December 24, 2024

Tecnica evoluta, qualità costruttiva elevata e prezzo competitivo in un motorhome dagli spazi generosi che si rivolge a un’utenza matura, esperta ed esigente

In sintesi

Tipologia Motorhome
Meccanica Fiat Ducato 35 AL-Ko, passo 4200 mm
Motorizzazione di base 2.300 cc – 130 CV
Motorizzazioni opt 2.300 cc – 148-177 CV
Dotazioni di sicurezza ABS, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control, climatizzatore manuale
Posti omologati 4
Posti letto 4
Dimensioni 759x231x292 cm
Peso massimo ammesso 3.500 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 3.145 kg
Prezzo base Euro 74.990 Con IVA FF
 
Costruzione starYstarYstarYstarYstarG
Meccanica starYstarYstarYstarGstarG
Dotazioni di sicurezza starYstarYstarYstarYstarY
Abitabilità giorno starYstarYstarYstarYstarH width=
Abitabilità notte starYstarYstarYstarYstarG
Cucina starYstarYstarYstarHstarG
Bagno starYstarYstarYstarHstarG
Impiantistica starYstarYstarYstarG
Stivaggio starYstarYstarYstarYstarG
Rapporto qualità/prezzo starYstarYstarYstarY
 
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.

L’analisi

È stato il costruttore che nel lontano 1989 ha realizzato il primo integrale francese e vanta, quindi, 30 anni di esperienza proprio nella realizzazione di veicoli di questa particolare e complessa tipologia: si tratta di Autostar, uno dei marchi fiore all’occhiello dell’ampia galassia Trigano che, dopo una fugace e poco significativa apparizione di qualche tempo fa, è entrata in forze e con validi argomenti anche sul nostro mercato.
E a dimostrazione che il motorhome rappresenta il “core business” aziendale, la factory transalpina propone una gamma molto articolata e completa, con la caratteristica comune rappresentata da raffinata tecnologia costruttiva e accorgimenti specifici dedicati, con una continua ricerca volta all’innovazione.
L’offerta 2019 di motorhome Autostar è composta da 16 modelli suddivisi in tre gamme. Alla base del catalogo si collocano i modelli Privilege, allestiti su Fiat Ducato con telaio ribassato CCS, proposti in cinque varianti, mentre la scelta maggiore è data dalla gamma Passion, suddivisa a sua volta in due serie distinte: con telaio ribassato Fiat CCS e doppio pavimento tecnico, e Passion AL-KO che, come dice il nome, alla base meccanica torinese associa il telaio ribassato tedesco.
Proprio di questa serie, articolata su tre modelli, fa parte il modello I 730 LJA, uno dei più interessanti dell’intera offerta Autostar, che propone, in dimensioni generose, la camera da letto posteriore con letti gemelli, e sottostante gavone garage, e la dinette anteriore di tendenza, “face-to-face” a divani contrapposti.

Lungo 759 cm, l’Autostar I 730 LJA propone, come tutti gli integrali dell’azienda bretone, una linea classica, molto “francese” ma che, al di la del fattore estetico, è anche studiata in funzione aerodinamica, grazie all’altezza ridotta e alle forme morbide della parte frontale che culminano in un parabrezza studiato, con la sua estensione in basso, per offrire la massima visibilità al guidatore.

Il cofano motore è piuttosto ampio e fornisce un accesso alla meccanica che, seppure non certo ottimale – come capita pressoché sempre nei mezzi integrali – risulta comunque nella media della categoria.

Le fiancate sono pulite e solcate da una grafica piuttosto dinamica, mentre il tutto culmina in uno specchio di coda dove a risaltare sono i vistosi cantonali che proseguono senza soluzione di continuità a costituire il paraurti e inglobare le luci verticali.

La scocca prevede una costruzione con pannelli sandwich senza utilizzo di legno, con isolamento in styrofoam, struttura periferica in PVC espanso imputrescibile e un rivestimento esterno in vetroresina (e frontale in vetroresina monoblocco) adottato anche per la parte inferiore del pavimento. Questo tipo di struttura ha permesso al costruttore di fornire sette anni di garanzia contro le infiltrazioni.

