November 22, 2024

Meno di sei metri di lunghezza per un profilato agile e piacevole da abitare: dedicato alla coppia, il nuovo Etrusco T 5900 FB offre due posti letto sempre pronti grazie al matrimoniale longitudinale posteriore. Piacevole e contemporaneo nel rinnovato design interno, è un’alternativa al classico van.

In sintesi

Tipologia Profilato
Meccanica Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato alto e passo da 345 cm
Motorizzazione di base 2.287 cc – 96kW/130 cv Euro6
Motorizzazioni opt. 2.287 cc – 109kW/148 cv Euro6
2.287 cc – 130kW/177 cv Euro6
Posti omologati 4
Posti letto 2 (+1 OPT)
Dimensioni 598x233x291 cm
Peso massimo ammesso 3.495 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 2.782 Kg
Prezzo base Euro 49.190 Con IVA FF
 
Costruzione starYstarYstarYstarGstarG
Meccanica starYstarYstarYstarYstarG
Dotazioni di sicurezza starYstarYstarHstarHstarH
Abitabilità giorno starYstarYstarYstarYstarG
Abitabilità notte starYstarYstarYstarYstarG
Cucina starYstarYstarYstarG
Bagno starYstarYstarGstarG
Impiantistica starYstarYstarYstarG
Stivaggio starYstarYstarYstarY
Rapporto qualità/prezzo starYstarYstarY
 
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.

L’analisi

L’anno zero è stato quello del debutto: un nome nuovo, Etrusco, a identificare una nuova collezione di profilati nati per confrontarsi in uno dei segmenti di mercato più combattuti, la fascia di accesso. L’anno uno, invece, è quello della crescita: come un bambino che inizia a gattonare e a scoprire il mondo che lo circonda, a crescere e a formare il proprio carattere, l’ultimo nato in seno all’Erwin Hymer Group ha rivisto profondamente il proprio stile, ridisegnando completamente gli interni, ha ampliato la propria offerta, affiancando ai profilati i nuovi motorhome e ha varcato i confini a nord delle Alpi, essendo ora presente anche in Germania, Belgio e Francia oltre che, naturalmente, Spagna e Italia. Fratello di Carado e Sunlight, Etrusco ha, però, una doppia nazionalità: quella tedesca, data dalla familiarità con i conosciuti e apprezzati marchi entry-level del Gruppo Hymer, con cui condivide anche l’indirizzo di casa, a Leutkirch im Allgäu, e quella italiana, data sia dal nome sia, soprattutto, dalla fabbrica in cui nascono i veicoli, quella di San Casciano Val di Pesa.

La collezione Etrusco 2018, come detto, spazia intorno a un’offerta che copre profilati e integrali: i primi rappresentano il grosso dell’offerta, con due modelli compatti, con lunghezza entro i sei metri (T 5900 DB e FB), due entro i sette metri (T 6900 DB e QB) e, al vertice, tre varianti da 7,4 metri (T7300 SB, T7400 QB e SB), mentre i motorhome, per ora, sono proposti in due sole varianti, entrambe da 7.4 metri (I 7400 QB e SB). Tutti i profilati con lunghezza superiore ai sei metri sono disponibili sia con che senza letto basculante, sfruttano la meccanica di base Fiat Ducato 35 L con telaio ribassato Camping-Car Special e declinano i layout oggi più richiesti, con le signe DB a identificare il  matrimoniale trasversale posteriore su garage, SB i letti gemelli e QB il classico matrimoniale centrale. C’è, però, un modello che sfugge a questa classificazione: è il piccolo T 5900 FB, new entry 2018, contraddistinto dal letto matrimoniale posteriore longitudinale alla francese. Ed è proprio questo veicolo il protagonista di questo CamperOnFocus.

Lungo 598 cm, largo 233 e alto 291 cm, l’Etrusco T 5900 FB sceglie, come meccanica di base, il Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato alto e carreggiata posteriore allargata a 198 cm: l’adozione del passo da 345 cm, poi, permette di equilibrare le porzioni a sbalzo tra una anteriore da 94,8 cm e una posteriore da 158.2 (pari al 45% del passo): un valore contenuto, quest’ultimo, che ben si sposa alla linea di cintura alta garantita dal più robusto chassis proposto da FCA e che, con 14 cm di sviluppo verticale in più rispetto alla versione ribassata, conferisce massima robustezza e agilità al veicolo.

