Nella nuova serie 200 scopriamo due validi mansardati per la famiglia, il Glamys 220 e il Glamys 222, ma anche un piccolo semintegrale, il Mc4 231. Nella rinnovata gamma di van poniamo invece la nostra attenzione sugli inediti Menfys 3 Maxi e Menfys 4 Prestige
In occasione delle fiere di fine estate, McLouis ha completato la presentazione della sua nuova gamma, che è sempre più ampia e articolata abbracciando le quattro tipologie di camper: ci sono mansardati, motorhome, semintegrali e furgonati, con diversi livelli di allestimento che consentono di spaziare in una fascia di prezzo non proprio ristretta, andando grosso modo dai 40.000 ai 70.000 euro. Se è vero che nessuna modifica è stata apportata alle serie 300 e 800, che raggruppano i semintegrali Mc4 e i motorhome Nevis, è altrettanto vero che la casa toscana introduce i modelli entry level della serie 200 e allo stesso tempo potenzia molto la sua gamma di van Menfys.
Glamys 220 e 222
Nella serie 200 vengono assorbiti tutti i mansardati Glamys, tra cui notiamo due schemi abitativi particolarmente interessanti per la famiglia. Il nuovo Glamys 220 stupisce per l’eccezionale rapporto tra posti letto e dimensioni.
In soli 699 cm di lunghezza questo veicolo offre fino a otto posti letto. Ovviamente non è un veicolo propriamente adatto alla vacanza itinerante di otto persone, anche perché i posti viaggio omologati sono sei e i posti a tavola si fermano a quattro. Però gli otto posti letto non sono solo una provocazione, bensì esprimono una notevole flessibilità d’utilizzo del veicolo, che riesce ad adattarsi a molteplici tipologie di equipaggio. Del resto, è allettante anche il prezzo in rapporto ai posti letto: si parte da 49.990 euro, con motore 2300 da 120 cv. Di serie il climatizzatore cabina, il doppio airbag e il cruise control, ma anche la zanzariera posta sulla porta d’ingresso a larghezza maggiorata.
Elemento caratterizzante il Glamys 220 è la zona letto posteriore, dove troviamo non solo un tradizionale letto matrimoniale trasversale posto sopra il garage, ma anche un letto all’interno del garage stesso. Ed è un letto ribaltabile, così da permettere l’utilizzo alternativo del letto e del garage.
Riteniamo particolarmente utili le quattro nicchie nel garage, che si possono sfruttare per riporre oggetti non troppo voluminosi, se si utilizza lo spazio come vano di carico, ma possono anche diventare preziosi piani d’appoggio a servizio del letto.
Per il resto il Glamys 220 non riserva sorprese. Il living è dotato di una dinette tradizionale, con i due divanetti ai lati del tavolo, soluzione che non coinvolge i sedili della cabina e che permette all’occorrenza di ricavare un letto matrimoniale abbassando il tavolo e componendo i cuscini.
La mansarda è semplice, intonata alla classe del veicolo: pur di buone dimensioni, offre solo una finestra laterale e non ha tasche portaoggetti o elementi imbottiti. Nonostante si tratti di un mezzo di primo prezzo, il Glamys 220 dispone di un piano mansarda ribaltabile, il che si rivela utile sia per agevolare il passaggio cabina abitacolo, sia per offrire una visuale più aperta a chi si trova in dinette.
Tra la porta d’ingresso e la cabina si innalza la colonna dell’armadio, mentre dall’altro lato della porta si sviluppa il blocco cucina. I fuochi sono solo due, ma c’è un buon piano d’appoggio e non manca il grande frigorifero da 142 litri. Per quanto riguarda il bagno, viene adottata una soluzione tradizionale, sempre valida, con la doccia in nicchia separabile dal resto del vano toilette, il quale è dotato di finestra per l’aerazione.
Il Glamys 222 invece è un mansardato classico, con uno schema abitativo collaudato, sempre vincente per la famiglia di quattro, cinque o anche sei persone. I posti omologati sono addirittura sette e anche i posti letto possono arrivare a sette. Il tutto con una lunghezza che si mantiene entro i 7 metri e un prezzo che parte da 49.490 euro, su base Fiat Ducato 2300 da 120 cv.
