Eleganza e dinamismo non mancano al nuovo Mobilvetta Kea P90, un semintegrale di taglia generosa che propone un’ambientazione interna decisamente di tendenza, quella con dinette face-to-face anteriore e letto nautico posteriore
Tipologia | Profilato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 Light con telaio Camping-Car Special e passo da 403 cm |
Motorizzazione di base | 2.287 cc – 103 kW/140 cv |
Motorizzazioni opt | 2.287 cc – 118 kW/160 cv ; 2.287 cc – 130 kW/177 cv |
Dotazioni di sicurezza | ABS, ESC, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 2+2 optional |
Dimensioni | 747x235x295 cm |
Peso massimo ammesso | 3.500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 3.157 Kg |
Prezzo base | Euro 65.490,00 con IVA FF |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
L’analisi
Negli ultimi anni i semintegrali Kea P hanno rappresentato un vero pilastro della produzione Mobilvetta: non può quindi passare sottotono il cambiamento avvenuto all’inizio della stagione, un cambiamento che non va letto solo come un semplice restyling, ma va inquadrato in una vera e propria ridefinizione della gamma. I nuovi Kea P si posizionano ad un livello di prezzo inferiore rispetto al precedente modello: sono poche migliaia di euro, ma che bastano per aprire a Mobilvetta nuovi scenari di mercato. Del resto, con l’introduzione del Krosser avvenuta lo scorso anno, la casa toscana presidia in maniera eccellente la fascia dei 70.000 euro occupata dal precedente Kea P, mentre con il nuovo modello scende leggermente più in basso, anche se, questo deve essere chiaro, non “troppo in basso” per evitare sconfinamenti poco opportuni all’immagine del brand.
La gamma Kea P si compone di tre modelli: un classico 7 metri con letto trasversale e due versioni di maggiori dimensioni, tra cui il Kea P90 che si attesta sui 747 cm di lunghezza. Il Kea P90 si rivela interessante per chi, pur non volendo salire verso l’alto con i prezzi, cerca un veicolo dagli spazi interni abbondanti, con un’ambientazione quasi domestica e un design di buon livello. Non abbiamo sicuramente la raffinatezza dei fratelli maggiori, ma il family feeling è evidente e c’è più di una somiglianza con il Krosser. La base meccanica del Kea P90 è quella del Fiat Ducato in versione Camping Car Special, con telaio ribassato e carreggiata posteriore allargata. Di serie non viene proposto il motore base da 120 cv, bensì il valido 140 cv, con quel pizzico di potenza e di coppia in più che non guastano. In opzione si può avere il motore da 160 cv o quello da 180 cv, il più potente della gamma. Disponibile a richiesta anche il cambio automatico a 9 rapporti. Lo sbalzo posteriore del veicolo è pronunciato, ma supportato dal passo lungo da 403 cm e da un telaietto ausiliario fissato al telaio originale. Nella dotazione di serie, tra gli elementi più qualificanti, non troviamo solo il motore da 140 cv, ma anche i cerchi in lega da 16” e gli oscuranti cabina plissettati, oltre ad equipaggiamenti ormai considerati standard in questa fascia di prezzo come il climatizzatore cabina, il Traction+, l’Hill Descent Control, il cruise control e gli airbag in cabina per conducente e passeggero. E’ di serie anche il grande oblò panoramico Skydome nel cupolino. Nell’equipaggiamento base sono compresi i comandi al volante per la radio, però la radio rimane un optional, così come la retrocamera. Di serie non viene offerto il letto basculante: è lasciata all’acquirente la possibilità di decidere se dotare il veicolo di un letto matrimoniale aggiuntivo (al costo di 1.000 euro e con un leggero aggravio di peso) oppure avere una zona anteriore più aperta.
