E’ piccolo, maneggevole e facile da guidare. E’ dedicato alla coppia ed è pensato per sostituire la classica automobile. Ma allo stesso tempo è un camper puro completo di tutto ciò che possa servire, con un layout interno classico abbinato a una nuova toilette con doccia centrale: con un prezzo che fa concorrenza a quello di una normale monovolume, il nuovo Kyros K3 Experience è l’ultimo nato tra i van di casa CI.
Tipologia | Van |
Meccanica | Fiat Ducato 33 Light furgone originale passo 345 cm |
Motorizzazione di base | 1.956 cc – 85 kW/115 CV Multijet II Euro6 |
Motorizzazioni opt. | 2.287 cc – 96kW/130 cv Multijet II Euro6 2.287 cc – 109kW/148 cv Multijet II Euro6 |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2 |
Dimensioni | 541x205x265 cm |
Peso massimo ammesso | 3.300 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2.825 Kg |
Prezzo base | Euro 37.590 Con IVA FF |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Si chiama Experience, come a voler sottolineare la propria missione: essere lo strumento per avvicinare chi inizia la propria avventura nel mondo dell’abitar viaggiando unendo un prezzo allettante e una buona dotazione di serie. La K nel naming ne fa presagire la compattezza, mentre la famiglia di appartenenza è ormai da anni un pilastro della collezione CI, il Kyros. E’ questo, in qualche sorta, l’albero genialogico del nuovo K3 Experience. Un van che, quindi, rispetta l’essenza di questa tipologia di prodotti: ben pochi fronzoli, dimensioni compatte per una guida automobilistica unita a una convincente facilità di parcheggio, gestione economica grazie a prezzo di acquisto equilibrato e consumi in linea con quelli di una normale monovolume. In tutto unito a un layout interno decisamente classico, quello con il letto matrimoniale trasversale posteriore, abbinato a una nuova toilette con doccia centrale: una soluzione da anni utilizzata su diverse proposte Made in Germany e ora adottata anche dal nuovo K3.
Fratello del conosciuto e apprezzato K2 e, esattamente come questo, disponibile sia nella essenziale versione Experience che nella più ricca e ricercata Prestige, il nuovo Kyros K3 Experience è allestito a partire dal van Fiat Ducato 33 Light L2H2: questa meccanica, capace di una massa complessiva a pieno carico di 3300 kg, è abbinabile a tutti i propulsori offerti dal catalogo Fiat.
Base dell’offerta è rappresentata dall’economico 2.0 Multijet II che, con una coppia di 280 NM, assicura una potenza di 115 cv. Chi desidera maggiore potenza può optare per i due propulsori 2.3 Multijet II, disponibili con potenze di 130 e 148 cv, quest’ultimo con turbina a geometria variabile, a fronte di una coppia rispettivamente di 320 e 380 N/m, mentre il nuovo e potente 2.3 Multijet II Power da 177 cv è al momento riservato unicamente alla versione Prestige. Due sono i cambi disponibili: il classico manuale a sei rapporti più retromarcia, fornito di serie, o l’automatizzato ComfortMatic, sempre a sei rapporti più RM, riservato unicamente ai motori da 2.3 litri (Automatic Pack).
La dotazione di serie della meccanica di base è piuttosto essenziale: contempla, infatti, il solo Comfort Pack (Fix&Go, chiusura centralizzata cabina con telecomando, alzacristalli elettrici, cristalli atermici, poltrone cabina con doppio bracciolo, ABS con EBD, Airbag lato guida, luci DRL a bulbo, poltrone cabina regolabili in altezza, regolazione longitudinale e schienale reclinabile, predisposizione autoradio, porta bibite e porta tablet in cabina) e le fodere cabina coordinate con l’allestimento. Indispensabile, di conseguenza, attingere alla lista degli accessori richiedendo gli indispensabili Airbag passeggero, climatizzatore manuale (18 kg), ESP, Traction+ e Cruise Control: dotazioni ormai presenti su qualsiasi citycar e che, su un camper, dovrebbero essere presenti rigorosamente di serie.
Trattandosi di un furgone attrezzato, il Kyros K3 Experience sfrutta la scocca in lamiera d’acciaio originale della base meccanica con passo da 345 cm: la lunghezza complessiva, 541 cm, è ripartita tra uno sbalzo anteriore di 94.8 cm e uno posteriore di 101.2 cm, con un’altezza complessiva limitata a 265 cm (188 interni) e larghezza esterna di 205 cm.
