December 24, 2024

E’ una delle novità nel segmento dei motorhome entry-level e porta con se l’apprezzata e attenta qualità tipica dei prodotti Made in Germany. Il nuovo Sunlight I 69L si è dimostrato un veicolo all’altezza di affrontare qualunque tipologia di viaggio: lo abbiamo messo a dura prova per quasi 7.000 km nella nostra avventura in Marocco, portandolo fino alle dune del deserto del Sahara.

 

In sintesi

Tipologia Motorhome
Meccanica Fiat Ducato 35 Light con telaio ribassato Camping-Car Special e passo da 403.5 cm
Motorizzazione di base 2.287 cc – 96kW/130 cv
Motorizzazioni opt 2.287 cc – 109kW/148 cv 2.287 cc – 132kW/177cv
Dotazioni di sicurezza ABS con EBD, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, Cruise control
Posti omologati 4
Posti letto 4
Dimensioni 743x233x294 cm
Peso massimo ammesso 3.500 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 3.041 Kg
Prezzo base Euro 63.260,00 Con IVA FF
 
Costruzione starYstarYstarYstarYstarG
Meccanica starYstarYstarYstarGstarG
Dotazioni di sicurezza starYstarYstarYstarYstarY
Abitabilità giorno starYstarYstarYstarYstarY width=
Abitabilità notte starYstarYstarYstarHstarG
Cucina starYstarYstarYstarYstarG
Bagno starYstarYstarYstarHstarG
Impiantistica starYstarYstarYstarG
Stivaggio starYstarYstarYstarYstarY
Rapporto qualità/prezzo starYstarYstarYstarY
 
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.

L’analisi

Il marchio Sunlight sta iniziando pian piano a diffondersi e farsi apprezzare anche in Italia. Forse non è ancora uno dei nomi più conosciuti sul nostro mercato, ma guardando al panorama europeo del settore dei veicoli ricreazionali, Sunlight è un brand ormai affermato e stimato, inserito in quel segmento che mira a fare del miglior rapporto qualità/prezzo uno dei suoi fondamenti. Nato nei primi anni duemila come prodotto entry-level del costruttore tedesco Dethleffs, ha pian piano acquisito una sua autonomia forte dell’esperienza messa disposizione dal colosso di cui fa parte, l’Erwin Hymer Group, e di un polo produttivo moderno, quello di Capron a Neustadt, dove viene prodotto assieme all’associata Carado. La sua missione è chiara e traspare anche dal suo claim stesso “Freedom is my life”: libertà di viaggiare, di vivere all’aria aperta e di affrontare ogni nuova avventura con veicoli nel complesso affidabili e razionali, che cercano di coniugare al meglio la qualità che normalmente contraddistingue i prodotti Made in Germany con prezzi competitivi. Una gamma completa quella proposta da Sunlight, che ha da sempre spaziato nelle categorie di mansardati, profilati classici o dotati di letto basculante anteriore, alle quali da quest’anno l’azienda affianca le nuove serie di furgonati e motorhome. Un offerta in grado quindi di rispondere alle più diverse esigenze, sia della famiglia, sia della coppia, sia degli equipaggi dinamici, accomunata dalla meccanica di base del Fiat Ducato e distribuita su lunghezze che spaziano dai 541 cm ai 743 cm. Ed è proprio quest’ultima la dimensione che caratterizza il motorhome oggetto della nostra prova: si tratta del Sunlight I 69L, un veicolo che si è rivelato un fedele compagno di viaggio durante la nostra avventura in Marocco, nella quale lo abbiamo messo alla prova per quasi 7.000 km. Pensato per coloro che sono alla ricerca di spazio e comfort abitativo senza compromessi, si caratterizza per la presenza di un letto posteriore nautico a penisola posizionato a un’altezza tale da permetterne sia un accesso comodo da entrambi i lati sia di ricavare al di sotto un capiente gavone, anche se non in configurazione garage. Un concetto di vivibilità che viene ripreso in più parti dell’abitacolo, a partire dal living anteriore con semidinette a L, tavolo centrale e divanetto contrapposto, per continuare col blocco cucina sviluppato a L completo di colonna con frigo di grandi dimensioni e finire con la toilette passante e box doccia completamente indipendente. Un veicolo che, nonostante il suo posizionamento nella fascia entry-level del segmento di appartenenza, offre un equipaggiamento di serie piuttosto completo, che spazia dai numerosi e importanti dispositivi legati al comfort e alla sicurezza durante la marcia a componentistiche aggiuntive nella cellula abitativa. Dotazione inclusa nell’interessante prezzo di partenza, pari a poco più di 63.000 Euro.

