Furgonato classico all’apparenza ma in grado di coniugare praticità d’uso, abitabilità interna e ampi spazi di stivaggio grazie all’adozione di soluzioni intelligenti, anche originali, votate a soddisfare le esigenze di chi ama macinare chilometri in sicurezza e godere della comodità durante la sosta
Tipologia | Furgonato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 Light – furgonato originale L3H2 e passo da 403.5 cm |
Motorizzazione di base | 2.287 cc – 88kW/120 cv |
Motorizzazioni opt. | 2.287 cc – 103kW/144 cv 2.287 cc – 118KW 160 cv- 2.287 cc – 132kW/177 cv |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2+2 opt. |
Dimensioni | 636x208x260 cm |
Peso massimo ammesso | 3.500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 2.993 Kg |
Prezzo base | Euro 54.190,00 Con IVA FF |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
L’analisi
Hymer Van, è il brand dell’Erwin Hymer Group dedicato alla sola produzione di veicoli furgonati in grado di assecondare al meglio le svariate richieste degli amanti di questa tipologia di veicoli. Un’offerta ampia, in fatto di piante e configurazioni, che si è evoluta nel corso degli anni facendosi apprezzare per i contenuti tecnici, l’attenzione agli aspetti automobilistici e la ricerca di soluzioni, spesso originali, finalizzate a garantire comfort, praticità d’utilizzo e abitabilità. Uno degli esempi di questa filosofia costruttiva è l’Hymer Van Yellowstone che, se da un lato sfrutta al meglio le caratteristiche tecnologiche e stilistiche delle attuali meccaniche di base, dall’altro le implementa con peculiarità e attenzione costruttiva in grado di conferire al veicolo tratti unici e distintivi.
La linea è quella, conosciuta, del furgonato originale Fiat Ducato nella configurazione con lunghezza da 636 cm, una larghezza di 208 cm, un’altezza di 260 cm, passo da 403,5 cm e massa a pieno carico pari a 3500 kg. La motorizzazione di serie offerta di base è quella da 2.3 litri in grado di erogare 120cv mentre, in opzione, sono disponibili le versioni da 140 cv, da 160 cv – che equipaggia il veicolo oggetto di questa prova – e quella da 177 cv. Queste ultime due, inoltre, portano in dote anche l’Eco Pack che include tra le altre cose lo Start & Stop e la funzione Eco che ottimizza i consumi. Sempre con riferimento alla meccanica, interessante è la dotazione di serie in materia di sicurezza attiva durante la guida offerta da Hymer Van; sono infatti presenti Airbag conducente e passeggero, ESC con Brake Assist (HBA), ABS, ASR, LAC, MSR, Hill Start Assist e Traction +, alternatore maggiorato con booster di ricarica, specchietti esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, Airbag conducente e passeggero, immobilizzatore elettronico, Cruise control e climatizzatore manuale. La dotazione standard, è ulteriormente implementata dalla presenza, sull’esemplare in test, del pacchetto opzionale Chassis comprensivo di climatizzatore automatico in cabina di guida con filtro antipolline, serbatoio carburante da 90 litri, fari fendinebbia, luci diurne a LED, volante e pomello cambio in pelle.
A livello estetico, lo Yellowstone si presenta semplice e senza particolari tratti distintivi ma, attingendo all’interno della lista degli optional, è possibile personalizzarlo potendo scegliere tra ben dieci varianti di colorazione, finiture grafiche particolari e accessori in grado di conferire anche un tocco di sportività al veicolo. A denunciare la natura abitativa sono le due finestre laterali avanzate, una terza a servizio del locale bagno e l’ultima, sulla fiancata sinistra, a beneficio della camera da letto. Da segnalare, inoltre, che lo Yellowstone può essere configurato – come nel caso di questa prova – anche con un tetto sollevabile a soffietto che ospita un letto matrimoniale, portando a quattro i posti totali per la notte; una condizione che, oltre a incrementare l’altezza totale (a letto chiuso) di 10 cm , obbliga a rinunciare ai tre oblò previsti di serie: due da 40×40 cm a favore della zona notte e del bagno e uno da 70×50 cm nella zona giorno. La costruzione adotta ovviamente la lastratura originale del furgonato Fiat, con pavimento di alto spessore, isolamento termico per tetto e pareti , interno dell’abitacolo in tessuto e, in particolare, copertura totale dei lamierati finalizzata all’eliminazione dei ponti termici e, quindi, a un utilizzo più indicato per i mesi invernali. Come consuetudine per i van, l’ingresso principale è rappresentato dal portellone laterale qui servito da gradino ad estrazione elettrica e provvisto di zanzariera e luce esterna, mentre l’accesso alla parte posteriore è garantito dai due portelloni dotati di finestre apribili.
