Dall’isola di Andøya a quella di Langøya per scoprire una vera e propria perla: un villaggio di pescatori abbandonato da decenni è rinato a nuova vita e, oggi, è un vero e proprio borgo rifugio di artisti. Immersa in un contesto naturale splendido, Nyksund è una meta assolutamente da non perdere.
Un villaggio di pescatori situato ai confini del mondo che, agli inizi del 900, era tra i più importanti delle Vesteralen grazie alla propria posizione, vicinissima ai fondali più pescosi. Poi, nel secondo dopoguerra, l’abbandono: troppo difficile vivere a Nyksund, ai confini del mondo, dove le tempeste possono essere molto violente. Un paese fantasma, che aspettava una seconda occasione: negli anni Ottanta l’inizio della rinascita e, oggi, questa piccola baia nell’estremo Nord-Ovest dell’isola di Langøya è un rinomato borgo di artisti che, seppure in capo al mondo, merita assolutamente una visita.
Nyksund si trova all’estremità nordoccidentale dell’isola di Langøya e si sviluppa su due piccole isole, Nyksundøya e Ungsmaløya, unite dallo sviluppo del molo e facilmente raggiungibili.
Lasciata Andenes si imbocca la Fv82 in direzione Dragnes oltrepassando prima l’aeroporto (Andoya Lufthavn) e quindi Bleik: in prossimità di Skarstein, la strada incontra il mare e, in particolare, l’Andfjorden. In lontananza, i rilievi che si vedono appartengono alla splendida isola di Senja, mentre la porzione orientale di Andøya si rivela subito assai diversa da quella occidentale: niente montagne, niente falesie, ma una calma e placida campagna interrotta da colorate fattorie e, poco prima di Dverberg, da una graziosa chiesetta bianca in legno, posizionata a pochi metri dalla spiaggia, che merita una breve sosta (GPS 69.11406 15.98049).
Le case basse, in questa zona pianeggiante battuta dal vento, sono disposte quasi tutte nella stessa direzione: la strada scorre lenta raggiungendo la torbiea di Rognanbukta e immergersi, poi, in una vasta zona coltivata, con campi e fattorie a perdita d’occhio. L’acqua, su quest’isola, davvero non manca: le zone coltivate, infatti, sono spesso interrotte da quelle paludose, con un gran numero di stagni, laghi e laghetti di tutte le dimensioni. Alcuni sono davvero piccoli, altri, come il Sellevolivatnet o l’Anesvatnet, hanno dimensioni e sviluppo decisamente maggiori. Per scoprire quest’ultimo specchio d’acqua è possibile compiere una piccola deviazione verso l’interno: a Sellevollmyra basta, infatti, imboccare la Fv976 che, tagliando verso ovest in direzione Nordmela, ne costeggia una buona parte.
Ripresa la marcia si raggiungono Risøyhamn e il ponte che riconduce sull’isola di Hinnøya ripercorrendo in parte l’itinerario di salita: si oltrepassa Forfjord, dove sulla destra un comodo piazzale sterrato, spesso utilizzato dai pescatori locali, può essere tranquillamente utilizzato come punto sosta camper (GPS 68.82985 15.66946). Un’altra possibilità di sosta, lungo la tratta, è offerta dall’area attrezzata di Maurnes (GPS 68.75304 15.46382), sistemata sul molo turistico, qualche km prima di imboccare il Sortlandbrua, il ponte che congiunge Strand e Sortland e che, dalla propria sommità (30 m), offre una vista davvero spettacolare sul fiordo.
Si imbocca la strada 820 che, inizialmente, segue la costa, per poi svoltare sulla 821 in direzione Myre poco prima di Froskeland. La strada taglia inizialmente all’interno, tra colline e laghetti, per poi riaffacciarsi, sempre immersa nel verde, sul fiordo. Si raggiunge così Myre, paese di circa 2.000 abitanti tra i maggiori centri di pesca della Norvegia. Qui, oltre naturalmente a tutti gli esercizi commerciali, si trova anche un comodo e utile camper service (GPS 68.915 15.09831), situato presso il distributore Esso, dove poter scaricare e rifornire il proprio camper di acqua potabile.
