Misure da monovolume e dotazioni superiori per un camper puro versatile e completo, capace di coniugare ottima agilità stradale a comodità in sosta
Tipologia | Furgonato – Camper puro |
Meccanica | Fiat Ducato 33/35L – Furgonato originale L2H2, passo 3450 mm |
Motorizzazione di base | 1956 cc – 84 kW/115 CV |
Motorizzazioni opt. | 130/150/180 CV |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2+2 (opt) |
Dimensioni | 5410x2050x2550 mm (2700 mm con tetto a soffietto) |
Peso massimo ammesso* | 3300 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2725 Kg |
Prezzo base | Euro 46.210 Prezzo Iva compresa, franco fabbrica |
*Disponibile anche con peso massimo incrementato a 3500 Kg |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Ormai evolutasi con una scelta molto ampia in fatto di piante e configurazioni, l’offerta di camper puri HymerCar è arrivata a una sua completa definizione, ampliando la scelta e la varietà dei modelli ma mantenendo inalterata – e anzi, rafforzando – l’attenzione agli aspetti automobilistici e alla ricerca di soluzioni spesso originali per garantire comfort e abitabilità. Ultimo esempio di questa filosofia costruttiva è il compatto Ayers Rock che, se da un lato si potrebbe considerare come una sorta di versione “accorciata” del noto Grand Canyon (dal quale mutua il concetto abitativo di base) dall’altra presenta delle peculiarità in grado di fornire un carattere unico e distintivo.
Allestito sul furgonato Fiat da 541 cm con tetto alto H2 (quello “medio”) l’HymerCar Ayers Rock, infatti, grazie alle sue dimensioni compatte, acquisisce, rispetto al “fratello maggiore”, doti ancora più spiccate in quanto a mobilità e facilità di guida, arrivando ad avere, anche grazie alle elevate qualità stradali del Fiat Ducato, poco da invidiare a un moderno monovolume. Sportività e carattere, peraltro, sono già ampiamente denunciate dall’aspetto esterno, dove a denunciare la natura abitativa sono le due finestre laterali avanzate (le ottime Dometic S7 con cornice in alluminio) “mascherate” da una grafica che percorre tutta la fiancata, lo sportello per l’estrazione della cassetta wc e il bocchettone di carico dell’acqua, mentre sul tetto (in assenza di tetto a soffietto opzionale) sono collocati un oblò panoramico Midi Heki e due oblò dedicati a zona posteriore (Mini Heki) e bagno (40×40 cm con ventola). Altre due finestre apribili a compasso sono collocate sui portelloni posteriori, mentre un’altra finestra Dometic S7, di piccole dimensioni, è dedicata al locale toilette.
La linea è quella originale Fiat, nella sua versione caratterizzata di serie dal frontale con luci diurne; la carrozzeria, di serie, è bianca, ma è disponibile in ben dieci varianti di colorazione, in pratica tutte quelle disponibili nel catalogo Fiat. Tra le altre caratterizzazioni estetiche possibili, da segnalare le grafiche laterali in tema legno, alluminio o carbonio, i fari con cornice nera, le maniglie esterne effetto alluminio o in tinta con la carrozzeria (come nell’esemplare in test) e la griglia radiatore nero lucido.
L’accesso al veicolo avviene, oltre che dal classico portellone laterale scorrevole che costituisce l’ingresso principale (servito da un gradino estraibile elettrico), tramite la parte posteriore con portelli dotati di finestre apribili.
Qui, sotto il letto traversale, è disponibile un gavone di buone dimensioni (108x80x77 cm) configurabile anche come unico vano di carico a tutta altezza (190 cm) grazie al semplice ribaltamento laterale della rete. Lo stivaggio del carico è facilitato dalla presenza di ganci di fissaggio riposizionabili inseriti in guide montate alla base delle cassapanche. Nella stessa zona, oltre al gavone portabombole, sono ricavati, sotto la cassapanca sinistra, un vano con ripiani e un cassetto scorrevole, più un altro vano alto a giorno nella cassapanca di destra (e altri spazi ricavati nella parte superiore raggiungibili ribaltando la rete del letto), che vanno a supplire alla mancanza di un vero e proprio armadio appendiabiti “classico”.
