Design, tecnologia, dotazioni, eleganza e personalità da vendere per un progetto che mira a rinverdire i fasti di uno dei Brand più celebri (e celebrati) del camperismo italiano ed europeo
Tipologia | Motorhome |
Meccanica | Fiat Ducato 35 L/H – Telaio ribassato AL-KO, passo 4143 mm |
Motorizzazione di base | 2287 cc – 96 kW/130 CV |
Motorizzazioni opt. | 2287cc – 109 kW/148 CV 2999cc – 130 kW/177 CV |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 4 |
Dimensioni | 7400x2360x2970 mm |
Peso massimo ammesso | 3500/3850 kg (Light) 4250/4500 kg (Heavy) |
Peso dichiarato in o.d.m. | 3080 Kg |
Prezzo base | Euro 97.900 Iva compresa, franco fabbrica |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Confrontarsi con un mito non è mai semplice. Se poi il mito è “in casa” e rappresenta una parte importante del proprio passato è ancora più difficile.
Arca non ha avuto paura di questo: preceduti da un “battage” pubblicitario che ha generato molte attese – sia tra i semplici appassionati sia, ancora di più, tra gli storici estimatori del Marchio -, i nuovi motorhome Arca America si sono da subito presentati con l’intento dichiarato di porsi nelle fascia alta del mercato, distinguendosi per design, soluzioni innovative, dotazioni complete e un alto livello tecnologico.
Dopo l’America 1, il primo dei nuovi motorhome a “rompere il ghiaccio”, e a essere portato in visione nelle anteprime estive alla stampa e agli addetti ai lavori, e l’America 2, protagonista in Tour per i concessionari italiani dopo il suo esordio mondiale al Salone del camper di Parma, è arrivato, a completare la gamma, anche l’America 3, probabilmente destinato a riscuotere il più alto gradimento verso sul nostro mercato grazie alla sua configurazione che prevede la zona notte con letti gemelli con gavone garage.
L’America 3 riprende in toto gli ingombri dei “fratelli” 1 e 2, con i suoi 7,4 metri di lunghezza, e ovviamente ne ripropone le linee esterne, caratterizzate da un “look” molto moderno e dinamico, in linea con le più recenti tendenze del design applicato al veicolo ricreazionale. La zona più personale è senza dubbio lo specchio di coda: qui il designer si è “sbizzarrito”, creando forme muscolose, con integrazione della sottilissima fanaleria che corre lungo tutta la larghezza del veicolo e dona all’insieme una spiccata dinamicità.
Il frontale, meno “ardito” nelle forme, è dominato dall’ampio parabrezza, dal cofano motore – che, come spesso accade nei motorhome di qualsiasi produttore, non lascia molto spazio per poter intervenire sulla meccanica – e da una scalfatura orizzontale che nella fattispecie riceve una colorazione dorata: una scelta che, a livello soggettivo (e quindi altamente opinabile), lascia un po’ perplessi.
Le fiancate sono caratterizzate dall’adozione dell’ampio fregio scuro che va a inglobare la parte superiore della cabina (dotata di porta Dometic con vetro elettrico), della porta cellula vetrata (Seitz, dotata di controporta attrezzato e di zanzariera scorrevole a pacchetto), e per intero le finestre (Seitz D-Lux brunite, cinque in totale), ed è incorniciato, poi, nella parte superiore, da una banda dorata, a riprendere la colorazione del frontale. A giocare un ulteriore ruolo estetico concorre il tetto, raccordato in modo curvo e morbido alle pareti, e le massicce bandelle sagomate; l’impressione generale, comunque, è che con una colorazione generale diversa dal bianco – magari argento metallizzato -, e con grafiche adattate, l’aspetto sarebbe più “automotive” e sottolineerebbe ancora di più l’eleganza generale.