La carrozzeria esterna sfrutta i lamierati originali della meccanica di base: pavimento inferiore, pareti laterali e soffitto sono quindi in lamiera d’acciaio. La coibentazione interna avviene in più fasi: il pavimento, infatti, è costituito da un sandwich di multistrato fenolico e polistirolo ad alta densità da 26 mm di spessore posato sul pianale del furgone in modo da creare una camera d’aria inferiore. Il tutto, poi, è rifinito, nella parte superiore, con un elegante linoleum. Le pareti e il tetto, invece, sfruttano la tecnologia EXPS Van: l’intera scocca (pareti laterali, montanti, tetto, porte posteriori e porta scorrevole laterale) è infatti rivestita tramite una guaina autoadesiva a base di fibra di poliestere rivestita, sul lato interno, da una lamina di alluminio.
L’applicazione, come detto, copre tutti i lamierati originali in modo da limitare al massimo le possibili dispersioni di calore, e vede spessori tra 10 e 20 mm a seconda della componente da coibentare, mentre il rivestimento interno delle pareti e delle porte è rifinito applicando appositi stampi preformati in abs beige da 3 mm di spessore. Il tetto, invece, abbina la guaina autoadesiva a un multistrato fenolico per un totale di 11 mm con rivestimento inferiore plastificato: da notare, sempre per ciò che concerne la scocca, la presenza di una garanzia di 6 anni contro le infiltrazioni di acqua.
Come ogni furgone attrezzato il Kyros K3 Experience sfrutta le forme e gli spazi offerti dalla meccanica di base: il Ducato, in questo senso, assolve molto bene al proprio compito, presentandosi come un monovolume un po’ cresciuta, piacevole e, specie se dotato di vernice metallizzata come l’esemplare oggetto di questo CamperOnFocus, non priva di una certa eleganza. Disponibile in cinque differenti tonalità esterne (oltre al tradizionale bianco sono infatti proposte le tinte metallizzate Champagne, Grigio Chiaro, Blu Lago e Iron Grey), riproposte anche sul paraurti anteriore in tinta. Molto discreta, la grafica serigrafata si limita ad alcuni motivi centrali che, giocando sulle tonalità dell’arancione e del grigio/antracite, conferiscono un po’ di dinamismo a una fiancata già di per sè contraddistinta da uno sviluppo contenuto; più vistose, sono, invece, le quattro finestre Plastoform, dedicate a living, cucina e letto posteriore, apribili a compasso e complete di oscurante/zanzariera, che optano per lastre esterne brunite e a specchio per conferire al piccolo K3 un look un po’ più sportivo.
Trattandosi di un van, il Kyros K3 sfrutta, come logico, le aperture di servizio originali della meccanica di base Fiat, affiancandole, a tetto, da tre oblò Fiamma (due da 40×40 cm dedicati a living e letto posteriore, uno da 28×28 a servizio della toilette). L’accesso al veicolo, di conseguenza, sfrutta la classica porta scorrevole originale del furgone (181×130 cm), dotata di doppia serratura di sicurezza, chiusura centralizzata con telecomando e finestra a compasso Plastoform con oscurante e zanzariera: la soglia di ingresso, situata a 49 cm da terra, può essere abbassata richiedendo il classico gradino elettrico Thule, disponibile in opzione (11 kg).
In coda, invece, le due classiche porte a battente (181×77 cm) sono dotate di due finestre da 80×65 cm (parte apribile è di 43×43 cm) e permettono l’accesso alla parte posteriore del veicolo caratterizzata dal classico letto matrimoniale trasversale: sotto a questo, scomponibile, è presente un gavone profondo 114 cm, con una larghezza massima di 75 cm (minima di 47 cm) e un’altezza utile di 67 cm.
Accessibile dall’interno attraverso un passaggio da 47×67 cm e dall’esterno tramite un varco posteriore da 75×67 cm, il vano ha pavimento in linoleum ed è completo di quattro ganci in acciaio inox per il fissaggio del carico e di riscaldamento tramite due bocchette dedicate. La volumetria del gavone può essere decisamente ampliata provvedendo a scomporre il soprastante letto: l’operazione, piuttosto semplice, prevede la rotazione della porzione centrale di rete a doghe che una volta verticale sarà mantenuta da un doppio sistema di aggancio con fettuccia a soffitto liberando così uno spazio utile che riprende le dimensioni del sottostante gavone (114×75/47 cm) ma offre un’altezza utile interna di 188 cm.
