Lungo meno di sei metri, agile, piacevole e facile da guidare, il T 132 è il veicolo più piccolo della collezione Carado: profilato classico dedicato alla coppia dinamica, offre buona abitabilità, un utile garage posteriore e una dotazione di serie completa. Una vera e propria alternativa al classico van, anche nel prezzo.
Tipologia | Profilato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 L con telaio longheronato alto |
Motorizzazione di base | 1.956 cc – 115 cv |
Motorizzazioni opt. | 2.286 cc – 130 cv 2.286 cc – 148 cv |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2+1 |
Dimensioni | 598x233x291 cm |
Spessore pav./pareti/tetto | 41/34/34 |
Peso massimo ammesso | 3.495 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2.630 kg |
Prezzo base | 38.250 Euro |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Per una volta, partiamo subito dai numeri: 598 cm la lunghezza, 233 cm la larghezza, 291 cm l’altezza, 38.250 Euro il prezzo. Almeno due di questi valori potrebbero far pensare a un veicolo furgonato e, in effetti, il target di riferimento non è poi così distante da quello del van, ma le similitudini finiscono qui. Il T 132, la mascotte di casa Carado, è un profilato di tipo tradizionale. O, meglio, è un vero e proprio anello di congiunzione tra questi due mondi: facile da guidare, agile, veloce e parco nei consumi come un van, abitabile, coibentato, e ricco di possibilità di stivaggio come un profilato, è uno dei veicoli più economici oggi presenti a listino, dedicato e destinato a fare la felicità di una clientela giovane e dinamica alla ricerca di un compagno di viaggio affidabile, facile da utilizzare e completo nelle dotazioni, come da tradizione del marchio tedesco.
Economico, quindi, ma tutt’altro che povero. Facile da utilizzare, ma non privo di personalità o soluzioni interessanti, frutto dell’esperienza di uno tra i maggiori costruttori europei, l’Erwin Hymer Group, il T 132 è affidatario di un compito importante, quello di fare da apripista alla completa collezione di profilati Carado, disponibili sia con che senza letto basculante anteriore, per assecondare, a seconda dei modelli, le esigenze di una famiglia di tre o quattro persone oltre che, naturalmente, quelle della classica coppia. Forte di una linea di assemblaggio tra le più lunghe e moderne d’Europa, situata a Neustadt, in Sassonia, Carado è uno dei giovani marchi emergenti nel segmento degli entry-level, coniugando prezzi assolutamente concorrenziali alla qualità tipica dei prodotti Made in Germany: due elementi, questi, presenti e facilmente riscontrabili in ogni veicolo della collezione 2016 e, di conseguenza, anche nel piccolo T 132.
Compatto ed equilibrato nei volumi, nonostante l’altezza esterna non tra le più contenute rispetto alla tipologia di appartenenza, il T 132 è un profilato piacevole che, come tutti i veicoli delle più recenti collezioni Carado, gioca su un look semplice e riuscito: una carrozzeria completamente bianca, con bandelle, raccordi e calate tutti in look total-white, ben abbinata alla cabina di guida e contraddistinta da forme morbide, classiche e piacevoli al contempo.
Allestito su Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato alto per offrire la massima robustezza e passo da 345 cm a garantire un perfetto equilibrio tra ingombro totale e sbalzo posteriore (contenuto in 158,2 cm), il T 132 si caratterizza per un design esterno senza tempo, abbinando alle automobilistiche forme del cabinato Fiat un efficace cupolino prestampato in vetroresina che, riprendendone l’inclinazione e parte dello stile, va a raccordarsi efficacemente con la scocca. Contraddistinto dalla presenza dell’ampio sun-roof panoramico Polyplastic, apribile a compasso, completo di unibloc oscurante/zanzariera e ben incassato in un’apposita scalfatura centrale, il cupolino anteriore opta per forme plastiche, con una porzione centrale leggermente sporgente che va a riprendere lo stile della sottostante calandra dell’ultima versione del Ducato, con una piacevole corrispondenza di elementi stilistici.
Giocato, come detto, su un look total-white, il T 132 si avvantaggia della presenza del paraurti anteriore verniciato in tinta, ben abbinato alla calandra argento, per lasciare alla grafica laterale serigrafata, giocata sulle tinte dell’antracite e dello champagne, il compito di spezzare i volumi della fiancata e di smorzare una certa linearità delle pareti.
