L’Umbria è la terra dei borghi medievali come Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Montone Molti noti ma anche molti meno conosciuti, ben conservati, con mura che li proteggono, castelli e rocche da visitare.
E’ anche la terra di grandi prodotti enogastronomici, come il Sagrantino DOCG, l’Olio E.v.o. Dop Umbria, i prodotti del bosco, le castagne, il tartufo, i funghi, è terra di arte, cibo e spiritualità.
Nel mese di novembre, in occasione di Frantoi Aperti (dal 1° al 25 novembre, www.frantoiaperti.net ) Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo diventano un importante distretto dell’olio extravergine di oliva durante, ben dieci sono i Frantoi da poter visitare nella zona e dove poter assaggiare olio appena franto.
Gualdo Cattaneo, “castello arroccato sulle propaggini dei Monti Martani, tra i torrenti Puglia e Attone” si trova tra la valle umbra e la valle tiberina. Singolare è la presenza di una serie di castelli e fortilizi che, nel periodo medievale, costituivano un vero e proprio sistema difensivo ed oggi possono essere considerati un museo a cielo aperto: Castello di Barattano, Marcellano, Ceralto e Grutti. Il monumento più importante è la Rocca, una fortezza triangolare con un mastio centrale e due rondelle laterali comunicanti tra di loro attraverso un sistema di cunicoli sotterranei. Fu costruita tra il 1494 e 1498, per volere della città di Foligno, su progetto di Francesco di Bartolomeo di Pietrasanta. La Rocca, che nel corso del tempo non ha subito interventi di rilievo, conserva immutato il suo aspetto originario.
Il 3 e 4 novembre a Gualdo Cattaneo ci sarà “Sapere di Pane, Sapore di Olio. Bianco e verdi nei Castelli” (http://www.saperedipanesaporediolio.it/home.php ).
Nei due giorni saranno organizzati una serie di eventi nel centro cittadino: animazione per bambini,mercati di prodotti tipici e artigianato, concerti e cooking show. In programma anche itinerari tra castelli e frantoi dove poter assaggiare l’Olio Extravergine di Oliva appena franto e il tipico Cicotto di Grutti, Presidio Slow Food. I camperisti potranno sostare a titolo gratuito presso il Parco Acquarossa e godere delle tante attività in programma grazie ad apposite navette. Non mancheranno convegni e momenti di approfondimento e novità di questo anno un brunch tra gli olivi di un castello.
Non distante da Gualdo Cattaneo c’è il borgo di Giano dell’Umbria, con l’Abbazia di San Felice, luogo dello spirito e della preghiera, capolavoro dell’arte romanica del XII secolo, mentre il chiostro e il convento furono edificati tra il XVI e il XVIII secolo. Qui i due aspetti più tipici di tutto il territorio umbro, quello mistico e quello enogastronomico, si fusero armoniosamente: i monaci, infatti, affiancarono alla loro sapiente attività intellettuale e di preghiera, quella della coltivazione dell’olivo, non solo incrementata, ma anche arricchita di una nuova varietà “il dolce San Felice”. L’Abbazia dà il nome alla locale cultivar che, con la sua dolcezza, caratterizza l’extravergine dei Monti Martani. A queste piante, fonti perenni di vita e di bellezza, ancora si rende metaforicamente omaggio, in quanto custodi di storie e tradizioni. Dall’1 al 4 novembre e il 24 e 25 novembre infatti, la città celebra li suoi olivi e l’olio nuovo con la “Mangiaunta” e il termine della raccolta delle olive con la “Rievocazione della Festa della Frasca” (https://www.visitgianoumbria.it/manifestazioni/) la cosiddetta buonfinita durante la quale non mancherà la tradizionale sfilata dei carri e coglitori in abiti tradizionali per rievocare la “Festa della Frasca”.
Durante i due eventi sarà possibile partecipare a tour per cantine e visite ai frantoi in lavorazione con degustazioni di olio appena franto, visite guidate delle emergenze culturali del territorio, convegni. Due sono le novità di questo anno, in ogni frantoio le visite e degustazioni saranno allietate da concerti, inoltre verrà proposto un brunch tra gli olivi nell’oliveto di fronte all’Abbazia di S. Felice con a seguire la visita guidata dell’Abbazia e una passeggiata fino al Castello di Castagnola a cui si accede attraversando l’antica porta in pietra locale sulla quale svetta l’aquila di Todi per proseguire tra minuscoli vicoli e case medioevali serrate all’interno delle antiche mura, permettono di fare un viaggio indietro nel tempo. L’unico edificio sacro che troviamo entro le mura è la chiesa di Santa Croce situata all’inizio del borgo. Seguendo il giro delle mura si può godere di un bellissimo panorama sulle colline circostanti e sui Monti Martani; tra olivi, querce secolari e cipressi si scorge anche imponente e severa l’Abbazia di San Felice.
Spostandoci al Nord della regione troviamo il borgo di Montone, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Immerso nelle verdi colline in quella zona dell’Umbria settentrionale conosciuta come “Alta Valle del Tevere”, Montone è circondato da possenti mura che conferiscono all’insieme un aspetto di solidità illeggiadrito dalle svettanti torri campanarie del Comune e delle varie chiese. Strette e tortuose le strade che percorrono il centro in ogni senso, con scalinate che consentono di superare agevolmente i punti più scoscesi, in un susseguirsi di immagini indimenticabili di architetture sovrapposte, archetti rampanti, scorci che si aprono su piazzette ed orti ricchi di luce e colore. Il miglior itinerario da proporre a Montone è quello di perdersi alla scopertadi siti imprevisti, di godere degli scorci vastissimi del meraviglioso panorama circostante e dei segni di vita pulsante, ma quieta, nelle botteghe artigiane e nelle casupole arroccate sulle antiche mura cittadine.
Dal 1° al 4 novembre, Montone festeggia i sui prodotti con la “Festa del Bosco” (http://www.comunemontone.it/ ) una mostra mercato dell’artigianato e dei prodotti del bosco del tutto particolare perché allestita in vecchie cantine, botteghe, spazi inconsueti riaperti per ospitare dei piccoli produttori, lavorazioni artigiane, mostre.
Sarà l’occasione per un censimento vero di piccole aziende di produzione locale.
Oltre ai prodotti dei boschi limitrofi, come tartufi, funghi, castagne alla “Festa del Bosco” è infatti possibile incontrare il Pastore di Montone, pastore sardo trasferitosi negli anni 60 in Umbria affianco a produttori di salumi da filiera locale, marmellate e mieli; la patata bianca di Pietralunga (DECO Denominazione Comunale di Origine) prodotta dall’Azienda Pagliarino: giovani produttori di patata alla maniera antica, naturale, per cui l’aratura viene fatta con gli animali, le patate vengono anche vendute in prodotti trasformati del tutto originale: marmellate e liquori alle patate.
Durante i quattro giorni, saranno in programma nelle tre taverne dei rioni storici tante degustazioni dei prodotti del bosco e vari spettacoli tra cui il documentario dal titolo “Con i piedi per terra” un viaggio per l’Italia, con la regia di Andrea Pierdicca e Nicolò Vivareli, un’indagine realizzata riprendendo le attività quotidiane nei campi, nei boschi, nelle case e nei mercati, il documentario racconta come fare reddito in maniera sostenibile onorando il senso di appartenenza al territorio e la cultura dei saperi millenari. Non mancheranno poi musica per le strade ed animazione per bambini, e novità di questa edizione il treno navetta che attraverso il bosco che sta ai piedi di Montone salirà fino alla rocca per portare i visitatori nel centro cittadino.
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