Quattro posti letto sempre pronti e gavone garage in meno di sei metri per un versatile mansardato dedicato al turismo familiare sportivo e dinamico
Tipologia | Mansardato |
Meccanica | Ford Transit “Skeletal” 350L2, passo 3300 mm |
Motorizzazione base |
2198cc – 92 kW/125 CV |
Motorizzazioni opt. |
2198cc – 114 kW/155 CV |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 5 |
Dimensioni | 5990x2350x3100 mm |
Spessore pav./pareti/tetto |
63/30/54 mm |
Peso massimo ammesso | 3500 kg. |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2924 Kg |
Prezzo |
Euro 42.490 Iva compresa, franco fabbrica |
Una ricetta semplice, conveniente ma gustosa, condita da una buona dose di personalità e servita in modo accattivante: ecco gli ingredienti del “piatto” che Challenger offre con la sua gamma di mansardati Genesis, quattro modelli “a tutta famiglia” contraddistinti dall’adozione univoca della meccanica del nuovo Ford Transit a trazione anteriore.
Tutta la gamma si ispira perfettamente a quella che è la filosofia di base dei prodotti transalpini – offrire prima di tutto un vantaggioso rapporto di “value for money” – ma, in particolare, gli esemplari che stanno alla base dell’offerta (le varianti C 196 e C 194), con la loro lunghezza inferiore ai sei metri offrono anche l’indubbio vantaggio della massima guidabilità in ogni situazione.
Il Genesis C 194, poi, aggiunge un altro fattore determinante: l’avere a disposizione un gavone garage di dimensioni “standard” che si avvale anche della flessibilità di utilizzo data dal piano superiore ad altezza variabile. Questa modalità, operata tramite un meccanismo manuale di facile manovrabilità, da azionare tramite un girabacchino, grazie a un’escursione di circa 35 cm consente, secondo le esigenze e le stagioni, un’ottimale agibilità del letto matrimoniale trasversale posteriore oppure la massima altezza disponibile nel vano di carico (130 cm).
Il garage beneficia anche di una corretta realizzazione: largo 217 cm e profondo in totale 73, è solo parzialmente limitato nel suo utilizzo da un fondo a due livelli che non permette uno sfruttamento integrale dell’altezza massima, ma resta comunque più che adeguato a ospitare anche delle biciclette. In più, l’allestimento prevede ganci di fissaggio carico montati su guide, vani a giorno interni, illuminazione e riscaldamento dedicati.
L’accesso, infine, è garantito da un portellone principale sul lato destro di adeguate dimensioni (117×78), coadiuvato sul lato opposto da un portello di servizio più piccolo (82×43 cm) e corredato da un ottimo sistema di ritenuta in posizione aperta tramite un pistone a gas.
Esteticamente sobrio, con un aspetto che si potrebbe definire “simpatico” nella sua connotazione “all white” segnata da una grafica leggera e non invadente, il Challenger Genesis C 194 trae vantaggio dalla massiccia linea del “muso” Ford, tramite il quale riesce a dissimulare la significativa prominenza della mansarda restituendo un aspetto equilibrato capace di sottolinearne in modo significativo la compattezza globale.
A livello costruttivo, questo mansardato, così come tutta la produzione della Casa di Tournon, adotta un sistema costruttivo tradizionale e consolidato, che prevede una scocca realizzata tramite pannelli sandwich con rivestimento esterno in poliestere antigrandine e isolamento in polistirene ad alta densità, per uno spessore globale che si può definire nella media per questa categoria di veicoli (30 mm). Più significativa la struttura del pavimento, che vanta uno spessore di 63 mm. La carrozzeria è rifinita tramite bandelle in abs; dello stesso materiale sono i raccordi cabina-cellula, il paraurti posteriore e i cantonali che contengono i gruppi ottici, mentre i profili superiori sono in alluminio. Gli assemblaggi tra le varie parti, infine, compresa la zona posteriore e la mansarda, sono sufficientemente ben curati.
La componentistica è adeguata e prevede una porta cellula di tipo intero, semplice ma con controstampo attrezzato, servita da un gradino integrato. Le finestre Parapress, di tipo un po’ economico, sono numerose (sei in totale) e ben distribuite: una per il soggiorno, una per la mansarda, due per il letto posteriore e una ciascuno a beneficio di cucina e bagno, quest’ultima opacizzata. Per quanto riguarda gli oblò, se ne annoverano tre a manovella a beneficio di letto posteriore, bagno e mansarda, oltre a un maxi oblò MIdi Heki centrale, un po’ difficile da raggiungere per le persone non molto alte, ma in grado di fornire luce e aerazione ottimali al soggiorno.
