Si aprono le porte di un nuovo universo in casa Robeta e il suo nome è Womondo. Un brand inedito, che propone una piccola collezione di van dall’aspetto giovanile e minimalista, votati alla massima funzionalità d’uso
Una parola, Womondo, un nome che identifica il nuovo universo di casa Robeta, un nome che vuole rievocare storie di avventure lungo le strade di tutto il mondo. Un brand inedito dunque, che, come tradizione del produttore sloveno, si inserisce nella sola categoria dei veicoli furgonati, con modelli dall’aspetto più giovanile e minimalista, dove la chiave di lettura principale è rappresentata dal concetto di funzionalità d’utilizzo.
Si tratta di van contraddistinti a prima vista da tratti più semplici e lineari, van caratterizzati da ambienti interni votati a massimizzare il comfort e la fruibilità, senza dimenticare però gli importanti concetti che stanno alla base di questa tipologia di veicoli ricreazionali, come l’avventura, la libertà e la voglia di esplorare. Nonostante il loro aspetto in apparenza molto differente rispetto ai conosciuti modelli di casa Robeta, se guardati con attenzione si ritrovano invece molti richiami e dettagli tipici delle realizzazioni della casa madre, sia a livello di equipaggiamenti, sia di impiantistica di bordo e, non ultimo, di finitura e costruzione, come ad esempio il rivestimento totale in ecopelle soft-touch di tetto, pareti laterali e portelloni. Non manca inoltre un’attenzione rivolta all’ottimizzazione degli spazi interni per sfruttare al massimo i pochi centimetri a disposizione per creare preziosi vani di stivaggio.
Sono due i modelli a fare il loro primo e importante debutto, il cui nome, seguendo il fil-rouge di casa Robeta, rende sempre omaggio alla leggenda e alla mitologia greca. Partiamo dal Pegasus, ovvero la versione che adotta la prestigiosa base meccanica del Mercedes-Benz Sprinter con propulsore da 2 litri e 150 CV di potenza e lunghezza pari a 593 cm. Non appena si sale agilmente a bordo, grazie a un particolare gradino esterno estraibile dalla forma allungata, si nota subito la sua prima particolarità: ovvero l’organizzazione del soggiorno, di chiara derivazione Robeta.
La classica panca posteriore frontemarcia lascia qui posto a due sedili autonomi d’impronta automobilistica, pensati per aumentare il comfort in marcia degli eventuali passeggeri, come anche il tavolo adottato è tutt’altro che di tipo tradizionale, qui provvisto di un sostegno a parete che ne consente una facile movimentazione.
Il mobile cucina, dal notevole sviluppo, si estende senza interruzioni fino alla camera di coda, offre un notevole piano d’appoggio fisso ed estraibile, buone possibilità di stivaggio e un frigorifero collocato nella parte frontale, provvisto di anta con doppia cerniera. Il matrimoniale trasversale di coda beneficia invece di una nicchia sporgente laterale che ne aumenta le dimensioni. Interessante, inoltre, la possibilità di richiedere in opzione il wc a secco nel bagno.
Il secondo modello che fa il suo esordio si chiama Siren, è allestito su base Citroen Jumper nella lunghezza intermedia di 599 cm e già dotato di partenza del potente propulsore 2.2 BlueHDi da 165 CV. Un van dal layout tradizionale, studiato però per coloro che ricercano nei loro viaggi un giusto equilibrio tra comfort, mobilità, praticità d’uso e sfruttamento intelligente degli spazi interni.
Nulla nell’abitacolo di questo modello è lasciato al caso, anzi un particolare occhio di riguardo è stato riservato alla fruibilità d’utilizzo dei singoli ambienti. Dal living integrato alla cabina di guida che beneficia di luci anche di un’illuminazione supplementare integrata nella cappelliera anteriore, al lungo mobile cucina con piano di lavoro aggiuntivo estraibile affiancato da una colonna attrezzata con un piccolo armadietto e un cassettone, al bagno semplice ma funzionale, provvisto del conosciuto lavabo girevole di casa Robeta, fino alla minimalista ma accogliente camera da letto di coda, dove trova posto il sempre ricercato matrimoniale trasversale.