Per ciò che concerne le motorizzazioni, il marchio tedesco propone, di serie, il classico 2.3 Multijet II Euro 6 da 130 cv: con una coppia di 320 N/m, questo propulsore non ha davvero alcun problema a muovere un profilato compatto, piuttosto leggero (2.782 kg in ordine di marcia) e abbastanza aerodinamico. In opzione, chi desidera maggiori performance può richiedere il più potente 2.3 Multijet II TGV che, con una potenza di 148 cv, offre una coppia di 380 N/m, o addirittura il 2.3 Multijet II Power, accreditato di 177 cv e 400 N/m: tutte le motorizzazioni, abbinate di serie al cambio manuale a sei rapporti, possono essere affiancate dall’automatizzato Comfort-Matic, disponibile in opzione. Decisamente interessante è, poi, la dotazione di serie che accompagna la meccanica di base: per il mercato italiano, infatti, Etrusco ha scelto di proporre come standard l’onnicomprensivo Pack Chassis, comprensivo di climatizzatore manuale, airbag lato guida, airbag passeggero, alzacristalli elettrici, specchi retrovisori elettrici e con sbrinamento, Cruise-Control, predisposizione radio con antenna integrata nello specchio, sedile passeggero regolabile in altezza, ABS con EBD, ESP, Traction+, Hill-Holder e Hill-Descent-Control.

L’Etrusco T 5900 FB sceglie, come detto, la base meccanica del Ducato 35 L con telaio longheronato alto e carreggiata posteriore allargata: questa struttura è affiancata, nella parte posteriore, da appositi longheroni Sawiko in acciaio zincato e verniciato, imbullonati allo chassis Fiat e dedicati a sostenere la coda del veicolo. 

Il pavimento, costituito da un sandwich composto da un doppio strato interno ed esterno in multistrato fenolico da 5 mm con parte esterna trattata contro l’umidità, coibentazione in polistirene ad alta densità da 30 mm e rivestimento interno in tapiflex da 1 mm, ha uno spessore complessivo di 41 mm e poggia direttamente sul telaio della meccanica di base a tutto vantaggio della robustezza dell’insieme. Le pareti laterali sfruttano invece un rivestimento esterno in alluminio liscio da 8/10, coibentazione in polistirene ad alta densità (30 mm) e rivestimento interno in multistrato rifinito da melaminico (3 mm) per un totale di 34 mm: la costruzione, che prevede l’utilizzo interno del classico scheletro di sostegno in legno, sfrutta poi per l’assemblaggio appositi cantonali in alluminio preverniciato da 25×20 mm, collocati a copertura delle sigillature e pensati per garantire la necessaria robustezza negli innesti tra i vari elementi che compongono la scocca. Questa si completa poi con il tetto, dotato di rivestimento esterno in vetroresina antigrandine (2 mm), coibentazione in polistirene ad alta densità (30 mm) e rivestimento interno in multistrato rifinito in melaminico.

L’unione tra cabina e abitacolo sfrutta invece un pregevole cupolino monoblocco in vetroresina, dotato di maxi oblò anteriore integrato: sempre la fibra di vetro è utilizzata, al posto della lamiera di alluminio, per il rivestimento della parete posteriore, mentre le calate di raccordo laterali tra cellula e meccanica di base, così come i parafanghi posteriori e i carter di rifinitura dello specchio di coda sono stampati in abs.

In alluminio sono invece le bandelle laterali: spesse 2 mm e alte 28 cm, percorrono l’intera parte inferiore del veicolo conferendogli un aspetto semplice ed elegante. Molto curato, l’assemblaggio prevede soluzioni tradizionali ma pensate per offrire ampie garanzie di durata nel tempo, come sottolineato dalla garanzia sulla scocca di 5 anni: la giuntura tra tetto e parete posteriore, infatti, è ribadita tramite un ampio profilo di rifinitura in alluminio anodizzato che ospita anche la terza luce di stop, mentre il paraurti posteriore, diviso in tre porzioni (centrale con portatarga e due laterali comprensive dei pregevoli gruppi ottici a sviluppo circolare) è abbinato ad apposite calate che, proveniendo dal tetto, vanno a proteggere i sottostanti cantonali migliorando al contempo l’estetica dello specchio di coda. 

L’allestimento si completa poi con la presenza della porta di ingresso e dei portelli con telaio in alluminio dedicati al gavone e al vano gas forniti dalla tedesca Tegos, di tre finestre apribili a compasso Seitz Dometic, del sun-roof panoramico Polyplastic integrato nel cupolino anteriore (119/95×50 cm), di un oblò panoramico Dometic MiniHeki da 70×50 cm dedicato al living, di un oblò Dometic MiniHeki da 40×40 cm a servizio del matrimoniale posteriore e di uno da 28×28 cm con apertura a pantografo inserito nella toilette.

L’aspetto esterno è semplice e, allo stesso tempo, efficace: si parte da un look total-white, con cabina, cellula, bandelle, paraurti, cupolino e raccordi proposti in versione bianco lucido, in modo da lasciare alle finestre e, soprattutto, alla grafica serigrafata il compito di spezzare i volumi e dare loro profondità: giocati sulle tinte del bronzo e dell’antracite metallizzato, i disegni che personalizzano le pareti sono semplici ed efficaci, integrano bene la fanaleria e ospitano l’immancabile cavallino etrusco, emblema del brand riproposto anche sulla calandra anteriore.