Si segue la strada verso Stø/Nyksund, la Fv935, prima di svoltare a sinistra sulla Fv 938 in direzione Nyksund: si oltrepassa il piccolo e grazioso borgo agreste di Høydal e ci si congeda dal fondo asfaltato. Gli ultimi 9 km, infatti, saranno percorsi su una strada sterrata, ampiamente battuta, sicura e facilmente percorribile, che costeggia il mare in un crescendo di panorami naturali contraddistinti da isole, isolette, piccole baie, spiagge, prati fioriti e che, oltrepassato il monumento dedicato all’eroico Torstein Reinholdtsen, pescatore di Øksnes che salvò circa 40 persone dall’annegamento in mare, culmina con il pittoresco borgo di Nyksund.
Il minuscolo borgo di Nyksund, come detto, si sviluppa sulle piccole isole di Nyksundøya e Ungsmaløya: nel 1874, questa piccola comunità di pescatori iniziò ad apportare importanti miglioramenti alla struttura del porto, edificando un molo e un frangiflutti per riparare case e imbarcazioni dalle frequenti e forti tempeste provenienti dal mare e unendo, nel 1877, le due isole.
Un clima difficile, quindi, per un villaggio situato in posizione strategica, vicino ai fondali più pescosi: nonostante le difficoltà, la comunità cresceva: nel 1880 fu terminata la chiesa e, a ruota, sorsero anche una stazione del telegrafo, una panetteria, diversi negozi e fu attivato un servizio di battelli a vapore. Un aspetto, quest’ultimo, pressochè fondamentale per un villaggio difficilmente raggiungibile se non via mare.
Agli inizi del Novecento, Nyksund era così diventato un importantissimo centro di pesca: nel 1934, però, un vasto incendio distrusse la zona portuale, mettendo in ginocchio questa piccola comunità. Il governo ritenne che sarebbe stato troppo oneroso ricostruire un porto troppo piccolo per ospitare i sempre più grandi pescherecci a motore e, causa anche lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ogni intervento fu sospeso. Dopo il conflitto, diversi abitanti abbandonarono Nyksund trasferendosi altrove: le persone rimaste, tuttavia, si impegnarono fortemente nel ricostruire gran parte degli edifici, nel mettere in sicurezza e nell’ingrandire il porto: nel 1959, la costruzione della porzione di molo verso Langøya, permise finalmente di raggiungere il borgo anche via terra. La crisi, però, sembrava inevitabile: negli anni Sessanta chiusero prima la panetteria e, successivamente, l’ufficio postale e, quando nel 1975 una violenta tempesta distrusse nuovamente parte dell’abitato e molo, anche i pochi abitanti rimasti si arresero e abbandonarono Nyksund. L’ultimo abitante a lasciare il villaggio fu, nel 1977, il fabbro Olav Larsen: Nyskund divenne un villaggio fantasma, disabitato e lasciato all’abbandono.
La rinascita iniziò nel 1984, quando un progetto internazionale portò a Nyksund giovani provenienti da tutto il mondo: il gruppo iniziò a bonificare e ricostruire le case, collegò il villaggio alla rete elettrica e cominciò, lentamente a ripopolare questo piccolissimo borgo. Una sfida difficilissima, quella intrapresa, che, lentamente, ha trasformato quello che era un villaggio fantasma in una meta turistica da non perdere, oggi completa di caffetteria, ristoranti, pensione (inaugurati a partire dal 1995) ma, soprattutto, botteghe di artisti locali dediti principalmente alla pittura e alla lavorazione del vetro soffiato.
A Dverberg, la chiesa (GPS 69.11406 15.98049) merita una sosta: terminata e consacrata nel 1843, ha una forma ottagonale e si trova a pochi metri dal mare, in posizione panoramica. Accanto alla chiesa trova posto il memoriale dedicato ai pescatori di Dverberg caduti in mare.
Lungo la Fv82, circa 4 km prima di Strand, si incontra sulla sinistra la fattoria lappone “Inga Sami Sida” (GPS 68.720375 15.508375), gestita dalla famiglia di Laila e Arid Inga, eredi di una famiglia lappone svedese che si stabilì sulle isole Vesteralen circa 150 anni fa. L’allevamento delle renne continua, naturalmente, ancora oggi: la fattoria, visitabile, è un vero e proprio centro di cultura lappone, gestito direttamente dalla famiglia Inga, in cui potersi immergere in un mondo fatto di natura, tradizioni e usanze tipiche di questo popolo dell’estremo Nord.
Lasciando l’isola di Hinnøya, per raggiungere quella di Langøya si percorre lo Sortlandbrua (1975), ponte lungo 948 metri, contraddistinto da 21 campate (di cui la maggiore lunga 150 metri) e alto 30 metri che permette di beneficiare di uno splendido panorama su Sortland e sul relativo fiordo.
