | Standard | 40 |
ES 1600 | 140 | 1600 | – | 51,3×22,3×22,3 | SX | Standard | 47 |
ES 2400 | 210 | 2400 | – | 51,8×27,9×24 | SX | Standard | 67 |
Dual AGM
Il nome dice tutto: Dual AGM, ovvero batterie AGM adatte per un doppio impiego: grazie, infatti, agli elevati valori di spunto, questi accumulatori possono essere impiegati sia per fornire energia e potenza in avviamento al motore sia per alimentare i servizi della cellula abitativa. Pensate e realizzate per assecondare le esigenze dei camper più comuni, sono adatte al montaggio in verticale e possono essere installate all’interno dell’abitacolo grazie al sistema interno di ricombinazione dei gas e alla presenza della valvola VRLA. Disponibili sia in versione con piastre piane che in versione con piastre orbitali (una soluzione, questa, che consente di offrire dimensioni ancora più compatte assecondando così al massimo le esigenze dei veicoli più piccoli, solo EP 450), le Dual AGM sono esenti da manutenzione, resistono a lunghi periodi di stoccaggio e permettono di risparmiare fino al 50% del tempo di ricarica. Ideali per ogni tipologia di veicolo, sono completamente sigillate e offrono una elevata resistenza alle vibrazioni. Come già illustrato, sfruttano la tecnologia AGM, con l’acido assorbito in separatori in fibra di vetro, piastre Ca/Ca e valvole di sicurezza VRLA).
Modello | Capacità Ah (20h) | Wh | CCA (EN) | Dimensioni cm | Polarità | Poli | Peso (kg) |
EP 450 | 50 | 450 | 750 | 26×17,3×20,6 | SX | Standard+Filettati | 19 |
EP 900 | 100 | 900 | 720 | 33×17,3×24 | SX | Standard+Filettati | 32 |
EP 1200 | 140 | 1200 | 700 | 51,3×18,9×22,3 | SX | Standard | 45 |
EP 1500 | 180 | 1500 | 900 | 51,3×22,3×22,3 | SX | Standard | 55 |
EP 2100 | 240 | 2100 | 1200 | 51,8×27,9×24 | DX | Standard | 72 |
Dual
Le batterie Exide Dual sono studiate per fornire energia a caravan e camper di tipo tradizionale: sfruttano la tecnologia ad acido libero e sono concepite per essere installate al di fuori dell’abitacolo, in posizione orizzontale. Sono accumulatori a manutenzione ridotta e sono completi di indicatore dello stato di carica: sfruttano la tecnologia al piombo acido libero, griglie in lega Sb/Ca e degassificazione centralizzata.
Modello | Capacità Ah (20h) | Wh | CCA (EN) | Dimensioni cm | Polarità | Poli | Peso (kg) |
ER 350 | 80 | 350 | 510 | 26×17,5×22,5 | SX | Standard | 19 |
ER 450 | 95 | 450 | 650 | 31×17,5×22,5 | SX | Standard | 23 |
ER 550 | 115 | 550 | 760 | 35×17,5×23,5 | SX | Standard | 29 |
ER 650 | 142 | 650 | 850 | 35×17,5×23,5 | SX | Standard | 35 |
Alla prova
Dopo la giusta dose di teoria, ecco un po’ di sana pratica: come verificare le performance di una batteria se non decidendo di installarne una a bordo del proprio veicolo e di utilizzarla in prima persona? Detto, fatto. Il veicolo, un RMB White Star 740 HD da 5 tonnellate di massa complessiva, era già dotato, in origine, di una batteria al gel Deta DG 120 da 120 Ah: un accumulatore già di origine Exide (Deta, insieme a Tudor e Fulmen è uno dei marchi di proprietà della multinazionale americana), montato in origine dal costruttore nel 2006 e da allora impiegato ininterrottamente, anche in situazioni particolarmente gravose come quelle dettate dai rigori dell’inverno scandinavo a nord del Circolo Polare Artico. Del tutto logico, quindi, proseguire sulla fruttuosa strada di una batteria al gel.
