November 22, 2024

Un motorhome di prestigio dalle caratteristiche tecnico-costruttive di alto livello che propone un originale schema abitativo “due in uno” votato alla massima abitabilità interna, al comfort, alla raffinatezza e allo stile

In sintesi

Tipologia Motorhome
Meccanica Fiat Ducato Heavy con passo da 455 cm
Motorizzazione di base 2.184 cc – 103 kW/140 cv
Motorizzazioni opt 2.184 cc – 130 kW/177 cv
Dotazioni di sicurezza ABS, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control
Posti omologati 4
Posti letto 4
Dimensioni 785x224x295 cm
Peso massimo ammesso 3.640 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 4.500 Kg
Riscaldamento Truma Combi da 6 kW
Serbatoio acqua potabile 200 litri
Serbatoio di recupero 120 litri
Prezzo base Euro 136.500,00 con IVA

 

L’analisi

Quali sono le principali caratteristiche che deve avere un veicolo ricreazionale per essere inserito a pieni voti nella classe premium del mercato? Sicuramente una qualità tecnico-costruttiva di alto livello, una cura anche dei più piccoli dettagli, un’attenzione particolare all’impiantistica di bordo da adottare, ambienti eleganti, raffinati e accoglienti e, non ultimo, uno studio di soluzioni particolari e innovative, siano esse percepibili subito a prima vista, oppure da scoprire analizzando a fondo il veicolo. E la collezione di motorhome targata Le Voyageur riassume al meglio nei propri modelli tutte queste caratteristiche essenziali. Quella del marchio di punta del Gruppo Pilote è un’offerta completa e variegata, veicoli rivolti a coloro che sono alla ricerca di un mezzo differente, un mezzo che nel suo complesso riesca davvero a distinguersi. Abbiamo acceso i riflettori su uno dei modelli più lunghi della gamma Classic, più esattamente sul 7.8 GJF. Si tratta di motorhome di taglia generosa che, di base, propone una camera padronale con letti gemelli ma, in opzione, offre come vedremo un’originale soluzione “due in uno” riservata alla camera stessa, lasciando all’equipaggio la possibilità di scegliere se dormire su due confortevoli letti singoli, oppure unirli in un particolare matrimoniale centrale, sena l’ausilio di cuscini o prolunghe aggiuntive.

Ma andiamo per ordine e partiamo dalla base su cui viene realizzato il Classic 7.8 GJF. La meccanica utilizzata è quella del Fiat Ducato con massa complessiva a pieno carico pari a 4.500 kg, abbinato al telaio extra-serie AL-KO. Una scelta che non solo dona al veicolo una migliore stabilità su strada, ma favorisce anche la creazione di un vero e proprio doppio pavimento passante senza incidere troppo sull’altezza esterna complessiva del mezzo. Ecco quali sono quindi i numeri principali di questo modello: 785 cm di lunghezza, 295 cm di altezza e una larghezza particolare, leggermente ridotta rispetto alla media, qui pari a 224 cm.

La motorizzazione offerta di partenza è il conosciuto 2,2 litri Euro 6D-Final capace di erogare 140 CV, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti. Considerata, però, la sua mole e la classe in cui si inserisce questo modello, sarebbe stato più consono ritrovare già di serie e non opzionali il più potente propulsore da 177 CV di potenza, abbinato al cambio automatico. Decisamente completa risulta invece essere la dotazione della parte meccanica, annoverando equipaggiamenti come: ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, climatizzatore manuale in cabina, doppio Airbag anteriore, Cruise Control, fari fendinebbia, luci diurne a LED, cerchi in lega da 16”, telecamera per la retromarcia con monitor dedicato e stazione multimediale con schermo touch da 9”.

La linea esterna della gamma Classic è inconfondibile, un look sobrio, elegante ed equilibrato, che si tramanda da molti anni con qualche piccolo aggiornamento. Un design personale, dunque, pensato per non omologarsi al resto della produzione del gruppo, ma volto a donare a questi modelli un’immagine ben precisa. Di alto livello tecnico, la scocca prevede un rivestimento completo del veicolo in vetroresina, isolamento in RTM mentre, per il rivestimento interno, sfrutta le virtù portate in dote dall’alluminio. Il tetto presenta una particolare forma a conchiglia con bordi arrotondati, che si innestano direttamente con le pareti laterali. Lo specchio posteriore, invece, è stato realizzato in monoblocco di vetroresina, scolpito da forme che contribuiscono a donargli un aspetto dinamico, importante e piacevole alla vista.

Sulla scocca spiccano poi le finestre a filo carrozzeria dotate di telaio in alluminio, la porta cellula a larghezza maggiorata, già provvista di finestra e zanzariera e numerose aperture di servizio, che svelano sia vani tecnici, sia gavoni di stivaggio. A proposito di questi ultimi, oltre a un vano passante ricavato nella parte anteriore, difficile non notare il grande garage di coda, dallo sviluppo regolare e dalla notevole volumetria complessiva.

Passando invece al fronte impiantistica, sempre di alto livello, tutte le componenti sono facilmente raggiungibili. Dagli sportelli ricavati lungo la fiancata sinistra si accede alla prolunga idrica integrata per il carico dell’acqua potabile e al sistema di riscaldamento. Per quanto concerne quest’ultimo, di serie viene offerta l’unità Truma Combi da 6 kW alimentata a gas, lasciando purtroppo solo opzionale la possibilità di richiedere il più consono riscaldamento a convettori Alde. Sul lato opposto, invece, ritroviamo la doccetta esterna, la prolunga integrata per l’allaccio alla rete elettrica esterna e il vano dedicato a ospitare tutte le componenti del moderno impianto elettrico.