L’esterno del Kea P90 non tradisce le aspettative, tutto giocato sull’alternanza di bianco, nero e grigio, con grafiche sobrie ed eleganti per le fiancate. La cabina è impreziosita dal paraurti bianco e dal colore nero della calandra e del contorno fari. Da notare che sulla calandra scura è inserito il logo nero Mobilvetta con bordo cromato. Azzeccato il design del cupolino, che raccorda in maniera dinamica la cabina alla cellula abitativa: è caratterizzato dalla grande superficie vetrata, ma si notano anche delle sagomature rientranti sui bordi anteriori, così come si nota la scritta Mobilvetta Design al centro. Se la parte anteriore del veicolo è ben riuscita, non è da meno quella posteriore, identica a quella del più costoso Krosser. La parte centrale bianca, su cui spicca il grande logo della casa, è incorniciata da elementi sporgenti scuri che racchiudono anche la fanaleria a sviluppo verticale.
Sulla fiancata destra troviamo la porta d’ingresso dotata di finestra fissa (con oscurante), zanzariera e cesto per i rifiuti. La porta, con chiusura centralizzata a due punti di serraggio, ha una larghezza maggiorata rispetto allo standard, offrendo un passaggio utile di 60 centimetri. Anche i gradini sono più ampi, di forma più regolare, quindi comodi e sicuri. Da notare la luce sopra la porta, molto sviluppata in lunghezza.
La costruzione della scocca è basata sull’assemblaggio di pannelli sandwich (31 mm di spessore, 54 mm per il pavimento) realizzati con l’ormai consolidato sistema che prevede isolante interno in polistirene estruso racchiuso da due lastre di vetroresina (lato abitacolo e lato strada). La vetroresina che riveste il tetto protegge dalla grandine, mentre quella sul lato inferiore del pavimento rende il fondo impermeabile e lo difende dal pietrisco sollevato dalle ruote.
Per irrigidire i pannelli è inserito un telaio in resina composita, dunque la scocca nel suo complesso è priva di legno, per evitare eventuali danni causati dall’umidità. Il cupolino, che integra lo Skydome, è in ABS, così come le modanature posteriori. La garanzia di impermeabilità sulla scocca è di dieci anni, quindi superiore alla media, e questo rappresenta una sicurezza per l’acquirente. Se è vero che i semintegrali Kea P denotano una stretta parentela con i più costosi Krosser, è altrettanto vero che analizzando alcuni elementi costruttivi della scocca si notano quelle differenze che giustificano un prezzo inferiore. Per prima cosa il Kea P non ha un doppio pavimento, nemmeno un doppio pavimento tecnico. Inoltre le bandelle sottoscocca non sono quelle in alluminio che hanno sempre contraddistinto la produzione Mobilvetta, bensì fascioni in ABS.
Per quanto riguarda le bandelle sottoscocca, notiamo che una porzione di esse, sul lato destro del veicolo, di solleva e svela la presenza di un gavone, piccolo ma utile per riporre attrezzi vari (cavo elettrico 220 V, ad esempio). In ogni caso, nella parte posteriore del veicolo troviamo il gavone principale, un garage di buona volumetria che può contenere alcune biciclette oppure uno scooter. Per l’accesso ci sono due sportelli di uguali dimensioni sulle fiancate. Il garage è testato per un carico massimo di 300 kg, quindi sopporta anche notevoli sollecitazioni dinamiche, però occorre rapportare il carico alla massa residua se vogliamo rimanere entro i limiti dei 3500 kg.
Il garage, illuminato e riscaldato, ha il fondo in linoleum e quattro ganci di fissaggio. C’è anche una presa 220 V che può servire per la ricarica delle e-bike. Sulla parete del garage troviamo alcune nicchie per riporre piccoli oggetti, mentre uno sportello mette in comunicazione il gavone con i vani di contenimento nella base del letto (accessibili principalmente dall’abitacolo). Lo sportello in basso invece permette l’ispezione della stufa.
Gli impianti
L’impianto idrico, gestito dalla pompa a pressostato, può contare su un serbatoio delle acque chiare posto all’interno della cassapanca sotto al divano sinistro e da un serbatoio delle acque grigie collocato sotto al pianale, racchiuso da un involucro coibentato riscaldabile da una resistenza antigelo (pulsante di comando sopra il frigorifero). La capacità del serbatoio delle acque chiare non è elevata, 88 litri non sono un valore da primato.