Il Sunlight I 69L è allestito su base Fiat Ducato 35 light con telaio ribassato Camping-Car Special, offerto di serie con pneumatici da 215/75 R15C, mentre in opzione è possibile richiedere i pneumatici maggiorati da 225/75 R16C montati su cerchi in acciaio (come sul veicolo provato) oppure sui più sportivi cerchi in lega. Lungo 743 cm, largo 233 cm e alto 294 cm, l’I 69L adotta il passo da 403,5 cm che, conti alla mano, lascia scoperto uno sbalzo posteriore particolarmente pronunciato, pari a 249,5 cm. Per ciò che riguarda le motorizzazioni, la base dell’offerta è rappresentata dal 2.3 Multijet II Euro 6 da 130 CV, con una coppia di 320 Nm: un propulsore che sarebbe maggiormente incline ad allestire veicoli più compatti e aerodinamici rispetto ai reali ingombri dell’I 69L. Viene però data la possibilità di poter scegliere, in opzione, anche le due motorizzazioni più performanti: i 2,3 litri da 148 CV (come sul veicolo oggetto del test) e da 177 CV, equipaggiati con turbina a geometria variabile e caratterizzati da coppie superiori, rispettivamente di 380 Nm e 400 Nm.  Tutti i motori sono abbinati, di serie, a un cambio manuale a 6 rapporti mentre, in opzione, Sunlight offre la possibilità di richiedere il sistema automatizzato “Comfort-Matic” (presente sul veicolo provato). Completa, per il mercato italiano, l’accessorista offerta di base per la parte meccanica, grazie anche al ricco “Pacchetto Chassis”, che annovera dotazioni come: ABS con EBD, climatizzatore manuale in cabina, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, cruise control, predisposizione autoradio con altoparlanti e antenna, sedile guida e passeggero regolabili in altezza, specchietti retrovisori stile pullman regolabili elettricamente e alzacristallo elettrico su porta cabina. Per contribuire a donare al veicolo un aspetto ancor più accattivante e personalizzato, è possibile scegliere il “Pacchetto Active” – che comprende le pareti laterali di color grigio metallizzato con grafica abbinata bianco/nera – e il “Pacchetto Chassis Comfort” che offre i cerchi in lega da 16”, il volante e il pomello del cambio in pelle, le ghiere del quadro strumenti cromate e il cruscotto con applicazioni Techno-Rim (pacchetto presente sul veicolo provato, con cerchi in lega sostituiti da quelli in acciaio dotati di penumatici  invernali).

La costruzione, nel complesso molto curata, prevede soluzioni tradizionali: pannelli sandwich, con classica intelaiatura in legno, isolati con in polistirene ad alta densità e rivestimento interno in multistrato rifinito da melaminico. Le pareti laterali (spessore 34 mm) sono rivestite esternamente in alluminio liscio mentre tetto e specchio di coda, del medesimo spessore, adottano un rivestimento in vetroresina antigrandine. Il pavimento (spessore 41 mm) è costituito da un sandwich composto da un doppio strato – interno ed esterno – di multistrato fenolico, con la parte esterna trattata contro l’umidità e isolato anch’esso in polistirene.

Il nuovo e imponente frontale, invece, è composto da un monoblocco in vetroresina contraddistinto da un ampio parabrezza panoramico coadiuvato, lateralmente, da cristalli e da specchi retrovisori stile pullman, sotto a cui trovano collocazione la calandra, contraddistinta da gruppi ottici circolari a sviluppo obliquo a contornare le due prese d’aria esagonali e il cofano motore, stampato in abs. Quest’ultimo prevede un’apertura assistita verso il basso ma, nonostante le dimensioni non particolarmente contenute, l’accesso per la manutenzione risulta comunque scomodo come sulla maggior parte dei veicoli integrali. Pratico per l’utilizzo, però, il posizionamento del contenitore del liquido destinato ai tergicristalli.

Seguendo i dettami della produzione Sulight, le bandelle laterali sono realizzate in alluminio mentre, per il nostro mercato, anche la parete di coda dei nuovi motorhome è incorniciata da appositi carter in abs. Una soluzione che abbellisce e snellisce il posteriore donandogli la giusta profondità grazie al un motivo con a “U” che discende dal tetto per terminare nel paraurti inferiore. Qui sono integrati gruppi ottici circolari e il porta targa, mentre la luce del terzo stop è inglobata in un profilo di alluminio che taglia orizzontalmente la parte alta della parete. A donare poi dinamismo e personalità alle fincate ci pensano le grafiche caratterizzate dai classici colori del brand grigio e rosso. Un elegante look total-white per un insieme dove, però, salta subito all’occhio l’imponenza del frontale, non particolarmente aerodinamico ma composto da elementi che contribuiscono comunque a donargli un tocco di aggressività, come il piccolo spoiler pronunciato inferiore.

A livello di componentistica generale, a denunciare l’appartenenza alla categoria entry-level del mercato, troviamo le finestre Seitz Dometic senza cornice (quattro in totale) dotati di blocco oscurante-zanzariera e la porta cellula cieca – non sostituibile neanche in opzione con una dotata di finestra – che prevede però di serie la comoda zanzariera scorrevole e una luce esterna. L’accesso al veicolo è poi facilitato dalla presenza di un ampio gradino integrato nella scocca. A tetto, va segnalata la presenza di un luminoso oblò panoramico Midi-Heki da 50×70 cm a servizio del living anteriore, di tre oblò Mini-Heki da 40×40 cm dotati di cupola trasparente per la cucina, la camera posteriore e il letto basculante anteriore, e due piccoli oblò da 28×28 cm dedicati al vano toilette e al box doccia.