Nello specifico, poi, grazie al già citato telaio ribassato AL-KO, questo motorhome beneficia della realizzazione di un doppio pavimento passante di nuova concezione grazie al quale, oltre a ottenere due ampi vani di stivaggio passanti, sono stati ottimizzati la collocazione e la configurazione degli impianti e degli accessori; da segnalare anche la disponibilità di un vano predisposto per accogliere una seconda cassetta wc.

Il gavone garage segue la generale impostazione costruttiva, offrendo un vano di considerevoli dimensioni (216x118x128 cm), ben accessibile tramite due ampi portelloni simmetrici da 115×85 cm, e curato nell’allestimento che prevede anche la presenza di illuminazione tramite lampada asportabile.

Le dotazioni, infine, sono di elevato livello, potendo contare su finestre Dometic DeLuxe, porta cellula a doppia serratura con finestra e zanzariera e porta cabina curata e dalla fattura automobilistica, dotata di vetro elettrico.

Completa, anche la dotazione tecnica, che, prevede la presenza di serie di chiusura centralizzata con telecomando, retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, climatizzatore manuale, Cruise Control, doppio Airbag e sistema multimediale Bluetooth con schermo da 6 pollici.

In un contesto così ricco e completo, stona la mancanza di serie dell’ESP e degli altri sistemi di sicurezza attiva fornito da Fiat per il Ducato, come Hill Holder e Traction+, disponibili comunque tra le opzioni. E sempre tra le opzioni, è da segnalare la disponibilità del sofisticato Pack Vision+, che consiste in un sistema di monitoraggio esterno con ben 4 telecamere, di cui due montate sugli specchietti retrovisori esterni e una sul parabrezza.

Gli impianti

L’impiantistica è uno dei fiori all’’occhiello della produzione Autostar, ancora di più se, come in questo caso, l’adozione del doppio pavimento passante ne consente la sistemazione ottimale a prova di temperature esterne rigide. Entrambi i serbatoi, d’acqua e di recupero, infatti, (con capacità rispettivamente da 130 e 100 litri: non elevata per la categoria) sono collocati all’interno dell’intercapedine e sono facilmente accessibili, per le operazioni di pulizia e manutenzione, tramite un’apertura posta all’interno del gavone garage.

Tutte le operazioni di carico e scarico, poi, sono facilitale dall’adozione del del “water box”, con presa di carico acqua e valvole di scarico, ovviamente riscaldate e protette dal gelo.

Nel doppio pavimento – facilmente raggiungibile tramite un portello esterno – è inserita anche la Truma Combi da 6 kW in configurazione CP Plus che costituisce il sistema di riscaldamento di serie. Per questo modello è prevista l’adozione opzionale del riscaldamento Alde: l’azienda transalpina vanta una lunga partnership con l’azienda svedese, con una definizione specifica nella progettazione e nella realizzazione degli arredi e delle strutture atta a ottimizzare i flussi del riscaldamento a convettori. Ovviamente questa tecnologia costruttiva, anche in presenza del tradizionale riscaldamento a circolazione d’aria, risulta particolarmente efficace al fine di ottimizzare la climatizzazione invernale della cellula che, oltre alle classiche bocchette, può contare anche su diverse prese radianti sistemate nei punti strategici, oltre a una canalizzazione (o i radiatori in caso di impianto Alde) che passa nel cruscotto spingendo il calore in tutta la zona “fredda” del parabrezza.

Il doppio pavimento ospita anche la batteria servizi (con spazio predisposto per una seconda unità) e il sistema elettrico fornito dalla CBE, radunati in quello che viene definito “Power Box”, facilmente raggiungibile dall’interno del veicolo tramite due botole, mentre a sovraintendere al tutto è delegato il pannello di controllo della stessa azienda trentina.

Anche l’impianto gas, infine, sfugge alle convenzioni: il gavone bombole, infatti, è ribassato, non ha soglia ed è studiato per fornire un accesso facilitato. Può contenere due bombole standard da 11-13 kg e di serie è fornito di invertitore Duo Control con crash sensor.

