November 22, 2024

Ci inoltriamo nel cuore dell’Andalusia per andare alla scoperta di due cittadine dall’aspetto affascinante e unico nel loro genere: Ronda, arroccata su uno sperone roccioso a strapiombo su un canyon che divide a metà il suo centro, e Setenil de Las Bodegas, caratterizzata da candidi edifici bianchi ricavati all’interno della roccia

Riprendiamo la strada per immergersi nel cuore dell’Andalusia e raggiungere città di Ronda, in provincia di Malaga, uno dei piccoli centri meglio conservati della regione, caratterizzato da una bellezza particolarmente vertiginosa. Il suo centro storico è infatti arroccato su uno sperone roccioso che cade a strapiombo sulla gola di “El Tajo”, scavata dal torrente Guadalevín, una spaccatura profonda circa 100 metri. Una caratteristica che la rende unica, che ha lasciato col fiato sospeso non solo i suoi visitatori, ma anche numerosi scrittori famosi, dei quali, nel corso degli anni, ha catturato l’attenzione: Ernest Hemingway, Rainer Maria Rilke, James Joyce e Jorge Luis Borges.

Fondata nel IX secolo a.C., Ronda è una delle città più antiche della Spagna. Il suo centro storico, conosciuto con il nome di La Ciudad, risale infatti per la maggior parte al periodo islamico, quando Ronda era un importante centro culturale. Da una sponda all’altra de “El Tajo”, Ronda conserva ancora oggi nel suo cuore zone particolarmente suggestive tra cui passeggiare, ammirare panorami mozzafiato, scoprire bellezze artistiche gelosamente custodite e assaporare un po’ della caliente vita quotidiana andalusa.

Punto d’appoggio ideale per la visita di Ronda è la nuova area di sosta, situata nella zona residenziale alle porte della città. E’ possibile raggiungere  il centro cittadino, distante circa 2,5 km, con una camminata di circa mezz’ora oppure utilizzando l’autobus, prestando però particolare attenzione agli orari, in quanto la frequenza di passaggio è davvero bassa.

Il modo migliore per entrare gradualmente nell’atmosfera di Ronda è percorrere Calle Espinel, la frequentata via pedonale ricca di negozi e locali, che porta direttamente alla prima tappa, la caratteristica Plaza del Socorro, uno dei luoghi di ritrovo per eccellenza dei suoi abitanti, circondata da tipici edifici.

Proseguendo per la strada principale si giunge alla Plaza de Toros, uno dei must assoluti per chi visita Ronda, nonché una mecca per gli amanti delle corride. Inaugurata nel 1785, questa arena dall’aspetto monumentale è una delle più antiche e amate della Spagna, oltre ad aver ospitato alcuni degli eventi più importanti della storia delle corride. Questo complesso conserva al suo interno il Museo Taurino, una ricca collezione di cimeli, costumi originali e altri reperti. Entrate nell’arena, camminate nel suo mezzo e sedetevi poi nelle gradinate che la circondano per ammirarne la maestosità e immaginarvi i suoi spettacoli.

Poco distante dalla Plaza de Toros si trova il Mirador de Ronda, una terrazza che catapulta direttamente sul precipizio offrendo un panorama incredibile, dalla quale si inizia a cogliere la reale caratteristica di Ronda: quella di essere una cittadella sopraelevata, che domina la Serranía de Ronda, una verde vallata incorniciata in lontananza da aspre montagne.

Percorrete la passeggiata panoramica lungo il crinale fino a giungere a uno dei simboli di Ronda: il Ponte Nuevo. Questa struttura settecentesca non è l’unica a unire le due parti della città, ma è sicuramente la più imponente e maestosa. Dalle terrazze circostanti, o sporgendosi leggermente dei suoi parapetti, è possibile ammirare l’impressionante voragine scavata dal Guadalevín. Inoltre, un sentiero che parte direttamente dal centro storico conduce nel canyon, consentendo di ammirare anche dal basso questo scorcio cittadino davvero unico.

Attraversando il Ponte Nuevo ci si immerge ne La Ciudad, un insieme di viuzze circondate dai tipici edifici andalusi tra cui passeggiare avvolti in un’atmosfera di calma e tranquillità, accompagnati talvolta dalle tradizionali melodie spagnole, per andare alla scoperta delle sue numerose attrazioni.