L’allestimento esterno si caratterizza poi per la presenza di un capiente gavone posteriore che, nonostante le sue buone dimensioni, risente dell’altezza ridotta che non consente il carico di bici o piccoli scooter, dovendo all’occorrenza ricorrere ad applicazioni esterne come portabici (presente sul veicolo provato) o  portamoto; soluzioni che andrebbero a influire ancor di più sulla lunghezza e sullo sbalzo già di dimensioni generose. Servito da due sportelli simmetrici di differenti dimensioni (107×92 cm quello destro e 67×92 cm quello sinistro), il vano di carico si sviluppa in un ambiente profondo 213 cm, alto 98 cm e con una larghezza che varia da 110 a 74 cm per la presenza del vano dedicato alle bombole del gas, mentre la soglia di carico è posta a 50 cm da terra. L’allestimento si completa con una bocchetta del riscaldamento dedicata, punto luce, presa a 220 V, tappeto antiscivolo e una coppia binari con ganci riposizionabili per il fissaggio del carico.

Inoltre, per stabilizzare ulteriormente il mezzo durante la sosta ed evitare il classico effetto “ballerino” dovuto al considerevole sbalzo posteriore, è possibile richiedere in opzione una coppia di piedini di stazionamento manuali posteriori (optional presente sul veicolo provato).

Gli impianti

L’autonomia idrica è affidata a un serbatoio realizzato in polietilene alimentare dalla capacità di 122 litri e posizionato all’interno della cassapanca frontemarcia del living anteriore. Rimuovendo il cuscino di seduta è possibile accedere al vano tramite un portello, che lascia liberi il tappo dedicato all’ispezione e alla pulizia del serbatoio, oltre al rubinetto per lo scarico e al collegamento della pompa dell’acqua a immersione marchiata Reich; quest’ultima, entra in funzione grazie a dei microinterruttori inclusi nei miscelatori solo quando si apre uno dei rubinetti.

Tutti gli scarichi, dotati di sifoni anti-odore, confluiscono in un serbatoio di recupero 92 litri posizionato esternamente, sotto il pianale, e dotato di valvola di scarico con comando asportabile sul lato sinistro. La coibentazione e il riscaldamento non sono presenti di serie ma è possibile ordinarli in opzione, assicurando così un tranquillo utilizzo anche in presenza di temperature più rigide.

L’impianto elettrico è in buona parte raggruppato in cabina di guida: la base della poltrona passeggero, infatti, ospita la batteria dei servizi Varta AGM da 95Ah, mentre quella della poltrona guidatore è dedicata a ospitare il caricabatterie e trasformatore Schaudt EBL 119, completo di quadro di distribuzione con i fusibili.

L’intero impianto è gestito dal pannello di comando Schaudt LT 100: posizionato sopra la porta di ingresso alla cellula, è semplice e pratico nell’utilizzo e fornisce informazioni riguardo all’autonomia idrica (potabile e recupero), elettrica (batteria motore e batteria servizi) e consente la gestione generale delle utenze a 12V, senza però prevedere un utile tasto dedicato esclusivamente al comando della pompa dell’acqua.

L’equipaggio del Sunlight I 69L può contare al suo interno sulla presenza di cinque prese a 220 V – suddivise tra dinette, cucina, bagno e garage – su due prese a 12 V (di cui una destinata alla televisione) e su altrettante prese USB, posizionate nel mobiletto tra il divano a “L” della dinette e il sedile di guida, molto utili per la ricarica diretta dei dispositivi mobili.
L’illuminazione sfrutta completamente la tecnologia led, utilizzando numerosi spot a soffitto o incassati nei sottopensili, plafoniere e a strisce di led dedicate alla retroilluminazione di tutte le antine pensili e del piano del blocco cucina.

Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sono affidati alla potente Truma Combi da 6 kW a gas, collocata in un apposito vano al di sotto del matrimoniale posteriore e accessibile tramite uno sportello. L’aria calda viene distribuita capillarmente in tutto l’abitacolo mediante un sistema di canalizzazione che conta ben otto bocchette, dal garage alla cabina di guida.

Nonostante le calorie sviluppate dalla stufa siano più che adeguate alle dimensioni del veicolo, si avverte una notevole differenza di temperatura tra la zona posteriore e quella del living anteriore. Ciò è dovuto al passaggio esterno di una porzione di tubo della canalizzazione che collega le due aree del veicolo, causando così una dispersione di calore che costringe ad aumentare la potenza della ventilazione. Il pannello di comando dell’impianto di riscaldamento è collocato posteriormente, alla base del letto, mentre la sonda termostatica è installata sopra la porta d’ingresso.

Infine, l’impianto gas è servito dalle classiche due bombole da 10 kg, il cui vano è collocato nella parte sinistra del gavone posteriore, accessibile dal suo interno mediante un apposito sportello. Di serie viene dotato di ganci fermabombole e di un riduttore di pressione standard, che può essere sostituito in opzione (come sul veicolo provato) dal comodo Truma Duo Control CS, un dispositivo che funge da scambiatore automatico ed è dotato di interruttore inerziale che consente di poter viaggiare in sicurezza con le bombole aperte. L’impianto viene gestito da tre rubinetti sezionatori, posizionati a vista al di sotto del piano del blocco cucina.

All’interno

Piacevoli, chiari e luminosi, gli interni sono proposti in essenza “Sensual Oak” e abbinano piacevolmente superfici in essenza legno, ad antine bianche e piani laminati antigraffio color grigio scuro per tavolo e blocco cucina. Si nota subito la cura nei dettagli e nell’assemblaggio del mobilio, non sempre riscontrabili su veicoli appartenenti a questa fascia di prezzo. Infatti, molti sono i dettagli significativi, come le cassapanche dotate di frontale distanziato dal pavimento per consentire il passaggio dell’aria, le paretine anticondensa a favore del living e del letto posteriore e i pensili completi di aerazione posteriore sempre anticondensa e dotati di mensole interne con bordo anticaduta. A tutto ciò, si aggiunge poi il sistema di chiusura assistito soft-close dei cassetti e delle antine dei pensili.

