L’ultima tappa dell’iniziativa voluta da Caravanbacci in collaborazione con Carthago è stata una stimolante “full immersion” in una delle zona più ricche di storia della Toscana
Tra parchi archeologici immersi in scenari da favola e musei ricchi di reperti che raccontano di una civiltà straordinaria come quelle etrusca, fino a “toccare con mano” la storia stessa di intere popolazioni che hanno vissuto sull’estrazione mineraria, passando per l’incanto del mare e dei centri storici e cullati dal benessere di una tradizione enogastronomica straordinaria: tutto questo, e anche molto di più è stato il terzo itinerario del “Driving & Living Experience“, incentrato sulla celebre “Costa degli Etruschi”, quel tratto di territorio letteralmente intriso di cultura e vestigia archeologiche che è la Val di Cornia.
E la partenza non poteva essere più significativa ed esaltante: Il Parco archeologico di Baratti e Populonia, uno dei punti di eccellenza gestiti dalla Parchi di Cornia Spa, eccellente esempio di come, unendo pubblico e privato nel modo migliore, si riesca a valorizzare e a esaltare quelle che sono le immense risorse del nostro ricchissimo territorio.
Affacciato sul suggestivo Golfo di Baratti, il Parco Archeologico racconta dell’antica civiltà etrusca e della città di Populonia, oggi piccolo borgo arroccato sulla collina ma nell’antichità, prima con gli Etruschi e ancor di più in età romana, molto più esteso e popoloso, oltre che particolare, essendo l’unica città etrusca affacciata sul mare.
Una volta parcheggiati i cinque Carthago, i partecipanti al Driving&Living Experience, hanno potuto effettuare un’interessantissima immersione nella necropoli di San Cerbone, non certo la più vasta tra le zona visitabili, ma comunque una delle più significative.
L’ideale continuazione di questo percorso storico è stata la successiva visita al Museo Archeologico del Territorio di Populonia a Piombino, ricco di oltre 2000 reperti che testimoniano la trasformazione del paesaggio e della società dalla Preistoria all’epoca tardo-antica. Fino al “pezzo” più unico e pregiato: l’anfora di Baratti, capolavoro in argento proveniente dal mare, simbolo del Museo e della bellezza del territorio.
Dopo il Museo, una passeggiata attraverso il centro storico di Piombino: la città nota ai più soprattutto per essere il punto d’imbarco per l’Isola d’Elba, è forse, invece, poco conosciuta nei suoi aspetti storici, ma ha tantissimo da offrire. Notevoli sono, infatti, il centro storico, i vicoli antichi e, soprattutto la suggestiva Piazza Bovio, affacciata sul mare e con un incredibile panorama sulle isole dell’arcipelago toscano, prima tra tutte l’Isola d’Elba.
E alla fina di una giornata così divertente e interessante, nulla di meglio che il relax offerto dalle Terme il Calidario, a Venturina, dove, parcheggiati i cinque Carthago nell’attigua e comoda area di sosta, gli equipaggi, hanno potuto immergersi nelle acque termali conosciute già nel periodo etrusco.
La mattinata di domenica, è stata dedicata a un altro pezzo di storia, sempre importante e unico, ma diverso per collocazione e interpreti. La comitiva, infatti, si è spostata presso il Parco archeominerario di San Silvestro: un viaggio nel cuore della terra che racconta una storia di minatori lunga 2000 anni.
A piedi in un susseguirsi di suggestive gallerie e su un trenino, i partecipanti al terzo incontro del Driving & Living Experience hanno potuto vivere l’esperienza di percorrere i luoghi di estrazione e lavorazione dei minerali e la lunga storia di fatiche e sofferenza che hanno accompagnato questa attività attraverso i secoli.
Il finale non poteva che essere all’altezza di tutto il resto: dall’eccellenza storica e culturale, a quella enogastronomica: il viaggio si è concluso, infatti, nel migliore dei modi, nell’Osteria I’Ciocio di Suvereto, con i piatti preparati anche utilizzando il Grano Antico del Parco costiero della Sterpaia, un prodotto pregiato recuperato grazie a un’iniziativa condotta dalla Parchi Val di Cornia Spa con l’Università di Firenze, la Provincia di Livorno, i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto e San Vincenzo.
La prima edizione del Driving&Living Experience, con questo itinerario, giunge alla sua conclusione.
Sono stati tre viaggi alla scoperta territorio e dei veicoli, supportati da un’organizzazione impeccabile a tutti i livelli e che hanno riscosso successo incondizionato e apprezzamento da chi vi ha partecipato.
Un’iniziativa unica a livello nazionale che ha avuto vita dalla passione: la passione per il proprio lavoro, per il camper e per il territorio. Tutto quello che la Caravanbacci, e in particolare i titolari Nicoletta e Paolo Bacci, hanno messo in campo per portarla a termine con indubbio e riconosciuto successo.
A breve, il racconto per emozioni e immagini con un nuovo video che racconterà tutto su questo viaggio. Come si dice in questi casi: “Stay Tuned!”.