Qui, sotto ai letti gemelli, si sviluppa il vano di carico principale di buone dimensioni – 204x80x77 – configurabile, all’occorrenza, come unico vano di carico a tutta altezza – 190 cm – sollevando la porzione centrale della rete. Nel caso specifico del veicolo sotto esame, è possibile, poi, modificare la profondità del vano grazie a una piccola parete scorrevole fornita con sovrapprezzo. Nella stessa zona, oltre al vano porta bombole attrezzato con scambiatore automatico Truma Duo Control CS con crash-sensor e funzione antigelo, sono ricavati numerosi cassetti e due armadi a sviluppo verticale nella porzione a sinistra, mentre quella destra, oltre a due stipetti con anta, ospita il serbatoio dell’acqua potabile.
Gli impianti
Tutta l’impiantistica dell’Hymer Van Yellowstone è improntata a criteri camperistici, con componentistica assimilabile a quella solitamente adottata sugli autocaravan dello stesso costruttore. Così è, ad esempio, per l’impianto idrico, che annovera un serbatoio per l’acqua potabile da 100 litri, collocato internamente nella cassapanca posteriore destra e servito da una pompa a immersione. Il serbatoio di recupero è collocato esternamente sotto la scocca, appena prima dell’assale posteriore: di serie non è riscaldato o coibentato (opzione disponibile con un sovrapprezzo) ma ha comunque una capienza (100 litri) in grado di fornire – soprattutto in considerazione dell’equipaggio di coppia – una buona autonomia.
Il riscaldamento è affidato alla Truma Combi da 4 Kw alimentata a gas; collocata all’interno della cassapanca dinette, è fornita in versione CP Plus con pannello digitale posizionato sopra il portellone d’ingresso, a fianco della sonda termostatica, e unità per il controllo dell’apparato da remoto I-Net. In luogo dell’unità termica standard, il veicolo oggetto di questo test è equipaggiato con la versione più potente da 6 Kw dotata, anche, di resistenza elettrica per il riscaldamento. La distribuzione del calore avviene tramite cinque bocchette ben posizionate: da segnalare, in particolare, una diramazione inserita nel montante del portellone posteriore sinistro che “soffia” direttamente verso i letti e un’altra inserita alla base del sedile passeggero che dirige il flusso d’aria verso l’alto nella delicata zona di collegamento tra cabina e zona abitativa ed è predisposta, tramite l’inserimento di un tubo flessibile, per portare l’aria calda al letto allestito nell’eventuale tetto a soffietto opzionale. In aggiunta, poi, sono presenti due piccole tubazioni che convogliano l’aria calda alla base dei sedili della cabina di guida.
Le componenti dell’impianto elettrico, fatta eccezione per l‘interruttore magnetotermico posizionato in un vano ai piedi del tavolo della dinette, sono raggruppate in cabina di guida: la base della poltrona passeggero, infatti, ospita la batteria dei servizi da 95Ah, mentre quella della poltrona guidatore è dedicata a ospitare il caricabatterie e trasformatore Schaudt EBL 30 completo di quadro di distribuzione con i fusibili. Il pannello di controllo, da dove attivare le utenze e monitorare le riserve, piuttosto semplice ma intuitivo nell’utilizzo, è sistemato sopra il portellone laterale.
L’illuminazione interna è completamente a led e annovera una serie di punti luce distribuiti lungo l’abitacolo che comprendono elementi lineari sottopensile a beneficio di dinette, bagno, cucina e camera posteriore, oltre a quattro punti spot distribuiti lungo l’asse centrale dell’abitacolo. A disposizione dell’equipaggio, infine, un buon numero di prese da 220v, cinque per la precisione – una in dinette, due in cucina, una in bagno e una in camera da letto -, due da 12V posizionate in cucina e dinette e due prese USB a beneficio della camera posteriore.
La riserva di gas può contare su un vano in grado di accogliere due bombole da 11 kg; inserito alla base della cassapanca posteriore sinistra con apertura verso l’esterno, è attrezzato con ganci ferma bombole e regolatore di pressione Truma Duocontrol CS con Crash Sensor, dispositivo di commutazione automatico e riscaldamento. I sezionatori dell’impianto, infine, sono collocati sotto il piano cucina e protetti da uno sportellino ribaltabile.