In coda, i veicoli dedicati esclusivamente al mercato italiano si avvantaggiano poi di un look specifico e più ricercato rispetto a quello proposto di serie sul veicolo oggetto di questo CamperOnFocus: al riuscito paraurti in abs, completo di fanaleria a sviluppo circolare e del classico portatarga, le versioni dedicate al nostro paese affiancano apposite calate che, provenienti dal tetto, assicurano maggiore dinamismo e profondità allo specchio posteriore.
La base di partenza di questo allestimento, come detto, è rappresentata dal Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato: una scelta, questa, che se da un lato aumenta la distanza tra suolo e piano di calpestio di 14 cm, dall’altra permette al costruttore di sfruttare una base estremamente robusta e capace di offrire la massima rigidità torsionale. Proposto, di serie, con motore 2.0 Multijet da 115 cv, il T 132 si contraddistingue per una eccellente portata utile (865 kg) data da una massa in ordine di marcia contenuta a 2.630 kg a fronte di un peso complessivo di 3.495 kg: valori, questi, che possono tranquillamente sposarsi anche con la motorizzazione più compatta, ferma restando la disponibilità di richiedere le più potenti unità 2.3 Multijet da 130 cv (Euro 1.499) e 2.3 Multijet con turbina a geometria variabile e 148 cv (Euro 2.859).
Per tutti i veicoli, Carado propone, di serie, ABS con EBD, luci diurne, Airbag guidatore, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata cabina con telecomando, poltrone cabina con fodere coordinate, braccioli e piastre girevoli, paraurti anteriore verniciato, termometro esterno, supporto centrale per tablet e presa USB, mentre gli ormai imprescindibili ESP, ASR, Hill-Holder, Airbag passeggero, climatizzatore manuale, specchi elettrici e riscaldati, cruise control, e predisposizione radio con antenna integrata nello specchio sono raggruppati nel Pack Chassis, proposto a 2.499 Euro.
Il Carado T 132 sceglie, come detto, la base meccanica del Ducato 35 L con telaio standard e carreggiata posteriore allargata: questa struttura, portante e molto robusta, è affiancata, nella parte posteriore, da appositi longheroni Sawiko in acciaio zincato e verniciato, imbullonati allo chassis Fiat e dedicati a sostenere il vano garage posteriore.
Il pavimento, costituito da un sandwich composto da un doppio strato interno ed esterno in multistrato fenolico da 5 mm con parte esterna trattata contro l’umidità, coibentazione in polistirene ad alta densità da 30 mm e rivestimento interno in tapiflex da 1 mm, ha uno spessore complessivo di 41 mm e poggia direttamente sul telaio della meccanica di base a tutto vantaggio della robustezza dell’insieme. Le pareti sfruttano invece un rivestimento esterno in alluminio liscio da 8/10, coibentazione in polistirene ad alta densità (30 mm) e rivestimento interno in multistrato rifinito da melaminico (3 mm) per un totale di 34 mm: la costruzione, che prevede l’utilizzo interno del classico scheletro di sostegno in legno, sfrutta poi per l’assemblaggio appositi cantonali in alluminio preverniciato da 25×20 mm, collocati a copertura delle sigillature e pensati per garantire la necessaria robustezza negli innesti tra i vari elementi che compongono la scocca.
Questa si completa poi con il tetto, dotato di rivestimento esterno in vetroresina antigrandine (2 mm), coibentazione in polistirene ad alta densità (30 mm) e rivestimento interno in multistrato rifinito in melaminico. L’unione tra cabina e abitacolo sfrutta invece un pregevole cupolino monoblocco in vetroresina, dotato di maxi oblò anteriore integrato, mentre le calate di raccordo laterali tra cellula e meccanica di base, così come i parafanghi posteriori e il paraurti sono stampate in abs. In alluminio sono invece le bandelle laterali, che percorrono l’intera parte inferiore del veicolo conferendogli un aspetto semplice ed elegante.