Il pavimento, rivestito in linoleum stile nautico in essenza “Classic Ambiance”, è realizzato su due livelli, con un gradino posto all’inizio del living (altezza 11 cm) e uno all’accesso dell’anticamera posteriore (altezza 19 cm). La stessa attenzione è dedicata anche alle sellerie: il living anteriore è infatti servito da cuscinerie comode ed ergonomiche proposte in due varianti: l’elegante essenza “Santa Cruz” contraddistinta da un carattere deciso con tinte scure sulle tonalità del marrone, che abbina parti in tessuto ad altre in ecopelle (presente sul veicolo provato), oppure la piacevole versione “Macadamia”, caratterizzata dalle tenui tinte del beige e del grigio con motivo a quadri. Da segnalare, inoltre, la presenza di poggiatesta stile automobilistico regolabili in altezza, a favore dei posti a sedere posteriori frontemarcia.
Infine, anche il nuovo Sunlight I 69L beneficia di serie del “Pacchetto Basic” a completamento delle dotazioni interne del mezzo, che include: oblò panoramico Midi-Heki, oblò con cupola trasparente Mini-Heki 40×40 cm al posto dell’oblò standard, oblò dedicato al letto basculante, rivestimento della doccia, pedana in legno per la doccia, sedili cabina Captain Chair con braccioli e rivestiti in coordinato con la tappezzeria, specchio in ingresso con ganci appendiabiti, illuminazione interna a led, prese di corrente 220 V aggiuntive in cucina, barra appendiabiti in bagno e porta conducente.

Vero e proprio cuore della vita a bordo, il living anteriore è composto da una semidinette a “L” completata dalle poltrone girevoli della cabina di guida e da un divanetto laterale singolo, raggruppati intorno a un tavolo centrale (92×70 cm) dotato di monogamba ruotabile a 360° e piano traslabile nelle quattro direzioni. L’abitabilità in quest’area si rivela davvero spaziosa e confortevole, permettendo di ospitare comodamente fino a cinque o sei persone. Nonostante non sia presente alcun punto di luce naturale sul lato destro, la luminosità e la circolazione dell’aria sono comunque garantite dall’ampia vetratura della cabina, dalla finestra laterale sinistra apribile a compasso e dall’oblò panoramico Midi-Heki.

Di sera, l’illuminazione a led offre una plafoniera centrale e numerosi spot inseriti sia a soffitto sia sotto ai pensili e al letto basculante, mentre la necessaria privacy e l’oscuramento sono garantiti dagli oscuranti plissettati dedicati ai vetri della cabina di guida. Buone anche le possibilità di stivaggio presenti in questa zona: è possibile contare su tre pensili (due sul lato sinistro e uno su quello destro) suddivisi al loro interno da una mensola, sulla cassapanca completamente utilizzabile del divanetto laterale (accessibile tramite uno sportello laterale dedicato, oppure rimuovendo la seduta), sul mobiletto a lato del sedile del passeggero e su un’utile piccola botola ricavata nella porzione rialzata del pavimento. Infine, il living si completa con la presenza della predisposizione per la televisione con staffa porta LCD e prese dedicate – posizionate sopra lo schienale del divano laterale – e di ben due altoparlanti destinati alla cellula, incassati in due mobiletti a giorno che separano il living dalla cabina.

Posizionato alle spalle del living, il blocco cucina si sviluppa nell’ergonomica forma a “L”, regalando ampie possibilità di spazio e movimento al cuoco designato. Sul piano antigraffio sono incassati un fornello Thetford a tre fuochi con griglie in ghisa, purtroppo non dotato della comoda accensione piezoelettrica, e un lavello circolare realizzato in acciaio inox e servito da un miscelatore monocomando in plastica cromata. Quest’ultimo, in particolare, presenta una canna di lunghezza non eccessiva, che può creare alcune difficoltà nel lavaggio di pentole o stoviglie più ingombranti. Inoltre, entrambi gli elementi sono dotati di chiusura realizzata in cristallo temperato e incernierata. Lo spazio di lavoro lasciato libero ha dimensioni nella norma (41×39 cm) ma è coadiuvato dal porzione di piano al di sopra del frigorifero, che risulta davvero utile come piano d’appoggio aggiuntivo.

L’aerazione è affidata alla classica finestra apribile a compasso e a un oblò a tetto Mini-Heki da 40×40 cm dedicato, mentre, in opzione, è possibile richiedere anche la cappa aspirante. Punto forte di questa cucina è sicuramente lo stivaggio, che conta su un capiente pensile nella parte superiore, mentre inferiormente sono ricavati tre grandi cassetti (di cui uno dedicato alle posate) e un ampio vano in corrispondenza del lavello, suddiviso in due porzioni da una mensola, sul cui sportello è ancorata la pattumiera.

