December 24, 2024

Una città dal passato burrascoso, oggi oggetto di una profonda rivalutazione, considerata come la porta d’accesso all’Africa grazie al suo grande e moderno porto: numerose sono le vicende che, nel corso degli anni, hanno segnato Tangeri, lasciandone profonde tracce che le donano un fascino particolare

Finita la visita all’affascinante capitale del Marocco, riprendiamo l’autostrada A1 per raggiungere l’ultima meta di questo viaggio: Tangeri. Situata all’ingresso del Mar Mediterraneo in una posizione altamente strategica, questa città viene considerata come la porta d’accesso all’Africa, grazie anche al suo grande e moderno porto.

Tangeri è divisa in due parti principali: la rivalutata ville nouvelle, con il suo esteso e sontuoso lungomare, e la città vecchia cinta da antiche mura portoghesi e formata da un insieme di vicoli medievali. La sua storia è segnata da un continuo susseguirsi di invasioni straniere fino al XIX secolo, quando l’Africa settentrionale divenne obiettivo delle mire espansionistiche delle potenze europee. Infatti, mentre il resto del Marocco venne spartito tra Francia e Spagna, grazie alla sua posizione Tangeri venne dichiarata “Zona Internazionale” e divisa in settori. Anche se nominalmente era governata dal sultano, nella realtà la città era controllata da ben nove diversi Paesi (Francia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Svezia, Olanda, Belgio, Italia e Stati Uniti), una situazione che durò fino alla proclamazione dell’indipendenza del Marocco avvenuta nel 1956, anno in cui la città venne riannessa al restante territorio marocchino. Durante questo particolare periodo Tangeri fu invasa da gente proveniente da tutto il mondo grazie al suo basso costo della vita, la società permissiva e la polizia facilmente corruttibile. La situazione peggiorò dopo l’indipendenza, attraversando un ulteriore periodo di declino che trasformò la città in un porto dove la criminalità regnava sovrana. Un insieme di fattori che contribuirono a costruirle una pessima fama, allontanando così i turisti. A partire dal 1999, però, Tangeri divenne protagonista di importanti opere di sviluppo e rivalutazione, grazie anche al nuovo porto Tanger Med. Grazie alla politica del re Mohammed VI, che progetta di riportare la città alla sua antica gloria facendola diventare una città di riviera alla moda, oggi il centro di Tangeri è in completa trasformazione, e i segni del suo operato sono ben visibili.

Senza difficoltà raggiungiamo un gran parcheggio a pagamento lungo il mare, situato proprio al di sotto delle mura (Coordinate GPS N 35.787539 ; W 5.808527), dove veniamo accolti da numerosi ragazzi, aspiranti guide turistiche. Una volta scelta la persona destinata ad accompagnarci alla scoperta di Tangeri, ci immergiamo tra le labirintiche vie della medina, che si sviluppa sulla collina proprio accanto al vecchio porto. Girovagando e perdendosi per i suoi numerosi vicoli è possibile gettare uno sguardo alla vera vita quotidiana del luogo, nonché imbattersi in molte piccole attività commerciali dove comprare prodotti locali fino a raggiungere i principali siti, interrotti di tanto in tanto dai venditori ambulanti sempre in agguato.

Da non perdere le due moschee, situate proprio nel mezzo della medina e visitabili, come di consueto, solo all’esterno, il Petit Socco, una piccola piazza crocevia della vita cittadina, circondata da negozietti e locali dove poter sorseggiare un tè alla menta osservando il frenetico viavai di gente, e il Grand Socco, una grande piazza lastricata di ciottoli in pendenza, contornata da palme e con una fontana centrale. Un tempo era un luogo dedicato a ospitare un gran mercato, mentre oggi costituisce il punto d’incontro tra la città vecchia e la ville nouvelle; sulla piazza si affaccia anche il Cinema Rif, che rappresenta la perla del panorama culturale di Tangeri in quanto via di mezzo tra un cinema d’essai, un caffè e un archivio, nonché centro di tutte le iniziative legate al cinema della città.

Infine, da non perdere il punto panoramico a Place de Faro, dove un gruppo di cannoni domina dall’alto il vecchio porto. Riscendendo verso il parcheggio, aguzzate la vista per cercare alcuni edifici art déco, come il Gran Teatro Cervantes del 1913, alcuni dei quali purtroppo ancora lasciati in rovina ma comunque affascinanti da vedere.

Finita la visita di Tangeri, ci prepariamo a lasciare l’affascinante Marocco, pernottando nel tranquillo parcheggio del Restaurant Oued Ghlala (Coordinate GPS: N 35.852639 ; W 5.541463), immerso nelle colline a pochi chilometri dal porto di Tanger Med, degustando per l’ultima volta durante questo viaggio le tipiche e gustosissime tajine di carne, verdure e cous cous.

Dove sostare

Tangeri:  parcheggio cittadino sotto le mura della medina (Coordinate GGPS N 35.787539 ; E -5.808527), gestito da parcheggiatori locali e ideale come per visitare il centro storico e il moderno lungomare della città.

Tanger Med: parcheggio presso il “Restaurant Oued Ghlala” (Coordinate GPS: N 35.852639 ; E -5.541463), a qualche chilometro prima della frontiera del porto di Tanger Med. Ideale punto di sosta per la notte, per poter traghettare tranquillamente in prima mattinata. Non sono presenti servizi specifici per camper.

Fotogallery

Davide Bon

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