Molto curato, l’assemblaggio prevede soluzioni semplici ma pensate per offrire ampie garanzie di durata nel tempo, come sottolineato dalla garanzia sulla scocca di 5 anni: la giuntura tra tetto e parete posteriore, infatti, è ribadita tramite un ampio profilo di rifinitura in alluminio anodizzato che ospita anche la terza luce di stop, mentre il paraurti posteriore è suddiviso in tre porzioni (centrale con portatarga e due laterali comprensive dei gruppi ottici) per permettere riparazioni o sostituzioni localizzate in caso di necessità.
L’allestimento si completa poi con la presenza della porta di ingresso e dei due portelli con telaio in alluminio dedicati al garage forniti dalla tedesca Tegos, di tre finestre apribili a compasso Seitz Dometic, del sun-roof panoramico Polyplastic integrato nel cupolino anteriore, di un oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm dedicato al living anteriore, di un oblò Dometic MiniHeki da 40×40 cm a servizio del matrimoniale posteriore e uno da 28×28 cm con apertura a pantografo inserito nella toilette.
La porta di ingresso, completa di zanzariera scorrevole, è poi servita da luce esterna, maniglia di cortesia e da due gradini elettrici Thule completi di avvisatore acustico all’avvio del motore, mentre il garage posteriore è accessibile dall’esterno tramite due portelli (110×64 cm lato destro, 99×44 cm lato sinistro), vanta una soglia di carico a 49 cm dal suolo e si sviluppa a L offrendo una profondità di 219 cm, una larghezza massima all’imbocco di 103 cm e una minima, in presenza della vasca inferiore ribassata, di 69 cm e un’altezza utile interna che varia tra un massimo di 118 e un minimo di 86 cm.
Il vano, completo di fondo laminato antiurto e antiusura, doppio binario con ganci riposizionabili per il fissaggio del carico, illuminazione tramite una plafoniera laterale destra e riscaldamento, permette poi di accedere all’impianto di riscaldamento Truma Combi 6 grazie ad apposite fessure utili ad azionare il dispositivo antigelo FrostControl.
L’autonomia idrica è affidata a un serbatoio da 122 litri realizzato in polietilene lineare alimentare e posizionato all’interno della cassapanca frontemarcia del living anteriore, accessibile attraverso un portello da 97×50 cm.
Collegato direttamente al bocchettone di rifornimento, completo di sfiato, il serbatoio è dotato di tappo superiore a vite per l’ispezione e la pulizia, di una pratica valvola di scarico utile in caso di necessità di scarico dell’impianto idrico e, soprattutto, di una potente pompa a immersione Reich Ktwc in grado di erogare fino a 19 litri al minuto.
L’acqua è poi distribuita alle utenze tramite tubazioni in rilsan con giunti a fascetta prima di essere distribuita tramite erogatori monocomando in plastica cromata ed essere raccolta da pilette di scarico in plastica per il blocco cucina, inox per la toilette e la doccia da 35 mm di diametro affiancate da sifoni ispezionabili.
Le acque reflue sono poi condotte al serbatoio di recupero esterno da 92 litri: realizzato in polipropilene, è collocato centralmente, sotto al veicolo, ed è servito da una valvola di scarico con comando asportabile e tubazione di scarico con rimando laterale sinistro per un più facile posizionamento sul pozzetto di scarico.
Il serbatoio, in opzione, può essere dotato di coibentazione e riscaldamento (149 Euro) assicurando così un tranquillo utilizzo dell’impianto idrico anche in presenza di temperature rigide. Il wc, invece, si affida al classico Thetford C200 con tazza girevole e serbatoio asportabile da 17 litri.
L’impianto elettrico è in gran parte raggruppato in cabina di guida: la base della poltrona passeggero, infatti, ospita la batteria dei servizi Varta AGM da 95Ah, mentre quella della poltrona guidatore è dedicata a ospitare il caricabatterie e trasformatore Schaudt EBL 99 completo di quadro di distribuzione con i fusibili.
Completamente collocato in canalina, l’impianto elettrico è gestito dal pannello di comando Schaudt LT 99: inserito sopra la porta di ingresso, è semplice e pratico nell’utilizzo e fornisce informazioni riguardo all’autonomia idrica (potabile e recupero), elettrica (batteria motore e batteria servizi) e consente la gestione generale delle utenze a 12V.
Il T 132 può inoltre contare su una presa interna a 12V, dedicata al blocco cucina, e su due a 220V (blocco cucina e living anteriore).