Ben abbinata alle forme automobilistiche della cabina di guida del Fiat Ducato, la scocca del T 5900 FB affida il compito di slanciarne lo stile al cupolino anteriore: realizzato in vetroresina, adotta un look minimalista, pensando più a massimizzare il profilo aerodinamico del veicolo che a regalargli eccessivi spazi interni sopra la cabina, abbinandosi in maniera convincente al corpo cabina Fiat: completo di sky-view panoramico, opportunamente integrato all’interno di un’apposita scalfatura centrale, riprende nella parte inferiore le forme della calandra dell’ultima generazione del Ducato, utilizzando questo doppio livello per offrire lo spazio necessario alla decalcomania identificativa del brand Etrusco.

Il cupolino è affiancato, lateralmente, da due calate prestampate in abs: precise nel replicare le modanature della cabina, sono però mantenute in sede da alcune viti a vista e vanno a raccordare sia le pareti laterali sia, nella parte inferiore, le bandelle in alluminio. Semplice e riuscito, poi, è lo specchio di coda: i tecnici del marchio tedesco hanno sfruttato bene le possibilità offerte dall’utilizzo di componenti prestampate in abs, andando a creare un posteriore elegante, dinamico e personale. La classica parete sandwich, rivestita in vetroresina, è infatti circondata, sul proprio perimetro, da carter che oltre a proteggere i sottostanti cantonali, riescono a darle la giusta profondità, creando un motivo a U che, scendendo dal tetto, si completa idealmente con il paraurti inferiore integrando bene gruppi ottici, portatarga e bandelle sfruttando tre elementi laterali (su ciascun lato) più uno centrale in modo da consentire, in caso di necessità, interventi di riparazione o sostituzione localizzati e limitati alle componenti interessate. 

L’esterno del veicolo si completa, naturalmente, con le componenti tecniche: tra queste i due gradini elettrici Thule dedicati alla porta cellula, il portello di accesso al serbatoio estraibile del wc, le griglie di aerazione/scarico del frigorifero e la presa di collegamento alla rete elettrica, inseriti lungo la parete destra, il bocchettone del serbatoio dell’acqua potabile, il vano gas e il camino di scarico dell’impianto di riscaldamento lungo quella sinistra.
 

Al termine di questa, poi, ecco anche il portello del gavone: misura 67×78 cm e permette di accere a un vano, sviluppato a L, che ha si sviluppa trasversalmente nel sottoscocca, diventando passante e offrendo una profondità massima di 215 cm di cui 93 a sfruttare un varco da 20 cm di larghezza ricavato sotto alla toilette.

Più facile da sfruttare, la porzione sotto al letto longitudinale ha una larghezza di 122 cm, una larghezza di 95 e un’altezza utile di 55: a questa si aggiunge, naturalmente, la porzione ribassata di 30 cm (122×70/48 cm) che, grazie a un’altezza massima di 85 cm, si presta a ospitare anche oggetti di un certo ingombro. Il gavone, accessibile anche dall’interno, una volta sollevata la rete a doghe del letto posteriore, ha una soglia di carico a 51 cm da terra ed è completo di riscaldamento, presa di corrente, doppio binario con ganci riposizionabili per il fissaggio del carico e tappeto sagomato antiscivolo.

Gli impianti

L’autonomia idrica è affidata a un serbatoio da 122 litri realizzato in polietilene lineare alimentare e posizionato all’interno della cassapanca frontemarcia del living anteriore, accessibile attraverso un portello da 97×50 cm.

Collegato direttamente al bocchettone di rifornimento, completo di sfiato, il serbatoio è dotato di tappo superiore a vite per l’ispezione e la pulizia, di una pratica valvola di scarico utile in caso di necessità di scarico dell’impianto idrico e, soprattutto, di una potente pompa a immersione Reich Ktwc in grado di erogare fino a 19 litri al minuto. L’acqua è poi distribuita alle utenze tramite tubazioni in rilsan con giunti a fascetta prima di essere distribuita tramite erogatori monocomando in plastica cromata ed essere raccolta da pilette di scarico in plastica per il blocco cucina, inox per la toilette e la doccia da 35 mm di diametro affiancate da sifoni ispezionabili. Le acque reflue sono poi condotte al serbatoio di recupero esterno da 92 litri: realizzato in polipropilene, è collocato centralmente, sotto al veicolo, ed è servito da una valvola di scarico con comando asportabile e tubazione di scarico con rimando laterale sinistro per un più facile posizionamento sul pozzetto di scarico.

Il serbatoio, in opzione, può essere dotato di coibentazione e riscaldamento (150 Euro) assicurando così un tranquillo utilizzo dell’impianto idrico anche in presenza di temperature rigide. Il wc, invece, si affida al classico Thetford C403 con serbatoio asportabile da 22 litri e tazza fissa.

L’impianto elettrico è in gran parte raggruppato in cabina di guida: la base della poltrona passeggero, infatti, ospita la batteria dei servizi Varta AGM da 95Ah, mentre quella della poltrona guidatore è dedicata a ospitare il caricabatterie e trasformatore Schaudt EBL 119 completo di quadro di distribuzione con i fusibili.