A fare la differenza con altri mansardati più di tendenza è la zona anteriore dell’abitacolo: la tradizionale soluzione delle due dinette affiancate non rappresenta l’ultima moda, ma offre ancora grandi vantaggi. Non è poca cosa, infatti, poter disporre di due tavoli e un totale di sei posti a sedere, oltretutto senza nemmeno ruotare i sedili della cabina. Inoltre, se serve, le dinette si possono trasformare in letti (uno di fortuna, per un bambino, l’altro un discreto matrimoniale). Come sul Glamys 220, la mansarda è semplice e dotata solo di una finestra.
Nella zona posteriore dell’abitacolo, servita dalla porta d’ingresso, troviamo invece i letti a castello, la cucina e il bagno. Il letto inferiore del castello si può ribaltare, in modo da formare un gavone ampio, accessibile da sportelli su fiancate contrapposte.
Il blocco cucina a L, con un buon piano d’appoggio, dispone di fornello a due fuochi e di frigorifero da 142 litri collocato sulla parete opposta. Una parete nella quale è inserito l’armadio, con l’anta chiara in contrasto sul fondo in legno. Il bagno è identico a quello del Glamys 220: si rivela funzionale per la presenza della doccia in nicchia, l’aerazione assicurata dalla finestra e la possibilità di riporre oggetti vari nel pensile e nel vano in basso.
Il Glamys 220 e il Glamys 222 sono due veicolo simili ma dal carattere differente: apprezzabile il fatto che McLouis riesca ad offrire questa varietà in una gamma ridotta come quella Glamys.
Mc4 231
Completamente diverso il nuovo Mc4 231, uno dei cinque semintegrali inseriti nella neonata serie 200. E’ un veicolo compatto: la lunghezza di soli 599 centimetri avvantaggia le manovre e i parcheggi. Anche in questo caso il prezzo è d’attacco, si parte da 47.640 euro con motore 2.3 da 120 cv, il che significa che anche pescando abbondantemente nella lista degli optional si può rimanere sotto ai 50.000 euro. Sono comunque di serie il climatizzatore cabina, il cruise control, 2 airbag anteriori, l’ESC e la zanzariera per la porta. Quest’ultima è di larghezza maggiorata.
Nell’abitacolo di un semintegrale di queste dimensioni tutto è ovviamente concentrato, però non manca nulla, tutto ciò che occorre per vivere comodamente è a bordo. Teniamo presente che i 599 cm sono la classica lunghezza di un van, un furgone camperizzato, ma qui la vivibilità è decisamente maggiore grazie alla larghezza di 235 cm, nonché alle pareti planari e all’altezza superiore.
Il Mc4 231 è omologato quattro posti ed è pensato essenzialmente per un equipaggio di due o tre persone. Nella parte posteriore abbiamo un letto matrimoniale trasversale posto in alto, sopra il garage, mentre nella zona anteriore troviamo un letto singolo basculante. Il veicolo si può avere anche senza letto basculante (è considerato un optional, su alcuni mercati esteri non viene richiesto), con una diminuzione del prezzo finale. La zona pranzo è composta da una semi-dinette a L completata dai sedili girevoli della cabina. Il tavolo è dotato di sostegno telescopico e può essere abbassato rapidamente per formare, se occorre, un ulteriore posto letto. L’oblò panoramico nel cupolino è un optional consigliato a chi desidera avere maggiore luce naturale nella zona anteriore.
Il blocco cucina in linea è addossato alla parete di destra, tra la porta e il letto posteriore. Non offre piano d’appoggio, se non quello della mensola estraibile, però il fornello ha tre fuochi e il frigorifero è di grande capacità (142 litri).
L’ottimizzazione dello spazio interno, necessaria vista la lunghezza del veicolo, è ben evidente in due punti. L’armadio è collocato sotto al letto, soluzione non propriamente scomoda, che però ruba volumetria al garage. Nel bagno, invece, per risparmiare centimetri preziosi è stato inserito il lavabo nella cabina doccia, il che non è poi così male (non bisogna sgomitare per lavarsi mani e viso) anche se sarebbe utile avere una pedana di scolo (da notare, però, l’utile doppio foro di scarico del piatto doccia).
I nuovi van Menfys
Basta un’occhiata al catalogo per capire che McLouis ha deciso di intensificare la sua presenza nel segmento van, con modelli divisi in tre livelli d’allestimento. Nella gamma entry level troviamo il Menfys 3 Maxi, che nella taglia 6 metri del Ducato ripropone uno schema abitativo ormai classico, con i due letti matrimoniali posteriori a castello.