L’illuminazione, interamente a led, offre due spot inseriti alla base dei pensili anteriori del living, sul lato sinistro, sovrastati da un pannello retroilluminato. La zona di ingresso beneficia di una plafoniera circolare a led a soffitto mentre l’adiacente blocco cucina si caratterizza per la presenza di due spot inseriti alla base del pensile e su un pannello retroilluminato.
Collocata di fronte alla cucina, la toilette beneficia di due spot circolari a tetto, mentre la camera da letto posteriore offre due spot di lettura orientabili, collocati lungo la parete sinistra e affiancati, sul lato posteriore, da un pannello retroilluminato sviluppato a tutta larghezza. Non mancano, come detto, la lampada esterna, la luce nel garage e quella nell’armadio guardaroba, ad accensione automatica.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati alla potente Truma Combi 6: collocata nel garage posteriore e accessibile tramite due passaggi circolari da 14 cm di diametro pensati per consentire l’azionamento o lo sblocco della valvola antigelo Truma FrostControl, la stufa può essere raggiunta per interventi di manutenzione tramite un pannello mantenuto in sede da alcune viti.
Dotata di boiler integrato e caratterizzata da una potenza massima di 6kW a fronte di una potenza massima della ventola di 327 metri cubi/ora, la Combi 6 distribuisce il calore prodotto tramite una canalizzazione di sei bocchette posizionate in tutto l’abitacolo, dalla cabina di guida al garage posteriore.
Il pannello di comando dell’impianto di riscaldamento è collocato posteriormente, a fianco all’armadio guardaroba, mentre la sonda termostatica è installata sopra la porta di ingresso, a fianco al pannello di comando delle utenze elettriche.
L’impianto a gas, servito dalle consuete due bombole da 10 kg, conta su riduttore di pressione da 30Mbar Cavagna Group e su tre rubinetti sezionatori posizionati nella parte inferiore del blocco cucina, facilmente accessibili.
Proposti in essenza “Calma Imperial”, gli interni abbinano piacevolmente superfici in essenza legno ad altre elegantemente laccate color avorio. I mobili, realizzati in multistrato nobilitato, vantano spessori variabili tra 10, 18 e 24 mm a seconda della componente, con bordi antiurto rivestiti in gomma, piani laminati antigraffio per tavolo e blocco cucina, e una confortante cura dei dettagli solitamente non riscontrabile su allestimenti inseriti in questa fascia di prezzo.
Tanti sono, infatti, i dettagli significativi, a partire dalle cassapanche, dotate di pannello frontale distanziato dal pavimento per consentire il passaggio dell’aria, alle paretine anticondensa a disposizione di living e letto posteriore (con luce minima di 30 mm), fino ai pensili, completi, tutti, di areazioni posteriori anticondensa e, per quanto riguarda il living e il blocco cucina, anche di mensole interne con bordo anticaduta. Molto accurati nella lavorazione, i mobili si caratterizzano per ante convesse a contrasto cromatico, con parte superiore tinta legno e inferiore laccata avorio (solo avorio per il blocco cucina), con motivo a scalfatura centrale e ampie maniglie in metallo satinato con push-lock centrale di sblocco e cerniere DGN in acciaio inox che non necessitano di pistoni a gas di sostegno.
La stessa attenzione che coinvolge il mobilio è dedicata alle sellerie: il living anteriore è infatti servito da cuscinerie comode ed ergonomiche con imbottiture comprese tra 12 e 23 cm di spessore e sono proposte nella piacevole essenza “Casella”, caratterizzata dalle tenui tinte del beige degli abbinamenti tra microfibra e tessuto, presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnFocus, o nella variante “Taviano”, contraddistinta da piacevoli inserti azzurri.
Da segnalare, sempre in questo ambito, la presenza di poggiatesta automobilistici regolabili in altezza, mentre il letto posteriore sfrutta una doppia rete a doghe e si caratterizza per la presenza di due materassi in schiuma fredda da 12 cm di spessore, rivestimento traspirante Comfort-Fit e paretine anticondensa perimetrali.
La zona anteriore dell’abitacolo del Carado T 132 è dedicata al living: si compone di una semidinette (99×43 cm) integrata dalle poltrone della cabina di guida, dotate di piastre girevoli.