Prevalentemente collocato in canalina, l’impianto elettrico è gestito dal pannello di comando Schaudt LT 100: inserito sopra la porta di ingresso, è semplice e pratico nell’utilizzo e fornisce informazioni riguardo all’autonomia idrica (potabile e recupero), elettrica (batteria motore e batteria servizi) e consente la gestione generale delle utenze a 12V. Il T 5900 FB può inoltre contare su una presa interna a 12V, dedicata al blocco cucina, e su quattro a 220V, a servizio di zona living (1), blocco cucina (2) e letto posteriore (1).

La meccanica di base Fiat, inoltre, offre una utile presa USB per l’alimentazione e la ricarica di device mobili. L’illuminazione a led offre due spot inseriti alla base dei pensili anteriori del living, lungo la fiancata sinistra, in abbinamento a un filo di luce indiretta distribuito alla base delle ante a impreziosirne il profilo. A tetto, poi, ecco la classica plafoniera, utile a servire anche e soprattutto la zona di ingresso. Accanto a questa, il blocco cucina a sviluppo lineare si avvantaggia della presenza di due spot incassati sottopensile abbinati a due fasci indiretti: il primo è inserito alla base delle ante del pensile superiore, esattamente come accade nella zona soggiorno, mentre il secondo è collocato sotto al piano di lavoro e serve i vani di stivaggio inferiori. Ancora due spot led sottopensile, con comando unificato, servono poi il letto matrimoniale posteriore: anche in questa zona, come ovvio, è presente l’illuminazione indiretta alla base delle ante dei pensili. In coda, invece, la toilette e la doccia si affidano a un totale di tre spot a soffitto: l’illuminazione si completa, poi, con la lampada esterna dedicata all’eventuale veranda. 

Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati alla potente Truma Combi 6: collocata nel gavone posteriore e accessibile tramite un passaggio superiore da 14 cm di diametro pensato per consentire l’azionamento o lo sblocco della valvola antigelo Truma Frostcontrol, la stufa può essere raggiunta, per interventi di manutenzione, tramite l’asportazione di un pannello da 60×45 cm mantenuto in sede da alcune viti.

Dotata di boiler integrato e caratterizzata da una potenza massima di 6kW a fronte di una potenza massima della ventola di 327 metri cubi/ora, la Combi 6 distribuisce il calore prodotto tramite una canalizzazione di sei bocchette posizionate in tutto l’abitacolo, dal gavone posteriore alla cabina di guida. Il pannello di comando dell’impianto di riscaldamento è collocato centralmente, alla sommità del mobile inserito tra living e matrimoniale posteriore, mentre la sonda termostatica è installata sopra la porta di ingresso, a fianco al pannello di comando delle utenze elettriche.

L’impianto gas, servito dalle consuete due bombole da 10 kg, conta su riduttore di pressione da 30Mbar: l’impianto, basato su tubazioni in acciaio inossidabile, è gestito da tre rubinetti sezionatori posizionati nella parte inferiore del blocco cucina, facilmente accessibili.

All’interno

Piacevolmente contemporanei, gli interni abbinano piacevolmente superfici in essenza legno per i pensili superiori ad altre laminate nelle tinte bianco (dedicate ai montanti dei pensili superiori) e beige, con quest’ultimo colore largamente predominante.

I mobili, realizzati in multistrato nobilitato, vantano spessori variabili tra 10, 18 e 24 mm a seconda della componente, con bordi antiurto rivestiti in gomma, piani laminati antigraffio per tavolo e blocco cucina a contrasto cromatico, e una buona cura dei dettagli solitamente non riscontrabile su allestimenti inseriti in questa fascia di prezzo. Tanti sono, infatti, i dettagli significativi, a partire dalle cassapanche, dotate di pannello frontale distanziato dal pavimento per consentire il passaggio dell’aria, alle paretine anticondensa a disposizione del living (con luce minima di 30 mm), fino ai pensili, completi, tutti, di areazioni posteriori anticondensa e di mensole interne con bordo anticaduta. Molto accurati nella lavorazione, i mobili si caratterizzano per ante convesse in essenza legno impreziosite dalle sottili maniglie cromate: di grande qualità sono poi le componenti meccaniche, con cerniere DGN in acciaio inox che non necessitano di pistoni a gas di sostegno e cassetti completi di rientro assistito. 

La stessa attenzione che coinvolge il mobilio è dedicata alle sellerie: il living anteriore è infatti servito da cuscinerie comode ed ergonomiche con imbottiture comprese tra 12 e 23 cm di spessore e sono proposte nella piacevole essenza “Piemonte”, caratterizzata dalle tenui tinte del beige e del bianco e rivestimenti in tessuto e microfibra, presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnFocus, o nella variante “Andorra”, contraddistinta da un carattere più deciso e rivestimenti in Ecopelle/tessuto sulle tonalità del marrone. 

Da segnalare, sempre in questo ambito, la presenza di poggiatesta automobilistici regolabili in altezza, mentre il matrimoniale longitudinale posteriore sfrutta rete a doghe e materassi in schiuma fredda da 12 cm di spessore. 