Una soluzione interessante per la coppia giovane con uno o due figli piccoli, o anche per una coppia non più giovane che voglia ospitare di tanto in tanto un nipotino. La possibilità di movimentare reti e materassi dona notevole flessibilità d’uso a questo camper furgonato che si colloca nella fascia più bassa del segmento van. Il prezzo base resta sotto i 40.000 euro e di serie viene offerto il climatizzatore cabina, l’airbag conducente e l’ESC. Con poca spesa si può migliorare la dotazione grazie al Pack Entry, consigliabile vista la presenza degli specchi elettrici e della porta zanzariera. Le modifiche apportate ai modelli 2021 interessano soprattutto la zona centrale e anteriore dell’abitacolo. Tutto nuovo è ad esempio il vano toilette, con il lavabo collocato nell’angolo per lasciare ampi spazi di movimento a chi deve fare la doccia (la separazione avviene con una tenda plastificata). Per quanto riguarda il blocco cucina, degno di nota è il frigorifero a compressore Dometic RC 10,4/70, con doppia cerniera della porta, che si può aprire sia dall’abitacolo, sia dall’esterno con il portellone aperto. La collocazione del frigorifero nella zona anteriore della cucina evita l’effetto colonna tra zona giorno e zona letto: rimane l’armadio a mezza altezza (con utile piano d’appoggio soprastante), ma la visuale è aperta.
Al vertice dei furgonati di casa McLouis abbiamo invece i modelli Prestige, tra cui il Menfys 4 Prestige, un van da 636 cm di lunghezza su base Fiat Ducato.
Lo schema abitativo è composto da una classica semi-dinette anteriore completabile dai sedili della cabina e una zona notte posteriore con due generosi letti singoli gemellati. La capacità di stivaggio della zona posteriore è notevole, sia perché ci sono armadietti pensili su tre lati (quindi anche sul fondo, sopra la parta a doppio battente), sia perché sotto il piano di calpestio è stato creato una ampio vano di stivaggio.
La parte anteriore dell’abitacolo è aperta e luminosa: la cappelliera sopra la cabina è stata eliminata e l’oblò nella parte frontale del tetto porta luce naturale in aggiunta a quella dell’oblò panoramico centrale. Il prezzo delle versioni Prestige sale di alcune migliaia di euro rispetto a quello dei modelli base Menfys, ma si tratta di veicoli di livello superiore non solo a livello estetico, ma anche per quanto riguarda i materiali utilizzati, la coibentazione e la dotazione di serie. Abbiamo già citato, ad esempio, la terza fila di pensili posteriore e l’open space anteriore senza cappelliera sopra la cabina, a questo aggiungiamo le finestre in coda a doppia camera apribili, la finestra laterale della zona letto, il paraurti in tinta, il gradino elettrico e la zanzariera sul portellone scorrevole, ma anche il cruise control, l’airbag passeggero, gli specchi retrovisori elettrici e le fodere dei sedili cabina. Il tavolo non ha un piano unico indivisibile, ma è conformato a libro, può essere ampliato.
Inoltre i Menfys Prestige si distinguono per la pregevole pietra acrilica utilizzata sul piano cucina. Una cucina dotata di tre cassettoni e con un piano d’appoggio che viene creato all’occorrenza, grazie alla mensola sollevabile vicino alla porta e ad una seconda mensola a parete ricavata dal coperchio del lavandino. Anche sul Menfys 4 Prestige troviamo il bagno di nuova concezione, con il lavabo collocato in un angolo e i vani di stivaggio integrati nella parete, soluzioni pensate per lasciare spazio libero a chi deve fare la doccia o comunque muoversi senza problemi nel vano toilette. Sulla serie Prestige migliorano le finiture del bagno (si veda la nicchia porta saponi e la colonna doccia), il lavabo è in pietra acrilica e la separazione della doccia non è più con tenda plastificata, ma con paretine in metacrilato.
E’ importante ricordare che i Menfys Prestige si possono avere anche con il tetto sollevabile a soffietto, una novità di questa stagione pensata per offrire una zona notte aggiuntiva e quindi ampliare notevolmente le potenzialità del veicolo, rendendolo fruibile non solo a due ma anche a quattro persone.