Inoltre, sulla parete opposta è stato ricavato un ulteriore mobiletto chiuso da una serrandina, affiancato da alcune tasche a giorno, e un piccolo ripostiglio: incorniciano il frigorifero trivalente Thetford N3170 con capacità pari a 167 litri e dotato di selezione automatica della fonte di energia. Va segnalato che la zona destinata alla cucina è l’unica parte dell’abitacolo a non essere rialzata, potendo creare così qualche impedimento alle persone di statura medio/bassa nel raggiungere vivande, stoviglie o utensili stivati nei vani più alti.

La zona posteriore è separata dal resto dell’abitacolo dal già citato gradino e, in particolare, dalla doppia possibilità di battuta della porta della toilette, che può andare a creare una vera e propria anticamera chiudendo il corridoio. Il Sunlight I 69L, nello specifico, beneficia di una toilette passante con box doccia completamente indipendente.

Quest’ultimo, inserito lungo la fiancata sinistra, ha ottime dimensioni (75×58 cm), consentendone comodamente l’utilizzo anche a persone alte o di corporatura più robusta. Arredato completamente in termoformato, presenta un piatto doccia con doppia piletta di scarico e pedana nautica in legno a copertura. Il suo livello è ribassato rispetto al pavimento per aumentarne l’altezza utile ma, quando non viene utilizzato, un pannello in multistrato e linoleum, oltre ad avere la funzione di bloccare le due porte in metacrilato, lo uniforma completamente al piano di calpestio, favorendo così il passaggio verso il letto fisso e creando una sorta di disimpegno. E’ infatti presente un appendino retrattile a soffitto che permette di appenderci capi di vario tipo, come accappatoi o giacche ingombranti. L’allestimento si completa poi con una colonna attrezzata con tasche, miscelatore monocomando ed erogatore a citofono posto su un’asta ad altezza regolabile, un oblò a tetto da 28×28 cm con apertura a pantografo e spot a led dedicati.

Sul lato opposto si sviluppa il bagno, in un locale piuttosto compatto (82×68 cm) e completamente arredato in legno. Vede la presenza sulla sinistra del wc Thetford C263 con tazza orientabile e cassetta estraibile esterna, sormontato da un capiente mobile chiuso a sviluppo verticale, il cui spazio interno è suddiviso da numerose mensole riposizionabili a piacere; sulla parte destra, invece, trova posto il lavabo angolare di buone dimensioni realizzato in termoformato e completo di miscelatore monocomando, alla cui base è stato ricavato un ulteriore armadietto. Anche qui l’aerazione è affidata a un piccolo oblò da 28×28 cm con apertura a pantografo, mentre non è prevista alcuna finestra. Considerate le dimensioni non eccessive di questo locale, diventa difficoltoso utilizzare i servizi con la porta chiusa, costringendo a dover separare sempre i due ambienti. Se da un lato questa soluzione da vita a una vera e propria sala da bagno, dall’altro può risultare limitante, specialmente di notte, qualora ci siano degli occupanti nel letto posteriore o in presenza a bordo dell’equipaggio al completo.

L’aver rialzato il pavimento in questa zona, ha permesso ai tecnici Sunlight di creare una sorta di doppio pavimento ricavando, al centro del corridoio, un capiente vano di stivaggio che si presta a essere utilizzato come scarpiera, accessibile tramite un’apposita botola.

La parte posteriore dell’abitacolo è interamente dedicata alla camera da letto padronale, inserita in un ambiente accogliente e ben realizzato. Si caratterizza per la presenza di un matrimoniale centrale a penisola di dimensioni non eccessive (180×148 cm) dotato di rete a doghe e accesso favorito dall’altezza da terra di soli 76 cm. Una soluzione a tutto vantaggio della fruibilità del letto che privilegia la comodità notturna –  grazie a un cielo utile di 116 cm – ma che può andare a discapito delle possibilità di stivaggio del gavone sottostante. Qualora si necessiti di un letto di lunghezza maggiore, è stato previsto un cuscino di ampliamento di 15 cm da inserire in testa, così da portare la dimensione totale a 195 cm: una soluzione non perfettamente riuscita, poichè non è presente alcun rinforzo o sostegno destinato alla porzione di materasso finale del letto. Quest’ultima, infatti, per lasciare spazio al cuscino aggiuntivo, rimane sospesa in aria ed è destinata di conseguenza a flettere leggermente sotto la pressione esercitata dal peso degli occupanti. Inoltre, utilizzato in versione allungata, il passaggio laterale risulta particolarmente difficoltoso, soprattutto sul lato del locale bagno.

La luce diurna e l’aerazione sono ampiamente garantite dalle due finestre simmetriche apribili a compasso e dall’oblò Mini-Heki da 40×40 cm dedicato, mentre l’illuminazione notturna conta su due spot orientabili incassati al di sotto dei pensili e azionabili separatamente.
Sulla parete di fondo sono collocati centralmente due capienti pensili e, ai lati del letto, anticipati da due ripiani che fungono da comodini, trovano posto i due armadi guardaroba di uguali dimensioni (126x62x33,5 cm) dotati entrambi di asta appendiabiti, luce di cortesia e mensola divisoria. Inoltre, un ulteriore spazioso vano dedicato allo stivaggio è stato ricavato al di sotto della porzione terminale del letto, accessibile da una doppia anta frontale e suddiviso in due porzioni.