All’interno
Gli interni dell’Hymer Van Yellowstone, caratterizzati da un arredo in essenza denominata “Noce Chiavenna”, riprende gli schemi classici di questa tipologia di veicolo offrendo un’ottima ergonomia generale distinguendosi, però, con dettagli originali che denotano una ricercatezza a livello progettuale. Peculiarità che partono dal soggiorno che, oltre alle sedute dalla conformazione automobilistica – comode soprattutto in viaggio -, presenta un tavolo dalla massima modularità di utilizzo. Il piano, infatti, sorretto da un supporto a parete, può alternativamente essere completamente dispiegato per offrire un ampio piano d’appoggio sufficiente per pranzare oppure, ripiegato a libro, trasformarsi in un compatto e poco invadente tavolino. Ma non basta: in tutte le situazioni nelle quali la sua presenza è inutile (ad esempio, durante il viaggio), il tavolo può essere completamente ribaltato contro la parete, “sparendo” di fatto alla vista e liberando completamente lo spazio antistante il divano della dinette.
La luminosità e l’areazione si avvantaggiano, oltre che della vetratura della cabina di guida, di due finestre laterali Dometic, entrambe apribili a compasso, mentre, come già accennato, la presenza del tetto a soffietto apribile obbliga a rinunciare all’oblò da 70×50 cm presente nella versione standard. Nonostante l’impossibilità di utilizzo della cassapanca deputata a ospitare parte dell’impiantistica, il living non difetta in quanto a possibilità di stivaggio avendo a disposizione due pensili, un vano a pavimento accessibile tramite una botola e il classico vano a giorno ricavato al di sopra della cabina di guida. Presente, infine, anche una presa bivalente a 12/220V ben posizionata lungo il montante anteriore e gli oscuranti plissettati che garantiscono la giusta privacy durante la sosta e l’oscuramento nelle ore notturne.
Altra peculiarità – seppur non nuova per le produzioni del brand tedesco – è la toilette che presenta la particolarità di avere una parete attrezzata con un lavabo a ribalta che, pur non in spazi eccessivi, riesce a fornire una discreta agibilità. Nonostante le dimensioni non siano particolarmente ampie, il locale bagno dispone di un arredo completo di pensile con anta a specchio e vano a giorno laterale, mentre una delle pareti laterali è arredata con un grande specchio a tutta larghezza. Per sfruttare il vano come doccia, è disponibile una tenda in plastica a protezione della parte arredata: gli spazi di movimento, stante l’ingombro del wc Thetford C 263 S dotato di cassetta estraibile, non sono eccessivi, ma il pavimento in termoformato, con canalizzazioni che indirizzano l’acqua verso la piletta di scarico ben posizionata, e la porta di chiusura costituita da una serranda plastica, rendono l’operazione fattibile senza troppi problemi. Da segnalare, però, che lo sviluppo massimo in altezza dell’ambiente, 178 cm, incide negativamente nella fruizione del locale da parte di persone di alta statura. L’aerazione, infine, è garantita dalla sola finestra dotata di vetro opacizzato in quanto, per la stessa motivazione del living, è assente l’oblò a tetto.
Sul lato opposto, posta classicamente a sbalzo sul portellone laterale, la cucina può contare su un buon equipaggiamento che culmina con il frigorifero a compressore Thetford T1090 A da 90 litri provvisto di cella freezer interna separata e illuminazione a LED. La dotazione prevede, in oltre, un monoblocco inox completo di gruppo cottura a due fuochi e lavello inox, entrambi con copertura in cristallo, mentre la realizzazione generale conta su buoni di spazi di stivaggio: in particolare, oltre a due pensili superiori, sono disponibili tre cassetti scorrevoli dotati di chiusura assistita – dei quali il primo dotato di un ulteriore cassetto interno attrezzato a portaposate – e un vano ricavato alla base della colonna frigo. Infine, per ovviare alla mancanza di un piano di appoggio, è presente una prolunga da posizionare a lato del blocco cucina.
La ricerca nello sfruttamento degli spazi è, peraltro, un “plus” di questo veicolo: ne è un’ulteriore prova la configurazione della parte posteriore, dove le due cassapanche sottostanti ai letti gemelli sono arricchite da comode cassettiere, vani con ripiani interni e un armadio appendiabiti a sviluppo verticale. In aggiunta, nella parte superiore del letto sinistro, è presente un ulteriore armadio organizzato con ripiani interni. I letti, di buone dimensioni, sono dotati rete Froli e materasso di qualità diviso in tre parti, mentre l’ambientazione conta su un rivestimento integrale delle pareti in tessuto morbido e sei pensili a giro superiori corredati di luce lineare a LED e altoparlanti. L’areazione, infine, conta su una finestra laterale (optional presente sul veicolo sotto esame) e due sui portelloni posteriori tutte apribili a compasso e dotate di oscurate plissettato e zanzariera. A completamento, poi, sono presenti due porte USB, una presa 220V e la bocchetta per il riscaldamento inserita nel montante posteriore.