La scelta dell’accumulatore giusto
Installato all’interno del doppio pavimento, in un locale chiuso, protetto, riscaldato e a lui riservato, l’accumulatore ideale avrebbe dovuto avere peculiarità uguali o superiori a quelle di colui che andava a sostituire, al fine di assicurare, in questo modo, la massima autonomia energetica in ogni condizione. Una batteria, quindi, in grado di supportare adeguatamente le diverse componenti presenti a bordo:
Apparecchiatura | Potenza consumata minima (W) | Potenza consumata massima (W) |
Alde Compact 3010 | 2.4 | 18 |
Webasto Thermo Top C | 18 | 42 |
Webasto AirTop 2000 ST | 14 | 29 |
Pompa acqua Shurflo TK 7 | 35 | 40 |
Luci interne a led | 25 | 60 |
Antenna satellitare automatica e decoder | 40 | 50 |
TV lcd | 40 | 50 |
Gradino elettrico | 35 | 40 |
Inverter a onda sinusoidale pura | 350 | 350 |
Frigorifero | 80 | 100 |
Cappa aspirante | 5 | 10 |
Il veicolo, inoltre, può contare sull’apporto energetico fornito, a tetto, da due pannelli fotovoltaici da 75W e su un fuel-cell SFC Efoy 1600.
Una rapida analisi concernente gli assorbimenti delle varie componenti di bordo, in una stagione “media”, suggeriscono immediatamente la necessità di poter provvedere a fornire, ogni giorno, almeno due ore di illuminazione interna (120 Wh), due di pompa dell’acqua (80 Wh), due ore di televisione (160 Wh), a cinque ore di funzionamento di uno degli impianti di riscaldamento (210 Wh), due ore di cappa aspirante per la cucina (20 Wh), tre di inverter ad alimentare notebook, smartphone e piccoli elettrodomestici (1050 Wh), e di poter azionare senza patemi altre componenti elettriche (altri 40Wh), per un totale di circa 1680 Wh. Aggiungendo, a tutto ciò, il classico fattore di sicurezza (20%), ecco che la stima del fabbisogno elettrico del veicolo raggiunge rapidamente i 2000 Wh. Un valore che, in estate, potrà facilmente diminuire in base alla ridotta necessità di utilizzo degli impianti di riscaldamento, ma che facilmente sarà superato durante la stagione invernale. Ecco, allora, che la scelta è immediatamente ricaduta sulla potente Exide ES 2400, la batteria al gel da 210 Ah che, grazie a una capacità di 2400Wh appare ampiamente in grado di coprire il fabbisogno energetico del veicolo.
L’installazione
Oltre a individuare l’accumulatore più adatto alle esigenze del proprio veicolo, occorre come detto verificare che il camper lo possa accogliere e gestire senza problemi: una batteria come la ES 2400 ha, infatti, ingombri non tra i più ridotti (lunghezza massima, comprese le maniglie, 51,8 cm, profondità di 27,9 cm, altezza massima, compresi i poli, di 24 cm) e, con un peso di 67 kg, può andare a influire significativamente sulla portata utile del veicolo, specie se questo è già al limite della massa complessiva a pieno carico. Il veicolo su cui abbiamo installato l’accumulatore, in ogni caso, non ha di questi problemi: il vano batterie, interno al doppio pavimento, ha una profondità di 50 e una larghezza di 60 cm, mentre l’altezza utile, di 30 cm, è più che sufficiente a consentire il corretto posizionamento dell’accumulatore.
Variando le dimensioni della batteria (quella precedente, seppure già piuttosto potente, aveva ingombri differenti), è necessario provvedere a spostare o a modificare i sistemi di arresto della stessa, in modo da fare sì che, in qualsivoglia situazione, questa non possa muoversi: a questo proposito, utilizziamo due profili angolari in alluminio, da collocare anteriormente e posteriormente all’accumulatore, mentre una cinghia da tiro fissata lateralmente andrà a impedire ogni altro possibile spostamento, ancorando saldamente il tutto al pavimento inferiore del veicolo.