Il gavone posteriore si trova a 56 cm da terra e vede la presenza, alle proprie estremità laterali, di due vani deputati ad accogliere parte dell’impiantistica di bordo. Sul lato sinistro, in particolare, un portello consente di accedere al boiler, alla pompa dell’acqua e alla valvola di scarico del serbatoio dell’acqua potabile, ubicato proprio alle spalle del boiler e del passaruota posteriore sinistro e accessibile anche tramite una botola superiore.
Sul lato destro, un portello posteriore da 57×38,5 cm consente invece di accedere al vano per le bombole del gas: inserito alla base del letto matrimoniale, misura 60/37,5×40/51/30×65 cm, ha fondo in linoleum ed è pensato per ospitare due bombole da 7 kg sfruttando appositi ganci sagomati, riduttore di pressione Cavagna Group e aerazione a pavimento tramite feritoie circolari provviste di opportuna griglia protettiva.
Alle spalle del vano gas i tecnici CI hanno inserito un vano a giorno superiore diviso in due porzioni, entrambe da 58x32x24 cm, e uno stipetto inferiore da 65x32x28 cm chiuso da un’anta incernierata da 60,5×26 cm.
L’autonomia idrica può contare su un serbatoio da 90 litri realizzato in polietilene lineare alimentare inserito sopra al passaruota posteriore sinistro. Il serbatoio, rifornibile tramite il classico bocchettone esterno completo di sfiato, è accessibile internamente per ispezione e pulizia sfruttando una botola alla base del letto matrimoniale e raggiungibile rimuovendo una porzione di materasso.
L’impianto idrico, realizzato sfruttando tubazioni in rilsan e retinate e innesti a fascetta e rapidi John-Guest, è servito da una pompa a pressostato Shurflo Trail King 7 in grado di erogare fino a 7 litri di acqua al minuto.
La pompa, collocata nei pressi del serbatoio, è accessibile sfruttando il portello posteriore dedicato al boiler (57×27,5 cm), è ancorata a parete e servita dall’apposito filtro, correttamente accessibile.
L’acqua viene così distribuita alle varie utenze di bordo per essere erogata tramite rubinetti monocomando (inox per la toilette, in plastica cromata per il blocco cucina).
Una volta utilizzata è raccolta da pilette di scarico (da 35 mm per il blocco cucina, da 20 per la toilette e per la doccia) prima di essere incanalata verso il serbatoio di recupero, realizzato in polipropilene nero e collocato centralmente, nel sottoscocca.
Con una capienza di 90 litri, il serbatoio sfrutta, per lo scarico, una valvola a saracinesca comandabile dal lato destro del veicolo, mentre coloro che intendono utilizzare il veicolo anche durante la stagione invernale possono richiedere l’AntiFreezing Pack, comprensivo del riscaldamento elettrico del serbatoio di recupero e la coibentazione dei tubi di scarico dell’acqua e delle tratte esterne della canalizzazione del riscaldamento. Ancora per ciò che concerne l’impianto idrico, il Kyros K3 Experience opta per il nuovo wc a cassetta Thetford C220 con tazza girevole e serbatoio asportabile da 19 litri.
Il riscaldamento è affidato a un’unità autonoma a gasolio Webasto AirTop Evo 40, installata nel sottoscocca, nei pressi dell’asse posteriore.
Il riscaldatore, che attinge direttamente al serbatoio di combustibile del veicolo, offre una potenza massima di 4 kW gestiti da una ventola capace di produrre un flusso di 132 metri cubi di aria ogni ora distribuendo così il calore prodotto in una canalizzazione di cinque bocchette distribuite in tutto l’abitacolo. Il comando dell’impianto è collocato nei pressi della porta di ingresso, lateralmente al blocco cucina, a poca distanza dalla sonda termostatica, inserita appena sopra al cassetto portaposate.
La produzione di acqua calda sanitaria, invece, opta per il tradizionale boiler ad accumulo Truma B10: alimentato a gas e con una potenza di 1,5kW, ha una capacità di 10 litri ed è collocato posteriormente, vicino al serbatoio dell’acqua potabile.
