Un integrale per equipaggi dinamici, agile, accessoriato e confortevole, esemplificativo dell’evoluzione generale che la casa tedesca ha voluto per la nuova generazione Globebus
Tipologia | Motorhome |
Meccanica | Fiat Ducato 35L con telaio ribassato CCS, passo 3800 mm |
Motorizzazione |
2287cc – 130 CV |
Motorizzazioni opt. |
2287cc – 148/177 CV |
Dotazioni di sicurezza | ABS, ASR, Airbag conducente e passeggero, ESP, Cruise Control, Hill Holder, Hill Descent Control |
Posti omologati | 4 |
Posti letto | 4 |
Dimensioni | 6940x2190x2810 mm |
Peso massimo ammesso | 3500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | 3007 Kg |
Prezzo base | Euro 72.990 Iva compresa, franco fabbrica |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Antesignani dell’autocaravan compatto, i Dethleffs Globebus, in questa stagione, sono stati completamente rinnovati acquisendo nuove definizioni al passo con le attuali esigenze ma mantenendo ben salde le peculiarità che ne hanno decretato il successo.
Posti alla base – non come prezzo, ma come dimensioni e caratteristiche – dell’offerta 2017 Dethleffs, i nuovi Globebus continuano, infatti, a essere offerti in versione integrale e profilata – per un totale di sei modelli e tre diverse piante – ribadendo i loro storici punti di forza, come l’agilità in marcia data da larghezza e altezza ridotte unite a una ottimizzazione dell’abitabilità, ma portano in dote una completa rivisitazione stilistica (esterno e interno) e un importante adeguamento in fatto di ergonomia, tecnica e dotazioni.
Uno tra i modelli che maggiormente sintetizza questi valori, perché alle doti dinamiche unisce un livello di comfort superiore alla media, è senza dubbio il Globebus I 7, motorhome che offre, in una lunghezza inferiore ai sette metri, la camera da letto matrimoniale posteriore con letto nautico centrale, la disponibilità di un ampio gavone garage e la toilette passante articolata in locali indipendenti.
Allestito sulla versione scudata del Fiat Ducato con telaio ribassato CCS e motorizzazione Euro 6 da 2,3 litri (di serie nella configurazione da 130 CV), e lungo meno di sette metri (694 cm), il nuovo Globebus I 7 (così come gli altri motorhome della gamma, il I 1 con letto trasversale e il I 6 con letti gemelli) ha il suo connotato principale nella linea esterna completamente ridefinita, in particolare per quanto riguarda il frontale, che ora si fregia di un aspetto dinamico e sportivo, ancora più evidente nella inedita versione “GT”. Quest’ultimo particolare allestimento, disponibile in opzione e in dotazione al veicolo in test, si distingue, infatti, per una significativa caratterizzazione cromatica esterna (grafica specifica, mascherina nero lucido, skid-plate rosso), cerchi in lega da 16 pollici, stampate posteriore più ampie – con moderni gruppi ottici di gusto automobilistico -, barre portatutto sul tetto e, soprattutto, le finestre Polyvision (quattro in totale) a filo carrozzeria.
Di serie, invece, anche nella versione “standard”, sono la porta cellula di tipo largo (70 cm), vetrata e dotata di zanzariera scorrevole, e gli oblò Mini Heki.
Notevoli, poi, le dotazioni della meccanica di base che prevedono, di serie, gli ottimi sedili “Captain Chair” girevoli originali Fiat con cinture integrate, il climatizzatore automatico e, soprattutto, i dispositivi di sicurezza attivi e passivi che Fiat mette a disposizione per il Ducato: doppio Airbag, ABS, ASR, Cruise Control, ESP, Hill Holder e Hill Descent Control. Corretta anche la definizione della zona guida, con una buona visibilità in tutte le direzioni grazie a montanti anteriori non troppo invasivi, a grandi specchi esterni laterali (regolabili e riscaldabili elettricamente) e un parabrezza abbastanza esteso anche verso il basso; queste particolarità, unite alla larghezza ridotta e alla distanza non eccessiva del parabrezza dal volante, contribuiscono a limitare molto il noto “effetto pullman” tipico della guida nei motorhome e a facilitare la corretta percezione degli ingombri.