Sempre per ciò che concerne la realizazione del mobilio, il vano toilette opta per un abbinamento tra componenti in legno in termoformato: il box doccia, ricavabile all’interno dello stesso locale bagno, invece,  sfrutta porte di separazione in alluminio e metacrilato traslucido, piatto inferiore e pareti laterali in termoformato bianco.

La zona anteriore dell’abitacolo dell’Etrusco T 5900 FB è dedicata al living: si compone di una semidinette (100×50 cm) integrata dalle poltrone della cabina di guida, dotate di piastre girevoli.

Tutte le sedute, servite da cuscinerie da 12 cm di spessore (23 per gli schienali), si trovano a 49 cm da terra e sono servite da un tavolo ancorato a parete da 105,5×53/47 cm: adeguatamente sorretto da una gamba ripiegabile a ginocchio, il tavolo è dotato di sistema di ampliamento tramite l’inserimento di un piano supplementare da 47×19 cm che, adeguatamente sorretto dal telaio inferiore, porta la lunghezza del piano a ben 124 cm consentendogli in questo modo di servire comodamente anche chi utilizzerà la poltrona di destra in cabina di guida.

Il living, grazie alla partecipazione delle poltrone cabina, dotate di piastre girevoli e di fodere coordinate con l’allestimento, può ospitare in viaggio e in sosta fino a quattro persone: tanti sono, infatti, i posti dotati di cinture di sicurezza a tre punti e di poggiatesta.

La zona anteriore, inoltre, beneficia dell’illuminazione naturale fornita, oltre che dall’ampia vetratura anteriore della meccanica di base, da quella garantita dal sun-roof panoramico Polyplastic da 119/95×50 cm, da un secondo oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm a cui si aggiunge una finestra Dometic da 70×55 cm inserita sulla fiancata sinistra e provvista di tende di cortesia, mentre di sera il living del T 5900 FB può contare su due spot inseriti alla base del pensile sull’illuminazione indiretta alla base delle ante e, a tetto, su una plafoniera circolare inseria a coronamento della porta di ingresso.

Lo stivaggio si affida invece a, un unico pensile a soffitto, inserito lungo la fiancata sinistra: un’anta da 81×41 cm consente, infatti, di accedere a due pensili divisi in una parte inferiore (61x29x16 e 51x29x16 cm) e in una superiore con mensola e bordo anticaduta da 61x29x24 e 51x29x24 cm.

Altri spazi di stivaggio sono poi disponibili all’interno del cupolino anteriore, in cabina di guida, con due vani laterali da 60x22x42/22 cm e tre vani frontali a giorno da 34x13x19, 67x13x19 e 34x13x19 cm.

Da segnalare, infine, la presenza di una comoda presa a 220V inserita sotto al tavolo e comoda per alimentare eventuali utenze quali notebook o per ricaricare le batterie di telefoni cellulari, apparecchiature fotografiche o piccoli elettrodomestici. Completo di paretine anticondensa, il soggiorno beneficia poi di un efficace riscaldamento grazie alla presenza di tre bocchette dell’impianto centralizzato Truma Combi: di queste una è dedicata alla cabina di guida, mentre le restanti sono collocate sotto al divanetto laterale sinistro e a lato alla porta di ingresso in modo da coprire bene tutto l’ambiente. Per ciò che concerne la privacy, infine, Etrusco fornisce, di serie, l’utile tenda a giro dedicata alla cabina di guida, mentre l’eventuale schermo tv lcd può trovare posto nell’apposito mobile a penisola, ricavato alle spalle del divanetto frontemarcia, racchiuso da un’apposita serrandina scorrevole. Dotato di ripiano interno amovibile, il vano ha un’altezza utile complessiva di 40 cm, una larghezza di 27 e una profondità di 55 cm.

Collocato centralmente, il blocco cucina lineare si sviluppa lungo la fiancata di destra in uno spazio lungo 107 cm mentre la larghezza varia tra un minimo di 54 a un massimo di 67 cm per consentire, nella parte inferiore, la perfetta integrazione del frigorifero dotato di porta convessa.

Il piano laminato antigraffio si trova a 94 cm dal pavimento e ospita, sulla sinistra, un fornello Thetford da 52×40 cm completo di coperchio in cristallo temperato e di tre erogatori, tutti da 7 cm di diametro, posizionati tra loro a una distanza, misurata al centro, di 20, 20 e 31 cm. A fianco a questo, sulla destra, ecco il lavello: fornito sempre da Thetford, è completo di coperchio in cristallo temperato e si caratterizza per una vasca inferiore in acciaio inox da 38 cm di diametro e 14 di profondità servita da piletta di scarico in plastica con filtro superiore amovibile, sifone ispezionabile e rubinetto monocomando in plastica cromata.

La parte frontale del piano è utilizzabile come piano di lavoro e offre un lunghezza costante di 107 cm mentre la larghezza varia tra un minimo di 17 e un massimo di 25 cm.