Oltre al design ricercato, l’America 3, così come gli altri modelli della gamma, si distingue per caratteristiche costruttive di prim’ordine, a partire dall’adozione della meccanica Fiat Ducato dotata di telaio ribassato AL-KO. Di alto profilo anche le dotazioni – che hanno il loro coronamento nell’adozione del pregevole riscaldamento Alde a convettori – e i concetti costruttivi, che vedono frontale e specchio di coda in monoblocco di vetroresina, bandelle anch’esse in VTR e pareti da 50 mm di spessore, collegate al tetto tramite una porzione curva e realizzate con un sandwich senza utilizzo di legno e caratterizzate da rivestimento esterno in Alufiber, isolamento in Styrofoam e rivestimento interno in vetroresina. Stessa struttura senza legno e isolamento in Styrofoam per il tetto, con spessore, in questo caso, di 50 mm e rivestimento esterno in vetroresina.
Grazie all’adozione del telaio ribassato AL-KO, l’America 3 vanta una struttura a doppio pavimento con luce di 240 mm, parte inferiore di 23 mm rivestita esternamente in vetroresina e un piano di calpestio realizzato con un sandwich di 53 mm di spessore, entrambi isolati in Styrofoam. Tutta la parte centrale del doppio pavimento è dedicata allo stivaggio, con accesso esterno su ambo i lati e, in particolare, con un vano sul lato sinistro dotato di un lungo portello (193×32 cm) con una un porzione decassata alta 38 cm, mentre sul alto opposto un altro portello, più piccolo (51×20 cm) fornisce anche accesso alle valvola di scarico dei serbatoi: in questo veicolo, da considerarsi ancora parzialmente allo stadio di prototipo, i due portelli hanno apertura verso il basso, un po’ vulnerabile in caso di sforzi eccessivi, e con sistemi di ritenuta non eccelsi. Lo stesso doppio pavimento, nella parte posteriore, oltre ai serbatoi di carico e recupero, ospita pompa acqua, vaso d’espansione e relative tubature, ben collocate per operazioni di manutenzione e riparazione, ma prive di divisione dal resto del vano e quindi un po’ “esposte” agli spostamenti degli eventuali carichi stivati. Il vano di stivaggio, per contro, offre ampie possibilità di utilizzo, grazie alla sua grandezza (2×2 metri circa di sviluppo) e regolarità.
Lo spazio di stivaggio principale, però, è rappresentato dal grande gavone garage (216x117x93 cm) capace di accogliere tanto bagagli ingombrati, quanto biciclette e anche uno scooter: il peso da stivare, infatti – ovviamente tenendo conto delle masse generali, soprattutto per la versione da 35 quintali di peso massimo -, viene supportato abbastanza bene grazie a uno sbalzo non eccessivo e all’adozione del telaio AL-KO con passo da 414 cm.
Ottimo anche l’accesso, garantito da due portelloni simmetrici da 109×79 cm, mentre non appare adeguato al livello generale la coibentazione esterna del pavimento in alluminio mandorlato, ottenuta tramite un semplice strato di Trocellen: si tratta comunque di materiale di qualità, costituto da isolante a base di poliolefine reticolato chimicamente ed espanso a cellule chiuse. L’allestimento generale del garage, peraltro, è di ottimo livello e contempla, oltre al già citato pavimento in alluminio mandorlato, i ganci per il fissaggio del carico, vani a giorno ricavati nella parete di fondo, riscaldamento ottenuto tramite un radiatore Alde a tutta larghezza e illuminazione con torcia a led che, come succede nei migliori esempi automobilistici, può essere staccata dal supporto e utilizzata a mano.
La cabina guida, dotata di oscuranti plissettati laterali e serrandina elettrica per il parabrezza, vede il cruscotto originale dei Fiat Ducato fornito di serie nell’elegante versione “Lounge” in finitura bronzo. Buona la visibilità del guidatore, solo parzialmente limitata dallo spessore dei montati laterali, ma confortata dall’ampiezza del parabrezza (anche verso il basso) e dalla sua non eccessiva distanza dal posto guida. Ricchissima la dotazione della meccanica di base, che prevede lodevolmente la presenza di tutti i sistemi di sicurezza attivi e passivi che Fiat mette a disposizione: sui motorhome America, infatti, sono rigorosamente di serie ESP, doppio Airbag, climatizzatore manuale (automatico in opzione), Cruise Control, Hill Holder (il sistema che facilita la partenza in salita), Hill Descent Control (per facilitare e controllare la meglio la marcia in discesa) e Traction+. Di serie anche la radio “High Level con navigatore integrato e comandi al volante, i fari anteriori “Full Led”, le luci DLR diurne a Led e i fendinebbia.