Il vano dedicato alla batteria è, come detto, riscaldato: sono infatti presenti due tubazioni (di andata e ritorno) tra motore e scambiatore di calore dell’impianto Alde, una tubazione del riscaldamento a pavimento e una ulteriore derivazione dell’impianto che i tecnici RMB hanno previsto proprio per andare ulteriormente a climatizzare questa porzione di doppio pavimento. Date le maggiori dimensioni della batteria ES2400, con il conseguente calo della distanza tra questa e una parte degli elementi radianti, si è quindi provveduto a coibentarne le porzioni più vicine utilizzando apposite guaine poliuretaniche.
Al fine di consentire l’inserimento del nuovo accumulatore, poi, è stato necessario rivedere il posizionamento di alcune tratte di cavi e di alcuni portafusibili, opportunamente rimossi e reinstallati successivamente in modo da non danneggiarli nelle operazioni di sistemazioni della batteria: questa, infine, è stata collegata agli appositi morsetti tramite l’utilizzo della classica chiave a tubo da 13 mm procedendo, contestualmente, alla protezione dei morsetti stessi tramite l’utilizzo degli appositi carter in materiale plastico.
Una volta installato a bordo del camper, si è proceduto al controllo dello stato di carica del nuovo accumulatore, registrando, immediatamente, una tensione di 13.1 V. Il veicolo è stato, quindi, collegato per circa 24 ore alla rete elettrica, in modo da assicurare la completa carica della nuova batteria sfruttando il lavoro del trasformatore/caricabatteria Schaudt in dotazione allo stesso, quindi disconnesso in modo da iniziare le prime verifiche: tra queste l’avvio, contemporaneo, dei due impianti di riscaldamento Webasto a gasolio (Thermo Top C e AirTop 2000 ST). Come noto, la fase di avviamento di un riscaldatore a gasolio rappresenta il momento di massimo consumo, con l’avvio delle pompe di mandata del combustibile, della ventola (AirTop), della pompa dell’acqua (ThermoTop) e, soprattutto, con il riscaldamento delle due candelette di accensione preposte a incendiare il gasolio: anche in presenza di questa tipologia di assorbimenti contemporanei, la tensione a bordo non è mai scesa sotto ai 12.8V, per poi ritornare a 13V nella fase di lavoro “normale” dei due riscaldatori. Un piccolo e breve assaggio di quella che sarà la vita della nuova Exide ES 2400 a bordo del nostro veicolo: da qui, infatti, iniziano il viaggio, e il test sul campo, dell’accumulatore. Un long test lungo quattro stagioni, sulle strade di tutta Europa e in presenza di ogni condizione climatica, che metterà alla prova il nuovo accumulatore e che vi racconteremo, come sempre nei dettagli, qui su CamperOnLine Magazine.
Riferimenti e contatti del costruttore
Exide Technologies S.r.l.
Via Dante Alighieri 100/106
24058 Romano di Lombardia (BG)
Numero verde 800-828136 – www.exide.com
Le batterie Exide dedicate ai veicoli ricreazionali sono distribuite da GES International S.r.l.
Via di Vittorio 307/31a
20099 – Sesto San Giovanni (MI) – Italia
Tel. +39.02.22.471.848 – Fax +39.02.22.471.981 – www.gesinternational.it
Le batterie Exide Marine&Multifit sono distribuite da Lubrac
Zona Industriale Comparini, Trav. di Via Libeccio 48/F, int 16 – Viareggio (LU) – Italia.
Tel. +39.0584.39.51.41 – Fax +39.0584.39.60.84 – www.lubrac.it
Si ringraziano per la gentile collaborazione:
- Exide Technologies S.r.l. – www.exide.com
- Lubrac – www.lubrac.it