L’aerazione è affidata alla classica finestra Dometic da 70×40 cm, eventualmente coadiuvata dall’adiacente porta di ingresso e dal maxi oblò panoramico Dometic MidiHeki da 70×50 cm inserito nella parte superiore del living, mentre in opzione è possibile richiedere la cappa aspirante con camino di scarico esterno.

L’illuminazione può contare su due spot circolari, collocati alla base dei pensili, su un pannello retroilluminato da 107×4 cm alla base dell’anta del pensile e, naturalmente, sulla plafoniera circolare a soffitto inserita a coronamento dell’ingresso, mentre lo stivaggio si affida a due pensili superiori divisi in due porzioni superiori da 56,5x29x24 e 49x16x24 cm e in altrettante inferiori da 56,5x29x16 e 49x29x16 cm.

Altri vani, poi, sono disponibili nella parte bassa del mobile cucina: se, infatti, la parte sotto al fornello è dedicata a ospitare il frigorifero trivalente Thetford N 3112 da 113 litri comprensivo di cella freezer da 14 litri, sotto al lavello sono ricavati il classico cassetto portaposate (47x37x9 cm) e, sotto a questo, uno stipetto diviso da una mensola interna in una parte superiore (44x53x24 cm) e in una inferiore (29x53x41 cm) parzialmente dedicata al contenitore dedicato ai rifiuti.

La dotazione del blocco cucina si completa, poi, con due prese elettriche a 220V e una a 12V. Una ulteriore presa di corrente a 220V è inserita, lungo la parete sinistra, nel mobile che divide il soggiorno dal letto posteriore: situata accanto ai comandi dell’impianto di riscaldamento Truma Combi, sovrasta un vano a sviluppo verticale ricavato alle spalle del vano gas, accessibile tramite un’anta incernierata, che offre una larghezza di 29 cm, una profondità di 27 e un’altezza di 78 cm.

 
Il vano, dotato di due ripiani interni, è facilmente sfruttabile come scarpiera ed è sovrastato da un utile piano di appoggio (100×30 cm) che nasconde parzialmente un ulteriore vano a giorno, ricavato proprio sopra al vano per le bombole del gas, da 60x27x25 cm.

A fianco al blocco cucina ecco, invece, l’armadio guardaroba: servito da un’anta incernierata, si sviluppa a tutta altezza e offre una volumetria sfruttabile di 195x45x46 cm con una porzione superiore dedicata ai capi appesi e una inferiore che risente in parte della presenza del passaruota posteriore.

In coda, invece, ecco la toilette: rialzata di 17 cm rispetto al piano di calpestio, è accessibile tramite una porta a battente da 188×50 cm.

Il locale si sviluppa su una lunghezza complessiva di 113 cm, mentre la larghezza massima raggiunge gli 80 cm: dotato di arredamento in legno e termoformato, si caratterizza per la presenza di spazi multifunzionali in modo da consentire ora lo sfruttamento dell’ambiente come bagno, ora la creazione di un box doccia separato.

Il punto fermo è dato, in coda, dalla presenza del wc a cassetta Thetford C403, dotato di tazza fissa e serbatoio asportabile da 22 litri: alla sua sinistra non manca un utile porta asciugamani, mentre alla sua destra ecco una colonna in legno che serve da perno per il lavabo girevole. Realizzato in termoformato bianco, l’acquaio ha dimensioni piuttosto compatte (26x34x9 cm) ed è servito da un rubinetto monocomando in plastica cromata, fisso, integrato alla colonna in legno: questa si completa, nella porzione superiore, da un pensile suddiviso in tre compartimenti (di cui due da 30x14x20 e uno da 30x14x30 cm) mentre sopra al wc non manca il classico specchio di cortesia, ben servito da due spot led integrati in un apposito baldacchino.

Un ulteriore spot a soffitto è dedicato quasi esclusivamente al box doccia: questo si realizza in un ambiente da 80×78 cm e sfrutta un piatto inferiore in termoformato completo di piletta di scarico anteriore e pedana nautica in legno.

La trasformazione del locale toilette in doccia comporta la rotazione del lavabo a sovrastare il wc, la rotazione di una paretina in alluminio anodizzato e metacrilato a proteggere proprio wc e lavabo, l’ulteriore dispiegamento di una porta a libro, realizzata sempre in alluminio e metacrilato, a chiudere e proteggere la porta di ingresso al locale toilette. Questa, a causa della presenza della maniglia interna, sporgente, non potrà essere chiusa durante l’utilizzo della doccia. 

L’ambiente creato, in ogni caso, ha dimensioni e allestimento utili a soddisfare le esigenze anche di persone di corporatura robusta: la colonna attrezzata, realizzata in termoformato, accoglie portaoggetti (sia a giorno sia racchiusi in un apposito vano) miscelatore monocomando ed erogatore su piantana regolabile in altezza. Non mancano, naturalmente, un oblò a tetto (a pantografo da 28×28 cm) utile a smaltire i vapori prodotti durante l’utilizzo e un altrettanto comodo appendiabiti retrattile.

