Estrema praticità, soluzioni intelligenti e anche originali, accessoristica completa ed elegante concetto “automotive” per un van dedicato a chi ama macinare chilometri in comfort e sicurezza
Tipologia | Furgonato – Camper puro |
Meccanica | Fiat Ducato 33/35L – Furgonato originale L3H2, passo 4035 mm |
Motorizzazione base |
2287 cc – 96 kW/130 CV |
Motorizzazioni opt. |
2287cc – 109 kW/148 CV 2999cc – 130 kW/177 CV |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2+2(opt) |
Dimensioni | 5990x2050x2550 mm |
Peso massimo ammesso | 3300/3500 kg. |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2880 Kg |
Prezzo |
Euro 47.230 Iva compresa, franco fabbrica |
Il concetto di camper puro secondo Hymer persegue una serie di concetti ben precisa: non snaturare quelli che sono gli aspetti più distintivi di questa tipologia ma, anzi, arricchirli adottando soluzioni pratiche e spesso originali, aggiungendovi una caratterizzazione “automotive” molto spiccata per sfruttare al meglio le caratteristiche tecnologiche e stilistiche delle attuali meccaniche di base.
Il risultato si chiama HymerCar, una gamma di furgonati pensata per venire incontro alle più svariate esigenza di mobilità e articolata su un totale di ben sette modelli: tre con caratteristiche spiccatamente polifunzionali (Cape Town su VW Transporter T5, Sidney e Rio su Fiat Ducato) e quattro, con dimensioni maggiori, dotati di configurazione più “camperistica” e univocamente realizzati sulla base del Fiat Ducato. Fanno parte di questa serie il compatto Serengeti da 541 cm, i più grandi Yellowstone e Sierra Nevada, allestiti sul furgonato da 6,36 metri, e, infine, il Grand Canyon: proprio quest’ultimo, per le sue caratteristiche, appare uno dei più interessanti per il nostro mercato, andandosi a inserire nella fascia del furgonati più “classici” in quanto a dimensioni e configurazione.
Allestito sul furgonato Fiat da 599 cm con tetto alto H2 (quello “medio”) l’HymerCar Grand Canyon, dimostra di avere una forte personalità già dall’aspetto esterno, dove a denunciare la natura abitativa del complesso sono praticamente solo le due finestre laterali avanzate (le ottime Dometic S7 con cornice in alluminio), lo sportello per l’estrazione della cassetta wc, il bocchettone di carico dell’acqua e una grafica piuttosto sportiveggiante ma leggera e poco invadente, mentre sul tetto sono collocati un oblò panoramico Midi Heki e due oblò con apertura a a pantografo dedicati a zona posteriore e bagno. Altre due finestre apribili a compasso sono collocate sui portelloni posteriori.
La linea è quella originale Fiat, nella sua ultima versione caratterizzata dal nuovo frontale con luci diurne e “skid plate” in alluminio (opzionale). La carrozzeria, di serie, è bianca, ma è disponibile in ben dieci varianti di colorazione, tra le quali quella molto “intrigante” nero metallizzato del veicolo che abbiamo esaminato e fotografato, disponibile con un sovrapprezzo di 605 euro. Tra le altre caratterizzazioni estetiche possibili, da segnalare le grafiche laterali in tema legno, alluminio o carbonio, i fari con cornice nera, le maniglie esterne effetto alluminio o in tinta con la carrozzeria e la griglia radiatore nero lucido.
La meccanica è, di base, nella configurazione con peso totale di 3300 kg e motorizzazione da 2.3 litri per 130 CV: se dal punto di vista motoristico è una scelta adeguata – anche se un veicolo con questa spiccata stradalità trarrebbe indubbio vantaggio dalle motorizzazioni opzionali d 2,3 lt/148 CV e soprattutto dalla potente 3 litri con 177 CV – per quanto riguarda la telaistica sarebbe interessante optare per la versione da 3500 kg che, oltre a portare in dote una carico utile maggiore (comunque più che sufficiente anche nella variante più “leggera”), può essere equipaggiata con le ruote da 16 pollici.