La motorizzazione base prevista per i l’America 3, come per gli altri modelli della gamma, è quella da 2,3 litri e 130 CV, non proprio ridondante, vista la massa e le dimensioni. In opzione, è possibile optare per il 2,3 litri con turbina a geometria variabile da 148 CV e il più potente 3 litri da 177 CV, tutti ottenibili anche con cambio automatico. Variabile anche la configurazione del peso massimo consentito che, se da un lato è fissato di base a 3500 kg, può essere richiesto nelle varianti da 3850, 4250 e 4500 kg.
Arca, da sempre, è un’azienda particolarmente attenta nella realizzazione dell’impiantistica. Ovvio, quindi, aspettarsi un elevato livello generale in un veicolo che rappresenta il “top” del proprio catalogo.
Segno tangibile di questa cura, è l’adozione di serie del riscaldamento Alde ad acqua che, con un principio di funzionamento del tutto simile a quello dei termosifoni domestici, distribuisce uniformemente il calore tramite convettori. Questi sono in grande numero e posizionati correttamente: oltre a un convettore dedicato al doppio pavimento e uno per il garage, sono presenti tre convettori per la camera da letto (due ai lati, uno sul fondo), uno in bagno con funzione anche di asciugatoio e altri tre lungo la cellula (uno sotto la cucina, due ai lati della dinette). Da segnalare, infine, una particolare attenzione alla cabina guida, con distribuzione del calore, tramite altri convettori dedicati, sotto i sedili e alla base del parabrezza.
Ottimo anche l’impianto idrico, supportato da un serbatoio da 125 litri collocato nel doppio pavimento riscaldato che fornisce acqua alle utenze tramite la combinazione di pompa acqua a pressostato Shurflo Trail King 7 e vaso d’espansione. Collocato nel doppio pavimento riscaldato è anche il serbatoio di recupero (125 litri come quello dell’acqua), che riceve le acque reflue dagli scarichi con tubazioni e pilette di tipo domestico.
L’impianto gas fa capo a un vano capace di contenere due bombole standard e ha i sezionatori collocati sotto la cucina, mentre la parte elettrica (eccezion fatta per il pannello di comando a sfioramento collocato sopra la porta d’ingresso), trova posto per intero (batteria servizi più caricabatterie/centralina) in una botola a pavimento. Molto opportunamente è prevista l’adozione di una seconda batteria servizi, quasi indispensabile, in assenza di sistemi di ricarica come pannelli solari o generatori, vista la dovizia di utilizzatori elettrici di bordo: ad esempio, l’articolatissima e altamente scenografica – oltreché efficace – illuminazione interamente a led, ricca di punti a diffusione a soffitto, linee illuminate e sinuosamente dedicata a sottolineare i profili dei mobilio e utile illuminazione notturna a pavimento.
Come si può facilmente constatare a prima vista, l’America non è un veicolo che lascia indifferenti. A maggior ragione, l’ultima creazione Arca vuole distinguersi in modo inequivocabile anche negli interni: l’arredo, infatti, si segnala per un design che unisce linee curve e rette in un insieme armonico, elegante senza essere troppo ricercato, moderno senza essere essenziale. Il tutto unito a una preziosa colorazione scura con pannellerie e tappezzeria in ecopelle crema che, in unione con la già citata articolatissima illuminazione, fornisce un insieme altamente godibile. Particolare anche l’adozione (eccezion fatta ovviamente per i letti) di linee orizzontali oblique, a creare una sorta di “punto di fuga” che ha il suo culmine nella camera posteriore, disegnando un ambiente tridimensionalmente ”allungato” che la ripresa fotografica non riesce a restituire appieno.