A fianco al bagno ecco, infine, uno degli elementi più caratteristici di questo allestimento, il matrimoniale longitudinale. Il letto offre una lunghezza di due metri e una larghezza che varia tra un minimo di 112 cm e un massimo di 135, si trova a 73 cm da terra e beneficia di un cielo utile di 123 cm.

Dotato di rete a doghe, incernierata e sollevabile tramite due pistoni a gas per consentire di raggiungere dall’interno il sottostante gavone, e di materasso in schiuma fredda da 12 cm di spessore,  è completo di una finestra Dometic da 90×40 cm, di un oblò a tetto MiniHeki da 40×40 cm ed è servito da due spot di lettura posteriori, inseriti alla base del pensile ma dotati di comando unico: una scelta, questa, non particolarmente felice nel caso uno dei due occupanti non desideri leggere. 

Parzialmente sviluppato sopra all’impianto di riscaldamento Truma Combi, il letto è servito da una bocchetta dello stesso impianto ma non delle utili e confortevoli paretine anticondensa. Non mancano, invece, le possibilità di stivaggio, con un pensile posteriore servito da un’anta da 81×41 cm a servire tre vani (51x29x16, 51x29x24 e 30x29x40 cm) e due pensili laterali.

Quello anteriore, in particolare, è suddiviso tra una porzione superiore (81x19x24 cm) e due inferiori da 40x29x16 cm, mentre quello posteriore è leggermente più compatto e offre due compartimenti da 61x19x24 e 61x19x16 cm.

Il letto, infine, è provvisto di una utile tenda di separazione con binario guida a L a soffitto.

Piantine e misure

Dotazioni di serie

Etrusco propone il T 5900 FB su meccanica Fiat Ducato 35 Light con telaio longheronato alto, carreggiata posteriore allargata e motorizzazione 2.3 Multijet II Euro6 da 130 cv comprensiva di Pack Chassis (climatizzatore manuale, airbag lato guida, airbag passeggero, alzacristalli elettrici, specchi retrovisori elettrici e con sbrinamento, Cruise-Control, predisposizione radio con antenna integrata nello specchio, sedile passeggero regolabile in altezza, ABS con EBD, ESP, Traction+, Hill-Holder, Hill-Descent-Control), Pack Country (oblò panoramico inserito nel cupolino, predisposizione cavo tv 12V con supporto), calate di raccordo posteriori in abs, Pack Base (oblò panoramico dedicato al living, oblò con cupola trasparente per camera posteriore, rivestimento doccia, specchio con due attaccapanni, doccia con pedana in legno, poltrone cabina Captain Chairs con braccioli e rivestimenti abbinati a quelli della zona giorno, illuminazione interna a led, presa corrente aggiuntiva in cucina, appendiabiti in bagno, presa elettrica nel gavone posteriore).

Optional presenti sull’esemplare provato

  • Pack Chassis Comfort (cerchi in lega da 16 pollici, volante e pomello cambio rivestiti in pelle, cruscotto con finiture cromate e Techno-Trim, luci diurne a led, fari con cornice nera, calandra Ducato nero lucida) – Euro 1.400
  • Tappezzeria extraserie Piemonte – senza sovrapprezzo
  • Predisposizione cavo retrocamera – Euro 160

Totale veicolo in CamperOnFocus Euro 50.750

Conclusioni

Il piccolo degli Etruschi, il T 5900 FB, è un profilato decisamente atipico e, forse proprio per questo, è un veicolo particolarmente interessante. Nato per essere un entry-level, posizionato come prezzo un pelo più in alto rispetto ai fratelli Carado T 135 e Sunlight T 58 (49.190 Euro contro 47.370) stupisce subito per una meccanica di base scelta non con l’onnipresente telaio ribassato Camping-Car Special ma con il ben più robusto longheronato alto e, soprattutto, fornita di serie in versione full-optional sia per ciò che concerne la sicurezza (attiva e passiva), sia per quel che riguarda il comfort. Allo stesso tempo, il veicolo può contare su un riscaldamento estremamente potente (per non dire sovradimensionato), su una buona autonomia (122 litri di acqua potabile, 92 di recupero, wc da 22 litri e non da 17, batteria servizi di serie da 95 Ah…) ma, soprattutto, su un layout interno estremamente classico, il letto longitudinale alla francese. Una disposizione interna, questa, che per più di un decennio ha fatto proseliti su intere generazioni di profilati e che, ancora oggi, dimostra tutta la sua validità su un allestimento compatto negli ingombri, agile, facile da guidare ma allo stesso tempo accogliente e ricco di spazi per equipaggio e stivaggio. Niente letto centrale, quindi, e niente letto basculante: quanto basta per fare notizia e, all’atto pratico, convincere un equipaggio di due persone forte di armi semplici ed efficaci: compattezza, abitabilità, stivaggio, facilità di guida e di gestione. Il look interno, completamente rinnovato a un solo anno dal lancio del brand, ha virato decisamente verso un’ambientazione contemporanea: laminati bianchi e beige, ante in legno a contrasto con bombatura accentuata, tappezzerie rilassanti, pianale tono su tono per una personalità piuttosto marcata. Dove sono, allora, le inevitabili rinunce? Alcune sono nella scocca, di tipo tradizionale (forse anche troppo), altre in alcune componenti tecniche (serbatoio di recupero di serie non coibentato e riscaldato, illuminazione a led piuttosto parca nel numero delle sorgenti luminose e non sempre gestita in modo ottimale rispetto alle necessità dei vari ambienti, pannello di comando delle utenze elettriche “essenziale” nel vero senso del termine), altre in alcune soluzioni che salvano spazio ma non sempre accontentano la funzionalità (vedi il lavabo della toilette o l’allestimento doccia) ma mai nella cura costruttiva, evidente in un mobilio che ha mensole interne in tutti gli stipetti, cassapanche e pensili aerati, reti e materassi di qualità. Un buon equilibrio, quindi, che potrà facilmente essere implementato in after-market andando, così, a personalizzare un veicolo che nasce per essere una base sicura a cui affidare il proprio tempo libero. Senza essere troppo grande fuori, ma senza essere piccolo dentro.