Tutte le sedute, servite da cuscinerie da 12 cm di spessore (23 per gli schienali), si trovano a 49 cm da terra e sono servite da un tavolo ancorato a parete da 104×54/49 cm: adeguatamente sorretto da una gamba ripiegabile a ginocchio, utile per formare un eventuale terzo posto letto, il tavolo è dotato di sistema di ampliamento tramite l’inserimento di un piano supplementare da 49×20 cm che, adeguatamente sorretto dal telaio inferiore, porta la lunghezza del piano a 124 cm consentendogli in questo modo di servire comodamente anche chi utilizza la poltrona passeggero in cabina di guida.
Il living, che grazie alla partecipazione delle poltrone cabina, dotate di piastre girevoli e di fodere coordinate con l’allestimento può ospitare in sosta e in viaggio fino a quattro persone: tanti sono, infatti, i posti dotati di cinture di sicurezza a tre punti e di poggiatesta, mentre in sosta il soggiorno può trasformarsi in pochi minuti in un letto singolo capace di accogliere un bimbo.
La zona anteriore, inoltre, beneficia dell’illuminazione naturale fornita, oltre che dall’ampia vetratura anteriore della meccanica di base, da quella garantita dal sun-roof panoramico Polyplastic da 119/95×50 cm, da un secondo oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm a cui si aggiunge una finestra Dometic, inserita sulla fiancata sinistra e provvista di tende di cortesia, mentre di sera il living del T 132 può contare su tre spot da 18 led inseriti alla base dei pensili e su uno scenografico pannello retroilluminato collocati alla base del pensile laterale sinistro.
Lo stivaggio si affida invece a diversi pensili a soffitto: lungo la fiancata sinistra, un’anta consente di accedere a due pensili, completi di mensole interne con bordo anticaduta, affiancati verso la toilette da un ulteriore stipetto all’interno del quale può facilmente trovare collocazione il decoder dedicato al vicino schermo tv-lcd, sorretto da un apposito supporto orientabile e regolabile.
Di fronte alla semidinette, il T 132 vede la presenza di un primo armadio guardaroba, servito da un’apposita anta e sviluppato in uno spazio da 41x37x133 cm, mentre sopra a questo ecco un ulteriore stipetto, sviluppato su due piani e racchiuso da una pratica serrandina scorrevole in pvc.
Altri vani di stivaggio sono poi disponibili in cabina di guida, all’interno del generoso cupolino di raccordo: il T 132, infatti, offre due ampi spazi a giorno laterali, utili a contenere oggetti anche piuttosto voluminosi, e completi dell’imprescindibile bordo inferiore anticaduta.
Sempre per ciò che concerne la zona soggiorno, infine, la necessaria privacy è assicurata dalla classica tenda a giro con binario guida a soffitto, mentre non mancano una utile presa di corrente a 220V, collocata sotto al tavolo, e due bocchette del riscaldamento canalizzato Truma Combi.
Collocato centralmente, il blocco cucina lineare si sviluppa lungo la fiancata di destra in uno spazio lungo 107 cm mentre la larghezza varia tra un minimo di 63 a un massimo di 67 cm per consentire, nella parte inferiore, la perfetta integrazione del frigorifero dotato di porta convessa.
Il piano laminato antigraffio si trova a 94 cm dal pavimento e ospita, sulla sinistra, un fornello Thetford da 52×40 cm completo di coperchio in cristallo temperato e di tre erogatori, tutti da 7 cm di diametro.
A fianco a questo, sulla destra, ecco il lavello: fornito sempre da Thetford e personalizzato con il marchio Carado, è completo di coperchio in cristallo temperato e si caratterizza per una vasca inferiore in acciaio inox da 38 cm di diametro e 14 di profondità servita da piletta di scarico in plastica con filtro superiore amovibile, sifone ispezionabile e rubinetto monocomando in plastica cromata.
La parte frontale del piano è utilizzabile come piano di lavoro e offre un lunghezza costante di 107 cm mentre la larghezza varia tra un minimo di 17 e un massimo di 25 cm.
L’aerazione è affidata alla classica finestra Dometic apribile a compasso, eventualmente coadiuvata dall’adiacente porta di ingresso e dal maxi oblò panoramico Dometic MidiHeki inserito nella parte superiore del living, mentre in opzione è possibile richiedere la cappa aspirante con camino di scarico esterno (249 Euro).