Per quanto riguarda l’impianto elettrico, notiamo che la batteria ausiliaria è posizionata nella cassapanca sotto il divanetto destro, a lato della porta quindi. Caricabatterie e pannello di controllo delle utenze sono di produzione Nordelettronica. Il pannello di controllo, con comandi touch, è inserito nel mobile sopra il frigorifero. Il quadro elettrico invece è dietro uno sportello nella base della cucina. Oltre a quella già citata nel garage, ci sono tre prese 220 V nell’abitacolo, mentre per la ricarica di smartphone e tablet possiamo contare su una presa Usb nel living e due nella zona notte, abbinate agli spot di lettura. Il sistema di riscaldamento (abitacolo e acqua) si basa sulla centrale termica Truma C nella versione più potente da 6000 W, adeguata alla notevole volumetria dell’abitacolo, collocata sotto al letto posteriore, con possibilità di ispezione da uno sportello nel garage. La sonda della temperatura abitacolo è sopra il frigorifero, così come il pannello di controllo CP Plus. La distribuzione del calore avviene attraverso un numero sufficiente di bocchette, una delle quali raggiunge anche la cabina.
Per il gas, che oltre alla stufa alimenta i fornelli e il frigorifero in sosta libera, è prevista la classica scorta di due bombole con alloggiamento nell’apposito vano sulla fiancata sinistra. I rubinetti sezionatori sono nascosti nella parte bassa del blocco cucina.
All’interno
L’abitacolo gode di una buona illuminazione naturale: nella zona posteriore ci sono ampie finestre, nella zona anteriore oltre alle finestre (anche sul lato destro) si gode del maxi oblò sul cupolino, che supplisce piuttosto bene alla mancanza dell’oblò centrale dovuta alla presenza del letto a soffitto. Di buon livello anche l’illuminazione artificiale, con molte strisce a led ed elementi d’arredo retroilluminati, i quali creano una piacevole atmosfera nelle ore serali. L’arredo è giocato sull’abbinamento e la contrapposizione tra il legno chiaro, il bianco dominante e alcuni inserti scuri dei mobili e delle tappezzerie. Gli armadietti pensili dalle ante curve sono in laminato chiaro opaco con alcune fasce in laminato scuro opaco.
I divani sono rivestiti in similpelle punturata con inserti in tessuto. Anche il fondo del letto basculante adotta lo stesso rivestimento in similpelle, mentre nel resto dell’abitacolo c’è un valido rivestimento soft touch del cielo. Si apprezzano i vari pannelli decorativi verticali, ma si nota la mancanza di un completo rivestimento della base delle sedute.
L’ampia zona pranzo-relax è composta da una dinette face-to-face integrata dai sedili girevoli della cabina. I divani longitudinali creano una zona relax aperta, dove è possibile sedersi anche allungando le gambe. Fondamentale la presenza di un tavolo a sostegno centrale con piano che può raddoppiare la sua superficie (da 40 a 80 cm di larghezza). Del tavolo, con diverse possibilità di movimento del piano, facciamo notare il bordo in legno e la gamba cromata (osservandola da alcune angolazioni sembra quasi scomparire, perché riflette l’arredo circostante). In opzione si può avere la possibilità di trasformare in letto la dinette (212×98 cm).
Per ottenere i due posti fronte marcia dai divani occorre sollevare e ribaltare alcuni elementi in legno e movimentare dei cuscini. L’operazione non è particolarmente complessa, ma potrebbe essere migliorata. Gli armadietti pensili sotto al basculante sono sufficientemente capienti e vengono integrati dai due vani nel cupolino, chiusi da sportelli a forma triangolare.
Tra la cabina e il living c’è un leggero dislivello, un gradino di circa 10 centimetri, così come tra la zona giorno e la zona notte. Sul pavimento davanti all’ingresso invece notiamo una botola, sotto la quale c’è un vano a pozzetto utilizzabile in vari modi.
