December 22, 2024

PaesiOnLine accende i riflettori sulla fortezza militare alpina, al centro di frequenti e accesi dibattiti sul suo utilizzo storico. Che l’Italia sia ricca di monumenti ed opere d’arte è ben noto a tutti, basti pensare che è il paese che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel mondo. Tra le bellezze nostrane, ce n’è una forse una poco conosciuta, ma che rappresenta un capolavoro dell’architettura da record, secondo solo alla Grande Muraglia cinese per dimensioni, imponenza e maestosità. Si tratta del Forte di Fenestrelle, la più grande fortezza alpina d’Europa, che si trova in Piemonte, lungo la Val Chisone, a pochi chilometri da Torino. Un’opera fuori da ogni schema, se si prende come esempio il vecchio modello di costruzione di edifici fortificati, sia per le mastodontiche dimensioni che per l’articolazione della sua struttura. Un complesso fortificato unico in Europa, composto da tre forti e due batterie collegate tra loro da una scala di ben 4000 gradini, i cui lavori iniziarono nel 1728 e furono terminati nel 1850.

Il Forte è entrato a far parte delle attrazioni consigliate dalla community di PaesiOnLine solo nel luglio del 2015, e da quel giorno più di tre milioni di utenti hanno cercato informazioni, condiviso foto o postato commenti, rendendola protagonista di un dibattito sempre molto acceso e ponendola al centro di aspre polemiche. Se, infatti, è indiscusso il suo valore e la sua maestosità da un punto di vista architettonico, la fanbase sembra dividersi, spesso con toni accesi, sul suo passato, dando vita a veri e propri “salotti” virtuali e svelando pagine di storia che la maggior parte degli utenti definisce cruenta e spesso vergognosa.

Più del 90% degli utenti sposa la teoria del Movimento Neo borbonico e dei suoi sostenitori, ispirati dal libro Il lager dei Savoia, secondo la quale l’edificio sia un esempio di “campo di concentramento” in cui furono brutalmente uccisi migliaia di soldati borbonici durante il Risorgimento. Un restante 10%, al contrario, dichiara l’esistenza di documenti d’archivio che riportano una realtà diversa da quella comunemente diffusa, mostrando che i reparti del Regno delle Due Sicilie, sconfitto, inviati al Forte non vivevano, in realtà, le condizioni di lager descritte da altre fonti più vicine ai Borboni, e con ufficiali che nulla hanno a che fare con le SS, ai quali vengono spesso accostati.

Falso storico, leggenda “metropolitana” o complotto? Sicuramente un argomento molto interessante per gli utenti del web divisi in questa controversia senza fine, che ha avuto il merito di diffondere la conoscenza di un luogo da record d’Italia finora rimasto parzialmente nascosto ai più. Polemiche a parte, dunque, è impossibile non riconoscere il primato architettonico del Forte di Fenestrelle e il suo valore storico, poiché questa immensa ‘muraglia nostrana’ ha vissuto sulle sue pietre lo snodarsi delle vicende più intense della storia d’Italia, dalla ricerca dell’Unità alla fine della Seconda Guerra Mondiale, comprese le gesta eroiche di chi ha combattuto per la libertà.

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Cinzia

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