All’interno

L’arredo interno è elegante, di gusto classico con una chiara ispirazione transalpina e reso piuttosto raffinato dal connubio tra montati ed elementi scuri e ampie sezioni in bianco laccato. La costruzione è di elevata qualità e, soprattutto, è attenta a ottimizzare i flussi del riscaldamento, con particolare attenzione a renderli efficaci sia che si adotti il classico sistema Truma ad aria forzata, sia che a riscaldare l’abitacolo sia delegato l’impianto Alde a convettori. Molto curata anche l’illuminazione serale, che prevede spot incassati, plafoniere, luci a diffusione e spot orientabili, tutti, rigorosamente a led.

Cuore e segno distintivo dell’allestimento è senza dubbio il soggiorno con divani contrapposti, cosidddetto “face-to-face”, che dona particolare ariosità e spazio all’ambiente. I due divani sono serviti da un tavolo centrale ovale ampliabile a libro e, con la rotazione dei sedili in cabina, arrivano a fornire anche fino a sei posti a pranzo.

Questa configurazione poi, prevede, in viaggio, l’utilizzo di due sedili estraibili di tipo automobilistico – dotati anche di attacchi isofix – che consentono a chi viaggia in cellula un comfort nettamente superiore a quello abitualmente garantito dalle dinette tradizionali. Nel caso, poi, si viaggi in coppia, i sedili possono essere facilmente rimossi e “lasciati a casa” in modo da recuperare, per lo stivaggio, lo spazio interno alle cassapanche.

La privacy in sosta è garantita dalla presenza degli scuri plissettati a servizio dell’ampia vetratutra anteriore, con in particolare quello delegato al parabrezza che può essere utilizzato anche parzialmente, dal basso verso l’alto. per garantire l’occultamento da sguardi indiscreti pur mantenendo la possibilità di dare luce naturale all’ambiente.

La cucina, nel pieno rispetto delle “regole” imposta dalla configurazione face-to-face, è configurata a “L” rovesciata e concorre a fornire ancora più sensazione di spazio nell’area d’ingresso.

La dotazione prevede un gruppo cottura lineare a tre fuochi dotato di copertura in cristallo parzializzabile e un lavabo circolare con coprilavello che si può fregiare di un raffinato miscelatore di tipo domestico con erogatore estensibile.

Allo stivaggio concorrono due pensili superiori con aperture ad anta, tre cassetti sul lato destro (con il primo attrezzato) e un vano centrale con altri due cassettoni estraibili.

A lato, poi, è ricavato un ulteriore vano, mentre sopra il frigorifero contrapposto (un Thetford da 175 litri) sono ricavati altri due vani dei quali uno, in opzione, può essere occupato anche dal forno a gas, mentre l’altro ospitare, ad esempio, il ricevitore per la tv satellitare.

La toilette adotta la conformazione passante, con box doccia e locale bagno vero e proprio in locali indipendenti. Quest’ultimo, ben arredato in legno, presenta un lavabo a tazza, miscelatore a parete, specchio, armadietto a specchio e un vano sottolavabo, mentre per quanto riguarda l’aerazione si affida a un oblò a manovella dotato di oscurante e zanzariera.

la porta del bagno, poi, come spesso succede in questa tipologia, una volta aperta va a separare la parte anteriore dell’abitacolo, mentre una seconda separazione ottenuta tramite due semiporte scorrevoli, divide ulteriormente il bagno dalla camera posteriore, rendendolo, di fatto, come un locale a tutta larghezza.

Il box doccia, di buone dimensioni, è realizzato interamente in termoformato, con doppia piletta di scarico e pedana in legno nautico scuro, e ha una separazione con due eleganti semiporte fumé. La sua realizzazione prevede una colonna attrezzata retroilluminata con la cornice superiore dotata di piccoli spot blu. All’aerazione provvede un oblò a manovella, dotato, come quello del bagno, di scuro e zanzariera.

