Se il il clima è infuocato, riscaldiamolo ancora un po’ giocando con i fiammiferi, ma senza fare i piromani. L’accendino è stato inventato prima dei fiammiferi, quindi questi giochi non sono vecchissimi.
Per allenamento, ecco un esempio di gioco con la soluzione.
Uno meno tre non fa due, però spostando un solo fiammifero i conti tornano.
I fiammiferi possono essere trascinati e ruotati.
Ci abbiamo pensato come fare? Non abbastanza? Allora vediamo la soluzione.
E ora proviamo a fare un’operazione osée.
Con un po’ di fantasia si può immaginare un pesce che nuota verso destra.
Spostando 3 fiammiferi il pesce nuoterà verso sinistra. Provare per credere.
Dove trovare altri giochi con i fiammiferi. Alcuni link utili.
Ed ecco alcuni giochi più complessi con le rispettive soluzioni:
Pensiamo ora ad un gioco all’aperto da fare con i bambini. E’ un gioco antico e forse dimenticato ma piace sempre quando lo si propone.
Un, due, tre, stella!
I giocatori sorteggiano, con una conta, il capogioco.
Si traccia per terra una linea di partenza, dietro la quale si dispongono tutti i giocatori meno il capogioco, che va invece a piazzarsi a 15/20 passi di distanza dalla linea di partenza.
Al via, il capogioco si volta, e dà le spalle ai giocatori. Mentre il capogioco è voltato, i giocatori ne approfittano e avanzano di uno, due, tre passi a scelta, camminando o di corsa.
Ma il capogioco ad un tratto dice: Uno, due, tre… Stella! e si volta.
I giocatori a questo punto, ma i più prudenti anche prima, si bloccano, si immobilizzano sul posto.
Se il capogioco, a proprio insindacabile giudizio, vede uno o più giocatori muoversi, li punisce obbligandoli a tornare alla linea di partenza e da lì ripartire.
Poi il capogioco dà le spalle di nuovo ai giocatori i quali, non visti, cercano di avanzare ancora. Ma il capogioco, col ritmo che vuole, per ingannare i giocatori, dice ancora: Uno, due, tre… Stella! e si volta per cogliere in fallo, in movimento, qualche giocatore incauto.
Stesso meccanismo: i giocatori sorpresi a muoversi, tornano alla partenza.
Vince la partita il giocatore che raggiunge per primo la linea di arrivo dove si trova il capogioco (non importa se lo tocca o no: basta che oltrepassi la linea).
Il vincitore diventa il nuovo capogioco e si ricomincia.
Il gioco era diffuso dappertutto. A Genova si chiamava “Passi contati”, a Potenza “Per le vie di Roma”. Una volta si chiamava “Le belle statuine”…