Un mansardato che non fa mistero della sua natura economica proponendosi come soluzione pratica, semplice e affidabile per le vacanze della famiglia media. Con qualche nota di rilievo
Tipologia | Mansardato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 Light – Telaio Longheronato alto passo 3800 mm |
Motorizzazione di base | 2.287 cc – 96 kW/130 CV |
Motorizzazioni opt | 2.287 cc – 109 kW/148 CV |
Dotazioni di sicurezza | ABS, Airbag conducente e passeggero, climatizzatore cabina, Cruise Control |
Posti omologati | 6 |
Posti letto | 6 |
Dimensioni | 715x234x305 cm |
Peso massimo ammesso | 3.500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2.990 Kg |
Prezzo base | Euro 40.999 Con IVA FF |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Con il ritorno sul mercato italiano, dopo un periodo dedicato in pratica solo al mercato estero, XGO ha riproposto i concetti tipici che ne avevano contraddistinto gli esordi: convenienza, carattere fresco e giovanile, praticità di utilizzo e varietà di configurazioni. La nuova offerta XGO Dynamic, però, al tutto, aggiunge la chiara intenzione di porsi come reale alternativa al veicolo d’occasione per chi non vuol investire in un camper cifre troppo importanti avendo a disposizione tutto ciò che serve per la vacanza, in coppia come in famiglia.
Proprio a quest’ultima si rivolge uno dei modelli più significativi della collezione 2018 XGO, il Dynamic 35: uno dei tre mansardati in gamma che, in misure non eccessive, è concepito per offrire la massima abitabilità alla famiglia “tipo” di 4 persone, non disdegnando di poter essere agibile senza troppe difficoltà, saltuariamente, anche da equipaggi più numerosi. Questo grazie a una pianta che prevede due letti fissi sempre pronti (mansarda e matrimoniale posteriore traversale), una dinette doppia di tipo classico – che per essere fruibile al completo non necessita della rotazione dei sedili in cabina – grande blocco cucina e toilette con doccia separata.
Lungo 715 centimetri, il Dynamic 35 utilizza la meccanica Fiat Ducato con il solido telaio longheronato alto standard, motorizzazioni da 2,3 litri nelle variati da 130 e 150 CV e un equipaggiamento di serie piuttosto completo. Anche se, purtroppo, occorre annoverare come l’ESP non sia offerto di serie (problema comunque inspiegabilmente comune a gran parte delle produzione attuale), va, infatti, annotata una dotazione che comprende lodevolmente il doppio Airbag, il Cruise Control e il climatizzatore manulae in cabina: non male, per un veicolo in questa fascia di prezzo.
Esteticamente l’XGO Dynamic 35 riprende canoni già noti e non fa certo mistero della sua “derivazione” dalla produzione Rimor. Semplice e non troppo appariscente, la scocca è realizzata con pannelli sandwich di tipo tradizionale rivestiti esternamente in vetroresina e bandelle, cantonali e paraurti in ABS.
Esteticamente, ha il suo connotato distintivo nella mansarda solcata da due profili longitudinali e una grafica dinamica e non pesante. Nella vista laterale, generalmente equilibrata, spicca lo sbalzo piuttosto pronunciato causato dall’adozione del passo da 3800 mm: attenzione, quindi, a caricare troppo il garage posteriore.
Nessun problema, però, se si rimane entro i parametri chiaramente indicati dal costruttore in fase di omologazione, cioè 120 kg: un limite che consente di poter stivare tranquillamente le biciclette per tutto l’equipaggio. Il vano garage è ampio e ben agibile (220×106 cm, con altezza utile massima di 120 cm), servito da due ampi portelli simmetrici da 107×87 cm (da rivedere, però, il sistema di ritenuta con semplici fettucce plastiche) e dotato di illuminazione, ganci per il fissaggio del carico, riscaldamento e porta di comunicazione con la cellula abitativa.