Myre è uno dei maggiori villaggi di pescatori di tutta la Norvegia: attraversandola per raggiungere Nyksund, si trovano diversi esercizi commerciali, compresi comodi supermercati, in cui poter fare rifornimento. Lungo la strada non si può non notare il monumento dedicato alla balena (GPS 68.914985 15.093315), mentre la chiesa, progettata dall’architetto Aurne Aursand nel 1979, è moderna e decisamente particolare, con un ingresso che somiglia alle ali di un areo (GPS 68.918420 15.081421).
Imboccata la Fv938 per Nyksund si incontra il monumento dedicato all’eroico Torstein Reinholdtsen, pescatore di Øksnes che salvò circa 40 persone dall’annegamento in mare (GPS 68.941430 15.012670) e si percorre una strada sterrata che offre, in entrambi i sensi di marcia, un panorama mozzafiato, fino a raggiungere Nyksund (GPS 68.99641 15.02103).
Il modo migliore di esplorare questo villaggio è, naturalmente, a piedi. Lasciato il veicolo nel parcheggio sterrato, si imbocca il molo e si beneficia da subito di una vista estremamente suggestiva sull’abitato, con le classiche costruzioni multicolori letteralmente abarbicate sulle due piccole isole.
La chiesa, costruita nel 1880, si trova in posizione rialzata, in una zona dominata da costruzioni bianche: è visitabile e facilmente raggiungibile tramite la strada in salita che, sulla destra, interseca quella principale. Mantenersi nella porzione più elevata consente di godere di uno spettacolare panorama sul sottostante porticciolo e sulla baia di Myre.
Una volta ridiscesi, i pontili in legno offrono scorsi estremamente suggestivi: su questi si aprono diversi atelier di artisti locali e un negozio di un rigattiere che, onestamente, merita di essere visitato, non tanto per le varie mercanzie in vendita quanto perchè, nella parte conclusiva della visita, raccoglie una documentazione fotografica pressochè unica sulla storia di Nyksund, con fotografie d’epoca e scatti originali tra il 1870 e i giorni nostri, comprese le fasi dell’abbandono e della conseguente ricostruzione. Ancora una vista splendida si gode, poi, dalla banchina costruita nel 1877, con ulteriori esposizioni di arte ospitate nelle costruzioni site sull’isola di Ungsmaløya.
A Nyksund è possibile utilizzare, anche durante la notte, di un piazzale sterrato situato sulla destra, prima della diga/molo costruita nel 1959 (GPS 68.99641 15.02103). Molto tranquillo, è lo stesso utilizzato anche delle auto: gratuito, ha diversi posti abbastanza pianeggianti ed è completo dei contenitori per i rifiuti.
Offre visuale panoramica, è protetto dal vento e si presta bene a ospitare anche chi ama sfruttare la sosta per una rilassante pesca sfruttando il vicino molo.
Per le operazioni di camper service, invece, si può utilizzare la struttura di Myre (GPS 68.915 15.09831), situata presso il distributore Esso. Conviene, ovviamente, approfittare del camper service in itinere, in modo da arrivare a Nyksund con la necessaria autonomia.
La Queen’s Route (o Dronningruta in Norvegese) è un sentiero escursionistico segnalato tra gli storici villaggi di pescatori di Nyksund e Stø nell’arcipelago di Vesterålen. Il percorso si snoda lungo la costa, incontrando la spiaggia di sabbia bianca di Skipssanden, e risalendo le cime delle montagne a 400 metri sul livello del mare offrendo così un’incredibile vista sull’oceano Atlantico.
La distanza totale dell’escursione è di circa 12 km, percui nel caso la si voglia percorrere interamente, occorre preventivare un’intera giornata ed essere attrezzati di conseguenza, sia in termini di materiali (scarpe e bastoncini da escursionismo, abbigliamento antivento) che di provviste (acqua e cibo). Il tragitto è stato chiamato “Queen’s Route” in omaggio alla Regina Sonja che, per prima, lo ha percorso nel 1994.
Gli amanti della biciletta, invece, potranno percorrere per intero la Fv938 da Nyksund a Hoydal, sfruttando la sterrata già percorsa in camper ma potendo beneficiare della massima libertà di sosta per ammirare gli stupendi panorami offerti dalla costa: tra fattorie, case, scogli e spiagge, tra andata e ritorno sono 18 i km da pedalare.
Pochi km, appena 25, ma ancora scenari da cartolina nella tappa che da Nyksund conduce a Stø, altro importante villaggio di pescatori ricco di fascino e di opportunità, tra natura, pesca e safari artici.