In ossequio ai canoni automobilistici che contraddistinguono il progetto, il Grand Canyon si fregia per una dotazione completissima per quanto riguarda comfort e sicurezza. Di serie, sono, infatti, serbatoio gasolio da 120 litri, climatizzatore automatico, radio CD/USB/Mp3 e Bluetooth con comandi multifunzionali al volante, computer di bordo con schermo touch screen, vetri e specchietti elettrici, chiusura centralizzata con telecomando. Ma, soprattutto, sono di serie anche tutti i moderni dispositivi dedicati alla sicurezza; ESP con LAC e Hill Holder, ASR, Traction+, Cruise Control, Airbag conducente e passeggero.
L’accesso al veicolo avviane, oltre che dal classico portellone laterale scorrevole che costituisce l’ingresso principale (servito, in opzione, da un gradino estraibile elettrico), tramite la parte posteriore con portelli dotati di finestre apribili ca servizio della parte posteriore dell’allestimento. Qui, sotto il letto traversale, è disponibile un gavone di buone dimensioni (69x78x136 cm) configurabile anche come unico vano di carico a tutta altezza grazie al semplice ribaltamento laterale della rete. Lo stivaggio del carico è facilitato dalla presenza di ganci di fissaggio riposizionabili inseriti in guide montate alla base delle cassapanche; le stesse guide permettono anche di installare una paratia divisoria nella posizione desiderata o fissare una pedana opzionale con un cassetto estraibile. Nella stessa zona sono ricavati un vano con ante e divisorio interno, adeguato a ospitare perte dell’attrezzatura tecnica di bordo, e il gavone portabombole, capace di due elementi da 11kg.
La costruzione adotta ovviamente la lastratura originale del furgonato Fiat, con pavimento di alto spessore, isolamento termico per tetto e pareti , interno dell’abitacolo in tessuto e copertura totale dei lamierati.
Da segnalare, infine, che il Grand Canyon può essere configurato anche con un tetto sollevabile a soffietto che ospita un letto matrimoniale, portando a quattro i posti totali per la notte: in quel caso. l’altezza totale (a letto chiuso) diventa di 2,7 metri, con un incremento di 15 cm rispetto a quella standard.
Tutta l’impiantistica dell’HymerCar Grand Canyon è improntata a criteri camperistici, con componentistica assimilabile a quella solitamente adottata sugli autocaravan dello stesso costruttore. Così è, ad esempio, per l’impianto idrico, che annovera un serbatoio per l’acqua potabile da 100 litri, collocato internamente nella cassapanca posteriore destra e servito da un pompa a immersione Reich. Il serbatoio di recupero è collocato esternamente sotto la scocca, appena prima dell’assale posteriore: di serie non è riscaldato o coibentato (opzioni entrambe disponibili con un sovrapprezzo di 550 euro), ma ha comunque una capienza (100 litri) in grado di fornire – soprattutto in considerazione dell’equipaggio di coppia – una buona autonomia.
Il riscaldamento è affidato al complesso Truma Combi da 4 Kcal collocato in strategica posizione centrale, all’interno della cassapanca dinette. La centrale termica tedesca è fornita in versione CP Plus, cioè dotata di controllo elettronico: il pannello digitale è posizionato sopra il portellone d’ingresso, a fianco della sonda termostatica.
La distribuzione del calore avviene tramite cinque bocchette ben posizionate: da segnalare, in particolare, una diramazione che “soffia” direttamente verso i portelloni posteriori, utile a riscaldare bene il letto e a eliminare sul nascere problemi di condensa con temperature esterne molto rigide, un’altra inserita alla base del sedile guida che porta il calore in cabina (altro punto notoriamente soggetto a “spifferi” e ponti termici) e una bocchetta che dirige il flusso d’ria verso l’alto nella delicata zona di collegamento tra cabina e zona abitativa ed è predisposta, tramite l’inserimento di un tubo flessibile, per portare l’aria calda al letto allestito nell’eventuale tetto a soffietto opzionale.