La componentistica, infine, con riferimento alla porta cellula (di tipo intero e attrezzata) e alle finestre Polyplastic, è adeguata alla categoria del veicolo. Gli oblò di serie sono costituiti da due semplici e obiettivamente un po’ obsoleti elementi a manovella (anche se in opzione è possibile installare un oblò panoramico centrale), mentre molto positiva è, invece, la presenza di serie della zanzariera scorrevole sulla porta cellula.
Anche per l’impiantistica si può parlare di un complesso adeguato alla categoria del veicolo, con qualche nota, però, un po’ contraddittoria. Ne è un esempio il sistema di riscaldamento, che fa capo alla Truma Combi da 4 kW, collocata sotto l’armadio appendiabiti e ben raggiungibile per i controlli e per l’ azionamento della valvola Frost Control. La sua potenza non è eccessiva per un veicolo di questa cubatura e la sua distribuzione, poi, anche se ben canalizzata nella varie parti della cellula, garage compreso, non contempla la mansarda. In compenso, l’impianto dalla ditta tedesca è fornito, di serie, in versione CP Plus, quindi con comando digitale, collocato in comoda posizione a fianco del blocco cucina: decisamente un “lusso” per un veicolo che si pone nella fascia di primo accesso.
Più coerente nel suo sviluppo è l’impianto idrico, con serbatoio dell’acqua interno di capacità standard (100 litri) servito da pompa a pressostato e tubazioni miste retinate/John Guest, con a capo miscelatori di buona qualità per cucina, toilette e doccia. Il serbatoio di recupero è esterno, non coibentato e con scarico centrale, un po’ difficoltoso per “centrare” adeguatamente i pozzetti. Comodo, peraltro, il comando della ghigliottina, portato all’esterno e di facile azionamento.
L’impianto elettrico fa capo a una centralina ArSilicii collocata, come la batteria servizi (non fornita di serie) in un apposito gavone con accesso esterno, mentre il pannello comandi, semplice e di facile utilizzo, è sistemato sopra la porta d’ingresso.
L’illuminazione non eccelle in abbondanza ma, anche in questo caso, si può ritenere adeguata e, comunque, è interamente realizzata con elementi a led.
All’impianto gas, infine, è dedicato un gavone capace di contenere due bombole standard, pregevolmente dotato di serie di riduttore Truma Control CS. I sezionatori sono montati sotto l’armadio, in corrispondenza del già citato vano che contiene la Truma Combi.
L’ambiente della nuova produzione XGO si caratterizza per l’utilizzo di un’essenza molto chiara in contrasto con pensili, cassetti e ante in marrone scuro laccato: un connubio gradevole alla vista – armonico nella definizione delle tappezzerie – che contribuisce anche ad allargare otticamente gli spazi. Adeguata la costruzione, che non conta (e neanche potrebbe, visto il costo del veicolo) su strutture massicce e pesanti ma che garantisce comunque un utilizzo corretto. Lo sviluppo dei volumi, poi, crea una ampio corridoio centrale che favorisce la movimentazione e dell’equipaggio, anche se al completo.
Il soggiorno è costituito, come già accennato, da una dinette doppia classica, ampia nel suo sviluppo, che riesce ad accogliere tranquillamente quattro persone senza coinvolgere i sedili in cabina guida. Il tutto, poi, in caso di necessità, si può trasformare in un terzo letto matrimoniale, con apposite prolunghe fornite in dotazione.
Oltre che a pranzo, grazie alle cinture di sicurezza addominali, la dinette può accogliere quattro persone anche in viaggio: nel caso specifico, ovviamente, due si troveranno a viaggiare contromarcia. La visibilità per questi passeggeri è buona, ma un po’ penalizzata dall’assenza di finestre avanzate sul lato destro e dallo sviluppo non eccessivo di quella dedicata alla cucina. Lo stesso problema, ovviamente, si presenta per il conducente che non può contare sulla visibilità destra in alcune situazioni tipiche come, ad esempio, l’immissione negli incroci: una limitazione, peraltro, ben nota e presente su moltissimi veicoli ricreazionali in ogni fascia di prezzo e alla quale si pone rimedio facilmente adattando le proprie abitudini di guida.
