December 21, 2024

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E’ il più compatto dei semintegrali della casa tedesca ed è l’esempio di come il marchio Malibu non sia più solo una emanazione Carthago ma un prodotto completo e maturo, dalla personalità ben definita

In sintesi

Tipologia Semintegrale
Meccanica Fiat Ducato 35L – Telaio ribassato CCS, passo 3800 mm
Motorizzazione di base 2300 cc – 130 CV
Motorizzazioni opt. 2300 cc – 147/177 CV
Dotazioni di sicurezza ABS, Airbag conducente, ASR, ESP, Hill Holder
Posti omologati 4
Posti letto 2/3-4
Dimensioni 6657x2270x2890 mm
Peso massimo ammesso 3500 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 2835 Kg
Prezzo base Euro 65.170 Iva compresa, franco fabbrica
 
Costruzione starYstarYstarYstarHstarG
Meccanica starYstarYstarYstarG
Dotazioni di sicurezza starYstarYstarGstarG
Abitabilità giorno starYstarYstarYstarG
Abitabilità notte starYstarYstarYstarYstarG
Cucina starYstarYstarYstarH
Bagno starYstarYstarYstarGstarG
Impiantistica starYstarYstarYstarH
Stivaggio starYstarYstarYstarY
Rapporto qualità/prezzo starYstarYstarYstarY

 

Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.

L’analisi

Nato inizialmente come “costola” Carthago e dedicato univocamente a marchiare i van prodotti dalla casa di Aulendorf, Malibu ha ormai acquisito la dimensione di marchio a sé stante, coronata con l’inserimento, già a partire dalla scorsa stagione, dei motorcaravan. Questa gamma di prodotti viene proposta ora anche sul nostro mercato e si presenta forte di otto modelli (quattro piante declinate in versione integrale e profilata) accomunati da dimensioni limitate e un’attenzione particolare all’ergonomia e all’ottimizzazione degli spazi.
Emblematico, in questo senso, è il semintegrale Malibu T 410, il più compatto tra i motorcaravan Malibu con i suoi 665 centimetri di lunghezza, che offre il letto matrimoniale posteriore su gavone garage associandolo a un abitacolo completo di soggiorno con dinette a “L” e sedile contrapposto, bagno con doccia, grande cucina e doppio armadio appendiabiti.

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Allestito, come tutta la gamma di motorcaravan Malibu, sulla meccanica del Fiat Ducato con telaio ribassato CCS e dotato di base delle motorizzazione Euro 6 da 2,3 litri e 130 CV (sono disponibili anche le motorizzazione da 148 e 177 CV), questo profilato si presenta con una linea equilibrata (nonostante l’altezza superiore alla norma), marcatamente caratterizzata dal bel design del cupolino volutamente molto simile – quasi a sottolineare già a prima vista una parentela prestigiosa – a quello tipico dei semintegrali Carthago. Riuscito anche lo specchio di coda, moderno e dinamico, dove spiccano il pronunciato spoiler posteriore, oltre ai cantonali e al paraurti in abs grigio con gruppi ottici chiaramente derivati da quelli adottati sui veicoli della casa madre. Nella vista laterale, poi, spicca l’assenza di finestratura sul lato destro della scocca, determinata dalla disposizione interne e “spezzata” solo dalla porta cellula vetrata, peraltro opzionale.

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La parte posteriore è dominata dalla presenza del gavone garage, forte di ottime dimensioni interne (con profondità e altezza di 120 cm) e con accessibilità garantita dal portellone sul lato destro da 116×97 cm. Sul lato sinistro, invece, è previsto di serie un portello di servizio da 67×52 cm, sostituibile però, a richiesta, e con sovrapprezzo, da un portellone di ampiezza uguale a quello principale. Il vano ha una portata massima di 250 kg e una sfruttabilità che, grazie a uno sbalzo non esagerato, si può definire nella norma. Buono, infine, l’allestimento, che può contare su illuminazione, riscaldamento con bocchetta dedicata, ganci di fissaggio carico e comunicazione con l’interno della cellula

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La costruzione generale del Malibu T 410 è di livello elevato e, anche se non ripropone la pregevole struttura autoportante tipica dei prodotti Carthago, presenta comunque una scocca costruita in totale assenza di legno e impreziosita dall’isolamento in RTM, dal rivestimento in vetroresina del tetto e della parte inferiore del pavimento e dall’assenza di ponti termici ottenuta grazie alle giunzioni profilate tipiche del concetto costruttivo adottato dal Gruppo tedesco. Il tutto è completato dalle bandelle in alluminio grigio metallizzato, che contrastano in modo efficace con il bianco della scocca e si ricollegano cromaticamente con la grafica, e dal pregevole cupolino in vetroresina.