Altri due posti letto sono poi disponibili nell’ampio letto basculante anteriore (198×150 cm) che, in opera, beneficia di un’altezza dal pavimento di 121 cm e un cielo utile di 80 cm. Allestito con rete Froli, luci di lettura, protezione anticaduta, tenda perimetrale e di separazione e oblò Mini-Heki da 40×40 cm dedicato, una volta abbassato lascia completamente libero lo spazio del soggiorno, mentre l’accesso avviene tramite l’ausilio di una scaletta amovibile.

Su strada

Il Sunlight I 69L, oggetto di questo CamperOnFocus, è stato messo a dura prova durante la nostra avventura in Marocco, un viaggio nel quale abbiamo percorso circa 7.000 km in molteplici tipologie di strade e condizioni atmosferiche. Il veicolo testato prevedeva il seguente allestimento: base meccanica Fiat Ducato con motore Multijet II Euro 6 da 2,3 litri e 148 CV, telaio ribassato CCS (Camping-Car Special) con carreggiata posteriore allargata e passo da 403,5 cm, cerchi in acciaio da 16”, cambio robotizzato “Comfort-Matic”, presenza di tutti i dispositivi di sicurezza quali ABS, Doppio Airbag, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control e Cruise Control.

La motorizzazione presente – considerate le dimensioni, la mole e l’aerodinamica poco favorevole del veicolo – non ha regalato prestazioni da autovettura, ma si è dimostrata più che adeguata e pronta nella risposta in tutte le situazioni: dalla guida in autostrada – con punte di velocità massima che arrivano oltre i 140 km/h – alle riprese cittadine, alle strade collinari, ai tornanti di montagna, fino ai sorpassi.

Amanti o meno della trasmissione automatica, il cambio robotizzato a sei rapporti “Comfort-Matic” può essere utilizzato sia in modalità completamente automatica sia nella più divertente funzione sequenziale. Il primo caso, si è rivelato particolarmente confortevole durante le fasi di guida tranquilla, lungo percorsi che obbligano a mantenere andature piuttosto costanti e nel traffico intenso. Per contro, in caso di guida con Cruise Control inserito lungo percorsi autostradali, tale modalità può rischiare di entrare in un circolo vizioso di continui cambi di marcia qualora ci si ritrovi ad affrontare tratti in leggera pendenza, costringendo a diminuire o aumentare la velocità di crociera. La modalità sequenziale, invece, è risultata adatta in quelle situazioni ove è necessario mantenere ritmi di guida più sostenuti – per evitare continui e improvvisi cambi di marcia che rallenterebbero la corsa o la ripresa – specialmente nei centri cittadini affollati, e nei tratti stradali o autostradali in salita.

Per quanto riguarda la guidabilità del veicolo, il rapporto tra passo (403,5 cm) e lunghezza complessiva (743 cm) genera uno sbalzo posteriore considerevole (249,5 cm) che, abbinato al telaio di base Camping-Car Special, si è rivelato una medaglia a due facce. Se da un lato aiuta la manovrabilità e la sterzata del mezzo durante le fasi di parcheggio o in presenza di curve a gomito (facendo comunque attenzione alla scodata), dall’altro ne limita notevolmente l’agilità e la maneggevolezza in alcune situazioni comuni. Come spesso capita con veicoli di queste dimensioni e ampiezza laterale, si possono manifestare delle incertezze in caso di vento forte laterale o nel corso di sorpassi eseguiti o subiti nei confronti di autotreni o corriere. Di conseguenza, vale la regola di porre, in determinate circostanze, attenzione e concentrazione alla guida per poter correggere quando necessario la traiettoria, potendo anche contare sulla già citata ampia e completa dotazione in fatto di dispositivi di sicurezza attiva. Precauzioni comunque sempre da adottare da parte chiunque si trovi alla guida di un veicolo ricreazionale di mole importante. Inoltre, il montaggio di una coppia di sospensioni ad aria aggiuntive, aiuterebbe a migliorare la tenuta di strada limitando il rollio posteriore. Infine, nonostante lo sbalzo posteriore pronunciato, grazie alle ruote da 16” la sua altezza da terra arriva fino a 80 cm, consentendo di poter imbarcare il veicolo su traghetti riducendo sensibilmente il rischio di grattare sulle rampe d’accesso.
Nel complesso, i consumi sono risultati buoni e in linea con la categoria di appartenenza, attestandosi in una media di circa 8,5 km/l.

La posizione di guida si è rivelata confortevole e corretta, grazie alle poltrone anteriori Aguti – con braccioli, fodere coordinate e cinture di sicurezza integrate comode ed ergonomiche –, a una visuale abbastanza chiara sull’anteriore e a un buon controllo sull’ingombro del veicolo grazie agli specchietti retrovisori stile pullman. Questi ultimi, però, soffrono della mancanza del doppio vetro, una soluzione che aiuterebbe a ridurre i punti ciechi laterali. Come sulla maggior parte dei veicoli integrali, la distanza tra il sedile di guida e il finestrino laterale è considerevole, costringendo il guidatore a prendere tutte le misure necessarie per potersi sporgere e procedere ai pagamenti presso caselli o casse automatiche. Buona l’insonorizzazione del vano motore e totalmente assenti eventuali fastidiosi cigolii provenienti dalla plastica di rivestimento che separa il cruscotto dal parabrezza. Rumori che si sono rivelati abbastanza ridotti anche nella cellula abitativa, limitati solo al basculante anteriore, alla zona del gradino d’accesso integrato e al box doccia. La panoramicità è davvero ottimale per chi viaggia in cabina di guida, grazie alla presenza di una vetratura nel complesso panoramica, mentre risulta essere più limitata per i passeggeri posteriori che beneficiano della visuale sul solo lato sinistro.