Tra queste si consiglia una visita a:

  • Palacio de Mondragón, un meraviglioso palazzo del Trecento, antica e sfarzosa dimora dei re mori e, successivamente, dei Reyes Católicos, oggi sede del museo civico. Al suo interno ospita anche alcuni patios moreschi davvero fiabeschi e un giardino che offre un bel panorama sulla vallata.
  • Parroquia Santa Maria la Mayor, affacciata sulla tranquilla e verdeggiante Plaza Duquesa de Parcent, un’antica moschea trasformata successivamente nella cattedrale di Ronda. L’interno della chiesa è un vero tripudio di stili decorativi e ornamenti.
  • Casa e Mina del Rey Moro, lungo la Cuesta de Santo Domingo. Attraversati i giardini, si entra nella Mina, una vera e propria galleria scavata all’interno della roccia per potersi difendere da eventuali attacchi e per portare l’acqua all’interno della casa. Scendendo i suoi scalini si raggiunge il piccolo canyon.
  • Bagños Árabes, situati nelle vicinanze del Puente Viejo nella parte bassa del centro storico, furono costruiti tra il XIII e il XIV secolo e sono tra i meglio conservati dell’Andalusia.

Distante poco meno di 20 km da Ronda, immersa nella Sierra di Cadiz, si trova Setenil de Las Bodegas, una piccola cittadina di soli 3.000 abitanti incastonata all’interno della gola del Rio Trejo. La fama del borgo è legata al suo aspetto peculiare, in cui balzano immediatamente agli occhi i candidi edifici intonacati di bianco ricavati all’interno della roccia. Di molte abitazioni, infatti, si vede solo una facciata, mentre l’altra è stata letteralmente scavata nelle pareti della gola, che in più punti sovrasta l’abitato trasformando le sue vie in delle sottospecie di grotte. Il nome Setenil de las Bodegas deriva dal numero (sette) di assedi che i re cattolici dovettero condurre prima di riuscire a sottrarla definitivamente agli arabi nel 1484. La seconda parte è invece legata all’alto numero di cantine vinicole (bodegas) sparse per il territorio comunale dove, oltre alla vite, si coltivano anche mandorle e olive.

A Setenil de las Bodegas non ci sono attrattive turistiche vere e proprie, ma di certo passeggiare per le sue viuzze e ammirarla dall’alto, grazie ai numerosi punti panoramici sulla gola, è un’esperienza da non perdere per la sua unicità. Non sono presenti aree di sosta o parcheggi dedicati ai camper; una volta giunti alle porte del centro seguite la strada che si inerpica sulla collina, ai cui bordi sono ricavati parcheggi dove è possibile lasciare tranquillamente il mezzo per iniziare la visita (Coordinate GPS: N 36.863077 ; E -5.183578).

Dopo un primo sguardo dalla cima, c’è solo l’imbarazzo della scelta su quale via prendere per discendere pian piano verso la valle. Raggiungete l’ufficio informazioni, ricavato all’interno dell’antico municipio risalente al XVI secolo e caratterizzato da un particolare soffitto in legno, per recuperare un’utile piantina della cittadina.

Nel cuore del centro si erge una chiesa del XVI secolo ancorata a uno sperone di pietra e fiancheggiata da una torre araba, dalla cui cima si può godere di uno dei migliori panorami. Una sguardo veloce lo meritano anche il piccolo eremo di San Benito, riconoscibile esternamente per i decori di colore giallo, e l’eremo di Nuestra Señora del Carmen, situato sul versante opposto della gola, in posizione dominante sul centro cittadino. Non resta poi che immergersi nel dedalo di viuzze che si snodano tra le case strette una all’altra e gli speroni rocciosi, alla ricerca degli scorci più affascinanti e pittoreschi.

Ma Setenil de las Bodegas si fregia anche di aver inventato le tapas, sicuramente da non perdere gustando le molteplici varietà a base di prodotti tipici del luogo, in uno dei numerosi localini tipici scavati nella roccia.

Dove sostare

Ronda: area di sosta camper comunale a pagamento (Coordinate GPS: N 36.752102 ; E -5.147930) collocata nella zona residenziale alle porte della città, facile da raggiungere seguendo le indicazioni. Struttura curata di recente realizzazione, parcheggio non ombreggiato su fondo in ghiaino dotato di possibilità di allaccio alla corrente elettrica (non inclusa nel prezzo dell’area), camper service per le operazioni di carico e scarico, illuminazione e accesso regolato da una sbarra.

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Davide Bon

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