La camera posteriore conta su due letti singoli di dimensioni generose, sia in lunghezza, per entrambi superiore ai due metri, sia in larghezza, dotati di rete a doghe e ulteriormente ampliabili tramite un cuscino aggiuntivo centrale. Ottima anche l’ambientazione, che prevede, oltre a due finestre simmetriche e un oblò, testiere imbottite, tre pensili, una consolle centrale a specchio e due luci orientabili di lettura.

Nella parte finale della camera, poi, sono ricavati sul lato destro un ripiano a giorno con una tasca portaoggetti, e su quello sinistro un armadietto angolare. L’accesso è facilitato da due gradini a bordi asimmetrici, così da risultare agibili anche a letto ampliato, mentre sotto ai letti sono ricavati due armadi, quello di sinistra anche per i capi appesi. Sono questi gli unici armadi a disposizione: appare strano che, nonostante una lunghezza esterna superiore ai sette metri e mezzo, non sia stato possibile ricavare un armadio supplementare a tutta altezza, magari anche non larghissimo, ma comunque di più comodo utilizzo. I due vani presenti, comunque sono ampi e, in connubio con i già citati pensili, piuttosto capienti, offrono sufficienti spazi di stivaggio per il vestiario.

Altri due posti per la notte sono disponibili nel classico letto basculante in cabina. Dotato di rete a doghe e materasso di buon spessore, ha dimensioni interessanti – soprattutto in larghezza – e un cielo utile molto ampio, e un’ambientazione che, oltre alle tendine perimetrali e alla tenda scorrevole frontale, comprende luce di lettura e un oblò dedicato.

Piantine e misure

Dotazioni di serie

Doppio Airbag, vetro elettrico, chiusura centralizzata con telecomando, climatizzatore manuale, Cruise Control, specchietti sterni regolabili e riscaldabili elettricamente, radio CD/DVD/Mp3/Bluetooth/USB con comandi al volante, schermo da 6” e retrocamera, oscuranti plissettati cabina, porta cellula vetrata con doppio punto di chiusura e zanzariera scorrevole, prese interne USB, cappa aspirante.

Conclusioni

Autostar ha il motorhome nel suo DNA, e si vede. Le caratteristiche di questo integrale indicano chiaramente come questa tipologia sia particolarmente familiare ai progettisti della factory francese. A partire da una buona calibrazione dei volumi, ad accorgimenti tesi a migliorare la visibilità e la facilità di guida, alla struttura pregevole e alla definizione dell’impiantistica. Di primo acchito, patisce forse di una certa carenza di personalità. Ma per apprezzare al meglio veicoli come questo occorre andare oltre la superficie e scoprire a fondo tutto quello che, a livello di tecnologia e cura costruttiva, è in grado di offrire. Senza decadimenti o parti meno curate di altre.
Il marchio bretone non è molto conosciuto nel nostro mercato e la sua fugace apparizione avvenuta parecchio tempo fa non ha certo lasciato il segno. Ma vanta una lunghissima esperienza e, in patria è giustamente considerato un prodotto di livello superiore.
Viene però da chiedersi fino a che punto sarà in grado di imporsi in un mercato così competitivo dove, nella stessa fascia, si trova a scontrarsi con prodotti che riscuotono già apprezzamento e considerazione. La risposta, ovviamente è demandata ai mesi, anni a venire. Quello che qui possiamo dire è che questo integrale sicuramente non cerca di stupire, ma si rivolge soprattutto a un’utenza esperta e critica: “palati fini” capaci di andare oltre alla superficie e apprezzarne le sue indubbie e numerosi doti. Senza rinunciare a un prezzo che, per la categoria di appartenenza, si può considerare decisamente interessante.

Cosa ci è piaciuto di più

  • La costruzione e le soluzioni tecniche adottate sono di elevato livello: ottima la collocazione della totalità dell’impiantistica nel doppio pavimento
  • La dotazione di serie generale è piuttosto ricca e completa
  • I letti posteriori hanno dimensioni particolarmente generose

Cosa ci è piaciuto di meno

  • ESP, Hill Holder e Traction+ sono solo a richiesta
  • Manca un armadio verticale a tutta altezza
  • La capienza dei serbatoi, per la categoria del veicolo, non è elevata

Beppe Finello

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