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Il particolare costruttivo di maggiore rilievo è la struttura con doppio pavimento tecnico, con un’intercapedine di 143 mm utilizzata per ottenere vani di stivaggio accessibili all’interno e per alloggiare parte dell’impiantistica ma, soprattutto, grazie ad apposite derivazioni dell’impianto di riscaldamento, votata a realizzare un “cuscino termico” in grado di isolare dal freddo in modo molto efficace. A compendio di una struttura così pregevole, interviene anche la componentistica che vede l’adozione di oblò MiniHeki e dello skyview sul cupolino. Le finestre(tre in tutto) sono Seitz S4: anche questa dotazione fa parte, però, di uno dei pacchetti accessori “obbligatori”, così come, ad esempio, gli oscuranti plissettati e la già citata porta cellula vetrata con zanzariera scorrevole. C’è da dire che, completata con questi “pacchetti” – che però fanno salire in modo sensibile il prezzo base dichiarato – l’accessoristica del Malibu T 410 può dirsi a prova di desideri. Lo stesso discorso vale per la meccanica di base, fornita, nel prezzo “base” già lodevolmente completa anche di ESP e Hill Holder, ma non, stranamente, di climatizzatore, Cruise Control e, soprattutto, di Airbag passeggero: dotazioni, queste, tutte però presenti nel pacchetto denominato “Basis 1” che comprende anche i sedili cabina regolabili in altezza e inclinazione, la predisposizione radio con quattro altoparlanti e i copriruota personalizzati..

Gli impianti

Nel pieno rispetto di una emanazione progettuale di prestigio, l’impiantistica del Malibu segue regole di livello superiore finalizzate a rendere semplice ed efficace l’utilizzo del veicolo in ogni stagione.
Il riscaldamento, punto cruciale dall’efficacia del quale dipende in gran parte la fruibilità dei veicolo nelle stagioni più rigide, è affidato alla Truma Combi CP Plus (collocata nella cassapanca del sedile laterale in dinette) nella sua configurazione più potente, quella da 6kW, ed è distribuito all’interno tramite quattro bocchette (più una dedicata al garage) e alla diffusione per il letto posteriore. Può apparire un numero non esagerato, ma occorre sottolineare come il principio di climatizzazione invernale del veicolo si basa sul doppio pavimento centrale riscaldato che garantisce una diffusione del calore interna efficace e uniforme: un po’ come succede nei moderni impianti adottati nelle abitazioni civili di nuova costruzione.

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Sempre nel doppio pavimento è collocato (con un guscio coibentato e riscaldato parzialmente a sbalzo) anche il serbatoio di recupero da 100 litri, mentre quello dell’acqua potabile (110 litri) è sistemato tradizionalmente nella cassapanca principale, servito, di serie, da un pompa a immersione oppure, opzionalmente (pacchetto Basis 2), da una pompa a presostato collocata anch’essa nel doppio pavimento.

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L’impianto elettrico fa capo a una centralina sistemata sotto il sedile guida, con la batteria servizi da 80 Ah sotto il sedile passeggero, e il tutto è gestito da un pannello comandi analogico piuttosto semplice ma di facile utilizzo, collocato sopra la porta d’ingresso.

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La riserva di gas, infine, può avvalersi di due bombole da 10 kg che trovano posto in un comodo vano anteriore ad accesso esterno, dotato di attacco standard e, in opzione, del Truma Duo Control con Crash Sensor (CS) e funzione antigelo Eis-Ex.

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All’interno

Elegante ma moderno, “prezioso” senza perdere in sobrietà: così si può riassumere l’arredo interno del Malibu T 410 che richiama gli stilemi e le atmosfere proprie delle ultime evoluzione degli arredi Carthago (Epic, in particolare) ma li sviluppa con linee personali e capaci di fornire un’atmosfera molto gradevole. A impreziosire il tutto interviene un’illuminazione a led efficace che può avvalersi anche di luce diffusa indiretta, opzionale nel pacchetto Basis 2. Le tappezzerie, infine, ben coordinate, sono disponibili in tre varianti: due in tessuto (Lione, di serie, e Palermo) e uno in ecopelle, oltre che, sempre a richiesta, con cuscini decorativi e copriletto coordinati.