Lo stivaggio, in questa zona, può contare, oltre che nella disponibilità della cassapanca anteriore (parzialmente occupata dall’ingombro del vano bombole), su tre capienti pensili e su un vano in cima alla colonna frigo: quest’ultima, infatti, realizzata per contenere il frigorifero Thetford da 145 litri (offerto in opzione) è in posizione avanzata, a ridosso della cabina; grazie all’ampiezza del corridoio centrale, però, non limita se non in minima parte l’agibilità generale e neanche lo spazio per salire in mansarda.
La cucina è disposta longitudinalmente sul lato destro, a ridosso della porta cellula. Le sue caratteristiche distintive sono il notevole sviluppo del piano di lavoro, la grande disponibilità in fatto di stivaggio (sono presenti due pensili, un cassetto a tutta larghezza e tre vani dispensa) e l’ampio corridoio centrale che favorisce le manovre del cuoco di turno: tutte doti, queste, che ne fanno una zona ideale per far fronte alle esigenze culinarie di un equipaggio familiare. La dotazione comprende un gruppo cottura a tre fuochi con copertura in cristallo e un lavabo rettangolare di tipo un po’ economico ma servito da un miscelatore di buona qualità. Manca la cappa aspirante e l’aerazione è affidata alla finestra e a un oblò a manovella.
Caratteristiche di praticità e fruibiltà sono anche quelle che definiscono la toilette. Questa ricalca e ripropone il classico “modulo Rimor” già visto in molte realizzazioni della casa toscana che, se da un lato ha un neo nel fatto di essere posto in posizione rialzata rispetto al pavimento della cellula (e quindi necessita di qualche attenzione) dall’altro, nella sua semplicità ed ergonomia generale, fornice spazi adeguati a tutte le funzioni. Si compone di una zona bagno, dotata di wc Thetford con tazza girevole di ultima generazione e lavabo angolare (non molto ampio), e di un box doccia separato da doppia porta in metacrilato (opzionale) e fornita di piatto in termoformato (con un unica piletta di scarico), colonna attrezzata ed erogatore montato su asta regolabile. Allo stivaggio provvedono un armadietto sottolavabo e un pensile, mentre per la necessaria aerazione sono previsti una finestra opacizzata (dotabile, in opzione, anche di oscurante e zanzariera) e un aeratore a soffitto.
Prospicente il bagno, e nell’immediata vicinanza del letto posteriore, è collocato l’armadio dedicato ai capi appesi: si tratta di un elemento di buona ampiezza anche se, vista la vocazione del veicolo a ospitare equipaggi numerosi, non certo sovrabbondante.
Lo spazio utile per il vestiario che “si può piegare” però, è fornito anche, oltre che dai già citati tre pensili sulla dinette, da altri due pensili collocati nella zona notte posteriore che ospita il letto matrimoniale. Quest’ultimo si segnale per le sue buone dimensioni generali (soprattutto in lunghezza), anche se non è provvisto di rete a doghe e ha un materasso dallo spessore un po’ ridotto. In compenso, beneficia di un’ambientazione completa di grande vano a giorno, testiera imbottita, doppia luce di lettura, due finestre e un oblò dedicati. Ottima anche l’agibilità, grazie all’altezza relativamente ridotta dal pavimento del piano letto e alla larghezza utile dello spazio di accesso.
Altri due posti letto fissi sono forniti dalla classica mansarda che, nel suo insieme, tradisce un po’ la natura economica del progetto: l’allestimento, infatti, anche se non manca di luci di lettura, testiera imbottita e piano a giorno, non prevede la termoventilazione dedicata e affida l’aerazione a una sola finestra. Il letto, però, è decisamente ampio, è dotato di rete a doghe e di materasso di spessore adeguato (10 cm) e anche di piano rialzabile per favorire il passaggio da e per la cabina di guida. La parte inferiore del letto, nella sua parte mobile, è priva di copertura e potenzialmente esposta alla zona della cabina di guida, la meno isolata del veicolo.