Notevole l’autonomia idrica, che può contare su un serbatoio dell’acqua potabile da ben 200 litri, a fronte di uno di recupero dalla capacità pari a 120 litri. Entrambi sono ovviamente installati all’intero del doppio pavimento. Il vano bombole, pensato per ospitare due unità da 10 kg l’una, è invece già dotato di serie di scambiatore automatico Truma DuoControl CS.

Arredi raffinati e curati nel minimo dettaglio, che abbiano il colore bianco a una particolare essenza chiara del legno con venature a vista accolgono a bordo l’equipaggio del Classic 7.8 GJF. Considerate le dimensioni complessive di questo modello la sensazione di spazio nei singoli ambienti è decisamente amplificata, una sensazione che si percepisce già a partire dal soggiorno, qui in conformazione face-to-face.

Una tipologia di living che esprime la sua massima essenza nell’uso di coppia, ma in grado comunque di accogliere in modo confortevole fino a sei persone attorno al suo grande tavolo centrale, provvisto di piano ampliabile a libro.

Ci pensa poi il blocco cucina dalla forma a “L” rovesciata, collocato perfettamente in linea con il divano del living, ad aumentare sensibilmente lo spazio di movimento a disposizione nella zona giorno. Il mobile presenta un notevole sviluppo in profondità, conferendo alla cucina un aspetto tipicamente casalingo.

La superficie libera d’appoggio è abbondante, così come lo sono le possibilità di stivaggio nel loro complesso, ottimamente organizzate. Numerosi sono infatti i vani a disposizioni, suddivisi tra pensili, cassetti, cestelli e dispense estraibili. Le dotazioni della cucina si completano poi con un immancabile frigorifero trivalente a colonna da 153 litri, provvisto di cella freezer separata, e un oblò a tetto dedicato, dotato di ventola.

Il compito di suddividere e fungere allo stesso tempo da filtro tra la zona giorno e quella notte è stato affidato alla toilette, qui sviluppata in due ambienti indipendenti, unibili all’occorrenza e con poche mosse in un unico vano passante. Anche in questo ambiente si avverte la sensazione di ritrovarsi a casa, soprattutto per la cura dei dettagli e per il design che caratterizza i suoi arredi.

Veniamo ora alla camera padronale, la parte dell’abitacolo che più caratterizza questo allestimento. Completamente separabile da una porta scorrevole, ospita due ampi letti gemelli che convergono negli immancabili elementi d’arredo marchiati Le Voyageur retroilluminati, collocati nella parete di fondo al posto della classica testiera imbottita.

A prima vista potrebbe sembrare una comune camera da letto, in realtà l’azienda francese prevede un’opzione molto particolare e funzionale, presente anche su questo esemplare. I piani con rete a doghe dei due letti singoli sono qui provvisti di movimentazione elettrica, che ne consentono un facile scorrimento al di sopra dell’ampio corridoio centrale, in modo tale da formare un vero e proprio letto matrimoniale centrale. In questo caso è quindi possibile decidere liberamente se dormire separati, oppure unire letteralmente i letti, mantenendone così totalmente inalterato il loro comfort notturno.

Non passa inoltre inosservata l’organizzazione dello stivaggio in questo ambiente. Alla parete di coda è stata ancora una fila di pensili dall’inusuale suddivisione interna, ai quali se ne aggiungono altri collocati lateralmente ai letti. Inferiormente ritroviamo invece due cassettoni, un armadio a doppia anta e un vano a pozzetto inserito nei gradini di salita, mentre ai piedi del letto sinistro sono stati ricavati due ulteriori piccoli armadi guardaroba sovrapposti.

Infine, anteriormente è disponibile una seconda sistemazione notturna, garantita dal letto matrimoniale basculante che discende al di sopra della cabina di guida. Anche in questo caso è possibile personalizzarlo attingendo alla lista degli optional, non solamente richiedendone la pratica movimentazione elettrica, ma anche un insolito ampliamento estraibile del suo piano. Una soluzione che garantisce al contempo un ampio spazio di riposo (dimensioni 200×190 cm), nonché la possibilità di scegliere se coricarsi in senso longitudinale o trasversale, a seconda delle esigenze del momento.

Piantine e misure

Cosa ci è piaciuto di più

  • Versatilità della zona notte grazie all’opzione della movimentazione elettrica dei letti singoli.
  • Impiantistica di bordo adottata di alto livello.
  • Cucina ben organizzata e di stampo casalingo.
  • Gli spazi di stivaggio nella zona notte sono molti, generosi e diversificati.
  • La costruzione generale della scocca e l’assemblaggio sono molto curati.

Cosa ci è piaciuto di meno

  • Meccanica offerta di base sottodimensionata in rapporto ai reali ingombri del mezzo.
  • La presenza di serie del riscaldamento a convettori Alde avrebbe rappresentato un ulteriore valore aggiunto.
  • L’armadio ricavato sotto al letto singolo destro non è diviso dal gavone garage.
  • In caso di unione dei letti posteriori, la salita può risultare poco agevole.

Riferimenti e contatti del costruttore

Le Voyageur
ZI de  la Chevallerie – 49770 La Membrolle-sur-Longuenée – France
www.levoyageur.fr

Tutto su Le Voyageur

Davide Bon

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