La meccanica è, di base, nella configurazione con peso totale di 3300 kg e motorizzazione da 2 litri per 115 CV: pur se compatto e di dimensioni limitate, un veicolo con questa spiccata stradalità trarrebbe indubbio vantaggio dalle motorizzazioni opzionali da 130 , 148 e 177 CV, mentre, per quanto riguarda la telaistica, è altresì interessante optare per la versione da 3500 kg che, oltre a portare in dote un carico utile maggiore (comunque più che sufficiente anche nella variante più “leggera”), può essere equipaggiata con le ruote da 16 pollici.
L’HymerCar Ayers Rock, poi, sottolinea fortemente la sua indole “automotive” con una dotazione di serie di tutto rispetto che, oltre a prevedere climatizzatore, computer di bordo con schermo touch screen, vetri e specchietti elettrici, prevede anche i moderni dispositivi dedicati alla sicurezza attiva e passiva: ESP con LAC e Hill Holder, ASR, Traction+, Cruise Control, Airbag conducente e passeggero sono, infatti, rigorosamente di serie.
Attingendo poi alla lunghissima serie di accessori opzionali, la dotazione si può arricchire, ad esempio, di serbatoio gasolio da 120 litri, climatizzatore automatico, radio CD/USB/Mp3 e Bluetooth con comandi multifunzionali al volante e anche dei dispositivi più sofisticati e attuali, come il segnalatore di superamento linea carreggiata o i sensori luci e pioggia, arrivando così a una configurazione globale paragonabile a quella di una berlina di alto livello.
La costruzione adotta ovviamente la lastratura originale del furgonato Fiat, con pavimento di alto spessore, isolamento termico per tetto e pareti , interno dell’abitacolo in tessuto e, in particolare, copertura totale dei lamierati finalizzata all’eliminazione dei ponti termici e, quindi, a un utilizzo più indicato per i mesi invernali.
Da segnalare, infine, che l’Ayers Rock può essere configurato – come l’esemplare in test – anche con un tetto sollevabile a soffietto che ospita un letto matrimoniale, portando a quattro i posti totali per la notte: in quel caso l’altezza totale (a letto chiuso) diventa di 2,7 metri (305 cm a tetto completamente sollevato) con un incremento di 15 cm rispetto a quella standard.
Tutta l’impiantistica dell’HymerCar Ayers Rock è improntata a criteri camperistici, con componentistica assimilabile a quella solitamente adottata sugli autocaravan dello stesso costruttore. Così è, ad esempio, per l’impianto idrico, che annovera un serbatoio per l’acqua potabile da 100 litri, collocato internamente nella cassapanca posteriore destra e servito da un pompa a immersione Reich. Il serbatoio di recupero è collocato esternamente sotto la scocca, appena prima dell’assale posteriore: di serie non è riscaldato o coibentato (opzioni entrambe disponibili con un sovrapprezzo di 550 euro), ma ha comunque una capienza (100 litri) in grado di fornire – soprattutto in considerazione dell’equipaggio di coppia – una buona autonomia.
Il riscaldamento è affidato al complesso Truma Combi da 4 Kcal (più che sufficiente pe runa cubatura generale ridotta come qualla di questo veicolo) collocato in strategica posizione centrale, all’interno della cassapanca dinette, mentre la sua valvola Frost Control e il rubinetto di svuotamento dell’impianto idrico sono accessibili tramite una botola. La centrale termica tedesca è fornita in versione CP Plus, cioè dotata di controllo elettronico: il pannello digitale è posizionato sopra il portellone d’ingresso, a fianco della sonda termostatica.