Fotogallery

Piantine e misure

Dotazioni di serie

Il Sunlight I 69L è dotato di serie di: “Pacchetto Chassis” (climatizzatore manuale in cabina, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag passeggero, cruise control, predisposizione autoradio con altoparlanti e antenna, sedile passeggero regolabile in altezza), “Pacchetto Base” (oblò panoramico Midi-Heki sopra la dinette, Oblò Mini-Heki 40×40 cm con cupola trasparente al posto dell’oblò standard, rivestimento doccia, specchio con ganci appendiabiti in entrata, pedana il legno per doccia, sedili cabina Captain Chair rivestiti in coordinato con la tappezzeria, illuminazione interna a led, prese 220 V aggiuntive, barra appendiabiti in doccia, porta conducente, oblò Mini-Heki 40×40 cm sopra il letto basculante), ABS con EBD, Airbag conducente, specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili, alzacristallo elettrico su porta cabina, zanzariera per porta cellula, luce veranda, predisposizione TV con staffa e prese dedicate.

Optional presenti sull’esemplare provato

  • Pack Chassis Comfort (volante e pomello del cambio in pelle, ghiere pannello strumenti cromate, cruscotto con applicazione Techno-Trim, cerchi in lega da 16″ – sostituiti durante la prova con cerchi da 16″ in acciaio dotati di pneumatici invernali) – Euro 760,00
  • Motorizzazione Ducato 2.3 MJ II da 148 CV – Euro 1.850,00
  • Cambio automatico “Comfort Matic” – Euro 2.000,00
  • Piedini di stazionamento posteriori – Euro 320,00
  • Tendalino da 4,5 m + Portabici per 4 biciclette – Euro 1.330,00
  • Predisposizione cavo per telecamera di retromarcia – Euro 160,00
  • Scambiatore automatico bombole Truma Duo Control CS – Euro 380,00

Totale veicolo in CamperOnFocus Euro 70.060,00

Conclusioni

La missione che Sunlight affida alla sua nuova gamma di motorhome è chiara: farsi strada nella particolarmente agguerrita fascia entry-level di questa categoria, dove iniziano a essere presenti numerosi player del settore intenti a sfoderare le proprie armi migliori. Il compito non è sicuramente facile ma, grazie alla sua appartenenza all’Erwin Hymer Group, le basi di partenza su cui il brand tedesco può fare affidamento sono ampiamente consolidate. Ed è proprio sfruttando il know-how della casa madre Dethleffs che i nuovi arrivati, assieme all’associata Carado, adottano alcune soluzioni tecniche generalmente destinate a veicoli appartenenti alle fasce superiori. Sicuramente non eccellano per la ricercatezza del design interno ed esterno, proponendo veicoli caratterizzati da tratti semplici e lineari e da un frontale imponente che richiama fortemente i motorhome dei primi anni novanta. Una costruzione che non si perde certamente dietro a particolari ricercatezze stilistiche, ma che fa del concetto di sostanza uno dei punti di forza di questi prodotti Made in Germany. Si nota, per esempio, una particolare cura nei dettagli e nell’assemblaggio del mobilio, ponendo l’attenzione su dettagli significativi come la presenza delle paretine anticondensa, dell’aerazione posteriore dei pensili e delle cassapanche. In particolare, il Sunlight I 69L è un mezzo dedicato alla coppia che non cerca compromessi in fatto di comfort di bordo, sfruttando ogni singolo centimetro della sua generosa lunghezza per regalare al suo equipaggio tutto lo spazio di cui ha bisogno. Un concetto che si ritrova ampiamente sviluppato in tutte le parti dell’abitacolo: dall’ampio living anteriore, all’ergonomica e spaziosa cucina, al bagno passante con grande box doccia indipendente, fino alla camera padronale posteriore, con un comodo letto a penisola. Certo non è presente un vero e proprio garage sottostante ma, questa tipologia di layout, esprime la sua maggiore fruibilità proprio in presenza di un matrimoniale posizionato a un’altezza tale da permettere un comodo accesso da entrambi i lati – che potrebbe diventare più difficoltoso in caso di un letto alto – senza compromettere sensibilmente lo spazio destinato allo stivaggio esterno. Due, tre o quattro persone potranno quindi beneficiare di ampi spazi di stivaggio, di un buon comfort, di una costruzione semplice ma curata e di un prezzo di acquisto che, nel complesso, risulta equilibrato e abbastanza competitivo. Infatti, l’equipaggiamento di serie per il nostro mercato contempla due importanti pacchetti denominati “Chassis” e “Base” che contengono dotazioni divenute ormai indispensabili sia per quanto concerne il comfort e la sicurezza durante la guida sia a completamento della cellula abitativa. Anche optando per una motorizzazione più performante, richiesta dalla mole e dall’aerodinamica non propriamente favorevole del mezzo, e attingendo alla lista degli optional originali per completare l’allestimento in base alle proprie esigenze, il prezzo del Sunlight I 69L rimane ben al di sotto della soglia dei 70.000 Euro. Messo poi alla prova per quasi 7.000 km durante il nostro viaggio in Marocco su ogni tipologia di percorso, dalle veloci autostrade alle più impervie strade di montagna, dagli affollati e caotici centri cittadini marocchini ai percorsi battuti nel mezzo del deserto del Sahara, fino all’imbarco su traghetti, il generoso Sunlight I 69L si è dimostrato un veicolo perfettamente all’altezza di intraprendere viaggi che vanno anche al di fuori delle classiche mete. Rimane però un motorhome che, a causa di alcune soluzioni tecnico-costruttive adottate e delle sue dimensioni non propriamente compatte, richiede spesso una guida sicura ed esperta. In presenza di condizioni atmosferiche avverse, di percorsi non particolarmente agevoli oppure in caso di guida sostenuta, l’esperienza maturata in molti anni al volante di veicoli ricreazionali aiuta sicuramente ad affrontare queste situazioni con maggiore sicurezza e serenità. Un fattore che destina così il Sunlight I 69L a diventare un fedele compagno di viaggio più adatto a camperisti esperti rispetto a neofiti che si avvicinano a questo mondo per la prima volta.