L’ìlluminazione può contare su due spot circolari collocati alla base dei pensili, su un pannello retroilluminato e su una plafoniera circolare a soffitto, mentre lo stivaggio si affida a due pensili superiori, serviti da un’anta divisi in due porzioni superiori e in altrettante inferiori, mentre altri vani sono disponibili nella parte bassa del mobile cucina.
Se, infatti, la parte sotto al fornello è dedicata a ospitare il frigorifero trivalente Thetford N 3112 da 113 litri comprensivo di cella freezer da 14 litri, sotto al lavello sono ricavati il classico cassetto portaposate e, sotto a questo, uno stipetto diviso da una mensola interna in una parte superiore e in una inferiore, entrambe celate da un’apposita anta incernierata.
Su questa, in particolare, è fissato il contenitore dedicato all’immondizia, mentre sotto al piano di lavoro sono collocate due comode prese elettriche a 12 e 220V.
Opposta alla cucina, la toilette è rialzata di 17 cm rispetto al piano di calpestio ed è accessibile tramite una porta a battente da 171×50 cm.
Piuttosto compatto, il locale si sviluppa su una lunghezza complessiva di 96 cm, mentre la larghezza massima raggiunge gli 80 cm: dotato di arredamento in legno e termoformato, si caratterizza per la presenza di un pavimento in termoformato completo di piatto inferiore dedicato alla doccia e completo di pedana nautica in legno.
A forma trapezoidale, il bagno vede la presenza di un wc a cassetta Thetford C200, completo di tazza girevole e inserito nella parte anteriore del vano, mentre di fronte alla porta di accesso ecco il mobile con lavabo in termoformato, completo di specchio di cortesia ad angolo, rubinetto monocomando in plastica cromata e collocato su una vera e propria parete incernierata che, una volta ruotata, consente di creare un box doccia da 53×80 cm.
Interamente arredato in termoformato, questo sfrutta un rubinetto monocomando con erogatore a citofono e utilizza, per l’illuminazione, i due spot led a soffitto che servono anche il resto del locale bagno.
Non manca, a soffitto, un oblò a pantografo dedicato a fornire la necessaria aerazione, mentre per ciò che concerne lo stivaggio ecco un armadietto a sviluppo verticale inserito alle spalle del wc.
Situato in coda al veicolo, il matrimoniale trasversale su garage misura 210×127 cm: dotato di materassi in schiuma fredda da 12 cm di spessore con fodere traspiranti Comfort-Fit posizionati su reti a doghe, il letto si trova a 110 cm da terra e beneficia di un cielo utile di 88 cm.
Separabile dal resto dell’abitacolo tramite una tenda con binario guida a soffitto, il matrimoniale beneficia della luminosità e dell’aerazione di una finestra Dometic inserita lungo la parete destra e coadiuvata, a tetto, da un oblò Dometic MiniHeki mentre per ciò che concerne il riscaldamento il veicolo sfrutta il calore distribuito nel sottostante vano garage.
Raggiungibile tramite un’apposita scaletta in alluminio in dotazione, il matrimoniale posteriore è servito da tre pensili posteriori che racchiudono due vani laterali, un vano centrale e due vani esterni, collocati in corrispondenza degli angoli posteriori e accessibili dall’interno dei pensili stessi.
I pensili, seppure capienti, lasciano adeguato spazio rispetto al materasso, mentre sempre per ciò che concerne lo stivaggio si segnala la presenza di due mensole a giorno laterali complete di sponda anticaduta. Proprio sotto la mensola laterale sinistra sono applicati i due spot di lettura orientabili e coadiuvati, a livello di illuminazione, da un pannello retroilluminato inserito alla base dei pensili posteriori.
Collocato sotto al letto posteriore, il secondo armadio guardaroba è raggiungibile tramite un’anta da 54×5,82 cm: dotato di illuminazione interna a led ad accensione automatica, offre un vano per i capi appesi da 29x51x86 cm (sulla sinistra) affiancato, sulla destra, da un ulteriore spazio da 59x51x50 cm dedicato ai capi più corti. Sotto a questo, infatti, i tecnici Carado hanno collocato due ripiani (28x44x18 e 28x44x16 cm) utilizzabili sia come scarpiera sia per riporvi felpe, camicie e altri capi di abbigliamento.