L’abitabilità generale è sottolineata dal soggiorno, caratterizzato dalla presenza di una semidinette senza parte longitudinale a “L”: una scelta resa necessaria dall’adozione di una seduta traslabile elettricamente che consente (in sosta, ovviamente, non in viaggio) a tutto l’insieme di diventare quesi una comoda e rilassante “chaise longue”. La seduta è dotata inoltre di poggiatesta regolabili e totem a scomparsa per le cinture di sicurezza a tre punti.
Il living si completa poi con un divano laterale e un tavolo dotato di comodo sistema di traslazione frizionata e a comando unico. Anche se manca una finestra sul lato destro (che sarebbe utile anche per la visibilità in marcia da parte del guidatore), l’ambiente è comunque reso arioso e luminoso dalla vetratura della cabina, dalla finestra laterale e dal maxi oblò Heki III a soffitto, mentre di sera può beneficiate della bella illuminazione a led con linee luminose, alcune inserite anche nel sofisticato sotto basculante a specchio. Non mancano, poi, il porta tv lcd (un po’ semplicistico come collocazione) con presa 220/12cv e antenna, una presa a 220V e ben due prese USB per la ricarica dei dispositivi mobili.
La cucina, con una forma caratteristica che si potrebbe definire a “V” più che a “L”, si segnala per il piano in pregevole pietra acrilica dove sono ricavati due lavelli inox con piletta di scarico a cestello di tipo domestico e miscelatore di grande pregio con erogatore retrattile. Inusuale la presenza del piano cottura sulla penisola: una sistemazione adottata in questo primo prototipo, ancora in via di conferma, ma che non sembra ideale dal punto di vista strettamente pratico. Eccellente, per contro, la sua realizzazione: si tratta di un piano Can a tre fuochi di configurazione e dimensione domestiche con piano in cristallo e copertura, sempre in cristallo, personalizzata con il logo Arca.
Lo stivaggio è assicurato da una dispensa con cestello estraibile e anta curva attrezzata, oltre a due cassetti scorrevoli che beneficiano anche della visibilità serale data dall’illuminazione a led del sottopiano. Presenti anche due grandi pensili con al centro la cappa aspirante e un piano discendente per la macchina del caffè, mentre il frigorifero Dometic da 190 litri è collocato in colonna “Tec-Tower” con il forno a gas. Oltre alla finestra e alla cappa aspirante, poi, l’evacuazione dei fumi è assicurata dalla presenza di un oblò Mini Heki.
La toilette si sviluppa longitudinalmente sulla parete di destra ed è rialzata di circa 14 cm rispetto al piano di calpestio generale. L’ambiente, nella parte dedicata a ospitare lavabo e wc, ha dimensioni non abbondati, soprattutto nel caso di utilizzo da parte di persone dalla corporatura robusta. Altro limite dato delle dimensioni è l’impossibilità di aprire del tutto l’armadietto sottolavabo, con un’anta che va a collidere inevitabilmente con la tazza del wc, mentre la scelta di corredare il vano con il pregevole radiatore Alde a tutta altezza con funzione anche di asciugatoio ha “relegato” lo specchio in posizione alta (comunque funzionale), sopra a una finestra di altezza piuttosto ridotta; proprio per questo, molto opportunamente, il pensile sovrastante è dotato di ante a specchio.
L’arredo è a ottimi livelli e comprende un bel lavabo in pietra acrilica con piano d’appoggio fronteggiato da un elegante pannello in colore ardesia, i già citati pensile con ante a specchio e armadietto sottolavabo, un ulteriore specchietto mobile (utile per farsi la barba o per perfezionare il trucco), vano a giorno laterale e dispenser. L’aerazione, oltre alla già citata finestra, è assicurata da un oblò con ventola. Di rilevo, infine, la ricercata illuminazione,che si avvale di luce diffusa a tetto (sviluppata in una specie di controsoffittatura perimetrale) e luce blu a diffusione attorno allo specchio.