A livello costruttivo, Il sovracruscotto mostra un po’ di viti a vista (stessa cosa nella giunzione anteriore dei montanti), ma è realizzato con materiale di buona qualità, mentre, nonostante la larghezza ridotta rispetto agli standard degli integrali, non manca un vano di sistemazione laterale a favore del passeggero, realizzato in legno.
La costruzione della scocca adotta il sistema Life Time Smart che, a fonte di pareti e tetto sandwich con struttura tradizionale (con il tetto, però, rivestito di vetroresina antigrandine), prevede il pavimento con struttura totalmente priva di legno, isolamento in poliuretano e totale rivestimento inferiore in vetroresina. Completano la struttura il frontale in vetroresina (con un cofano motore dall’apertura non molto ampia), corredato da un porta conducente di buona fattura con vetro elettrico, i già citati cantonali posteriori in abs e le bandelle in alluminio.
L’allestimento si caratterizza per la presenza di un gavone garage a volume variabile dotato di volume variabile tramite un semplice meccanismo manuale capace di variare l’altezza del piano letto per adeguare lo spazio disponibile alle esigenze contingenti.
Nella sua massima volumetria, il vano di carico vanta un’altezza di 110 cm a fronte di una larghezza di 202 e una profondità variabile da un massimo di 113 cm a un minimo, sul lato sinistro, di 63 cm: in questa parte, infatti, è collocato il vano bombole a sbalzo che limita la disponibilità di spazio e le possibilità di carico. Buoni, peraltro, sia l’accessibilità, garantita da due portelli d ampie dimensioni (102×96 cm), sia l’allestimento, che può contare su illuminazione, presa di corrente a 220V, rivestimento in PVC imputrescibile, riscaldamento e ganci di fissaggio del carico riposizionabili, montati sui guide.
Da segnalare, infine, che dal garage è possibile accedere facilmente al complesso termico Truma Combi e relativi allacciamenti idrici, per le operazioni di manutenzione e riparazione.
L’impiantistica del Dethleffs Globebus I 7 segue i dettami tipici di tutta la produzione della casa tedesca, a partire dall’impianto idrico supportato da un serbatoio da 114 litri inserito nella cassapanca della dinette e servito da un potente pompa a immersione. Il serbatoio di recupero è collocato sotto il pianale, ha una capienza di 90 litri e di serie non è coibentato: una mancanza abbastanza strana per un veicolo che, altrimenti, fornisce un’ accessoristica molto completa e impronta a un utilizzo esteso anche durante le stagioni più fredde.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda, infatti, si avvale della potenteTruma Combi da 6 kW, collocata, come già detto, in un vano accessibile dal gavone garage. L’aria calde viene distribuita nell’abitacolo grazie a otto bocchette, di cui due dedicate specificatamente alla cabina.
L’impianto elettrico conta su un accumulatore al gel da 95 Ah, è gestito da una centralina/caricabatteria Schaudt ed è posto sotto controllo (insieme con tutte le utenze) da un pannello di comando a tre quadranti rotondi realizzato in stile nautico, molto elegante oltre che efficiente e completo.
L’illuminazione è completamente a led, affidata a spot distribuiti in modo capillare tra soggiorno, ingresso, cucina e camera posteriore. Non mancano le luci di lettura orientabili per il letto matrimoniale mentre, a completamento dell’impianto, è possibile dotare opzionalmente la cellula anche di luce diffusa sopra i pensili mentre sono di serie due prese USB (in dinette e zona notte) per la ricarica dei dispositivi mobili.
L’impianto gas, infine, si avvale di un vano capace di contenere due bombole da 10 Kg con riduttore dotato di sistema Crash Sensor (in versione Duo in opzione) e collocato, come già accennato, all’interno del gavone garage (ma dotato di proprio portello con guarnizione in neoprene) e accesso dal portellone posto sul lato sinistro.
L’arredo dei nuovi Globebus è stato completamente rinnovato e presenta ora un’essenza chiara a venature orizzontali in grado di allargare otticamente gli spazi, ben accompagnata dalle ante crema con profili cromati che inglobano le maniglie: un insieme che, accompagnato da linee sobrie ma equilibrate, e attente all’ergonomia generale, restituisce un ambiente fresco e gradevole. Di rilevo, poi, la tecnica costruttiva, che si avvale della tecnica “Air Plus”, per permettere un’ottimale circolazione dell’aria calda lungo le pareti.