L’impianto elettrico si avvale di una batteria servizi da 95 Ah al Gel collocata in comoda posiziona alla base della colonna armadi centrale, mentre il complesso centralina/caricabatteria è “celato” sotto il sedile guida. Il pannello di controllo, da dove attivare le utenze e monitorare le riserve, piuttosto semplice ma intuitivo nell’utilizzo, è sistemato sopra il portellone laterale.
L’illuminazione interna è completamente a led e annovera una serie di punti luce ben distribuiti lungo l’abitacolo che comprendono elementi lineari sottopensile a beneficio di dinette, bagno, cucina e camera posteriore, oltre a quattro punti spot distribuiti lungo l’asse centrale dell’abitacolo.
La riserva di gas può contare su un vano in grado di accogliere due bombole da 11 kg, inserito alla base della cassapanca posteriore sinistra con apertura verso l’interno dell’abitacolo che impone di ribaltare il piano del letto per poter operare in comodità.
Il vano, comunque, è ben realizzato e isolato, con guarnizione neoprenica dell’anta, fondo in alluminio mandorlato, griglie di sfiato a pavimento e riduttore di qualità; in opzione (305 euro), è disponibile il regolatore Truma Duocontrol CS con dispositivo di commutazione automatico e riscaldamento EisEx.
Caratterizzato da un arredo lineare in essenza chiara denominata “Fino Barone”, l’ambiente del Grand Canyon, seppure all’interno di una schema in qualche modo classico, si distingue per alcune peculiarità.
La prima riguarda il soggiorno che, oltre a un bel divano dalla ergonomica conformazione automobilistica (utile soprattutto in marcia), presenta un tavolo di fattura molto originale e caratterizzato dalla massima modularità di utilizzo. Il piano, infatti, sorretto da un supporto a parete, può alternativamente essere completamente dispiegato per offrire un ampio piano d’appoggio sufficiente per pranzare oppure, ripiegato a libro, trasformarsi in un compatto e poco invadente tavolino. Ma non basta: in tutte le situazioni nelle quali la sua presenza è inutile (ad esempio, durante il viaggio), il tavolo può essere completamente ribaltato contro la parete, “sparendo” di fatto alla vista e liberando completamente lo spazio antistante il divano della dinette.
Il living beneficia di luce e aerazione forniti da due finestre simmetriche e dal maxi oblò panoramico, e non difetta nemmeno in quanto a possibilità di stivaggio, avendo a disposizione due pensili, lo spazio utile sopra la cabina guida e un vano ricavato a pavimento accessibile tramite una botola. Presente, infine, anche una presa bivalente a 12/220V ben posizionata lungo il montante anteriore.
La pianta del Grand Canyon, rispetto ai canoni più “consolidati” della tipologia, si distingue per la collocazione della colonna armadi – non molto larga, ma abbastanza ben sfruttabile nella sua composizione a due elementi, uno alto con anta e uno basso a due ripiani con chiusura a serrandina – sul lato sinistro del veicolo: una disposizione resa possibile dal ridotto ingombro in larghezza della toilette, stretta e relativamente profonda.
Quest’ultima presenta la particolarità di avere una parete attrezzata con un particolare lavabo ribaltabile (non molto profondo) che, pur in spazi non eccessivi, riesce a fornire una discreta agibilità. L’arredo, poi, nonostante le “ristrettezze”, è comunque completo di pensile con anta a specchio e vano a giorno laterale, mentre una della pareti laterali è arredata con un grande specchio a tutta larghezza.
Per sfruttare il vano come doccia, è disponibile un tenda plastica che “scherma” completamente la parte arredata: gli spazi di manovra, stante l’ingombro del wc, non sono eccessivi, ma il pavimento in termoformato, con canalizzazioni che indirizzano l’acqua verso la piletta di scarico ben posizionata, e la porta di chiusura costituita da una serrandina plastica, rendono l’operazione fattibile senza troppi problemi. L’illuminazione serale è fornita da due elementi lineari a led mentre la necessaria aerazione, pur mancando la finestra, è comunque assicurata dall’ampio oblò a pantografo.
