Ogni anno il Ricetto di Candelo (BI) dal 18 maggio al 2 giugno accoglie migliaia di visitatori per il fascino dei suoi eventi: “Candelo in Fiore” e “Il Borgo di Babbo Natale”, ma non solo, è anche una rinomata meta turistica per gli appassionati di medioevo o per chi semplicemente vuole visitare il biellese concedendosi un weekend all’insegna del relax e alla scoperta della storia.
Quest’anno si tinge di verde alpino in vista dell’Adunata Nazionale degli Alpini che si svolgerà a Biella nel 2025, l’edizione 2024 della mostra floreale sarà dedicata come doveroso omaggio, a questi valorosi soldati che sono indissolubilmente legati alla storia nazionale, di cui rappresentano parte integrante e costitutiva.
La manifestazione sarà arricchita da mostre, eventi e appuntamenti dedicati al mondo alpino e le suggestive vie saranno allestite con composizioni floreali che ripercorreranno la storia del Corpo degli Alpini, immergendosi nelle tradizioni e inoltrandosi in un viaggio emozionante che celebrerà il coraggio, la dedizione e l’amore per l’Italia di questi soldati in un contesto paesaggistico di una bellezza unica.
Programma dal 18 maggio al 2 giugno:
Sabato dalle ore 9.00 alle ore 23.00
Domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 22.00
Ingresso fino ad 1 ora prima della chiusura.
Ma cos’è esattamente un Ricetto? Scopriamolo insieme!
Il Ricetto è una struttura fortificata costruita nel Basso Medioevo dagli abitanti di Candelo per conservare i loro beni preziosi. A quell’epoca aveva due funzionalità: in tempo di pace gli edifici fungevano da deposito di derrate agricole e da cantine, in tempo di guerra di difesa dai briganti, gli abitanti del Borgo e delle campagne circostanti potevano rifugiarsi all’interno delle mura.
Essendo stato costruito sul terreno dei Signori Vialardi, i candelesi dovettero pagare una tassa, in seguito è stato riscattato ed è diventato possesso della comunità.
Ad oggi gli edifici sono adibiti a ristoranti, cantine, tavernette, botteghe artigianali ed un tempo avevano tutti la medesima struttura, ovvero due piani sovrapposti senza collegamento interno. Il piano inferiore veniva utilizzato come cantina per il vino avendo una temperatura tra i 12 e i 15 gradi, mentre in quello superiore si conservavano cereali e prodotti agricoli poiché più caldo. Proprio per ridurre lo scambio termico non vi era comunicazione tra i due piani, per raggiungere il piano superiore si utilizzava una scala a pioli appoggiata al balcone di legno.
All’interno è presente “La Torre del Principe”, dimora di Sebastiano Ferrero, feudatario di Candelo alla fine del Quattrocento. Personaggio molto influente, tesoriere del duca di Savoia e in seguito del re di Francia, si è occupato della costruzione del Naviglio progettato da Leonardo da Vinci ed ha introdotto il Rinascimento a Biella, in quanto feudatario pretendeva dei privilegi che i candelieri non volevano concordare. Fortunatamente gli abitanti del borgo riuscirono a dimostrare che il terreno su cui sorgeva il Ricetto era di loro proprietà, il Consiglio Ducale diede loro ragione.
Nella zona dei Piemonte, in questo caso nel Biellese, vi sono ancora diversi borghi che possedevano un Ricetto, tra cui Viverone e Magnano che ne conservano ancora oggi alcuni resti.
Il migliore conservato è proprio quello di Candelo, inoltre da esso si gode di una vista panoramica sull’intero comprensorio delle Prealpi Biellesi.
Le curiosità su questa bellezza: è stata scelta da vari registi per sceneggiature di numerosi film, tra cui “La Freccia Nera”, “I Promessi Sposi” e “Dracula”.
Per maggiori info: https://www.ricettodicandelo.it/
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