A ovviare a questo provvede una tenda pesante scorrevole in cabina, che, una volta estesa, andando a coinvolgere solo i sedili, finisce per “tenere fuori”, e quindi isolare, le fonti di spifferi costituite dalle bocchette e dalla pedaliera, nonché le parti in lamiera e i finestrini: una soluzione per certi versi forse semplice, ma in definitiva anche efficace.
Dotazioni di serie
ABS, climatizzatore manuale in cabina, Cruise Control, airbag conducente e passeggero, specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili, alzacristalli elettrici, predisposizione autoradio, chiusura centralizzata porte cabina, porta cellula con zanzariera scorrevole, luce esterna., Truma Control CS.
Dotazioni opzionali presenti sul veicolo in test: frigorifero 145 litri, oscurante e zanzariera finestra toilette, porta rigida doccia (totale 1.342 euro)
Prezzo totale veicolo in test: 42.341 euro FF
Per poter trarre delle conclusioni oggettive sull’XGO Dynamic 35 non si può, ovviamente, prescindere dal suo prezzo di istino, che attualmente si situa poco sopra i 40.000 euro. In questo costo è compreso un veicolo pratico e facile da vivere e utilizzare, dalle spiccate attitudini familiari, con ampi spazi interni e buone dotazioni di serie – alcune anche pregevoli per la categoria – nonché allestito su una meccanica di buon livello, utilizzata nella sua configurazione più robusta e affidabile e ben equipaggiata: rimarchevole, per la categoria, ad esempio, la presenza di doppio Airbag, climatizzatore e Cruise Control. Manca, è vero, l’ESP: questa, però, è un “deficit cronico” che purtroppo caratterizza moltissimi veicoli attualmente prodotti a livello europeo (alcuni anche di prezzo assai superiore) e che, si spera, con l’evolversi della consapevolezza generale del mercato – prima di tutto della clientela – finirà per sparire quanto prima.
Certo, su questo, come sugli altri modelli del catalogo XGO, sono da annoverare alcune particolarità che potremmo definire “contraddittorie”, come il riscaldamento con Truma Combi dotata di comando digitale CP Plus ma limitato a 4 kW e privo di termoventilazione in mansarda, o la presenza di serie della zanzariera a pacchetto sulla porta cellula in contrapposizione con l’adozione di oblò a manovella di tipo vetusto ed economico; oppure la scocca dalla struttura tradizionale che nulla concede alle ultime evoluzioni tecniche da più parti adottate.
Alla base di queste scelte c’è senza dubbio l’inevitabile ottimizzazione delle economie “di gruppo”, ma anche l’intenzione di offrire un prodotto che, nelle sue parti essenziali e determinati, grazie a scelte e soluzioni collaudate, sia in grado di accompagnare la famiglia in vacanze senza problemi. Il tutto partendo da un esborso iniziale che, anche con l’implementazione di alcuni accessori quasi indispensabili per poter fruire di una certa elasticità nella scelte delle mete (come il frigorifero da 145 litri o il serbatoio di raccolta coibentato), si mantiene decisamente su livelli molto contenuti.
- Molto buona, per la categoria e il prezzo di listino, la dotazione di serie delle meccanica di base, anche se purtroppo manca, come spesso accade, l’ESP
- Gli spazi interni sono ben delineati e fruibili anche per un utilizzo con l’equipaggio al completo
- La dinette tradizionale è ampia e offre molta comodità per un equipaggio di 4 persone
- La cucina offre molto spazio di lavoro e ampie possibilità di stivaggio
- Alcune dotazioni della cellula sono di livello superiore rispetto alla media della fascia di mercato di appartenenza
- L’adozione del passo da 3800 mm con una lunghezza superiore ai 7 metri determina uno sbalzo sensibile
- Gli oblò a manovella di serie sono di tipo decisamente economico
- Manca la termoventilazione in mansarda
- Il letto posteriore è privo di rete a doghe e ha un materasso di spessore limitato
- I frigorifero da 145 litri solo opzionale non è molto in linea con le caratteristiche familiari del veicolo
Riferimenti e contatti del costruttore
XGO
Strada per Orneto, Loc. Fosci, 53036, Poggibonsi, SI
Tel.0577 98851
www.xgomove.it