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Lo spazio interno generale è buono e l’arredo non è troppo incombente: l’ambiente risulta quindi ben vivibile anche in dimensioni interne limitate. La luminosità diurna, teoricamente limitata dalla finestratura non abbondante (quasi assente, a parte quella nella porta cellula, sul lato destro), è ben recuperata dalla presenza del grande skyview anteriore e dagli oblò Mini Heki, e diventa ancora più efficace nel caso dell’adozione del maxi oblò centrale.

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Luminosità della quale ben si avvale il soggiorno, costituito da una dinette a “L” con divanetto laterale e servito da un tavolo centrale su piantana dotato di piano traslabile e girevole a 360°, capace, con la rotazione dei sedili in cabina guida, di offrire fino a cinque posti a pranzo. Gli spazi di stivaggio devono fare i conti con le due cassapanche “occupate”, ma recuperano ampiamente non solo con i pensili che si estendono fino a fare tutto il “giro” del cupolino ma anche grazie a un vano di stivaggio a botola ricavato nel doppio pavimento, collocato di fronte all’ingresso e accessibile, quindi, anche stando fuori dalla porta.

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Che lo stivaggio, peraltro, sia stato oggetto di particolare attenzione nella definizione del progetto, lo dimostra anche la dotazione di un doppio armadio: all’elemento tradizionale, infatti, rappresentato da un vano verticale appendiabiti di dimensioni regolari, si aggiunge anche un altro vano con paratia scorrevole, posto sotto il letto posteriore.

Questo, in particolare, non è dotato di un vero e proprio “corpo” interno: la sua separazione rispetto al garage è costituita, infatti, da una tenda scorrevole. Può apparire una soluzione semplicistica ma è, invece, un’idea interessante che aggiunge flessibilità alla gestione degli spazi: se non serve da armadio (è comunque dotato anch’esso di asta appendiabiti), “tirando la tenda” offre il suo ingombro a beneficio del garage.

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Ma non basta: nella zona centrale, infatti, è presente un’altra botola con vano di stivaggio, anche in questo caso ricavato nel doppio pavimento ma di maggiore profondità grazie alla struttura a sbalzo nella parte inferiore, mentre un altro spazio utile usufruibile direttamente dall’ingresso con portello laterale è ricavato sotto il frigorifero.

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Altre esempio di ottimizzazione degli spazi è il bagno, che, dovendo fare i conti con misure disponibili limitate, adotta il modulo “Vario” già apprezzato in molte delle realizzazioni Carthago e che ha ormai ampiamente dimostrato la sua efficacia. In uno spazio integrato, dotato di pavimento in vetroresina e completo arredo in legno, si ricava, infatti, tramite una porta scorrevole semicircolare e un’altra porzione a copertura deglia arredi, un vano doccia autonomo dotato di doppia piette di scarico e proprio erogatore, con sviluppo perfettamente circolare (una conformazione ottimale per muoversi senza problemi): il diametro è di 70 cm ed è adatto, quindi, anche a taglie forti. L’aerazione globale, infine, è garantita da un  oblò Mini Heki.

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La cucina ha un ottimo sviluppo, potendo contare su un ampio piano smussato (quasi a “L”) nel quale sono collocati un lavello circolare con coprilavello in legno in due parti (di cui una, la più grande, utilizzabile anche come ripiano aggiuntivo grazie a un apposito sostegno laterale) e un gruppo cottura a tre fuochi “Master Gourmet” con griglie maggiorate e copertura in cristallo parzializzabile. La dotazione si completa con un miscelatore a collo di cigno di qualità e il frigorifero “slim” Dometic da 146 litri (inserito, però, nel pacchetto opzionale Basis 2), mentre allo stivaggio provvedono sei ampi cassetti scorrevoli dotati di chiusura assistita e due pensili superiori che si uniscono senza soluzione di continuità con quelli presenti in soggiorno.

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Il letto posteriore, facilmente raggiungibile tramite due gradini fissi, ha una buona ampiezza ed è completamente separato dal gavone sottostante. Non manca la rete a doghe (divisa in due) e, soprattutto, un allestimento globale di ottimo livello sia in fatto di stivaggio, con generosa dotazione di pensili e vani a giorno, sia riguardo al comfort globale, con riscaldamento a diffusione e aerazione fornita da una finestra e un oblò Mini Heki.