Cosa ci è piaciuto di più

  • Completa la dotazione offerta di serie da Sunlight per quanto concerne i dispositivi di comfort e sicurezza durante la marcia, che comprende importanti e ormai irrinunciabili accessori come il climatizzatore motore, l’ESP, il Traction+, il cruise control e il doppio Airbag.
  • Razionalmente studiati e distribuiti gli spazi destinati allo stivaggio all’interno dell’abitacolo, in grado di assecondare tranquillamente le necessità di carico dell’intero equipaggio.
  • Le ampie dimensioni del box doccia indipendente ne consentono un comodo utilizzo anche alle persone alte o dalla corporatura più robusta.
  • E’ possibile creare una grande anticamera separata, molto utile da utilizzare come spogliatoio, grazie alla chiusura della porta del bagno verso il corridoio, a  quella delle porte della doccia verso l’interno del box e alla presenza di una pedana che livella perfettamente il pavimento.
  • Le dimensioni e lo sviluppo della zona cucina regalano al cuoco designato un’ottima fruibilità nel suo utilizzo, garantendo lo spazio e i piani d’appoggio necessari.
  • Buono il livello di robustezza e consistenza degli arredi, come alcuni particolari dell’assemblaggio interno, tra cui l’areazione posteriore dei pensili e delle cassapanche, l’adozione delle paretine anticondensa e dei sistemi di chiusura assistita soft-close per cassetti e antine dei pensili.
  • La forma poco affusolata della cabina di guida ha consentito il montaggio di un letto matrimoniale basculante di dimensioni superiori alla media (198×150 cm), che lascia completamente fruibile il living sottostante.
  • Assenti durante la marcia cigolii provenienti dalla plastica di rivestimento che separa il cruscotto dal parabrezza, punto debole di molti motorhome.
  • Molto utile sia durante la sosta sia in viaggio la presenza di due prese USB posizionate tra la dinette e la cabina.

Cosa ci è piaciuto di meno

  • Nell’utilizzo del riscaldamento si avverte una notevole differenza di temperatura tra la zona posteriore e quella del living anteriore, dovuto al passaggio esterno di una porzione di tubo della canalizzazione che causa una dispersione di calore e costringe ad aumentare la potenza della ventilazione.
  • Lo sbalzo posteriore presenta dimensioni particolarmente sensibili (249,5 cm) creando un effetto “ballerino” in sosta e limitando, durante la guida, l’agilità, la maneggevolezza e la tenuta di strada in alcune situazioni.
  • Nel matrimoniale posteriore, non è previsto alcun rinforzo o sostegno destinato alla porzione di materasso finale del letto in caso di utilizzo della prolunga, che resta di conseguenza sospesa in aria e destinata a flettere leggermente sotto la pressione esercitata dal peso degli occupanti.
  • Complici le dimensioni ridotte, il locale bagno risulta difficile da utilizzare con porta chiusa, obbligando a separare i due ambienti: una soluzione che potrebbe essere limitante, in particolare durante la notte, in presenza di occupanti nel letto posteriore.
  • Il blocco cucina presenta un piano cottura sprovvisto della comoda (e ormai diffusissima) accensione piezoelettrica integrata; inoltre il miscelatore del lavello è dotato di una canna corta, può creare alcune difficoltà nel lavaggio di pentole o stoviglie più ingombranti.
  • Il pannello comandi generale non presenta un tasto dedicato esclusivamente all’accensione o spegnimento della pompa dell’acqua, con il conseguente rischio di far saltare il relativo fusibile o, nei casi più estremi, bruciare la pompa a immersione stessa.
  • Si sente la mancanza di una finestra sul lato destro, utile in particolare durante le fasi di manovra.
  • Pur garantendo una buona possibilità di stivaggio esterno, l’altezza piuttosto ridotta del gavone posteriore non consente il carico di biciclette o scooter, obbligando a optare per applicazioni esterne che andrebbero a gravare sulle dimensioni generose del veicolo

Riferimenti e contatti del costruttore
Sunlight GmbH Bahnhof 11, D-88299, Leutkirch
Tel. +49 (0)7561 9097-200 – E-mail info@sunlight.de www.sunlight.de

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Davide Bon

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