Come la pompa dell’acqua, è accessibile tramite un portello posteriore da 57×27,5 cm utilizzabile con la porta posteriore sinistra aperta. Il comando del boiler è invece sistemato sotto al letto posteriore, nell’angolo anteriore destro del gavone, in posizione piuttosto nascosta.
Per ciò che concerne l’impianto elettrico, la batteria servizi, opzionale, è inserita all’interno della cassapanca del living ed è raggiungibile superiormente sfruttando il classico coperchio da 87×36 cm.
Il gruppo trasformatore e il caricabatterie NordElettronica NE 143P sono invece collocati sotto alla poltrona di guida, accessibili rimuovendo il carter protettivo del Ducato, operazione di facile esecuzione. Nella stessa posizione si trovano il quadro di distribuzione, completo di fusibili, e lo staccabatterie.
Il pannello di comando delle utenze elettriche, sempre fornito da NordElettronica, è collocato sopra la cabina di guida, lateralmente alla porta di ingresso.
Semplice da utilizzare, e completo di pulsanti soft-touch, consente di ottenere informazioni concernenti l’autonomia idrica ed energetica, la gestione delle utenze elettriche (illuminazione, pompa acqua, generale) e offre anchela possibilità di visualizzare l’ora. Sempre per ciò che concerne l’impianto elettrico, il Livingstone K2 può contare su due prese a 12V (cabina e mobile tv) e su tre a 220V (ingresso, toilette e mobile tv). L’illuminazione, interamente a led, è piuttosto semplice e vede il living anteriore affidarsi a una plafoniera a soffitto e a una luce sottopensile inserita alla base del pensile laterale sinistro. Una seconda plafoniera sottopensile è poi dedicata al vicino blocco cucina, mentre la toilette con doccia centrale opta per due spot led circolari coadiuvati dall’illuminazione indiretta a led del soffitto della doccia. In coda, infine, il matrimoniale trasversale abbina una plafoniera centrale a soffitto ai due classici spot orientabili a collo di cigno, utili come luci di lettura.
L’impianto gas, infine, si affida, come detto, alle tradizionali due bombole da 7 kg sistemate nell’apposito vano posteriore. I tre sezionatori, invece, sono posizionati alla base del blocco cucina, a fianco al frigorifero.
Leggermente restilizzati in occasione dell’attuale stagione commerciale, i mobili sono realizzati con multistrato nobilitato tra 10 e 14 mm di spessore asseconda della componente in essenza ciliegio affidando alle ante dei pensili superiori, laccate in una efficace doppia colorazione avorio/caffè lucida, il ruolo di spezzare i volumi e schiarire l’ambiente.
L’aspetto è tutto sommato abbastanza piacevole, merito anche degli inserti cromati che personalizzano le ante e contribuiscono a integrare le ampie maniglie in metallo cromato utilizzate per la chiusura dei pensili.
Le forme dell’arredamento sono piuttosto semplici e lineari, fatta eccezione per il piano del tavolo, opportunamente arrotondato e dotato di di rivestimento superiore antigraffio bianco lucido che riprende il look del vicino piano cucina.
La costruzione del mobilio è piuttosto semplice ma precisa, con qualche tartaruga di fissaggio a vista un po’ evidente: i pensili, sprovvisti di sistema di aerazione posteriore, di cerniere in acciaio inox Hafele capace i di sostenere le ante senza necessità di pistoncini a gas.
Piuttosto classico il sistema scelto per la chiusura di portelli, cassetti e stipetti, con i classici pulsanti push-lock utilizzati in versione cromata per una giusta corrispondenza con le maniglie dei pensili superiori. Le cuscinerie della dinette possono contare su imbottiture variabili tra 12 e 19 cm di spessore a seconda della componente, con schienali leggermente inclinati e, pertanto, piuttosto comodi sia in viaggio che in sosta: sono disponibili in due varianti, “Swing”, in microfibra bicolore, e “Routard” in ecopelle bianca come sull’esemplare provato.
Il letto posteriore, inoltre, è scomponibile per consentire un ottimale sfruttamento del vano di carico e beneficia di materassi in gommapiuma con spessore di 13 cm, parzialmente sostenuto, nella sola parte centrale, dalla classica rete a doghe.
La zona anteriore è dedicata al living: compatto, può però ospitare fino a quattro persone grazie alle poltrone cabina, dotate di piastre girevoli. In particolare, il divano frontemarcia misura 90×47 cm, si trova a 53 cm dal pavimento ed è servito da un tavolo da 83×44,5 cm, ancorato a parete, servito da una monogamba cilindrica smontabile in caso di necessità.