La distribuzione del calore avviene tramite cinque bocchette ben posizionate: da segnalare, in particolare, una diramazione dedicata al letto posteriore e inserite nel montante sinistro, due inserite alla base dei sedili anteriori che portano il calore in cabina (altro punto notoriamente soggetto a “spifferi” e ponti termici) e una bocchetta che dirige il flusso d’aria verso l’alto nella delicata zona di collegamento tra cabina e zona abitativa che è predisposta, tramite l’inserimento di un tubo flessibile, per portare l’aria calda al letto allestito nell’eventuale tetto a soffietto opzionale.
L’impianto elettrico si avvale di una batteria servizi da 95 Ah al Gel collocata in comoda posiziona alla base del sedile in dinette, dove è creato lo spazio per poter inserire, in opzione, una seconda batteria, sempre da 95 Ah, mentre il complesso centralina/caricabatteria è “celato” sotto il sedile guida. Il pannello di controllo, da dove attivare le utenze e monitorare le riserve, piuttosto semplice ma intuitivo nell’utilizzo, è sistemato sopra il portellone laterale.
L’illuminazione interna è completamente a led e annovera una serie di punti luce ben distribuiti lungo l’abitacolo che comprendono elementi lineari sottopensile a beneficio di dinette, bagno, cucina e camera posteriore, oltre a quattro punti spot distribuiti lungo l’asse centrale dell’abitacolo. Ottma la dotazione di prese: oltre alle già citate da 220V e 12V in soggiono, la stessa combinazione è presente per la camera da letto posteriore e in cucina, mentre una presa da 220V è disponibile anche il bagno.
La riserva di gas può contare su un vano in grado di accogliere due bombole da 11 kg, inserito alla base della cassapanca posteriore sinistra con apertura verso l’esterno, abbastanza comoda da utilizzare. Il vano è ben realizzato e isolato, con guarnizione neoprenica dell’anta, fondo in alluminio mandorlato, griglie di sfiato a pavimento e riduttore di qualità; in opzione (305 euro), è disponibile il regolatore Truma Duocontrol CS con dispositivo di commutazione automatico e riscaldamento EisEx. I sezionatori dell’impianto, infine, sono collocati sotto il piano cucina e protetti da un sportellino ribaltabile.
Caratterizzato da un arredo lineare improntato suprattutto all’efficienza ergonomica, ma non privo di moderna eleganza, con un’essenza chiara denominata “Fino Barone” che dona luminosità, l’ambiente dell’Ayers Rock adotta uno schema abitativo non nuovo per questa tipologia, ma impreziosito da alcuni elementi originali che denotano una certa ricercatezza a livello progettuale.
La prima riguarda il soggiorno che, oltre a un bel divano dalla ergonomica conformazione automobilistica (utile soprattutto in marcia), presenta un tavolo di fattura molto originale e caratterizzato dalla massima modularità di utilizzo. Il piano, infatti, sorretto da un supporto a parete, può alternativamente essere completamente dispiegato per offrire un ampio piano d’appoggio sufficiente per pranzare oppure, ripiegato a libro, trasformarsi in un compatto e poco invadente tavolino. Ma non basta: in tutte le situazioni nelle quali la sua presenza è inutile (ad esempio, durante il viaggio), il tavolo può essere completamente ribaltato contro la parete, “sparendo” di fatto alla vista e liberando completamente lo spazio antistante il divano della dinette.
Il living beneficia di luce e aerazione forniti da due finestre simmetriche e dal maxi oblò panoramico, e non difetta nemmeno in quanto a possibilità di stivaggio, avendo a disposizione due pensili, lo spazio utile sopra la cabina guida e un vano ricavato a pavimento accessibile tramite una botola. Presente, infine, anche una presa bivalente a 12/220V ben posizionata lungo il montante anteriore.