Le dotazioni di serie, nonostante la collocazione del veicolo in una fascia di mercato quasi d’accesso, si possono definire piuttosto interessanti. Spiccano, però, in particolare, quelle ad appannaggio della meccanica di base che, seppur mantenendo il climatizzatore cabina nella lista degli optional (di serie, però, annoverano anche la Radio CD/USB e gli specchietti lateralli riscaldabili e regolabili elettricamente), sono molto complete soprattutto per quanto riguarda la sicurezza attiva, comprendendo di serie doppio Airbag, regolatore di velocità e, soprattutto, il sistema elettronico di controllo della stabilità ESP.
La base telaistica Ford, – dalla progettazione moderna e con un cruscotto molto “automotive” che ricorda da vicino il design adottato su Fiesta e Focus di ultima generazione – è adottata nella configurazione con telaio specifico per camper, carreggiata posteriore allargata e passo da 3300 mm (adeguato a ben supportare una lunghezza totale contenuta in 599 cm). La motorizzazione di serie è quella con motore da 2,2 litri e potenza di 125 CV, più che sufficiente – anche a fronte di un’aerodinamica forzatamente non ottimale – per muovere con disinvoltura e brillantezza un mezzo dagli ingombri così ridotti.
Uno dei connotati salienti dell’impiantistica di bordo è l’adozione del riscaldamento a gasolio da 3,5 kW, adeguato alla volumetria del veicolo e, particolare non trascurabile, azionabile anche in marcia. Il comando è inserito opportunamente nelle vicinanza del letto posteriore (così da essere azionabile senza troppa fatica anche dai suoi occupanti) mentre la sonda termostatica è sopra il sedile di guida. Buona la distribuzione del calore prodotto: manca la termoventilazione dedicata alla mansarda, ma altre cinque bocchette (quattro per l’abitacolo e una per il garage), grazie alla limitata cubatura interna, sono in grado di climatizzare (in caso di temperature esterne non troppo “estreme”) in modo efficace la cellula. La produzione di acqua calda si affida al boiler Truma a gas dalla capacità di 10 litri, collocato alla base dell’armadio appendiabiti.
L’impianto idrico si fregia di un’autonomia superiore alla norma, grazie alla capacità del serbatoio – collocato tradizionalmente sotto la cassapanca dinette – capace di contenere fino a 122 litri di acqua potabile; la distribuzione alle utenze, che utilizzano miscelatori in acciaio cromato, avviene tramite una pompa a presostato di qualità (Shurflo Trail King 7).
L’impianto di raccolta, con pilette di scarico dotate di sifoni, fa capo a un serbatoio esterno da 100 litri, non coibentato, collocato in coda dopo l’assale posteriore, con comando di scarico opportunamente portato all’esterno sul lato destro.
Degno di nota l’impianto elettrico, che si avvale di un gruppo caricabatterie CBE facilmente raggiungibile e ispezionabile, collocato sotto la poltroncina laterale del soggiorno e comandato da un pregevole pannello di comando CBE PC 180 di ultima generazione.
La disponibilità di prese annovera due punti a 220V e uno a 12V: la predisposizione per la tv lcd monopolizza due di queste prese (una a 220 e una a 12 Volt) e dispone, oltre che dell’attacco antenna, anche di un porta tv snodato collocato sopra la porta cellula mentre è rimarchevole, per la categoria, la presenza di una presa USB per la ricarica di dispositivi mobili, collocata al lato del letto in mansarda. La batteria servizi (non fornita di serie ma normalmente montata dal concessionario prima della consegna del veicolo) trova posto sotto il sedile passeggero.
L’illuminazione è interamente a led: pur se non abbondantissima (si sente un po’ la mancanza di un punto luce a tetto per la zona posteriore) conta comunque su una plafoniera centrale, elementi lineari a beneficio di soggiorno e cucina, due spot fissi in bagno e per la mansarda e due orientabili di lettura per il letto posteriore; da segnalare anche la presenza dei comdi led blu notturni segnapasso. Completano la dotazione la luce esterna, sempre a led, e l’illuminazione per il garage tramite una plafoniera, questa volta di tipo a incandescenza.