Il soggiorno si avvale della luminosità – ulteriormente migliorabile con l’adozione opzionale del maxi oblò Midi Heki – offerta dalla contiguità con la zona anteriore ed è configurato con una dinette a “L” con tavolo centrale completata da un piccolo sedile laterale: tutto questo per un totale di cinque posti possibili. Molto buono l’assetto in marcia, favorito dalla presenza, in dinette, di poggiatesta regolabili in altezza di stampo automobilistico.
La visibilità, ben garantita da una finestra su lato sinistro e un po’ limitata sul lato destro – assicurata solo dalla finestratura fissa delle porta cellula – è, però, ottimale verso l’anteriore grazie alla complanarità delle sedute e dalla grande vetratura in zona guida. Per lo stivaggio, sono presenti due pensili sul lato sinistro, due mensole svuota tasche sulla destra e un vano ricavato sotto il piccolo sedile di destra; un altro vano con cassetto scorrevole è posto a fianco dell’ingresso, alla base di un mobile che ingloba anche il porta tv.
La cucina, semplice ma ergonomica, ha uno sviluppo a “L” irregolare e presenta un gruppo inox integrato con lavello/scolapiatti e gruppo cottura a tre fuochi, entrambi con copertura in cristallo. Buoni gli spazi di stivaggio che, oltre ai due pensili superiori, contano su un vano dispensa con pattumiera integrata, un cassetto portaposate e due cassettoni scorrevoli. Manca la cappa aspirante, ma la necessaria aerazione è fornita dalla finestra e da un oblò Mini Heki. L’accessoristica conta su un elegante portaspezie e, nelle versioni con allestimento “GT” (come quella del veicolo in test) un pannello in metacrilato nero lucido sulla parete frontale, mentre la dotazione si competa con la presenza del frigorifero Thetford “slim” da 141 litri con cella freezer interna.
La toilette è articolata in ambienti indipendenti per locale lavabo/wc e box doccia. Quest’ultimo, in particolare vanta ottime dimensioni e un allestimento completo di rivestimento e piatto in termoformato, colonna attrezzata con erogatore su asta regolabile, oblò dedicato e stendino a tetto. La chiusura, oltre a un pannello in metacrilato, è ottenuta con una serrandina scorrevole: questa configurazione permette a tutto il vano doccia, quando non in uso, di poter rimanere normalmente aperto e, grazie all’adozione di una pedana in legno nautico, di costituire agevole zona di passaggio verso il letto centrale.
Il locale bagno vero e proprio ha uno sviluppo irregolare che ne limita un po’ la fruizione, soprattutto da parte delle persone di corporatura particolarmente robusta: la porta, però, da aperta, va a collegarsi con la parete della doccia a separare completamente tutta la zona posteriore dal resto della cellula abitativa, realizzando un vero e proprio bagno passante a tutta larghezza, anche se privo di ulteriore separazione dalla zone notte vera e propria. Oltre alla presenza del wc Thetford a tazza girevole C260 e al lavabo (inserito in un bel piano di colore scuro), l’arredo si completa con oblò, armadietto sottolavabo e pensile superiore con vani a giorno centrali e due stipetti laterali con porte scorrevoli a specchio.
Completa ed elegante nella sua definizione, la camera posteriore ospita un letto centrale – di discrete dimensioni e dotato di rete a doghe e materasso di qualità – che, anche nella posizione rialzata, mantiene una buona accessibilità grazie ai gradini laterali. In questa zona si concentrano anche le maggiori disponibilità di spazi di stivaggio interni che possono contare su due armadi appendibiti laterali, due pensili, vani a botola ricavati nel rialzo del pavimento posteriore e un grande e capiente vano sotto il letto, al quale si accede ribaltando la porzione finale di rete. Non mancano le luci orientabili di lettura, mentre abbondante luce e aerazione sono garantiti dalla contemporanea presenza di due finestre laterali simmetriche e un oblò centrale.