Altro elemento originale rispetto allo standard di queta tipologia – seppure già visto a partire dalla scorsa stagione su molti altri prodotti della casa tedesca – è la toilette, che presenta la particolarità di avere una parete attrezzata con un particolare lavabo ribaltabile (non molto profondo) che, pur in spazi non eccessivi, riesce a fornire una discreta agibilità. L’arredo, poi, nonostante le “ristrettezze”, è comunque completo di pensile con anta a specchio e vano a giorno laterale, mentre una della pareti laterali è arredata con un grande specchio a tutta larghezza.
Per sfruttare il vano come doccia, è disponibile un tenda plastica che “scherma” completamente la parte arredata: gli spazi di manovra, stante l’ingombro del wc, non sono eccessivi, ma il pavimento in termoformato, con canalizzazioni che indirizzano l’acqua verso la piletta di scarico ben posizionata, e la porta di chiusura costituita da una serrandina plastica, rendono l’operazione fattibile senza troppi problemi. L’illuminazione serale è fornita da due elementi lineari a led mentre la necessaria aerazione è grantita dalla contemporanea presenza di un oblò a pantografo e una finestra.
Il blocco cucina è posto classicamente a sbalzo sul portellone laterale e presenta la particolarità di avere inserito il frigorifero a compresore da 65 litri sul lato (con un utile cassetto sottostante), accessibile quindi con facilità anche nel caso in cui ci si trovi a pranzare all’aperto, magari sotto la veranda. La dotazione prevede gruppo cottura a due fuochi e lavello inox, entrambi con copertura in cristallo, mentre la realizzazione generale conta su buoni di spazi di stivaggio: in particolare, oltre a un pensile a tutta larghezza con separazione interna, sono disponibili tre cassetti scorrevoli dotati di chiusura assistita, dei quali il primo dotato di un ulteriore cassetto interno attrezzato a portaposate.
Il letto posteriore non ha misure abbondantissime (e anche una sensibile rastrematura) ma la sua ambientazione è curata e offre globalmente un alto livello di comfort: il rivestimento è ottimale ed esteso a eliminazione dei ponti termici, il materasso è di qualità e con ottimo spessore, la rete è dotata degli elementi Froli, l’aerazione è garantita da due finestre apribili inserite nei portelloni e un oblò MIni Heki a soffitto e lo stivaggio può beneficiare di due grandi pensili laterali più due, più piccoli e ottimi per riporre piccoli oggetti, sul fondo. In più, l’allestimento prevede una bocchetta di riscaldamento dedicata e una completa predisposizione per la tv.
Altri due posti letto sono disponibili, in opzione, tramite un tetto a soffietto – accessibile tramite un’apertura vicino alla zona guida servita da una scaletta – che ingloba un letto matrimoniale piuttosto ampio (200×132 cm) e dotato di un’altezza utile che arriva, nella parte anteriore, a 87 cm. Nella tela delle pareti sono ricavate tre apertura dotate di zanzariere. due laterali e una anteriore, mentre, come già accennato, nei periodi meno caldi tutta la zona può essere riscaldata tramite una diramazione dedicata dell’impianto di riscaldamento grazie all’adozione di una condotta rimovibile.
Dotazioni di serie
ABS, Airbag conducente e passeggero, climatizzatore manuale, Cruise Control, ESP, Hill Holder, EBD, LAC, ASR, Traction+, vetri elettrici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, computer di bordo touch screen, predisposizione radio con 4 altoparlanti, oscuranti plissettati cabina, maxi oblò Midi Heki, gradino elettrico
Dotazioni opzionali presenti sul veicolo in test:
Tetto a soffietto con letto matrimoniale (3.070 euro), motorizzzione 2,3 lt/148 CV con maggiorazione peso massimo 3500 kg (2.770 euro), cambio automatico Comfort Matic (2.150 euro), cerchi in lega da 16″ (550 euro), tendalino antracite 3,25 x 2,50 m (750 euro), pacchetto 2015 (volante multifunzione, climatizzatore automatico con filtro anti-polline, autoradio 1-DIN – CD/MP3/DAB-Tuner con altoparlanti bluetooth e presa frontale USB/AUX, alternatore maggiorato 180 Ah, serbatoio carburante 120 Lt: 1.120 euro), seconda batteria servizi 95 Ah (300 euro), regolatore Truma Duocontrol CS con sensore d’urto, dispositivo di commutazione automatico e EisEx (300 euro), serbatoio scarico isolato e riscaldato (500 euro).