Il blocco cucina è conformato a L e ha il bordo in legno che riprende quello del tavolo. Attraente e scenografica la controparete in metacrilato, retroilluminata e integrata da alcuni accessori, come mensoline e porta rotolo di carta da cucina. Il piano d’appoggio non manca e il fornello a tre fiamme arretrato è più sicuro. Nonostante il pensile non sia particolarmente capiente, lo spazio di stivaggio nel complesso è buono e ben articolato, con la base che ospita due cassetti e due cestelli estraibili. Lo sportello più in basso non è agibile, nasconde elementi dell’impiantistica. Sulla parete opposta è inserito il frigorifero, un trivalente Thetford N4150A da 150 litri con cella freezer separata e selezione automatica della fonte energetica. Manca la cappa aspirante, ma per l’aerazione si può contare sulla finestra e l’oblò.
Superata la zona cucina si entra nell’area del bagno: chi acquista un camper di questo tipo non vuole certo fare contorsionismi mentre si lava e il bagno del Kea P90 assolve bene al suo compito. La cabina doccia è indipendente e si apprezza in primo luogo per la parete elegante e accogliente, con una banda verticale scura, su cui è inserita l’asta per il docciatore, che contrasta con il rivestimento di fondo che imita molto bene dei listoni di legno.
Il piatto doccia, con due pilette di scarico, è in ABS rinforzato con schiuma di poliuretano ad alta densità, per offrire maggiore resistenza e più rigidità. Quando non è in uso, il piatto doccia può essere coperto da una pedana in legno calpestabile. Il vano toilette è altrettanto elegante, ma forse con un’ambientazione un po’ più fredda, incentrata sul contrasto chiaro-scuro dei laminati. Riunisce il wc e il lavabo, quest’ultimo ampio e caratterizzato da un buon design.
Tutta la parete di fondo è occupata da una grande specchiera, sormontata da un armadietto pensile, anch’esso rivestito con specchi. Sia il vano wc-lavabo, sia la cabina doccia, sono dotati di oblò a tetto per l’aerazione naturale. E’ possibile riunire vano toilette e vano doccia chiudendo la porta verso la zona giorno e quella verso la camera da letto, così da creare un bagno unico utilizzabile anche come zona spogliatoio.
Tutta la zona posteriore del veicolo è occupata dalla camera da letto, separata dal bagno mediante una porta scorrevole a tre pannelli. Il letto matrimoniale è collocato in posizione centrale, libero su tre lati. E’ piuttosto alto da terra, per consentire un’adeguata altezza al garage sottostante, ma la salita viene agevolata da ampi gradini. Il letto è fisso, non è previsto un meccanismo di variazione dell’altezza, ma a richiesta si può avere un letto più basso di 17 cm rispetto al pavimento, riducendo ovviamente l’altezza del garage (che diventa di 105 cm). La parte terminale del letto è affiancata da due armadi per i capi appesi ed è sormontata da pensili.
La testiera è imbottita e per la lettura sono previsti due spot, con la possibilità di ricarica dello smartphone mediante prese Usb. Sono presenti anche due casse per la diffusione audio della radio. La base del letto e le pareti sono rifinite con pannelli imbottiti con finitura punturata e tasche portaoggetti. La capacità di stivaggio della zona notte è elevata: oltre all’armadio e ai pensili si hanno a disposizione due comodi cassetti nella parte frontale del letto e due profondi vani accessibili sollevando la parte terminale della rete e del materasso. Questi vani sono parzialmente accessibili anche dal garage, aprendo lo sportello posto sulla parete.
Il letto basculante anteriore proposto in opzione è sostenuto da cinghie e viene mosso da un motore elettrico, con il comando posto sul bordo del letto verso la cucina. Una volta abbassato, il letto non ostruisce la porta d’ingresso, se non in minima parte.