Lo stivaggio offre, nella parte superiore, un pensile da 71x18x36 cm servito da un’anta convessa da 70×30 cm: a fianco a questo, sulla parete alle spalle del divano, può essere richiesto il supporto per la tv lcd, completo di presa a 220V, 12V e antenna tv.
Sempre nella parte superiore dell’abitacolo, un altro vano di stivaggio è disponibile all’interno del padiglione cabina (130x49x21 cm), sprovvisto però del classico pannello di chiusura.
La parte inferiore della semidinette ospita, nella parte verso la fiancata del veicolo, la batteria dei servizi: a fianco a questa, lo spazio è sfruttabile per lo stivaggio (33x34x16 cm) grazie a un apposito portellino laterale a ribalta, ma andrà sfruttato con attenzione poichè non vi è alcuna separazione rispetto al vicino accumulatore.
Un vano, invece, è disponibile a parete, sotto al tavolo, racchiuso da un’apposita anta servita dal classico push-lock.
L’aerazione e l’illuminazione possono contare, durante il giorno, sull’abbondante finestratura della cabina di guida a cui si somma, a tetto, un oblò Fiamma da 40×40 cm, mentre lateralmente sono disponibili due finestre Plastoform, entrambe con apertura a compasso, di cui una, la maggiore, installata sul portellone scorrevole del Ducato.
Di sera, invece, si potrà fare affidamento su una lampada a led inserita alla base del pensile e coadiuvata da una ulteriore sorgente luminosa a tetto, posizionata centralmente e capace di servire contemporaneamente anche l’ingresso e il blocco cucina.
Questo, posizionato centralmente, misura 96×50 cm: il piano, che si trova a 97 cm dal pavimento, può contare su un piacevole laminato antigraffio bianco lucido e ospita un monoblocco Dometic (88×37 cm) in acciaio inossidabile completo di doppio coperchio in cristallo temperato, lavello inox con rubinetto abbattibile e fornello a due fuochi con accensione piezoelettrica manuale. Il particolare sviluppo del piano, in assenza della classica mensolina laterale abbattibile, non prevista, riduce drasticamente gli spazi utili una volta ai fornelli: il piano di lavoro, infatti, è limitato a 12×56 cm e costringerà a ricorrere inevitabilmente all’ausilio del retrostante tavolo del living.
Lo stivaggio si affida, nella porzione superiore, a due pensili da 45x15x36 cm serviti da altrettante ante incernierate, mentre in quella inferiore il Kyros K3 Experience vede la presenza del classico cassetto portaposate a sovrastare due utili ulteriori cassettoni da 38 cm di profondità.
Accanto a questi ecco poi il frigorifero a compressore Vitrifrigo C851, contraddistinto da una capacità di 80 litri e dotato di cella freezer integrata e illuminazione interna a led. Per ciò che concerne, invece, l’aerazione, il blocco cucina può sfruttare i già citati oblò Fiamma a tetto e la finestra Plastoform apribile a compasso inserita sul portellone laterale scorrevole: questo, in particolare, può essere corredato, come optional, della comoda zanzariera scorrevole a pacchetto (Pack Traveller, comprensivo anche di oscuranti plissettati in cabina e moquette cellula).
La vera e propria peculiarità del nuovo Kyros K3 Experience e, fondamentalmente, ciò che contraddistingue questo modello rispetto al “fratello” K2, è però rappresentata dallo sviluppo della toilette: schermata da una porta scorrevole a serrandina, quando non utilizzata rimane una presenza discreta lungo la parete sinistra, ma quando necessario va a sfruttare anche lo spazio dell’adiacente corridoio per creare un locale bagno/doccia profondo 107 cm e largo 68.
Arredato in legno, con le medesime essenze del resto dell’abitacolo, il bagno offre un wc a cassetta Thetford C220, completo di tazza girevole, a fianco al quale quando desiderato può essere estratto il compatto lavabo a ribalta, racchiuso da un’apposita anta e servito da un rubinetto monocomando con erotagore estraibile che può essere impiegato anche per l’utilizzo della doccia.