Con il suo nuovo Ayers Rock, la HymerCar, e ovviamente la “casa madre” Hymer, ribadiscono appieno i concetti che fin dall’inizio hanno contraddistinto il ritorno in grande stile del marchio tedesco al camper puro: primo tra tutti, non una semplice trasposizione di strutture e layout camperistici ma un progetto nuovo e completo anche di idee originali e dedicate. E poi, alla base di tutto, la ricerca della piena assimilazione dei concetti “automotive” più attuali e moderni, dall’aspetto esterno alle dotazioni.
Ottimo per la coppia che vuole un veicolo agile, automobilistico e completo, l’HymerCar Ayers Rock ha dalla sua anche un’abitabilità e uno sfruttamento degli spazi molto ben calibrati, anche se ovviamente richiede un certo adattamento per quanto riguarda gli spazi vivibili e le possibilità di stivaggio.
Il prezzo d’acquisto, poi, – non bassissimo ma comunque il linea con la qualità del prodotto e comprensivo di dotazioni di serie di tutto rispetto – acquista in questo caso una nuova interpretazione. Concepire questo veicolo come sostitutivo dell’auto e capace di svolgere egregiamente la doppia funzione, infatti, non è un’utopia. Le dimensioni dell’Ayers Rock sono paragonabili a quelle dei monovolume o dei SUV più grandi e spaziosi, e la guidabilità e le prestazioni garantite dal telaio Fiat Ducato, se supportate da una motorizzazione adeguata, non hanno nulla da invidiare a quelle di una grande berlina. Senza contare le possibilità di carico garantite dalla versatile zona posteriore, dove con il ribaltamento del letto si viene a creare uno spazio completamente agibile e a tutta altezza.
A tutto questo si aggiunge il connotato essenziale: l’Ayers Rock è un camper completo, ha dotazioni in fatto di vivibilità e autonomia del tutto assimilabili (se non superiori) a quelle dei motorcaravan classici, ha un aspetto e delle dimensioni che eliminano molte delle limitazioni alla mobilità tipiche di veicoli più ingombranti e appariscenti ed è capace di fornire comfort adeguato in tutte le situazioni e in ogni stagione.
- Le dotazioni generali della meccanica di base sono particolarmente complete e comprendono, in particolare, tutti i principali sistemi di sicurezza attiva e passiva, con la possibilità, grazie a pacchetti accuratamente predisposti e dal costo conveniente, di essere completate con accessori degni di vetture di classe superiore
- Complete anche le dotazioni di serie per quanto riguarda la parte abitativa
- Interessante il tavolo multifunzionale a ribalta del soggiorno, che permette una maggiore agibilità ai commensali e un ottimale assetto in marcia per i passeggri in dinette
- La soluzione di riscaldamento adottata per il tetto a soffietto opzionale ne consente un utilizzo anche nelle stagioni meno calde
- Manca un vero e proprio armadio appendiabiti
- Con un’accessoristica generale così completa e qualificata, stona un po’ il fatto che il serbatoio di raccolta dellìe acque grigie non sia isolato e riscaldato di serie, ma solo in opzione
- Il letto posteriore non è larghissimo
Riferimenti e contatti del costruttore
Hymer GmbH & Co. KG
Holzstraße 19
Postfach 1140
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+49 (0) 7524-999-0
www.hymer.com/it
Contatti Italia:
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