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In opzione, poi, è possibile dotare il veicolo di un letto basculante singolo a movimentazione elettrica; altrimenti, per ottenere un posto letto in più, è possibile, sempre a richiesta (ma con un costo molto inferiore), ottenere il kit di trasformazione della dinette.

Piantine e misure

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Dotazioni di serie

ABS, EBD, Airbag conducente, ASR, ESP, Hill Holder, vetri elettrici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura centralizzata con telecomando, gradino elettrico, luce veranda, skyview nel cupolino

Pacchetto Basis 1: climatizzatore manuale cabina guida, Airbag passeggero, Cruise Control, predisposizione radio con antenna integrata nello specchietto e 4 altoparlanti (2 in cabina, 2 in dinette), sedili cabina regolabili in altezza e inclinazione, copriruota personalizzati. Euro 2.455

Pacchetto Basis 2: frigorifero “Slimtower” 146 litri, oscuranti plissettati cabina guida, finestre Seitz S4, porta cellula vetrata con zanzariera, illuminazione interna diffusa indiretta a led, oblò panoramico centrale Midi Heki, predisposizione TV e SAT, predisposizione retrocamera, predisposizione pannelli fotovoltaici, pompa acqua a presostato (in luogo di pompa a immersione). Euro 1.530

Letto basculante elettrico: Euro 1.735
Motorizzazione 2,3 lt/147 CV: Euro 1.825

Motorizzazione 2,3 lt/177 CV (incl. volante e leva cambio in pelle): Euro 4.505

Conclusioni

C’è una domanda che viene in mente davanti ai nuovi motorcaravan Malibu. Una domanda non solo da addetti ai lavori, ma anche da utenti e appassionati: quanto “è Carthago”, il Malibu?
Risposta: tanto e poco. Tanto, se si vuole considerare il DNA, l’approccio progettuale, la cura costruttiva, le basi tecnologiche. Ma anche poco, perché questo marchio ha ormai sviluppato una sua personalità ben definita e una precisa e indipendente collocazione sul mercato.
Il Malibu T 410 è esemplificativo di queste caratteristiche: un profilato compatto, elegante e di carattere, ben attrezzato per essere un ottimo stradista, capace di accogliere al meglio la coppia dinamica amante delle comodità, dotato di un concetto costruttivo avanzato che, anche se non identico a quello dei “cugini maggiori”, presenta peculiarità di assoluto rilievo, come l’assenza di legno, l’isolamento in RTM e, soprattutto, il concetto di doppio pavimento riscaldato.
Semmai si potrebbe obiettare come il prezzo di listino sia in verità poco indicativo, perché per avere un veicolo completo degli accessori “normali” per questa classe di veicoli – peraltro praticamente obbligatori – e magari dotato di un motorizzazione più performante come l’unità da 148 CV, si arrivi attorno ai 70.000 euro.
Tanti? Forse. Ma solo se ci si dimentica di come accanto al marchio Malibu ci sia scritto ben chiaro “A Company of Carthago”. Una connotazione chiara e univoca, capace di esprimere nobiltà nella genesi, qualità e, presumibilmente, anche tenuta del valore nel tempo.

 

Cosa ci è piaciuto di più

  • La tecnica costruttiva generale è di ottimo livello
  • Pregevole, e ottimale per l’utilizzo invernale, l’adozione del doppio pavimento tecnico riscaldato che, tra l’altro, ingloba anche parzialmente il serbatorio di recupero
  • Notevoli, in un veicolo così compatto, le possibilità di stivaggio generali, soprattutto come numero e versatilità dei vani.
  • Il letto fisso posteriore è abbastanza ampio, ma soprattutto inserito in un ambiente ben allestito e confortevole

Cosa ci è piaciuto di meno

  • Non particolarmente condivisibile la scelta di porre molte dotazioni che in questa fascia di mercato sono da considerarsi praticamente “standard” inserite solo in pacchetti da pagare a parte.
  • E’ poco comprensibile che siano di serie ESP e Hill Holder e, invece, climatizzatore, Airbag passeggero e Cruise Control inseriti in un pacchetto a pagamento

 

Riferimenti e contatti del costruttore

Riferimenti e contatti del costruttore

Beppe Finello

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