L’impianto gas, infine, prevede una sola bombola da 13 kg collocata in un gavone apposito sul lato anteriore destro: affidata a un riduttore di pressione Cavagna Group è sufficiente comunque a garantire adeguata autonomia, vista la presenza del riscaldamento a gasolio. I sezionatori sono quattro in totale: tre posizionati sotto il blocco cucina (di cui uno “libero” e disponibile per eventuali installazioni future) e uno collocato alla base dell’armadio e dedicato specificatamente al boiler.
Compatto, ma affatto angusto, gradevole, accogliente e, nei limiti della categoria a cui questo veicolo appartiene, anche relativamente elegante: così appare l’interno del Genesis C 194una volta saliti a bordo. Merito di un mobilio senza dubbio semplice, ma ingentilito da una bella essenza scura e dotato di forme e volumi ben proporzionati ed ergonomici: anche se non manca un sensibile dislivello tra cabina guida e abitacolo, la movimentazione interna, nonostante le dimensioni interne limitate, è piuttosto agevole.
Piuttosto compatto nello sviluppo, il soggiorno riesce a offrire adeguata ospitalità per il pranzo a un equipaggio di quattro persone, grazie ai sedili girevoli in cabina guida, e a trasformarsi, all’occorrenza, in un letto singolo aggiuntivo; si concede anche il “lusso” di mettere a disposizione un sedile laterale per un eventuale quinto commensale, concede due comodi posti frontemarcia dotati di cinture a tre punti e poggiatesta automobilistici regolabili, e si avvale di un tavolo con piantana centrale e piano traslabile nelle quattro direzioni.
L’agibilità generale è buona, agevolata anche dal piano mansarda rialzabile che favorisce i movimenti, mentre aerazione e luce sono garantite dal maxi oblò centrale, dalla vetratura della cabina e dalla finestra laterale. Relativamente buoni anche gli spazi utili di stivaggio che, pur in assenza di disponibilità della cassapanca (occupata dal serbatoio d’acqua) possono contare su un due pensili contrapposti che si vanno ad aggiungere all’armadio centrale, non molto largo, ma sviluppato quasi a tutta altezza e diviso internamente in due sezioni.
La cucina è forse la parte di arredo che risente maggiormente delle dimensioni generali compatte, ma nonostante questo offre una configurazione razionale, magari poco adatta alla preparazione di pranzi e cene sontuosi ma sufficiente a garantire la fruibilità necessaria per un turismo dinamico.
La dotazione comprende un gruppo inox Smev integrato con piano di cottura a tre fuochi e lavello inox, entrambi con copertura in cristallo. Manca la cappa aspirante, ma l’aerazione necessaria è garantita dalla presenza di una finestra e un oblò a manovella, mentre allo stivaggio provvede soprattutto il grande pensile superiore, coadiuvato da un cassetto portaposate e una dispensa. Il frigorifero, incassato nel mobile cucina, è un Dometic R; 8401 con capacità di 95 litri.
Il discorso “compattezza globale” investe anche la toilette, che risolve in modo piuttosto intelligente i problemi di spazio con un vano capace di offrire un box doccia completamente separabile dal resto dell’ambiente.
L’operazione è consentita da un “gioco” di pareti mobili in metacrilato, con una parte semicircolare scorrevole principale e una porzione pieghevole che va a isolare il complesso costituito da lavabo in termoformato, specchio e pensilina con spot a led. Il sistema permette di realizzare una doccia che sfrutta il rubinetto estraibile del lavabo ed è caratterizzata da pareti laterali rivestite in termoformato. Il pavimento di tutto il locale è anch’esso in termoformato e dotato di doppia piletta di scarico. Sul lato opposto, arredato in legno e dotato di pensile con anta, è collocato il wc Thetford C260 con tazza girevole. L’aerazione è fornita da una finestra e un oblò.
Da segnalare infine, la presenza di una pratica asta pieghevole a soffitto che, in caso di necessita, consente di utilizzare tutto il bagno come grande armadio invernale supplementare per appendere temporaneamente i vestiti bagnati.
La zona posteriore ospita un letto trasversale che, come già scritto all’inizio, beneficia di un piano ad altezza variabile: se nella posizione più bassa fornisce un’ottima accessibilità (e un’altezza utile a soffitto considerevole), anche in quella più alta mantiene una buona agibilità grazie alla presenza di due gradini fissi di salita. Dotato di rete a doghe, il letto beneficia di un allestimento che comprende doppio spot di lettura, parete di fondo imbottita (elegantemente percorsa da profili cromati), spazi di stivaggio rappresentati da tre pensili sulla parete di fondo (coadiuvati da due cassetti scorrevoli ricavati frontalmente tra i gradini di salita), un oblò centrale e due finestre laterali simmetriche.