Il box, isolabile sfruttando un gioco di due porte scorrevoli a serrandina, è a sviluppo trapezoidale e offre un piatto inferiore in termoformato con doppia pileta di scarico e superficie antiscivolo, supporto a tetto per l’erogatore e illuminazione indiretta a led a soffitto. Una soluzione che, visti gli spazi disponibili, potrà accontentare persone non particolarmente robuste e che, in qualche modo, appare piuttosto invasiva rispetto all’abitabilità interna, perchè va a bloccare contestualmente sia il corridoio interno, rendendo impossibile raggiungere il matrimoniale posteriore, sia l’utilizzo del prospiciente blocco cucina, collocato proprio di fronte alla toilette.
In ogni caso, l’allestimento di questo locale si completa con l’illuminazione fornita da due spot led, con lo stivaggio rappresentato da un pensile a sviluppo verticale inserito sopra al lavabo, con un oblò a tetto da 28×28 cm e con il classico specchio di cortesia.
Posizionato in coda al veicolo, il matrimoniale trasversale misura 193 cm di lunghezza con una larghezza compresa tra 133 e 114 cm: si trova a 85 cm da terra e beneficia di un cielo utile di 103 cm.
Dotato di rete a doghe e materasso in gommapiuma da 13 cm diviso in tre porzioni per permettere un agevole scomposizione del letto, è servito da due finestre Plastoform inserite nelle porte posteriori (porzione apribile a compasso 43×43 cm), un oblò Fiamma da 40×40 cm e due spot led orientabili, mentre il riscaldamento è affidato a due bocchette contrapposte nel sottostante gavone.
L’allestimento, pur in presenza di dimensioni compatte, è curato e accogliente e offre diversi vani utili per lo stivaggio. In particolare, sul lato destro sono disponibili due pensili da 58×11/18×36 e 54×11/18x 36 cm, mentre sulla sinistra sono presenti un pensile da 59x41x38 cm (con anta da 59×30 cm) e un armadio guardaroba sospeso da 59x34x64 cm e completo di asta appendiabiti interna.
Dotazioni di serie
Il Kyros K3 Experience è proposto, di serie su meccanica Fiat Ducato 33 Light con motorizzazione 2.0 Multijet II 115 cv Euro6 e cambio manuale a sei rapporti +RM comprensivo di Comfort Pack (Fix&Go, chiusura centralizzata cabina con telecomando, alzacristalli elettrici, cristalli atermici, poltrone cabina con doppio bracciolo, ABS con EBD, Airbag lato guida, luci DRL a bulbo, poltrone cabina regolabili in altezza, regolazione longitudinale e schienale reclinabile, predisposizione autoradio, porta bibite e porta tablet in cabina), fodere cabina coordinate con l’allestimento.
Optional presenti sul veicolo provato:
- Motorizzazione Fiat 2.3 Multijet II 130 cv Euro6 – Euro 1.200
- Verniciatura esterna Champagne metallizzato – Euro 742
- Pack Joy (specchi retrovisori elettrici, Airbag passeggero, antenna radio integrata nello specchio) – Euro 540
- Climatizzatore manuale – Euro 1.296
- Gradino elettrico di ingresso – Euro 370
Totale veicolo in CamperOnFocus Euro 41.738
Il successo del van, crescente e inarrestabile, si deve a diversi fattori: da un lato l’insieme delle peculiarità stradali che accomunano questi veicoli, molto lontani dagli ingombri di motorhome, mansardati e profilati e molto più vicini a quelli di una normale automobile, con prestazioni, consumi e facilità di gestione conseguenti. Dall’altro, non meno importante, vi è un fattore economico: è indubbio, infatti, che il van sia la tipologia di prodotto commercialmente più appetibile, con un prezzo di listino che, come nel caso del Kyros K3 Experience, può partire da poco più di 37.000 Euro. Tariffe in linea, se non inferiori, rispetto a quelle di una normale monovolume, anche andando a comprendere tutte quelle dotazioni che sono state spostate nei vari pacchetti opzionali ma che, obiettivamente, sono imprescindibili su ogni veicolo poiché necessarie ad assicurare ciò che ogni equipaggio chiede a un autoveicolo: comfort e sicurezza. Impensabile, infatti, che un veicolo, in qualsiasi livello di prezzo si collochi a listino, oggi non sia comprensivo di climatizzatore, Tempomat, doppio airbag, ESP e ASR/Traction+.