Il connotato principale della toilette, e il motivo stesso della sua configurazione, è quello di fornire un accesso indipendente sia dalla zona giorno sia dalla camera da letto posteriore, anche quando quest’ultima è separata dal resto della cellula abitativa tramite l’elegante porta scorrevole in dotazione. Per fare questo, i progettisti hanno adottato un vano doccia separato dotato di doppio accesso, sia dall’interno del bagno, sia esternamente sul lato opposto, accanto al letto di destra, con porte a doppio battente su ambo i lati.
Il box doccia ha buone dimensioni e, nonostante la forma trapezoidale, garantisce adeguata fruibilità. L’allestimento è molto curato, con piatto in vetroresina, rivestimento integrale, un erogatore fisso a tetto e uno brandeggiabile, regolabile in altezza e collocato su una raffinata colonna illuminata; lo stesso diffusore a tetto è dotato di luce blu molto scenografica. Mancano un aeratore o un oblò dedicati, ma la vicinanza dell’oblò con ventola in bagno è sufficiente a garantire una buona aerazione generale.
Elegantissima, raffinata e accogliete, la camera posteriore si segnala per una fattura generale di estremo pregio, in linea con il prestigio generale del progetto America. I due letti gemelli hanno dimensioni abbondanti in larghezza, anche se è da segnalare come quello di destra, per “far posto” all’accesso in toilette tramite il box doccia, abbia una lunghezza limitata a 180 cm: nessun problema, invece, per quello di sinistra, adatto anche per persone di alta statura. L’ambiente conta su tre file di pensili, imbottitura morbida e “calda” delle pareti e un’illuminazione articolata, modulabile in intensità e versatile (a diffusione a tetto, lineare sui bordi alti dei pensili e sulla parte bassa) alla quale non manca neanche l’utile luce segnapasso notturna alla base dei gradini di salita. Aerazione e luminosità sono garantite dalla contemporanea presenza di due finestre laterali simmetriche (dotate di tende a pacchetto) e da un maxi oblò Midi Heki, mentre le dotazioni si completano con porta tv dedicato, due prese a 220V e ben due prese USB.
Sotto i due letti si sviluppa una capiente armadiatura: a destra un armadio appendiabiti con doppio accesso frontale e superiore, a sinistra un altro armadio con accesso dall’alto e un vano biancheria con anta. Concludono la notevolissima e completa disponibilità di vani di stivaggio dedicati alla camera a letto la disponibilità di spazio all’interno del gradino di salita, utilizzabile come comodo portascarpe, e una botola a pavimento.
Altri due posti per la notte sono ricavati nel classico letto basculante anteriore, discendente in cabina d guida con comoda movimentazione elettrica che una volta in opera va a incidere in modo limitato sullo spazio del soggiorno. Molto ampio nelle dimensioni, si propone senza problemi per un utilizzo continuativo dando a questo motorhome la “patente” di veicolo adatto non solo per la coppia ma anche per la famiglia. Unico neo, e dovuto senza dubbio alla natura prototipale dell’allestimento, la collocazione degli spot di lettura sulla destra che “invita” a dormire con la testa sullo stesso lato dove è collocato il porta tv.
Per contro, il letto basculante dell’Arca America 3 può vantare un accesso favorevole (ci si può salire anche senza scaletta, “appoggiandosi” al divano laterale) e un allestimento curato che conta su rete a doghe, consistenti e ben isolanti tende perimetrali e su particolari ed eleganti tende a pacchetto per la privacy, oltre che dell’aerazione garantita dalla presenza di un oblò MIni Heki dedicato.
Dotazioni di serie
ABS, ASR, Airbag conducente e passeggero, ESP, Hill Holder, Hill Descent Control, Traction+, Cruise Control, climatizzatore manuale, radio “High Level” con navigatore e comandi al volante, cruscotto finitura “Lounge”, cerchi da 16”, fanaleria anteriore “Full Led”, fari fendinebbia, luci diurne DLR a led, specchi esterni “Pullman” regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura centralizzata con telecomando per porta cabina e cellula, porta cellula vetrata con chiusura a due punti e zanzariera a pacchetto, luce esterna a led, oscuranti plissettati cabina con oscurante parabrezza elettrico, maxi oblò Heki III e Mini Heki, tende interne di cortesia a pacchetto, cappa aspirante, forno a gas, prese USB (3) per ricarica dispositivi mobili, sedile dinette con seduta ad azionamento elettrico.