Lungo la parete della toilette, infine, è presente un comodo appendiabiti inserito in un elegante pannello sagomato rivestito in microfibra.
Dotazioni di serie
Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato alto, carreggiata posteriore allargata, cerchi in acciaio da 15 pollici, ABS con EBD, Airbag lato guida, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata cabina con telecomando.
Accessori presenti sull’esemplare provato
- Motorizzazione Fiat 2.3 Multijet 130 cv – Euro 1.499 – Kg 15.
- Pack Chassis (climatizzatore manuale, Airbag passeggero, specchi elettrici e riscaldati, cruise control, predisposizione radio con antenna, sedile passeggero regolabile in altezza, ESP, ASR, Hill-Holder) – Euro 2.499 – Kg 30.
- Pack Base (oblò panoramico, rivestimento doccia, oblò MiniHeki, doccia con pedana in legno, poltrone Fiat Captain Chair con braccioli e fodere coordinate, illuminazione interna a led, presa aggiuntiva corrente cucina) – Euro 1 – kg 22.
Totale veicolo in CamperOnFocus Euro 42.249
Conclusioni
Compatto, economico, facile da guidare, pratico da utilizzare e generoso nelle possibilità di stivaggio: sono queste le principali caratteristiche del T 132, il “piccolo” di casa Carado. Vera e propria alternativa al classico furgonato, ne mutua la lunghezza, inferiore ai sei metri, ma la maggiore larghezza e l’utilizzo di una scocca sandwich regalano, anche in dimensioni contenute, un’ariosità e una convivialità impensabili per un van. Il tutto, poi, in abbinamento a un passo relativamente corto (345 cm) che, pur essendo perfettamente bilanciato rispetto agli sbalzi anteriore e posteriore si farà apprezzare per la convincente unione tra stabilità e maneggevolezza, e a un telaio portante, il classico longheronato alto Fiat, che se da un lato aumenta l’altezza da terra del piano di calpestio dall’altro regala una robustezza e una capacità di resistenza alle torsioni che trasformano il veicolo in un qualcosa preciso, piacevole e facile da guidare. Doti ancor più evidenti, queste, quando la cavalleria sotto al cofano motore raggiunge quota 130 cv (come quelli dell’esemplare provato per oltre 4.000 km), andando così a coniugare elasticità, prestazioni e consumi contenuti. Chi vuole il massimo, poi, potrà scegliere per l’ancor più potente ed elastico 2.3 Multijet da 148 cv, trasformando questo piccolo profilato in un camper estremamente veloce, mentre a prescindere dalla motorizzazione ogni committente non dovrà dimenticare di richiedere il fondamentale Pack Chassis che, proposto a 2.499 Euro, porta in dote climatizzatore manuale, airbag passeggero, specchi elettrici e riscaldati, cruise control e, soprattutto, i fondamentali ESP, ASR e Hill-Holder. Elementi dedicati al comfort e alla sicurezza (attiva e passiva), che andrebbero proposti di serie su qualunque veicolo, a prescindere da fascia di prezzo e costruzione.
Il T 132 è un veicolo onesto, sincero, fatto per essere utilizzato dalla coppia dinamica: lo abbiamo messo alla prova per oltre 4.000 km su diversi itinerari, provandolo dalle autostrade tedesche ai pittoreschi villaggi alsaziani, vivendolo e utilizzandolo per una decina di giorni. Un test un po’ diverso dal solito, perchè le dimensioni del veicolo fanno sì che questo si presti tanto all’uso camper quanto a sostituire la classica automobile: facilità di parcheggio e di guida, maneggevolezza, comfort e consumi sono, infatti, degni di una moderna monovolume.
Pensato per essere utilizzato e sfruttato piuttosto che esibito, il T 132 è un profilato piacevole, essenziale ma generoso: superiore a quanto ci si possa aspettare sono infatti le possibilità di stivaggio, con un buon numero di pensili e due armadi guardaroba ad affiancare un piccolo ma efficace garage posteriore, servizi tutto sommato ben studiati e utilizzabili, con un po’ di attenzione, anche da persone di corporatura robusta. Completo come da tradizione tedesca, e costruito impiegando componenti di qualità spesso sovradimensionati rispetto ai volumi complessivi (vedi il riscaldamento da 6kW), è un semintegrale classico che farà la felicità di una coppia giovane alla ricerca di un compagno di viaggio agile e veloce. Un piccolo strumento che aiuta a fare del mondo la propria casa, portando con sè l’indispensabile, il necessario. Ciò che serve.
