E’ la più antica e importante località balneare della Zelanda ed è perfetta per chi ama natura, sport e relax: è Domburg.
Domburg è la più antica località balneare della Zelanda: molto frequentata durante il periodo estivo, offre tuttavia un’atmosfera gradevole e rilassante. Il paesino, con i suoi vecchi edifici, ha un aspetto davvero pittoresco, ma sono soprattutto le spiagge, le dune e la vicina riserva naturale “de Manteling” ad attirare un gran numero di visitatori. Non mancano, naturalmente, diversi stabilimenti balneari, perfettamente attrezzati per rispondere a ogni tipologia di esigenza e di accesso, mentre le due spiagge di Oosterstrand e Westerstrand sono il vero e proprio paradiso di chi ama gli aquiloni.
Situata a circa 12 km da Middelburg, Domburg si trova lungo la costa occidentale della penisola del Walcheren ed è una graziosa piccola cittadina balneare abitata da poco più di 1.500 abitanti. L’etimologia del nome Domburg, significa letteralmente “fortezza tra le dune”, essendo composto dal termine germanico dûn, “duna”, e dal termine olandese burg, “fortezza”, nome che si deve ad una fortificazione eretta in loco nel IX secolo.
Domburg fu fondata nel IX secolo, quando fu costruita una fortificazione sulle dune del posto, fortificazione a cui la località deve il proprio nome e guadagnò lo status di citàà nel 1223 per merito del conte Floris IV.
Tra il XIII e il XIV secolo, la località era suddivisa in due zone distinte, Dumburgh infra castellum, chiamata anche Oostdomburg, e Dumburgh extra castellum, o Westdomburg, con cui si intendeva rispettivamente la parte all’interno e la parte al di fuori delle mura.
Nei secoli successivi, tra il XV e la metà del XVI secolo la popolazione locale si dedicò essenzialmente alla pesca delle aringhe, all’agricoltura e alla caccia. A partire dal XVII secolo, Domburg iniziò ad essere frequentata da turisti provenienti da Middelburg, che vi iniziarono a costruire residenze estive. La cittadina, in ogni caso, divenne ufficialmente una stazione balneare solo a partire dal 1834, mentre tre anni più tardi, nel 1837, fu costruito il primo stabilimento balneare.
La popolarità di Domburg come stazione balneare crebbe anche grazie alla frequentazione, a partire dal 1910, di Johann George Mezger, un medico che si occupava anche di fisioterapia. Danneggiata nel corso dei bombardamenti del 1940, la cittadina è stata ricostruita in pochissimi anni, con le opere di restauro in buona parte ultimate già nel 1948.
Dal punto di vista naturalistico, la parte occidentale della penisola del Walcheren merita di essere percorsa tanto con il camper quanto anche in biciciletta, sfruttando le tante piste ciclabili disponibili. La costa, pittoresca, si snoda tra dune e stagni e offre un paesaggio molto selvaggio, intervallato da alcuni borghi abitati.
- Provenenendo da Middelburg si incontra subito Westkapelle: paesino caratteristico e ordinato, è caratterizzato da case basse con tetti rossi che danno un tetto di colore a un ambiente pittoresco e contraddistinto dalla presenza di due fari: il primo, molto antico, fu costruito tra il 1452 e il 1470 ed era a tutti gli effetti il campanile di una chiesa andata distrutta: la lanterna fu aggiunta nel 1818 sulla sommità della torre campanaria che, alta 52 metri, consente al fascio luminoso una portata di 52 km. (GPS 51.529187N 3.447457E). Più semplice, il secondo faro risale al 1875, è realizzato in acciaio e con un altezza di 16 metri ha una portata di 13 miglia. (GPS 51.522539N, 3.441091E).
- Da Weskapelle a Domburg si percorre una diga a protezione di una zona di campagna, ricca di stagni e coltivazioni: sul lato opposto, verso il mare, ecco invece la classica spiaggia. Chi desidera andare con il proprio camper a pochi metri dalla sabbia lo può fare sfruttando uno degli appositi parcheggi disponibili (GPS 51.549544N, 3.458305E).
- Il centro di Domburg è piuttosto compatto: interessanti sono il palazzo dell’ex Municipio, risalente al 1562, il Badpaviljoen del 1889, la chiesa protestante del XIII secolo, il mulino a vento Veltevreden, costruito nel 1817 (GPS 51.560998N, 3.500335E) e la catatteristica Vatertoren, la torre dell’acqua, edificata nel 1933 e ricostruita nel 2012. Il tutto, ovviamente, è poi completato dalle attrezzate spiagge.
- Domburg confina con la riserva naturale ‘de Manteling‘, una splendida foresta che costeggia le dune dove è possibile fare salutari passeggiate a piedi e in bicicletta. La foresta si estende da Domburg a Oostkapelle e ospita un’enorme varietà di piante e animali. Nel museo di scienze naturali e del paesaggio Terra Maris puoi apprendere tutto sulla flora e sulla fauna della riserva ‘de Manteling’.
Domburg offre diverse possibilità di sosta: chi intende fermarsi solo durante le ore diurne ha a disposizione un buon numero di parcheggi, ben distribuiti lungo la strada che da Westkapelle raggiunge il borgo di Domburg. Sono per la maggiorparte gratuiti, piuttosto tranquilli e alcuni, essendo posizionati lungo la duna, alle spalle della diga o quasi direttamente sulla spiaggia, consentono una sosta tranquilla e rappresentano una buona base per coloro che desiderano esplorare i dintorni a piedi, in bicicletta o svolgere attività acquatiche.
Viceversa, per la sosta notturna occorre appoggiarsi a una struttura: in loco sono presenti diversi campeggi e uno di questi, il De Pelinge, offre anche un’area sosta camper con 20 posti, completa di camper service (GPS 51.556883N, 3.550259E)
Esattamente come a Middelburg, le biciclette sono il mezzo di trasporto da privilegiare per visitare Domburg: una volta lasciato il camper in uno dei parcheggi o dei campeggi disponibili, le due ruote sono un preziosissimo alleato che, grazie alla presenza della diga e di una completa rete di piste ciclabili, può essere sfruttato appieno.
Oltre a consentire di visitare il compatto centro storico di Domburg, in bicicletta si può percorrere l’intera costa verso sud, sfruttando la diga e percorrendo circa 7 km, mentre verso nord è possibile raggiungere Oostkapelle (4 km) grazie ad apposite piste ciclabili che accompagnano la N287 ed esplorare, così, anche la riserva naturale “de Manteling” la cui foresta ospita una grande varietà di piante e animali.
Oltrepassata Domburg, si lascia la penisola del Walcheren percorrendo la N57 e le prime dighe che servono il delta del Reno, della Mosa e della Schelda: in totale, la distanza è di circa 45 km.