Altri due posti letto sono disponibili, in opzione, tramite un tetto a soffietto – accessibile attraverso un’apertura vicino alla zona guida servita da una scaletta – che ingloba un letto matrimoniale piuttosto ampio (200×132 cm) e dotato di un’altezza utile che arriva, nella parte anteriore, a 87 cm. Nella tela delle pareti sono ricavate tre apertura dotate di zanzariere, due laterali e una anteriore, mentre, nei periodi meno caldi, tutta la zona può essere rivestita con una copertura termica e riscaldata tramite una diramazione dedicata dell’impianto di riscaldamento grazie all’adozione di una condotta rimovibile.
Piantine e misure
Dotazioni di serie
Airbag conducente e passeggero, ESC con Brake Assist (HBA), ABS, ASR, LAC, MSR, Hill Start Assist e Traction +, alternatore maggiorato con booster di ricarica, specchietti esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, Airbag conducente e passeggero, immobilizzatore elettronico, Cruise control e climatizzatore manuale.
Il veicolo provato è inoltre dotato di:
- Meccanica da 2.287 cc. e 160 CV – Euro 3.170,00
- Paraurti anteriore verniciato – Euro 360,00
- Tetto sollevabile – Euro 3.580,00
- Truma Combi da 6 KW alimentata a gasolio – Euro 1.220,00
- Finestra posteriore lato sinistro – Euro 405,00
- Adesivo decorativo Carbonline – Euro 370,00
- Pedana doccia in legno – Euro 105,00
- Divisorio gavone posteriore – Euro 95,00
- Pack Chassis (clima automatico in cabina di guida, serbatoio carburante da 90 litri, fari fendinebbia, luci diurne a LED, volante e pomello cambio in pelle) – Euro 1.015,00
Prezzo del veicolo in prova: 64.510,00 Euro
Conclusioni
Con l’affermarsi di questa tipologia di veicoli, il mercato continentale dei van è sempre più agguerrito e competitivo. Per emergere nella miriade di proposte presenti, occorre distinguersi con soluzioni particolari, magari anche innovative, unite a dotazioni standard che, in particolare per il mercato italiano, attirino l’attenzione e garantiscano un adeguato comfort di bordo. L’Hymer Van Yellowstone lo fa grazie alla razionalità nei concetti realizzativi, alla concretezza e al tempo stesso all’originalità nelle soluzioni, unite a una sobria eleganza nello stile che non dimentica gli aspetti più pratici. Il tutto si somma, poi, a un concetto “automotive” molto evoluto che si concretizza nell’offrire di serie tutta la migliore accessoristica disponibile per quanto riguarda comfort e sicurezza, oltre a un’ampia possibilità di personalizzazione in fatto di stile e componentistica di bordo. Lo Yellowstone rappresenta una valida alternativa per la coppia di ogni età che vuole un furgonato in grado di assecondare l’esigenza di spazio vivibile e di stivaggio senza dover, per forza, scendere a particolari compromessi. Un veicolo in cui il costruttore tedesco, come da tradizione, presta particolare attenzione e cura realizzativa sia per quanto concerne l’allestimento globale, sia per l’impiantistica di bordo, presupponendo un utilizzo anche nella stagione invernale, a condizione che si metta in conto un esborso aggiuntivo per dotare il serbatoio esterno di un’adeguata coibentazione e riscaldamento, non previsti di serie. Come spesso accade per questo segmento di veicoli, il bagno è il locale che più viene penalizzato: qui lo spazio all’interno del vano è tutto sommato ben fruibile a patto che l’utilizzatore non sia di statura elevata. L’Hymer Van Yellowstone risulta essere quindi, nel complesso, un prodotto per utenti esperti ed esigenti, che dimostra come Hymer sia stata in grado di trasportare anche in questa particolare tipologia l’attenzione al dettaglio, la razionalità progettuale e la cura costruttiva tipiche di tutta la sua produzione.
- Le dotazioni generali sono di assoluto rilievo. Eccellente, in particolare, la presenza dei migliori sistemi di sicurezza attiva e passiva e di altri accessori degni di una vettura di classe.
- Interessante la soluzione con tavolo a ribalta adottato per il soggiorno, che permette una maggiore agibilità ai commensali e un ottimale assetto in marcia per i passeggeri in dinette.
- Nella parte posteriore, e in generale in tutto il veicolo, ogni spazio utile è stato adeguatamente sfruttato per offrire vani di sistemazione grandi e piccoli.
- Con un’accessoristica così completa, stona un po’ il fatto che il serbatoio di raccolta delle acque grigie non sia isolato e riscaldato di serie, ma solo in opzione.
- L’altezza non sufficientemente adeguata del locale bagno penalizza le persone di alta statura.
Riferimenti e contatti del costruttore
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Holzstraße 19
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Si ringrazia per la gentile collaborazione: Camping Sport Magenta
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