- La meccanica di base è utilizzata con telaio longheronato alto a garanzia di una maggiore robustezza e resistenza alle torsioni.
- Le dimensioni contenute, unite a una buona aerodinamicità, a motorizzazioni efficaci e sufficientemente potenti e a valori di tara molto contenuti rendono la guida facile, piacevole e parsimoniosa nei consumi.
- Veicolo senza fronzoli, utilizza però materiali di qualità: cupolino anteriore in vetroresina, bandelle in alluminio e prolungamento del telaio dedicato al garage, anche con lunghezza così contenuta, sono elementi raramente presenti in questa fascia di prezzo.
- Il mobilio è classico nelle fattezze ma è ben realizzato: è sempre completo di generose soluzioni anticondensa, di mensole interne con bordo anticaduta e utilizza componenti meccaniche di comprovata affidabilità.
- L’impiantistica è curata e, in alcuni aspetti, anche sovradimensionata: è il caso del riscaldamento, con la Combi 6 che, anche in presenza di freddo intenso, avrà vita facile nel riscaldare i ridotti volumi di un abitacolo compatto e ben concepito. Discorso simile per l’impianto elettrico, tutto con elementi Schaudt e buona disposizione di cavi, prese e sorgenti luminose, e per l’impianto idrico, dove l’unica pecca è rappresentata dal serbatoio di recupero coibentabile solo in opzione.
- Gli spazi di stivaggio sono molto superiori a ciò che le dimensioni dell’allestimento lascerebbero supporre: il garage posteriore è utile a sistemare biciclette o un piccolo scooter e vanta due aperture di servizio per una maggiore facilità di accesso. Bene, all’interno, i vari pensili e i due armadi guardaroba.
- Il blocco cucina, anche se non tra i più grandi, è generoso e ben congegnato: ha tutto ciò che serve e può facilmente essere arricchito anche con la cappa aspirante e con il forno a gas (249 e 499 Euro).
- Il letto posteriore non è larghissimo, ma è ugualmente comodo e ben allestito, è completo di rete a doghe e di un allestimento comprensivo di tutto ciò che serve.
- La dotazione di serie della meccanica di base non comprende l’indispensabile Pack Chassis (2.499 Euro) all’interno del quale sono raggruppati, tra gli altri, gli imprescindibili climatizzatore, ESP, ASR, Hill-Holder e Cruise Control. Elementi, questi, che devono far parte della dotazione standard di qualsiasi veicolo, indipendentemente dalla fascia di mercato in cui questo si colloca.
- La toilette è piuttosto compatta anche se risulta comunque ben studiata: attenzione, però, alla fruibilità del wc, specie per persone piuttosto alte.
- I veicoli Carado delle generazioni precedenti adottavano un utile sistema di distribuzione perimetrale dell’aria calda lungo le pareti (zona living e letto posteriore) che andava a diffondere calore avvolgendo piacevolmente l’abitacolo: una soluzione non più utilizzata ma che, per la sua validità, meriterebbe di essere nuovamente proposta.
- L’aerazione del locale toilette/doccia è affidata a un oblò da 40×40 cm con apertura a pantografo: una soluzione di tipo prettamente teutonico, che ha il vantaggio di poter essere aperto anche in presenza di pioggia ma che può avere qualche difficoltà a smaltire efficacemente cattivi odori o vapori prodotti durante l’uso della doccia.
- Per il serbatoio di recupero, inserito sotto pianale, Carado prevede in opzione la coibentazione (Euro 149) ma non il riscaldamento.
- Il terzo posto letto, ricavabile dalla trasformazione del living anteriore, è utilizzabile esclusivamente da un bambino.
Riferimenti e contatti del costruttore
Carado GmbH
Postfach 1140, D88330, Bad Waldsee
Tel. +49 (0)7524 999-0 – Fax +49 (0)7524 999-354 – E-mail info@carado.de
www.carado.de