Non è facile misurarsi con veicoli che hanno di fatto segnato un epoca ponendosi per anni ai vertici assoluti del mercato per soluzioni e design. Proprio per questo, il nuovo progetto della Casa da poco “traslocata” dalla storica sede laziale alla moderna “camper Valley” di Poggibonsi, si è trovato ad affrontare molte difficoltà, a partire dalle giustificate aspettative di chi ricorda bene cosa abbia significato per Arca il Brand “America”. La soluzione, pur nell’ottica di un mercato, quello attuale, che lascia poco spazio agli “esperimenti” fini a se stessi, era una sola: proporre veicoli senza compromessi in fatto di tecnica, innovazione, e design. Il nuovo America è tutto questo: parte da una base meccanica di pregio e una costruzione che fa onore alla tradizione Arca, portandola a livelli ancora più elevati, prosegue con una dotazione di serie che lascia poco spazio ai desideri – esemplare, in tal senso, la base meccanica finalmente completa di tutte le dotazioni di sicurezza attiva e passiva che Fiat mette a disposizione -, e finisce con un allestimento che di sicuro non lascia indifferenti per ricchezza, eleganza e design, giustificando, con la somma di tutte queste caratteristiche, un prezzo d’acquisto che lo pone nella ristretta “élite” del veicolo ricreazionale europeo.
Come tutti i progetti nuovi, e innovativi, è ovviamente ancora un po’ acerbo: l’America 3 da noi provato, infatti, ha dettagli migliorabili e qualche ingenuità, dovute sia alla gioventù generale sia, nello specifico, alla natura prototipale dell’esemplare in test. Ma contrappone una costruzione generale sofisticata e solida, il design esterno e interno, un livello di comfort diurno e, soprattutto notturno, di alto livello e una configurazione dell’impiantistica a prova di turismo invernale.
L’Arca America 3, però, come i suoi “fratelli”, sa offrire molto di più: è chiaramente un veicolo per utenti esigenti, capace di offrire non solo praticità, ma anche prestigio, distinzione e personalità. Proprio il carattere forte e unico, supportato ovviamente dalla tantissima “sostanza” che ne sta alla base, è l’arma di questo progetto al quale Arca affida il compito di ribadire in modo stabile l’eccellenza e il prestigio che la storia stessa del veicolo ricreazionale italiano gli hanno nel tempo attribuito.
- Eccellente la dotazione di serie della meccanica di base, completa di tutte le dotazioni di sicurezza attiva a passiva che Fiat mette a disposizione
- Ottime anche le altre dotazioni di serie, complete come si conviene per un veicolo di questa fascia di mercato
- La costruzione globale è di alto livello, a partire dalla telaistica per finire con la scocca, con pareti di elevato spessore ed efficace isolamento
- L’adozione del riscaldamento Alde a convettori con serbatoi e impianti nel doppio pavimento riscaldato, permette di affrontare vacanze in condizioni climatiche sfavorevoli
- La camera da letto posteriore è esemplare per raffinatezza, dotazioni, comfort e possibilità di stivaggio. Peccato per il letto di destra dalle misure un po’ ridotte
- nusuale ma positiva la presenza di ben tre prese USB, di cui due in camera da letto e una nel soggiorno
- La toilette, nella parte dedicata a wc e lavabo, ha dimensioni non eccessive, soprattutto per utenti di corporatura robusta
- Anche se non è ancora definitiva, occorre sottolineare come non sia ottimale la sistemazione del blocco cottura nella penisola
- Un po’ “minimalista” l’isolamento del pavimento inferiore del garage
- Manca una finestra laterale avanzata sul lato destro, utile soprattutto per la visibilità in marcia del conducente
Riferimenti e contatti del costruttore
Arca Camper SpA
Via Val d’Aosta, 4 – 53036 Poggibonsi – SI
Tel. 0577 99 511 – Fax 0577 995218 – E-mail info@arcacamper.it
www.arcacamper.it
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