Il blocco cucina “sporge” poco sul portellone laterale e, grazie all’assenza delle classica colonna armadio laterale, riesce ad avere uno sviluppo notevole per la tipologia. La dotazione prevede gruppo cottura a due fuochi e lavello inox, entrambi con copertura in cristallo, e un efficiente frigorifero Waeco a compressore da 108 litri, mentre la realizzazione generale conta su abbondanti di spazi di stivaggio: in particolare, oltre a un pensile a due ante, sono disponibili tre ampi cassettoni scorrevoli dotati di chiusura assistita, dei quali il primo dotato di un ulteriore cassetto interno attrezzato a portaposate.
La ricerca nello sfruttamento degli spazi è, peraltro, un “plus” di questo veicolo: ne è un’ulteriore prova la configurazione della parte posteriore, dove le due cassapanche che “sorreggono” il letto trasversale sono arricchite da comode cassettiere; sollevando il semimaterasso di destra, poi, si “scoprono” ulteriori spazi di sistemazione.
Il letto ha un’ampiezza superiore alla norma e un allestimento che contempla rete a doghe, materasso di qualità diviso in tre parti, rivestimento integrale delle pareti in tessuto morbido e quattro pensili (due per parte) laterali, con quelli sul lato destro corredati da luce lineare a led. Il riscaldamento è diffuso dalla già citata bocchetta nella parte posteriore della cassapanca e da un’altra diramazione che dal fianco del locale toilette porta il calore al di sotto del letto, mentre l’aerazione è affidata alle due finestre apribili nei portelloni posteriore e a un oblò con apertura a pantografo.
Come già accennato, infine, l’Hymer Grand Canyon può essere dotato, in opzione, di un tetto a soffietto con copertura in vetroresina, fianchi in tessuto termico con aperture dotate di zanzariera e matrimoniale da 200×135 cm.
Dotazioni di serie
ABS, Airbag conducente e passeggero, climatizzatore automatico, Cruise Control, vetri elettrici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, serbatoio gasolio 120 litri, computer di bordo con schermo Touch screen, Radio CD/USB/Mp3 Bluetooth con 4 altoparlanti, volante multifunzione, ESP, Hill Holder, EBD, LAC, ASR, Traction+, maxi oblò Midi Heki.
L’HymerCar Grand Canyon, in un panorama così competitivo come quello attuale del mercato continentale, nonostante la disposizione tutto sommato classica, riesce inequivocabilmente a distinguersi in modo significativo. Lo fa grazie alla razionalità nei concetti realizzativi, alla concretezza e al tempo stesso all’originalità nelle soluzioni, e a una sobria eleganze nello stile che non dimentica mai gli aspetti più pratici. Il tutto sommato a un concetto “automotive” molto evoluto che si concretizza nell’offrire di serie tutta la migliore accessoristica disponibile per quanto riguarda comfort e sicurezza, oltre a un’ampia personalizzazione in fatto di stile.
Il Grand Canyon è un camper dalla forte personalità, in grado di offrire alla coppia dinamica di ogni età tutto quanto è necessario, e anche oltre, per una buona qualità di vita a bordo, ma capace di farsi apprezzare senza remore anche negli utilizzi alternativi che spesso si richiedono a veicoli di questa tipologia, come trasformarsi in una comoda autovettura per gite fuori porta o in un efficiente ufficio mobile, oppure essere in grado di poter trasportare, se necessario, anche carichi ingombranti.
Un prodotto per utenti esperti ed esigenti, che dimostra come Hymer sia stata in grado di trasportare anche in questa particolare tipologia l’attenzione al dettaglio, la razionalità progettuale e la cura costruttiva tipiche di tutta la sua produzione.
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