November 24, 2024

Lasciamo il Medio Atlante e ci dirigiamo verso sud, attraversando la spettacolare Valle dello Ziz, per raggiungere la meta principale di questo tour: il deserto del Sahara, nella località di Merzouga.

Riprendiamo il nostro tragitto per raggiungere il deserto del Sahara. Pian piano la verde natura lascia spazio ad aridi altipiani circondati da massicci montuosi, laghi e canyon, un insieme di scenari naturali unici.

Attraversiamo la magnifica Valle dello Ziz, dove il paesaggio è dominato dal corso dell’omonimo fiume che scorre lungo splendide gole. Un percorso che regala viste su vasti palmeti, che seguono il percorso delle acque raccolte dalle montagne dell’Atlante mentre scorrono verso i confini del deserto sahariano. Numerosi sono i punti panoramici lungo la strada dove potersi comodamente fermare per godere di splendide viste e scattare qualche foto particolare.

Ai lati, di tanto in tanto, si possono scorgere tipici e scenografici villaggi rurali fortificati, con edifici rigorosamente di color ocra e i loro alti minareti. Man mano che procediamo verso sud il paesaggio circostante diventa sempre più desertico, ed è difficile distogliere lo sguardo da ciò che ci circonda.

Passiamo la città di Erfoud, posizionata proprio alle porte del deserto, circondata da boschetti di palme da dattero, caratterizzata da un’architettura pre-sahariana, con case squadrate costruite perlopiù con mattoni di terra rossa e disposte a griglia. E’ famosa per la sua annuale festa dei datteri e le numerose esposizioni di fossili e minerali, di cui questa zona è molto generosa.

Proseguiamo in direzione Merzouga, ancora solo qualche decina di chilometri attraverso ampie distese di sabbia circondate da scenografici massici rocciosi ci separano dalla nostra meta: l’Auberge Cafè du Sud, un riad dove passeremo la serata di capodanno. Imbocchiamo la pista battuta in mezzo al deserto per giungere al parcheggio, esattamente in prossimità delle prime dune del deserto del Sahara.

In particolare, le dune di Merzouga sono chiamate Erg Chebbi, raggiungono un’altezza massima di 150 metri e la loro sabbia risplende di una particolare tonalità rosa-dorata fino a quando la luce del pomeriggio le tinge di arancio, rosa e porpora. C’è anche una leggenda che si cela dietro questo maestoso paesaggio: quando una famiglia benestante del luogo si rifiutò di ospitare una povera donna e suo figlio, Dio si offese e seppellì l’intera famiglia sotto cumuli di sabbia proprio in questa località.

Un paesaggio, unico, magico, dalla finestra della camera del nostro camper godiamo di una vista spettacolare sull’infinito. Un senso di pace ci circonda, mentre avvistiamo in lontananza qualche gruppo di turisti che rientra dalle escursioni giornaliere in dromedario o in fuoristrada, e alcune persone del luogo si avvicinano per offrirsi come guide turistiche, cercando nel frattempo di venderci qualche souvenir. Facciamo una passeggiata tra le prime dune per ammirare il panorama, avvolti dal silenzio interrotto solo dal rumore del vento che soffia delicatamente; il sole al tramonto e la luna che inizia a fare capolino nel cielo ci accompagnano.

Quando cala la notte iniziamo a preparaci per festeggiare il capodanno in compagnia, con un gran cenone a buffet a base di piatti tipici marocchini presso il riad, tra musiche e danze tradizionali e tende e tappeti tipici dei loro accampamenti del deserto. Allo scoccare della mezzanotte si accendono alcuni falò tra le dune e la festa si sposta attorno a loro, sotto un suggestivo cielo stellato.

Una piccola curiosità: il capodanno islamico, chiamato Maal Hijra, non segue il calendario gregoriano e, di conseguenza, non coincide con il nostro, in quanto, l’anno islamico, dura esattamente 354 giorni. Il loro capodanno viene festeggiato il primo giorno di Muharram, cioè il primo mese islamico, e segna il viaggio di Maometto dalla Mecca a Medina avvenuto nel 622 d.C.

Dove sostare

Merzouga:Auberge Cafè du Sud” (Coordinate GPS: N 31.210076 ; E -4.023957). Albergo aperto annualmente a ridosso delle prime dune del deserto del Sahara, raggiungibile senza difficoltà tramite una pista di sabbia battuta, presso il quale è possibile sostare con i camper nel parcheggio esterno, immersi un un paesaggio unico. Non è presente l’allaccio alla corrente elettrica e neppure la possibilità di carico/scarico ma viene concesso l’utilizzo dei servizi igienici della struttura, anche per la doccia.

Fotogallery

Davide Bon

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