Honningsvag – Russenes (Norvegia) km 109, martedì 7 Febbraio
Diario
Dopo la nevicata di ieri sera ci svegliamo con cielo sereno e sole. In queste condizioni, Honningsvag è decisamente più carina, forte delle belle case di legno colorato, verde, blu, giallo, rosso, che la rendono allegra e sono come coriandoli colorati sulla collina bianca, con le sue montagne imbiancate che si specchiano nell’acqua.
Dopo aver raggiunto, ieri, Nordkapp, da oggi andremo in direzione sud: primo passo sarà lasciare l’isola di Mageroya e ripercorrere il Porsangerfjord… Non ci sono altre strade!
Lasciamo Honningsvag con il sole che disegna stupendi effetti sul Mare Glaciale Artico: incontriamo piccoli villaggi di case colorate sparsi sulle rive del fiordo, le tende Sami, un pontile… E’ Sarnes, ma, in fondo, è un po’ la vera essenza di Mageroya. Ci avviciniamo al Norkapp Tunnelen, mentre in mare incrociamo l’Hurtigruten in arrivo… Il tempo, però, non è più quello di ieri, con cielo più velato anche se ugualmente bello e suggestivo.
Ciao Mageroya: sono le 11,30 quando lasciamo l’isola imboccando il tunnel che sembra voler condurre al centro della terra. Sbucati dall’altra parte, non troviamo il terribile vento che ci aveva accolto all’andata.
La roccia ai lati della strada è piena di neve soffiata dalle bufere dei giorni scorsi In un’ansa della strada sulla spianata bianca di neve vediamo una volpe; poco dopo un’altra ci attraversa la strada, sale sulla collina, si mette in posa e ci guarda.
Il mare sotto di noi forma lunghe onde circolari che vanno a morire sulla riva ghiacciata. La strada attraversa lunghi deserti bianchi, ghiacciati e percorrendoli si percepisce un po’ il gusto dell’avventura, di chi sfida la solitudine di questi luoghi. Qui si apprezza tutta l’originalità del viaggiare in camper, che conduce a scoprire e esplorare percorsi insoliti in ogni stagione.
Siamo soli sulla strada e possiamo permetterci di fermarci a contemplare questi spettacoli con le rive rimodellate dalla neve, le onde spumose che si rincorrono fino a riva. In un’ansa del fiordo c’è una barca pilotina spiaggiata sulla neve… Tutto è insolito: la singolarità di questo paesaggio d’inverno suggestiona molto di più che d’estate in cui il paesaggio di severe montagne brulle senza vegetazione può alla fine risultare monotono al viaggiatore. Ora invece queste rocce scistose soffiate di neve sono di una bellezza indescrivibile.
Entriamo nel Porsanger Kommune sotto un sole splendido quando mancano a Russenes/Olderfjord 40 km. Arriviamo a Russenes che il sole sta già calando e sono le 13,15: la temperatura è scesa a -10°. Decidiamo di fermarci a Russenes in campeggio: siamo da soli in mezzo a tanti stanziali, sia caravan che camper… Un bel posto, affacciato sul fiordo e con temperature miti… solo -6°C!
Tutto tranquillo sul Kreos: le temperature in rialzo iniziano a sciogliere un po’ del ghiaccio formatosi sul tetto… La sosta in campeggio, poi, consente di dare un po’ di riposo all’Efoy, utilizzato davvero al massimo nei giorni precedenti.
Itinerario | Honningsvag – Russenes |
Km parziali | 109 |
Km totali | 5331 |
Rilevamento GPS | N 70° 28.675 E 25° 03.925 |
Condizioni meteo | Cielo prevalentemente sereno o poco nuvoloso, leggere velature sul mare. Vento quasi assente. |
Temperatura esterna all’arrivo | -10°C; risale a -6°C in serata, a zero durante la notte. |
Condizioni strade e viabilità | E 69 molto più innevata e ghiacciata rispetto a sabato. Percorribilità buona con pneumatici chiodati. Traffico quasi inesistente |
A bordo del Kreos
Pneumatici impiegati | M+S chiodati Pirelli Chrono Winter |
Media consumo gasolio | 7.8 km/l |
Ore di funzionamento Efoy | 623 |
Temperatura interna | +22°C |
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