Chi riposa nel basculante ha a disposizione una luce di lettura, ma non ci sono tasche portaoggetti, occorre sfruttare il piano d’appoggio sotto al cupolino. L’aerazione naturale è assicurata dall’oblò panoramico anteriore e dall’oblò della cucina.
Piantine e misure
Dotazione di serie
ABS, ESC, Traction+, Hill Holder, climatizzatore manuale in cabina, cruise control, airbag conducente e passeggero, predisposizione autoradio, comandi radio al volante, casse audio anche nella cellula, cerchi in lega da 16″, paraurti verniciato, calandra e contorno fari nero, specchietti retrovisori elettrici, oscuranti plissettati in cabina, zanzariera porta cellula, oblò panoramico nel cupolino, oblò Midi-Heki 70×50 cm, serbatoio di recupero isolato e riscaldabile, comando digitale Truma CP Plus, presa di corrente nel garage, bandella apribile con gavone.
Optional presenti sul veicolo in prova
- Letto basculante anteriore – Euro 1.000,00
- Radio DAB 2 DIN con retrocamera inclusa – Euro 700,00
- Volante e pomello cambio in pelle – Euro 200,00
- Fari a led DRL – Euro 330,00
Prezzo totale del veicolo provato: Euro 67.720,00
Conclusioni
La prima impressione che sia avverte guardando il Kea P90 è di un forte legame con gli altri modelli Mobilvetta. Pur collocandosi ad un prezzo inferiore rispetto ai Krosser e ai motorhome K-Yacht, i semintegrali della gamma Kea P sono stilisticamente riusciti e quell’eleganza mista a dinamismo che traspare dagli esterni la si ritrova anche all’interno, con una continuità di cromatismi che appaga l’occhio. La parte posteriore è uno degli elementi più riusciti del veicolo: pregevole dal punto di vista stilistico, è caratterizzata dalla parete bianca racchiusa da una cornice scura, la quale incorpora la fanaleria a sviluppo verticale. Il veicolo rientra di diritto tra le taglie XL e i 7 metri e mezzo di lunghezza richiedono una certa destrezza su strade strette e tortuose. Anche la massa a vuoto non è ridotta, penalizzando il margine di carico. Lo spazio interno è però davvero molto e le soluzioni proposte per zona giorno, zona notte e bagno offrono il massimo della comodità, soprattutto ad una coppia che non vuole scendere a compromessi. Un equipaggio di quattro persone è possibile, ma occorre fare i conti con il peso e con la trasformazione della dinette in sedute fronte marcia. Il living face-to-face è perfetto per il relax e, se occorre ospitare a bordo qualche amico per una serata conviviale, c’è spazio fino a sei persone. La zona notte non è solo ampia ma anche ben concepita, nella camera da letto ci sono molti vani per lo stivaggio dei vestiti e questo è senza dubbio positivo. In definitiva, il Kea P 90 è sicuramente interessante per chi cerca un camper di forte impatto visivo e con tanto spazio a bordo, senza dover spendere cifre elevate.
- Design esterno: il veicolo ha una sobria eleganza che non passa inosservata. Colori giusti, grafiche equilibrate e una parete di coda ben concepita.
- Il living è accogliente e il tavolo ben concepito. Buona soluzione per pranzare e rilassarsi, anche in sei persone.
- La capacità di stivaggio della zona notte è elevata: armadi e pensili, ma anche cassetti e vani sotto al letto.
- Vano doccia: piacevole l’abbinamento di materiali e colori, con la parete di fondo che imita molto bene i listoni di legno.
- Nella versione standard da 3500 kg complessivi, il margine di carico residuo è accettabile con due persone a bordo, ma limitato con tre o quattro persone.
- Un po’ “fredda” l’ambientazione del vano toilette (wc-lavabo): basterebbe la tonalità legno sulla parete in laminato bianco.
- La trasformazione della dinette in poltrone fronte marcia è migliorabile.
Riferimenti e contatti del costruttore
Mobilvetta
SEA Società Europea Autocaravan
via Val d’Aosta 4 loc. Fosci – 53036 Poggibonsi (SI) – www.mobilvetta.it