Queste ultime, quando il letto è nella posizione più alta, sono parzialmente occluse dalle paretine laterali di schermatura, peraltro essenziali al fine di isolare il letto dall’apertura dei portelloni esterni quando il medesimo è nella posizione più bassa: è questo un piccolo scotto da pagare per avere a disposizione il piano letto ad altezza variabile con una struttura capace di limitare le “commistioni” tra garage e cellula abitativa.
Altri due posti per la notte sono a disposizione nella mansarda, che conta su un letto privo di rete a doghe ma con piano ribaltabile e ampiezza superiore alla norma, collocato in un ambiente correttamente allestito e arricchito da una testiera attrezzata in termoformato completa di spot a led di lettura e anche, come già scritto a riguardo dell’impiantistica, di presa USB per la ricarica di smartphone e tablet.
Il piano letto è piuttosto alto dal pavimento (178 cm): si tratta di una conseguenza inevitabile per i mansardati privi di pavimento cellula rialzato e allestiti sulle moderne meccaniche di base, caratterizzate tutte da cabine molto alte e spaziose. Nonostante questo, la mansarda del Genesis C 194 mantiene un’altezza utile sufficiente e risulta ben abitabile grazie all’aerazione fornita dalla contemporanea presenza di una finestra laterale e un oblò.
Dotazioni di serie
ABS, Airbag conducente e passeggero, vetri elettrici, chiusura centralizzata con telecomando, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, controllo elettronico della stabilità ESP, regolatore di velocità, autoradio CD/MP3/USB/Bluetooth con comandi al volante, oblò panoramico Midi Heki, porta tv lcd, presa USB, precablaggio retrocamera, luce veranda, piedini di stazionamento.
Sei metri, anzi meno: attorno a questo dato ruota tutto il concetto realizzativo del Challenger Genesis C 194. Ovvero, come offrire abitabilità a una famiglia intera in una lunghezza di un van concedendosi pure il “lusso” di offrire un gavone garage se non enorme, perlomeno più che adatto a ospitare biciclette e altri bagagli ingombranti.
Certo, lo spazio interno non è abbondante, né potrebbe esserlo senza sfidare le leggi della fisica, ma il suo sviluppo disegna un ambiente comunque ben vivibile nelle varie situazioni di vita a bordo, pur richiedendo qualche necessario adattamento. Proprio per questo, il Genesis C194 si rivolge a un target ben preciso, quello della famiglia giovane, con uno o due bambini, che predilige la mobilità, il dinamismo e la libertà, senza le costrizioni imposte da dimensioni maggiori. A questo tipo di utenza il piccolo mansardato transalpino offre un’abitabilità notturna da veicolo “grande”, un’agibilità diurna che privilegia le zone fisicamente abitabili a quelle unicamente dedicate allo stivaggio (pur offrendo spazi relativamente adatti per portarsi dietro tutto ciò che è ragionevolmente necessario) e fornisce dei servizi certo non faraonici, ma comunque in grado di porre al primo piano la praticità di utilizzo, anche a costo di qualche piccolo – e spesso marginale – sacrificio. Il tutto, poi, con l’indiscutibile valore aggiunto dato da una dotazione automobilistica che offre di serie i più importanti ed efficaci dispositivi di sicurezza attiva e passiva forniti dall’attuale tecnologia. Dispositivi ai quali nessuno si sognerebbe di rinunciare nell’auto di tutti i giorni ma che, inspiegabilmente, sono ancora troppo sottovalutati nella loro fondamentale importanza a bordo di un mezzo destinato a trasportare tutta la famiglia.
Molte cose, anche in questo veicolo, sono, ovviamente, migliorabili. Ma è l’essenza stessa del Challenger Genesis C 194 a dimostrarsi valida: offrire un mezzo da vacanza perfettamente godibile e tecnologicamente attuale, soprattutto nella sua parte telaistica, dedicato a chi interpreta il turismo familiare in camper nel modo più “sportivo” del termine ma non desidera rinunciare alle comodità che solo un mansardato è in grado di offrire.
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Riferimenti e contatti del costruttore
Challenger
Trigano VDL – Av. de Rochebonne BP 109 – Tournon (F)
www.challenger.tm.fr
Si ringrazia per la gentile collaborazione: Camping Sport Magenta
Corso Europa 21/23 – Magenta (MI)
Tel. 02 97 90 179 – Fax 02 97 29 05 00 – www.campingsportmagenta.com
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