Altri due posti letto per la notte sono disponibili nel classico letto basculante a movimentazione manuale (elettrica in opzione): non lunghissimo a causa della larghezza ridotta del veicolo rispetto a un integrale classico, presenta però una buona ampiezza e un allestimento costituito da rete a doghe, rete anticaduta, materasso di buon spessore, luci di lettura, oblò dedicato e tenda scorrevole di separazione.
Dotazioni di serie
ABS, ASR, EBD, ESP, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control, Climatizzatore automatico, predisposizione radio, predisposizione tv con vano dedicato, prese USB per ricarica dispositivi mobili, sedili zona guida con “Captain Chair” girevoli e regolabili in altezza e inclinazione, porta cellula XL con finestra fissa, gradini estraibile elettrico e zanzariera scorrevole, cerchi ruota da 16 pollici, luci diurne, specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, vetro elettrico porta conducente, oscuranti scorrevoli cabina guida.
Allestimento GT: design esterno specifico (adesivi, skid-plate rosso, mascherina radiatore nero lucido), parete cucina in metacrilato nero, prese e interruttori interni cromati, barre a tetto, volante e leva cambio in pelle, finestre Polyvison a filo carrozzeria, cerchi ruota in lega, cruscotto con applicazioni in alluminio, pannello di controllo utenze con cornici cromate.
Con il progetto Globebus, Dethleffs ha, a suo tempo, introdotto un concetto relativamente innovativo: quello di veicolo compatto nelle dimensioni ma “grande” nel comfort e nelle dotazioni.
Concetti, questi, che la nuova generazione riprende, arricchendoli e perfezionandoli. Se poi, come nel caso del modello I 7, gli stessi concetti sono applicati non solo alla tipologia “matura” per antonomasia, quella del motorhome, ma anche a una configurazione votata al comfort senza compromessi come quelle con letto centrale, allora si ottiene un risultato molto interessante. Il Globebus I 7, infatti, è soprattutto un motorhome, con tutti i vantaggi in termini di abitabilità connessi, ma anche un veicolo di larghezza ridotta che, quindi, fa “pesare” meno rispetto a un veicolo classico – in termini di manovrabilità e attitudine ai percorsi più impegnativi – la lunghezza esterna (comunque limitata entro i sette metri) necessaria per alloggiare in modo adeguato una pianta impegnativa in termini di spazio. A tutto questo, aggiunge una dotazione di serie della meccanica di base ricca e adeguata a un camper al passo con i tempi, completa di tutti i dispositivi di sicurezza attivi e passivi da tempo ormai usuali per quanto riguarda il mercato automobilistico ma che nel settore del veicolo ricreazionale – in un modo che riteniamo assolutamente inspiegabile e inaccettabile – sono raramente forniti di serie e, a volte, neppure disponibili in opzione.
Il Dethleffs Globebus I 7, anche per questa dote, si conferma, invece, un camper moderno, agile ma ben abitabile e accessoriato, e con una spiccata indole per il turismo di movimento da effettuare in ogni stagione dell’anno e senza troppe rinunce in fatto di mobilità.
- Ottima la dotazione della meccanica di base, completa, di serie, di tutti i dispositivi di sicurezza attivi e passivi. Con qualche “plus” di rilievo, come il climatizzatore automatico
- Anche la dotazione di serie generale è ricca e completa
- La larghezza ridotta favorisce la guidabilità e riduce gli impacci tipici dell’assetto da motorhome
- Lodevole la presenza delle prese USB per la ricarica dei dispositivi mobili
- In un veicolo dalla buona adattabilità generale al turismo invernale, stona che il serbatoio di recupero non sia isolato o riscaldato di serie ma solo in opzione
- Il locale wc ha dimensioni proprie, a porta chiusa, un po’ sacrificate, in particolare per le persone di corporatura robusta
- La collocazione del vano bombole nel gavone posteriore può limitare, in certe situazioni, le possibilità e la facilità di carico e scarico
Riferimenti e contatti del costruttore
Dethleffs GmbH & Co. KG
Arist-Dethleffs-Straße 12
88316 Isny
www.dethleffs.it
Erwin Hymer Group Italia S.p.A.
Via Leonardo da Vinci, 120
50028 Tavarnelle Val di Pesa (Fi)