Cosa ci è piaciuto di più

  • La dotazione di serie della meccanica di base contempla tutti gli ausili dedicati a comfort, sicurezza attiva e passiva. In più, il Ducato è adottato con telaio longheronato alto a garanzia della massima robustezza e della durata negli anni. Lo si avverte bene su strada, con una inusuale silenziosità dell’allestimento data dall’assenza di torsioni trasmesse dallo chassis.
  • L’abbinamento tra scocca e telaio è pressochè ideale: il T 5900 FB è agile ma al contempo stabile e piacevole da guidare.
  • Nonostante le dimensioni contenute, l’abitacolo può contare, di serie, su un impianto di riscaldamento estremamente potente e sovradimensionato (Truma Combi 6).
  • La capacità di stivaggio è più che buona rispetto alle esigenze dell’equipaggio-tipo: blocco cucina interamente sfruttabile, due pensili anteriori, tre posteriori e un armadio guardaroba a tutta altezza, in aggiunta al mobile collocato tra living e camera posteriore, assicurano la possibilità di sfruttare sistemazioni pratiche e ben organizzate.
  • Considerando la natura entry-level dell’allestimento, peraltro dedicato a ospitare due persone, l’autonomia idrica ed energetica è piuttosto buona.
  • Il mobilio è ben realizzato ed è completo delle opportune aerazioni anticondensa sia a servizio dei pensili che delle porzioni inferiori delle cassapanche. Non mancano, per gli stipetti superiori, utili mensole interne con bordo anticaduta: sono utili ad assicura uno stivaggio ben organizzato e sarebbero più facili da sfruttare se le ante dedicate a living e cucina coprissero l’intero sviluppo del pensile come accade, invece, posteriormente, sopra al matrimoniale longitudinale.

Cosa ci è piaciuto di meno

  • La scocca è di tipo tradizionale, con il legno a fare da protagonista tanto per l’intelaiatura dei pannelli quanto per il rivestimento inferiore del pavimento in multistrato fenolico: almeno nel sottoscocca, una lastra in vetroresina sarebbe decisalmente più al passo con i tempi.
  • Il lavabo pivottante ha dimensioni ridotte e, nell’utilizzo, è pressochè impossibile non causare gocciolamenti a terra. Attenzione anche alla posizione del rubinetto e del relativo comando, poco centrati rispetto all’acquaio.
  • L’allestimento del box doccia è piuttosto macchinoso e non sempre pratico per ciò che concerne la privacy: la doccia, infatti, può essere allestita (e utilizzata) solo con la porta toilette aperta.
  • Il serbatoio di recupero di serie non è coibentato o riscaldato: la sua coibentazione ha un costo tutto sommato esiguo (150 Euro) e, pertanto, meriterebbe di essere inclusa nella dotazione standard.
  • L’allestimento della camera da letto è un po’ troppo semplice: mancano, infatti, le paretine anticondensa e il sistema di illuminazione non prevede la gestione individuale degli spot di lettura: o entrambi accesi, o entrambi spenti.
  • L’illuminazione interna offre poche sorgenti luminose: il living, in particolare, sente la mancanza di spot centrali dedicati. L’unica plafoniera presente, infatti, è collocata troppo a ridosso dell’ingresso.
  • Il blocco cucina presenta un piano cottura sprovvisto della comoda (e ormai diffusissima) accensione piezoelettrica integrata. In più, i comandi dei bruciatori, in plastica, non hanno grande protezione e possono facilmente patire il calore generato nell’utilizzo del fornello.
Riferimenti e contatti del costruttore 
Etrusco GmbH. Bahnhof 11, 88299 Leutkirch (D) Tel. +49(0)7561 9097-450, Fax: +49(0)7561 9097-400 E-mail: info@etrusco.com www.etrusco.com

Fotogallery

Michel

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