Detto questo, il Kyros K3 Experience è un van sincero: non ha particolari velleità stilistiche, preferisce essere il tranquillo compagno di viaggio di una coppia dinamica alla quale può offrire una interessante capacità di stivaggio e, obiettivamente, dei costi di gestione decisamente contenuti. Furgonato da vivere e da utilizzare anche tutti i giorni, in sostituzione dell’auto, propone una pianta classica arricchita da una toilette molto particolare, quella con doccia centrale: una soluzione da anni proposta da diversi costruttori tedeschi, oggi forse un po’ meno gettonata sulle realizzazioni Made in Germany, ma non certo priva di spunti di interesse. Chi ama un layout interno più classico, con il bagno che non impegna il corridoio centrale, può puntare al tradizionale Kyros K2 Experience, risparmiando 800 Euro. Viceversa, se il layout interno convince ma si desiderano più stile, dotazioni e ricercatezza, CI propone il Kyros K3 Prestige (44.510 Euro). Le possibilità, dunque, non mancano.
- La capacità di stivaggio è buona: una coppia dinamica avrà a disposizione spazi sufficienti a soddisfare le proprie necessità per viaggi a breve e medio/raggio.
- Il riscaldamento a gasolio è moderno e ha una buona potenza (4kW) rispetto alle ridotte volumetrie dell’abitacolo. E’ abbinato a un numero di bocchette corretto e può essere normalmente utilizzato anche in marcia.
- Vista la presenza, a bordo, di riscaldamento a gasolio e frigorifero a compressore, le due bombole del gas dovranno alimentare esclusivamente fornelli e boiler, avendo così la possibilità di assicurare una buona autonomia all’equipaggio del veicolo.
- Nell’utilizzo quotidiano, le dimensioni contenute, abbinate a un passo di media lunghezza, assicurano maneggevolezza e facilità di parcheggio. In più, visti gli ingombri, può rivelarsi convincente anche la scelta del propulsore più piccolo, il 2.0 Multijet II 115, che grazie al nuovo cambio a 6 rapporti, non ha difficoltà a offrire un buon bilanciamento tra prestazioni e contenimento dei costi.
- La trasformazione del van con l’utilizzo della scocca ExPS Evo permette al veicolo di beneficiare di sei anni di garanzia contro le infiltrazioni d’acqua.
- In marcia, i quattro passeggeri autorizzati beneficiano di poltrone e sedili comodi, con un assetto e una visibilità frontale/laterale prossimi a quello di una normale monovolume.
- In caso di necessità, l’impiantistica di bordo è sempre facilmente accessibile: fa eccezione il comando di accensione del boiler, posizionato nel gavone posteriore sotto al letto sempre pronto.
- La volumetria sfruttabile del gavone posteriore è buona e il suo sviluppo regolare: si sente solo la mancanza di un pannello verticale di separazione verso la cellula abitativa.
- La dotazione di serie della meccanica di base è ridotta all’osso e comprende solo ABS, Airbag lato guida, alzacristalli elettrici e chiusura centralizzata. Airbag passeggero, climatizzatore, ESP, Cruise Control e Traction+ sono ormai standard su qualsiasi auto, anche le più economiche, ma qui vanno ordinati e pagati a parte.
- Il layout interno vorrebbe massimizzare lo spazio dedicato alla toilette, ma alla fine non riesce a ottenere un locale toilette/doccia che brilli per funzionalità ma piuttosto un blocco centrale che di fatto, quando utilizzato, blocca due dei tre ambienti rimanenti (cucina e letto posteriore).
- Nel living anteriore, la cassapanca è mal sfruttata: è quasi interamente dedicata a ospitare solo cablaggi e la batteria dei servizi, che non è adeguatamente protetta. Nello stesso ambiente, poi, il tavolo, sprovvisto di ampliamento, diventa irraggiungibile da chi utilizza la poltrona passeggero.
- La cucina è sprovvista di piano di lavoro: sarebbe stato sufficiente predisporre la classica mensola laterale per ovviare facilmente alla sua mancanza.
- La potenza del riscaldamento (4kW) è buona, ma in vista dell’utilizzo invernale, la canalizzazione sviluppata prevalentemente all’esterno del veicolo causerà inevitabilmente cospicue dispersioni di calore. Se si pensa di usare il veicolo durante la stagione fredda, meglio richiedere il classico WinterPack che porta in dote anche il serbatoio di recupero coibentato e riscaldato.
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